Qualcuno si ricorda dell'Iraq?
Vi ricordate il 2003? La guerra in Iraq?
Propongo qualche spunto di riflessione.
Origine. La guerra è stata iniziata sulla base delle “armi di distruzione di massa” che Saddam avrebbe posseduto. Armi che non sono state trovate e della cui inesistenza USA e Regno Unito erano al corrente. Quindi, guerra di invasione, di uno stato sovrano, iniziata con un pretesto fasullo.
Vittime. Riporto da https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione ... q_del_2003
Il 22 ottobre 2010, il sito web di WikiLeaks rese pubblici i documenti "Iraq War Logs" (Registri della guerra in Iraq), 391 832 documenti del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti sulla guerra in Iraq e la sua occupazione tra il 1º gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, che rivelano, tra le altre cose, l'uso sistematico della tortura, il numero di 109 032 morti in Iraq - di cui 66 081 civili, il 63%; 23 984 "nemici etichettati come insorti"; 15 196 del "paese ospitante" (le forze del governo iracheno) e 3.771 furono morti "amiche" (delle forze della coalizione) -. Ogni giorno, in media, morivano 31 civili, per un periodo di sei anni.
Reazioni
• Sanzioni nei confronti dei paesi attaccanti (USA; UK e altri). Zero
• Confische dei beni dei loro cittadini. Zero
• Richieste di dissociazione dai rispettivi governi rivolte a cittadini USA, UK ecc (tipo il licenziamento di Gergiev dalla Scala, ai giorni nostri) Zero
• Invio di armi al paese attaccato. Zero
• Creazione di “corridoi umanitari” per i profughi iracheni. Zero
Le sole proteste provenivano dalla società civile e dalle ONG. Tutto strettamente non ufficiale. Tutto trattato dai governi con benevola indulgenza, manifestazioni di anime belle, ignare di real Politik
Propongo qualche spunto di riflessione.
Origine. La guerra è stata iniziata sulla base delle “armi di distruzione di massa” che Saddam avrebbe posseduto. Armi che non sono state trovate e della cui inesistenza USA e Regno Unito erano al corrente. Quindi, guerra di invasione, di uno stato sovrano, iniziata con un pretesto fasullo.
Vittime. Riporto da https://it.wikipedia.org/wiki/Invasione ... q_del_2003
Il 22 ottobre 2010, il sito web di WikiLeaks rese pubblici i documenti "Iraq War Logs" (Registri della guerra in Iraq), 391 832 documenti del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti sulla guerra in Iraq e la sua occupazione tra il 1º gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, che rivelano, tra le altre cose, l'uso sistematico della tortura, il numero di 109 032 morti in Iraq - di cui 66 081 civili, il 63%; 23 984 "nemici etichettati come insorti"; 15 196 del "paese ospitante" (le forze del governo iracheno) e 3.771 furono morti "amiche" (delle forze della coalizione) -. Ogni giorno, in media, morivano 31 civili, per un periodo di sei anni.
Reazioni
• Sanzioni nei confronti dei paesi attaccanti (USA; UK e altri). Zero
• Confische dei beni dei loro cittadini. Zero
• Richieste di dissociazione dai rispettivi governi rivolte a cittadini USA, UK ecc (tipo il licenziamento di Gergiev dalla Scala, ai giorni nostri) Zero
• Invio di armi al paese attaccato. Zero
• Creazione di “corridoi umanitari” per i profughi iracheni. Zero
Le sole proteste provenivano dalla società civile e dalle ONG. Tutto strettamente non ufficiale. Tutto trattato dai governi con benevola indulgenza, manifestazioni di anime belle, ignare di real Politik
Risposte
"axpgn":
[quote="vict85"]Io non condivido le azioni di Putin,
Non sto dicendo che tu o altri stiate condividendo ciò che fa ma giustificandolo sì, e lo trovo sbagliato.[/quote]
Io non giustifico, cerco di comprendere ciò che spinge ad agire Putin supponendo che sia una persona semi-razionale (l'uomo razionale dell'economia classica è una illusione) che pensa di essere tutto sommato una persona buona e che fa del male per via delle circostanze o di qualche scusante simile. Ogni persona pensa di essere tutto sommato una persona buona, persino i boss mafiosi e i dittatori. Se ti far star meglio con la coscienza, puoi pensare che siano persone nate cattive e che le persona buone non farebbero mai male ad un mosca, ma è una illusione.
Detto questo trovo che cercare di comprendere le azioni altrui senza farsi sopraffare dalla prima impressione sia molto liberatorio e ti faccia vivere molto più tranquillo. E non parlo di questi fatti estremi, ma di cose piccole come un amico che ti risponde male al telefono. Inoltre ti permette di comprendere come evitare che alcune cose possano succedere ancora.
Detto questo spiegare e giustificare sono cose diverse. Io non giustifico Putin, perché indipendentemente dai suoi scopi, non c'è nulla che valga tutte queste vite umane. Ma se non capisci la ragione per le sue azioni, quel che resta è una battaglia tra galletti a chi ha le armi più grosse.
"vict85":
Riguardo alle escalation, è evidente che bisogna essere almeno in due per farle e che ognuno pensi che sia stato l'altro a cominciare. Questo vale nella guerra come nelle s****ttate nei parcheggi.
Quindi ne consegue che se uno si lascia menare l'escalation non c'è e la s****ttata finisce presto, giusto?
È un ragionamento logicamente corretto (e lo è pure in pratica) ma siamo sicuro che sia sempre la soluzione migliore per la vittima?
Scusami Steph ma sono queste "analisi a metà" che mi lasciano un po' così ... se si approfondiscono le cose, si vede che non sono così "lisce"

"Shackle":
Tu pensi sul serio che abbiano fatto un’analisi costi-benefici? Pensi davvero che fossero consapevoli dei rischi di escalation e delle perdite in termini di vite umane e di distruzioni ?
Penso che siano state fatte, questo non vuol dire che fossero corrette. Anzi, raramente le analisi costi-benefici sono accurate. E in questo caso concordo con te, erano sicuramente molto inaccurate.
Riguardo alle escalation, è evidente che bisogna essere almeno in due per farle e che ognuno pensi che sia stato l'altro a cominciare. Questo vale nella guerra come nelle s****ttate nei parcheggi.
Le attività a sostegno ci sono.
https://www.gov.uk/register-interest-homes-ukraine
Vicino ad un ospedale ho visto che hanno allestito dei capannoni d'emergenza per i nuovi migranti.
https://www.gov.uk/register-interest-homes-ukraine
Vicino ad un ospedale ho visto che hanno allestito dei capannoni d'emergenza per i nuovi migranti.
"xXStephXx":
Nel frattempo dopo 4 giorni in Italia ho visto bene le differenze rispetto al Regno Unito.
La differenza maggiore è che qui si parla solo di guerra e vengono mostrate più scene atroci. Si scava più in profondità nei luoghi della guerra.
Preferisco così, piuttosto che il rischiare disinteresse e ignoranza.
D'altronde noi come parte della Ue, e come Paese fondatore della Unione, dovremmo sentirci ancora più chiamati in causa.
Comunque in Uk ci sono state nei giorni scorsi manifestazioni pro pace e pro Ucraina (le due cose possono stare insieme, anzi per me lo dovrebbero).
Ps. Tra l'altro io sono appena arrivato a Londra. Sto poco, ma vediamo che impressione avrò.
Tra l'altro, si tratta di una azione pianificata, quindi è stata oggetto di una analisi costi benefici. Putin ha iniziato il tutto consapevole del rischio di una escalation, consapevole delle perdite umane da entrambe le parti, consapevole della distruzione di città e infrastrutture
Tu pensi sul serio che abbiano fatto un’analisi costi-benefici? Pensi davvero che fossero consapevoli dei rischi di escalation e delle perdite in termini di vite umane e di distruzioni ?
Io no. Io credo che pensassero tutt’altro, ormai ce l’hanno detto in tutte le salse, in tutti gli articoli compreso gli editoriali dei direttori di giornali, e in tutti le tumultuose e rissose trasmissioni televisive di tutti i canali televisivi. Pensavano di essere accolti come liberatori, come quelli che finalmente andavano lí a sconfiggere definitivamente il “nazismo” del governo ucraino.
Ma si sbagliavano.
LA stessa cosa successe col vero nazismo di Hitler, che voleva liberare l’Europa dalla minaccia ebraica, e col fascismo di Mussolini. Pensi che M avesse fatto una analisi del tipo che suggerisci? M Voleva salire sul carro dei vincitori, che per lui potevano essere solo i tedeschi. Sappiamo come è andata finire, o no? Hitler si suicidò nel bunker sotto la cancelleria di Berlino; Mussolini ebbe una sorte diversa. Nella notte dal 24 al 25 Luglio 1943 si riuní il Gran Consiglio del fascismo, e fu discusso l’ordine del Giorno Grandi , col quale si decretò la fine del fascismo e la caduta di Mussolini, che il giorno dopo fu costretto a dare le dimissioni da Capo del Governo nelle mani di Vittorio Emanuele III ....
Ma oggi penso che non succederà una cosa analoga. Oggi, ho ascoltato su La7 il ministro degli Esteri russo Lavrov, il quale ha detto che sono gli Stati Uniti a “portare per mano” l’Ucraina verso una escalation, e per gli USA non c’è alcune interesse a che finisca presto questo conflitto , anzi, secondo lui gli USA vogliono portare armi della NATO in territorio ucraino, schierate contro le armi russe...Insomma loro sono le vittime, e subiscono uno stato di assedio dalle forze occidentali, USA in testa.
Il segretario della NATO ha espressamente richiesto ai russi di smetterla di evocare lo spettro di armi chimiche o nucleari...
Non faccio commenti, so solo che i morti aumentano.
Ecco Uno dei tanti commenti all’articolo di fondo del direttore di Repubblica Maurizio Molinari di questa mattina .
@vict85
Solo poche precisazioni, capisco quello che vuoi dire comunque.
Donbass, dumbass é un insulto:-D
Certo la guerra incattivisce, e è vero che non possiamo essere sicuri che non ci saranno rappresaglie verso i filorussi anche in una Ucraina democratica, ma credo che possiamo essere sicuri che ci saranno sugli ucraini in una Ucraina piegata dalla Russia di Putin.
Le armi non le mandiamo tanto per permettere all'Ucraina di tenere i suoi territori, ma soprattutto per permetterle di difendersi da una aggressione che in alcun modo possiamo tollerare, sminuire o far finta di non vedere.
Poi certo il dilemma se sia la cosa più giusta da fare rimane ovviamente. Come ben detto da axpgn qualunque azioni può essere sbagliata ma l'inazione lo sarebbe ancor di più.
In ogni caso a me resta sempre la convinzione che noi (me compreso, poi chi più chi meno) essendo nati e cresciuti in democrazia, e in pace, diamo per scontato un sacco di robe nei nostri ragionamenti, non siamo in grado di comprendere alcuni aspetti che forse sono sfumature rispetto alle grandi analisi razionali e logiche, ma che non per questo possano essere tralasciati.
Solo poche precisazioni, capisco quello che vuoi dire comunque.
Donbass, dumbass é un insulto:-D
Certo la guerra incattivisce, e è vero che non possiamo essere sicuri che non ci saranno rappresaglie verso i filorussi anche in una Ucraina democratica, ma credo che possiamo essere sicuri che ci saranno sugli ucraini in una Ucraina piegata dalla Russia di Putin.
Le armi non le mandiamo tanto per permettere all'Ucraina di tenere i suoi territori, ma soprattutto per permetterle di difendersi da una aggressione che in alcun modo possiamo tollerare, sminuire o far finta di non vedere.
Poi certo il dilemma se sia la cosa più giusta da fare rimane ovviamente. Come ben detto da axpgn qualunque azioni può essere sbagliata ma l'inazione lo sarebbe ancor di più.
In ogni caso a me resta sempre la convinzione che noi (me compreso, poi chi più chi meno) essendo nati e cresciuti in democrazia, e in pace, diamo per scontato un sacco di robe nei nostri ragionamenti, non siamo in grado di comprendere alcuni aspetti che forse sono sfumature rispetto alle grandi analisi razionali e logiche, ma che non per questo possano essere tralasciati.
Nel frattempo dopo 4 giorni in Italia ho visto bene le differenze rispetto al Regno Unito.
La differenza maggiore è che qui si parla solo di guerra e vengono mostrate più scene atroci. Si scava più in profondità nei luoghi della guerra.
La differenza maggiore è che qui si parla solo di guerra e vengono mostrate più scene atroci. Si scava più in profondità nei luoghi della guerra.
"vict85":
Non penso stia andando secondo i suoi piani però.
Forse non è proprio così razionale come credi ...

A me ha colpito molto quella foto diffusa dal Cremlino stesso, in cui Putin è a colloquio con i suoi due maggiori collaboratori, mi pare il ministro della Difesa e il capo dell'Esercito o qualcosa del genere, dove loro due sono seduti vicini allo stesso tavolo mentre Putin è a sei metri da loro; un pochino paranoico, non ti pare? Quando non ti fidi più di nessuno, è difficile essere completamente razionali ... se poi le cose non vanno come dovrebbero, il nervosismo aumenta.
Peraltro io spero vivamente che Putin sia perfettamente razionale, lo dico senza nessunissima ironia, perché se non lo fosse significa che NOI siamo messi veramente male ma male male ... non so se mi spiego ...
"vict85":
Io non condivido le azioni di Putin,
Non sto dicendo che tu o altri stiate condividendo ciò che fa ma giustificandolo sì, e lo trovo sbagliato.
Un'analisi tecnica divisa in varie parti, che prosegue tutt'ora.
"gabriella127":
L'Italia, dice la Costituzione, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione di controversie internazionali.
Mandare armi non significa cercare di risolvere la controversia con la guerra?
Ma anche non mandarle: significa far sì che la guerra duri poco e la vinca il più grosso. No?
"axpgn":
[quote="vict85"]Comunque vorrei far notare che non è molto empatico e sensibile il mandare o dare armi.
Ne consegue che invece assistere indifferenti al massacro di persone che ti chiedono di essere aiutate è molto empatico, no? Sbaglio?[/quote]
È empatico e umano, il colore rosso (del sangue) del resto è il colore dell'Amore.
Io non condivido le azioni di Putin, semplicemente dico che non è un pazzo esaltato ma una persona razionale che agisce con degli obiettivi. Non è che se affermo che uno ha ucciso i genitori per l'eredità, io ne approvi il gesto o anche solo lo comprenda. Io non ucciderei i miei genitori neanche se fossero migliardari e neanche invaderei uno Stato. Putin non si fa problemi a farlo, ma lo fa per delle ragioni, non perché si è svegliato di cattivo umore. Tra l'altro, si tratta di una azione pianificata, quindi è stata oggetto di una analisi costi benefici. Putin ha iniziato il tutto consapevole del rischio di una escalation, consapevole delle perdite umane da entrambe le parti, consapevole della distruzione di città e infrastrutture. Non penso stia andando secondo i suoi piani però.
Detto questo, non sono indifferente, sto solo invitando a non farsi abbindolare dal sentimento "o noi o loro" che la guerra induce. Tu pensi davvero che se l'Ucraina vincerà e riprenderà il controllo del Dumbass non vi saranno rappresaglie verso le comunità russe che vivono lì? O pensi che queste cose succedano solo nelle dittature? Le guerre sono solo morte, distruzione, feriti e giovani trasformati in mostri. E non finirà davvero fintanto che non finirà anche la spirale di odio e risentimento che ha generato. Mandare armi è un mezzo per un fine: permettere all'Ucraina di riavere quel che era suo prima del conflitto. Non salverà vite. Non dico neanche che non vada fatto, seppur non mi piaccia che aumenti il rischio di un olocausto nucleare. Preferisco che si raggiunga un accordo diplomatico, ma se non è possibile è giusto che l'Ucraina possa difendersi.
Detto questo, non sono indifferente, sto solo invitando a non farsi abbindolare dal sentimento "o noi o loro" che la guerra induce. Tu pensi davvero che se l'Ucraina vincerà e riprenderà il controllo del Dumbass non vi saranno rappresaglie verso le comunità russe che vivono lì? O pensi che queste cose succedano solo nelle dittature? Le guerre sono solo morte, distruzione, feriti e giovani trasformati in mostri. E non finirà davvero fintanto che non finirà anche la spirale di odio e risentimento che ha generato. Mandare armi è un mezzo per un fine: permettere all'Ucraina di riavere quel che era suo prima del conflitto. Non salverà vite. Non dico neanche che non vada fatto, seppur non mi piaccia che aumenti il rischio di un olocausto nucleare. Preferisco che si raggiunga un accordo diplomatico, ma se non è possibile è giusto che l'Ucraina possa difendersi.
"vict85":
Comunque vorrei far notare che non è molto empatico e sensibile il mandare o dare armi.
Ne consegue che invece assistere indifferenti al massacro di persone che ti chiedono di essere aiutate è molto empatico, no? Sbaglio?
Io non so cosa sia meglio, in entrambi i casi è una tragedia, quindi come fai sbagli comunque.
Quello che però trovo assurdo è la sicurezza, oserei dire sicumera, con cui si sostiene che non mandare armi in aiuto all'Ucraina sia la cosa migliore per gli Ucraini.
Cioè voi siete sicuri che DOPO staranno meglio? Che non morirà più nessuno? Che vivranno in un mondo migliore? Già ora si parla di deportazioni ... mai sentito parlare di "holodomor" per esempio?
Un buona fetta degli Ucraini ha provato sulla proprio pelle cosa significa vivere sotto l'Unione Sovietica e l'ultima cosa che vorrebbe è tornare a rivivere quell'esperienza. Altro che russi "fratelli" e "liberatori dai nazisti".
"vict85":
È incredibile che il comando sia ancora attivo e operativo.
Se è per quello noi abbiamo ancora le accise a sostegno della guerra in Abissinia ... sai com'è, non si sa mai che ...
"vict85":
Non mi stupisce che fosse sentito, era un conflitto a due passi dall'Italia.
Dai post precedenti non mi sembrava la vedessi così ...
"vict85":
Ma ovviamente ci sono le bombe atomiche e quindi nessuno farà nulla.
E quindi la storia della NATO che stava per invadere la Russia era una scusa, no? Che però si continua a sostenere come una verità a cui Putin ha giustamente risposto.
"vict85":
Riguardo al conflitto nucleare, io penso seriamente che Putin abbia iniziato la guerra per avere ciò che ha effettivamente richiesto nei negoziati. Probabilmente sperava anche che gli ucraini di origine russa lo appoggiassero e che facessero un colpo di stato, ma questo non è successo quindi non gli restano che le richieste dei negoziati.
Quindi Putin ha iniziato la guerra per "possedere" un stato sovrano e farne quello che vuole.
Lo ritieni accettabile, normale? Io penso che, come minimo e al di là di quello che poi si possa effettivamente fare (mandare armi o no, accogliere, approvare sanzioni o no, voltarci dall'altra parte, ecc), Putin non possa essere giustificato per quello che sta facendo.
È questo che trovo sinceramente inaccettabile, giustificare Putin.
C'è un problema morale, che non può essere ignorato, nel mandare le armi, che possono prolungare la guerra e la carneficina, e c'è un problema costituzionale.
L'Italia, dice la Costituzione, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione di controversie internazionali.
Mandare armi non significa cercare di risolvere la controversia con la guerra?
Il problema è caso mai è controverso, ma non può essere ignorato.
L'Italia, dice la Costituzione, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione di controversie internazionali.
Mandare armi non significa cercare di risolvere la controversia con la guerra?
Il problema è caso mai è controverso, ma non può essere ignorato.
Comunque vorrei far notare che non è molto empatico e sensibile il mandare o dare armi. Insomma, quelle armi salveranno forse la vita della persona a cui l'hai data, ma certamente verranno usate per uccidere altri. Nel "migliore" dei casi uccideranno giovani soldati russi che non hanno mai voluto uccidere un ucraino prima dell'inizio del conflitto, e nel peggiore qualche civile o giornalista che si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato. E questo ovviamente solo per limitarci sull'immediato, il modo in cui verranno usate dopo il conflitto non lo possiamo sapere.
Io, come ho detto, spero si arrivi ad un accordo diplomatico, ma se vogliamo mandare armi, almeno dovremmo essere consapevoli che ci stiamo sporcando le mani. È troppo facile nascondersi nella scusa del male minore.
Io, come ho detto, spero si arrivi ad un accordo diplomatico, ma se vogliamo mandare armi, almeno dovremmo essere consapevoli che ci stiamo sporcando le mani. È troppo facile nascondersi nella scusa del male minore.
"axpgn":
[quote="vict85"]Insomma è un conflitto locale come ce ne sono stati tanti.
Serio? Non siamo mai stati così vicini ad un conflitto nucleare dai tempi dei missili a Cuba (e stavolta è molto peggio).
Non ti sei accorto che praticamente quasi tutto il mondo ha approvato sanzioni contro la Russia e le sta effettivamente mantenendo anche a scapito della propria economia (non solo quella russa)?
Non ti sei accorto che l'Unione Europea era da anni che non era così compatta (compresa Visegrad)?
Se per te è qualcosa di "quasi" normale, ok, alzo le mani ...
Per inciso, non so quanti anni tu avessi nei '90 durante il conflitto nei Balcani, ma in Italia (e non solo chiaramente) è stato vissuto pesantemente sia dal punto di vista mediatico che emotivo, certamente con alti e bassi vista anche la lunga durata ma in taluni momenti la sensibilità sociale (e le discussioni) non era molto dissimili da quella odierna.[/quote]
Sono dell'85 quindi ero troppo piccolo per seguire le notizie, ma mi è capitato di seguire un seminario con un membro della NATO KFOR quando ero all'università. È incredibile che il comando sia ancora attivo e operativo. Non mi stupisce che fosse sentito, era un conflitto a due passi dall'Italia. Sono i politici e i giornalisti che sembrano dimenticarsene quando dicono che questo è il primo conflitto dalla seconda guerra mondiale o altre esagerazioni simili.
Riguardo al conflitto nucleare, io penso seriamente che Putin abbia iniziato la guerra per avere ciò che ha effettivamente richiesto nei negoziati. Probabilmente sperava anche che gli ucraini di origine russa lo appoggiassero e che facessero un colpo di stato, ma questo non è successo quindi non gli restano che le richieste dei negoziati. Detto questo, Putin è un uomo formato durante la guerra fredda, se la Russia non ha affrontato gli Stati Uniti quando era forte, pensi davvero che lo farebbe ora quando è molto più debole? Sta solo mostrando i denti per tenere lontano la Nato dal territorio ucraino. Insomma tutti sanno che nessuno sopravviverebbe ad una guerra nucleare e non potrebbe vincere una guerra contro la Nato da solo e senza usare le bombe nucleari.
Se la Nato entrasse in azione e la Russia non usasse le bombe atomiche, le navi Russe a Odessa si troverebbero accerchiate da quelle di Bulgaria, Romania e Turchia (che in questi ultimi anni ha investito molto nell'esercito). Avrebbe un vantaggio a Mariupol solo perché il mare di Azov è chiuso dallo stretto di Kerč'. Ma questo vuol dire anche che le navi russe sarebbero anche loro intrappolate lì e potrebbero essere bombardate facilmente. Inoltre la Russia dovrebbe dirottare esercito per proteggere la Crimea. Avrebbero poi il rischio che la Georgia non se ne stia buona buona e che i separatisti ceceni decidano di riprovare a riottenere il territorio. E questo solo a sud. A nord, Polonia, lituania e lettonia potrebbero invadere la Bielorussia direttamente e Lettonia ed Estonia confinano con la Russia. La Finlandia non è un paese Nato, ma la Norvegia lo è e anche lei confina con la Russia. Gli Stati Uniti potrebbero persino decidere di attaccare la Russia nella parte asiatica.
È difficile dire cosa farebbero gli altri Stati, ma penso che la Cina se ne starebbe a guardare aspettando di ottenere il massimo dal dopo-guerra. Ma ovviamente ci sono le bombe atomiche e quindi nessuno farà nulla.
Qui ci riferivamo non ai miliziani stranierì in sè, e del loro uso nella guerra ora contro i russi, ma di una obiezione fatta da alcuni che le armi inviate andrebbero pericolosamente anche in mano a questi gruppi irregolari, che finita la guerra chi sa che farebbero dentro e fuori l'Ucraina, e questa è gente potenzialmente pericolosa.
Questo era l'argomento. Relata refero.
L'articolo de La Stampa invece non si riferisce all'invio di armi, ma parla di rischi connessi a queste milizie straniere.
Questo era l'argomento. Relata refero.
L'articolo de La Stampa invece non si riferisce all'invio di armi, ma parla di rischi connessi a queste milizie straniere.
Beh, quasi tutti gli analisti, esperti o quello che sono concordano sul fatto che sarebbe impossibile per i russi mantenere un vero controllo su un territorio grande il doppio dell'Italia e con decine di milioni di abitanti per niente collaborativi.
Sarebbe una guerriglia quasi guerra e non perché ci sarebbero gruppi alla Azov o mercenari ma una vera e propria resistenza.
Sarebbe una guerriglia quasi guerra e non perché ci sarebbero gruppi alla Azov o mercenari ma una vera e propria resistenza.
Ne parlavano dei generali, cercherò di ritrovare le interviste.
Mi riferivo,non solo al battaglione Azov, ma all'esistenza di milizie non inquadrate nell'esercito. Proprio ora c'è un articolo su La Stampa sui rischi, anche per il dopo guerra, della presenza dei legionari stranieri in Ucraina, durante e dopo fine della guerra.
Dopo l'inizio della guerra è stata istitiuta in Ucraina una legione internazionale, e ora sarebbero circa 20.000 i miliziani venuti da paesi vari. Gente con esperienze militari, spesso di provenienza di estrena destra, non controllabile sul campo e dopo la guerra come l'esercito regolare, sia in Ucraina sia quelli che torneranno nei paesi di origine.
Metto il link, anche se non so cosa se ne può leggere, perché è riservato agli abbonati. il titolo è:
"Guerra Russia-Ucraina, l’esercito dei legionari, fra ideali di libertà e orgoglio nazionalista.
Sarebbero 20 mila gli stranieri al fianco delle truppe ucraine da 52 Paesi. Volontari occidentali difficili da gestire sul campo e al ritorno in patria".
https://www.lastampa.it/esteri/2022/03/ ... -PM5-S3-T1
Mi riferivo,non solo al battaglione Azov, ma all'esistenza di milizie non inquadrate nell'esercito. Proprio ora c'è un articolo su La Stampa sui rischi, anche per il dopo guerra, della presenza dei legionari stranieri in Ucraina, durante e dopo fine della guerra.
Dopo l'inizio della guerra è stata istitiuta in Ucraina una legione internazionale, e ora sarebbero circa 20.000 i miliziani venuti da paesi vari. Gente con esperienze militari, spesso di provenienza di estrena destra, non controllabile sul campo e dopo la guerra come l'esercito regolare, sia in Ucraina sia quelli che torneranno nei paesi di origine.
Metto il link, anche se non so cosa se ne può leggere, perché è riservato agli abbonati. il titolo è:
"Guerra Russia-Ucraina, l’esercito dei legionari, fra ideali di libertà e orgoglio nazionalista.
Sarebbero 20 mila gli stranieri al fianco delle truppe ucraine da 52 Paesi. Volontari occidentali difficili da gestire sul campo e al ritorno in patria".
https://www.lastampa.it/esteri/2022/03/ ... -PM5-S3-T1