Me e l'università...

SaO1
Ho chiesto a varie persone del forum consigli su questo mio problema, spero qualcuno mi possa dare una mano.

Partendo dall'inizio, non so che università fare, questa è la principale questione.
I miei sono in difficoltà economiche, molto grandi, non possono permettermi di mandarmi fuori sede, e accanto a me non ho chissà quali grandi atenei.
Allo stesso tempo, mettono addosso una pressione enorme, come se lo scopo della loro vita fosse vedere io che mi laureo.
La loro principale preoccupazione ovviamente sono i soldi, e hai già capito che non mi posso permettere di fare un'università che non mi dia sbocchi.

Per di più credono che l'università dia chissà quali grandi opportunità.
Non nego che per alcuni corsi non sia così, ma non sempre, dipende da tanti aspetti, tra qui la città in cui si abita.
Io non riesco più a vivere in questa situazione dove i miei vivono dall'oggi al domani, dal punto di vista economico, una condizione di precarietà costante, non è fastidioso il fatto che la paga sia bassa, quando il fatto che non è regolare.
Sono pure stato licenziato dal lavoro part time che facevo, mi trattavano anche male..

Io non so cosa fare di fronte a questa situazione.
La maggiore parte dei miei amici sta per i fatti suoi, senza pensare al futuro, probabilmente meno preoccupati per le minori pressioni.

Risposte
SaO1
Vorrei sapere se c'è qualche utente nel forum che fa fisica o che ha un collega che studia fisica e che sa se un laureato in questo ambito può fare un lavoro progettuale.
E' assurdo che in alcuni atenei nella voce sbocchi ci sia scritto che la laurea prepara il fisico a lavorare nel settore delle industrie, e nel miglioramento dei prodotti, io al massimo ho visto offerte per fisici programmatori.

SaO1
Ma cosa interessa a te?

Scegliere qualcosa che mi piace e che mi possa rendere soddisfatto.

Cioè tu non faresti ingegneria (che ti interessa) perché qualcuno potrebbe pensare che l'hai fatta per farti chiamare "ingegnere" ?

No, era solo per dire che non trovo sensato il fatto che molti giustificano la scelta " ingegneria" in virtù del titolo di ingegnere.

Ecco questo è un esempio perfetto delle "paranoie" che ti stai infliggendo ... devi assolutamente lasciar perdere queste cose, queste considerazioni

Ma non le considero nemmeno, dico solo che non mi sembra sensato fare queste affermazioni, mi sorprendo di come molti trovano la motivazione di studiare ingegneria per questo motivo, a mio parere insensato.
Un risposta sensata sarebbe potuta essere: perché mi piace l'argomento X o Y.

axpgn
Ma cosa interessa a te? Cioè tu non faresti ingegneria (che ti interessa) perché qualcuno potrebbe pensare che l'hai fatta per farti chiamare "ingegnere" ? Ecco questo è un esempio perfetto delle "paranoie" che ti stai infliggendo ... devi assolutamente lasciar perdere queste cose, queste considerazioni ...

SaO1
Nessuno ha mai detto una cosa del genere qui sopra.
Il valore di una persona si misura da altre cose, il valore professionale/culturale da altre ancora.

Sono d'accordo, ma ti dico che ho letto in alcuni thread di questa cosa, non nel mio, ma in quello di altri utenti, come del tipo: alla fine ho scelto ingegneria per potermi far chiamare " ingegnere".

SeccoJones
"SaO":
Prima parli di lavoro e del futuro che una laurea ti può dare, poi parli che non vuoi essere etichettato come professionista

E' per il fatto che non riesco a capire perché queste figure professionali, o chi detiene tali titoli, si debba considerare superiore magari a chi insegna, o a chi fa lavori dove non serve una laurea.
Non mi piace la concezione che vs portato grande rispetto a chi ha una laurea, come se una persona valesse meno se non ha una laurea, questo è solo il mio modo di vedere.



Nessuno ha mai detto una cosa del genere qui sopra.
Il valore di una persona si misura da altre cose, il valore professionale/culturale da altre ancora.

SaO1
Prima parli di lavoro e del futuro che una laurea ti può dare, poi parli che non vuoi essere etichettato come professionista

E' per il fatto che non riesco a capire perché queste figure professionali, o chi detiene tali titoli, si debba considerare superiore magari a chi insegna, o a chi fa lavori dove non serve una laurea.
Non mi piace la concezione che vs portato grande rispetto a chi ha una laurea, come se una persona valesse meno se non ha una laurea, questo è solo il mio modo di vedere.

prima dici che ti piacerebbe realizzare le cose e poi che non vuoi fare ingengeria.

Non ho detto che non voglio fare ingegneria, ma che non ne sono sicuro.

Nessun corso di laurea cambia la tua persona, la modella, cresci e maturi, ma mica diventi un altro, mica stai facendo un patto col diavolo eh.

Lo spero, o meglio spero che il fatto di fare l'università voglia dire maturare ( anche se uno dovrebbe essere già abbastanza maturo dopo le superiori) e non stravolgere se stessi e il modo in cui si è.

SeccoJones
Senti ti stiamo dando tutti dei consigli, ma o fai finta di non capire o non vuoi capire a sto punto mi sembra intuile anche dirti ulteriori considerazioni. Prima parli di lavoro e del futuro che una laurea ti può dare, poi parli che non vuoi essere etichettato come professionista, prima dici che ti piacerebbe realizzare le cose e poi che non vuoi fare ingengeria.
Nessun corso di laurea cambia la tua persona, la modella, cresci e maturi, ma mica diventi un altro, mica stai facendo un patto col diavolo eh.
Scusa se te le dico ma prima fa pace con te stesso e poi saremo disponibili a darti altro aiuto per quel che possiamo.

SaO1
Come ho già detto precedentemente, mettiamo per un attimo da parte il discorso sulla condizione economica.
Volevo incentrare il mio discorso sui corsi che potrei scegliere, e i corsi che eventualmente mi piacciono.

Un paio d'anni fa, quando pensavo a quella università fare, e non lo facevo in modo molto approfondito, pensavo che sarei andato a fare ingegneria, meccanica.
C'è stata l'opportunità con la scuola, per chi ha una media alta, a fine anno, di fare un'esperienza di due settimane in un luogo di lavoro, che poteva essere in un bar, in una fabbrica ( in questo caso di apparecchi automatici, come quelli che ci sono in aeroporto che fanno passare le persone una ad una), in ospedale o altro che adesso non ricordo bene.
Presentai domanda e rientrai nei criteri, ero indeciso tra fabbrica e ospedale, tanto per vedere come è, e i posti per la prima opzione furono già occupati, ebbi modo di fare solo 1 giorno di prova, poi fui costretto a optare per la seconda esperienza.
In ospedale visitai quei posti per tecnico di laboratorio, dove stanno le persone addette a far funziona apparecchi, come quelli per le trasfusioni.
Al di là di questo nel primo giorno di prova nella fabbrica non ebbi una grande esperienza, all'entrata c'era solo fumo e si faceva fatica a respirare, dentro l'ambiente era più pulito.

La conclusione è che non mi sono trovato bene a fare l'esperienza in quella fabbrica, circondato da automatismi, magari è questione di abitudine, magari se ci fossi stato altre volte avrei avuto un'esperienza migliore, ( la prima volta che ho visto la scuola mi ricordo che non mi piacque, adesso si), ma in generale mi è sembrato un posto asettico e poco accogliente, tutto qui.

Penso che questa esperienza possa avere ripercussioni sulla mia scelta, ed è forse anche per questo che non sono molto sicuro di optare per ingegneria.
Semplicemente non riesco a capire, non dico che non sia così, tutta questa importanza che ha l'ingegnere rispetto a un matematico o un fisico.
Un sacco di gente dice di aver fatto ingegneria per potersi chiamare "ingegnere", ma ha senso?
Perché dovrebbe essere espressione di fierezza essere ingegnere ?
Io sinceramente non vorrei essere mai etichettato dalla società come medico, o come ingegnere o come qualunque altra professione, perché voglio rimanere io, non voglio diventare qualcuno in cui non mi ci ritrovo.
Mi sembrano appellativi pesanti, e ci sono pregiudizi ( a volte stupidi) di ogni genere sui vari tipi di professionisti, ogni volta che qualcuno dice di essere avvocato, medico, matematico, ingegnere, la persona che si ha davanti ci guarderà già in modo diverso e si farà una certa idea.
La verità è che non voglio che una professione cambi me stesso, o che un corso di laurea sia così difficile da intraprendere che porti a sconvolgere la mia personalità e a farmi diventare un'altra persone di cui non sono contento.

Andando a toccare la parte " pratica" della scelta, i miei dubbi si riflettono sullo scontro pratica-teorica.
E' vero che i fisici sperimentali si differenziano da quelli teorici, ma è anche vero che il loro lavoro, seppure abbiano a che fare con esperimenti, e raccoglimenti dei dati, serve a sviluppare o creare, o a volte confermare della teoria.

Luca.Lussardi
Nessuno ti puo' impedire di studiare se lo vuoi davvero, men che meno i tuoi genitori, se sbagli corso di laurea pazienza, andrai a lavorare e ti pagherai gli studi ad un corso di laurea che invece ti interessa. Dove sta il problema? il mondo e' pieno di studenti lavoratori, non sarai il primo ne' l'ultimo.

axpgn
](*,) ... niente, non c'è niente da fare, non cogli il punto, continui a guardare il dito invece che la Luna ...

SaO1
vuoi sentirti dire che esiste la strada sicura per raggiungere tutti i tuoi obiettivi

Io non ho mai chiesto, e mai chiederò cose del tipo: cosa devo fare da grande? Cosa potrebbe piacermi?
Ho semplicemente esposto la mia situazione e i miei pensieri, sperando magari che qualcuno che ha avuto le stesse difficoltà ed è riuscito a superarle, possa in qualche modo aiutarmi.

non perdere troppo tempo

E lo so che c'è poco tempo, quando si fa domanda per la borsa di studio bisogna già indicare cosa si vuole indicare.

axpgn
E sei venuto qui per saperlo?
È questo il tuo problema (detto e ridetto): vuoi sentirti dire che esiste la strada sicura per raggiungere tutti i tuoi obiettivi ... purtroppo non possiamo dirtelo perché non esiste ma tu questo non lo accetti però stai attento a non perdere troppo tempo (e magari anche l'occasione giusta) nel cercare la pietra filosofale ... :wink:

SaO1
Se posso permettermi preoccupati di meno dei tuoi genitori

Lo so, ma i soldi li mettono loro, quindi se sbaglio, senza giri di parole, mi mandano a lavorare come operaio.

non puoi sbagliare se scegli cosa ti piace.

Se sapessi al 100% cosa mi piace fare e ne fossi completamente sicuro non sarei qui.

Luca.Lussardi
Se posso permettermi preoccupati di meno dei tuoi genitori e pensa alla tua di carriera, la vita e' la tua. Ripeto: devi fare cio' che ti piace, solo tu puoi sapere che cosa veramente ti piace fare, non puoi sbagliare se scegli cosa ti piace.

SaO1
non devi preoccuparti di scegliere un percorso che ti garantisce occupazione (e' falso, da qui a 5 anni puo' succedere di tutto).

Non esiste un percorso che garantisce occupazione dopo la laurea, almeno non credo, a mio modo di vedere esistono lauree più quotate e meno quotate e penso che dipenda anche dall'ateneo, nel senso che il lavoro si trova lo stesso, ma non se si vuole arrivare a certi livello, almeno non credo da quello che ho letto in alcuni libri di orientamento.

C'è chi dice che alcune aziende scartano a prescindere pile di CV se provengono da certi atenei.

Ma qui prima di parlare di quale ateneo e di dove studiare, è importante sapere cosa studiare, perché non tutti gli atenei hanno tutti i corsi, per esempio un ateneo vicino ha me non ha più le lauree magistrali in fisica e matematica, per carenza di iscritti e di fondi.

chi non rischia non ottiene nulla,

Lo so che molti pensano che se si sbaglia scelta al primo anno si fa sempre in tempo a cambiare, ma per quanto ne so io a ingegneria il primo anno si fanno materie di base, per cui uno non ha modo di entrare in profondità con la materie, ergo può succede di finire il primo anno e ancora non sapere se quel corso fa per me.
Aggiungo che la reazione dei miei genitori di fronte alla rinuncia sarebbe disastrosa, come buttare un fiammifero in una benzineria, a quel punto preferire studiare qualcosa che non mi piace a costo di diventare triste e scorbutico.

Luca.Lussardi
Appunto, e' proprio quello che tutti stiamo cercando di dirti: non devi preoccuparti di scegliere l'ateneo di prestigio perche' ti da' senza dubbio cio' che vuoi (e' falso) e non devi preoccuparti di scegliere un percorso che ti garantisce occupazione (e' falso, da qui a 5 anni puo' succedere di tutto). Devi fare cio' che ti piace, se sarai davvero in gamba emergerai qualsiasi ateneo tu faccia.

Sono anche d'accordo con gli altri sul rischio: chi non rischia non ottiene nulla, se va male pazienza, almeno ci hai provato, e anche provare ti fa maturare.

SaO1
qualche rischio prima o poi bisogna prenderlo (se si punta in alto come tu affermi

Non credo che si possa scherzare o giocare o rischiare sulla scelta universitaria, considerando che dopo aver scelto ciò che si studia, si rischia di fare qualcosa che non piace fino alla pensione, per quansi 50 anni.

axpgn
No, non ti mancano informazioni dettagliate sui singoli corsi (che nessuno può darti al livello che tu vorresti) ma il tuo desiderio (o forse la tua necessità) è qualcuno che ti dica "vai lì, scegli questo e voilà il tuo futuro è assicurato, esattamente come ti piacerebbe che fosse" ... purtroppo la vita non funziona così ... qualche rischio prima o poi bisogna prenderlo (se si punta in alto come tu affermi ...)

Cordialmente, Alex

SaO1
Tanto è inutile ... :wink:

Come è inutile?


Battute a parte, non esiste la soluzione perfetta, problemi ce ne saranno sempre, si tratta di scegliere quella ottimale per te ma solo tu puoi farlo ... ergo "ti devi decidere" (cit.)

Qui non si tratta di trovare una soluzione ma di avere informazioni buone, come è stato per la borsa di studio.
Personalmente mi mancano informazioni più dettagliate sui singoli corsi.

axpgn
"SaO":
Se fanno altro, contraddicetemi. ...

Tanto è inutile ... :wink:

Battute a parte, non esiste la soluzione perfetta, problemi ce ne saranno sempre, si tratta di scegliere quella ottimale per te ma solo tu puoi farlo ... ergo "ti devi decidere" (cit.)


Cordialmente, Alex

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