Credi in Dio?
In occasione del Natale mi è venuto in mente di aprire un topic per sapere quante persone credono o meno in Dio.
Risposte
"oruam":
[quote="esteta_edonista"]Io non voglio influenzarti e se la "fede" può essere un rifugio per te...E' giusto che sia così.
Da un lato ti invidio...
Meglio una vita con delle certezze e dei punti fissi, che una vita lacerata dal dubbio (anche io vorrei averle...SOlo che non riesco a credere in nulla).
Così dubito su tutto, pure su me stesso, gli altri e tutto ciò che mi circonda. (Scusate l'OT).
'io non credo in nulla' è un'affermazione di fede.[/quote]
io penso che l'uomo abbia bisogno di credere in qualcosa che sia Dio, il destino o se stesso...non penso di possa vivere veramente senza credere in nulla...questo ovviamente a mio parere...

"esteta_edonista":
Io non voglio influenzarti e se la "fede" può essere un rifugio per te...E' giusto che sia così.
Da un lato ti invidio...
Meglio una vita con delle certezze e dei punti fissi, che una vita lacerata dal dubbio (anche io vorrei averle...SOlo che non riesco a credere in nulla).
Così dubito su tutto, pure su me stesso, gli altri e tutto ciò che mi circonda. (Scusate l'OT).
'io non credo in nulla' è un'affermazione di fede.
"WiZaRd":
Ho votato NO.
e così hai portato il perfetto equilibrio...
Ho votato NO.
Io non voglio influenzarti e se la "fede" può essere un rifugio per te...E' giusto che sia così.
Da un lato ti invidio...
Meglio una vita con delle certezze e dei punti fissi, che una vita lacerata dal dubbio (anche io vorrei averle...SOlo che non riesco a credere in nulla).
Così dubito su tutto, pure su me stesso, gli altri e tutto ciò che mi circonda. (Scusate l'OT).
Da un lato ti invidio...
Meglio una vita con delle certezze e dei punti fissi, che una vita lacerata dal dubbio (anche io vorrei averle...SOlo che non riesco a credere in nulla).
Così dubito su tutto, pure su me stesso, gli altri e tutto ciò che mi circonda. (Scusate l'OT).
"esteta_edonista":
Ho fatto così perché poi mi sembrava di paragonare a Babbo Natale un particolare Dio (quello in cui credono i miei genitori).
In questa maniera li paragono tutti. . . Tanto tutti gli Dei sono idee umane e possono essere generalizzate in una sola.
Non a caso prima di essere agnostico ero deista.
rispetto la tua opinione... come rispetto quelle di tutti con le dovute eccezioni(per esempio non rispetterei l'opinione di qualcuno che ucciderebbe), ma non la condivido....
per quanto mi riguarda, nel caos della mia vita la fede è uno dei pochi punti fermi... e vorrei sottolineare che questa espressione non è di comodo
Ho fatto così perché poi mi sembrava di paragonare a Babbo Natale un particolare Dio (quello in cui credono i miei genitori).
In questa maniera li paragono tutti. . . Tanto tutti gli Dei sono idee umane e possono essere generalizzate in una sola.
Non a caso prima di essere agnostico ero deista.
In questa maniera li paragono tutti. . . Tanto tutti gli Dei sono idee umane e possono essere generalizzate in una sola.
Non a caso prima di essere agnostico ero deista.
"esteta_edonista":
AH non la sapevo questa! Che bella cosa!!! ^_^
E' un film che devo vedere...A me il confronto invece è venuto per l'influenza del Natale, festività cui non mi oppongo per il semplice fatto che rende felici i bambini.
Babbo Natale è il loro Dio, poi il loro Babbo Natale si trasformerà in "Dio" generico...Quando saranno maturi saranno consapevoli che"Dio"(generico) e Babbo Natale sono la stessa identica IDEA.
Oppure:
<>.
apprezzo molto la modifica del post... non che tu debba avere la mia approvazione ci mancherebbe... ma ti ringrazio per averlo modificato

"esteta_edonista":
AH non la sapevo questa! Che bella cosa!!! ^_^
E' un film che devo vedere...A me il confronto invece è venuto per l'influenza del Natale, festività cui non mi oppongo per il semplice fatto che rende felici i bambini.
Babbo Natale è il loro Dio, poi il loro Babbo Natale si trasformerà in Gesù Cristo...
bè non so se il film ti piacerà... là il confronto è fatto con tutt'altro spirito...
"esteta_edonista":
Quando saranno maturi saranno consapevoli che Gesù Cristo e Babbo Natale sono la stessa identica IDEA.
che tu esprimi la tua idea è un conto , ma che dalle tue previsioni pensi che un giorno tutti la penseranno come te...bè non credi di esagerare?
AH non la sapevo questa! Che bella cosa!!! ^_^
E' un film che devo vedere...A me il confronto invece è venuto per l'influenza del Natale, festività cui non mi oppongo per il semplice fatto che rende felici i bambini.
Babbo Natale è il loro Dio, poi il loro Babbo Natale si trasformerà in "Dio" generico...Quando saranno maturi saranno consapevoli che"Dio"(generico) e Babbo Natale sono la stessa identica IDEA.
Oppure:
<>.
E' un film che devo vedere...A me il confronto invece è venuto per l'influenza del Natale, festività cui non mi oppongo per il semplice fatto che rende felici i bambini.
Babbo Natale è il loro Dio, poi il loro Babbo Natale si trasformerà in "Dio" generico...Quando saranno maturi saranno consapevoli che"Dio"(generico) e Babbo Natale sono la stessa identica IDEA.
Oppure:
<
quest'idea di confontare l'esistenza di Dio con quella di babbo Natale è già stata affrontata nel film "miracolo nella 34esima strada"...
Io sono un seguace dell'agnosticismo forte e quindi non sono in grado di fornire una risposta.
In ogni caso sono del parere che la probabilità che Dio sia esistente è pari alla probabilità che Babbo Natale esista. Entrambe sono idee umane. TUttavia non essendo dimostrabile la sua inesistenza, non ho messo "no". Se Dio esistesse nell'ipotesi più remota sarebbe trascendente, come lo era per gli Epicurei (da un punto di vista politeista).
Le parole di Russel sono illuminanti:
“Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c’è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che - posto che la mia asserzione non può essere confutata - dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente. (Bertrand Russel)"
PS: penso che i "Miracoli" che sono successi non sono accaduti per volontà Divina, ma per la volontà umana...L'unica variabile che può influenzare l'equità del caso.
Ovviamente la probabilità di ottenere una cinquina al super-enalotto è inferiore alla probabilità di ricevere i miracoli di Lourds...QUindi non vedo perché un miracolo a Lourdes debba essere considerato un miracolo, mentre la vincita di una cinquina al super-enalotto NO.
In ogni caso sono del parere che la probabilità che Dio sia esistente è pari alla probabilità che Babbo Natale esista. Entrambe sono idee umane. TUttavia non essendo dimostrabile la sua inesistenza, non ho messo "no". Se Dio esistesse nell'ipotesi più remota sarebbe trascendente, come lo era per gli Epicurei (da un punto di vista politeista).
Le parole di Russel sono illuminanti:
“Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c’è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un’orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che - posto che la mia asserzione non può essere confutata - dubitarne sarebbe un’intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l’esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l’esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all’attenzione dello psichiatra in un’età illuminata o dell’Inquisitore in un tempo antecedente. (Bertrand Russel)"
PS: penso che i "Miracoli" che sono successi non sono accaduti per volontà Divina, ma per la volontà umana...L'unica variabile che può influenzare l'equità del caso.
Ovviamente la probabilità di ottenere una cinquina al super-enalotto è inferiore alla probabilità di ricevere i miracoli di Lourds...QUindi non vedo perché un miracolo a Lourdes debba essere considerato un miracolo, mentre la vincita di una cinquina al super-enalotto NO.
"GodR1n0":
Cosa pensereste se uno dicesse di essere platonico?
gli chiederei di spiegarsi meglio se ne ha voglia ovviamente...

Cosa pensereste se uno dicesse di essere platonico?
Ho votato no, ma sono agnostico.
"roxy":
[quote="oruam"]
"Il 20 luglio 1714, a mezzogiorno, il più bel ponte del Perù si spezzò, precipitando cinque viaggiatori nell'abisso sottostante".
Ogni peruviano si chiese: perché proprio quei cinque? E mentre tutta Lima vide nella catastrofe un ammonimento divino, soltanto un uomo, l'umile frate Ginepro, seppe sottrarsi alla tentazione di una fatalistica acquiescenza. Ha così inizio un'indagine minuziosa per scoprire i legami, visibili e invisibili, che hanno condotto le vittime a quel fatale appuntamento.
Sul tema centrale del destino, nel Ponte di San Lui Rey Thornton Wilder costruisce, secondo i canoni tipici della sua produzione, un'affacinante tela che parte da un nucleo reale per prolungare i fili all'infinito, con una sottile ironia che finisce con lo smorzare il tono della tragedia.
(Dall'Introduzione al romanzo, Mondadori 2006. George Bernanos non c'entra niente, scusa, ma oramai da decenni è associato al titolo del libro per motivi che non sto a piegarti: è la cosiddetta 'forza dell'abitudine').
Buon anno
faccio un pò di fatica a seguirti....
comunque
Buon Anno all'insegna della pace, serenità ....[/quote]
Ehm... il messaggio, auguri a parte che estendo volentieri a tutti, era rivolto a 'fenice' che m'aveva chiesto info sul ponte di San Luis Rey. Ciao.
"oruam":
"Il 20 luglio 1714, a mezzogiorno, il più bel ponte del Perù si spezzò, precipitando cinque viaggiatori nell'abisso sottostante".
Ogni peruviano si chiese: perché proprio quei cinque? E mentre tutta Lima vide nella catastrofe un ammonimento divino, soltanto un uomo, l'umile frate Ginepro, seppe sottrarsi alla tentazione di una fatalistica acquiescenza. Ha così inizio un'indagine minuziosa per scoprire i legami, visibili e invisibili, che hanno condotto le vittime a quel fatale appuntamento.
Sul tema centrale del destino, nel Ponte di San Lui Rey Thornton Wilder costruisce, secondo i canoni tipici della sua produzione, un'affacinante tela che parte da un nucleo reale per prolungare i fili all'infinito, con una sottile ironia che finisce con lo smorzare il tono della tragedia.
(Dall'Introduzione al romanzo, Mondadori 2006. George Bernanos non c'entra niente, scusa, ma oramai da decenni è associato al titolo del libro per motivi che non sto a piegarti: è la cosiddetta 'forza dell'abitudine').
Buon anno
faccio un pò di fatica a seguirti....
comunque
Buon Anno all'insegna della pace, serenità ....
"roxy":
[quote="oruam"]Grazie della tua gentilezza.
Grazie!

"Il 20 luglio 1714, a mezzogiorno, il più bel ponte del Perù si spezzò, precipitando cinque viaggiatori nell'abisso sottostante".
Ogni peruviano si chiese: perché proprio quei cinque? E mentre tutta Lima vide nella catastrofe un ammonimento divino, soltanto un uomo, l'umile frate Ginepro, seppe sottrarsi alla tentazione di una fatalistica acquiescenza. Ha così inizio un'indagine minuziosa per scoprire i legami, visibili e invisibili, che hanno condotto le vittime a quel fatale appuntamento.
Sul tema centrale del destino, nel Ponte di San Lui Rey Thornton Wilder costruisce, secondo i canoni tipici della sua produzione, un'affacinante tela che parte da un nucleo reale per prolungare i fili all'infinito, con una sottile ironia che finisce con lo smorzare il tono della tragedia.
(Dall'Introduzione al romanzo, Mondadori 2006. George Bernanos non c'entra niente, scusa, ma oramai da decenni è associato al titolo del libro per motivi che non sto a piegarti: è la cosiddetta 'forza dell'abitudine').
Buon anno
"oruam":
Grazie della tua gentilezza.
Grazie!

Fino a qualche tempo fa io avrei quotato in pieno Cheguevilla.
È sottinteso che io ignoro completamente se il suo approccio sia simile a quello che è stato il mio tuttavia può darsi che chiarire la mia posizione possa essere di qualche utilità alla discussione.
Il mio atteggiamento prevedeva di accogliere come vero solo ciò che pare necessario e di rifiutare tutto il resto. In questo caso se di dio si può fare a meno allora dio non ha motivo di esistere.
Un’altra cosina.
Parlare delle prove dell’esistenza di dio per me non ha alcun senso.
Come si fa a chiedere una prova del significato della nostra vita o del senso del mistero che si prova dinanzi a tutto ciò che ci pare incomprensibile?
Io intendo questo per sentimenti religiosi.
È sottinteso che io ignoro completamente se il suo approccio sia simile a quello che è stato il mio tuttavia può darsi che chiarire la mia posizione possa essere di qualche utilità alla discussione.
Il mio atteggiamento prevedeva di accogliere come vero solo ciò che pare necessario e di rifiutare tutto il resto. In questo caso se di dio si può fare a meno allora dio non ha motivo di esistere.
Un’altra cosina.
Parlare delle prove dell’esistenza di dio per me non ha alcun senso.
Come si fa a chiedere una prova del significato della nostra vita o del senso del mistero che si prova dinanzi a tutto ciò che ci pare incomprensibile?
Io intendo questo per sentimenti religiosi.