Ignoranza scientifica: c'è chi ci campa.

GIOVANNI IL CHIMICO
http://www.etanali.it/i_bambini_indaco.htm
Se avete voglia di darci una occhiata...a me è venuto il voltastomaco a leggere così tante stupidaggini e malcomprensioni sul DNA e tante idee "pericolose".

Risposte
...148
"cheguevilla":
Ad esempio, ci sono persone che non credono che la Chiesa, oggi, influenzi tanto il potere politico...

Se ti riferisci ai miei post credo che tu non abbia capito la mia posizione.
Io vedo il ruolo politico della chiesa cattolica come una lobby, ovvero un gruppo di pressione che cerca di influenzare le scelte politiche per mantenere delle posizioni di rendita, di potere o di privilegio.
La logica che differenzia il mio pensiero dagli altri espressi qui è che non si può dare la colpa ad una lobby per una non-decisione politica e sopratutto fare finta che non esistano "istituzioni" (nel significato webberiano del termine) conservatrici all'interno e trasversali alla società che non siano "religione".
Lo dimostra l'avversione e le condanne a morte degli omosessuali in Cina, paese ateo dove le organizzazioni religiose sono state praticamente distrutte.
Primo. Esistono dei "valori", delle "consuetudini" delle "istituzioni" che riflettono la nostra essenza umana e che abbiamo interiorizzato.
Abbiate un po' di pazienza per seguire il ragionamento. Prendiamo il matrimonio fra uomo e donna: questa era una pratica consuetudinaria.
Per inciso una consuetudine è un'osservanza generale e costante di una norma non scritta.
Quindi all'alba dell'umanità nessun sovrano o governo creò l'istituzione matrimonio e nemmeno nessuna religione, credo che invece queste norme consuetudinarie vengano in seguito istituzionalizzate prima dalla religione, poi dalle organizzazioni religiose come la chiesa ed infine dal mondo borghese (diritto civile).
Eppure, mi spiegò il mio professore di diritto privato, nel diritto civile inizialmente non vi era alcuna norma scritta che indicava che il matrimonio dovesse avvenire fra un uomo ed una donna. Sembra paradossale, ma è così. I codici regolano il matrimonio nei suoi minimi particolari, ma nessuno si preoccupò di scrivere che questo dovesse avvenire fra due persone di sesso diverso. Nonostante ciò nessuno fece caso a questa mancanza e tutti i matrimoni avennero fra due persone di sesso opposto.

In secondo luogo dobbiamo fare delle distinzioni veramente importanti.
Che la religione non sia scientifica è un pleonasmo bello e buono.
L'assioma di fondo della gran parte dei vostri post è: "La religione frena la spinta, la curiosità della conoscenza scientifica dell'uomo perchè offre delle verità preconfezionate".
Questo assioma è palesemente falso.
Le verità preconfezionate le religione le offre, ma non sono in sostituzione della scienza.
Prendiamo l'esempio di Galilei finito in tribunale: nella bibbia non si fa riferimento alcuno alla rotazione del sole, e questo i vertici della chiesa lo sapevano, lo scopo dei libri della bibbia non è la spigazione dei fenomeni fisici, questo è ovvio anche ad una lettura sommaria del testo che usava certamente tante allegorie le quali erano necessarie per il pubblico a cui si rivolgeva per la gran parte analfabeti.
Il vero scopo dell'inquisizione era il controllo politico di una personalità scomoda come quella di Galileo.
Deeto questo dobbiamo poi distinguere fra "religione" ed "organizzazioni religiose". Infatti la storia dimostra che alcune organizzazioni religiose diffusero dei valori che furono da catalizzatore all'accumulo di conoscenza scientifica (calvinismo ed ebraismo).

Terzo ed ultimo.
Dare la colpa ad una lobby politica esterna alle istituzioni democratiche per una decisione o non decisione significa deresponsabilizzare i politici e non amettere le "altre istituzioni" di cui sopra.
Un problema molto serio in Italia è quella dei vuoti normativi o giuridici.
Per inciso un vuoto normativa è quella situazione in cui esiste una situazione di fatto, ma nono esiste alcuna norma regolatrice.
Prendiamo ad esempio la procreazione assistita:
L'Italia si è data una normativa con la famosa legge 40/2004 assai restrittiva ed in ritardo di circa 20 anni rispetto agli altri paesi europei. In pratica prima del 2004 non esisteva nulla che regolasse la procreazione assistita e per i proverbiali ritardi dal legiferare italiano si arrivò ad un abbozzo frettoloso.
Ma è così non solo per la bioetica. Vedi come abbiamo integrato il diritto comunitario a quello nazionale.
Questo per dire che le influenze della chiesa contano, ma non spiegano tutto.

Credo di aver abbusato della vostra pazienza di lettori, ma questa volta penso di aver esposti per intero quello che penso sul tema.

kinder1
cheguevilla

onestamente non credo di riuscire ad immedesimarmi appieno in un uomo di fede. Ciò nonostante, ho delle impressioni sui loro meccanismi interiori, che mi portano a pensare che a priori non ci sia l'atto di fede, ma l'atteggiamento verso i bisogni interiori, e la strategia seguita per soddisfarli. A ciò si aggiunge che, nella maggior parte dei casi, la professione di fede non sottende una scelta libera, ma un condizionamento sociale, giacché alla fede si viene educati da piccoli, e ce la si trova addosso così come la lingua o i dialetti locali. La vera scelta consapevole è, secondo me, quella che porta al distacco dalla fede. La mia impressione è che il permanere su un modus vivendi a cui si è stati educati da piccoli sia un mix di pigrizia intellettuale e di disponibilità di una soluzione di comodo a basso costo. Comunque, può darsi che mi sbaglio.

V1
L'influenza della Chiesa non è oggi così elevata come immagini tu!
Ci sono persone che potrebbero far saltare in aria il Vaticano solo schioccando le dita. E' una questione di massoneria, oligarchie e soprattutto di destra sionista una vera e propria serpe in seno alla Chiesa cristiana cattolica. Ti ho dato già ragione; la Chiesa è formata da uomini e di cavolate ne ha fatte e ne farà ancora. Non pensare però che se il mondo è pieno di guerre sia colpa della Chiesa cattolica e del suo infinito potere politico.

Cheguevilla
kinder, la tua è un'ottima analisi antropologica che condivido appieno.
Ma, come ho detto prima, al fedele nn importa che ci sia una spiegazione simile.
Le verità della fede sono scelte a priori, pertanto, se una simile spiegazione va contro ai dogmi della religione, è sicuramente sbagliata.
Questo perchè il fedele vede ottusamente questi dogmi come dettati da Dio, l'antropologo sa benissimo che questi dogmi sono inventati dall'uomo.
Questa è la differenza tra l'uomo di scienza e l'uomo di fede.
Il primo cerca la spiegazione reale, il secondo distingue a priori ciò che è vero o no.
Ad esempio, ci sono persone che non credono che la Chiesa, oggi, influenzi tanto il potere politico...

kinder1
A me sembrano indubitabili i seguenti fatti:
0) l'uomo teme la morte;
1) esistono molte credenze (nella maggior parte connesse al punto precedente);
2) la maggior parte delle persone tende ad aderire alle credenze che assimila nel territorio in cui cresce, così come accade per le varie manifestazioni culturali, la lingua, la musica, le abitudini alimentari etc;
3) laddove è arrivata la rivoluzione scientifica, si sta lentamente modificando l'atteggiamento delle persone verso le tradizioni, e le trasformazioni dipendono mediamente dal livello di scolarizzazione;
4) ovunque continua ad essere presente la pressione di interessi politici ed economici che utilizzano tutti gli strumenti disponibili, per il raggiugimento dei loro fini.

Se si concorda sui punti precedenti si può convenire facilmente su quanto segue:
1) è inutile stupirsi dell'esistenza di certi fenomeni umani, ed ancor più arrabbiarsi;
2) chi è convinto di essere cattolico deve chiedersi quale religione professerebbe, con ogni probabilità, se fosse nato in un paese, per esempio, musulmano. Se sa rispondersi con onestà intellettuale capirà che il suo credo in Cristo è un fatto puramente contingente, non assoluto. Da ciò, può trarre molte utili conseguenze...
3) quanto detto al punto 2 vale per ogni credenza;
4) è utile avere almeno un livello basilare di cultura scientifica, ben capita. E' uno dei migliori antidoti contro certe malattie;
5) conviene molto di più spendere energie per sorvegliare l'azione del mondo politico e degli altri centri di potere, che sprecarle andando dietro alle chiacchiere.

Sk_Anonymous
"Il progresso della prosperità del genere umano è un problema intricatissimo; tutti quelli che non possono evitare una grande povertà per i figli dovrebbero astenersi dal matrimonio, perché la povertà non è soltanto un gran male, ma con la prole tende ad aumentare. D’altra parte, come ha notato Galton, se i prudenti si astengono dal matrimonio, mentre i negligenti si sposano, membri inferiori della società tenderanno a soppiantare i membri migliori. L’uomo, come qualunque altro animale, ha senza dubbio progredito fino alla sua condizione attuale attraverso una lotta per l’esistenza, frutto del suo rapido moltiplicarsi; e, per progredire ed elevarsi ancora di più, deve andar soggetto ad una dura lotta. Altrimenti egli in breve cadrebbe nell’indolenza, e gli uomini più dotati non riuscirebbero meglio nella battaglia della vita dei meno dotati [...]. Le leggi e i costumi non devono impedire ai più abili di riuscire meglio e di allevare un numero più grande di figli"

Questo non lo condivido, pur condividendo la teoria evoluzionistica.
La povertà e la ricchezza non sono strettamente legate alle capacità e le capacità non sono strettamente legate a caratteristiche genetiche ma conta molto l'esperienza.

Maxos2
"V per Vendetta":
Non sono tanto convinto che la classe politica attuale risenti dell'influenza della Chiesa anzi...


ehm.........

ma dico.....

ma.......

ok, dai ho capito, in realtà sei uno dei centri sociali che cerca di trovare qualche magagna tra i matematici, vero?

V1
I problemi legati al potere della Chiesa sono altri e più importanti!
Non sono tanto convinto che la classe politica attuale risenti dell'influenza della Chiesa anzi...

Adesso però non spostiamo la questione ai matrimoni omosessuali o all'eutanasia altrimenti mettiamo troppa carne al fuoco.

Cheguevilla
La chiesa non ha un potere come autorità, ma ha un potere come influenza.
Per alcune persone, la Chiesa rappresenta un'autorità.
Davide, sui matrimoni tra omosessuali, così come sull'eutanasia, non è perchè i politici non hanno deciso niente, ma perchè hanno deciso di impedirlo.
la chiesa può influenzare fortemente l'opinione pubblica ed i poltici, ma poi chi decide non è la chiesa.
Se A determina il pensiero di B e B ha potere decisionale, di fatto B prende le decisioni che voleva A, quindi...
L'eutanasia, per esempio, in Italia non c'è e non ci sarà a lungo solo per motivi religiosi.
Ho un difetto (ne ho $n^n$), sono intollerante verso chi pretende di imporre i propri usi agli altri.
Se questi usi sono dettati da motivazioni religiose, sulla base dei discorsi fatti in precedenza, sono ancora più risentito.
Il problema di fondo resta questo:
la presenza di leggi che consentano l'eutanasia o il matrimonio fra omosessuali non farebbe venir meno i diritti personali di nessuno.
Al contrario, l'impossibilità di attuare queste pratiche lede la libertà individuale di alcune categorie di persone.
Insomma, se l'eutanasia fosse possibile, nessuno sarebbe in nessun modo costretto a farvi ricorso, così come se fosse possibile il matrimonio tra omosessuali, nessuno sarebbe costretto a sposare un'altra persona dello stesso sesso. Quindi non ci sarebbe prevaricazione.
Al momento, queste categorie di persone subiscono una prevaricazione.
Quando in Spagna fu approvata la legge che consentiva il matrimonio tra omosessuali, il Vaticano ha chiesto ai funzionari pubblici di rifiutarsi di celebrare tali matrimoni anche a rischio del licenziamento.
Può formare solo un'opinione.
Sulla base delle opinioni si esprime il voto e sulla base del voto si formano le...

V1
Esatto la Chiesa non ha nè potere esecutivo nè legislativo! Può formare solo un'opinione.
Quello che dice Davide 11 è perfettamente condivisibile, ecco perchè secondo me Cheguevilla è esagerato.

...148
"cheguevilla":
Nel passo che mi hai citato, comunque, non vedo cosa possa essere in contrasto con ciò che affermi.

Perchè tu affermi che a causa dei dettami della chiesa due omosessuali non si possono sposare.
Invece secondo me due omosessuali non si possono sposare (o avere un contratto simile) perchè delle persone autorizzate a produrre leggi non hanno deciso niente al riguado e queste persone non sono preti o vescovi, ma politici eletti democraticamente.
Il discorso è ben diverso perchè il tuo getta addosso ad un'entità esterna la non-decisione, io invece faccio cadere tutta la responsabilità sui decisori diretti.

...148
Infatti ho scritto che la chiesa può influenzare fortemente l'opinione pubblica ed i poltici, ma poi chi decide non è la chiesa.
Lo dimostra l'aborto, il divorzio, la legittima difesa, la carcerazione, la violenza come mezzo di coercizione ecc...
Sono norme contrarie alla morale cattolica (non generalizziamo con cristiana) eppure esistono.
In Cina ,nonostante l'ateismo di stato, gli omosessuali vengono condannati a morte.

Il succo del mio discorso è che come è ipocrisia dire che la chiesa non influisca indirettamente sulle decisioni e altrettanto ipocrita definirla l'unico ostacolo a certe discussioni politiche o scientifiche.
Il conservatorismo è tipico della chiesa, ma è amche un atteggiamento trasversale nella società (o nelle società).
So che il paragone con la Cina non è lecito data la differenza di sistemi politici.
Però qui in Italia è riconosciuto il transessualismo e i matrimoni fra un transessuale e una persona di sesso opposto, in altri lidi no.
E questo per quanto riguarda il diritto.
Invece sul progresso scientifico ho già scritto che spesso e volentieri è proprio la comunità scientifica ortodossa ad opporsi a nuove teorie e forse anche giustamente.
Troppo facilmente viene accusata la chiesa di questo tant'è che oramai è diventato un luogo comune (abilmente adoperato da Dan Brown nel "Il Codice da Vinci").
Con questo non voglio difendere la chiesa...insomma fare l'avvocato del diavolo (bella questa!), già la chiesa si difende piuttosto bene da sola, la mia è una considerazione che vuole andare fuori dai soliti luoghi comuni e rafforzata da situazioni come quelle di cui sopra.

Cheguevilla
Davide, sul tuo primo appunto, mi sono espresso male io, ma il concetto che volevo esprimere è che la fede assume il vero a priori, indistintamente dal fatto che sia vero o meno.
Per il secondo appunto, non ho fatto confusione.
La Chiesa non è parte attiva nel senso giuridico, ma è parte attiva della società, e la sua influenza è forte.
Ricordo che negli ultimi due referendum la Chiesa ha preso posizioni tali da influire sui processi decisionali:

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/dossifeconda/chiesaruini/chiesaruini.html
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/politica/dossifeconda1/ruirin/ruirin.html

E non in maniera proprio coerente:
http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/referendum-devolution/vescovi-sir/vescovi-sir.html

Secondo te no, ma secondo me questa è influenza attiva e cosciente.
Nel passo che mi hai citato, comunque, non vedo cosa possa essere in contrasto con ciò che affermi.

Fioravante Patrone1
da Cheguevilla:
"Di fatto, due omosessuali non credenti, non si possono sposare perchè i credenti sostengono che sia contrario alla morale cristiana."

Scusa, Davide11, ma mi sembra giusto quello che dice Cheguevilla.
E' la stessa cosa che accade per l'eutanasia.
Non mi pare proprio che quanto scritto da Cheguevilla e che ri-cito sopra rappresenti una confusione fra diritto canonico e diritto italiano. Mi sembra evidente che si riferisse alla situazione di fatto (non a caso usa questo termine), ovvero alle ragioni cultural-politico-sociali per cui non sono ammessi i matrimoni omosessuali.

"Davide11":
Ad esempio per la chiesa non si può commettere omicidio in nessun caso, per l'ordinamento italiano si può commettere omicidio se provata la legittima difesa.

mi sa che ti dimentichi il dio degli eserciti

ciao

...148
"Cheguevilla":
La Chiesa, come altre istituzioni religiose, con i loro dettami cambiano enormemente la vita delle persone.
Guarda la questione dei matrimoni omosessuali.
Di fatto, due omosessuali non credenti, non si possono sposare perchè i credenti sostengono che sia contrario alla morale cristiana.
Esistono migliaia di casi in cui la Chiesa influenza attivamente e coscientemente la nostra società.
Questo è illegittimo e, essendo fatto intenzionalmente, criminoso.


Anche qui devo dissentire, non in quanto io neghi l'influenza della chiesa nella società italiana, ma in quanto
- Si confonde il diritto canonico col diritto italiano
- Si confonde l'attività di "formazione dell'agenda politica" (ovvero influenzare l'opinione pubblica su quali temi siano importanti e quali siano le priorità) con un ruolo attivo e diretto nel produrre norme scritte e consuetudini.

Questo è importante dirlo dato che le fonti del diritto sono "gli atti o fatti autorizzati a produrre norme giuridiche", quindi sono i cittadini con le consuetudini (fatti) e gli atti le leggi prodotte da chi è autorizzato (stato, regioni ecc) a costruire il nostro diritto.
La chiesa non influisce sui processi decisionali (e ci mancherebbe), ma sulla formazione dell'agenda politica in quanto può influnzare le opinioni delle persone e quindi dei politici.
Anche qui vi è una differenza sostanziale fra norme morali della chiesa e norma dell'ordinamento italiano: le prime sono assolute, le seconde sono relative.
Ad esempio per la chiesa non si può commettere omicidio in nessun caso, per l'ordinamento italiano si può commettere omicidio se provata la legittima difesa.

...148
"Cheguevilla":
puoi credere quello che vuoi. Però, i problemi sono due:
- La fede non fa distinzione tra vero e falso.

Attenzione!
La fede distingue fra il vero ed il falso per definizione (una persona crede che sia vero che Dio esista).
La scienza non distingue fra il vero ed il falso, ma fra lo scientifico ed il non-scientifico: Questo è proprio uno dei fraintendimenti della famosa "linea di demarcazione" di Popper che non separa il vero dal falso, ma dallo scientifico e il non-scientifico.
Un'affermazione scientifica può essere vera o falsa.
Un'affermazione non-scientifica può essere vera o falsa.
Se ci pensi bene tante teorie scientifiche nascono da teorie non-scientifiche (l'intuizione arriva quasi sempre prima della prova, esempio atomismo di Democrito).
Inoltre altra caratteristica della scienza rispetto alla religione è che la scienza è un processo e non qualcosa di assoluto, ammetterlo come qualcosa di assoluto significa assumerla come fosse una religione e quindi, paradossalmente, essere nella non-scienza.

Fioravante Patrone1
"V per Vendetta":

Aggiungo che Galilei affermava che uno dei punti basilari è la riproducibilità degli esperimenti, ovvero la possibilità che un dato fenomeno possa essere riproposto e studiato in tutti i laboratori del mondo.
Sono contento che Fioravante Patrone abbia preso "scimmie dello stipite Catarrino" (così mi sembra dicesse darwin) e osservato lo splendido fenomeno dell'evoluzione naturale.


fisici, che ci riempite la testa di fole come il "big bang" [o che formulate teorie arditissime su come si generi il calore che il nostro sole generoso spande per ogni dove]:
c'eravate voi allora? non avete osservato quello splendido fenomeno? [siete andati dentro al sole a vedere?]
e sapreste riprodurre questo esperimento? [avete rifatto un sole in qualche vostro laboratorio?]

saluti dai bassifondi

V1
Mi spiace per il livello troppo basso, ma è giusto che sia così perchè qui non ci sono grandi scienziati!
Per fortuna almeno Gideon ha capito il mio pensiero. Io non ho messo in discussione niente ho solamente applicato il metodo sperimentale che voi tutti vantavate di conoscere, ma evidentemente non era così. Le mie 5 regolette esistono dal 1600 grazie a Galileo Galilei che è per questo considerato padre della scienza sperimentale.
Aggiungo che Galilei affermava che uno dei punti basilari è la riproducibilità degli esperimenti, ovvero la possibilità che un dato fenomeno possa essere riproposto e studiato in tutti i laboratori del mondo.
Sono contento che Fioravante Patrone abbia preso "scimmie dello stipite Catarrino" (così mi sembra dicesse darwin) e osservato lo splendido fenomeno dell'evoluzione naturale.
Io forse a differenza di alcuni ho letto "L'origine dell'uomo" di Darwin e devo dire che non è tutto lineare o scientifico come direste voi!
Ma voi sarete d'accordo con l'egregio autore anche su questo: "Il progresso della prosperità del genere umano è un problema intricatissimo; tutti quelli che non possono evitare una grande povertà per i figli dovrebbero astenersi dal matrimonio, perché la povertà non è soltanto un gran male, ma con la prole tende ad aumentare. D’altra parte, come ha notato Galton, se i prudenti si astengono dal matrimonio, mentre i negligenti si sposano, membri inferiori della società tenderanno a soppiantare i membri migliori. L’uomo, come qualunque altro animale, ha senza dubbio progredito fino alla sua condizione attuale attraverso una lotta per l’esistenza, frutto del suo rapido moltiplicarsi; e, per progredire ed elevarsi ancora di più, deve andar soggetto ad una dura lotta. Altrimenti egli in breve cadrebbe nell’indolenza, e gli uomini più dotati non riuscirebbero meglio nella battaglia della vita dei meno dotati [...]. Le leggi e i costumi non devono impedire ai più abili di riuscire meglio e di allevare un numero più grande di figli"
Ahhh un capolavoro e Cheguevilla si lamenta della Chiesa contro gli omosessuali.
Ma io non sono come te Cheguevilla io non difendo il partito e ti dico che hai ragione a lamentarti.
La Chiesa è fatta da uomini e il povero Giovanni Paolo II ha chiesto scusa per tutte le nefandezze fatte, ma non essere così drastico.
Quanto alla mia frase: "Io posso credere in Dio senza bisogno di dimostrarne ad altri l'esistenza" si riferisce solo a Dio. La scienza ti ripeto studia il sensibile e quindi era suo dovere capire che il sistema geogentrico era errato!

P.S. Io non sono per nulla autorevole, potete quindi per favore scendere al mio livello! Grazie.

...148
Teoria dell'evoluzione (riassunto)
Inizialmente c'era solo qualche ameba. Le amebe mutanti si adattarono meglio all'ambiente, diventando così delle scimmie.
Ci sono voluti molti anni per giungere all'attuale livello di evoluzione. Questo ritmo di cambiamento andava bene perchè non c'era molto da fare se non stare seduti a sperare di non essere divorati da maiali selvatici. Poi capitò che uno cadde su un bastone appuntito e così venne inventata la lancia. Fu lì che cominciarono i guai.
Io non c'ero, ma sono pronto a scommettere che molti sostenevano che la lancia non avrebbe mai sostituito le unghie come arme ideale, ma allora la "diversità" non era ancora celebre e ritengo che quelli del "Dite No alla Lancia" finalmente abbiano afferrrato il punto, o la "punta".
Il bello di una lancia è che quasi tutti sono in grado di capirla. In sostanza ha una sola caratteristica: l'estremità appuntita. Per questo livello di complessità il nostro cervello era equipaggiato. E non solo il cervello degli intellettuali...Anche l'uomo comune era in grado di cavarsela con una lancia.
La speranza di vita era di sette anni, ma quasi nessuno si lamentava di quanto fossero disorientanti le lance.
Ad un tratto (in termini evolutivi) alcuni mutanti costruirono la macchina da stampa. Due battiti di ciglia ed eravamo lì a sostiutire le batterie dei nostri computer portatili mentre sfrecciavamo nel cielo in lucenti oggetti volanti in cui servivano bibite e arachidi.
Per la maggior parte dei nostri problemi attuali io do la colpa al sesso ed alla carta. Seguitemi. Solo una persona su un milione è abbastanza in gamba da inventare una macchina da stampa. Così quando la società consisteva in solo qualche centinaio di persone simili alle scimmie che vivevano in caverne, la probabilità che uno di loro fosse un genio era estremamaente bassa. Ma la gente continuava a fare sesso, e con ogni scemo aggiunto alla popolazione la probabilità che qualche furbone di deviante scappasse fuori dalla rete genetica diventavano sempre più alte.
Una volta inventata la macchina da stampa siamo andati in rovina. Perchè da quel momento ogni volta che un mutante in gamba veniva fuori con qualche buona idea, la metteva per iscritto e la comunicava agli altri. Qualsiasi buona idea poteva essere migliorata. Esplose la civiltà. La complessità della vita aumento geometricamente. Ogni cosa diveto più grande e migliore.
Eccetto il nostro cervello.
Tutta la conoscenza che ci circonda è stata creata da una minuscola percentuale di mutanti intelligenti. Il resto di noi pesta l'acqua nel mortaio più forte che può. Il mondo è troppo complesso per noi. L'evoluzione non prosegue.
Grazie alla macchina da stampa, i mutanti intelligenti hanno catturato il loro genio e l'hanno comunicato in giro senza trasmetterlo geneticamente. L'evoluzione è entrata in corto circuito. Abbiamo avuto la conoscenza e la tecnologia prima dell'intelligenza.
Siamo un pianeta di sei miliardi e mezzo di tonti che vivono in una civiltà progettata da poche migliaia di mutanti sorprendentemente in gamba.

Scott Adams "Il principio di Dilbert"

Stephen1
Ma gli alieni esistono... credo di averne visti un paio e si mimetizzano anche molto bene! Anche alcuni di loro credono in un Dio e, incredibile ma vero, fanno discussioni tipo queste... è sorprendente come creature di origini cosi diverse e cosi lontane come noi e loro siano entrambe attratte dall'idea di Dio. In fondo credo l'universo abbia Dio come condizione necessaria e sufficiente per la sua vita ed evoluzione. Per i dettagli prego voi e gli alieni di attendere la morte. Giusto il tempo di afferrare il vero segreto del cosmo per poi tornare in vita e perpetuarla in questo eterno ciclo fino alla rivoluzione dell'evoluzione e l'inizio dell'involuzione. E ancora ripercorrere questo più grande ciclo un numero di volte pari alle stelle vissute in questo universo... Poi dopo tutto ciò non ci saranno più errori e quindi... l'infinito.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.