Il genio innato
Premetto una cosa: io assolutamente NON mi ritengo un genio.
Detto cio', secondo voi il genio innato esiste?
Molta gente mi direbbe di no, mi direbbe che è tutta una questione
di ambiente e di stimoli ricevuti durante l' infanzia. Mi direbbe
che parlare di "genio" in senso assoluto è sbagliato ed ingiusto.
Sinceramente sono stanco di dover sentire simili assurdità, dette solo
perché a molti fa piacere pensare così.
Per genio non intendo, come fanno in molti, un bravissimo architetto
che ha disegnato un grattacielo o un grande ingegnere che ha progettato
qualcosa di molto complicato. Per genio "innato" intendo una persona
con la naturale predisposizione a saper elaborare concetti nuovi, con
una straordinaria capacità nell'inventare ragionamenti "strani" e "diversi"
per arrivare a risultati stupefacenti. Per Genio intendo Gauss e ancor
piu' Ramanujan(il solo pensare a lui mi fa venire i brividi).
Penso che non si possa negare l' esistenza di persone (seppur ESTREMAMENTE
rare) con un apparato cerebrale enormemente piu' sviluppato delle persone
"normali".
Vi saluto
Detto cio', secondo voi il genio innato esiste?
Molta gente mi direbbe di no, mi direbbe che è tutta una questione
di ambiente e di stimoli ricevuti durante l' infanzia. Mi direbbe
che parlare di "genio" in senso assoluto è sbagliato ed ingiusto.
Sinceramente sono stanco di dover sentire simili assurdità, dette solo
perché a molti fa piacere pensare così.
Per genio non intendo, come fanno in molti, un bravissimo architetto
che ha disegnato un grattacielo o un grande ingegnere che ha progettato
qualcosa di molto complicato. Per genio "innato" intendo una persona
con la naturale predisposizione a saper elaborare concetti nuovi, con
una straordinaria capacità nell'inventare ragionamenti "strani" e "diversi"
per arrivare a risultati stupefacenti. Per Genio intendo Gauss e ancor
piu' Ramanujan(il solo pensare a lui mi fa venire i brividi).
Penso che non si possa negare l' esistenza di persone (seppur ESTREMAMENTE
rare) con un apparato cerebrale enormemente piu' sviluppato delle persone
"normali".
Vi saluto

Risposte
Riassumerei così il mio pensiero: con parole di Freud.
L'arte porta ad una riconciliazione tra i due principi in modo particolare. L'artista originariamenteè un uomo che si stacca dalla realtà perchè non può adattarsi a rinunciare alla soddisfazione dell'istinto, come la realtà esige, e che consente piena libertà di azione ai suoi desideri erotici e ambiziosi nel mondo della fantasia. Egli, però, ritrova la via del ritorno da questo mondo di fantasia alla realtà avvalendosi del particolare dono di plasmare le sue fantasie in verità di una specie nuova, apprezzate dagli uomini quali preziosi riflessi della realtà. Pertanto egli, in certo qual modo, diventa l'eroe, il re, il creatore o il favorito che desiderava essere, senza dover seguire la lung e tortuosa via consistente nel produrre modificazioni reali del mondo esterno. Ma egli può arrivare a tanto solo perchè altri uomini provano la stessa insoddisfazione che egli prova di fronte alla rinuncia voluta dalla realtà, e perchè tale insoddisfazione, che scaturisce dalla sostituzione del principio del piacere col principio della realtà, è essa stessa parte della realtà.
Spero che Sigmund si sia spiegato.
L'arte porta ad una riconciliazione tra i due principi in modo particolare. L'artista originariamenteè un uomo che si stacca dalla realtà perchè non può adattarsi a rinunciare alla soddisfazione dell'istinto, come la realtà esige, e che consente piena libertà di azione ai suoi desideri erotici e ambiziosi nel mondo della fantasia. Egli, però, ritrova la via del ritorno da questo mondo di fantasia alla realtà avvalendosi del particolare dono di plasmare le sue fantasie in verità di una specie nuova, apprezzate dagli uomini quali preziosi riflessi della realtà. Pertanto egli, in certo qual modo, diventa l'eroe, il re, il creatore o il favorito che desiderava essere, senza dover seguire la lung e tortuosa via consistente nel produrre modificazioni reali del mondo esterno. Ma egli può arrivare a tanto solo perchè altri uomini provano la stessa insoddisfazione che egli prova di fronte alla rinuncia voluta dalla realtà, e perchè tale insoddisfazione, che scaturisce dalla sostituzione del principio del piacere col principio della realtà, è essa stessa parte della realtà.
Spero che Sigmund si sia spiegato.

Non tutti i grandi geni sono stati pazzi. Molti erano semplicemente scorbutici o antipatici, ma penso ci siano diventati a causa della gente che li trattava "male"(non per cattiveria), come se fossero diversi, e di conseguenza loro si sono abituati a trattare male le persone.
Secondo me il genio rasenta la follia. Non perchè sia come essere folli, ma perchè le altre persone ti giudicano tale. Metti caso che tu sei in una stanza con persone che non sanno cosa sia la matematica, non ne conoscano nemmeno una parte. Se ti metti a parlargli di matematica per loro sei un pazzo, parli a vanvera. Guarda nell'antichità, dove questi comportamenti erano più usuali: se dicevi che la terra era tonda eri considerato pazzo. Capito cosa voglio intendere? Uno che sa una cosa molto bene tende col pensare solo a quello ed a incentrare tutto su ciò che sa. Io sono del parere che le persone un po' più eccentriche abbiano più possibilità di eccellere in qualcosa. Quelli che poi subiscono una deviazione, nel senso che perdono il contatto con la realtà perchè troppo intenti a pensare a ciò che gli riesce, finiscono con l'isolarsi dal mondo ed a crearsi un mondo loro: diventano per così dire pazzi. Non pazzi pazzi.
Secondo me c'è molto pregiudizio anche quando si parla di genio e follia, nel senso che molti pensano che sia indissolubile il binomio persona geniale-persona un po particolare.
Vi faccio un esempio, io non sono un genio, sono bravo in quello che faccio solo perchè lo studio con un impegno pazzesco, ma sono anche un po particolare, nel senso di eccentrico, ebbene tantissime persone, sopratutto quando ero un bambino pensavano che io fossi un genio, mentre ero solo un po strano....anche per alcune vicende personali....
Vi faccio un esempio, io non sono un genio, sono bravo in quello che faccio solo perchè lo studio con un impegno pazzesco, ma sono anche un po particolare, nel senso di eccentrico, ebbene tantissime persone, sopratutto quando ero un bambino pensavano che io fossi un genio, mentre ero solo un po strano....anche per alcune vicende personali....
concordo con keji....
dopo per fare un esempio8anche un po banale) di cio che dice:i brasiliani nel calcio xke sono cosi forti?sfornano campioni in continuazioni che dedicano la vita al pallone, l'unico modo(x loro) per uscire dalla povertà...ci dedicano anima e corpo..
dopo per fare un esempio8anche un po banale) di cio che dice:i brasiliani nel calcio xke sono cosi forti?sfornano campioni in continuazioni che dedicano la vita al pallone, l'unico modo(x loro) per uscire dalla povertà...ci dedicano anima e corpo..
Io credo soprattutto che una predisposizione di base ci debba essere, ma senza le giuste motivazioni od esperienze questa non possa venire sfruttata. Se ci fai caso tutti, in base a ciò che io so, i veri geni da piccoli vivevano in condizioni disagiate, per cui per uscire da queste situazioni hanno sviluppato abilità straordinarie. Interessandomi, nel mio piccolo, alla psicologia, credo che ciò sia dovuto al fatto che un individuo normale senza particolari difficoltà non abbia stimoli tali da permettere tale sviluppo, mentre per la persona che vive in condizioni disagiate diventa nbecessità inventarsi qualcosa. Essendo tutte le preoccupazioni di questa persona indirizzate verso un unico scopo questa sviluppa tali necessità togliendo qualcosa al resto della, non so come dire... diciamo che tutta l'energia e tutti gli stimoli vengano per così dire in un'unica direzione. Trovi soddisfazione in altre cose. Non so se mi sono spiegato, invito qualcun'altro che abbia capito cosa voglia dire a spiegarlo meglio. Una cosa ancora: molti di questi geni hanno avuto una vita sessuale deviata o solitaria, hanno incontrato difficoltà ad instaurare rapporti con altre persone per cui preferivano stare da soli o comunque con pochi intimi. Questo penso stia a dimostrazione del fatto che qualcosa nella loro mente non funzionasse normalmente (anche se penso che la normalità non esista se non paragonata alla media delle persone). Rasentavano la follia, e molti hanno dimostrato di esserlo nelle cose che non aevano a che fare con la cosa in cui eccellevano. (vedi il famosissimo John Nash di "A Beautiful Mind").