Elezioni politiche italiane del 2013 - Presondaggio

hamming_burst
Vorrei sapere come vi posizionate nel maremagnum della situazione partitica italiana attuale, perciò cosa votereste ad una possibile elezione.
Ho considerato la separazione delle coalizioni presenti sui giornali e qualcosa da wikipedia, con il possibile Premier.

IMPORTANTE
il sondaggio per un mio errore è stato resettato. Se volete potete rivotare. Chiedo scusa a chi lo aveva già fatto.

Risposte
Vanzan
Ah ok.. sul senato concordo con te! Io posso votare solo alla camera e secondo me lo sbarramento del 4 percento è raggiungibile per Giannino

Vanzan
@Sergio: Affermi che è la solita musica oramai ripetuta da destra e sinistra, eppure secondo te c'è la sola opportunità Berlusconi/bersani? Cioè dopo venti anni che ripetono di tagliare spesa pubblica(cosa che non hanno fatto) diminuire le tasse(cosa che non hanno fatto), liberalizzare(cosa che ha fatto bersani solo in parte) eccc io dovrei votarli? Ma allora sono masochistaXD
Piuttosto che votare i soliti, che promettono e sicuramente non mantengono, preferisco votare chi è nuovo e non è mai stato nel sistema! magari poi non mantiene nemmeno lui.. Ma se voto bersani o Berlusconi ne ho gia la certezza.

Rggb: quali sono i punti impossibili da praticare?

dzcosimo
Poi fai bene a fare le pulci a tutti e a criticare, perchè alla base di questo sta la democrazia e lo dovrebbero fare tutti. Però va fatto tenendo sepre bene conto la realtà delle cose, ovvero la limitatezza intrinseca dell'essere umano. Tutti hanno difetti sia strettamente personali sia relativi al proprio pensiero e alle proprie idee.
C'è da mettere su un piatto le idee condivisibili ed interessanti e dall'altro quelle non condivisie, i pregi da una parte i difetti dall'altra, e vedere da dove pende la bilancia.
Se no invece di essere persone intelligenti e riflessive siamo disfattisti qualunquisti, e questo forse è pure peggio.

Riportando tutto questo ai partiti ce ne sono alcuni in cui la milancia pende fortemente dalla parte negativa (pdl, lega,...), partiti in cui la bilancia oscilla nei pressi dell'equilibrio (pd,...), partiti in cui pende fortemente dalla parte positiva, e secondo me Fare, almeno per ora, è fra questi

dzcosimo
@Sergio: quello che dici è interessante, e mi prendo tempo per capirlo meglio. Ma comunque datti un'occhiata al programma di Fare. Sono liberisti ma non in maniera così estrema, o meglio il loro programma non lo è. Lo stato non viene affatto eliminato, ma limitato ed eliminato dove è dannoso, potenziato altrove.

Rggb1
:|

"Fare etc." fa alcune proposte interessanti, alcune deliranti e altre impossibili da praticare. Ho come l'impressione che i due più noti autori (Boldrin e Zingales) non si rendano ben conto della differenza fra teoria e pratica: anche Monti, con i suoi decreti, era sicurissimo di ridurre - significativamente e abbastanza rapidamente - alcuni fattori negativi e di indurre miglioramenti, ma ci ha sbattuto il naso; e ancora non è convinto, ce lo deve sbattere almeno un altro paio di volte. Considerate il fatto che Monti ha un curriculum assai più prestigioso dei sopraccitati e ha gia' esperienza pratica (anche in ambito comunitario), se è stato capace di tali errori, figuriamoci questi.

E poi, dài... ancora con 'sta scemenza delle alienazioni pubbliche. E basta là.

dzcosimo
Fare per fermare il declino non Fare per fermare ^_^
Comunque rinnovo l'invito di Vanzan che pure già ho fatto in passato su questo forum

Vanzan
Oggi sono stato al comizio di Oscar Giannino nella mia città. Personalità straripante, molto preparato e ha idee interessanti! Per chi non ne ha mai sentito parlare consiglio di guardare il sito di Fare per fermare.

Sk_Anonymous
Insomma, giù a \(\pi/2 \) di nuovo? Sabbia e rincorsa per la prossima inc****a...

Zero87
"Delirium":
ma è da qualche giorno che ho un brutto presentimento...
Qui va a finir male.

Correggo "qui va a finir molto molto male"...
Ve la immaginate, ad esempio, una restituzione dell'IMU? Un condono fiscale?
E ho citato solo "aspetti superficiali"...

Sk_Anonymous
Non sono esperto di sondaggi et similia, ma è da qualche giorno che ho un brutto presentimento...
Qui va a finir male.

kobeilprofeta
Non è come pensi. 
Io stesso ho detto che, pur ritenendo il mio voto inutile, andrò a votare: per una questione di morale personale e soprattutto per rispetto di chi ha faticato molto per ottenere questo diritto (che è diventato "dovere").

Quindi io ho solo citato l'argomento dell' inutilità del voto, se ci fai caso non ho mai detto che non voglio votare!

Faussone
@kobeilprofeta

Ho citato i paradossi di Zenone perché sono basati sul manipolare nel modo sbagliato quantità infinitesime (infiniti tempi infinitesimi che secondo Zenone darebbero come somma infinito, per cui occorrerebbe un tempo infinito affinché Achille raggiunga la tartaruga o una freccia il bersaglio), e il tuo paradosso sull'inutilità del voto mi ricorda un po' quello: tu dici che un voto singolo non conta nulla, un voto singolo sarebbe infinitesimamente piccolo rispetto al totale dei voti infatti, e quindi sarebbe insignificante. Ma allora anche due voti, in quanto somma di due voti singoli infinitesimi sarebbero sempre insignificanti, ....., fino ad arrivare ad esempio ai 537 voti infinitesimi della Florida, che citava gugo.

Trovo questo argomento anche moralmente sbagliato perché è un chiamarsi fuori da una scelta e da una responsabilità da cittadino con la scusa del "tanto il mio voto non conta". Capisco(leggermente, ma non molto) di più l'astenersi per protesta, ma appellarsi ad un principio di pseudo-logica per non esercitare il proprio diritto/dovere di voto mi fa girare i cosiddetti.

Mi scuso per il pippone retorico, ma lasciami aggiungere pure che per consentirci di vivere in questa "Repubblica democratica fondata sul lavoro" sono stati fatti tanti e tanti sacrifici, e molti ci hanno lasciato la vita. Per questo alzare le spalle sul diritto di voto con il tipo di ragionamento che fai tu non lo sopporto proprio.
Certo poi è vero che questa piccola Repubblica è troppo spesso una repubblica delle banane (topic di grande successo in questo forum) rappresentata spesso da personaggi indecenti, piena di scandali , e di 10000000 cose che non vanno, ma è sempre meglio della migliore dittatura.. Senza contare che la colpa di chi ci rappresenta è anche un po' di come votiamo, e che il voto stesso, come dicevo, è un mezzo, (non il solo, ma uno dei più importanti) per migliorare le cose.

In fatto di sensazioni fastidiose a seguito del tuo argomento, mi è venuta anche in mente questa celebre poesia che stigmatizza proprio l'apatia e il chiamarsi fuori con pseudogiustificazioni.


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.


Sono consapevole di aver sbrodolato un po' troppo con la retorica, è che a quest'ora tendo al romanticismo (in senso lato) :-)

kobeilprofeta
"gugo82":
La prima elezione di G. W. Bush è stata decisa per 537 voti in Florida

Ok, ma se la mettiamo così: prendi una persona a caso che ha votato G W Bush in quell'elezione. Se anche avesse votato un altro, GW Bush avrebbe vinto comunque, solo che per 536 al posto di 537 voti...

Zero87
"kobeilprofeta":
allora portami un esempio di un' elezione che è stata decisa per un voto

[ot]Prof. Farsworth (se non erro): Il primo presidente robot ha vinto per un solo voto.
Bender: Già, John Quincy detto "la Macchina"[/ot]
:roll:

vict85
"Sergio":
Le matematica non c'entra nulla. Al più la probabilità, ma la probabilità che una popolazione di una cinquantina di milioni di votanti si distribuisca in due parti uguali a meno di un voto mi pare prossima allo zero.


Non sapevo che la probabilità si fosse staccata dalla matematica, dovrei informare la mia prof :-D . Comunque la probabilità tende a zero. Sulla governabilità invece non ci metterei la mano sul fuoco, questo sistema è stato pensato per due coalizioni, il caso di più partiti grossi può avere effetti strani e non previsti.

Qualche tempo fa tra l'altro avevo letto un articolo su le scienze secondo cui il sistema elettorale del senato è un sistama caotico. Sinceramente spero non sia completamente vero (altrimenti sai che casino). In ogni caso è sicuramente vero che può portare un partito vincente a livello nazionale (anche con più del 50%) sotto il 40% dei seggi e senza una ragione precisa. Direi che non è una caratteristica tipicamente cercata in un sistema elettorale :roll: . Alla fine il premio è assolutamente ingiustificato. L'unica ragione per cui si considera una scelta politica quella del sistema elettorale e non puramente tecnica è perché con la giusta scelta del sistema elettorale puoi modificare notevolmente la forza o meno di un partito rispetto ad un altro (e una persona capace riuscirebbe a farlo con più efficacia di quanto ha fatto il PDL)*.


* fortunatamente i partiti italiani (ed esteri) sono poco capaci nel cogliere le sottigliezze necessarie per farlo e si limitano a guardare che fanno fuori. Non che facciano bene neanche il guardare che fanno fuori.

gugo82
@ kobeilprofeta: La prima elezione di G. W. Bush è stata decisa per 537 voti in Florida (percentuale insignificante rispetto ai voti totali in quello stato*, figurati rispetto ai votanti in tutti gli USA!)... Anzi, Bush vinse le elezioni anche se a livello federale ebbe 543mila preferenze in meno di Al Gore.**


__________
* I voti totali in Florida furono 5963110, quindi in percentuale la votazione fu decisa da meno di un decimillesimo dei votanti in Florida.

** Difatti, Gore prese il 48.38% dei voti a livello federale, mentre Bush ne raccolse solo il 47.87%. I voti totali negli USA furono circa 105milioni.

kobeilprofeta
Tu mi citi i paradossi di zenone... Io credo che Zenone abbia voluto provare a dimostrare logicamente (ok, so che ha sbagliato) un fenomeno che la realtà dimostra non esistere: il fatto che Achille non riesca a superare la tartaruga per esempio. Io invece mi sto riferendo alla realtà: se tu mi dici che il mio ragionamento è stato superato matematicamemte, allora portami un esempio di un' elezione che è stata decisa per un voto: cioè se tu (o persona X) non avesse votato quel partito, esso non avrebbe vinto.

Faussone
"kobeilprofeta":
Ho 17 anni. Non dubito dell'importanza degli ideali che mi state elencando, facevo solo riferimento alla "quasi nullità" del voto del singolo in uno stato, non dei suoi ideali !!


Sergio ti ha citato Kant, io vado più indietro e dico che il tuo ragionamento mi ricorda vagamente Zenone e i suoi paradossi sugli infinitesimi (stra-superati nella matematica che studiamo oggi).
Insomma quello che fai è un ragionamento sbagliato anche, per così dire, matematicamente (su questo forum questo avverbio ci sta bene), non solo moralmente.

retrocomputer
"Faussone":

In ogni caso il voto è uno dei pochi strumenti con cui si può incidere sulle scelte del proprio Paese e quindi sul futuro di se stessi, della propria compagna/o, dei propri figli, nipoti, genitori, nonni e amici; insomma uno dei pochi strumenti con cui si possono in democrazia cambiare le cose.

E ovviamente si può anche fare di più, volendo, come protestare, proporre e/o sostenere progetti, tenersi informati e informare... Sono cose spesso frustranti, ma nessuno può affermare con certezza che non servano...

kobeilprofeta
Ho 17 anni. Non dubito dell'importanza degli ideali che mi state elencando, facevo solo riferimento alla "quasi nullità" del voto del singolo in uno stato, non dei suoi ideali !!

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