Come Formalizzare una Dimostrazione?

mklplo751
Premetto che non sono sicuro del fatto che sia o meno la sezione giusta,nel caso vi chiedo scusa.
Salve,ultimamente,continuando(anche se cercando di capire meglio i concetti) a studiare,mi sto rendendo conto di una cosa:Ogni volta che provo a dimostrare qualcosa,lo so fare solo "senza formalizzare";e quindi non credo si possa considerare una vera e propria dimostrazione.
Un esempio di questo è quando provai a dimostrare questo teorema:"Sia $X$ un insieme compatto,sia $f$ una funzione continua,allora $f(X)$ è anch'esso compatto"(spero di aver scritto bene il teorema),feci questo ragionamento:
"1)Per il teorema di Heine-Borel,un insieme contenuto o uguale a $RR^n$ è compatto se e solo se è chiuso e limitato.
2)Da quel che so,se una funzione è continua essa non avrà asintoti verticali,il che vuol dire che da un insieme limitato ne otterrò uno limitato.
3)Ora,non mi resta da dimostrare che se $X$ è compatto,$f(X)$ sarà anche chiuso oltre che limitato.Per far ciò penso al caso in cui l'insieme di partenza fosse aperto(non mi chiedete il perchè),allora se la funzione non fosse monotona allora l'immagine sarebbe un insieme chiuso,altrimenti un insieme aperto.Facendo qualche un confronto con gli insiemi chiusi,concludo che se $X$ è compatto,allora $f(X)$ e sia chiuso che limitato e quindi compatto."
Se poi aggiungo che questa è una delle "dimostrazioni" più rigorose che so fare,penso che diventi abbastanza ovvio capire che non sto messo bene.
Per questo vi chiedo,se non vi reca disturbo,qualcuno potrebbe spiegarmi cosa potrei provare per migliorare nel formalizzare una dimostrazione?

Risposte
Indrjo Dedej

Luca.Lussardi
Quindi cominciamo con lo scrivere l'enunciato in modo preciso: se $X$ e' compatto in $\mathbb R$ e $f: X \to \mathbb R$ e' continua allora $f(X)$ e' compatto in $\mathbb R$. Per la dimostrazione io ricorderei come si caratterizza la compattezza mediante successioni, e' uno strumento che semplifica molto gli argomenti topologici, quando si puo' fare.

mklplo751
Giusto,dato che era un esempio non ho dato peso all'enunciato,che a ripensarci occupa buona parte del post.Allora, \( X\subseteq \mathbb{R},f:X \rightarrow \mathbb{R} \),per quanto riguarda gli asintoti,ragionavo su di essi,per avere la certezza che una funzione limitata su tutto $RR$,non poteva tendere all'infinito se assume valori,appartenenti a un insieme limitato.

Luca.Lussardi
Direi che di strada ne devi fare ancora tanta, ma tanta. Prima di tutto nel tuo enunciato tantissime cose mancano: ad esempio la compattezza non e' una proprieta' che puoi dare ad un insieme qualsiasi, $f$ da dove va a dove va? Invochi il teorema di Heine-Borel, che vale solo se $X$ e' fatto in un certo modo, senza parlare degli asintoti che non han significato in un contesto generale.

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