"Giocare in borsa"
Non sapevo se mettere questa discussione qui o nella sezione giochi matematici, cmq la domanda prettamente matematica è questa:
speculare in borsa è un gioco vantaggioso o svantaggioso?
A livello probabilistico l'analisi un grafico con i suoi "trend" neutro, rialzista o ribassista ma anche il semplice fatto che abbiamo la possibilità di decidere quando entrare e quando uscire, non rendono la speculazione in borsa un gioco vantaggioso?
Grazie.
speculare in borsa è un gioco vantaggioso o svantaggioso?
A livello probabilistico l'analisi un grafico con i suoi "trend" neutro, rialzista o ribassista ma anche il semplice fatto che abbiamo la possibilità di decidere quando entrare e quando uscire, non rendono la speculazione in borsa un gioco vantaggioso?
Grazie.
Risposte
"SnakePlinsky":
Continuaimo questa discussione a 2.
Lag, intendevi il ritardo del segnale...ma è proprio a questo che serve una media mobile. Siccome a priori non posso sapere se è rumore o un buon segnale di ingresso. Si gira intorno al problema con ema, ama, etc.
spesso sento dire di utilizzare una ema, ma utilizzare una mm semplice più corta no?
Dico questo perchè: esistono studi che dimostrino che l'ema performa meglio della mm semplice?
Io non ne sono a conoscenza, ma da alcune mie ricerche, empiriche e senza pretesa di conclusioni, ho visto che la mm semplice rende di più dell'ema.
Non so quanto faccia una ama sullo storico. Domanda: fanno molto più della mm semplice? Trascurando che con l'ama l'overfitting come problema aumenta.
Il problema che il rumore del mercato non è distribuito secondo una gaussiana normale...se non sbaglio!!!
No ma il problema si può risolvere, l'ossessione per la non gaussianità dei rendimenti spesso è ingiustificata.
Sinceramente non ho capito bene come si potrebbe utilizzare questo filtro, ma se ritieni che sia veramente un buon cavallo e non la solita "sola oscillator", ne parliamo ancora un pò e poi andiamo ad abbordare qualche "volontario" nella sessione di fisica.
Un saluto
Parlando di un sistema semplice (che non vuole essere affatto un sistema operativo) per verificare quale delle medie mobili sia più efficace è semplice.
Per esempio un incrocio di medie Mobili quello tra due esponenziali guadagna su trade vincenti un 2-4% sulle medei semplici!
La AMA fa molte meno operazioni e rispetto alla EMA ha un 5-7% di operazioni positive.
La AMA rispetto allo stesso trend tende ad entrare prima ed uscire dopo...ma la cosa più importante è che riesce a filtrare molto più NOISE!
per il fatto che una media semplice più veloce sia uguale a una media esponenziale è una baggianata grossa come una casa!


Si comportano in maniera differente, basta fare le prove su grafico e la cosa apparirà palese!
Questo perché lo smorzamento è diverso!
Per quanto rigurda Kalman vengono fuori delle emdie mobili più efficienti riguardao alla LAg e al noise rispetto alle AMA.
Ma esistono ancora delle medie mobili con ancora meno LAG.
Ovviamente - Lag più falsi segnali (ma alcontempo in termini di movimento meno dannosi come falsi segnali)
qua metto un immagine.
Nera: SMA
Verde: EMA
Fucsia a pallini: AMA
Turchese/arancio: Kalmen Filter

potete osservare come il filtro di kalman sia quello con meno ritardo!
Per quanto rigurda i falsi segnali questo grafico è troppo trendy per sottolineare quell'aspetto.
Parlando di un sistema semplice (che non vuole essere affatto un sistema operativo) per verificare quale delle medie mobili sia più efficace è semplice.
Per esempio un incrocio di medie Mobili quello tra due esponenziali guadagna su trade vincenti un 2-4% sulle medei semplici!
La AMA fa molte meno operazioni e rispetto alla EMA ha un 5-7% di operazioni positive.
La AMA rispetto allo stesso trend tende ad entrare prima ed uscire dopo...ma la cosa più importante è che riesce a filtrare molto più NOISE!
La teoria la sò, ma i dati cosa dicono? Se hai qualche dato a supporto della tesi "ema migliore della mm semplice", sarei felice di ricredermi. Ti dico solo che io ho fatto un pò di simulazioni tra semplice ema, su una ventina di tittoli dello s&pmib, come detto precedentemente nulla di statisticamente significativo, ma dai risultati ho visto che la migliore mm semplice batteva sempre la ema. Avevo sentito anche di uno studio della Goldman degli anni 70 su questa cosa, ma ora non ricordo bene, potrebbe essere una leggenda internettiana.
per il fatto che una media semplice più veloce sia uguale a una media esponenziale è una baggianata grossa come una casa! Very Happy Razz
Si comportano in maniera differente, basta fare le prove su grafico e la cosa apparirà palese!
Lo so che non sono uguali, ma il principio è lo stesso : ema è più reattiva di una mm semplice, ma una mm semplice più corta non è anch'essa reattiva?
Comunque in assenza di dati statistici sul confronto tra le 2 direi di sospendere la questione.
L'immagine ch posti è molto interessante.
Se posti la formula proviamo a darci un'occhiata.
"motorhead":ero curioso di leggere questo pdf ma non funziona più il link?[/quote]
[quote="Admin"]In questa dispensa ho messo qualche appunto per Excel
https://www.matematicamente.it/infeco/Be ... itmica.pdf
il link è
http://win.matematicamente.it/infeco/Bernardo,%20Analisi%20Tecnica%20MF,%20analisi%20algoritmica.pdf
grazie!
P.S. scrivo tutto concentrato e incollato perchè non ho molto tempo e per dissuadere dal leggere chi passa per caso.
Pensa che io scorreggio sempre per tenere vicino a me solo i veri amici!
A parte gli scherzi, ma avete veramente tutta questa fiducia nell'analisi tecnica o pseudo analisi tecnica?
Non ho riconosciuto la "sagoma della fiat", ma quel che mi stupisce è che potrebbe essere qualsiasi altra azienda e che a voi non fregherebbe niente.
Come dico sempre ogni decisione finanziaria è speculativa
Sbagliato. Credo che tu sia giovane, penso che salire in cattedra troppo presto non possa che danneggiarti, consideralo un suggerimento da uno che ammira la tua preparazione, il tuo entusiasmo e che ne sa molto meno.
Ad Admin: complimenti per la tua sintesi in pdf. Credo che ti debba però liberare di un'ideologia che purtroppo sembra aver contaggiato anche altri utenti: il fatto che guardando un grafico e sapendo usare qualche software ad hoc si possa fare meglio degli altri operatori borsistici. Ormai l'analisi tecnica te la sbattono in faccia su qualsiasi sito di intermediazione on-line e la può capire benissimo anche un bambino e questo è da considerare in un gioco interattivo.
Da considerare perchè il chartista opera necessariamente dopo la manifestazione di una tendenza, perchè non considera le aspettative, perchè quello che pensa possa succedere domani o fra 10 minuti, probabilmente è già successo.
ogni decisione finanziaria è speculativa
vuole dire "no pain no gain", da tatuarsi sul petto vicino al serpente... il serpente di snake tatuato sul petto (non fraintendere)
é una grande lezione, oltre che della finanza anche della vita.
è l'undicesimo comandamento. il rischio si può gestire, mai eliminare.
Se permetti non concordo e non motivo la mia posizione, andremmo ad imbarcarci in un discorso fuori tema. Forse c'è un fraintendimento sul termine speculazione. In generale non credo alle grandi lezioni ed ai comandamenti.
Non è la spada che fa il taglio, ma il braccio!
Essenzialmente non è l'analisi tecnica fondamentale, quantitativa a far vincere o perdere...è il trader che fa la differenza.
Se non ci fossero le commissioni mi basterebbe fare trading a caso...ovviamente lo farebbero tutti e quindi nn funzionerebbe!
Se bastasse studiare 2 libri di analisi (ma anche 10) per guadagnare sarebbero capaci tutti...è sempre il solito discorso incocludente delle persone che vedono o bianco o nero...o AT o non AT , mentre il mondo è fatto da una scala di grigi!
Studiate le logiche fuzzy, magari vi aprono un po' la mente!
Cmq ci sono molte persone , dati alla mano, che in borsa guadagnano cifre enormi (purtroppo non io
) e ti dico che molte di esse usano l'AT, a modo loro ma la usano!
Essenzialmente non è l'analisi tecnica fondamentale, quantitativa a far vincere o perdere...è il trader che fa la differenza.
Se non ci fossero le commissioni mi basterebbe fare trading a caso...ovviamente lo farebbero tutti e quindi nn funzionerebbe!

Se bastasse studiare 2 libri di analisi (ma anche 10) per guadagnare sarebbero capaci tutti...è sempre il solito discorso incocludente delle persone che vedono o bianco o nero...o AT o non AT , mentre il mondo è fatto da una scala di grigi!
Studiate le logiche fuzzy, magari vi aprono un po' la mente!

Cmq ci sono molte persone , dati alla mano, che in borsa guadagnano cifre enormi (purtroppo non io

A parte gli scherzi, ma avete veramente tutta questa fiducia nell'analisi tecnica o pseudo analisi tecnica?Si.
Naturalmente, non si parla di un singolo titolo, come si può chiaramente intendere dai post precedenti.
Ormai l'analisi tecnica te la sbattono in faccia su qualsiasi sito di intermediazione on-line e la può capire benissimo anche un bambino e questo è da considerare in un gioco interattivo.Chiunque usa numeri e grafici per fare analisi di ogni tipo.
Questo non significa che siano corrette. Posso portare migliaia di esempi in cui i numeri vengono "letti" appositamente per far sembrare che dicano qualcosa che invece non dicono.
La buona conoscenza degli strumenti dell'analisi tecnica serve a questo, altrimenti basterebbe un personaggio qualunque con un foglio pieno di numeri in mano per convincerti ad acquistare qualsiasi tipo di "investimento".
Si.
Naturalmente, non si parla di un singolo titolo, come si può chiaramente intendere dai post precedenti.
Cheguevilla analista tecnico non me lo aspettavo.
Comunque gli analisti tecnici vengono assunti e pagati, quindi non si può dire che siano inutili.
IL discorso di fondo di Cheguevilla è vero, gli strumenti utilizzati in at lo sono in moltissimi altri ambiti (una semplice regressione lineare con estrapolazione per es.), a fini previsivi. Il problema che sui mercati la volatilità è tale che sia uno degli ambiti dove funzionino meno.
Non è la spada che fa il taglio, ma il braccio!
Esatto, ma in un approccio scientifico bisogna prescindere dal talento personale, che è una quantità difficilmente trasmissibile.
Di forum finanziari con la diatriba at è pieno il web, per favore non ripetiamola qui.
Sarebbe invece interessante se Monaco postasse un pò di formule. Vediamo un pò questo filtro di Kalman.
Saluti
Cheguevilla analista tecnico non me lo aspettavo.Non è proprio il mio settore, ma in fondo ho pur sempre studiato economia...

Può far ridere, ma alcuni di questi strumenti (molto più semplici) vengono costantemente usati da me e dal mio reparto (controllo di gestione, quindi stime di budget).
Comunque gli analisti tecnici vengono assunti e pagati, quindi non si può dire che siano inutili.
Questa è una triste realtà, da qui a concludere che creino valore però ne passa.
Il discorso di fondo di Cheguevilla è vero, gli strumenti utilizzati in at lo sono in moltissimi altri ambiti (una semplice regressione lineare con estrapolazione per es.), a fini previsivi. Il problema che sui mercati la volatilità è tale che sia uno degli ambiti dove funzionino meno.
Infatti non ho scritto statistica, ho scritto analisi tecnica.
Esatto, ma in un approccio scientifico bisogna prescindere dal talento personale, che è una quantità difficilmente trasmissibile.
Quando è il caso a fare il trader ricco e quando la sua abilità? La parte che ho "grassettato" non la commento nemmeno. Dire che un analista tecnico ha un approccio scientifico mi sembra di sopravalutare un tantino questa fantomatica figura.
Di forum finanziari con la diatriba at è pieno il web, per favore non ripetiamola qui.
Se non vi interessa nemmeno fare una critica ai metodi per me il discorso è chiuso.
è sempre il solito discorso incocludente delle persone che vedono o bianco o nero
Perchè inconcludente? Io alla mia conclusione ci sono arrivato: l' AT non serve a prevedere i prezzi futuri in modo continuo e sistematico.
Di solito prima di adottare un metodo si vuole verificare se questo funzioni o meno, io mi sono preso il disturbo di chiedermelo prima di buttarmi sui grafici.[/quote]
Non è proprio il mio settore, ma in fondo ho pur sempre studiato economia...
Può far ridere, ma alcuni di questi strumenti (molto più semplici) vengono costantemente usati da me e dal mio reparto (controllo di gestione, quindi stime di budget).
Primo mettiamoci d'accordo se questi strumenti che tu usi siano i medesimi di un analista tecnico. Userai la statistica, ma non credo che tu badi a figure grafiche con testa e spalle, aree di resistenza, sistemi filtro ecc ecc.
Se non vi interessa nemmeno fare una critica ai metodi per me il discorso è chiuso.Assolutamente.
La critica è sempre accetta ma deve essere affrontata scientificamente.
Se hai questa intenzione, apri un Topic in questo forum e si affronterà volentieri questo discorso. Siamo qui per questo.
Tuttavia, finora, la critica più alta che ho visto è stata
Credo che tu sia giovane, penso che salire in cattedra troppo presto non possa che danneggiarti, consideralo un suggerimento da uno che ammira la tua preparazione, il tuo entusiasmo e che ne sa molto meno.e
Se permetti non concordo e non motivo la mia posizione.
Se permetti, un po' poco per dire che non ci interessa nemmeno fare una critica ai metodi.
La critica è sempre accetta ma deve essere affrontata scientificamente.
Se hai questa intenzione, apri un Topic in questo forum e si affronterà volentieri questo discorso.
Sarà fatto.
"SnakePlinsky":
Sarebbe invece interessante se Monaco postasse un pò di formule. Vediamo un pò questo filtro di Kalman.
Saluti
Dato l'andamento del forum preferisco smettere di postare. Non lo trovo più un ambiente in grado di essere costruttivo
Posso anche postare formule migliori ma non vedo possibilità di sviluppo.
Purtroppo come in tutti i forum pubblici italiani non si riesce a restare in tema ed avere interventi costruttivi.
Non mi sembra che qua venga a scrivere gente sprovveduta o inesperta in Economia, Finanza, matematica statistica o quant'altro, non vedo quindi motivo di interventi fuori dal tema principale atti a mettere in guardia da chissà cosa.
Non si parlava di AT, si parlava di giocare in borsa...più che portare esempio e dire cosa non funziona sarebbe meglio dire cosa funziona ( con pregi e difetti)...se non si sa è meglio restare zitti e imparare da chi almeno prova a proporre argomenazioni utili, che siano esse confermate o confutate dopo una discussione che procede per processi scientifici, dalla teoria, alla sperimentazioni.
Stavo cercando di procedere per piccoli passi per capire insieme dove è utile andare a parare, o come poter utilizzare o non utilizzare gli strumenti proposti, mettendone in evidenza i limiti, i difetti e i pregi.
Non si cercava di spacciare niente per miracoloso, o funzionante.
Arrivederci.
E in bocca al lupo a coloro "giocano" in borsa!

"Gratis!":
Addio coglione!
Meglio di mille parole questo ti descrive!
la mia riga si riferiva al tuo comportamento.
rispondo ancora visto che mi prendi in causa!
Non ho tempo da perdere in cose futuli o tediose!
Fai la tua campagna contro l'AT a me non importa...con AT o senza AT a me non cambia niente!
Se vuoi un consiglio studiati la Finanza Quantitativa, visto che l'At non vuoi usarla!
A differenza tua dico cosa si può fare in alternativa!
In italia tutti tirano merda ma non danno alternative o suggerimenti utili!
rispondo ancora visto che mi prendi in causa!
Non ho tempo da perdere in cose futuli o tediose!
Fai la tua campagna contro l'AT a me non importa...con AT o senza AT a me non cambia niente!
Se vuoi un consiglio studiati la Finanza Quantitativa, visto che l'At non vuoi usarla!
A differenza tua dico cosa si può fare in alternativa!

In italia tutti tirano merda ma non danno alternative o suggerimenti utili!
Non ho tempo da perdere in cose futuli o tediose!
Non perderlo, mi raccomando. Continua a guardare i grafici.
Ho letto con interesse questa discussione e siccome è da qualche anno che mi dedico allo studio dei mercati finanziari vorrei provare a rispondere (anche se la domanda risale ad anni fa non credo sia un problema).
Tanto per cominciare dico che o letto solo le prime pagine e noto con dispiacere che poi la discussione è degenerata.
Siccome ci è allontanati troppo, come spesso accade, dal quesito iniziale, riprendo da li.
Per prima cosa si deve dire che "giocare in borsa" (dove intendo investire sul mercato azionario, e principalmente con ottica di breve periodo) non si può dire se sia vantaggioso o meno perchè è una domanda a cui la ricerca economica non ha ancora risposte univoche, e le performance operative dei professionisti, non restituiscono evidenza sufficiente per risolvere la diatriba. In definitiva il problema non si risolverà certo su questo forum, si può qui, al massimo, tentare di chiarire quelli che sono i problemi.
L'autore del messaggio inizialmente parla di prezzi che si muovono e dice che sarebbe conveniente comprare sui minimi e vendere sui massimi.
Certo! Ma come procedere?
Possiamo inizialmente dire che invece di parlare di prezzi, per adesso, conviene parlare di rendimenti. All'autore certamente interesserà sapere che la prevedibilità dei rendimenti azionari è uno dei temi caldi dell'economia finanziaria e, per farla brevissima, sui rendimenti giornalieri è sostanzialmente da escludere; su orizzonti temporali più ampi le cose sono un pò più incerte ma è difficile portare evidenza forte a favore della prevedibilità (tranne che su certi particolari campioni di dati). Questo in soldoni vuol dire che strategie di gestione attiva comunque strutturate non dovrebbero generare, in termini attesi, exstraprofitti. Per strategie attive intendo sia una ricerca di sovraperformance rispetto ad un benchmark, che operazioni di trading “libero” fatte con o senza criterio.
Se poi si considerano i costi di transazione, a volte sottovalutati, le aspettative peggiorano ancora e non di poco.
In sostanza un’economista (almeno per quel che so io) dovrebbe rispondere che “giocare sull’azionario” non è vantaggioso.
D’altra parte in finanza quantitativa, almeno in partenza, si sostiene che le traiettorie dei prezzi azionari siano descritte dal “Moto Browniano Geometrico (GMB)” che, per farla facile, impone una imprevedibilità molto più stretta di quella di cui prima ho parlato. Tale constatazione è all’origine dei modelli di pricing per alcuni derivati azionari tipo opzioni.
Dunque “giocare sull’azionario” dovrebbe essere ancora più inutile di quanto o detto prima.
L’autore, se ho ben capito, in sostanza chiedeva anche, “in ottica, anche di lungo periodo, comprare sui minimi storici e tenere in portafoglio finché il titolo non sale molto non conviene?” Mi sento solo di dire che se fosse vero che i prezzi azionari fossero dei GMB allora ipotizzando un’orizzonte temporale anche infinito e, soprattutto, ipotizzando che le aziende non possono fallire; allora l’idea non sarebbe da buttare. Purtroppo però i prezzi non sono proprio dei GMB e soprattutto, le aziende falliscono quindi l’idea non è più buona.
Inoltre un simile atteggiamento, che non prevede stop loss, e privo di qualsiasi cultura di risk management le perdite potenziali a cui ci si esporrebbe sarebbero insostenibili.
L’analisi fondamentale serve? E’ l’unica che possiede fondamenti di economia aziendale, ed è l’unica che tutti possono capire in fretta. Soprattutto è l’unica che, in sostanza, dice “il prezzo di borsa deve rispecchiare le capacità e potenzialità dell’azienda”.
Tuttavia, il “fair price” che si dovrebbe ricavare potrebbe non esistere ed anche se esistesse potrebbe essere, in sostanza, indeterminabile. Le stime fatte in proprio o da analisti servono? Fossero anche fatte con tutti i crismi, i prezzi potrebbero andare così lontano dai livelli teorici e per così tanto tempo che se non inseriamo adeguati stop loss, le potenziali perdite sono nuovamente insostenibili.
L’analisi tecnica serve? E l’unica che permette di fare trading “senza fare follie”; ma le figure di continuazione, inversione, i segnali di ipercomprato e ipervenduto, funzionano? Oggettivamente non lo so e quando ho chiesto a vari esperti se fossero stati fatti lavori di carattere scientifico a sostegno della plausibilità di detti segnali sostanzialmente non mi hanno risposto.
Ad ogni modo per rimanere in un contesto diciamo scientifico, l’analisi tecnica ed anche la fondamentale criticano l’ipotesi di imprevedibilità.
Tecnicamente l’imprevedibilità di cui prima ho parlato è da intendersi (anche se spesso non viene esplicitato) come non esistono previsori lineari! Ma ne esistono di non lineari?
Spostandoci in quest’ottica tutti i “segnali” dell’analisi tecnica ed alcuni della fondamentale possono, a mio modo di vedere, essere intesi come previsori non lineari.
E’ dimostrata la loro inefficacia? NO!
Tutti i trader dai professionisti delle banche ai neofiti (consapevolmente o inconsapevolmente) si basano sul fatto di disporre di buono previsori; altrimenti sarebbe meglio facessero altro.
(Se i prezzi fossero GMB nessun previsore utile esisterebbe, ma i prezzi non sono GMB).
Spesso gli economisti (che sono gli unici uomini di scienza che si occupano di economia)e gli analisti fondamentali sostengono che l’analisi tecnica è una bufala.
Io ho studiato finanza e quando ho incontrato l’analisi tecnica mi è sembrato di leggere cose solamente ridicole, proprio perché, almeno per quello che mi risulta, non c’è la minima base scientifica. Si deve però ricordare che anche se fosse così c’è comunque dietro l’esperienza decennale degli operatori. Inoltre nelle banche l’ufficio analisi tecnica che fa trading con il patrimonio aziendale c’è; vorrà dir qualcosa!
Ed ancora e soprattutto, negli anni novanta la Federal Reserve Bank ha pubblicato lavori che prendevano in considerazione l’analisi tecnica come utile strumento per gestire il patrimonio sui mercati finanziari ed anche per riaffrontare il tema della prevedibilità, sostenendo che la prevedibilità esiste, nel senso che l’analisi tecnica porta evidenza a favore di questa tesi.
Chi vuole contestare la FED?
“Giocare sull’azionario” è meglio che giocare alla roulette? Se abbiamo in mano buoni strumenti previsivi sicuramente si, altrimenti sostanzialmente no. Se i prezzi fossero GMB il “gioco” sarebbe “equo” ma i costi di transazione ci farebbero spostare in una perdita attesa forse anche peggiore di quella della roulette (che è un gioco quasi equo).
Per concludere questo lungo messaggio vi segnalo che, secondo diversi studi, circa il 90% delle persone che fanno trading (in periodi di osservazione pluriennali) diminuiscono il loro patrimonio.
Se invece di dedicare anni al trading fossero andati, tutti assieme, per qualche sera al casinò sarebbe andata tanto peggio? Non credo.
Spero che questa semplicistica insalata di finanza vi abbia chiarito le idee o almeno vi permetta di capire di cosa parlano i vari sostenitori o studiosi o professionisti, dei vari approcci.
Tanto per cominciare dico che o letto solo le prime pagine e noto con dispiacere che poi la discussione è degenerata.
Siccome ci è allontanati troppo, come spesso accade, dal quesito iniziale, riprendo da li.
Per prima cosa si deve dire che "giocare in borsa" (dove intendo investire sul mercato azionario, e principalmente con ottica di breve periodo) non si può dire se sia vantaggioso o meno perchè è una domanda a cui la ricerca economica non ha ancora risposte univoche, e le performance operative dei professionisti, non restituiscono evidenza sufficiente per risolvere la diatriba. In definitiva il problema non si risolverà certo su questo forum, si può qui, al massimo, tentare di chiarire quelli che sono i problemi.
L'autore del messaggio inizialmente parla di prezzi che si muovono e dice che sarebbe conveniente comprare sui minimi e vendere sui massimi.
Certo! Ma come procedere?
Possiamo inizialmente dire che invece di parlare di prezzi, per adesso, conviene parlare di rendimenti. All'autore certamente interesserà sapere che la prevedibilità dei rendimenti azionari è uno dei temi caldi dell'economia finanziaria e, per farla brevissima, sui rendimenti giornalieri è sostanzialmente da escludere; su orizzonti temporali più ampi le cose sono un pò più incerte ma è difficile portare evidenza forte a favore della prevedibilità (tranne che su certi particolari campioni di dati). Questo in soldoni vuol dire che strategie di gestione attiva comunque strutturate non dovrebbero generare, in termini attesi, exstraprofitti. Per strategie attive intendo sia una ricerca di sovraperformance rispetto ad un benchmark, che operazioni di trading “libero” fatte con o senza criterio.
Se poi si considerano i costi di transazione, a volte sottovalutati, le aspettative peggiorano ancora e non di poco.
In sostanza un’economista (almeno per quel che so io) dovrebbe rispondere che “giocare sull’azionario” non è vantaggioso.
D’altra parte in finanza quantitativa, almeno in partenza, si sostiene che le traiettorie dei prezzi azionari siano descritte dal “Moto Browniano Geometrico (GMB)” che, per farla facile, impone una imprevedibilità molto più stretta di quella di cui prima ho parlato. Tale constatazione è all’origine dei modelli di pricing per alcuni derivati azionari tipo opzioni.
Dunque “giocare sull’azionario” dovrebbe essere ancora più inutile di quanto o detto prima.
L’autore, se ho ben capito, in sostanza chiedeva anche, “in ottica, anche di lungo periodo, comprare sui minimi storici e tenere in portafoglio finché il titolo non sale molto non conviene?” Mi sento solo di dire che se fosse vero che i prezzi azionari fossero dei GMB allora ipotizzando un’orizzonte temporale anche infinito e, soprattutto, ipotizzando che le aziende non possono fallire; allora l’idea non sarebbe da buttare. Purtroppo però i prezzi non sono proprio dei GMB e soprattutto, le aziende falliscono quindi l’idea non è più buona.
Inoltre un simile atteggiamento, che non prevede stop loss, e privo di qualsiasi cultura di risk management le perdite potenziali a cui ci si esporrebbe sarebbero insostenibili.
L’analisi fondamentale serve? E’ l’unica che possiede fondamenti di economia aziendale, ed è l’unica che tutti possono capire in fretta. Soprattutto è l’unica che, in sostanza, dice “il prezzo di borsa deve rispecchiare le capacità e potenzialità dell’azienda”.
Tuttavia, il “fair price” che si dovrebbe ricavare potrebbe non esistere ed anche se esistesse potrebbe essere, in sostanza, indeterminabile. Le stime fatte in proprio o da analisti servono? Fossero anche fatte con tutti i crismi, i prezzi potrebbero andare così lontano dai livelli teorici e per così tanto tempo che se non inseriamo adeguati stop loss, le potenziali perdite sono nuovamente insostenibili.
L’analisi tecnica serve? E l’unica che permette di fare trading “senza fare follie”; ma le figure di continuazione, inversione, i segnali di ipercomprato e ipervenduto, funzionano? Oggettivamente non lo so e quando ho chiesto a vari esperti se fossero stati fatti lavori di carattere scientifico a sostegno della plausibilità di detti segnali sostanzialmente non mi hanno risposto.
Ad ogni modo per rimanere in un contesto diciamo scientifico, l’analisi tecnica ed anche la fondamentale criticano l’ipotesi di imprevedibilità.
Tecnicamente l’imprevedibilità di cui prima ho parlato è da intendersi (anche se spesso non viene esplicitato) come non esistono previsori lineari! Ma ne esistono di non lineari?
Spostandoci in quest’ottica tutti i “segnali” dell’analisi tecnica ed alcuni della fondamentale possono, a mio modo di vedere, essere intesi come previsori non lineari.
E’ dimostrata la loro inefficacia? NO!
Tutti i trader dai professionisti delle banche ai neofiti (consapevolmente o inconsapevolmente) si basano sul fatto di disporre di buono previsori; altrimenti sarebbe meglio facessero altro.
(Se i prezzi fossero GMB nessun previsore utile esisterebbe, ma i prezzi non sono GMB).
Spesso gli economisti (che sono gli unici uomini di scienza che si occupano di economia)e gli analisti fondamentali sostengono che l’analisi tecnica è una bufala.
Io ho studiato finanza e quando ho incontrato l’analisi tecnica mi è sembrato di leggere cose solamente ridicole, proprio perché, almeno per quello che mi risulta, non c’è la minima base scientifica. Si deve però ricordare che anche se fosse così c’è comunque dietro l’esperienza decennale degli operatori. Inoltre nelle banche l’ufficio analisi tecnica che fa trading con il patrimonio aziendale c’è; vorrà dir qualcosa!
Ed ancora e soprattutto, negli anni novanta la Federal Reserve Bank ha pubblicato lavori che prendevano in considerazione l’analisi tecnica come utile strumento per gestire il patrimonio sui mercati finanziari ed anche per riaffrontare il tema della prevedibilità, sostenendo che la prevedibilità esiste, nel senso che l’analisi tecnica porta evidenza a favore di questa tesi.
Chi vuole contestare la FED?
“Giocare sull’azionario” è meglio che giocare alla roulette? Se abbiamo in mano buoni strumenti previsivi sicuramente si, altrimenti sostanzialmente no. Se i prezzi fossero GMB il “gioco” sarebbe “equo” ma i costi di transazione ci farebbero spostare in una perdita attesa forse anche peggiore di quella della roulette (che è un gioco quasi equo).
Per concludere questo lungo messaggio vi segnalo che, secondo diversi studi, circa il 90% delle persone che fanno trading (in periodi di osservazione pluriennali) diminuiscono il loro patrimonio.
Se invece di dedicare anni al trading fossero andati, tutti assieme, per qualche sera al casinò sarebbe andata tanto peggio? Non credo.
Spero che questa semplicistica insalata di finanza vi abbia chiarito le idee o almeno vi permetta di capire di cosa parlano i vari sostenitori o studiosi o professionisti, dei vari approcci.