Me e l'università...

SaO1
Ho chiesto a varie persone del forum consigli su questo mio problema, spero qualcuno mi possa dare una mano.

Partendo dall'inizio, non so che università fare, questa è la principale questione.
I miei sono in difficoltà economiche, molto grandi, non possono permettermi di mandarmi fuori sede, e accanto a me non ho chissà quali grandi atenei.
Allo stesso tempo, mettono addosso una pressione enorme, come se lo scopo della loro vita fosse vedere io che mi laureo.
La loro principale preoccupazione ovviamente sono i soldi, e hai già capito che non mi posso permettere di fare un'università che non mi dia sbocchi.

Per di più credono che l'università dia chissà quali grandi opportunità.
Non nego che per alcuni corsi non sia così, ma non sempre, dipende da tanti aspetti, tra qui la città in cui si abita.
Io non riesco più a vivere in questa situazione dove i miei vivono dall'oggi al domani, dal punto di vista economico, una condizione di precarietà costante, non è fastidioso il fatto che la paga sia bassa, quando il fatto che non è regolare.
Sono pure stato licenziato dal lavoro part time che facevo, mi trattavano anche male..

Io non so cosa fare di fronte a questa situazione.
La maggiore parte dei miei amici sta per i fatti suoi, senza pensare al futuro, probabilmente meno preoccupati per le minori pressioni.

Risposte
SaO1
Beh guarda, io non faccio fisica ma su questo ti sbagli di grosso, non è che i fisici sono solo quelli teorici che cercano di elaborare teorie su dei fenomeni che possono sembrare astratti attraverso strumenti matematici avanzati (che poi anche quello avrà un risvolto pratico in una certa misura).

Ci sono anche i fisici sperimentali, ma da quello che so io, questi sono ricercatori che fanno esperimenti su qualcosa che hanno in laboratorio, ripetendo tante volte il tutto, per poi dare origine a una teoria o confermare una teoria, raccogliendo ovviamente i dati dei vari esperimenti.
Se fanno altro, contraddicetemi.

Comunque sicuramente è una buona cosa fare una università che possa offrirti laborartori, servizi ed agganci anche se a mio avviso prima deve esserci una buona/ottima didattica

Si, ma la didattica fa parte dei laboratori, voglio dire che a meno che non si tratti di matematica, non c'è bisogno di avere chissà quali laboratori.

come ti ha detto già qualcuno puoi sempre fare una triennale nelle tue zone e poi spostarti per la magistrale quando avrai anche un quadro più completo su cosa vorrai specilizzarti e nel frattempo mettere anche soldi da parte, magari con lavori estivi per affrontare il trasfermento successivo.

L'argomento del fare la triennale in un posto e la magistrale in un altro è stato trattato, ma è anche stato detto che molti atenei sono critici su questi trasferimenti, e chiedono certi esami, addirittura a volte vogliono che tu rifaccia un esame già dato anche se lo hai già fatto, solo per il fatto che lo considerano incompleto.

Chi ha fatto trasferimenti come è riuscito a studiare per conto proprio per quelli esami?
E come ha fatto in tempo prima della possibilità di fare domanda per entrare alla magistrale?
Quella è sempre a numero chiuso nei due politecnici.

Questa strategia purtroppo non è adottabile se eventualmente scegliessi un corso a ciclo unico, anche in questo caso si possono fare trasferimenti, ma solo se c'è posto, e anche il processo di riconoscimento degli esami non è facile.

SeccoJones
"SaO":
Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.

Non lo metto in dubbio, io quando parlavo di buone università, non mi riferivo solo ai docenti, ma anche alle strutture, ai laboratori, alla possibilità di fare un tirocinio al terzo anno, alle collaborazione con università all'estero.

Questo per dire che uno può essere un genio anche per conto suo, ma nella vita servono anche agganci, che non vuol dire raccomandazione, ma avere un titolo che è riconosciuto come molto valido e che può essere un buon biglietto di ingresso per le aziende.

Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.

Infatti a Roma, a mio parere, si trova atenei molto prestigiosi, come la Sapienza, ho addirittura avuto un vicino di casa, abitava a due passi da me, e si è trasferito a Roma, da fuori sede, per studiare alla Sapienza.

Oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.

L'ingenerai alla quale sono interessato è quella informatica.
Ho parlato con persone che frequentano tale corso, ma ho trovato solo gente che è fuori corso o che addirittura mi ha risposto " a me piace cazzeggiare".
Questo per dire che non sono riuscito a trovare persone competenti su questo argomento.

Delle materie teoriche mi piacciono fisica e matematica, ma ho molti dubbi sul fatto che queste continuino a piacermi all'università.
Sono andato a vedere l'esame di fisica di un amico che fa biotecnologie, quindi è molto più facile rispetto a quello che si fa a fisica o a ingegneria.
Beh, il docente in questione è stato molto severo, e mi ha fatto un po' passare la voglia di studiare fisica.
Questo ragazzo diede due risposte veloci e sbagliate, una dopo l'altra.
Il docente si arrabbiò, prese i suoi fogli e gli getto nel cestino, cacciando questa persona dall'esame.
Poco prima una ragazza disse per sbagli o per l'emozione: "la forza di gravita è quella che spinge un corpo dal basso verso l'alto."
Il professore diventò rosso, prese i fogli dei calcoli e li getto per terra e disse : " allora vada a raccogliere questi fogli al piano di sopra".
La ragazza è scoppiata in lacrime...

Ma al di là di queste esempio, pensando a quello che fa un fisico, e pensando ancora più intensamente a cosa fa come lavoro, io percepisco una sorta di non senso, un fisico studia, scrive equazioni, elabora teorie, ma poi non crea qualcosa che funziona.
Insomma ho vissuto un momento in cui sono stato folgorato da un pensiero: " se faccio fisica rischio di lasciare come traccia di me solo equazioni o teorie, senza realizzare nulla"
Questo non è per sminuire il lavoro dei fisici, ma per farvi capire come vedo io o come percepisco io quello che un fisico fa, vedo tutto come troppo teorico, non la parte dello studio, ma il risultato finale, vedo un fenomeno, lo descrivo con un equazione, faccio la contro prova e poi?
Cosa ho in mano?
Come ho migliorato la vita delle persone
?


Beh guarda, io non faccio fisica ma su questo ti sbagli di grosso, non è che i fisici sono solo quelli teorici che cercano di elaborare teorie su dei fenomeni che possono sembrare astratti attraverso strumenti matematici avanzati (che poi anche quello avrà un risvolto pratico in una certa misura). La vita delle persone può migliorarla un fisico, quanto un ingegnere quanto un matematico.
Ci sono fisici sperimentali che lavorano a stretto contatto con gli ingegneri, il mio realtore di tesi ad esempio che è un fisico sperimentale si occupa anche di ricerche strettamente vicine al mondo dell' ingegeria quindi è qualcosa di molto concreto, quindi su questo non preoccuparti non è che il croncreto sia solo realizzare un motore o un ponte.
Comunque sicuramente è una buona cosa fare una università che possa offrirti laborartori, servizi ed agganci anche se a mio avviso prima deve esserci una buona/ottima didattica con professori in gamba e come ti ha detto già qualcuno puoi sempre fare una triennale nelle tue zone e poi spostarti per la magistrale quando avrai anche un quadro più completo su cosa vorrai specilizzarti e nel frattempo mettere anche soldi da parte, magari con lavori estivi per affrontare il trasfermento successivo.

SaO1
Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.

Non lo metto in dubbio, io quando parlavo di buone università, non mi riferivo solo ai docenti, ma anche alle strutture, ai laboratori, alla possibilità di fare un tirocinio al terzo anno, alle collaborazione con università all'estero.

Questo per dire che uno può essere un genio anche per conto suo, ma nella vita servono anche agganci, che non vuol dire raccomandazione, ma avere un titolo che è riconosciuto come molto valido e che può essere un buon biglietto di ingresso per le aziende.

Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.

Infatti a Roma, a mio parere, si trova atenei molto prestigiosi, come la Sapienza, ho addirittura avuto un vicino di casa, abitava a due passi da me, e si è trasferito a Roma, da fuori sede, per studiare alla Sapienza.

Oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.

L'ingenerai alla quale sono interessato è quella informatica.
Ho parlato con persone che frequentano tale corso, ma ho trovato solo gente che è fuori corso o che addirittura mi ha risposto " a me piace cazzeggiare".
Questo per dire che non sono riuscito a trovare persone competenti su questo argomento.

Delle materie teoriche mi piacciono fisica e matematica, ma ho molti dubbi sul fatto che queste continuino a piacermi all'università.
Sono andato a vedere l'esame di fisica di un amico che fa biotecnologie, quindi è molto più facile rispetto a quello che si fa a fisica o a ingegneria.
Beh, il docente in questione è stato molto severo, e mi ha fatto un po' passare la voglia di studiare fisica.
Questo ragazzo diede due risposte veloci e sbagliate, una dopo l'altra.
Il docente si arrabbiò, prese i suoi fogli e gli getto nel cestino, cacciando questa persona dall'esame.
Poco prima una ragazza disse per sbagli o per l'emozione: "la forza di gravita è quella che spinge un corpo dal basso verso l'alto."
Il professore diventò rosso, prese i fogli dei calcoli e li getto per terra e disse : " allora vada a raccogliere questi fogli al piano di sopra".
La ragazza è scoppiata in lacrime...

Ma al di là di queste esempio, pensando a quello che fa un fisico, e pensando ancora più intensamente a cosa fa come lavoro, io percepisco una sorta di non senso, un fisico studia, scrive equazioni, elabora teorie, ma poi non crea qualcosa che funziona.
Insomma ho vissuto un momento in cui sono stato folgorato da un pensiero: " se faccio fisica rischio di lasciare come traccia di me solo equazioni o teorie, senza realizzare nulla"
Questo non è per sminuire il lavoro dei fisici, ma per farvi capire come vedo io o come percepisco io quello che un fisico fa, vedo tutto come troppo teorico, non la parte dello studio, ma il risultato finale, vedo un fenomeno, lo descrivo con un equazione, faccio la contro prova e poi?
Cosa ho in mano?
Come ho migliorato la vita delle persone?

SeccoJones
"SaO":


Questo è il discorso più importante, perché in base a dove scelgo di studiare farò la domanda per la borsa di studio.
Penso che hai preso matematica come a titolo di esempio.
Io sono incerto tra una carriera scientifica e una tecnica, perché fin'ora avendo fatto solo lo scientifico, so che non mi dispiacerebbe studiare una materia scientifica, perché so a cosa vado incontro.
Le materie tecniche mi attraggono e mi respingono, da una parte sarei interessato a studiare qualcosa che mi permette di progettare, dall'altra resta il fatto di non sapere se queste materie possono piacermi e se magari mi sono fatto prendere la mano da quello che ho letto su internet.
Come ho già detto, mi piace il mondo delle start-up e delle imprese nate da un team di studenti, che sono riusciti a concretizzare la loro idea in realtà.

[quote]ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa)

Molti mi dicono che Pisa sia molto buona, ma non vorrei che lo fosse per il fatto che c'è la Normale di Pisa e Sant'Anna, mentre la statale rimane un'università nella media.
A me ha attirato molto il politecnico di Milano, perché sembra che abbia i migliori laboratori e le migliori tecnologie, ma dico questo perché l'ho visitato, dopo aver visto anche Firenze e Siena.
Poi il politecnico sembra ben collegato con tutte le altre miglior università del mondo, ma non vorrei che fosse solo marketing, perché le università investono anche in questo settore.
[/quote]

Io non conosco personalmente le università toscane ma non fossilizzarti troppo sull' ateneo e sul suo prestigio, trova una città ed un ateneo che insieme possano soddisfare le tue necessità e le tue priorità, se sei in gamba lo sarai a prescindere dal tipo di università che farai, anche dagli atenei del sud escono ottime menti cosa credi e magari anche futuri professori che poi vanno ad insegnare nelle università del nord che sono più quotate.
Per farti un altro esempio stupido conosco direttamente un ragazzo che ha studiato e si è laureato a Roma ed è stato assunto dalla Fiat a Torino a discapito di altri suoi colleghi che si erano però laureati al politecnico, questo per dire non che Roma sia migliore di Torino ma che alla fine la differenza sarai sempre tu a farla.
Tornando al discorso di scelta della facoltà anche nei corsi di ingegneria ci sono materie molto più teoriche ed altre più "pratiche", se vuoi fare largo uso della matematica puoi scegliere di fare ingegneria matematica che ti dà molte competenze sia in campo matematico che ingegneristico, oggi da quel poco che ho potuto vedere l' ingegneria si è talmente sviluppata che sono necessarie sia competenze "pratiche" ma anche teoriche, quindi se questo è quello che ti piace l' ingegneria può soddisfare i tuoi interessi.
Tuttavia ancora è presto per pensare al dopo, scegli un corso che credi possa andare bene per te ed affrontalo seriamente almeno per un anno, se poi proprio dovessi capire che non è la scelta migliore puoi sempre cambiare, non è un problema e dando alcuni esami avrai comunque dei crediti già acquisiti.

SaO1
Poi: la borsa di studio puoi vincerla, alla peggio non ti danno subito l'alloggio ma questo non vuol dire che non lo avrai mai, ti può essere assegnato anche in futuro, per esempio al secondo semestre o all'inizio del secondo anno(se mantieni la borsa). Ti consiglio di parlare con qualcuno che lavora al DSU, o con qualche studente che ha preso l'alloggio, per capire meglio come procedere, sempre se scegli un ateneo toscano(che sono ottimi e la presenza di scuole di eccellenza non fa altro che alzare il livello, anche perché i normalisti e i sant'annini seguono i corsi della statale).


Su questo sono d'accordo, non bisogna demordere.
Sulla questione degli atenei Toscani, penso che Pisa sia buona, ma su Firenze e Siena non saprei che dire, ovvio che sono atenei accettabili, e nella norma, però non vorrei che i miei problemi mi impedissero di puntare al meglio.
Poi c'è anche l'opportunità di entrare alla Normale, perché offre alloggio, ma è durissima, anche li mi pare ci siano una 15dicina di posti per corso.

Riguardo ai miei dubbi su qualche corso optare, hai dei consigli?

Shocker1
Ok ma non sono 10, sono *almeno* 10 per sede. Poi: la borsa di studio puoi vincerla, alla peggio non ti danno subito l'alloggio ma questo non vuol dire che non lo avrai mai, ti può essere assegnato anche in futuro, per esempio al secondo semestre o all'inizio del secondo anno(se mantieni la borsa). Ti consiglio di parlare con qualcuno che lavora al DSU, o con qualche studente che ha preso l'alloggio, per capire meglio come procedere, sempre se scegli un ateneo toscano(che sono ottimi e la presenza di scuole di eccellenza non fa altro che alzare il livello, anche perché i normalisti e i sant'annini seguono i corsi della statale).

SaO1
L’Azienda riserva per ciascuna Sede almeno 10 posti alloggio gratuiti a titolo di contributo straordinario, a studenti universitari “fuori sede”, vincitori di borsa di studio e posto alloggio nell’a.a. 2015/2016 ed effettivi assegnatari dello stesso, in possesso dei requisiti economici indicati all’art. 7 e che, essendosi trovati in particolari situazioni di disagio a causa di gravi eventi verificatisi nel proprio nucleo familiare (di natura economica, di salute, di lutto, ecc.), non abbiano potuto conseguire il merito necessario per confermarsi vincitori di posto alloggio ai sensi del presente bando.
Inoltre l’Azienda riserva per ciascuna sede almeno 5 posti alloggio gratuiti a titolo di contributo, a studenti universitari con disabilità di cui all’art. 9, fuori sede, vincitori di borsa di studio e di posto alloggio nell’a.a. 2015/2016 ed effettivi assegnatari dello stesso, in possesso dei requisiti economici indicati all’art. 9, che non hanno potuto conseguire il merito necessario per confermarsi vincitori di posto alloggio ai sensi del presente bando.
Le domande intese ad ottenere il beneficio, redatte su apposito modulo, devono essere presentate, o inviate tramite raccomandata, entro e non oltre il 15 settembre 2016, al Servizio Interventi Monetari della sede universitaria di appartenenza:
• Firenze Servizio Interventi Monetari Viale Gramsci, 36 50132 Firenze
• Pisa Servizio Interventi Monetari Piazza dei Cavalieri, 6 56126 Pisa
• Siena Servizio Interventi Monetari Via Mascagni, 53 53100 Siena


Scusami, ho sbagliato, non sono 10 per regione, ma per sede.

Comunque online c'è anche il pdf con la graduatoria e i nomi, non posso linkarla per motivi di privacy.

Shocker1
Scusa dov'è che hai letto che il DSU Toscana offre solo dieci borse di studio con posto alloggio ai fuori sede? Potresti linkare la fonte? Sono curioso.

SaO1
le tasse all' università vengono regolate in base al proprio reddito

1) Infatti con il reddito che ho pagherei solo la tassa regionale, però il discorso della borsa di studi, come ho già detto è rischioso in quanto è vero che è una buona opportunità, ma non sono tante le borse in palio e c'è sempre il rischio di non prenderla, quindi bisognerebbe essere pronti a ogni evenienza.

Per farvi un esempio pratico e per non dare l'impressione che dica discorsi campati in aria, la regione dove ora vivo, la Toscana, offre al massimo 10 borse di studio con posto di alloggio solo per chi è " fuori sede" e 5 borse per chi ha "disabilità".
Tra l'altro se volessi optare per l'opzione università "part-time", nemmeno in questa caso è concessa la borsa.

2) Se ti piace in particolar modo la matematica pensa bene a cosa ti piace di essa: ti piace come materia a sè stante per svilupparla attraverso la logica, i teoremi, o ti piacerebbe servirtene per studiare fenomeni fisici o per "costruire" qualcosa.
Detto così è un pò banale ma è per darti il senso; comunque se sei interessato ad una di queste tre facoltà in tutte e tre puoi fare ricerca e specializzarti nei rami più disparati, puoi iniziare comunque con un corso, vedere se fa per te, se ti piace e poi puoi eventualmente cambiare. Puoi anche prendere una laurea triennale e poi vedere in cosa puoi specializzarti di conseguenza, putroppo capirai cosa ti piace anche studiandole certe cose e non a priori perché a volte le cose possono essere ben diverse da come ce le aspettiamo. Per farti un esempio il mio correlatore di tesi è un ingegnere civile che poi ha fatto un dottorato in fisica cambiando in parte quindi il suo percorso perché ha fatto una scelta, scelte che avrai la libertà di fare anche tu pur facendo un corso di laurea specifico: prima di ogni cosa viene comunque la forza di volontà nel voler fare delle cose.

Questo è il discorso più importante, perché in base a dove scelgo di studiare farò la domanda per la borsa di studio.
Penso che hai preso matematica come a titolo di esempio.
Io sono incerto tra una carriera scientifica e una tecnica, perché fin'ora avendo fatto solo lo scientifico, so che non mi dispiacerebbe studiare una materia scientifica, perché so a cosa vado incontro.
Le materie tecniche mi attraggono e mi respingono, da una parte sarei interessato a studiare qualcosa che mi permette di progettare, dall'altra resta il fatto di non sapere se queste materie possono piacermi e se magari mi sono fatto prendere la mano da quello che ho letto su internet.
Come ho già detto, mi piace il mondo delle start-up e delle imprese nate da un team di studenti, che sono riusciti a concretizzare la loro idea in realtà.

ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa)

Molti mi dicono che Pisa sia molto buona, ma non vorrei che lo fosse per il fatto che c'è la Normale di Pisa e Sant'Anna, mentre la statale rimane un'università nella media.
A me ha attirato molto il politecnico di Milano, perché sembra che abbia i migliori laboratori e le migliori tecnologie, ma dico questo perché l'ho visitato, dopo aver visto anche Firenze e Siena.
Poi il politecnico sembra ben collegato con tutte le altre miglior università del mondo, ma non vorrei che fosse solo marketing, perché le università investono anche in questo settore.

SeccoJones
Per rispondere alle varie questioni che hai posto e che ti stai ponendo (risponderà in ordine sparso):
1. Sulla situazione economica non posso dirti più di tanto in quanto è un qualcosa che conosci tu nei particolari, ma comunque oggi è possibile studiare con borse di studio, le tasse all' università vengono regolate in base al proprio reddito, per i mezzi di trasporto ci sono sconti per giovani e studenti ed anche per le mense o addirittura supermercati.
Se riesci ad ottenere una borsa di studio potresti riuscire tranquillamente a pagarti tutte le spese universitarie.
2. Per quanto riguarda la scelta della facoltà so che può essere banale ma scegli quello che ti piace. Non stare a pensare troppo al futuro del lavoro perché da qui a quando lavorerai possono cambiare molte cose, ed ogni facoltà che scegli può avere pro e contro, ma se scegli quello che ti piace non ti sentirai mai frustrato. Se ti piace in particolar modo la matematica pensa bene a cosa ti piace di essa: ti piace come materia a sè stante per svilupparla attraverso la logica, i teoremi, o ti piacerebbe servirtene per studiare fenomeni fisici o per "costruire" qualcosa.
Detto così è un pò banale ma è per darti il senso; comunque se sei interessato ad una di queste tre facoltà in tutte e tre puoi fare ricerca e specializzarti nei rami più disparati, puoi iniziare comunque con un corso, vedere se fa per te, se ti piace e poi puoi eventualmente cambiare. Puoi anche prendere una laurea triennale e poi vedere in cosa puoi specializzarti di conseguenza, putroppo capirai cosa ti piace anche studiandole certe cose e non a priori perché a volte le cose possono essere ben diverse da come ce le aspettiamo. Per farti un esempio il mio correlatore di tesi è un ingegnere civile che poi ha fatto un dottorato in fisica cambiando in parte quindi il suo percorso perché ha fatto una scelta, scelte che avrai la libertà di fare anche tu pur facendo un corso di laurea specifico: prima di ogni cosa viene comunque la forza di volontà nel voler fare delle cose.
3. Per quanto riguarda l' università non farti troppi problemi, se sei valido puoi studiare a Roma, Bologna, Milano, Torino o Londra, ,ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa), poi tocca a te studiare con profitto e non sentirti inferiore a qualsiasi altro collega che faccia una università diversa dalla tua.

SaO1
Pensa che puoi fare ricerca anche con ingegneria! Talvolta di base!

Lo so, ti ringrazio, ma non era tanto questo l'argomento su cui verteva il mio topic, è comunque un opportunità in più.

civamb
Pensa che puoi fare ricerca anche con ingegneria! Talvolta di base!

SaO1
Vorrei fare un po' di ordine in questo post, per far si che le mie domande siano più chiare a chi è così gentile da volumi dare una mano.

1) Cosa voglio farne del mio futuro?
Io ho sempre puntato a dare il massimo, il fatto di essere un bravo studente al Liceo non implica ovviamente un successo lavorativo, proprio perché nel mondo del lavoro si chiedono probabilmente competenze diverse.
Tuttavia penso che chi è bravo nello studio abbia senza dubbio buone possibilità di diventare bravo nel futuro lavoro.
Per me il primo buon passo per costruire il proprio futuro è quello di scegliere una buona università, che piace, e penso che qui tutti concordino.

2) Quali sono i miglior atenei in Italia?
Che io sappia, i due politecnici al Nord, Bologna, la Bocconi, alcune università che si trovano in Lombardia e nel Lazio.
Dunque per me, la scelta più logica da fare, per i risultati che voglio raggiungere è quella di optare per uno di questi.

3) Come posso fare per partire e cosa mi ostacola?
Ho bisogno di risorse economiche, come vi ho già detto, a volte siamo in ritardo con l'affitto che ho da pagare dove mi trovo adesso, quindi pagare un secondo affitto potrebbe essere molto difficile per i miei genitori, mi accontento di un posto letto e magari studio nella biblioteca universitaria.
Non vorrei che voi capiste che io vivo in una situazione di povertà assoluta, ci sono situazioni peggiori della mia ( credo ), ma il problema più delicato è il fatto che i miei non hanno un salario fisso, un mese portano a casa 1400 euro, quello dopo 500, quindi è il fatto di vivere nella precarietà il problema.
Poi si aggiunge il fatto che a volte i miei non sanno gestire bene il denaro per quanto io li incentivi a saper risparmiare il più possibile.
Questo implica problemi del tipo: dover comprare gasolio con il debito, promettendo i soldi al benzinaio in futuro, pagare affitti in ritardo, e altre fatture, che purtroppo con gli interessi aumentano di molto.
Non vorrei che aveste capito che sono povero da non permettermi di mangiare.

4) Non sono sicuro su quale sia la migliore strada da intraprendere.
Intraprendere una carriera meramente scientifica, potrebbe essere rischioso vista la mia situazione?
Se poi faccio una facoltà scientifica, ma poi per bisogno finissi per lavorare in azienda come un ingegnere, con mansioni minori, non sarebbe stato meglio fare direttamente ingegneria o una facoltà che mi permette di fare un lavoro pratico?
Mi spiego meglio, lo scienziato studia la natura, l'ingegnere migliora la vita dell'uomo ( non sempre purtroppo ), ma alla fine dei conti uno scienziato che va a lavorare in azienda ( un matematico, un chimico o un fisico), non finisce per fare ciò che fa l'ingegnere? Ovvero progettare qualcosa, possedendo addirittura meno competenze in quell'ambito?
( Preciso che vi sto parlando dell'Italia, non sono a conoscenza dei meccanismi presenti all'estero, ne tantomeno so se le figure professionali più ricercate siano equivalenti a quelle in Italia, se qualcuno può darmi delucidazioni su questo argomento sarei lieto di ascoltare)

5) Cosa sostengono i miei?
Sono molto disinformati riguarda all'università e al mondo del lavoro, ma così lo sono anche i docenti del mio Liceo con il quale ho parlato e hanno saputo dirmi davvero poche cose, dicendomi sempre la scusa: " quando avevo finito io il Liceo la situazione era diversa, quindi non ti so aiutare", poi c'è stato anche qualche docente che mi ha attaccato quando ho pronunciato il nome ingegneria, come se non fossi degno di seguire le sue lezioni se poi vado a fare un corso come ingegneria, che a detta sua è fatto per "pressappochisti" e che chi ha talento nella matematica e nella fisica dovrebbe scegliere uno di questi corsi.

SaO1
Non vorrei sembrarti troppo duro, ma sai che c'è gente che fa anche il minatore?

Dove ?
E in che modo?
Il lavoro del minatore rimane un lavoro duro, ma sicuramente non è quello di 100 anni fa dove si moriva a 50 anni per la fatica del lavoro, oggi esistono macchinari che hanno di grand lunga facilitato questo lavoro, che come ho già detto, non rimane un lavoro facile.

ppure altra che (come me), per fare il lavoro che ha scelto, passa metà della vita in Cina con lo smog che fa sembrare l'aria di MIlano più pulita di quella di Cortina e dove si finisce a mangiare frutta e biscotti perché per la strada cucinano i cani?

Prima di tutto non in tutta la Cina si mangiano cani, ma solo in una regione particolare, non credete a quei servizi TV fatti per alimentare il razzismo.

Apparte questo, mi vorresti dire che è normale che in Cina ci sia tutto quell'inquinamento?
Ma qualcuno ci pensa a quanti tumori ai polmoni sono state provocate da fabbriche che producono oggetti cancerogeni che per fortuna sono vietati in Europa?
Vestiti che se indossati provocano reazioni allergiche pericolose e in certi casi mortali?

Sembra che io abbia detto una grande cazzata sull'inquinamento, come se fosse un problema tollerabile, perché tanto poi si producono soldi, ed è quello che conta.
La mia opinione, che non per forza è una verità assoluta, è solo una mia opinione, è che la Cina si sta crescendo e si sta sviluppando non rispettando le norme ecologiche, facendo concorrenza sleale, perché in Europa per produrre qualcosa bisogna, per fortuna, rispettare delle "norme ecologiche".
Chissà perché in Cina non si producono cosmetici per la pelle che poi vengono importati in Italia.

ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.

Direi il contrario, purtroppo non ci sono molti lavori da poter fare con una laurea al Politecnico, perché non ci sono molte realtà che investono nella tecnologia, dalle mie parti.

Se poi vuoi casa tua, l'olio buono e la Chianina guardando i colli toscani... ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.

Sembra il discorso di Briatore, gli italiani sono poveri perché "vogliono mangiare la pasta fatta dalla mamma."
Allora andiamo tutti a Montecarlo a fare il cameriere per lui....

E se volessi fare qualcosa di innovativo dove abito io? O almeno nel paese in cui già abito?
E' un bene per l'Italia che tutti i laureati ( quei pochi che ci sono) vadano all'estero?

Tra l'altro il politecnico sta incentivando molti studenti ad andare in Cina, io preferisco essere sottopagato in Italia, non per nazionalismo, ma per altri motivi etici.

Comunque non vorrei andare OFF topic, l'argomento è un altro, cioè la scelta universitaria tenendo conto delle mie possibilità economiche.
Non ho aperto il thread per fare un torto a qualcuno.

Intermat
"Raptorista":
[quote="SaO"]
Ho considerato anche questa eventualità, ma ho notato che il polimi è molto scettico su chi viene da fuori e chiede di rifare alcuni esami della triennale per poi poter fare il test di accesso alla magistrale.

A istinto direi che questo è falso: se hai una laurea triennale in ing informatica dall'università X allora per lo stato è equivalente alla stessa laurea dal polimi, e quindi il polimi deve accettare la laurea e farti immatricolare senza aggiungere esami al tuo piano di studi. Ti consiglio di verificarlo ma sono abbastanza convinto che sia così.[/quote]
Ti posso garantire che non è così. Un collega di dottorato ha fatto la triennale in una università diversa dalla mia e quando si è trasferito da noi ha dovuto recuperare un paio di esami (prima dell'immatricolazione alla magistrale). Ovviamente parlo della stessa laurea triennale-magistrale (ing. gestionale).

PS: Io non ho studiato al PoliMi ma se lo hanno potuto fare da me allora lo potrebbero fare ovunque.

LucianoD1
Non vorrei sembrarti troppo duro, ma sai che c'è gente che fa anche il minatore?

Oppure altra che (come me), per fare il lavoro che ha scelto, passa metà della vita in Cina con lo smog che fa sembrare l'aria di MIlano più pulita di quella di Cortina e dove si finisce a mangiare frutta e biscotti perché per la strada cucinano i cani?

Ragazzo... datti una svegliata. Per prima cosa guardati il film "La ricerca della felicità" e poi SCEGLI. Di sicuro non sarà la scelta migliore, ma è certo meglio che stare li a fasciarsi la testa prima di batterla come stai facendo.

Se poi vuoi casa tua, l'olio buono e la Chianina guardando i colli toscani... ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.

SaO1
Se vuoi andare alla magistrale a milano leggiti bene i crediti e gli ssd richiesti, perché ti contano pure il numero dei peli del ****, (quindi magari integrali con esami a scelta), a torino invece sono decisamente piú intelligenti.


Questo già lo sapevo, bisogna avere una carta media, presa in un certo tempo, e possedere anche un certo tipo di esami, per questo ho esposto questo mio dilemma sopra nel post.

Non posso non essere d’accordo!

Non essendo un esperto di università e non capendo bene questo tipo di frasi retoriche, potresti gentilmente dirmi il perché pensi questo?

Luca.Lussardi
"Vulplasir":
A torino invece sono decisamente piú intelligenti.

Non posso non essere d’accordo!

donald_zeka
Se vuoi andare alla magistrale a milano leggiti bene i crediti e gli ssd richiesti, perché ti contano pure il numero dei peli del ****, (quindi magari integrali con esami a scelta), a torino invece sono decisamente piú intelligenti.

SaO1
Non ho prove sotto mano, però le classi di laurea sono legate a doppio filo agli SSD dei crediti perché le tabelle sono fissate dal ministero e sono uguali per tutti.
Tutto ciò che dico vale per le università pubbliche, sia chiaro.

Sono certo del fatto che bisogna rifare alcuni esami, mi sono informato.

Non sono certo sia come dici, in realta' ogni corso di studi ha un margine di autonomia e per l'immatricolazione alla magistrale tipicamente non si richiede che uno abbia conseguito una triennale in X ma piuttosto che abbia conseguito tot crediti in Y, tot in Z ecc... solitamente le cose van bene, cioe' se uno ha conseguito la triennale in X allora ovunque dovrebbe potersi iscrivere senza debiti alla magistrale in X, pero' le eccezioni ci sono sempre...

Infatti lo Stato italiano da alle università la libertà di personalizzare i propri corsi in base alle possibilità dell'ateneo e a ciò che chiedono le imprese del territorio.

Con questo voglio dire che si è costrutti a rifare alcuni esami, soprattuto se si va da un altro ateneo al politecnico, e non viceversa.
Una persona mi ha detto che ha dovuto rifare un esame che aveva già dato per il fatto che per i criteri del politecnico, l'esame che aveva fatto lui non comprende gli stessi argomenti che si fanno al polimi, per la precisione si tratta dell'esame di elettrotecnica.

Non sarebbe una tragedia, però non penso sia facile fare da autodidatti 2-3 esami, ottenere voti alti e riuscire a entrare nella magistrale.

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