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Il problema originario mi chiede di determinare se esiste un omomorfismo $\phi$ tra $ZZ_8$ e $ZZ_77^(*) $ ove con $ZZ_77^(*) $ indico l'insieme degli invertibili di $ZZ_77$ con la moltiplicazione, tale che $\phi([5]_8)=[24]_77$
Ora io mi calcolo l'ordine di 24 in $ZZ_77^(*)$ e osservo che non divide l'ordine di 5 in $ZZ_8$ e finisco.
Tuttavia nella soluzione leggo che si può concludere che l'omomorfismo effettivamente non esiste solo ...

ho il seguente polinomio , sono un po arruginita , come faccio a scendere di grado ?-x^3+7x^2-11x+5=0
ciao e grazie e buon natale a tutti!!
Salve a tutti mi sto esercitando in geometria e ho trovato questo esercizio:
assegnata la matrice A $((2,0,1),(0,3,0),(1,0,2))$ ho trovato autovalori e autospazi ,la matrice diagonale a questa simile
poi dice scrivere l'endomorfismo dello spazio vettoriale $R^3$ associato ad a si determino ker e imf.
L'endomorfismo lo trovo così X=AX'
e quinidi a 3 valori $((x),(y),(z))$=$((2,0,1),(0,3,0),(1,0,2))((x'),(y'),(z'))$ ...

Ho un sistema con la seguente hamiltoniana:
$H(p,q,t)=p^2/(2m)+mgq$, dove $m$ e $g$ sono costanti.
Mi è inoltre data la seguente trasformazione:
$\{(Q=-p),(P=q+cp^2):}$
Ho già verificato che è canonica, usando le parentesi di Poisson. Mi viene chiesto di ricavare le equazioni di Hamilton a partire da $H(p,q,t)$ e in secondo luogo di riscrivere $H$ usando la trasformazione in maniera tale da semplificare il sistema.
Le equazioni di H. ...

Mentre svolgevo questo limite, mi sono ritrovato nella forma indeterminata $e^(0*\infty)$. Poi però mi sono accorto che era solo una "finta" forma indeterminata, che potevo ricondurre a $(\infty)/(\infty)$, che è 1.
Non so se quello che ho fatto per risolvere questo limite è corretto, sono molto dubbioso. Qualcuno potrebbe correggermelo?
Grazie

Ragazzi, buona sera. Dopo alcuni esercizi per verificare l'apprendimento dell'argomento matrice associata, mi sono ritrovato ad avere alcuni problemi con il seguente endomorfismo:
$f(1,1,1)=(1-h,1+h,1)$
$f(-1,-1,1)=(1-h,-1-h,-1)$
$f(0,1,-1)=(h-1,1+h,0)$
devo ricondurmi alla matrice associata, rispetto alla base canonica.
Solito procedimento:
$f(e_1)+f(e_2)+f(e_3)=(1-h,1+h,1)$
$-f(e_1)-f(e_2)+f(e_3)=(1-h,-1-h,-1)$
$f(e_2)-f(e_3)=(h-1,1+h,0)$
e risolvendo, senza però sapere svolgere le operazioni ( qui il mio ...

Risolvendo questo limite con i limiti notevoli mi viene 3.
Se però disegno la funzione, in 0 non è definita e va ad infinito.
Come si spiega ciò? Ho sbagliato la risoluzione del limite?
E, se si può, come si utilizza il criterio dell'ordine di infinitesimo?
Il limite è questo:
grazie
Salve forum,
volevo chiedervi se posso abusare ancora una volta del vostro tempo
Utilizzando il teorema dei residui calcolare a scelta uno dei seguenti integrali :
$int_0^{pi/4} ((d\theta)/(2- sen(8\theta))^2)$ $int_{-\infty}^{+\infty}((e^x)/(4e^(4x) +12e^(2x) +9))dx$.
All'inizio avevo pensato che potevo fare il primo però escono calcoli abbastanza complicati(usando $sen(8\theta) =( z^8 - z^(-8))/(2i)$) e quindi ho desistito(almeno per oggi)...
Mentre sono incappato in un ...

Salve a tutti,
sto cominciando a vedere un po' le serie di Fourier (sto studiando dal Codegone) ma non avendo seguito il corso sono un po' in difficoltà, spero mi possiate aiutare. Ho questo esercizio
$x(t) = sum_{n=-infty}^\infty (1/2)^|n| e^(jnt\pi)$ con $ t in RR $. Calcolare $|x(t)|$ e $||x(t)||^2$.
so che $||x(t)||^2 = \int_{0}^{T} |x(t)|^2 dt$ e quindi dovrei calcolare solo $|x(t)|$, ma come si svolge l'esercizio? Cioè, mi pare troppo semplicistico. Di solito ho svolto esercizi in cui dal grafico dovevo ...
$n^(n+1)>(n+1)^n$
Dove n è un numero naturale...come si risolve?

$\sum_{n=2}^(+oo) (sqrt(n)-sqrt(n-2))/sqrt(n^2+3)$
l'es chiede se la serie diverge, converge, è indeterminata... ho provato a moltiplicare il num per il solito $sqrt(n)+sqrt(n-2)$ ma non sono arrivato a nessun risultato, o meglio continuano a comparire radici al denominatore... cosa usare altrimenti? il criterio del rapporto? della radice?

Sia f:[0,5] -> R derivabile due volte e tale che f(x)= pi greco per x=1,2,3.
Dimostrare che esiste almeno un punto x con zero appartenente a ]1,3[ tale che la derivata seconda di f si annulla in quel punto.
Io ho scritto delle considerazioni basate più che altro sul teorema di Rolle e quello degli zeri, ma vorrei vedere magari soluzioni più complete della mia..buone feste e grazie delle eventuali risposte..

data questa equazione qual'è il risultato??
$ax^3 + bx^2 + c = 0$
grazie
$\sum_{n=1}^\infty 1/(n*logn^6)$
Il log è in base e. E' facile, ma non mi viene niente...Qualche idea? >.>

so che lo Jacobiano è costruito come $J_(i,j) = (delx_i)/(del\barx_j)$
consideriamo le coordinate polari, perchè è quello che mi interessa:
si può dire che
$(((del)/(del\rho)),((del)/(del\theta)),((del)/(del\phi))) = J (((del)/(delx)),((del)/(dely)),((del)/(delz)))$
?
si avrebbe ad esempio che $(del)/(del\rho) = (delx)/(del\rho) * (del)/(delx) + ...$
no.. mi sa che non mi torna!!??
forse è il contrario?

vorrei sapere che cosa è il polo e la polare ad una conica. grazie ciao
Una cosa che mi fa impazzire letteralmente.
Io so che l'insieme dei vettori geometrici applicati in un punto O rappresenta un sottospazio vettoriale dello spazio dei vettori geometrici intesi in senso generale.
Poi so dell'esistenza dello spazio S (definito "solennemente" come "spazio ordinario"), che non so per la verità, ben inquadrare.
E' lo spazio dei punti dello spazio in cui viviamo? O è un insieme di vettori, di linee (qui vedo i vettori nel loro senso geometrico, perché la ...

ma per ridurre la conica in equazione canonica posso sempre usare il metodo degli invarianti?
Salve, sto risolvendo qualche appello di Geometria e Algebra in vista dell'appello previsto dopo le feste.
Ho questo esercizio:
Fissato nello spazio un riferimento metrico, si determini l'equazione del piano passante per P (1,2,0) ed ortogonale al vettore u (0,1,-1).
Ho ragionato così: intanto, mi sono ricavato l'equazione del piano, quindi: a(x-1)+b(y-2)+c(z). Dopodiché, trattando il vettore u come vettore direttore, ho direttamente sostituito ai coefficienti a, b e c dell'equazione, ...
Chiedo di verificare se quanto dico sia vero oppure no. Pare che il mio libro (peraltro di difficile consultazione) non tratti l'argomento in maniera molto "classificante".
Dunque, un paradigma, per i linguaggi di programmazione, si riferisce al modo in cui viene inteso un programma, che è l'insieme dei costrutti utilizzati e di tutti i possibili (infiniti) "programmi" realizzabili con quel linguaggio. In sostanza, indica il modo in cui vengono scritte le varie "stringhe" che compongono un ...