Lezioni Castorina

lauramir-votailprof
Ciao a tutti,
il 26 inizieranno le lezioni di Castorina, ma a quanto pare non ha fatto lezioni a quelli del primo anno nel primo semestre (psicodinamica dell'età adulta) e quindi si pensa che inizierà con quella. E la materia che dovremmo seguire anche noi invece quando dovrebbe iniziare, a giugno??? :confused:
Non capisco, doveva essere come la materia del professore Di Nuovo, che nel 1° sem ha spiegato la parte che noi di 2° anno abbiamo già dato e ora al 2° sem inizierà quella che dobbiamo ancora dare insieme a quelli di 1° anno. Perchè Castorina non sta facendo così??? Avete notizie? :eek:

Risposte
liyye-votailprof
ragazze,mi potreste spiegare il delirio di eracle?è l'ultimo libro e nn ci sto capendo + nnte!!:(

lacarta-votailprof
ciao!
flipper mi fa piacere che t sono stata utile
beauty ascolta,purtroppo non ho molto tempo in questo momento,cmq l oggetto feticcio è l'oggetto transizionale di cui parla Winnicot(ne accennavo nel mio messaggio di prima),ascolta faccio copia e incolla di un articolo che tempo fa ho trovato su internet che mi era parso molto chiaro ok?
ECCOLO:
"Winnicott definisce l’oggetto transizionale come il primo possesso non-me. Con il termine oggetto transizionale o fenomeno transizionale si designa l’area intermedia di esperienza tra la suzione autoerotica del pollice (in una situazione di narcisismo primario) e l’instaurarsi di vera relazione d’oggetto. È l’uso, con importanti valenze affettive, di un oggetto che è riconosciuto come non facente più parte del corpo del bambino ( non più appartenente, in modo onnipotente, a sé) ma non ancora pienamente riconosciuto come appartenente alla realtà esterna.
Winnicott data l’apparizione dei fenomeni transizionali tra i quattro mesi e i dodici e ne descrive così la comparsa: “ È esperienza comune osservare, associato ad una attività autoerotica quale la suzione del pollice, uno dei seguenti comportamenti:
Con l’altra mano il bambino prende in bocca un oggetto esterno, per esempio una parte del lenzuolo.

Il pezzo di tessuto in qualche modo viene preso e succhiato o non realmente succhiato. Il bambino incomincia dai primi mesi a strappare fili di lana, a tenerli in mano ed usarli per accarezzarsi. Il bambino produce con la bocca mugolii, balbettii, rumori di tipo anale, le prime note musicale, ecc. Sono tutti questi che io chiamo fenomeni transizionali. Infatti in tutto questo può emergere un oggetto o un fenomeno – forse dei fili di lana, l’angolo di una coperta o una parola o un motivo, un manierismo- che assumono un’importanza vitale per il bambino piccolo al momento di addormentarsi e che costituisce una difesa contro l’ansia. (…) Può darsi che il bambino scopra un oggetto o una copertina soffice, questo allora diventa ciò che io chiamo oggetto transizionale. Questo oggetto diventerà sempre più importante.(…)
Le modalità che si stabilizzano nella prima infanzia persistono nell’infanzia, l’oggetto morbido continua ad essere indispensabile all’ora di andare a letto, in un momento di solitudine o quando sta per sopraggiungere la depressione.” 1
La particolarità di questo oggetto è il suo essere nell’area intermedia tra sé e non-sé. La sua funzione non si esaurisce nell’essere un simbolo: il suo essere reale, sostanziale è altrettanto importante per il bambino.
L’oggetto transizionale non è un oggetto interno, tuttavia per il bambino non è nemmeno un oggetto esterno: è una transizione tra i due. Per Winnicott: “L’oggetto transizionale non è mai sotto il controllo onnipotente come l’oggetto interno, né fuori controllo come la madre reale.” 2
In Gioco e realtà Winnicott sottolinea come l’oggetto transizionale può a volte degenerare in un oggetto feticistico e, come tale, persistere come una caratteristica della vita sessuale adulta. In questo caso l’oggetto viene iperinvestito e non può, crescendo il bambino, essere posto “nel limbo” dei ricordi (come poeticamente afferma Winnicott), è invece utilizzato come mezzo per il diniego, vale a dire un’esperienza angosciante (che richiama vissuti di perdita e/o separazione) viene negata attraverso il suo uso coatto.
L’oggetto transizionale perde il suo carattere di oggetto calmante, che allenta l’ansia e consola il bambino diventando un oggetto feticcio coattivamente usato per negare la perdita.
Classicamente la nascita del feticcio è collegata all’emergere di fantasie relative alla madre fallica: il feticcio sarebbe un sostituto del fallo materno, di cui si nega l’assenza. Freud situa quindi la genesi di questo fenomeno nella fase fallica. Il feticcio è un simbolo vero e proprio, il rappresentante di un oggetto interno, le sue caratteristiche sono quindi molto diverse da quelle individuate da Winnicott: l’oggetto transizionale e la sua degenerazione nascono in un’area intermedia tra l’allucinazione primaria e l’evocazione simbolica.
Interessante , a questo proposito, è la rivisitazione da parte della micropsicoanalisi della funzione del feticcio nell’economia psichica dell’individuo, rivisitazione che permette di datare la genesi di questo fenomeno nello stadio intrauterino.
Bolmida (1987) vede nell’uso del feticcio un tentativo coatto di stabilire una relazione privilegiata a-traumatica con l’immagine materna, all’interno di una situazione che si tenta di mantenere strettamente duale. “ La situazione feticistica verrebbe organizzata in modo stabile durante il periodo fallico ma sarebbe già presente ed operante fin dalle fasi dello sviluppo intrauterino, strutturata atavicamente dalla combinazione genetica parentale ed attivata dai vissuti gravidici dello stadio iniziatico.” 3
Peluffo in Micropsicoanalisi dei processi di trasformazione vede il feticcio come l’oggettivazione del fantasma di sé stessi nell’utero materno, il corpo della fantasia del gemello psichico. Per fantasma del gemello psichico si intende il tentativo inconscio di mantenere in sé un duplicato fantasmatico di sé stessi come pene della madre, vale a dire la conservazione di un vissuto che ha le sue radici nelle prime esperienze e strutturazioni pulsionali intrauterine.
Peluffo ipotizza l’esistenza di un’interazione fantasmatica tra madre e feto, uno scambio sinaptico di fantasmi-stimolo e fantasmi-risposta elicitati dai processi somatici di facilitazione e rigetto, fisiologici in ogni gravidanza. I tentativi somatici di rigettare l’embrione (allotrapianto per l’organismo materno) e le conseguenti difese, anch'esse somatiche, di mantenere la gravidanza e trattenere in sé l’embrione – feto, stimolano, al livello psichico, la strutturazione, o meglio la riedizione, di una serie di fantasmi inconsci nella madre. Questi interagiscono con gli schermi iconici filogenetici del feto strutturando i prototipi delle future dinamiche pulsionali. Questi vengono in qualche modo memorizzate insieme alle prime risposte senso-motorie alle sensazioni di piacere – dispiacere.
Peluffo ipotizza che l’attaccamento al feticcio potrebbe indicare un andamento particolare della gestazione nel quale l’equilibrio tra i fantasmi – stimolo e i fantasmi – risposta è stato turbato. Una specie di nascita imperfetta alla quale fa seguito il tentativo contrario di ristabilire l’equilibrio attraverso il feticcio. Il feticista, nel feticcio, cercherebbe se stesso – pene materno, per negare una nascita – castrazione che egli vive, al pari della madre, come insopportabile.
Se si individuano le radici del comportamento feticistico nella vita intrauterina e quindi anche la predisposizione all’utilizzo dell’oggetto transizionale, risulta ancora più chiaro come questo oggetto, incarnazione nella fase orale del fantasma del gemello psichico, possa essere per alcuni bambini un oggetto consolatorio, sedare l’ansia favorendo l’accettazione graduale della separazione, mentre per altri assuma, crescendo, la valenza di un oggetto feticcio che nega la perdita, non consola ma ostacola il processo di individuazione- separazione.
Per la micropsicoanalisi le dinamiche cristallizzate nel fantasma del gemello psichico seguono lo sviluppo ontogenetico, incarnandosi nei vari oggetti di investimento aggressivo – sessuale. L’immagine di sé stessi in utero struttura, in fase orale, l’immagine del rapporto con il seno , quindi con l’ano, il pene fantasmatico, si incarna nell’immagine dei fratelli, delle sorelle e così via. Si può pensare che il fantasma del gemello psichico influenzi anche la costruzione dell’oggetto transizionale e la relazione con esso. "

CIAOO E BUONO STUDIO
(lascio il link per chi volesse esplorare un po' : Psicoanalisi - Oggetto transizionale, feticcio e vita intrauterina )

beauty-votailprof
scusa la carta mi spiegheresti l'ogetto feticcio?grazie

flipper-votailprof
grazie mille finalmente un chiarimento
sei stata chiarissima

lacarta-votailprof
flipper;159694:
per la carta.. a parte l'impossibile che ho confuso gli altri teatri sono corretti associati alla patologia???

mi sembra di si:
1) interdetto----> nevrotico (rientra qui ad es. la vicenda dell'incesto,poichè l incesto è possibile ma interdetto in quanto bloccato dalla norma morale);il problema del nevrotico è quello dei sensi di colpa,degli eccessii difensivi e dei desideri...)
2) scena dell'impossibile----> psicosi;qui il probelma è "esisto o non esisto,ci sono o non ci sono",non si tratta come per il nevrotico di sensi di colpa o difese,quindi il lavoro cn lo psicotico non è "a togliere"(come per il nevrotico),ma "a mettere";c'è il ritiro narcisistico e la lotta per l'esistenza che si svolge entro uno spazio che possiamo dire"creativo",ma che è diverso da quello transizioanale...
3) scena del teatro psicosomatico--->scissione mente-corpo e annullamento della parola; nel disturbo psicosomatico l'angoscia non è contenibile mentalmente per cui il sovrapiù si ripercuote nel corpo. PEr poter interveire con uno psicosomatico bisogna aspettare che un fatto corporeo diventi un fatto psichico,perchè di fronte alla scissione mente-corpo non si può intervenire,quindi bisogna aspettare che intervenga un pensiero.Il prof a leizone ha fatto questo esempio:un paziente che dice di aver mal di pancia..dobbiamo aspettare che il paziente formuli un pensiero ad es. di questo tipo:ogni volta che viene mia suocera mi avvilisco e mi viene il mal di pancia).

Per quanto riguarda lo spazio transizionale e la perversione..
non avendo ancora letto i libri(lo ripeto),non so se vengono catalogati come 2 ulteriori scene dell'io in modo distinto,però per quanto riguarda lo spazio transizionale,rileggendo i miei appunti della seconda lezione,mi sorgono dei dubbi in quanto il Prof aveva detto che anche il DELIRIO,riguarda un particolare tipo di creatività,che è sostitutiva di un vuoto e che è la creatività degli spazi transizionali...(però come ci insegna Winnicot,lo spazio transizionale "è sia costruito soggettivamente che percepito oggettivamente. L'esperienza transizionale (della quale fanno parte gli oggetti transizionali), avendo la caratteristica di entrambe le forme di realtà, permette al bambino di spostarsi verso una realtà oggettiva condivisa senza esserne traumatizzato. Inoltre permette lo sviluppo della capacità di vivere nella realtà oggettiva riuscendo però a conservare il nucleo dell'onnipotenza soggettiva, che permetterà l'espressione dell'originalità e della passione nell'individuo"), e però sappiamo che nel delirio la percezione e la cognizione del soggetto appaiono significativamente ridotti,quindi nn mi pare che sia vivida la realtà oggettiva!
In ogni caso:
4) scena transizionale---->tossicodipendenze,ecc.
5) perversione--->neosessualità...

Cmq,ripeto sempre che devo anocra leggere i libri,ma da un'idea che mi sono fatta anche seguendo qualche lezione...mi sembra che Teatri dell'Io,voglia fare una sorta di parallelismo tra scenario del lavoro psicoanalitico,anzi setting del lavoro psicoanalitico,e quello teatrale,come se il teatro sia una sorta di metafora delle dinamiche psicoanalitiche;infatti abbiamo a che fare in entrambe le circostanze con:
-scenari psichici(fantasie incosce)
-battute non udite,perchè illegibili
-personaggi interni (oggetti)
-lavoro sul senso(interpretazione vs empatia)
quindi è fondamentale nel lavoro psicoanalitico,stabilire le regole del setting,poichè è così che si rassicura il paziente,e infatti oggi più che sul sogno del paziente,l'attenzione è spostata sul rapporto tra analista e paziente.Come se fossimo in una scena teatrale,il paziente fa "recitare" delle parti allo psicologo,che impersona vari personaggi di volta in volta,e si attuano processi di transfert e controtransfert;il paziente fa "sentire" le sue emozioni che non è capace di rappresentare ed è l'analista che le "rappresenta",in base alla sua esperienza e sensibilità.La soggettività è il grande stumento di lavoro.

Ragazzi,spero di non avervi confuso ulteriormente,magari vi sono stata utile in qualche modo,non so,lo spero..
buono studio! cercate di stare sereni senò ci si confonde e basta,magari cercate di ripescare qlcsa che abbiamo già studiato,certe cose le dovremmo avere alquanto chiare dallo studio precedente in fondo,l'importante è fare un attimo mente locale sulle cose,mantenendo la calma!
un saluto a tutti

lacarta-votailprof
flipper;159694:
per la carta.. a parte l'impossibile che ho confuso gli altri teatri sono corretti associati alla patologia???

mi sembra di si:
1) interdetto----> nevrotico (rientra qui ad es. la vicenda dell'incesto,poichè l incesto è possibile ma interdetto in quanto bloccato dalla norma morale);il problema del nevrotico è quello dei sensi di colpa,degli eccessii difensivi e dei desideri...)
2) scena dell'impossibile----> psicosi;qui il probelma è "esisto o non esisto,ci sono o non ci sono",non si tratta come per il nevrotico di sensi di colpa o difese,quindi il lavoro cn lo psicotico non è "a togliere"(come per il nevrotico),ma "a mettere";c'è il ritiro narcisistico e la lotta per l'esistenza che si svolge entro uno spazio che possiamo dire"creativo",ma che è diverso da quello transizioanale...
3) scena del teatro psicosomatico--->scissione mente-corpo e annullamento della parola; nel disturbo psicosomatico l'angoscia non è contenibile mentalmente per cui il sovrapiù si ripercuote nel corpo. PEr poter interveire con uno psicosomatico bisogna aspettare che un fatto corporeo diventi un fatto psichico,perchè di fronte alla scissione mente-corpo non si può intervenire,quindi bisogna aspettare che intervenga un pensiero.Il prof a leizone ha fatto questo esempio:un paziente che dice di aver mal di pancia..dobbiamo aspettare che il paziente formuli un pensiero ad es. di questo tipo : ogni volta che viene mia suocera mi avvilisco e mi viene il mal di pancia).

Per quanto riguarda lo spazio transizionale e la perversione..
non avendo ancora letto i libri(lo ripeto),non so se vengono catalogati come 2 ulteriori scene dell'io in modo distinto,però per quanto riguarda lo spazio transizionale,rileggendo i miei appunti della seconda lezione,mi sorgono dei dubbi in quanto il Prof aveva detto che anche il DELIRIO,riguarda un particolare tipo di creatività,che è sostitutiva di un vuoto e che è la creatività degli spazi transizionali...(però come ci insegna Winnicot,lo spazio transizionale "è sia costruito soggettivamente che percepito oggettivamente. L'esperienza transizionale (della quale fanno parte gli oggetti transizionali), avendo la caratteristica di entrambe le forme di realtà, permette al bambino di spostarsi verso una realtà oggettiva condivisa senza esserne traumatizzato. Inoltre permette lo sviluppo della capacità di vivere nella realtà oggettiva riuscendo però a conservare il nucleo dell'onnipotenza soggettiva, che permetterà l'espressione dell'originalità e della passione nell'individuo"), e però sappiamo che nel delirio la percezione e la cognizione del soggetto appaiono significativamente ridotti,quindi nn mi pare che sia vivida la realtà oggettiva!
In ogni caso:
4) scena transizionale---->tossicodipendenze,ecc.
5) perversione--->neosessualità...

Cmq,ripeto sempre che devo ancora leggere i libri,ma da un'idea che mi sono fatta anche seguendo qualche lezione...mi sembra che Teatri dell'Io,voglia fare una sorta di parallelismo tra scenario del lavoro psicoanalitico,anzi setting del lavoro psicoanalitico,e quello teatrale,come se il teatro sia una sorta di metafora delle dinamiche psicoanalitiche;infatti abbiamo a che fare in entrambe le circostanze con:
-scenari psichici(fantasie incosce)
-battute non udite,perchè illegibili
-personaggi interni (oggetti)
-lavoro sul senso(interpretazione vs empatia)
quindi è fondamentale nel lavoro psicoanalitico,stabilire le regole del setting,poichè è così che si rassicura il paziente,e infatti oggi più che sul sogno del paziente,l'attenzione è spostata sul rapporto tra analista e paziente.Come se fossimo in una scena teatrale,il paziente fa "recitare" delle parti allo psicologo,che impersona vari personaggi di volta in volta,e si attuano processi di transfert e controtransfert;il paziente fa "sentire" le sue emozioni che non è capace di rappresentare ed è l'analista che le "rappresenta",in base alla sua esperienza e sensibilità.La soggettività è il grande stumento di lavoro.

Ragazzi,spero di non avervi confuso ulteriormente,magari vi sono stata utile in qualche modo,non so,lo spero..
buono studio! cercate di stare sereni senò ci si confonde e basta,magari cercate di ripescare qlcsa che abbiamo già studiato,certe cose le dovremmo avere alquanto chiare dallo studio precedente in fondo,l'importante è fare un attimo mente locale sulle cose,mantenendo la calma!
un saluto a tutti

beauty-votailprof
scusate mi dite per favore quali sono le patologie corrette quindi? :confused:

flipper-votailprof
per la carta.. a parte l'impossibile che ho confuso gli altri teatri sono corretti associati alla patologia???

flipper-votailprof
anche io ho una confusione assurda.. c'è qualcuno di buona volontà che ci chiarisca prima di mercoledi le idee.......??? per favoreeee
:muro:

beauty-votailprof
si ma le relative patologie???? Ho una confusione...

euridice-votailprof
Colleguzzi,io ero a lezione quando il prof ha spiegato il modello della Bucci e non sarà oggetto d'esame,ce l'ha spiegato perchè è un'impostazione che sta 'prendendo piede' e lui voleva che noi la conoscessimo,ma non ci sarà tra le domande,questo è quanto lui ha detto quel sabato a lezione,a meno che qualcuno/a di voi ha chiesto successivamente al prof e lui abbia dato diverse disposizioni,in caso fateci sapere!




P.S.:Concordordissimamente concorde con le fasi dello studio proposte da Lauramir...!
:quoto:

lauramir-votailprof
Fasi di studio della materia di Castorina:

:caffe:

:eek:

:pianto:

lacarta-votailprof
Hysteria;159651:
Allora,Vanex,avevo scambiato l'ombra dell'oggetto con Arte+follia...
Comunque,sinceramente non ricordo di aver letto il termine "codice multiplo",forse si riferisce al concetto di "doppio legame",di quello si che ne parla ed è l'unica cosa correlata che mi viene in mente(anche se non ricordo in quale di due libri ne parla,forse per quanto riguarda Eracle),ma è possibile che io mi stia sbagliando:D!

mah..io nn ho ancora letto i libri..però posso dire che le teorie della Bucci derivano dalle ricerche delle scienze cogntive e riguardano i processi subsimbolici..e infatti si parla delle componenti verbali e nn verbali e simbolici e non simbolici dei sistemi di base del pensiero...il doppio legame mi ricorda più qlcsa di matrice psicodinamica,mentre questa teoria della Bucci mi sembra un ampliamento di certe teorie freudiane e anche un discostamento per alcune cose..
cmq ripeto nn so in quale dei 4 libri del programma di castorina si trovi,però se c'è nelle slide è da fare,perhcè sicuramente ne ha parlato a lezione ;)
ciaoo e come sempre buono studio!

lauramir-votailprof
beauty;159654:
ciao a me lauramir mi aveva detto che le dispense erano accorpate con quelle della Mendorla quindi non so se questo codice multiplo c'entra con la materia di castorina... ho i miei dubbi puoi chiedere a lei


Scusa, ma io NON ho mai detto con la Mendorla, ma ho detto che quelle di relazioni oggettuali erano accorpate con quelle di psicodinamica. Ma intendevo sempre Castorina ovviamente. Non ho specificato psicodinamica dell'età adulta, è vero, ma era sottointeso dai! Che centrava la Mendorla?!?! ;)

vanex-votailprof
Hysteria;159660:
Ragazzi,vorrei chiarire una cosa...ciò che ho detto non sono le possibili DOMANDE del compito,sono GLI ARGOMENTI DA APPROFONDIRE...ciò vuol dire che possibilmente/probabilmente (dato anche che siamo 3gruppi diversi) una o + domande saranno su delle patologie SPECIFICHE dei teatri dell'io da approfondire,tipo solo il teatro dell'impossibile,o solo dell'interdetto,non credo proprio che faccia una domanda dove chiede semplicemente di elencarle tutte,ecco!
Vi sembreràuna precisazione superflua,ma leggendo l'ultimo post di Flipper mi è sorto il dubbio che io mi sia spiegata male,se è così ditemelo:)


Ma certo, il prof farà sicuramente una domanda su ogni patologia specifica dei Teatri dell'Io, al massimo ci potrà essere una domanda sul confronto di una patologia con un'altra o magari una in cui chiede di parlare brevemente dei tre principali modelli di scena, ma sicuramente non una semplice elencazione.:sisi:

lacarta-votailprof
flipper;159656:
ragazzi mi fate capire una cosa perchè a quanto vedo c'è un pò di confusione in tutti? ricapitolando:alla domanda "patologia dei teatri dell'io" è corretto dire:
TRANSIZIONALE....... tossicodipendenze etc...
PERVERSO.......... neosessualità
PSICOSOMATICO....... alessitimia e caratteristice del sog psicosomatico..
IMPOSSIBILE....... perversione
INTERDETTO......... nevrosi...



ma la neosessualità nn potrebbe rientrare nell'impossibile con la perversione????' bah ho una confusione aiutatemi... :muro:


il teatro dell impossibile è quello della psicosi;
ascolta,non ti confondere,se vedi le slide è tutto chiaro su questo punto! ;) sono elencati all'inizio i tre tipi di scena ;) stai tranquilla/o :)

hysteria-votailprof
Ragazzi,vorrei chiarire una cosa...ciò che ho detto non sono le possibili DOMANDE del compito,sono GLI ARGOMENTI DA APPROFONDIRE...ciò vuol dire che possibilmente/probabilmente (dato anche che siamo 3gruppi diversi) una o + domande saranno su delle patologie SPECIFICHE dei teatri dell'io da approfondire,tipo solo il teatro dell'impossibile,o solo dell'interdetto,non credo proprio che faccia una domanda dove chiede semplicemente di elencarle tutte,ecco!
Vi sembreràuna precisazione superflua,ma leggendo l'ultimo post di Flipper mi è sorto il dubbio che io mi sia spiegata male,se è così ditemelo:)

flipper-votailprof
ragazzi mi fate capire una cosa perchè a quanto vedo c'è un pò di confusione in tutti? ricapitolando:alla domanda "patologia dei teatri dell'io" è corretto dire:
TRANSIZIONALE....... tossicodipendenze etc...
PERVERSO.......... neosessualità
PSICOSOMATICO....... alessitimia e caratteristice del sog psicosomatico..
IMPOSSIBILE....... perversione
INTERDETTO......... nevrosi...



ma la neosessualità nn potrebbe rientrare nell'impossibile con la perversione????' bah ho una confusione aiutatemi... :muro:

beauty-votailprof
ciao a me lauramir mi aveva detto che le dispense erano accorpate con quelle della Mendorla quindi non so se questo codice multiplo c'entra con la materia di castorina... ho i miei dubbi puoi chiedere a lei

hysteria-votailprof
Allora,Vanex,avevo scambiato l'ombra dell'oggetto con Arte+follia...
Comunque,sinceramente non ricordo di aver letto il termine "codice multiplo",forse si riferisce al concetto di "doppio legame",di quello si che ne parla ed è l'unica cosa correlata che mi viene in mente(anche se non ricordo in quale di due libri ne parla,forse per quanto riguarda Eracle),ma è possibile che io mi stia sbagliando:D!

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