Comportamenti secondo natura
Ho cercato di esplicitare bene la domanda, che naturalmente prende spunto dalla discussione sull'omosessualità.
Risposte
per eccesso potrei dire che e' proprio per amore verso la propria razza che tutto cio' viene compiuto.Anche le guerre sono fatte per "migliorare" le condizioni della razza umana.
Credo che l'evoluzione della società serva ad evitare cose simili.
Diciamo che questo è uno dei punti in cui non condivido per nulla Nietzsche.
Ehi Alien(nome appropriato per il contesto!) mettiamola cosi: se tu e L'Universo aveste tranquillamente continuato a giocare al lotto ed accontentarvi di vincere ogni tanto,disinteressandovi di sperimentare alcunche',tutto questo casino non sarebbe successo'!?!
Salve Che, non avevi bisogno di pescare a caso da Wikipedia,potevi chiederlo a me... quelle azioni tendono tutte all'evoluzione della specie,alla sua selezione naturale ,alla sua preservazione;per eccesso potrei dire che e' proprio per amore verso la propria razza che tutto cio' viene compiuto.E' proprio il nostro allontanamento dalla natura, il ns egocentrismo e la superficialita' con la quale affrontiamo i problemi legati alla ns razza che ci portera' all'autodistruzione.
Questo è un messaggio soprattutto per Desko (ma anche per gli altri
che avranno voglia di leggere questo lunghissimo post) che era incuriosito del rapporto tra scienza e religioni...ho letto l'articolo in una rivista scientifica e ho deciso di trascrivertene le parti di tuo possibile interesse. Ti riporto qui di seguito i pensieri degli scienziati intervistati:
Glenn Starkman (cosmologo, agnostico ed ebreo praticante) : "Non crerdo nell'esistenza di Dio. Ma non credo neanche nella sua non-esistenza. Se Dio esiste non interferisce nelle operazioni dell'universo. Nel migliore (o peggiore) dei casi si limita a intervenire in occasioni estremamente rare. Nonostante il mio agnosticismo sono un ebreo praticante. Il mio impegno nel giudaismo è culturale e personale, non teologico. "
Hafeez Hoorani (fisico, credente) : "Credo in Dio,l'essere supremo che ha creato l'universo. Ha determinato e dettato le leggi della natura ma non è interessato ai futili dettagli della nostra esistenza,come viviamo e cosa facciamo. Il nostro scopo è scoprire quelle leggi e soprattutto essere giusti l'uno con l'altro.Credo in Dio creatore ma non lo associo a una particolare fede. Non penso che ci siano differenze tra l Dio dei musulmani, degli ebrei e dei cristiani"
Francis Halzen (fisico,ateo) : "Ho poco tempo per pensare alla religione. Trovo che il rapporto tra scienza e fede sia noioso come argomento. Non trovo nessuna relazione tra le due. Spero che tutti gli uomini religiosi abbiano lo stesso punto di vista."
Luigi di Lella (fisico,ateo): "Non credo in Dio. La religione è soltanto un modo conveniente per avere risposte a problemi ancora non risolti. Inoltre non c'è alcuna evidenza dell'esistenza di Dio."
Vincent Vuillemin (fisico,buddhista): " Sono un fisico sperimentale e da più di 20 anni monaco zen. Ogni mattina prima di andare al Cern a svolgere il mio lavoro, faccio meditazione zen. La fede e la pratica, spirituale e professionale, sono intimamente legate. La fede è un'intima realizzazione di sè, che non dipende dall'ambiente in cui genera azioni. La mia fede è fatta di una profonda conoscenza della mia mente e del mio corpo (indissolubilmente legati) che deriva dalla meditazione, che è riflessione sul sè fino al punto in cui svanisce. Inoltre deriva dalle mie conoscenze fisiche sul vuoto, il quale è principio base di tutti i fenomeni. L'azione è così liberata dall'ego, la fiducia cresce ed è estremamente presente. Per assolvere alle mie responsabilità, come monaco zen o come fisico, è naturale per me attingere alla fede."
Thomas Hetog (fisico, collaboratore di S.Hawking, agnostico): La scienza ci ha liberati dal peso della religione. La religione e le sue storie sono un retaggio dell'infanzia dell'umanità. La scienza ci permette di ricercare il significato ultimo delle cose, all'interno di un contesto universalmente condiviso"
Archana Sharma (fisica, induista): "La scienza quando è ben sperimentata diventa fede nella società umana. Dato che la mente è il più alto livello di consapevolezza e porta la fede attraverso la logica, cerca sempre una ragione per credere a una verità scientifica. Questo va oltre all'età della pietra, quando le facoltà mentali dovevano ancora svilupparsi. Mentre ci siamo evoluti nel tempo, la mente ha raggiunto il suo livello più alto e oggi è capace di comprendere la più intima verità della natura. Una mente logica non è in grado di capire Dio e deve evolversi a un livello più alto di consapevolezza per comprendere la verità ultima. A quel punto la fede diventa reale e la scienza diventa verità. Dio è infinite possibilità e la scienza è uno strumento per credere in questa verità."
Jack Steinberger (Nobel per la fisica 1988, ateo): "Non credo in Dio, ma credo che la religione abbia avuto un grande e spesso positivo impatto sulla nostra cultura"
Leon Lederman (Nobel con J. Steiberger): "L'argomento non m'interessa. Condivido l'opinione di Steinberger, qualunque cosa abbia detto."
Bene! Le brevissime interviste* terminano qui...esse seguivano all'intervista principale a J.D.Barrow (alla domanda se fosse credente ha risposto che ha una forte propensione religiosa che non è in contrasto con la sua attività di scienziato; è contrario a una materializzazione della scienza come quella sostenuta dal biologo R.Dawkins, in quanto la ritiene un'ideologia che diventando fondamentalista è estremamente insoddisfacente e per l'ambito religioso e per l'ambito scientifico) e a quella di padre George Coyne :
”Come concilia fede e scienza?”
“ La mia fede non interferisce con le mie ricerche scientifiche; alcuni miei amici si augurano che la scienza non spieghi mai certe cose. Non capisco perché. Niente di quello che possiamo imparare sull’universo può minacciare la nostra fede. Può solo rinforzarla.”
"Il processo evolutivo che ha portato dal big bang alla vita si è verificato per caso o per necessità?" “Il problema non è posto in modo corretto: non si tratta di alternativa tra caso o necessità, ma sono necessari entrambi gli elementi insieme a un terzo elemento, l'"opportunità"...riporta anche il seguente esempio:"Se gioco al lotto una volta e vinco, sono felice e sorpreso perchè ho vinto per un caso fortunato;se gioco ogni settimana e vinco sempre sono felicissimo ma non sorpreso, perchè so che qualcuno sta barando a mio favore; ma se gioco miliardi e miliardi e miliardi di volte e vinco 3 volte o anche un centinaio di volte, non c'è da sorprendersi. L'universo ha giocato miliardi di volte per far nascere la vita, ha sbagliato la maggior parte delle volte, ma almeno in un caso l'esito è stato positivo";
”In quale parte del processo scientifico è intervenuto Dio, che secondo la religione ha messo l’uomo al centro dell’universo?”
Come scienziato non sono in grado di dare una risposta soddisfacente e che non c’è dubbio che l’uomo sia una minima parte di un universo in evoluzione; sulla terra però è accaduto qualcosa d’interessante:grazie a Galileo e Newton e alla scienza l’universo riflette su di sé per mezzo degli uomini. Insita nell’universo e in particolare negli uomini c’è una partecipazione nella creatività di Dio, il quale si svela tramite la nostra conoscenza scientifica.
“Allora basta identificare Dio con leggi dell’universo per mettere pace tra scienza e fede?”
“Uno dei concetti caratteristici della nuova fisica è quello della “mente di Dio”, la teoria unificata che permetterebbe di comprendere tutte le leggi e le condizioni iniziali dell’universo. Dio sarebbe la struttura matematica ideale,la teoria del tutto. In questo modo Dio è visto come una spiegazione non come una persona. Il teologo sa che Dio è molto più di questo e che la sua rivelazione è più della comunicazione di un’informazione.Anche se scopriremo la mente di Dio non avremo necessariamente trovato Dio. Dio non è neanche un designer che ha progettato l’universo: non si può ridurre dio ad un designer”
L’intervista termina qui: io tengo a precisare (mica tanto però) che padre George Coyne è molto stimato come scienziato (da atei e non) e lavora…o almeno lavorava come responsabile dell’Osservatorio Vaticano: nella puntata di venerdì sera intitolata “Inchiesta su Dio” nella trasmissione “Otto e mezzo” ho appreso che padre G.C. è stato allontanato (dopo un’intervista in cui negava che il creazionismo fosse una teoria scientifica) dall’Osservatorio ufficialmente per problemi di salute…ma sotto sotto si sussurra che i motivi siano ben altri…
Non so se l’allontanamento è avvenuto dopo questa intervista o meno comunque…ho appreso la notizia in modo fugace purtroppo, bisognerebbe verificare…
P.S.
Un’umile proposta a Luca.Barletta: magari si potrebbe cambiare il titolo del thread a seconda di dove si indirizza, così almeno si evita di aprirne a migliaia, è possibile? Insomma un thread con il titolo “work in progress”
...
* @ Desko: mi bruciano le mani da quanto ho scritto
chiedo scusa per eventuali errori. Ciao a tutti!

Glenn Starkman (cosmologo, agnostico ed ebreo praticante) : "Non crerdo nell'esistenza di Dio. Ma non credo neanche nella sua non-esistenza. Se Dio esiste non interferisce nelle operazioni dell'universo. Nel migliore (o peggiore) dei casi si limita a intervenire in occasioni estremamente rare. Nonostante il mio agnosticismo sono un ebreo praticante. Il mio impegno nel giudaismo è culturale e personale, non teologico. "
Hafeez Hoorani (fisico, credente) : "Credo in Dio,l'essere supremo che ha creato l'universo. Ha determinato e dettato le leggi della natura ma non è interessato ai futili dettagli della nostra esistenza,come viviamo e cosa facciamo. Il nostro scopo è scoprire quelle leggi e soprattutto essere giusti l'uno con l'altro.Credo in Dio creatore ma non lo associo a una particolare fede. Non penso che ci siano differenze tra l Dio dei musulmani, degli ebrei e dei cristiani"
Francis Halzen (fisico,ateo) : "Ho poco tempo per pensare alla religione. Trovo che il rapporto tra scienza e fede sia noioso come argomento. Non trovo nessuna relazione tra le due. Spero che tutti gli uomini religiosi abbiano lo stesso punto di vista."
Luigi di Lella (fisico,ateo): "Non credo in Dio. La religione è soltanto un modo conveniente per avere risposte a problemi ancora non risolti. Inoltre non c'è alcuna evidenza dell'esistenza di Dio."
Vincent Vuillemin (fisico,buddhista): " Sono un fisico sperimentale e da più di 20 anni monaco zen. Ogni mattina prima di andare al Cern a svolgere il mio lavoro, faccio meditazione zen. La fede e la pratica, spirituale e professionale, sono intimamente legate. La fede è un'intima realizzazione di sè, che non dipende dall'ambiente in cui genera azioni. La mia fede è fatta di una profonda conoscenza della mia mente e del mio corpo (indissolubilmente legati) che deriva dalla meditazione, che è riflessione sul sè fino al punto in cui svanisce. Inoltre deriva dalle mie conoscenze fisiche sul vuoto, il quale è principio base di tutti i fenomeni. L'azione è così liberata dall'ego, la fiducia cresce ed è estremamente presente. Per assolvere alle mie responsabilità, come monaco zen o come fisico, è naturale per me attingere alla fede."
Thomas Hetog (fisico, collaboratore di S.Hawking, agnostico): La scienza ci ha liberati dal peso della religione. La religione e le sue storie sono un retaggio dell'infanzia dell'umanità. La scienza ci permette di ricercare il significato ultimo delle cose, all'interno di un contesto universalmente condiviso"
Archana Sharma (fisica, induista): "La scienza quando è ben sperimentata diventa fede nella società umana. Dato che la mente è il più alto livello di consapevolezza e porta la fede attraverso la logica, cerca sempre una ragione per credere a una verità scientifica. Questo va oltre all'età della pietra, quando le facoltà mentali dovevano ancora svilupparsi. Mentre ci siamo evoluti nel tempo, la mente ha raggiunto il suo livello più alto e oggi è capace di comprendere la più intima verità della natura. Una mente logica non è in grado di capire Dio e deve evolversi a un livello più alto di consapevolezza per comprendere la verità ultima. A quel punto la fede diventa reale e la scienza diventa verità. Dio è infinite possibilità e la scienza è uno strumento per credere in questa verità."
Jack Steinberger (Nobel per la fisica 1988, ateo): "Non credo in Dio, ma credo che la religione abbia avuto un grande e spesso positivo impatto sulla nostra cultura"
Leon Lederman (Nobel con J. Steiberger): "L'argomento non m'interessa. Condivido l'opinione di Steinberger, qualunque cosa abbia detto."
Bene! Le brevissime interviste* terminano qui...esse seguivano all'intervista principale a J.D.Barrow (alla domanda se fosse credente ha risposto che ha una forte propensione religiosa che non è in contrasto con la sua attività di scienziato; è contrario a una materializzazione della scienza come quella sostenuta dal biologo R.Dawkins, in quanto la ritiene un'ideologia che diventando fondamentalista è estremamente insoddisfacente e per l'ambito religioso e per l'ambito scientifico) e a quella di padre George Coyne :
”Come concilia fede e scienza?”
“ La mia fede non interferisce con le mie ricerche scientifiche; alcuni miei amici si augurano che la scienza non spieghi mai certe cose. Non capisco perché. Niente di quello che possiamo imparare sull’universo può minacciare la nostra fede. Può solo rinforzarla.”
"Il processo evolutivo che ha portato dal big bang alla vita si è verificato per caso o per necessità?" “Il problema non è posto in modo corretto: non si tratta di alternativa tra caso o necessità, ma sono necessari entrambi gli elementi insieme a un terzo elemento, l'"opportunità"...riporta anche il seguente esempio:"Se gioco al lotto una volta e vinco, sono felice e sorpreso perchè ho vinto per un caso fortunato;se gioco ogni settimana e vinco sempre sono felicissimo ma non sorpreso, perchè so che qualcuno sta barando a mio favore; ma se gioco miliardi e miliardi e miliardi di volte e vinco 3 volte o anche un centinaio di volte, non c'è da sorprendersi. L'universo ha giocato miliardi di volte per far nascere la vita, ha sbagliato la maggior parte delle volte, ma almeno in un caso l'esito è stato positivo";
”In quale parte del processo scientifico è intervenuto Dio, che secondo la religione ha messo l’uomo al centro dell’universo?”
Come scienziato non sono in grado di dare una risposta soddisfacente e che non c’è dubbio che l’uomo sia una minima parte di un universo in evoluzione; sulla terra però è accaduto qualcosa d’interessante:grazie a Galileo e Newton e alla scienza l’universo riflette su di sé per mezzo degli uomini. Insita nell’universo e in particolare negli uomini c’è una partecipazione nella creatività di Dio, il quale si svela tramite la nostra conoscenza scientifica.
“Allora basta identificare Dio con leggi dell’universo per mettere pace tra scienza e fede?”
“Uno dei concetti caratteristici della nuova fisica è quello della “mente di Dio”, la teoria unificata che permetterebbe di comprendere tutte le leggi e le condizioni iniziali dell’universo. Dio sarebbe la struttura matematica ideale,la teoria del tutto. In questo modo Dio è visto come una spiegazione non come una persona. Il teologo sa che Dio è molto più di questo e che la sua rivelazione è più della comunicazione di un’informazione.Anche se scopriremo la mente di Dio non avremo necessariamente trovato Dio. Dio non è neanche un designer che ha progettato l’universo: non si può ridurre dio ad un designer”
L’intervista termina qui: io tengo a precisare (mica tanto però) che padre George Coyne è molto stimato come scienziato (da atei e non) e lavora…o almeno lavorava come responsabile dell’Osservatorio Vaticano: nella puntata di venerdì sera intitolata “Inchiesta su Dio” nella trasmissione “Otto e mezzo” ho appreso che padre G.C. è stato allontanato (dopo un’intervista in cui negava che il creazionismo fosse una teoria scientifica) dall’Osservatorio ufficialmente per problemi di salute…ma sotto sotto si sussurra che i motivi siano ben altri…
Non so se l’allontanamento è avvenuto dopo questa intervista o meno comunque…ho appreso la notizia in modo fugace purtroppo, bisognerebbe verificare…
P.S.
Un’umile proposta a Luca.Barletta: magari si potrebbe cambiare il titolo del thread a seconda di dove si indirizza, così almeno si evita di aprirne a migliaia, è possibile? Insomma un thread con il titolo “work in progress”

* @ Desko: mi bruciano le mani da quanto ho scritto



Onestamente devo ammettere che c'e' una cosa che invidio agli animali:la la capacita' immensa che hanno di amare la propria prole con dedizione totale e senza egoismo!
Prendendo a caso da Wikipedia...
# molti mammiferi (i gatti, ad esempio) divorano i propri cuccioli nati imperfetti;
# il leone divora la precedente cucciolata della femmina, così da eliminare il patrimonio genetico del precedente maschio e replicare il proprio.
# le api: in caso di scarsità o di cattiva qualità del polline, si osserva nell'alveare cannibalismo delle larve più giovani di 3 giorni: ciò consente alle operaie di utilizzare le proteine così recuperate per completare lo sviluppo della covata più vecchia, limitando nel contempo la domanda di polline e lo sviluppo numerico dell'alveare;
Onestamente devo ammettere che c'e' una cosa che invidio agli animali:la la capacita' immensa che hanno di amare la propria prole con dedizione totale e senza egoismo! nell'uomo moderno c'e' qualcosa che proprio non mi quadra...
gli animali restano tali finche' restano al naturale: provate a mettere una cravatta ad un coglione(pardon, intendevo scimmione) ti diventa di colpo una persona....

"Mega-X":
[quote="el cid"]Ehi, non sarete per caso usciti un tantino fuori tema?!?
quoto..[/quote]
ormai ho perduto la speranza di far rientrare le discussioni nel binario giusto; come si dice: tutte le strade portano a Roma? o meglio, al Vaticano?
è inutile chiudere la discussione, tanto ne verrebbero aperte altre, con titoli diversi, ma con lo stesso contenuto; tanto vale

"el cid":
Ehi, non sarete per caso usciti un tantino fuori tema?!?
quoto..
Resta il fatto che tra crociate e sterminio ci corre un abisso. Anche perché le crociate, a parte la prima, sono state tutte perse...Ah, ecco, allora non è stato uno sterminio.
Basta capirsi...
A me va bene di sposarmi col mio gatto, ma lo stato non mi tutela. La Chiesa è oscurantista.Ti rispondo perchè mi diverto a mostrare quanto le tue risposte siano fuori luogo:
- Il gatto non sarebbe consenziente. Come detto sopra, il matrimonio è un atto bilaterale tra due soggetti.
- La Chiesa è l'unica istituzione che si oppone al riconoscimento di tali diritti, senza peraltro motivare in maniera sensata.
Per il resto, non vedo proprio il nesso logico tra coppie di fatto e diminuzione delle separazioni. Come se, d'incanto, i PACS avessero creato l'Amore Eterno...Invece, non riconoscendo i PACS, si aumenta l'amore...
Quello che la Chiesa (e i suoi seguaci) continua a non capire è che la possibilità di stipulare i PACS, i matrimoni tra omosessuali e il riconoscimento dei diritti personali non pregiudica in alcun modo il legame d'amore (se è questo quello a cui la Chiesa tiene).
Per capirci, se uno si vuole sposare, lo fa anche con i PACS.
Se uno non si vuole sposare, non si sposa, anche senza PACS.
ma non è, caro Cheguevilla, che non si separano proprio perché di fatto non sono sposati, e non hanno doveri l'uno verso l'altro? Uno può sbattere la porta e andarsene senza separarsi: non è mai stato unito da nessun vincolo...
Altro punto ridicolo su cui si batte la Chiesa (e i suoi seguaci) è confondere la realtà delle cose con la facciata.
Se pensi che il contratto "matrimonio" serva come vincolo legale, sei abbastanza incoerente con ciò che pensi.
Infatti, se una coppia è tenuta insieme solo dal vincolo legale, è tanto meglio che si sciolga.
L'amore non rinasce solo perchè tempo addietro la coppia ha scelto di sposarsi.
è chiaro che i PACS quindi sono una trovata del tutto superflua e ideologica, mentre le questioni sarebbero risolvibilissime dal diritto civile.Ah si?
Dai, fammi un esempio di come siano risolvibili attraverso il diritto civile?
Ma se finora hai dimostrato di non conoscere affatto la Costituzione Italiana, con quale faccia vieni a parlarci di diritto civile?
Che siano risolvibili, siamo d'accordo: si vieta tutto.
Che la soluzione non sia quella ottimale, basta poco a capirlo.
E' solo un tentativo di relativizzare l'istituzione familiare, niente che veramente sia indispensabile.Questa è la riprova che oltre a non sapere nulla sulla Costituzione, non sai nulla neppure sul Codice Civile.
Ma, fin qui, niente di nuovo...
"david_e":
Uno non è innocente fino a prova contraria? Quindi fino a che non si dimostra che il Papa non è il vicario di Cristo...
io so volare e cammino sulle acque. però in pubblico non mi piace esibirmi...
"lore":La Chiesa ha insabbiato la cultura classicista?
Io avevo sempre sentito l'esatto contrario, ovvero che la dottrina cattolica fosse poco più di una rilettura dei Greci.
Purtroppo, un certo laicismo è disposto a dire tutto e il contrario di tutto per dar contro alla Chiesa...
Purtroppo un certo cattolocesimo estremo è disposto a tutto e il contrario di tutto per dar torto al laicismo.

La Chiesa ha insabbiato la cultura classicista?
Io avevo sempre sentito l'esatto contrario, ovvero che la dottrina cattolica fosse poco più di una rilettura dei Greci.
Purtroppo, un certo laicismo è disposto a dire tutto e il contrario di tutto per dar contro alla Chiesa...
V per Vendetta, dato che non ci sono più i messaggi privati, ti spiace darmi la tua mail? Avrei da dirti una cosa in privato... mandami un messaggio anche vuoto appena puoi, via posta elettronica...
"Cheguevilla":
Tu che ringrazi Dio per le crociate parli di sterminio?
Mea culpa. Eppure eri tu che nel topic sui bulli ti lamentavi dei luoghi comuni...
Resta il fatto che tra crociate e sterminio ci corre un abisso. Anche perché le crociate, a parte la prima, sono state tutte perse...
"Cheguevilla":
Il matrimonio (o il PACS) è un contratto tra due persone che si riconoscono diritti e doveri a vicenda. Se va bene a loro, non vedo perchè non possa andar bene agli altri.
A me va bene di sposarmi col mio gatto, ma lo stato non mi tutela. La Chiesa è oscurantista.
"Cheguevilla":
Osservando che i matrimoni diminuiscono, i divorzi aumentano, le convivenze aumentano, non è forse il caso di interrogarsi sul funzionamento dell'ormai obsoleta istituzione matrimonio?
"Cheguevilla":
Oppure non è il caso di interrogarsi su quanto l'uomo stia diventando materialista e insensibile ai legami sentimentali?
Caro V, mi precedi

Lo dimostra il fatto che, laddove esiste una regolamentazione, la società è più rispettosa e più tollerante, e il numero di divorzi e separazioni è minore, oltre ad un maggiore tasso di natalità.
Riguardo al rispetto e alla tolleranza verso gli omosessuali (che la Chiesa predica nel suo Catechismo, e a quanto pare Cheguevilla critica senza sapere di cosa parla), a me risulta uguale se non peggiore.
Per il resto, non vedo proprio il nesso logico tra coppie di fatto e diminuzione delle separazioni. Come se, d'incanto, i PACS avessero creato l'Amore Eterno... ma non è, caro Cheguevilla, che non si separano proprio perché di fatto non sono sposati, e non hanno doveri l'uno verso l'altro? Uno può sbattere la porta e andarsene senza separarsi: non è mai stato unito da nessun vincolo...
L'altro giorno, a "l'italia sul 2", il tema trattato era proprio quello dei PACS. In una lavagna c'erano scritti i doveri matrimoniali, nell'altra c'era un punto interrogativo: si chiedeva ai partecipanti di determinare quali fossero i doveri nei PACS (e già questa è comica, si lotta per un qualcosa di cui non si sa neanche di preciso i doveri).
Insomma, dopo un'oretta buona di discussioni, si è giunti alla conclusione che i doveri dei PACS sarebbero... i soliti del matrimonio

Oppure non è il caso di interrogarsi su quanto l'uomo stia diventando materialista e insensibile ai legami sentimentali?Puoi anche farlo, ma non avrebbe senso dal lato pratico.
La società evolve, la donna fortunatamente si è emancipata, come dice fu^2.
Un altro terribile errore della Chiesa è quello di ragionare pensando di poter (a diritto) cambiare le idee ed i sentimenti delle persone: l'omosessualità è sempre esistita e sempre esisterà, e non sarà il comportamento della Chiesa a cambiare questa cosa. Tuttavia, questo comportamento è fortemente nocivo per chi, da omosessuale, subisce le discriminazioni che la Chiesa instilla nella società.
Puoi anche non regolamentare le coppie di fatto, ma questo non servirà ad aumentare i matrimoni, tantomeno ad aumentare il senso del legame sentimentale.
Puoi anche discriminare gli omosessuali ed impedirgli di esprimere le proprie pulsioni, negargli ogni diritto, ma non diminuirai minimamente il fenomeno.
Lo dimostra il fatto che, laddove esiste una regolamentazione, la società è più rispettosa e più tollerante, e il numero di divorzi e separazioni è minore, oltre ad un maggiore tasso di natalità.
Ricordo a david_e che sostiene che siamo il paese europeo più avanzato su queste regolamentazioni, che il nostro avanzamento fa sì che siamo anche uno dei paesi con il più basso tasso di natalità.
Bell'avanzamento...
sono d'accordo che si stia diventando piu' materialisti(l'amico V),ma questo non e' il motivo per cui diminuiscono i matrimoni,cosi come le nascite e aumentano invece i divorzi; secondo il mio modesto parere in tutto cio' un ruolo fondamentale lo gioca la donna, non e' vero( l'amico fu^2) che affermi meglio se stessa,ma e' vero esattamente il contrario:avendo contestato e lasciato con violenza un ruolo che ha svolto per millenni,non e' a tutt'oggi in grado di proporne uno alternativo. scimmiottare l'uomo,assumerne i difetti,fare le stesse cazzate non e' un modo per affermarsi meglio,ma e' la strada giusta per svilirsi definitivamente!
quanto sopra non vuole in nessun modo essere una critica, ma un semplice tentativo di analisi dei fatti.
quanto sopra non vuole in nessun modo essere una critica, ma un semplice tentativo di analisi dei fatti.
"V per Vendetta":Osservando che i matrimoni diminuiscono, i divorzi aumentano, le convivenze aumentano, non è forse il caso di interrogarsi sul funzionamento dell'ormai obsoleta istituzione matrimonio?
Oppure non è il caso di interrogarsi su quanto l'uomo stia diventando materialista e insensibile ai legami sentimentali?
ma direi anche di no...
direi piuttosto come la società sta cambiando e cm la donna afferma meglio se stessa creando spesso un'incrinarsi del rapporto, questo lo dico in quanto i divorzi son aumentati in modo proporzionale a questo fatto, ma i sentimenti comunque rimangono gli stessi di prima, solo che una volta era tutto più nascosto
Osservando che i matrimoni diminuiscono, i divorzi aumentano, le convivenze aumentano, non è forse il caso di interrogarsi sul funzionamento dell'ormai obsoleta istituzione matrimonio?
Oppure non è il caso di interrogarsi su quanto l'uomo stia diventando materialista e insensibile ai legami sentimentali?