Il genio innato

eafkuor1
Premetto una cosa: io assolutamente NON mi ritengo un genio.
Detto cio', secondo voi il genio innato esiste?
Molta gente mi direbbe di no, mi direbbe che è tutta una questione
di ambiente e di stimoli ricevuti durante l' infanzia. Mi direbbe
che parlare di "genio" in senso assoluto è sbagliato ed ingiusto.
Sinceramente sono stanco di dover sentire simili assurdità, dette solo
perché a molti fa piacere pensare così.
Per genio non intendo, come fanno in molti, un bravissimo architetto
che ha disegnato un grattacielo o un grande ingegnere che ha progettato
qualcosa di molto complicato. Per genio "innato" intendo una persona
con la naturale predisposizione a saper elaborare concetti nuovi, con
una straordinaria capacità nell'inventare ragionamenti "strani" e "diversi"
per arrivare a risultati stupefacenti. Per Genio intendo Gauss e ancor
piu' Ramanujan(il solo pensare a lui mi fa venire i brividi).
Penso che non si possa negare l' esistenza di persone (seppur ESTREMAMENTE
rare) con un apparato cerebrale enormemente piu' sviluppato delle persone
"normali".
Vi saluto :smt039

Risposte
giacor86
se non volevi il latino andavi al liceo scientifico tecnologico.

fireball1
Mi fate venire in mente la simpatica copertina
del mio libro "Lezioni di Analisi Matematica I"
dei professori Berstch e Dal Passo (la seconda
è la mia prof. di Analisi, che dalla copertina
del libro sembrerebbe molto simpatica,
invece è ESATTAMENTE il contrario :D)...



Se non si dovesse leggere c'è scritto
sulla copertina anteriore "Più studi, più sai",
poi "più sai, più dimentichi"... Sul retro
c'è "più dimentichi, meno sai!" seguito
da "e allora, chi te lo fa fare?" !! :D:D:D:D

carlo232
"gaussz":
per riuscire in tutte le materie bisogna fare sforzi sovrumani da secchioni "mnemonici"(fidatevi, almeno dalle mie parti era così, ma credo anche altrove), per poi uscire dalla scuola e non ricordare niente di quello che si è studiato, purtroppo non sono tutti dei geni a cui basta sapere ciò che c'è da sapere. Se vogliamo, a causa della sua durezza il sistema scolastico italiano sforna più individui preparati ma non eccezionali, declassa le persone che forse hanno notevoli capacità e sforna una massa di individui di bassissimo livello livello culturale rispetto agli altri paesi: un disastro, peggio di così non potrebbe essere...


Mi trovo in accordissimo con te, è incredibilmente vero come a causa delle esagerata quantià di informazioni che si è dovuta digerire al liceo, poi non si ricordi più niente, che utilità ha imparare (o in questo caso memorizzare) per poi dimenticare?

Forse un giorno entrerà il prof in classe con in mano un foglio con scritti caratteri casuali in binario 010100010111010010101...
e dirà "Studiatelo per giovedì...", non mi stupirei...

Ciao! :D

Sk_Anonymous
si, però il latino potrebbe benissimo essere una materia a scelta come accade in tutti i paesi civili, non ha senso costringere qualcuno a studiare latino, se non ci fosse o se fosse a scelta si recupererebero più persone! che senso ha imporre un certo programa di studio oggigiorno che con internet il sapere è diventato globale e accessibile a tutti, come dire: studia questo! ma è un non-sense...come fai a stabilire cosa è giusto studiare per la crescita dell'individuo, tra l'infinità della cultura e la facilità a cui si può accedere ad essa ora. Su questo almeno siete d'accordo?

stellacometa
CONCORDO con Peppino!!!!

Giusepperoma2
"gaussz":
[...]Latino allo scientifico è una materia inutile che non forma, anzi "sforma" :-D ho conosciuto persone con notevoli capacità matematiche ma che hanno dovuto abbandonare la scuola a causa del latino! un assurdo...per una lingua morta! forse ha fatto bene Keji!
per riuscire in tutte le materie bisogna fare sforzi sovrumani da secchioni "mnemonici"(fidatevi, almeno dalle mie parti era così, ma credo anche altrove), per poi uscire dalla scuola e non ricordare niente di quello che si è studiato, purtroppo non sono tutti dei geni a cui basta sapere ciò che c'è da sapere. Se vogliamo, a causa della sua durezza il sistema scolastico italiano sforna più individui preparati ma non eccezionali, declassa le persone che forse hanno notevoli capacità e sforna una massa di individui di bassissimo livello livello culturale rispetto agli altri paesi: un disastro, peggio di così non potrebbe essere...


a me il Latino non piaceva (mi hanno rimandato due volte, in primo e secondo.... ma non ho dovuto abbandonare la scuola, ho solo dovuto impegnarmi di piu'.

Studiare e' sacrificio... non si puo' pretendere di andare a scuola solo per fare quello che ci piace, allora dov'e' la formazione?

Per crescere bisogna faticare punto e basta!!!!

Poi ora sembra che la parola "mnemonico" sia sinonimo di "sbagliato" o "inutile"!

Ora, che una memoria senza intelligenza sia inutile, e' un fatto evidente, siamo tutti d'accordo, ma chi ha detto che la memoria di per se' sia inutile? Io non sono affatto d'accordo, anche se, come tutti voi, provo piu' piacere a sviluppare l'intelligenza che la memoria...

Sk_Anonymous
si, quello anglosassone :!:

stellacometa
Secondo te esiste un sitema scolastico eccellente?

Sk_Anonymous
scusate se mi intrometto, ma se dovete discutere di sistema scolastico italiano, perchè non lo raffrontate con quello degli altri paesi d'Europa?se volete il mio parere, quello italiano è una vera ##!@[]ò!!#!!, è lo stesso escaturito dalla riforma scolastica di Gentile anteguerra...per non parlare della riforma Moratti... Latino allo scientifico è una materia inutile che non forma, anzi "sforma" :-D ho conosciuto persone con notevoli capacità matematiche ma che hanno dovuto abbandonare la scuola a causa del latino! un assurdo...per una lingua morta! forse ha fatto bene Keji!
per riuscire in tutte le materie bisogna fare sforzi sovrumani da secchioni "mnemonici"(fidatevi, almeno dalle mie parti era così, ma credo anche altrove), per poi uscire dalla scuola e non ricordare niente di quello che si è studiato, purtroppo non sono tutti dei geni a cui basta sapere ciò che c'è da sapere. Se vogliamo, a causa della sua durezza il sistema scolastico italiano sforna più individui preparati ma non eccezionali, declassa le persone che forse hanno notevoli capacità e sforna una massa di individui di bassissimo livello livello culturale rispetto agli altri paesi: un disastro, peggio di così non potrebbe essere...

keji1
Nuova impresa.... stasera tre ore full immersion di costruzioni: fatto tutto il programma di quinta sino ad ora! Grazie.... sono distrutto!

fireball1
"cavallipurosangue":
Parla uno di quelli che sono sempre stati ferreamente convinti sul da farsi nel futuro... Ma in ogni caso sono troppo d'accordo con te.
Anche io avrei evitato volentieri molte materie che non mi piacevano, ma mi rendo sempre più conto che mi sono servite tantissimo per la mia maturazione personale. Che vita grigia sarebbe stata!! :-D


Parole sante, Valerio. Non sono mai stato così d'accordo con te!!!

Woody1
"cavallipurosangue":
[quote="Kroldar"]Carlo, permettimi di contraddirti... permettimelo giusto perché ho 5 o 6 anni in più a te; non sono un'eternità, è verissimo, ma almeno ho terminato gli studi superiori e mi sono fatto un'idea dell'università. Penso che la scuola superiore non debba dare (o meglio non debba dare SOLO) le conoscenze, ma soprattutto orientare i ragazzi e formarli. Le conoscenze te le dà l'università. Quasi tutti i giovani di 14 anni che scelgono la scuola superiore non hanno ben chiaro cosa voler fare in futuro e la maggioranza di colore che già ha un'idea finisce per cambiare opinione durante il quinquennio ai superiori. Ma questo per un motivo molto semplice: non si può scegliere bene se non si ha una vasta gamma di strade da poter percorrere. La scuola media non è atta a far scegliere, ma a dare delle basi di cultura e un metodo di studio. Solo grazie alla scuola superiore si inizia ad affrontare una panoramica di materie più vasta, tra cui scegliere quella che caratterizzerà il proprio futuro. Forse qualcuno (ma è uno su diecimila) sa già cosa farà da grande e non cambierà idea durante le superiori, ma la mancanza di una cultura, o meglio di un'infarinatura, che abbracci molti campi è una grave pecca nella formazione dell'individuo. Oltre a farti sentire del tutto "ignorante" in certi campi, ti preclude la possibilità di collegare tra loro varie aree dello scibile, ma non solo: ti impedisce di "vivere"! Le materie che si fanno più o meno in tutti i licei (italiano, matematica, storia, geografia, matematica, scienze, et cetera) sono FONDAMENTALI per la formazione di un individuo e non si può prescindere da essere; non è un caso se tutte le scuole le insegnano (dove più, dove meno). Il problema è che per acquisire le conoscenze il tempo c'è... per formare la persona no. Ora che ho finito il liceo mi rendo sempre più conto dei benefici che una cultura (o meglio un'infarinatura) poliedrica ti dà... sia per il prosieguo degli studi (in qualunque campo) sia per l'inserimento dell'individuo nella società. Naturalmente puoi non credermi, magari prova a chiedere a qualcuno che per la scuola e magari anche per l'università ci è già passato. Quello che dici tu è normale per la tua età, ma ti metto in guardia che le cose stanno in modo leggermente diverso... a me nessuno lo ha saputo spiegare quando avevo la tua età... in parte ero io a non volerci credere... ma col tempo si può cambiare idea.


Parla uno di quelli che sono sempre stati ferreamente convinti sul da farsi nel futuro... Ma in ogni caso sono troppo d'accordo con te.
Anche io avrei evitato volentieri molte materie che non mi piacevano, ma mi rendo sempre più conto che mi sono servite tantissimo per la mia maturazione personale. Che vita grigia sarebbe stata!! :-D[/quote]
Concordo pienamente. :-D :-D :-D

cavallipurosangue
"Kroldar":
Carlo, permettimi di contraddirti... permettimelo giusto perché ho 5 o 6 anni in più a te; non sono un'eternità, è verissimo, ma almeno ho terminato gli studi superiori e mi sono fatto un'idea dell'università. Penso che la scuola superiore non debba dare (o meglio non debba dare SOLO) le conoscenze, ma soprattutto orientare i ragazzi e formarli. Le conoscenze te le dà l'università. Quasi tutti i giovani di 14 anni che scelgono la scuola superiore non hanno ben chiaro cosa voler fare in futuro e la maggioranza di colore che già ha un'idea finisce per cambiare opinione durante il quinquennio ai superiori. Ma questo per un motivo molto semplice: non si può scegliere bene se non si ha una vasta gamma di strade da poter percorrere. La scuola media non è atta a far scegliere, ma a dare delle basi di cultura e un metodo di studio. Solo grazie alla scuola superiore si inizia ad affrontare una panoramica di materie più vasta, tra cui scegliere quella che caratterizzerà il proprio futuro. Forse qualcuno (ma è uno su diecimila) sa già cosa farà da grande e non cambierà idea durante le superiori, ma la mancanza di una cultura, o meglio di un'infarinatura, che abbracci molti campi è una grave pecca nella formazione dell'individuo. Oltre a farti sentire del tutto "ignorante" in certi campi, ti preclude la possibilità di collegare tra loro varie aree dello scibile, ma non solo: ti impedisce di "vivere"! Le materie che si fanno più o meno in tutti i licei (italiano, matematica, storia, geografia, matematica, scienze, et cetera) sono FONDAMENTALI per la formazione di un individuo e non si può prescindere da essere; non è un caso se tutte le scuole le insegnano (dove più, dove meno). Il problema è che per acquisire le conoscenze il tempo c'è... per formare la persona no. Ora che ho finito il liceo mi rendo sempre più conto dei benefici che una cultura (o meglio un'infarinatura) poliedrica ti dà... sia per il prosieguo degli studi (in qualunque campo) sia per l'inserimento dell'individuo nella società. Naturalmente puoi non credermi, magari prova a chiedere a qualcuno che per la scuola e magari anche per l'università ci è già passato. Quello che dici tu è normale per la tua età, ma ti metto in guardia che le cose stanno in modo leggermente diverso... a me nessuno lo ha saputo spiegare quando avevo la tua età... in parte ero io a non volerci credere... ma col tempo si può cambiare idea.


Parla uno di quelli che sono sempre stati ferreamente convinti sul da farsi nel futuro... Ma in ogni caso sono troppo d'accordo con te.
Anche io avrei evitato volentieri molte materie che non mi piacevano, ma mi rendo sempre più conto che mi sono servite tantissimo per la mia maturazione personale. Che vita grigia sarebbe stata!! :-D

keji1
mica troppo, lavori tutto il giorno, vai a scuola facendo dei sacrifici e poi sprechi tutto così? un po' di cervello. quando dormivamo a scuola poi la mattina presto pigliava e andava a lavorare, troppo sonato. vai a casa a dormire se poi devi andare a lavorare!

stellacometa
Mmmhh...in queste circostanze non mi posso fare trasportare e non mi voglio fare trasportare..Se però c'è Occupazione non posso fare lezione..quindi...
ehehehe..questo del serale doveva essere forte!

keji1
"stellacometa2003":
Mmhhh...le giornate di occupazione dell'istituto (cretinate degli studenti per perdere tempo BLEAH) ammetto che mi hanno fregata!!!
Ad ogni modo l'importante non è la quantità di tempo che trascorriamo tra i banchi di scuola ma la qualità!!!!

Ti fai portare sulla cattiva strada. Il massimo del massimo è stato uno studente del serale che veniva ad occupare! Da vedere! :)

Kroldar
Carlo, permettimi di contraddirti... permettimelo giusto perché ho 5 o 6 anni in più a te; non sono un'eternità, è verissimo, ma almeno ho terminato gli studi superiori e mi sono fatto un'idea dell'università. Penso che la scuola superiore non debba dare (o meglio non debba dare SOLO) le conoscenze, ma soprattutto orientare i ragazzi e formarli. Le conoscenze te le dà l'università. Quasi tutti i giovani di 14 anni che scelgono la scuola superiore non hanno ben chiaro cosa voler fare in futuro e la maggioranza di colore che già ha un'idea finisce per cambiare opinione durante il quinquennio ai superiori. Ma questo per un motivo molto semplice: non si può scegliere bene se non si ha una vasta gamma di strade da poter percorrere. La scuola media non è atta a far scegliere, ma a dare delle basi di cultura e un metodo di studio. Solo grazie alla scuola superiore si inizia ad affrontare una panoramica di materie più vasta, tra cui scegliere quella che caratterizzerà il proprio futuro. Forse qualcuno (ma è uno su diecimila) sa già cosa farà da grande e non cambierà idea durante le superiori, ma la mancanza di una cultura, o meglio di un'infarinatura, che abbracci molti campi è una grave pecca nella formazione dell'individuo. Oltre a farti sentire del tutto "ignorante" in certi campi, ti preclude la possibilità di collegare tra loro varie aree dello scibile, ma non solo: ti impedisce di "vivere"! Le materie che si fanno più o meno in tutti i licei (italiano, matematica, storia, geografia, scienze, et cetera) sono FONDAMENTALI per la formazione di un individuo e non si può prescindere da esse; non è un caso se tutte le scuole le insegnano (dove più, dove meno). Il problema è che per acquisire le conoscenze il tempo c'è... per formare la persona no. Ora che ho finito il liceo mi rendo sempre più conto dei benefici che una cultura (o meglio un'infarinatura) poliedrica ti dà... sia per il prosieguo degli studi (in qualunque campo) sia per l'inserimento dell'individuo nella società. Naturalmente puoi non credermi, magari prova a chiedere a qualcuno che per la scuola e magari anche per l'università ci è già passato. Quello che dici tu è normale per la tua età, ma ti metto in guardia che le cose stanno in modo leggermente diverso... a me nessuno lo ha saputo spiegare quando avevo la tua età... in parte ero io a non volerci credere... ma col tempo si può cambiare idea.

carlo232
"Giusepperoma":
per quanto riguarda i problemi tutti uguali, credo che su questo forum siamo tutti d'accordo! ma non sono tutti come noi: amanti della Matematica e delle sfide, devi convenire con me che per la stragrande maggioranza dei ragazzi sono indispensabili e, a volte, non sono sufficienti!


Eh si, questo e vero, è vero anche che viene troppo spesso confuso "diritto allo studio" con "diritto alla promozione",
purtroppo quest'ultimo è un problema serio se pensiamo che la scuola sta (o è? Perdonate se non sono aggiornato!) per diventare obbligatoria fino ai 18 anni!

Comunque quello che io e gli altri vogliamo dire è che si ci deve essere una preparazione di base {elementari e medie ma [medie fatte bene (non come troppo spesso capita...)]} ma poi si dovrebbero fare delle scelte, in effetti uno può scegliersi la scuola superiore ma se guardiamo bene alla fine il programma dei licei è più o meno lo stesso, che uno faccia ragioneria o indirizzo informatico, a me sembra esagerato dover aspettare l'università per studiare quel che veramente ci interessa.

Ciao! :D

PS credevo davvero che ti fossi offeso, forse sarà stata colpa dei ! :-D

Giusepperoma2
per Carlo:

premetto a scanso di equivoci che non avevo ritenuto offensivo il tuo post (lo dico perche' rileggendo il mio ultimo post ho avuto paura di dare l'impressione opposta!)

Ora si che concordo con te!!!!

uno che non si fa' domande e non cerca risposte e' una persona banale!


Io credo tuttavia che la scuola italiana, almeno in teoria (la pratica e' poi diversa da scuola a scuola, da classe a classe e, ovviamente, da insegnante a insegnante!) sia pensata per fornire allo studente

1- le capacita' di base necessarie

2 - gli stimoli necessari

per uscire dalla banalita'.

saper declinare a memoria rosa rosae... non e' certamente utile di per se', ma e' indispensabile se si vuole essere ingrado di apprezzare i classici dall'originale... questa e' cultura...

A mio avviso il VERO problema della scuola italiana sta' nel fraintendimento, piu' o meno voluto, dei concetti di "scuola obbligatoria" e "diritto allo studio" rispettivamente fraintesi e interpretati come

"promozione obbligatoria" (o quasi) e "diritto alla promozione"

Personalmente io NON credo che la scuola sia o debba essere per tutti, se uno non vuole studiare perche' costringerlo? Certo, tutti devono avere il diritto di poter studiare, questo si...


ops... scusate credo di essere scivolato fuori tema...

ciao ciao
per quanto riguarda i problemi tutti uguali, credo che su questo forum siamo tutti d'accordo! ma non sono tutti come noi: amanti della Matematica e delle sfide, devi convenire con me che per la stragrande maggioranza dei ragazzi sono indispensabili e, a volte, non sono sufficienti!

carlo232
"Giusepperoma":
per quanto riguarda il discorso della "cultura generale eccetera", non puoi immaginare quanto sia importante e quanto io stesso rimpianga ora di averla pensata esattamente come te quando avevo la tua eta'.


Si, è importante avere una cultura generale, ma cultura è sapere come si comportano le persone quali sono magari i loro usi e costumi, la cultura è importante per vivere con gli altri, o perlomeno per vivere con persone civili. Ora sapere a memoria tutti i sette colli di Roma, ti sembra cultura? E declinare quasi come degli automi rosa,rosae...? Oppure risolvere sfilze di problemi matematici tutti uguali tra loro, con solo i dati diversi?

Ad ogni modo io sono tra gli adulti "figli" del sistema scolastico italiano e, ripeto, non mi sento ne' banale ne' superficiale e, fino a prova contraria, non lo sono


Ma certo, in altri post ho avuto occasione di leggere i tuoi interventi e scambiare idee con te e so che non sei ne banale ne superficiale, infatti come sai le eccezioni esistono, io facevo un discorso generale, devi ammettere che la gente in media è banale (non lo dico credendomi chissa chi, ma chi non si fa domande sul mondo e non cerca di capire i principi che stanno ala base delle cose secondo me è una persona banale), ma forse mi sbaglio non è colpa del sistema scolastico, forse la banalità insita nella maggior parte delle persone...

Ciao! :D

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.