Essere portati per una materia è o no un fattore genetico?

pepy86
VORREI PROPORVI UNA DISCUSSIONE CHE HO AVUTO UN PO DI TEMPO FA CON UNA PERSONA:
secondo voi esiste la predisposizione alle materie scentifiche?una sorta di "genialità" per una certa materia...quindi qualcosa di genetico(osservazione da biologa)oppure è solo un dato dovuto all'esperienza?

sarà vero dire che lui è più bravo perchè ha il genio innato?o bisognerebbe dire che è più bravo perchè ha studiato di +?

AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA....ciao a tutti!!! :D

Risposte
...148
Non sono d'accordo. Le capacità innate esistono ed è inutile negare che non siamo portati verso niente in particolare.


Non ho detto che siamo tutti uguali e che non abbiamo capacità innate. Credo invece che queste influiscano in maniera molto piccola alla riuscita di una persona in una qualsiasi disciplina.
L' ambiente favorevole, il momento storico, l' educazione contano molto di più.

Lo hai detto tu stesso, Stephen, in un altro topic che la maggior parte dei nobel sono targati USA.
Questo vuol dire che tutto il resto del mondo è geneticamente inferiore?
Ovviamente sto parlando di persone nate sane ovvero con tutte le potenzialità intelletive di un uomo medio.

Prendi le biografie dei "grandi".
Mozart è nato in una famiglia di musicisti ha iniziato a suonare da piccolissimo, tutta la sua vita, la sua giornta era la musica.
Freud era talmente accanito nello studio che si dimenticava di mangiare per giorni e frequentava le grandi università del centro europa.
Per ultimo Bill Gates, il prototipo del "nerd" americano, ovvero il secchione sfigato, per risparmiare tempo ai suoi studi da giovane dormiva durante i tragitti in autobus.

Insomma, vi voglio dire, non crediamo alla mela che cade sulla testa di Newton.

desko
"Luca.Lussardi":
Secondo me invece no, le cose non stanno così. Secondo me tutti possono arrivare all'eccellenza, ma con tanta passione e tanta umiltà, non con un po'....

Siamo tutti uguali, chimicamente i nostri cervelli sono del tutto identici. Quello che manca è la volontà vera ad applicarsi, non basta dire "sì, lo voglio...", bisogna volere veramente una cosa, allora sì che si arriva in alto.

Ve lo dice uno che ha ripetuto la prima media, e che aveva 0 in Matematica alle elementari ed in prima media, e pian piano è risalito... io non sono arrivato in alto, però credo di avere la volontà e la passione per riuscirci.

SU una cosa hai perfettamente ragione, anch'io forse inconsciamente cadevo nell'equivoco: per impegnarsi non basta dire "sì, lo voglio", come non è il tempo che si studia che fa la differenza, ma la "qualità dello studio" (e a parità di questa il tempo).

Però ...
cosa intendi esattamente con "chimicamente i nostri cervelli sono del tutto identici"?
Come esistono persone con ritardi mentali (credo che sia un vero e proprio handicap, più o meno invalidante), non possono esistere simmetricamente persone con "vantaggi" mentali?
Oppure, io non mi intendo di autismo, ma sembra che chi ne soffreaccanto a disturbi del comportamento abbia un'abilità matematica particolare (che non viene sviluppata adeguatamente per i vari problemi che una situazione del genere comporta).

Insomma, non so se è una componente genetica o cos'altro, ma qualcosa di più del proprio impegno, fosse anche influente un 1% deve esserci.

pepy86
io sono innegabilmente d'accordo con stephen...come ho già scritto in un post precedente non si può paragonare la "genialità"di un personaggio con l'impegno di una persona diciamo "comune"...qualcosa in più ci deve pur essere!! :-D
poi è naturale che l'impegno e la dedizione portino a risultati perchè diciamoci, non si può salire al secondo piano senza le scale...ma non è tutto..ci vuole, sempre secondo me ovviamente, quel non so che, che dice eafkuor :-)

eafkuor1
Io stento a credere che Euler, Ramanujan, Gauss, Hardy sia gente comune che si è solo impegnata un po' di più

Stephen1
i nostri cervelli sono tutti uguali???
mah...

Luca.Lussardi
Secondo me invece no, le cose non stanno così. Secondo me tutti possono arrivare all'eccellenza, ma con tanta passione e tanta umiltà, non con un po'....

Siamo tutti uguali, chimicamente i nostri cervelli sono del tutto identici. Quello che manca è la volontà vera ad applicarsi, non basta dire "sì, lo voglio...", bisogna volere veramente una cosa, allora sì che si arriva in alto.

Ve lo dice uno che ha ripetuto la prima media, e che aveva 0 in Matematica alle elementari ed in prima media, e pian piano è risalito... io non sono arrivato in alto, però credo di avere la volontà e la passione per riuscirci.

eafkuor1
E' vero quello che dice Stephen

Stephen1
Scusami un attimo davide, ci sono persone che fanno a gara a chi sgobba di più, che sono umili e con tanta passione ma non raggiungono risultati importanti!!!
Se fosse come dici tu basterebbe impegnarsi per scoprire qualcosa di nuovo e tutti potrebbero farlo con un pò di "passione impegno e umiltà".
Non sono d'accordo. Le capacità innate esistono ed è inutile negare che non siamo portati verso niente in particolare. E per essere portati verso una disciplina non basta che questa ci piaccia e che ci passiamo 10 ore al giorno a studiarla.

eafkuor1
"Davide11":
Nella realtà esiste la quotidianità del lavoro, la passione e l' umiltà.

Nella maggior parte delle volte si. Ma in alcuni casi esiste anche un po' di genialità.
E non chiedetemi cosa sia :-)

pepy86
:-D sono d'accordo con te!!!

desko
"Davide11":
Sono d'accordo con il secondo post di Luca.
Questa storia dell' essere o no portati per una disciplina non ha fatto altro che creare danni a molti studenti.
Questi si convincono a gettare la spugna nello studio alle prime difficoltà perchè convinti di non essere portati.

Se prendiamo come esempio le vite dei personaggi che hanno fatto la storia del progresso umano ci rendiamo conto che le più grandi qualità che hanno sono l' essere dei grandi lavoratori e umili.

Il mito del "genio e sregolatezza" è tutta letteratura romantica. Nella realtà esiste la quotidianità del lavoro, la passione e l' umiltà.


Aggiungo poche parole per chiarire il mio pensiero: l'essere portati o meno per me è un fatto che sussiste, eventualmente in forma marginale rispetto al lavoro, all'impegno e quant'altro; verosimilmente è molto minoritario, ma c'è.
Per molto minoritario intendo che il più "studioso" dei non portati è di gran lunga "matematicamente più bravo" di chi è portato ma non ci si applica.

Ovvero, l'essere dotati di talento particolare non può essere un alibi per non riuscire, eventualmente lo è per non raggiungere l'eccellenza.

fireball1
Pienamente d'accordo con Davide11.

stellacometa
"Davide11":
Il mito del "genio e sregolatezza" è tutta letteratura romantica. Nella realtà esiste la quotidianità del lavoro, la passione e l' umiltà.


:smt038 =D> :smt023

...148
Sono d'accordo con il secondo post di Luca.
Questa storia dell' essere o no portati per una disciplina non ha fatto altro che creare danni a molti studenti.
Questi si convincono a gettare la spugna nello studio alle prime difficoltà perchè convinti di non essere portati.

Se prendiamo come esempio le vite dei personaggi che hanno fatto la storia del progresso umano ci rendiamo conto che le più grandi qualità che hanno sono l' essere dei grandi lavoratori e umili.

Il mito del "genio e sregolatezza" è tutta letteratura romantica. Nella realtà esiste la quotidianità del lavoro, la passione e l' umiltà.

Stephen1
Scusa mi sono espresso male... non voglio dire che si riesce meglio in cose che non ci piacciono. Intendevo non sempre si riesce meglio nelle cose che ci piacciono. :wink:

stellacometa
"Stephen":
Non credo sia vero che si riesce meglio in quello che ci piace di più.
La motivazione a quello che ho scritto è quella predisposizione che un pò innata e un pò dovuta al tipo di educazione da bambini ci porta a far meglio certe cose piuttosto che altre.


Beh..personalmente io faccio meglio quello che mi piace...

Però sono d'accordo quando dici che dipende molto dall'ambiente in cui siamo cresiuti....perchè il nostro modo di essere si forma soprattutto così!!!

Stephen1
Non credo sia vero che si riesce meglio in quello che ci piace di più.
La motivazione a quello che ho scritto è quella predisposizione che un pò innata e un pò dovuta al tipo di educazione da bambini ci porta a far meglio certe cose piuttosto che altre.

pepy86
CERTO..sono d'accordissimo che la perseveranza è fondamentale...ma ci sono cose che riescono meglio o peggio, diciamo NATURALMENTE...in qualsiasi ambito la perseveranza e l'impegno soo fondamentali ma concedetemi il fatto che qlcs di genetico ci deve essere.. :-D

son Goku1
a me piace fare il paragone con il pugilato, nel pugilato ci sono i pesi piuma e i pesi massimi, chiaramente c'è chi è più forte geneticamente ma c'è anche chi con l'allenamento supera il "gap genetico", così come ci sono i pappemolle, alla fine chi si mette in mostra sugli altri a parità di studio probabilmente anzi sicuramente ha una certa predisposizione genetica inutile negarlo ma che non conta poi così tanto penso sia più importante l'impegno e la perseveranza, la matematica alla fin fine è della stessa difficoltà della letteratura, uno può passare la vita a studiare la letteratura o la biologia e diventare un genio in quei campi ma completamente ignorante in matematica o viceversa studiare così tanto la matematica da diventare genio e invece sembrare un idiota dal punto di vista della biologia

pepy86
ESATTO...io sono d'accordo con te...prendi per esempio la pittura...per quanto uno possa impegnarsi e fare scuole d'arte se non ha l'occhio per la prospettiva per le dovute dimensioni, viene fuori una schifezza...se non sai disegnare, non disegni è inutile!!!
si ci può essere il professore che da un incompetente ti fa diventare una persona decente ma da qui ad avere un talento per una cosa c'è nè di differenza...o no? :roll:

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