Tutto quello ke vi passa x la testa...in qst momento...!!
ciaoo
scrivete tt quello ke vi passa x la testa...qualunque cosa..dalla + cretina alla + interessante...dai...fatevi avanti!!!:D:D
scrivete tt quello ke vi passa x la testa...qualunque cosa..dalla + cretina alla + interessante...dai...fatevi avanti!!!:D:D
Risposte
Dorothy:
..Da quanto non toccavo il mio Piccì!
Parli del diavolo e quello compare.
Adesso ho la dimostrazione che compare pure se lo pensi!
..Da quanto non toccavo il mio Piccì!
buonanotte forum...
ps. domani prima delle 5 nn sn nemmeno in casa. quindi abbiate fiducai nel mio ritorno XD
ps. domani prima delle 5 nn sn nemmeno in casa. quindi abbiate fiducai nel mio ritorno XD
perche il latino e il greco sono cosi oscuri per me? eppure alle versioni me la cavo bene ma non lo capisco....perche?
Notte mary...:love
Notte forum!
assonnatissima.
ma riluttante ad andare a letto
ma riluttante ad andare a letto
:dontgetit Stanca..
Io l'ho studiato invece (:
Mentre traducevo il messaggio di Christian assieme alla Chri
Mentre traducevo il messaggio di Christian assieme alla Chri
ryuk:
ho fatto 3 pagine di analisi fra storia e antologia in mezzora DI TESTA MIA SENZA COPIARE°_° woaaaaaaa record XD
:thx:thx:thx:thx:thx grande fede...
io mi sento un'irresponsabile, abbiamo una caterba di roba di diritto e nn ho fatto nulla:move:move:move
Cucciolo, non fare minchiate :cry
Matteo.
Non fare cazzate ti prego.
Ti prego.
Non fare cazzate ti prego.
Ti prego.
Come mai.. i tuoi occhi ora stanno piangendo..? Mi fa malissimo vederti così.. :dontgetit
Odio quando le persone piangono.. soprattutto quando la causa sono io..
Odio quando le persone piangono.. soprattutto quando la causa sono io..
vero.
La Ely me la sto' lavorando io xD
:lol Eh già Ely!
:dontgetit Mi fa male la pancia :( Maledetto virussssssss
:dontgetit Mi fa male la pancia :( Maledetto virussssssss
[quote]• ~ V o v s:
Si.
Tu che aria vuoi
ma che aria dai
se poi mi uccidi.
Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai
se poi mi uccidi.
TU COME ARIA IN VENA SEI.
Bella bella bella bella
Si.
Tu che aria vuoi
ma che aria dai
se poi mi uccidi.
Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai
se poi mi uccidi.
TU COME ARIA IN VENA SEI.
Bella bella bella bella
"Tutte le mie notti erano popolate da incubi. Anzi, dall'incubo, sempre lo stesso. In teoria, dopo tanti mesi avrei dovuto esserne annoiata, se non immune. Invece, ogni volta mi terrorizzava e terminava solo quando mi svegliavo urlando. Charlie non entrava neanche più in camera per controllare cosa fosse accaduto, terrorizzato che qualcuno si fosse intrufolato per strangolarmi o qualcosa del genere. Ormai ci si era abituato.
Probabilmente nessun altro si sarebbe lasciato spaventare da un incubo del genere. Non c'erano presenze che spuntavano dal buio a urlare «Buh!», non c'erano zombie, né fantasmi, né maniaci. Non c'era proprio niente. Era il niente. Soltanto il labirinto infinito di alberi coperti di muschio, avvolti in un silenzio così profondo e insopportabile da schiacciarmi i timpani. L'oscurità era quella del tramonto in un giorno nuvoloso e la poca luce che filtrava confermava che non c'era niente da vedere. Mi affannavo nella penombra senza una direzione, cercando, cercando, cercando sempre più freneticamente, e più tentavo di correre veloce, più la mia goffaggine aumen-tava... Poi arrivava il momento - sentivo che si avvicinava ma non riuscivo mai a svegliarmi in anticipo - in cui non ricordavo più cosa stessi cercando. In cui capivo che non c'era niente né da cercare né da trovare. Che non c'era mai stato nient'altro che quel bosco vuoto e tetro, e niente ci sarebbe stato mai, per me... nient'altro che niente...
Più o meno in quel momento iniziavano le urla.
Guidavo senza pensare a dove andassi - vagando per strade secondarie, evitando il percorso verso casa - perché non avevo una meta.
Desideravo potermi sentire di nuovo annebbiata, ma non ricordavo come ci fossi riuscita. L'incubo punzecchiava la mia mente, scatenando pensieri dolorosi. Non volevo ricordare la foresta. Malgrado i tentativi di scrollarmi di dosso quell'immagine, sentii le lacrime riempirmi gli occhi e le fitte di dolore bruciare attorno alla voragine che mi squarciava il petto. Levai una mano dal volante, incrociai le braccia e mi strinsi forte per non cadere a pezzi.
Sarà come se non fossi mai esistito. Le parole mi scorrevano nella men-
te, ma senza la chiarezza perfetta dell'allucinazione della sera precedente. Erano soltanto parole mute, stampate su una pagina immaginaria. Solo parole, ma riaprirono lo squarcio e fui costretta ad affondare il piede sul freno. Non potevo guidare in quello stato.
Mi raggomitolai con la faccia contro il volante e cercai di calmarmi, ma mi mancava l'aria."
Probabilmente nessun altro si sarebbe lasciato spaventare da un incubo del genere. Non c'erano presenze che spuntavano dal buio a urlare «Buh!», non c'erano zombie, né fantasmi, né maniaci. Non c'era proprio niente. Era il niente. Soltanto il labirinto infinito di alberi coperti di muschio, avvolti in un silenzio così profondo e insopportabile da schiacciarmi i timpani. L'oscurità era quella del tramonto in un giorno nuvoloso e la poca luce che filtrava confermava che non c'era niente da vedere. Mi affannavo nella penombra senza una direzione, cercando, cercando, cercando sempre più freneticamente, e più tentavo di correre veloce, più la mia goffaggine aumen-tava... Poi arrivava il momento - sentivo che si avvicinava ma non riuscivo mai a svegliarmi in anticipo - in cui non ricordavo più cosa stessi cercando. In cui capivo che non c'era niente né da cercare né da trovare. Che non c'era mai stato nient'altro che quel bosco vuoto e tetro, e niente ci sarebbe stato mai, per me... nient'altro che niente...
Più o meno in quel momento iniziavano le urla.
Guidavo senza pensare a dove andassi - vagando per strade secondarie, evitando il percorso verso casa - perché non avevo una meta.
Desideravo potermi sentire di nuovo annebbiata, ma non ricordavo come ci fossi riuscita. L'incubo punzecchiava la mia mente, scatenando pensieri dolorosi. Non volevo ricordare la foresta. Malgrado i tentativi di scrollarmi di dosso quell'immagine, sentii le lacrime riempirmi gli occhi e le fitte di dolore bruciare attorno alla voragine che mi squarciava il petto. Levai una mano dal volante, incrociai le braccia e mi strinsi forte per non cadere a pezzi.
Sarà come se non fossi mai esistito. Le parole mi scorrevano nella men-
te, ma senza la chiarezza perfetta dell'allucinazione della sera precedente. Erano soltanto parole mute, stampate su una pagina immaginaria. Solo parole, ma riaprirono lo squarcio e fui costretta ad affondare il piede sul freno. Non potevo guidare in quello stato.
Mi raggomitolai con la faccia contro il volante e cercai di calmarmi, ma mi mancava l'aria."
Si.
Tu che aria vuoi
ma che aria dai
se poi mi uccidi.
Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai
se poi mi uccidi.
TU COME ARIA IN VENA SEI.
Bella bella bella bella
Tu che aria vuoi
ma che aria dai
se poi mi uccidi.
Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai
se poi mi uccidi.
TU COME ARIA IN VENA SEI.
Bella bella bella bella
:yes Si Ely!