Ignoranza scientifica: c'è chi ci campa.
http://www.etanali.it/i_bambini_indaco.htm
Se avete voglia di darci una occhiata...a me è venuto il voltastomaco a leggere così tante stupidaggini e malcomprensioni sul DNA e tante idee "pericolose".
Se avete voglia di darci una occhiata...a me è venuto il voltastomaco a leggere così tante stupidaggini e malcomprensioni sul DNA e tante idee "pericolose".
Risposte
Per quanto mi riguarda, la scienza non avra' mai bisogno di dimostrare la non esistenza di dio, in quanto e' una domanda senza significato scientifico. E, dato che credo che tutto puo' essere spiegato con la scienza (qui sta la differenza principale), tutto cio' che non ha significato scientifico (dio, in questo caso) e' falso.
"Crook":
Invece, secondo me, il non credere in dio non e' un atto di fede, ma (almeno per quanto mi riguarda) un fatto puramente logico, razionale, scientifico.
E bisogna stare sempre attenti nel dire che ci sono domande a cui la scienza non puo' rispondere. Il fatto che non conosciamo le risposte a varie domande non vuol dire questo, ma solo che non le conosciamo *ancora*.
Come ho già detto purtroppo ora non ho malto tempo per stare ad argomentare; cmq...
E' classico da parte di (alcuni) atei, credere che la loro posizione sia quella "razionalmente coretta".
Dici che la non esistenza di Dio sia una cosa scientifica?! Credo di aver dimostrato scrivendo su questo forum di essermi schierato sempre dalla parte della scienza nelle varie discussioni collegate con il rapporto scienza e fede, chiesa e società ecc. Io nella scienza ci credo. Ma quele sarebbe la dimostrazione della non esistenza di Dio!??
Non c'è, e non perchè noi non siamo ancora sufficentemente "bravi" da trovarla, ma perchè è una cosa che trascende la scienza.
Ecco altre domande a cui la scienza non sa dare risposta e, per gli stessi motivi di sopra, non lo saprà mai fare:
- Perchè c'è qualcosa e non c'è il nulla?
- può alla perfezione mancare l'esistenza?
- Il divenire diviene?
- ..............
Platone
Invece, secondo me, il non credere in dio non e' un atto di fede, ma (almeno per quanto mi riguarda) un fatto puramente logico, razionale, scientifico.
E bisogna stare sempre attenti nel dire che ci sono domande a cui la scienza non puo' rispondere. Il fatto che non conosciamo le risposte a varie domande non vuol dire questo, ma solo che non le conosciamo *ancora*.
E bisogna stare sempre attenti nel dire che ci sono domande a cui la scienza non puo' rispondere. Il fatto che non conosciamo le risposte a varie domande non vuol dire questo, ma solo che non le conosciamo *ancora*.
"fu^2":
e come dice kant il sensibile è l'unica cosa che la ragione può studiare. Perdersi nella metafisica non ha senso, in quanto è impossibile possono avere riscontri. Non abbaimo ne prove per negar l'esistenza di dio ne quelle per affermare la sua esistenza.
Quindi anche la religione non ha fondamento in quanto non può portare prove della vera esistenza di Dio...
pio credere o non credere è un altro discorso, si tratta di fede....................
Concordo a pieno con la tua ultima frase: [size=150]il credere in Dio [/size] è un ATTO DI FEDE, così come il [size=150] non crederci [/size].
Ci sono domande a cui anche se non si può rispondere con la sciena, credo abbiano cmq diritto di cittadinanza. Tutti, credo, qui accettiamo il fatto che un matematico non torma per notti intere perchè tormentato da un problema. E se quelle domande a cui facevo riferimento sono in grado di tormentare qualcuno, evidentemente hanno un importanza intellettuale di un certo spessore, e reputo molto superficiale bollarle con l'affermazione "tanto la scienza non può darne una risposta".
Platone
"Ivan":
[quote="V per Vendetta"]Cheguevilla sei troppo razionale per capire veramente il mondo che ti circonda e te stesso. Cito ancora Pascal indegnamente: " Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano . E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?
Nonsense.
Non si può accusare qualcuno di essere troppo razionale. In quali altri modi possiamo conoscere?
Ivan

Occorre intendersi sui termini: cosa vuol dire razionale?
Se si intende razionale nel senso di misura delle cose, nel senso che quello che non riesco a misurare non esiste, allora vuol dire limitarsi a lavorare coi numeri razionali senza fare il salto ai reali.
Se solo ciò che dimostro posso dire di conoscerlo, allora posso dire di conoscere ben poco, non poso sapere se i miei cari mi vogliono bene, se i miei amici mi sono veramente amici, se l'acqua è fatta veramente H2O, se l'Ultimo Teorema di Fermat è stato veramente dimostrato, se è vero che esiste l'Australia ...
A pensarci bene moltissime cose che conosco, poso farlo solo perché mi fido di qualcuno (dei chimici, dei matematici, dei cartografi ...)
Io tutte queste cose le so con la stessa certezza con cui so il teorema di Pitagora. Il metodo è diverso, ma il risultato è lo stesso: conosco delle cose.
Ovvio, che il fidarsi di qualcuno che mi dice qualcosa deve essere ragionevole a seconda di chi è il qualcuno e di quello che mi dice. Quindi si può incappare in errori.
Quella frase di Pascal mi ricorda Godel ed il suo teorema sull'incompletezza e potrebbe essere parafrasata con "il supremo passo della logica sta nel riconoscere che c'è un'infinità continua di proposizioni che la logica non può dimostrare".
Io non so in che paese vivete voi, ma dove vivo io non credio proprio che i preti impongano nulla. Se io voglio avere un rapporto omosessuale consenziente, avere un rapporto sessuale con il preservativo con una donna sposata con un altro uomo, se io voglio mangiare i bolliti il venerdì santo e di domenica andare con dodici prostitute non c'è di certo anche un solo prete che può impedirmelo, che esso sia Ruini o sia Ratzinger o Lefevre, al massimo potrà venirmi a dire che se io sono un cattolico allora non dovrei fare tutto ciò perchè non sarei coerente alla mia fede, ma nel nostro paese, o almeno a casa mia, non esiste che un prete possa impedirmi alcunchè.
Il problema di fondo è che se uno si sente toccato o infastidito dal fatto che un prete gli dica che quello che fa non è da cattolico, allora io ne desumo che lui si senta cattolico, ma allo stesso tempo ne voglia rigettare la morale. se uno non è cattolico e sopratutto se a uno non interessa nulla esserlo, le parole dei preti non esistono, sono per lui totalmente indifferenti.
Il problema scatta quando uno da non cattolico si indigna se un prete cattolico parla ad un cattolico.
E qui vorrei aprire una ulteriore parentesi, perchè ora la nostra laica società ha stabilito che per la tolleranza bisogna seguire tutti i precetti necessari a non offendere i mussulmani, ma facendo ciò ci stiamo trasformando in ostaggi di un altrto corpus di leggi religiose, con la scusa di fare della tolleranza.
Se ci fanno schifo i preti, perchè dobbiamo amare i mullah, che altro non sono che una tipologia, peraltro latrice di un corpus di leggi molto severe, di preti.
Un peso ed una sola misura: o si dice no a tutti i tipi di preti, oppure se si accetta che un mullah possa dettare legge, allora se Ruini parla della dottrina sociale della chiesa non si grida allo scandalo.
Il problema di fondo è che se uno si sente toccato o infastidito dal fatto che un prete gli dica che quello che fa non è da cattolico, allora io ne desumo che lui si senta cattolico, ma allo stesso tempo ne voglia rigettare la morale. se uno non è cattolico e sopratutto se a uno non interessa nulla esserlo, le parole dei preti non esistono, sono per lui totalmente indifferenti.
Il problema scatta quando uno da non cattolico si indigna se un prete cattolico parla ad un cattolico.
E qui vorrei aprire una ulteriore parentesi, perchè ora la nostra laica società ha stabilito che per la tolleranza bisogna seguire tutti i precetti necessari a non offendere i mussulmani, ma facendo ciò ci stiamo trasformando in ostaggi di un altrto corpus di leggi religiose, con la scusa di fare della tolleranza.
Se ci fanno schifo i preti, perchè dobbiamo amare i mullah, che altro non sono che una tipologia, peraltro latrice di un corpus di leggi molto severe, di preti.
Un peso ed una sola misura: o si dice no a tutti i tipi di preti, oppure se si accetta che un mullah possa dettare legge, allora se Ruini parla della dottrina sociale della chiesa non si grida allo scandalo.
"V per Vendetta":
Esistono anche altri tentativi di dimostrazione dell'esistenza di Dio se è per questo...
il fatto è che non è corretto utilizzare la matematica; non ne siamo capaci!
Poveri noi! Quanti preconcetti! Io ti offro una vera dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio e tu me la liquidi con un: "non ne siamo capaci". Eh, eh, dubito che tu l'abbia letta... Peggio per te... Facciamo prima a definire Dio come quell'entità la cui esistenza non può essere dimostrata logicamente. Ora, V, con tale definizione sei in una botte di ferro!
"fu^2":
e come dice kant il sensibile è l'unica cosa che la ragione può studiare. Perdersi nella metafisica non ha senso, in quanto è impossibile possono avere riscontri. Non abbaimo ne prove per negar l'esistenza di dio ne quelle per affermare la sua esistenza.
Quindi anche la religione non ha fondamento in quanto non può portare prove della vera esistenza di Dio...
pio credere o non credere è un altro discorso, si tratta di fede....................
Quoto.

"Platone":
Quanto mi dispiace non avere tempo per partecipare a questa discussione!
Cmq seppur non condivido molte affermazioni di V per Vendetta, sono daccordo con parte del suo discorso di fondo: e' da stupidi non credere alle spiegazioni che da la scienza (anche se aa volte a posteziore possono risultere sbagliate); ma la scienza spiega solo il sensibile, e solo quello.
Platone
e come dice kant il sensibile è l'unica cosa che la ragione può studiare. Perdersi nella metafisica non ha senso, in quanto è impossibile possono avere riscontri. Non abbaimo ne prove per negar l'esistenza di dio ne quelle per affermare la sua esistenza.
Quindi anche la religione non ha fondamento in quanto non può portare prove della vera esistenza di Dio...
pio credere o non credere è un altro discorso, si tratta di fede....................
Quanto mi dispiace non avere tempo per partecipare a questa discussione!
Cmq seppur non condivido molte affermazioni di V per Vendetta, sono daccordo con parte del suo discorso di fondo: e' da stupidi non credere alle spiegazioni che da la scienza (anche se aa volte a posteziore possono risultere sbagliate); ma la scienza spiega solo il sensibile, e solo quello.
Platone
Cmq seppur non condivido molte affermazioni di V per Vendetta, sono daccordo con parte del suo discorso di fondo: e' da stupidi non credere alle spiegazioni che da la scienza (anche se aa volte a posteziore possono risultere sbagliate); ma la scienza spiega solo il sensibile, e solo quello.
Platone
Non si può accusare qualcuno di essere troppo razionale. In quali altri modi possiamo conoscere?
Ivan, V per vendetta è un "fedele".
Per capirlo, devi cercare di ragionare come lui.
In quanto fedele, esistono cose da cui non si può prescindere in nessun modo.
Ad esempio, secondo V per Vendetta, Pascal, in quanto Pascal, ha detto sempre e solo verità inconfutabili.
Pertanto, se con la ragione si guinge a conclusioni diverse rispetto alle condizioni poste a priori dal fedele, lo stesso non rivedrà mai i propri preconcetti, ma asserirà che
non è corretto utilizzare la matematica
Il "non ne siamo capaci" deriva dal fatto che attraverso il ragionamento si sia giunti ad una conclusione differente dalla precondizione. Pertanto, giudicando le stesse precondizioni come inconfutabili ed imprescindibili, il fedele nega le conclusioni a cui si è giunti con la ragione.
Questa è la differenza tra il fedele ed il matematico: il matematico ammette la non accettabilità di un assioma e crea un'alternativa, la non accettazione di un assioma per il fedele è eresia.
Crook, vedi molte differenze tra il "credulone" di cui si parlava prima ed il "fedele" di cui ho parlato ora?
Ti sembra esagerato e insensato chiamare gli uomini di fede creduloni?
"V per Vendetta":
Cheguevilla sei troppo razionale per capire veramente il mondo che ti circonda e te stesso. Cito ancora Pascal indegnamente: " Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano . E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?
Nonsense.
Non si può accusare qualcuno di essere troppo razionale. In quali altri modi possiamo conoscere?
Ivan

Esistono anche altri tentativi di dimostrazione dell'esistenza di Dio se è per questo...
il fatto è che non è corretto utilizzare la matematica; non ne siamo capaci!
Quanto a Crook non ti sembra esagerato e insensato chiamare gli uomini di fede creduloni?
Cheguevilla sei troppo razionale per capire veramente il mondo che ti circonda e te stesso. Cito ancora Pascal indegnamente: " Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano . E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?
il fatto è che non è corretto utilizzare la matematica; non ne siamo capaci!
Quanto a Crook non ti sembra esagerato e insensato chiamare gli uomini di fede creduloni?
Cheguevilla sei troppo razionale per capire veramente il mondo che ti circonda e te stesso. Cito ancora Pascal indegnamente: " Il supremo passo della ragione sta nel riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano . E' ben debole, se non giunge a riconoscerlo. Se le cose naturali la trascendono, che dire di quelle soprannaturali?
"V per Vendetta":
Vedi l'esistenza come l'inesistenza di Dio non ha dimostrazione alcuna in questo mondo
Ma come V? Per una volta che avresti potuto invocare un'argomentazione seria. Esiste eccome una prova matematica dell'esistenza di Dio, nientemeno che di Godel. Voilà: http://www.vialattea.net/odifreddi/filtri.pdf
il ragionamento sui motivi dei Memoriale di Pascal mi sembra un po' troppo azzardato e semplificatoMa appena appena...
se tu avessi avuto un contatto con Dio non metteresti mai a prova la mia fedeSe mia nonna avesse avuto una ruota, sarebbe stata una carriola...
usi troppo la ragione anche scientifica per questo non potrai mai credere in qualcosa che la trascende.Insomma, sono troppo razionale per essere un credulone?
Io preferisco così.
Del resto, io sono contento di essere ritenuto "razionale", non tutti sono contenti di essere ritenuti "creduloni"...
"V per Vendetta":
Mah se tu avessi avuto un contatto con Dio non metteresti mai a prova la mia fede, non ti servirebbe a nulla. Vedi l'esistenza come l'inesistenza di Dio non ha dimostrazione alcuna in questo mondo quindi non capisco come avrebbe potuto convincerti Pascal. Ti ripeto usi troppo la ragione anche scientifica per questo non potrai mai credere in qualcosa che la trascende. Se tu mi dici: "la retta è infinita" usando la sola ragione e i 5 sensi direi "Ma cosa stai dicendo!" eppure...
Pascal scrive il suo Memoriale per due possibili motivi:
1) è impazzito completamente
2) è vero
Escludo la prima, non mi sembra fosse un fuori di testa, rimane la seconda. Lui però non voleva convincere nessuno! Ecco che subentra la fede: se uno crede in Dio, leggendo Pascal non avrà nulla da meravigliarsi, ma se uno non ha fede è chiaro che pensa "forse quella sera ha bevuto un po' troppo".
Se Riemann parla di "masse spirituali", l'uomo di fede non ha problemi di comprensione ma non per questo deve essere additato come ignorante scientifico. Si rispetti quindi l'uomo di fede tanto quanto l'uomo ateo.
Stai facendo delle affermazioni un po' esagerate.. Accusare qualcuno di usare 'troppo la ragione scientifica' e' semplicemente insensato.
Poi il ragionamento sui motivi dei Memoriale di Pascal mi sembra un po' troppo azzardato e semplificato. E comunque, nessuno ha mancato di rispetto all'uomo di fede, ma e' stato semplicemente chiamato con parole consone: "credulone" etc.
Mah se tu avessi avuto un contatto con Dio non metteresti mai a prova la mia fede, non ti servirebbe a nulla. Vedi l'esistenza come l'inesistenza di Dio non ha dimostrazione alcuna in questo mondo quindi non capisco come avrebbe potuto convincerti Pascal. Ti ripeto usi troppo la ragione anche scientifica per questo non potrai mai credere in qualcosa che la trascende. Se tu mi dici: "la retta è infinita" usando la sola ragione e i 5 sensi direi "Ma cosa stai dicendo!" eppure...
Pascal scrive il suo Memoriale per due possibili motivi:
1) è impazzito completamente
2) è vero
Escludo la prima, non mi sembra fosse un fuori di testa, rimane la seconda. Lui però non voleva convincere nessuno! Ecco che subentra la fede: se uno crede in Dio, leggendo Pascal non avrà nulla da meravigliarsi, ma se uno non ha fede è chiaro che pensa "forse quella sera ha bevuto un po' troppo".
Se Riemann parla di "masse spirituali", l'uomo di fede non ha problemi di comprensione ma non per questo deve essere additato come ignorante scientifico. Si rispetti quindi l'uomo di fede tanto quanto l'uomo ateo.
Pascal scrive il suo Memoriale per due possibili motivi:
1) è impazzito completamente
2) è vero
Escludo la prima, non mi sembra fosse un fuori di testa, rimane la seconda. Lui però non voleva convincere nessuno! Ecco che subentra la fede: se uno crede in Dio, leggendo Pascal non avrà nulla da meravigliarsi, ma se uno non ha fede è chiaro che pensa "forse quella sera ha bevuto un po' troppo".
Se Riemann parla di "masse spirituali", l'uomo di fede non ha problemi di comprensione ma non per questo deve essere additato come ignorante scientifico. Si rispetti quindi l'uomo di fede tanto quanto l'uomo ateo.
Non ho mai detto che Pascal, o altri autori che abbiano sostenuto di essere stati illuminati dal Signore, sia un pirla.
Ho semplicemente detto che non basta dire "sono stato illuminato dal Signore"!
Recentemente abbiamo visto piangere parecchie madonne, eppure...
Che cosa ti consente di stabilire se un'affermazione è vera o falsa?
Se io ti dicessi che sono stato plasmato dal Signore in persona, tu ci crederesti? Motivare adeguatamente la risposta...
Ho semplicemente detto che non basta dire "sono stato illuminato dal Signore"!
se Pascal scrive un bellissimo Memoriale nel quale dice di aver sentito Gesù Cristo è così e bastaDa matematico, l'unica cosa che posso dare per certa è che Pascal abbia scritto di aver sentito Gesù Cristo. Non che l'abbia sentito veramente.
Recentemente abbiamo visto piangere parecchie madonne, eppure...
il credere o meno a un'entità superiore è una questione di fedePrima dici che è questione di fede e poi non sei d'accordo sul denominarli creduloni?
non sono d'accordo sul denominare questi, ignoranti, o creduloni
Che cosa ti consente di stabilire se un'affermazione è vera o falsa?
Se io ti dicessi che sono stato plasmato dal Signore in persona, tu ci crederesti? Motivare adeguatamente la risposta...
Era un bravo matematico che aveva delle idee un po' "originali" sulla provenienza della sua intelligenza..
Ma non importa prima o dopo l'ha scritto si o no? Si! Ora sta voi decidere se è un pazzo oppure no...