[WTF] Cosa succede a scuola?
No, seriamente... Ma che diamine sta succedendo?
Ho appena terminato la prima sessione di esami per il corso di Analisi I agli ingegneri.
Il compito che assegno di solito ai miei studenti è standard:
Ho appena terminato la prima sessione di esami per il corso di Analisi I agli ingegneri.
Il compito che assegno di solito ai miei studenti è standard:
- [*:28mbbrcv] un paio di conticini coi numeri complessi (determinare modulo ed argomento, scrivere in forma trigonometrica un rapporto di potenze e calcolo delle radici);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] determinazione del dominio "naturale" di una funzione elementare composta, con annesse considerazioni topologiche banali sulle proprietà di tale dominio (tipo: è aperto? è chiuso? è limitato? etc...);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] studio di una funzione razionale con valore assoluto (fino agli estremi relativi);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] calcolo di un integrale in fratti semplici.[/*:m:28mbbrcv][/list:u:28mbbrcv]
Tempo concesso: due ore.
Possono consultare il manuale (su cui ci sono esercizi della stessa tipologia, anche più difficili); se serve possono usare la calcolatrice (ma non ce n'è quasi mai bisogno, perché le approssimazioni "a occhio" sono immediate e funzionano sempre).
Insomma, compito standard ed, anzi, molto meno difficile di molti altri testi d'esame e con modalità più friendly rispetto a quelle che vedo in giro (meno tempo e/o no libro e/o no calcolatrice e/o docente con la cazzimma...), eppure...
Eppure la stragrande maggioranza dei miei studenti non è riuscita a consegnarmi (tra prove in itinere e esami scritti) una prova svolta interamente bene.
Si segnalano:
- [*:28mbbrcv] MOLTI errori di calcolo numerico (tipo \(\frac{\sqrt{6}}{2\sqrt{2}} = \text{\dots Boh!?!}\) nel calcolo dell'argomento di un numero complesso... Ma anche con la somma di frazioni siamo messi male!);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] MOLTI errori di calcolo letterale (e.g., \(2e+2e=2e\));
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] MOLTI errori nell'impostazione delle disequazioni per la determinazione del dominio di funzioni elementari notissime (ad esempio, della radice quadrata o del logaritmo);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] impossibilità di svolgere la divisione di due polinomi (con la divisione lunga o anche con le "mazzerelle" di Ruffini);
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] incapacità a risolvere sistemi lineari con altri metodi che non siano quello di sostituzione[nota]Questo è anche da mettere in connessione con il compartimento stagno che, secondo gli studenti, separa l'Analisi dall'Algebra Lineare studiata per il corso del collega.[/nota];
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] totale sconnessione tra la teoria letta sul testo e la pratica negli esercizi;
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] totale incapacità nell'impostare e risolvere semplici problemi di estremo;
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] incapacità di tradurre dalle formule al linguaggio naturale e viceversa, di usare il linguaggio naturale al posto di usare simboli che non si ricordano;
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] incapacità di usare il linguaggio naturale per costruire brevi periodi del tipo "se... allora..." (che occorrono sovente nell'enunciare e nel dimostrare teoremi) o altre proposizioni di varia natura... Insomma, analfabetismo;
[/*:m:28mbbrcv]
[*:28mbbrcv] incapacità di dare ascolto ai consigli del docente[nota]Mie prime parole in aula, il primo giorno di lezione, dopo aver introdotto il programma del corso (addì 22 settembre 2014): "Mi raccomando, cominciate fina da ora (nel caso non l'aveste già fatto per i test) a ripetere le disequazioni, di tutti i tipi e di tutte le specie. Durante il corso, vedremo come e perché esse vanno risolte in certi modi o con certe tecniche, ma se non avete già la manualità giusta per risolverle tranquillamente, non riuscirete a superare né le prove in itinere né gli esami scritti."[/nota].[/*:m:28mbbrcv][/list:u:28mbbrcv]
Ora, chiedo ai docenti delle superiori e delle medie che bazzicano il forum: ma che cavolo sta succedendo nella scuola???
Perché la gran parte dei miei studenti (e di quelli dei colleghi, a quanto ne sò) non ha i "requisiti minimi" per entrare in un'aula universitaria?
Risposte
Non saprei. Sono ancora uno studente ma credo di potere dire che non siano i programmi ministeriali il problema. Infatti il nostro prof seguendoli e vedendo le prove di maturità più recenti è rimasto tanto sconvolto che adesso le verifiche sono praticamente impossibili! Col tempo ci riadatteremo al livello richiesto. Questo per dire che potrebbero non essere i programmi nè gli studenti il problema, ma alcuni prof troppo "permissivi" o superficiali perchè "tanto sono solo alle superiori" (solo?!).
Neppure i docenti di matematica troppo permissivi sono il problema, ma l'insieme delle situazioni nelle quali siamo costretti ad operare. Faccio un esempio: in sede di scrutinio di una classe del biennio dopo aver [strike]bocciato[/strike] non ammesso alla classe successiva 4 studenti, quando siamo arrivati al quinto da non ammettere, il preside ci ha tenuto un'ora e tre quarti a discutere perché non lo voleva bocciare e quando gli ho fatto notare che avevamo parlato tutti almeno 3 volte dicendo le stesse cose e che quindi era arrivato il momento di votare mi ha risposto: "Ma se votate adesso me lo bocciate!" e quindi un'altra mezz'ora di discussione. Mi consola solo il fatto che alla fine lo abbiamo bocciato lo stesso, ma è stata dura.
Poi tieni conto che ad ingegneria si iscrivono anche i ragazzi dei tecnici, che spesso non sono abituati a studiare, ma i cui presidi sono anche peggio del mio, la frittata è bella che fatta.
Poi tieni conto che ad ingegneria si iscrivono anche i ragazzi dei tecnici, che spesso non sono abituati a studiare, ma i cui presidi sono anche peggio del mio, la frittata è bella che fatta.
Come credo di aver già detto da qualche parte la mia idea è che si sia confuso il diritto allo studio (cosa sacrosanta ed anzi ancora non sufficientemente tutelata) con il diritto al titolo (che è una cosa ridicola e dannosa). La realtà dei fatti mi pare essere che in qualche modo tra pochi bastoni e tante carote i muli che entrano nelle scuole ne devono uscire. Questo scoraggia sia gli insegnanti che la maggior parte degli studenti ben intenzionati da principio, che vedono allinearsi, o distaccarsi di poco, i loro risultati con quelli di gente che fa poco o nulla. Il risultato è un generico calo della qualità dell'istruzione. Si unisca a questo il solito infondato orgoglio apocalittico italiano da quattro soldi («abbiamo il miglior sistema d'istruzione al mondo», «i nostri ricercatori sono i migliori al mondo»[nota]se anche fosse vero, questo sarebbe un merito delle università, non certo delle scuole dell'obbligo, ma come si suol dire tutto fa brodo.[/nota], «le nostre scuole sono centri d'eccellenza riconosciuti in tutto il mondo» ecc.) che rende le coscienze di chi di dovere immacolate paralizzando tutto (se le cose vanno bene non c'è alcun motivo di cambiarle) ed il fenomeno delle raccomandazioni, ed ecco servito su un bel piatto d'argento quella pila di sterco fumante che è la scuola.
@gugo Ma l'analisi.math 1 la insegni a colori? 
Non so, a me sembra (da quel che leggo sul forum) che la didattica della matematica nelle scuole superiori stia andando verso il modello americano... notiziona: il modello americano fa schifo!
Prova a confrontare un libro di Calculus con un libro di Analisi Matematica 1 per gli ingegneri degli anni addietro.

"Дэвид":
Non saprei. Sono ancora uno studente ma credo di potere dire che non siano i programmi ministeriali il problema.
Non so, a me sembra (da quel che leggo sul forum) che la didattica della matematica nelle scuole superiori stia andando verso il modello americano... notiziona: il modello americano fa schifo!

Sono uno studente delle superiori anche io.
Non so dirvi cosa stia succedendo in generale né quale sia la causa di tutto ciò, mi limito a raccontarvi cosa vedo ogni giorno nell'ora di matematica: compagni( 3/4 della classe) che non studiano, che non ricordano nulla dei programmi precedenti(non dico che bisogna sapere tutto, ma diamine... almeno le equazioni di secondo grado), che si spaventano davanti a situazioni un po' differenti(non dico situazioni del tutto nuove, solo poco differenti rispetto agli esercizi "standard"... per esempio trovare $k + sqrt(5)$ al posto del solito numero interno in un'equazione ), che non sanno dimostrare una proposizione, che non provano a ragionare, che non studiano la teoria e soprattutto che non hanno voglia di conoscere cose nuove. D'altra parte ho un insegnante che non approfondisce, che non fornisce stimoli, che è molto permissiva, che mette la teoria in secondo piano, che si limita a spiegare come risolvere gli esercizi meccanicamente e a ripetere, male, quanto riportato sul libro.
Inoltre, quoto Epimenide93:
Ah, frequento un liceo scientifico.
Non so dirvi cosa stia succedendo in generale né quale sia la causa di tutto ciò, mi limito a raccontarvi cosa vedo ogni giorno nell'ora di matematica: compagni( 3/4 della classe) che non studiano, che non ricordano nulla dei programmi precedenti(non dico che bisogna sapere tutto, ma diamine... almeno le equazioni di secondo grado), che si spaventano davanti a situazioni un po' differenti(non dico situazioni del tutto nuove, solo poco differenti rispetto agli esercizi "standard"... per esempio trovare $k + sqrt(5)$ al posto del solito numero interno in un'equazione ), che non sanno dimostrare una proposizione, che non provano a ragionare, che non studiano la teoria e soprattutto che non hanno voglia di conoscere cose nuove. D'altra parte ho un insegnante che non approfondisce, che non fornisce stimoli, che è molto permissiva, che mette la teoria in secondo piano, che si limita a spiegare come risolvere gli esercizi meccanicamente e a ripetere, male, quanto riportato sul libro.
Inoltre, quoto Epimenide93:
"Epimenide93":
Come credo di aver già detto da qualche parte la mia idea è che si sia confuso il diritto allo studio (cosa sacrosanta ed anzi ancora non sufficientemente tutelata) con il diritto al titolo (che è una cosa ridicola e dannosa). La realtà dei fatti mi pare essere che in qualche modo tra pochi bastoni e tante carote i muli che entrano nelle scuole ne devono uscire. Questo scoraggia sia gli insegnanti che la maggior parte degli studenti ben intenzionati da principio, che vedono allinearsi, o distaccarsi di poco, i loro risultati con quelli di gente che fa poco o nulla. Il risultato è un generico calo della qualità dell'istruzione.
Ah, frequento un liceo scientifico.
Non so, forse l'avrò detto tre volte negli ultimi giorni in post differenti.
Ho fatto ripetizioni ad una manciata di studenti del primo anno di varie scuole superiori e m'è bastata come esperienza. E' sconfortante - e sottolineo l'aggettivo appena espresso - vedere errori banali, come se prendo una bicicletta e mi mettessi in equilibrio senza pedalare. Boum... per terra.
Proprietà delle potenze, calcolo letterale a livello base... poi te le riporti all'università certe cose!
La mia idea, da profano, è che manca l'anello forte alle medie, come ho detto in un altro post. Tuttavia anche le superiori non aiutano: avete idea dei libri di testo delle superiori (non liceo) e del modo di spiegare matematica in primo e secondo anno di superiori?
Libro: formula n.1, formula n.2, formula n.3... ite missa est...
Docente: dopo aver letto e riscritto quanto si trova sul libro rimanda al libro.
E' sconfortante quello che ho visto facendo ripetizioni. Le basi, mancano le basi ma non le basi, proprio le basi delle basi. Roba che $(a+b)/a$ semplificano la $a$ o, come ho tristemente detto, il $99,\bar(9)$ delle volte vedo $a^(-2)=-a^2$...
EDIT
Ringrazio friction che m'ha fatto notare la simpatica svista personale.
Ho fatto ripetizioni ad una manciata di studenti del primo anno di varie scuole superiori e m'è bastata come esperienza. E' sconfortante - e sottolineo l'aggettivo appena espresso - vedere errori banali, come se prendo una bicicletta e mi mettessi in equilibrio senza pedalare. Boum... per terra.
Proprietà delle potenze, calcolo letterale a livello base... poi te le riporti all'università certe cose!
La mia idea, da profano, è che manca l'anello forte alle medie, come ho detto in un altro post. Tuttavia anche le superiori non aiutano: avete idea dei libri di testo delle superiori (non liceo) e del modo di spiegare matematica in primo e secondo anno di superiori?
Libro: formula n.1, formula n.2, formula n.3... ite missa est...
Docente: dopo aver letto e riscritto quanto si trova sul libro rimanda al libro.
E' sconfortante quello che ho visto facendo ripetizioni. Le basi, mancano le basi ma non le basi, proprio le basi delle basi. Roba che $(a+b)/a$ semplificano la $a$ o, come ho tristemente detto, il $99,\bar(9)$ delle volte vedo $a^(-2)=-a^2$...
EDIT
Ringrazio friction che m'ha fatto notare la simpatica svista personale.

"Zero87":
La mia idea, da profano, è che manca l'anello forte alle medie, come ho detto in un altro post.
Non mi trovo d'accordo: molti miei compagni di classe erano preparatissimi il primo anno delle superiori, poi si sono persi per la via. Certo, se non si fanno bene le medie... Però si può sempre recuperare. Il problema imho è alle superiori.
Tuttavia anche le superiori non aiutano: avete idea dei libri di testo delle superiori (non liceo) e del modo di spiegare matematica in primo e secondo anno di superiori?
Libro: formula n.1, formula n.2, formula n.3... ite missa est...
Docente: dopo aver letto e riscritto quanto si trova sul libro rimanda al libro.
Hey, ma spii la mia classe?

Quoto.
"gugo82":Qualcuno me lo potrebbe spiegare anche a me?! Però a differenza di Guglielmo, sono un povero cretino, reduce da due tutoraggi universitari e due esperienze di insegnamento post-orario scolastico; per non parlare di innumerevoli lezioni private (scuole ex-medie ed ex-superiori, oltre che universitarie).
[WTF] Cosa succede a scuola?
Io non ho mai capito cos'abbia di così difficile matematica? Ok!
Confesso che qualche volta ho preparato degli esami (consistenti solo dell'esame orale), senza manco fare un esercizio... Immaginate voi gli esiti...
È un mio limite\difetto\handicap mentale: se non svolgo un esercizio o studio un esempio (idioti o peggio) non ci capisco nulla di teoria... A scuola: voi studenti fate una cosa del genere?, voi insegnanti proponete uno studio del genere?
Chiudo ricordando una frase incontrovertibile dalla mia prof.a di inglese del bienno delle ex-superiori:
come potete parlare una lingua straniera, se non si imparano a memoria le parole?o per i duri di orechio:
come si può superare un compito in classe\esame\concorso se non si studia quanto richiesto?od a scuola si procede diversamente?, cioè basta la presenza?
.
Ciao Fe
anche io ho fatto il classico e gli esami di matematica mi riuscivano meglio rispetto ai colleghi provenienti dallo scientifico. Credo sia molto frequente.
anche io ho fatto il classico e gli esami di matematica mi riuscivano meglio rispetto ai colleghi provenienti dallo scientifico. Credo sia molto frequente.
@FE ho letto ieri sera il tuo intervento, ma ero troppo stanco per rispondere e mi dispiace che tu ora lo abbia rimosso. Concordo con la stragrande maggioranza di quel che avevi scritto e mi avrebbe fatto piacere discuterne più nel dettaglio.
Io ho letto il messaggio e un po' mi sono sentita offesa, ma solo un po'. Caro FE ho pensato che assomigli al mio preside che prende le parti di uno studente per niente brillante e che non vuole mettersi in discussione, promuovere quello studente avrebbe dato un segnale negativo ad una classe già problematica di suo. Sono molto soddisfatta di quella bocciatura, che, per me, ha avuto il significato di aiutare gli altri 27 studenti a prendere una strada migliore e probabilmente anche quello studente con una bocciatura in prima ha potuto scegliere una scuola più adatta. La scuola non gli piaceva, la classe non gli piaceva, gli insegnanti non gli piacevano, le materie neppure, che cosa ci sarebbe andato a fare in seconda?
Anche il fatto che consideri incompetente la maggior parte degli insegnanti, prima mi ha un po' offeso e poi ho pensato che sei stato molto sfortunato con quelli che hai conosciuto, perché la maggior parte di quelli che conosco io sanno fare il loro lavoro. Purtroppo fa più rumore una mela che cade delle 100 che restano appese al ramo. Prova a pensare a quanti insegnanti hai avuto e a quanti tra loro sono stati incompetenti, in 13-15 anni di scuola ne avrai conosciuto molti. Nei miei 17 anni da studente credo che gli incompetenti siano stati 4 o 5, e forse un paio di loro più sfaticati che incompetenti.
Anche il fatto che consideri incompetente la maggior parte degli insegnanti, prima mi ha un po' offeso e poi ho pensato che sei stato molto sfortunato con quelli che hai conosciuto, perché la maggior parte di quelli che conosco io sanno fare il loro lavoro. Purtroppo fa più rumore una mela che cade delle 100 che restano appese al ramo. Prova a pensare a quanti insegnanti hai avuto e a quanti tra loro sono stati incompetenti, in 13-15 anni di scuola ne avrai conosciuto molti. Nei miei 17 anni da studente credo che gli incompetenti siano stati 4 o 5, e forse un paio di loro più sfaticati che incompetenti.
Confesso che anch'io penso che malgrado la scuola, sia riuscito a farmi una cultura; ma pensare di avere avuto la maggior parte dei\tutti i docenti degli incompetenti: no!
Per onor del vero: non ricordo esattamente cosa abbia scritto FE...
Per onor del vero: non ricordo esattamente cosa abbia scritto FE...
È un peccato che l'intervento sia stato cancellato
Anche la questione di preparazione "scientifico-logica" tra classico e scientifico l'avrei trovata interessante..

Anche la questione di preparazione "scientifico-logica" tra classico e scientifico l'avrei trovata interessante..
Ciao a tutti. Ho cancellato il post perché lo trovavo un po offensivo verso @melia, non tanto per i concetti espressi quanto per la modalità. Ti chiedo scusa @melia, ma credo e spero che la mia offesa sia evaporata in fretta.
Mi spiego un po meglio.
Sulla questione della bocciatura: siamo proprio agli antipodi.
Io trovo che bocciare un ragazzo al primo anno sia una cosa ancora più violenta. Credo che un comportamento responsabile da parte di un insegnante dovrebbe essere quello di parlare con lui e la famiglia dicendo che sarebbe meglio cambiare scuola, se non si vuole rischiare per l anno successivo. A volte basta un avvertimento. I motivi per cui al primo anno si può sbagliare sono mille, dal voler seguire un amico delle medie in un liceo non adatto, ai tanti problemi che può avere un adolescente di 14 anni, alla semplice bighellonaggine, che io non mi sognerei mai di punire con un anno intero da dover ripetere. È chiaro che qualcuno dovrà essere bocciato, per un semplice quanto brutale meccanismo di potere che fa esercitare alla maggior parte degli insegnanti un controllo sulla classe basato sulla paura di una punizione, e che serve a prevenire, in certi casi, l anarchia più totale. Ma non mi si venga a raccontare che ha un valore educativo, e che ripetere un anno " fa bene". Spesso uno che viene bocciato si porta questa etichetta per i successivi 5 anni ed anzi ne è condiZionato molto negativamente.
Veniamo agli insegnanti.
Con il termine incompetente intendo "inadatto a svolgere il ruolo che gli compete" ,cioè quello di insegnante, appunto. Non intendo fesso o impreparato. Ho conosciuto insegnanti (due) preparatissimi (p r e p a r a t i s s i m i ) che erano secondo me del tutto inadatti al loro ruolo, quindi incompetenti. Al di là dei casi limite, comunque, il mio biasimo nei confronti della categoria è dovuta al fatto che solitamente, su 8 insegnanti: uno è brillante e bravissimo e ti resta nel cuore (con due miei insegnanti del liceo sono diventato ormai amico) , uno non sai come sia potuto arrivare a fare quel mestiere,uno o due sono ok, gli altri 4/5 sono poco preparati (o almeno sono preparati fino a e non oltre quello che sono abituati a insegnare ogni giorno), poco brillanti, hanno poca voglia, sono molto noiosi, pensano solo al lato più cretino del loro lavoro (voti, scrutini, consigli di classe, interrogazioni) . Alcuni di loro, secondo me, da giovani neanche erano così, ci sono diventati adagiandosi progressivamente in questo loro ruolo. Si sono abbrutiti.
I programmi ministeriali in questo certo non aiutano. Anzi credo proprio che ne siano una causa. Considero tanto inadeguati quelli del liceo classico quanto quelli dello scientifico.
Il resto di quello che avevo scritto nel post a proposito di questo ultimo aspetto lo avete ormai letto tutti e non c è bisogno che lo riscriva, perché non era la parte "incriminata". Sono comunque disponibile a continuare la discussione, con chi abbia voglia di farlo.
Mi spiego un po meglio.
Sulla questione della bocciatura: siamo proprio agli antipodi.
Io trovo che bocciare un ragazzo al primo anno sia una cosa ancora più violenta. Credo che un comportamento responsabile da parte di un insegnante dovrebbe essere quello di parlare con lui e la famiglia dicendo che sarebbe meglio cambiare scuola, se non si vuole rischiare per l anno successivo. A volte basta un avvertimento. I motivi per cui al primo anno si può sbagliare sono mille, dal voler seguire un amico delle medie in un liceo non adatto, ai tanti problemi che può avere un adolescente di 14 anni, alla semplice bighellonaggine, che io non mi sognerei mai di punire con un anno intero da dover ripetere. È chiaro che qualcuno dovrà essere bocciato, per un semplice quanto brutale meccanismo di potere che fa esercitare alla maggior parte degli insegnanti un controllo sulla classe basato sulla paura di una punizione, e che serve a prevenire, in certi casi, l anarchia più totale. Ma non mi si venga a raccontare che ha un valore educativo, e che ripetere un anno " fa bene". Spesso uno che viene bocciato si porta questa etichetta per i successivi 5 anni ed anzi ne è condiZionato molto negativamente.
Veniamo agli insegnanti.
Con il termine incompetente intendo "inadatto a svolgere il ruolo che gli compete" ,cioè quello di insegnante, appunto. Non intendo fesso o impreparato. Ho conosciuto insegnanti (due) preparatissimi (p r e p a r a t i s s i m i ) che erano secondo me del tutto inadatti al loro ruolo, quindi incompetenti. Al di là dei casi limite, comunque, il mio biasimo nei confronti della categoria è dovuta al fatto che solitamente, su 8 insegnanti: uno è brillante e bravissimo e ti resta nel cuore (con due miei insegnanti del liceo sono diventato ormai amico) , uno non sai come sia potuto arrivare a fare quel mestiere,uno o due sono ok, gli altri 4/5 sono poco preparati (o almeno sono preparati fino a e non oltre quello che sono abituati a insegnare ogni giorno), poco brillanti, hanno poca voglia, sono molto noiosi, pensano solo al lato più cretino del loro lavoro (voti, scrutini, consigli di classe, interrogazioni) . Alcuni di loro, secondo me, da giovani neanche erano così, ci sono diventati adagiandosi progressivamente in questo loro ruolo. Si sono abbrutiti.
I programmi ministeriali in questo certo non aiutano. Anzi credo proprio che ne siano una causa. Considero tanto inadeguati quelli del liceo classico quanto quelli dello scientifico.
Il resto di quello che avevo scritto nel post a proposito di questo ultimo aspetto lo avete ormai letto tutti e non c è bisogno che lo riscriva, perché non era la parte "incriminata". Sono comunque disponibile a continuare la discussione, con chi abbia voglia di farlo.
Certo che mi è passata, ti ho scritto che mi sono offesa, ma non più di tanto. Ho anche capito un po' il tuo punto di vista riguardo la bocciatura, ma non si possono fare miracoli. Quel ragazzo era inadeguato al tipo di scuola, ma per i genitori il figlio DOVEVA fare il liceo. Attività di riorientamento viene svolta ogni anno alla fine del primo quadrimestre per gli studenti delle classi prime, ma, se ti trovi a sbattere contro un muro, usi gli strumenti che hai. In 34 anni di insegnamento ho visto tante situazioni, tanti casi diversi e ti garantisco che la bocciatura è stata la sua fortuna, se i genitori hanno capito che il loro figliolo era inadatto al tipo di scuola, ma non so se è bastato.
Per l'inadeguatezza non so, certo che è buona cosa avere dei docenti che abbiano strumenti didattici adatti, ma non puoi pretendere di avere sempre e solo il meglio e, da quanto ho capito, avevi insegnanti dignitosi. Poi, ti assicuro, quelli che erano i migliori per te, non è detto che lo fossero anche per i tuoi compagni di classe. La mia insegnante di matematica delle medie, per me era un idolo, per molti miei compagni un incubo. L'insegnante di italiano del liceo, al biennio, mi ha fatto impazzire, ma ho svolto un buon tema di maturità grazie a lei e a quello che mi aveva dato.
Per quanto riguarda la disputa Liceo classico contro scientifico è un po' come la disputa pc contro mac, ognuno vede quello che ritiene più adatto nel suo corso di studi. Io la sposterei in liceo contro non-liceo. Nei licei, indipendentemente da quali, prima di tutto impari a studiare e a capire quello che studi. Nei tecnici spesso devi solo imparare perché molti degli argomenti che affronti sono troppo difficili da capire a quell'età. Penso ai miei vecchi studenti dei geometri e ad alcune materie che affrontavano come Topografia o Costruzioni, per capire certe formule che usavano sarebbero servite le equazioni differenziali. Sicuro che se uno studente dello scientifico crede che sapere matematica significa saper scomporre mega-polinomi, allora di sicuro non ha tratto grandi frutti dalla scuola che ha frequentato.
Mi piacerebbe poter fare quattro chiacchiere con te, sono sicura che, nonostante tutto, le nostre idee sulla scuola e sulle bocciature non sono poi così diverse.
Per l'inadeguatezza non so, certo che è buona cosa avere dei docenti che abbiano strumenti didattici adatti, ma non puoi pretendere di avere sempre e solo il meglio e, da quanto ho capito, avevi insegnanti dignitosi. Poi, ti assicuro, quelli che erano i migliori per te, non è detto che lo fossero anche per i tuoi compagni di classe. La mia insegnante di matematica delle medie, per me era un idolo, per molti miei compagni un incubo. L'insegnante di italiano del liceo, al biennio, mi ha fatto impazzire, ma ho svolto un buon tema di maturità grazie a lei e a quello che mi aveva dato.
Per quanto riguarda la disputa Liceo classico contro scientifico è un po' come la disputa pc contro mac, ognuno vede quello che ritiene più adatto nel suo corso di studi. Io la sposterei in liceo contro non-liceo. Nei licei, indipendentemente da quali, prima di tutto impari a studiare e a capire quello che studi. Nei tecnici spesso devi solo imparare perché molti degli argomenti che affronti sono troppo difficili da capire a quell'età. Penso ai miei vecchi studenti dei geometri e ad alcune materie che affrontavano come Topografia o Costruzioni, per capire certe formule che usavano sarebbero servite le equazioni differenziali. Sicuro che se uno studente dello scientifico crede che sapere matematica significa saper scomporre mega-polinomi, allora di sicuro non ha tratto grandi frutti dalla scuola che ha frequentato.
Mi piacerebbe poter fare quattro chiacchiere con te, sono sicura che, nonostante tutto, le nostre idee sulla scuola e sulle bocciature non sono poi così diverse.
"FE":
Io trovo che bocciare un ragazzo al primo anno sia una cosa ancora più violenta. Credo che un comportamento responsabile da parte di un insegnante dovrebbe essere quello di parlare con lui e la famiglia dicendo che sarebbe meglio cambiare scuola, se non si vuole rischiare per l anno successivo. A volte basta un avvertimento. I motivi per cui al primo anno si può sbagliare sono mille, dal voler seguire un amico delle medie in un liceo non adatto, ai tanti problemi che può avere un adolescente di 14 anni, alla semplice bighellonaggine, che io non mi sognerei mai di punire con un anno intero da dover ripetere.
Se i risultati attesi alla fine di un anno di scuola non ci sono, l'anno va ripetuto. Non esistono scuse, non esistono addolcimenti di pillola o dispense: se non ha imparato il minimo accettabile, l'anno va ripetuto.
È chiaro che qualcuno dovrà essere bocciato, per un semplice quanto brutale meccanismo di potere che fa esercitare alla maggior parte degli insegnanti un controllo sulla classe basato sulla paura di una punizione, e che serve a prevenire, in certi casi, l anarchia più totale.
Ma da quale scuola provieni? Sicuro di non aver fatto una scuola militare?

Il resto di quello che avevo scritto nel post a proposito di questo ultimo aspetto lo avete ormai letto tutti e non c è bisogno che lo riscriva, perché non era la parte "incriminata". Sono comunque disponibile a continuare la discussione, con chi abbia voglia di farlo.
Io non l'ho letta, e mi piacerebbe discuterne se ho ben inteso di cosa si trattasse (e non so cosa ne pensi tu).

per i genitori il figlio DOVEVA fare il liceo.
Si, conosco questo fenomeno. Provengo da un liceo il cui nome basta per convincere i genitori ad iscrivere il figlio, anzi spesso è l unico motivo.
Poi, ti assicuro, quelli che erano i migliori per te, non è detto che lo fossero anche per i tuoi compagni di classe.
Su questo non sono d accordo. Certo, può capitare. Sono felice di aver tradotto Sofocle al posto di Lisia in 3 liceo per scelta della prof odiata da molti altri per questo, ma questi sono casi particolari che si compensano tra di loro e hanno poco a che fare col fenomeno di generale abbrutimento che descrivo io. Non parlo di prof simpatici o antipatici, o che vanno o meno a genio.
ma da quale scuola provieni?
Non mi riferisco solo alla mia. Ho amici che hanno frequentato scuole in cui la minaccia di una bocciatura è probabilmente per il tipico alunno l unico buon motivo per presentarsi in classe la mattina.
mi piacerebbe fare quattro chiacchiere
Aspetto che qualcuno dia uno spunto e risponderò se avrò qualcosa da dire, con piacere.