Qualcuno si ricorda dell'Iraq?
Vi ricordate il 2003? La guerra in Iraq?
Propongo qualche spunto di riflessione.
Origine. La guerra è stata iniziata sulla base delle “armi di distruzione di massa” che Saddam avrebbe posseduto. Armi che non sono state trovate e della cui inesistenza USA e Regno Unito erano al corrente. Quindi, guerra di invasione, di uno stato sovrano, iniziata con un pretesto fasullo.
Vittime. Riporto da https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione ... q_del_2003
Il 22 ottobre 2010, il sito web di WikiLeaks rese pubblici i documenti "Iraq War Logs" (Registri della guerra in Iraq), 391 832 documenti del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti sulla guerra in Iraq e la sua occupazione tra il 1º gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, che rivelano, tra le altre cose, l'uso sistematico della tortura, il numero di 109 032 morti in Iraq - di cui 66 081 civili, il 63%; 23 984 "nemici etichettati come insorti"; 15 196 del "paese ospitante" (le forze del governo iracheno) e 3.771 furono morti "amiche" (delle forze della coalizione) -. Ogni giorno, in media, morivano 31 civili, per un periodo di sei anni.
Reazioni
• Sanzioni nei confronti dei paesi attaccanti (USA; UK e altri). Zero
• Confische dei beni dei loro cittadini. Zero
• Richieste di dissociazione dai rispettivi governi rivolte a cittadini USA, UK ecc (tipo il licenziamento di Gergiev dalla Scala, ai giorni nostri) Zero
• Invio di armi al paese attaccato. Zero
• Creazione di “corridoi umanitari” per i profughi iracheni. Zero
Le sole proteste provenivano dalla società civile e dalle ONG. Tutto strettamente non ufficiale. Tutto trattato dai governi con benevola indulgenza, manifestazioni di anime belle, ignare di real Politik
Propongo qualche spunto di riflessione.
Origine. La guerra è stata iniziata sulla base delle “armi di distruzione di massa” che Saddam avrebbe posseduto. Armi che non sono state trovate e della cui inesistenza USA e Regno Unito erano al corrente. Quindi, guerra di invasione, di uno stato sovrano, iniziata con un pretesto fasullo.
Vittime. Riporto da https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione ... q_del_2003
Il 22 ottobre 2010, il sito web di WikiLeaks rese pubblici i documenti "Iraq War Logs" (Registri della guerra in Iraq), 391 832 documenti del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti sulla guerra in Iraq e la sua occupazione tra il 1º gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, che rivelano, tra le altre cose, l'uso sistematico della tortura, il numero di 109 032 morti in Iraq - di cui 66 081 civili, il 63%; 23 984 "nemici etichettati come insorti"; 15 196 del "paese ospitante" (le forze del governo iracheno) e 3.771 furono morti "amiche" (delle forze della coalizione) -. Ogni giorno, in media, morivano 31 civili, per un periodo di sei anni.
Reazioni
• Sanzioni nei confronti dei paesi attaccanti (USA; UK e altri). Zero
• Confische dei beni dei loro cittadini. Zero
• Richieste di dissociazione dai rispettivi governi rivolte a cittadini USA, UK ecc (tipo il licenziamento di Gergiev dalla Scala, ai giorni nostri) Zero
• Invio di armi al paese attaccato. Zero
• Creazione di “corridoi umanitari” per i profughi iracheni. Zero
Le sole proteste provenivano dalla società civile e dalle ONG. Tutto strettamente non ufficiale. Tutto trattato dai governi con benevola indulgenza, manifestazioni di anime belle, ignare di real Politik
Risposte
Per quanto riguarda il Donbass, penso anche io che la partita si gioca là prossimamante, visto che molti analisti pensano che ora Putin sferrerà un nuovo attacco lì. E che il Donbass è il centro della discordia, secondo alcuni fin dall'inizio, le manovre altrove erano un diversivo, ma questo prorio non lo so..
Ma entrambe le parti dovranno cedere qualcosa, per finirla.
Ma entrambe le parti dovranno cedere qualcosa, per finirla.
"Faussone":
nessuno vuole rischiare di bloccare l'economia e mettere in crisi una moltitudine di popoli solo per fare un dispettuccio a Putin, così solo perché improvvisamente è diventato antipatico all'occidente.
Ma certo che nessuno lo fa per fare dispetto. E sono d'accordo che c'è un dibattito sensazionalistico, che gira molto a vuoto.
E infatti quello che io critico è appunto dire 'sanzioni, sanzioni' senza spiegare che fine si propongono e le conseguenze possibili, che possono essere pure drammatiche. Infatti l'Europa al momento si guarda bene dal farle.
Come sono d'accordo che è vuoto wishful thinking limitarsi a dire 'la guerra è orribile, pace pace'.
Diventano delle tifoserie che francamente non mi interessano e mi hanno stancato.
Al di là di possibili, e a detta di molti ormai evidenti, interessi diversi di Stati Uniti e Europa, bisogna guardarsi da errori con conseguenze pessime. Ho scarse competenze in storia, ma basta guardare agli anni venti del secolo scorso per vedere gli errori fatti dagli stati prima della grande depressione e dello scoppio della seconda guerra mondiale, caso mai con ottime intenzioni.
C'era allora chi, come alcuni grossi nomi della finanza e dell'economia americana, alla vigilia del crollo di Wall Street, inneggiavano alla fiducia nella espansione economica illimitata, e chi, come Keynes, non solo economista ma una delle menti politiche più fini del secolo scorso, metteva ripetutamente in guardia verso il pericolo delle sanzioni di guerra alla Germania. Cose ormai assodate dagli storici.
E bisogna ricordare come un connubbio tra guerre e profonda crisi economica sia una miscela pericolossissima (ricordiamo che in Francia si rischia la vittoria di Marine Le Pen tra una settimana), altro che, ripeto, pensare che si esce dalla guerra abbassando i termosifoni (ma questo fa parte del dibattito vuoto e della tifoseria).
Che il futuro non è roseo più o meno fa il paio con la frase di Orsini sui bambini, o con affermazioni del tipo "la guerra è orrenda può portare il mondo alla distruzione e occorre cercare un negoziato".
Sono frasi inutili che non apportano nulla.
Occorre confrontarsi soprattutto con la realtà, e la realtà è che non c'è una guerra tra Russia e Ucraina, ma c'è un Paese, la Russia, che ne ha invaso un altro, l'Ucraina con l'obiettivo iniziale, fallito speriamo definitivamente, di rovesciarne il governo, la realtà è che nessuno mai ha pensato di invadere la Russia perché magari sostiene che i bambini russi vivrebbero meglio sotto le bombe che in dittatura, la realtà è che nessuno vuole rischiare di bloccare l'economia e mettere in crisi una moltitudine di popoli solo per fare un dispettuccio a Putin, così solo perché improvvisamente è diventato antipatico all'occidente.
Ah e comunque i bambini ucraini vivevano meglio prima dell'invasione russa...
Poi sulle critiche a UE e Usa per carità tutte possono essere in parte condivisibili, ma siamo proprio su un altro livello.
D'accordissimo con Bersani che tra l'altro dice le cose come andrebbero dette, non con affermazioni provocatorie e sensazionalistiche che servono solo a far parlare di sé e del nulla, senza contribuire a un dibattito un minimo costruttivo.
Io temo che finché la Russia non avrà preso definitivamente possesso di alcuni territori in Donbass e magari del sud, e avrà quindi un punto di vantaggio da far valere, non ci sarà mai un vero tentativo di negoziato.
Questo però a me non fa dedurre nulla su cosa sia più giusto fare ora.
Ps: spero che almeno qui la si finisca di sostenere assurdità tipo che gli ucraini ammazzano i propri civili per dare la colpa ai russi, per dire certe abnormitá ci vorrebbero delle evidenze notevolissime che non ci sono.
Invasori buoni non ne sono mai esititi qualunque divisa abbiano avuto, e certo poi i crimini di guerra vanno accertati bene, e dimostrati, ma con tutto quello che sta emergendo non è neanche così impossibile.
Sono frasi inutili che non apportano nulla.
Occorre confrontarsi soprattutto con la realtà, e la realtà è che non c'è una guerra tra Russia e Ucraina, ma c'è un Paese, la Russia, che ne ha invaso un altro, l'Ucraina con l'obiettivo iniziale, fallito speriamo definitivamente, di rovesciarne il governo, la realtà è che nessuno mai ha pensato di invadere la Russia perché magari sostiene che i bambini russi vivrebbero meglio sotto le bombe che in dittatura, la realtà è che nessuno vuole rischiare di bloccare l'economia e mettere in crisi una moltitudine di popoli solo per fare un dispettuccio a Putin, così solo perché improvvisamente è diventato antipatico all'occidente.
Ah e comunque i bambini ucraini vivevano meglio prima dell'invasione russa...
Poi sulle critiche a UE e Usa per carità tutte possono essere in parte condivisibili, ma siamo proprio su un altro livello.
D'accordissimo con Bersani che tra l'altro dice le cose come andrebbero dette, non con affermazioni provocatorie e sensazionalistiche che servono solo a far parlare di sé e del nulla, senza contribuire a un dibattito un minimo costruttivo.
Io temo che finché la Russia non avrà preso definitivamente possesso di alcuni territori in Donbass e magari del sud, e avrà quindi un punto di vantaggio da far valere, non ci sarà mai un vero tentativo di negoziato.
Questo però a me non fa dedurre nulla su cosa sia più giusto fare ora.
Ps: spero che almeno qui la si finisca di sostenere assurdità tipo che gli ucraini ammazzano i propri civili per dare la colpa ai russi, per dire certe abnormitá ci vorrebbero delle evidenze notevolissime che non ci sono.
Invasori buoni non ne sono mai esititi qualunque divisa abbiano avuto, e certo poi i crimini di guerra vanno accertati bene, e dimostrati, ma con tutto quello che sta emergendo non è neanche così impossibile.
A proposito di futuro roseo.
Sono d'accordo, e non lo dico solo io, che si parli poco della minaccia delle atomiche.
Al di là degli approvvigionamenti di farmaci etc. antinucleari da parte dell'UE, che fa paura ma è anche comprensibile, si parla poco di un altro aspetto, che non riguarda le bombe nucleari cosiddette strategiche, che si ritiene sia difficile che la Russia arrivi ad usare (distruzione di metà globo, Russia compresa), ma delle cosiddette armi nucleari tattiche, che la Russia possiede.
Si tratta di bombe atomiche piccole, con un ragggio di circa 1-1,5 km, che possono essere usate in battaglia e non sono vietate ne' soggette ad alcun trattato internazionale. E che Putin potrebbe buttare in Ucraina, non si può affatto escludere. Caso mai buttandola in un luogo disabitato e poi minacciando di buttarne un'altra su una città.
E poi? La NATO che fa? Interviene? Che situazione, probabilmente incontrollabile, si crea? Andiamo verso la guerra USA -Russia? Terza guerra mondiale? O che? Chi può saperlo.
E la strategia dell'Occidente qual è, oltre 'armi, armi, armi', 'sanzioni, sanzioni' (sulla carta)?
Gli USA, come anche dalle dichiarazioni citate sopra da utente_medio, sembrano preparati a una guerra lunga, e probabilmente desiderano una guerra lunga, per sfibrare Putin, o anche farlo cadere.
L'Europa dal canto suo che fa? Mi sembra niente. La compattezza dell'Europa mi sembra di facciata, solo verbale.
Il Parlamento europeo ha sì votato a favore di sanzioni totali alla Russia sulle materie prime, ma non è un parere vincolante, e al momento, e probabilmente in seguito, è lettera morta.
L'unico provvedimento adottato è un embargo sul carbone, a partire da fine agosto prossimo (!).
Non c'è accordo nell'UE, è divisa tra est e ovest, non c'è accordo neanche sul tetto al prezzo del gas, poiché l'Olanda e credo qualcun altro si è opposto.
Le altre sanzioni, in particolare quella sul gas, sono rimandate alle calende greche, e probabilmente a mai: troppo pesanti sono le conseguenze sulle economie europee, in particolare Germania e Italia.
E' appena uscito il Bollettino mensile della Banca d'Italia, che stima nello scenario peggiore una caduta del PIL in Italia dello 0,5 % nel 2022 e una inflazione all'8%. Non so cosa comporta in termini di disoccupazione, una stima che ho letto è di circa 500.000 disoccupati in più (e questo il PIL complessivo, la produzione industriale crollerebbe molto di più,[nota]" Da Sole24ore di oggi, stime del Centro Studi Confindustria: "Gli effetti della guerra fermano la produzione industriale italiana che a marzo scende dell’1,5%, dopo il rimbalzo di febbraio (+1,9%). È la stima del Centro studi di Confindustria nell’indagine rapida. Di conseguenza, nel primo trimestre dell’anno il Csc stima una diminuzione della produzione industriale del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2021, che «inciderà negativamente sulla dinamica del Pil».
E questo con lo scenario attuale, senza considerare eventuali sanzioni alla Russia.[/nota] con tutto ciò che consegue, perché quando crolla la produzione industriale può non essere solo temporaneo, ma ci può essere distruzione permanente di capacità produttiva). Per non parlare di cosa può significare una Germania in recessione (senza contare che si priverebbe l'Ucraina degli introiti del gasdotto, credo anche del gas.)
Altro che abbassameno del riscaldamento di un grado.
Le sanzioni possono essere quindi un boomerang, con effetti certi e gravi sull'Europa, e incerti dal punto di vista dei risultati sul comportamento della Russia.
Perché è proprio qui il punto, che costringe ad andare al di là di una giusta indignazione nei confronti di Putin, e a non limitarsi a proclami tipo 'più armi, più armi', 'sanzioni, sanzioni', come alle volte si sente sui media, senza una analisi approfondita delle conseguenze.
Possono sanzioni più aspre, insieme a nuovi invii di armi, portare Putin al tavolo negoziale? O piuttosto si rischierebbe un Putin che si sente messo nell'angolo e che potrebbe usare queste atomiche tattiche?
Si sta in qualche modo cercando di arrivare a una negoziazione, o la linea, in primis USA, è quella di prolungare la guerra, aspettando di vedere chi vince? E probabilmente illudendo gli ucraini che possano vincere?
Ieri Bersani, in una intervista, ha detto secondo me una cosa molto giusta, che fa anche uscire dal dilemma assoluto armi sì-armi no: cioè che se all'inizio l'invio delle armi poteva servire a rafforzare l'Ucraina, anche sul piano negoziale, bisogna invece chiedersi ora qual è lo scopo di ulteriori armi.
Cito un brano del suo intervento:
“Continuare ad armare l’Ucraina? Va bene solo se l’obiettivo è farle affrontare i negoziati, ma se vogliamo un vincitore e un vinto ci predisponiamo a 30 anni di Guerra fredda. [...] La domanda di oggi è con quale obiettivo noi diamo una mano? Io dico: ‘Diamo una mano perché un’Ucraina in piedi, non stremata, possa essere in grado di affrontare un compromesso, un negoziato, un cessate il fuoco, una situazione minimamente pacificata, che ci possa fare immaginare un dopo, dove si possa avere un’intesa, una Helsinki o un’intesa in chiave di sicurezza reciproca’. Se invece l’idea è continuare la guerra finché vediamo chi sono i vincitori e chi sono i vinti, noi non solo arriviamo al massacro, ma ci predisponiamo a trent’anni di Guerra fredda”.
Sono d'accordo, e non lo dico solo io, che si parli poco della minaccia delle atomiche.
Al di là degli approvvigionamenti di farmaci etc. antinucleari da parte dell'UE, che fa paura ma è anche comprensibile, si parla poco di un altro aspetto, che non riguarda le bombe nucleari cosiddette strategiche, che si ritiene sia difficile che la Russia arrivi ad usare (distruzione di metà globo, Russia compresa), ma delle cosiddette armi nucleari tattiche, che la Russia possiede.
Si tratta di bombe atomiche piccole, con un ragggio di circa 1-1,5 km, che possono essere usate in battaglia e non sono vietate ne' soggette ad alcun trattato internazionale. E che Putin potrebbe buttare in Ucraina, non si può affatto escludere. Caso mai buttandola in un luogo disabitato e poi minacciando di buttarne un'altra su una città.
E poi? La NATO che fa? Interviene? Che situazione, probabilmente incontrollabile, si crea? Andiamo verso la guerra USA -Russia? Terza guerra mondiale? O che? Chi può saperlo.
E la strategia dell'Occidente qual è, oltre 'armi, armi, armi', 'sanzioni, sanzioni' (sulla carta)?
Gli USA, come anche dalle dichiarazioni citate sopra da utente_medio, sembrano preparati a una guerra lunga, e probabilmente desiderano una guerra lunga, per sfibrare Putin, o anche farlo cadere.
L'Europa dal canto suo che fa? Mi sembra niente. La compattezza dell'Europa mi sembra di facciata, solo verbale.
Il Parlamento europeo ha sì votato a favore di sanzioni totali alla Russia sulle materie prime, ma non è un parere vincolante, e al momento, e probabilmente in seguito, è lettera morta.
L'unico provvedimento adottato è un embargo sul carbone, a partire da fine agosto prossimo (!).
Non c'è accordo nell'UE, è divisa tra est e ovest, non c'è accordo neanche sul tetto al prezzo del gas, poiché l'Olanda e credo qualcun altro si è opposto.
Le altre sanzioni, in particolare quella sul gas, sono rimandate alle calende greche, e probabilmente a mai: troppo pesanti sono le conseguenze sulle economie europee, in particolare Germania e Italia.
E' appena uscito il Bollettino mensile della Banca d'Italia, che stima nello scenario peggiore una caduta del PIL in Italia dello 0,5 % nel 2022 e una inflazione all'8%. Non so cosa comporta in termini di disoccupazione, una stima che ho letto è di circa 500.000 disoccupati in più (e questo il PIL complessivo, la produzione industriale crollerebbe molto di più,[nota]" Da Sole24ore di oggi, stime del Centro Studi Confindustria: "Gli effetti della guerra fermano la produzione industriale italiana che a marzo scende dell’1,5%, dopo il rimbalzo di febbraio (+1,9%). È la stima del Centro studi di Confindustria nell’indagine rapida. Di conseguenza, nel primo trimestre dell’anno il Csc stima una diminuzione della produzione industriale del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2021, che «inciderà negativamente sulla dinamica del Pil».
E questo con lo scenario attuale, senza considerare eventuali sanzioni alla Russia.[/nota] con tutto ciò che consegue, perché quando crolla la produzione industriale può non essere solo temporaneo, ma ci può essere distruzione permanente di capacità produttiva). Per non parlare di cosa può significare una Germania in recessione (senza contare che si priverebbe l'Ucraina degli introiti del gasdotto, credo anche del gas.)
Altro che abbassameno del riscaldamento di un grado.
Le sanzioni possono essere quindi un boomerang, con effetti certi e gravi sull'Europa, e incerti dal punto di vista dei risultati sul comportamento della Russia.
Perché è proprio qui il punto, che costringe ad andare al di là di una giusta indignazione nei confronti di Putin, e a non limitarsi a proclami tipo 'più armi, più armi', 'sanzioni, sanzioni', come alle volte si sente sui media, senza una analisi approfondita delle conseguenze.
Possono sanzioni più aspre, insieme a nuovi invii di armi, portare Putin al tavolo negoziale? O piuttosto si rischierebbe un Putin che si sente messo nell'angolo e che potrebbe usare queste atomiche tattiche?
Si sta in qualche modo cercando di arrivare a una negoziazione, o la linea, in primis USA, è quella di prolungare la guerra, aspettando di vedere chi vince? E probabilmente illudendo gli ucraini che possano vincere?
Ieri Bersani, in una intervista, ha detto secondo me una cosa molto giusta, che fa anche uscire dal dilemma assoluto armi sì-armi no: cioè che se all'inizio l'invio delle armi poteva servire a rafforzare l'Ucraina, anche sul piano negoziale, bisogna invece chiedersi ora qual è lo scopo di ulteriori armi.
Cito un brano del suo intervento:
“Continuare ad armare l’Ucraina? Va bene solo se l’obiettivo è farle affrontare i negoziati, ma se vogliamo un vincitore e un vinto ci predisponiamo a 30 anni di Guerra fredda. [...] La domanda di oggi è con quale obiettivo noi diamo una mano? Io dico: ‘Diamo una mano perché un’Ucraina in piedi, non stremata, possa essere in grado di affrontare un compromesso, un negoziato, un cessate il fuoco, una situazione minimamente pacificata, che ci possa fare immaginare un dopo, dove si possa avere un’intesa, una Helsinki o un’intesa in chiave di sicurezza reciproca’. Se invece l’idea è continuare la guerra finché vediamo chi sono i vincitori e chi sono i vinti, noi non solo arriviamo al massacro, ma ci predisponiamo a trent’anni di Guerra fredda”.
Credo che solo Erode non sarebbe d'accordo.
Sicuramente qui era già scontato, visto che la polemica non è stata sollevata qui. Ma a me la frase dei bambini che stanno meglio in dittatura piuttosto che morti sembrava ovviamente condivisibile.
Certo che io vivrei volentieri in Europa visto che posso scegliere dove vivere...

Certo che io vivrei volentieri in Europa visto che posso scegliere dove vivere...
Le premesse per un futuro roseo ci sono tutte:
Fonti:
https://www.rainews.it/articoli/2022/04 ... 5ce9e.html
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/lu ... 24168.html
Il segretario della Nato Stoltenberg: "La guerra può durare mesi o persino anni".
Stoltenberg ha notato come gli alleati dovranno reagire ai nuovi rischi "posti dalla Russia", alla realtà di "una Cina sempre più forte" e alle sfide poste da "Mosca e Pechino insieme".
Nel corso della conferenza stampa Stoltenberg ha detto che la Nato resta “aperta”, l'allargamento è stato un grande successo, ha contribuito a diffondere la democrazia, il diritto, la stabilità e la pace in tutta Europa, e spetta al Paese che vuole aderirvi e ai 30 Stati membri decidere in merito alle questioni relative all'adesione. “La Russia, come nessun altro Paese, non ha alcun diritto di veto”. Quanto all'ingresso eventuale di Svezia e Finlandia nella Nato, il segretario ha detto che, appunto, intanto “spetta a loro decidere se presentare domanda di adesione o meno”. In tal caso “rispetteremo tale decisione. Mi aspetto che tutti gli alleati li accolgano, sulla base del fatto che Svezia e Finlandia sono i nostri partner più stretti”.
Anche nei confronti della Georgia “la porta della Nato resta aperta”.
La Commissione Europea sta creando alcune riserve strategiche con equipaggiamenti, farmaci, vaccini e altre terapie per prepararsi a eventuali rischi per la salute pubblica qualora dovesse diventare concreta la minaccia di una guerra nucleare o con armi biologiche e radiologiche. Come si apprende, è già inclusa una riserva strategica da 540,5 milioni di euro in collaborazione con l'agenzia Hera, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie per attrezzature, farmaci e il trattamento dei pazienti esposti a radiazioni con riserve utili alla decontaminazione.
Fonti:
https://www.rainews.it/articoli/2022/04 ... 5ce9e.html
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/lu ... 24168.html
"Faussone":
[quote="mgrau"][quote="Faussone,"]
Spiegare i motivi di ciò che dici su quei morti, ammesso che fosse tutto come riportato da te,non è più difficile che spiegare la montatura che adombri.
Per esempio?[/quote]
Non mi lancio in congetture su elementi non chiari e da accertare. Quella frase vuol dire che spiegare come è stata costruita una montatura per accusare i russi facendo "comparire" un certo numero di morti così, non è tanto semplice e non è più facile che spiegare quelle supposte incongruenze a cui faceva cenno utente__medio. Tutto qui.
[/quote]
Intanto molte di quelle supposte incongruenze di cui parlava Capuozzo e altri, stranno trovando spiegazione in modo molto semplice.
Qui una analisi.
Non ci tengo a rinfocolare il discorso su Orsini, però questo non posso non condividerlo, solo per sdrammatizzare e farsi due risate, che ogni tanto ci vuole.

"Shackle":
Siamo succubi? Di chi?
Va bè, siamo agli antipodi. Con questi presupposti è chiaro che la proporzione era forzata allora.
E quale proporzione si può scrivere oggi, circa il lancio di un missile sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nel Donetsk, che ha ucciso almeno 50 persone? Che dirà il professore?
Siamo succubi? Di chi?
Siamo succubi? Di chi?
A me quella proporzione non stupiva affatto.
Trump ha potuto scegliere in totale libertà quali paesi europei potessero commerciare gli energetici con l'Iran. Certo che siamo succubi, ma immagino fosse scontato e quindi quella proporzione stridesse per altri motivi?
Trump ha potuto scegliere in totale libertà quali paesi europei potessero commerciare gli energetici con l'Iran. Certo che siamo succubi, ma immagino fosse scontato e quindi quella proporzione stridesse per altri motivi?
Sarà pure un professore, ma a mio parere non può scrivere la proporzione:
Usa : Italia = Russia: Bielorussia
e sono in disaccordo quando dici che le sue idee meriterebbero più rispetto perché lui è un “professore “. Il principio di autorità non mi è piaciuto mai. Purtroppo qui non è applicabile il metodo scientifico galileiano, non si sta trattando della caduta dei gravi o del principio di Archimede ; si sta parlando intorno a una guerra sporca e maledetta, che miete vittime civili innocenti. Una guerra in cui ( articolo di Repubblica) in un ospedale ucraino vengono curati soldati ucraini ma anche russi, nelle stesse corsie. E i soldati russi, spesso ragazzi ventenni, si meravigliano e chiedono “ Perché ci curate “? senza sapere che per un medico vale salvare una vita umana, non badare ai colori della bandiera. E i ragazzi soldati russi a domande rispondono: “ Vi ammazzeremo tutti perché siete nazisti, anche i bambini sono nazisti e li ammazziamo “. Ma per “par condicio” occorre dire anche che qualche ragazzo russo dice: “ Non so perché mi hanno mandato qui, perché devo ammazzare della gente?”
Quindi come vedi la ragione è stata soppiantata dalla follia, troppo.
Queste cose, e tante altre, e la conta delle vittime civili, il professore le sa? Perché dà del pazzo a Stoltenberg e a chi fornisce armi agli ucraini? Non possono difendersi con le mani nude. Certo che la diplomazia e i dialoghi di pace sarebbero meglio ( però questo è un pensiero che forse non tutti condividono); ma i colloqui si fanno se le armi tacciono, non durante scontri mortali in atto.
Perciò quel professore ha bisogno di ripassare un po’ la lezione.
Usa : Italia = Russia: Bielorussia
e sono in disaccordo quando dici che le sue idee meriterebbero più rispetto perché lui è un “professore “. Il principio di autorità non mi è piaciuto mai. Purtroppo qui non è applicabile il metodo scientifico galileiano, non si sta trattando della caduta dei gravi o del principio di Archimede ; si sta parlando intorno a una guerra sporca e maledetta, che miete vittime civili innocenti. Una guerra in cui ( articolo di Repubblica) in un ospedale ucraino vengono curati soldati ucraini ma anche russi, nelle stesse corsie. E i soldati russi, spesso ragazzi ventenni, si meravigliano e chiedono “ Perché ci curate “? senza sapere che per un medico vale salvare una vita umana, non badare ai colori della bandiera. E i ragazzi soldati russi a domande rispondono: “ Vi ammazzeremo tutti perché siete nazisti, anche i bambini sono nazisti e li ammazziamo “. Ma per “par condicio” occorre dire anche che qualche ragazzo russo dice: “ Non so perché mi hanno mandato qui, perché devo ammazzare della gente?”
Quindi come vedi la ragione è stata soppiantata dalla follia, troppo.
Queste cose, e tante altre, e la conta delle vittime civili, il professore le sa? Perché dà del pazzo a Stoltenberg e a chi fornisce armi agli ucraini? Non possono difendersi con le mani nude. Certo che la diplomazia e i dialoghi di pace sarebbero meglio ( però questo è un pensiero che forse non tutti condividono); ma i colloqui si fanno se le armi tacciono, non durante scontri mortali in atto.
Perciò quel professore ha bisogno di ripassare un po’ la lezione.
"Shackle":.
Le opinioni hanno tutte pari dignità e diritto di essere espresse
Dipende dal regime.
In un regime (intendendo in un sistema non democratico) le opinioni differenti non è che possano essere liberamente espresse, quindi il problema non si pone proprio, l'opinione è una sola in pratica e, certo, vale quello che vale se è quello ciò che intendevi.
"Shackle":
L’argomento qui comunque non è come si comporta Orsini, sono le idee che ha espresso . Anzi l’ argomento è questa tragica guerra.
A me del comportamento di Orsini importa poco (leggasi nulla), ribattevo all'argomento per cui le sue opinioni meriterebbere più rispetto di quelle degli altri perché a differenza degli altri interlocutori in un tal dibattito lui è un "Professore".
.
Le opinioni hanno tutte pari dignità e diritto di essere espresse
Dipende dal regime.
Orsini dava del “dottore “ a tutti (o quasi), da un certo punto in poi; ma mi sembrava uno sfottò


L’argomento qui comunque non è come si comporta Orsini, sono le idee che ha espresso . Anzi l’ argomento è questa tragica guerra.
"xXStephXx":
Orsini è stato fin troppo gentile e li chiamava tutti dottori.
![]()
Ecco appunto, perfettamente congruente con quanto ho scritto sopra.

"xXStephXx":
Altro punto che mi ha fatto rabbrividire è stato quando l'ambasciatore studioso dal 1947 ha paragonato la sfiducia verso diplomatici e militari NATO alla sfiducia verso i medici durante la pandemia. Come se le due cose fossero scientifiche uguali...
Su questo posso essere d'accordo, ma mi pare un poco un controsenso con quanto sostieni.
La competenza secondo te vale solo per Orsini; insomma...
"xXStephXx":
Bah... Per me resta comunque poco sensato far conversare un professore con degli opinionisti, soprattutto se dimostrano di non essere abituati a quel tipo di rapporto.
Le opinioni hanno tutte pari dignità e diritto di essere espresse, ciò non dipende da quanto è titolato chi le esprime, ripeto.
Diverso è quando si chiama un politico qualsiasi a parlare non di politica sanitaria ma di efficacia e sicurezza di un vaccino, che opinione non è, confrontandosi con medici o biologi specializzati, come si è visto spesso in questi anni.
Orsini è stato fin troppo gentile e li chiamava tutti dottori.
Altro punto che mi ha fatto rabbrividire è stato quando l'ambasciatore studioso dal 1947 ha paragonato la sfiducia verso diplomatici e militari NATO alla sfiducia verso i medici durante la pandemia. Come se le due cose fossero scientifiche uguali... Bah... Per me resta comunque poco sensato far conversare un professore con degli opinionisti, soprattutto se dimostrano di non essere abituati a quel tipo di rapporto.

Altro punto che mi ha fatto rabbrividire è stato quando l'ambasciatore studioso dal 1947 ha paragonato la sfiducia verso diplomatici e militari NATO alla sfiducia verso i medici durante la pandemia. Come se le due cose fossero scientifiche uguali... Bah... Per me resta comunque poco sensato far conversare un professore con degli opinionisti, soprattutto se dimostrano di non essere abituati a quel tipo di rapporto.
@xXStephXx
In generale il rispetto verso qualcuno si dà indipendentemente dai titoli[nota]Soprattutto per questo io ho un certo fastidio nel chiamare qualcuno con il titolo e non mi piace in modo simmetrico se qualcuno mi chiama ingegner Faussone (facciamo finta che Faussone fosse il mio vero cognome).
Lo trovo giustificato solo se il rapporto con quella persona è sul piano strettamente lavorativo, per esempio a un dottore (in medicina) nel suo studio medico, a un avvocato in tribunale o nel suo studio, a un professore a lezione ecc ecc
Poi per fortuna io nel mio lavoro ho a che fare soprattutto con altri pari titolo e diventerebbe ridicolo chiamarsi ciascuno per titolo.[/nota].
Viceversa ovviamente non è che non si deve polemizzare con qualcuno perché quel qualcuno è "Professore", almeno se si confrontano opinioni. Non si dovrebbe polemizzare perché la polemica personale sposta i termini del dibattito e interferisce in modo indebito con i termini in discussione. Insomma al massimo si può polemizzare con le opinioni espresse.
Ma dire che tizio va rispettato e che le sue opinioni (perché nel caso specifico di opinioni si tratta) sono più valide perché è "Professore" è sbagliato, per non dire ridicolo.
Detto questo il povero Orsini, molti lo maltrattano, molti lo adorano, ma tutti lo cercano, mi pare ormai sia in ogni dibattito televisivo. A me poi resta la sensazione che lui cerchi la polemica con il suo modo di esprimersi, forse anche per questo ha successo in questo periodo.
Io per fortuna, come detto, di dibattiti in televisione ne vedo meno possibile, stasera non ho visto nemmeno Piazza Pulita.
In generale il rispetto verso qualcuno si dà indipendentemente dai titoli[nota]Soprattutto per questo io ho un certo fastidio nel chiamare qualcuno con il titolo e non mi piace in modo simmetrico se qualcuno mi chiama ingegner Faussone (facciamo finta che Faussone fosse il mio vero cognome).
Lo trovo giustificato solo se il rapporto con quella persona è sul piano strettamente lavorativo, per esempio a un dottore (in medicina) nel suo studio medico, a un avvocato in tribunale o nel suo studio, a un professore a lezione ecc ecc
Poi per fortuna io nel mio lavoro ho a che fare soprattutto con altri pari titolo e diventerebbe ridicolo chiamarsi ciascuno per titolo.[/nota].
Viceversa ovviamente non è che non si deve polemizzare con qualcuno perché quel qualcuno è "Professore", almeno se si confrontano opinioni. Non si dovrebbe polemizzare perché la polemica personale sposta i termini del dibattito e interferisce in modo indebito con i termini in discussione. Insomma al massimo si può polemizzare con le opinioni espresse.
Ma dire che tizio va rispettato e che le sue opinioni (perché nel caso specifico di opinioni si tratta) sono più valide perché è "Professore" è sbagliato, per non dire ridicolo.
Detto questo il povero Orsini, molti lo maltrattano, molti lo adorano, ma tutti lo cercano, mi pare ormai sia in ogni dibattito televisivo. A me poi resta la sensazione che lui cerchi la polemica con il suo modo di esprimersi, forse anche per questo ha successo in questo periodo.
Io per fortuna, come detto, di dibattiti in televisione ne vedo meno possibile, stasera non ho visto nemmeno Piazza Pulita.
"xXStephXx":
Oggi su La7.
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Si, ho guardato la trasmissione Piazza pulita ieri sera . Però anche Orsini, che dice : “ L’Italia sta agli USA come la Bielorussia sta alla Russia” , mi sembra alquanto fuori rotta. Non mi sembra si possa paragonare la situazione della Bielorussia alla situazione italiana. È vero che in Italia ci sono basi NATO e quindi soldati di paesi membri, ma pure l’Italia è membro della NATO, quindi che cosa ha scoperto Orsini?
E dice Orsini che il segretario della Nato Stoltemberg è un pazzo, può permettersi di farlo visto che ora volano pure insulti ad alto livello, come Biden che dà del “macellaio” a Putin, e il nostro Di Maio lo scimmiotta dicendo che è un animale...
La serata è andata più o meno così.
Però scusa, La realtà è che gli ucraini superstiti di Bucha e altri posti raccontano di violenze e massacri subiti, e i nostri inviati li documentano. Non è una fiction, come dice la propaganda contraria.
Oggi su La7.
Mr. Sallusti definisce le parole di Orsini come "Deliri narcisistici".... Ehh? Ma possibile che un giornalaio possa rivolgersi così ad un professore? Ce lo vedo da studente futuro giornalista a sostenere un esame con un professore di cui non riesce a tenere il passo... e risponderebbe mai così?
Poi Mr. Riccardo Ambasciator Sessa ad un certo punto risponde tipo: "Permettimi che siccome ho più anni di te avrò studiato anche più di te".... Ehm... se bastasse stagionare sulle poltrone per aver studiato più di un professore...
Che gente. Da questo punto di vista è molto meglio il programma della Berlinguer, almeno sceglie persone che sanno ascoltare.
Mr. Sallusti definisce le parole di Orsini come "Deliri narcisistici".... Ehh? Ma possibile che un giornalaio possa rivolgersi così ad un professore? Ce lo vedo da studente futuro giornalista a sostenere un esame con un professore di cui non riesce a tenere il passo... e risponderebbe mai così?
Poi Mr. Riccardo Ambasciator Sessa ad un certo punto risponde tipo: "Permettimi che siccome ho più anni di te avrò studiato anche più di te".... Ehm... se bastasse stagionare sulle poltrone per aver studiato più di un professore...

Che gente. Da questo punto di vista è molto meglio il programma della Berlinguer, almeno sceglie persone che sanno ascoltare.