Numero chiuso, tu come la pensi?

beltipo-votailprof
Abbiamo preso spunto da un recente articolo di home page...

voi come la pensate sul numero chiuso?

Risposte
shawna-votailprof
dai miei posts si potrebbe intendere che io sia contaria al numero chiuso. in realtà nn è esattamente così. io sn per il numero chiuso , per la selezione, ma è anche vero che nn posso ,anzi nn possiamo far finta di nn vedere come in italia ( altrove nn so) questa selezione venga fatta. ecco xchè credo che la vera selezione ( quella x meriti) si possa fare solo attraverso gli anni accademici, anche se così i rischi aumentano, come dice kiky.

kikylex-votailprof
Non ho letto tutti i post di questo thread mastodontico :) ma la mia personale idea è che il numero chiuso in alcune facoltà è giusto: pensate medicina senza i test di ammissione, diventerebbe come giurisprudenza a Catania: un caos peggiore di quello che già è. A parte i paragoni, credo che sia giusto selezionare quell che un giorno potrebbero essere i nostri medici, così come sarebbe giusto che un pò tutte le facoltà prevedessero un test d'ammissione. Perchè le università devono formare i professionisti del futuro, non scaraventare nel mondo del lavoro (sempre che al giorno d'oggi la laurea basti) una massa d persone che magari hanno solo scelto ciò che sembrava più facile (vedi giurisprudenza, economia e molte altre facoltà più nuove che sono solo un refugium peccatoris come disse un "illustre" della mia facoltà il primo giorno di lezione, 7 anni fa...E' vero che il diritto allo studio deve essere garantito a tutti, ma a tutti i meritevoli o comunque coloro che realmentevogliono seguire quella professione non si possono avere 12000 iscritti in una facoltà di cui metà fuoricorso, bisogna velocizzare i tempi, selezionare prima e non durante il corso di studi bloccando la gente..Io non so com'è la situazione in ingegneria o chimica o matematica, ma so com'è in gurisprudenza o economia e personalmente penso che un pò di selezione non farebbe male, meglio prima che durante..ribadisco che non conosco direttamente la situazione delle altre facoltà, ma per quello che posso sapere attraverso amici che ci studiano, in facoltà come medicina la gente bene o male si laurea nei tempi, lasciando stare i vari figli, nipoti amici di.. ci sono anche persone meritevolissime che hanno fatto tutto con le proprie forze. L'università è ormai di massa e a dimostrazione di questo nemmeno la laurea oggi permette un lavoro sicuro. Sono sicura che molti criticheranno questo mio pensiero, ma oggettivamente vedo che dove c'è il numero chiuso sicuramente c'è meno gente e sicuramente si è più seguiti. Sicuramente c saranno pro e contro anche lì, come posso anche sbagliarmi. Ma io con il numero chiuso sono d'accordo.

shawna-votailprof
avete sentito le misure prese?? che cavolata è?? quasi m dispiace x quei 50 studenti che avevano pagato! curnuti e bastuniati!

trenta-votailprof
A.A.A. adepti per protesta studentesca cercasi.
Vi aspettiamo su 30elodesenzastudiare.splinder.com

shawna-votailprof
un pò a tutte le tecniche usate x passare i test( studio escluso:p), e soprattutto al fatto che nn è una novità d quest anno. nn capisco xchè il polverone sia stato sollevato solo adesso

profunict-votailprof
shawna;117209:


ANSA.it - TEST UNIVERSITARI, FINO A 30.000 EURO PER SUPERARLI

c'è menzionata anche messina e test d anni fa.e ora come la mettiamo?


Ho letto l'articolo. Ci sono diverse informazioni. Ti riferisci a qualcuna in particolare?

shawna-votailprof
FrancescoAEGEE
ERRATA CORRIGE
Quando si dicono le cazzate è meglio correggersi.
Le persone chiamate per cognome, e portate alla cattedra pare siano state chiamate per motivazioni legittime.
L'unica "leggenda" che continua a correre per i corridoi di medicina è quell'unico caso di diversi anni fa, da me nominato in precedenza.
Come abbia fatto... l'ipotesi più plausibile è la seguente: pagare qualcuno che svolga il compito per lui. La commissione, essendo raccomandato, fa sedere i due l'uno accanto all'altro e fa finta di non vedere che si scambiano il compito.
..................




PROF.:
Questa ipotesi mi sembra poco probabile. Spiego perchè: il numero di studenti che fanno il test d'accesso è generalmente molto elevato e sono necessarie molte aule suddividendo i candidati per lettera. Quindi, il personaggio che vuole fare il furbo dovrebbe trovare un "compare" il cui cognome inizi con una lettera molto vicina alla sua. Infatti, una alternativa, non possibile a tutti per ovvi motivi, potrebbe essere quella di fare presentare un parente (con lo stesso cognome) ma più preparato. Ma anche in questo caso, non si fanno mai sedere due persone con lo stesso cognome vicine.[/quote]




ANSA.it - TEST UNIVERSITARI, FINO A 30.000 EURO PER SUPERARLI

c'è menzionata anche messina e test d anni fa.e ora come la mettiamo?

francescoaegee-votailprof
studingegn;104452:
Certo così come pensato per la seconda lingua obbligatoria c'è da aspettarsi che fra 50 anni,basandosi sulle % delle lingue + parlate al mondo, verrà messo anche il cinese come obbligatorio!!!


Se tutti lo metteranno fra 50 anni mi augurerei che noi lo facessimo fra 47 e non fra 55.

studingegn-votailprof
FrancescoAEGEE;104445:
Per non contare che succede con la laurea di 2° livello.

Obbligatorio studiare una seconda lingua, spagnolo francese o tedesco.

Infinita la scelta delle materie
Servizio Gestione Didattica - Politecnico di Torino

E qualcuno crede che un'azienda dovrebbe preferire un ingegnere informatico laureato in 8 anni che sa di fisica tecnica o uno laureato in 5 che conosce 2 lingue straniere (lì l'esame d'inglese è molto più serio), e oltre a saperne di informatica ha dovuto contestualizzare il suo percorso in più modi?
Illusi.

Certo così come pensato per la seconda lingua obbligatoria c'è da aspettarsi che fra 50 anni,basandosi sulle % delle lingue + parlate al mondo, verrà messo anche il cinese come obbligatorio!!!

francescoaegee-votailprof
Per non contare che succede con la laurea di 2° livello.

Obbligatorio studiare una seconda lingua, spagnolo francese o tedesco.

Infinita la scelta delle materie
Servizio Gestione Didattica - Politecnico di Torino

E qualcuno crede che un'azienda dovrebbe preferire un ingegnere informatico laureato in 8 anni che sa di fisica tecnica o uno laureato in 5 che conosce 2 lingue straniere (lì l'esame d'inglese è molto più serio), e oltre a saperne di informatica ha dovuto contestualizzare il suo percorso in più modi?
Illusi.

francescoaegee-votailprof
studingegn;104438:
Ho capito benissimo il tuo discorso (sui risultati!!) ma non sono convinto che tutti i migliori Atenei d'Italia abbiano fatto questo taglio di materie quasi alla base!

Perchè dobbiamo paragonarci con i migliori Atenei d'Italia?
Gli ingegneri devono sottostare a sfide che sono internazionali.
Guarda ai migliori atenei del mondo.


Sull'importanza o no di alcune materie facciamo però un attento e critico esame senza esser troppo generalisti.(es:fisica tecnica per gli ing.inform.?va bè forse si potrebbe metter nel piano di studi con "minor peso" o al limite togliere ma sarebbe l'unica!!!)

Già adesso i prof si rendono conto che non c'entra niente... è una delle poche materie di "minor peso".
Ma il tempo perso è perso. E anche dare una materia con un prof più comprensivo perchè si rende conto che è inutile comporta perdite di tempo.
PLEASE DON'T WASTE YOUR TIME! (and mine)
Fisica Tecnica è solo il caso più esilarante.

Il 3 + 2 andava modellato diversamente.
Ma vediamo torino
Politecnico di Torino: Portale Istituzionale
Interessante già il portale.
Apply now, in inglese, spagnolo, cinese, francese.
Uguale al nostro eh?
Collegamenti con le imprese.... mica male!

Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneria informatica e il corso di laurea in Informatica? Il corso di laurea in Ingegneria informatica è inserito nelle facoltà di Ingegneria, mentre quello in Informatica è inserito nelle facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La differenza tra i due corsi di laurea rispecchia quindi la differenza tra le due facoltà: mentre lo scopo principale della scienza è approfondire la conoscenza di base in un determinato settore, l’obiettivo principale dell’ingegneria è coniugare la conoscenza di base con l’innovazione tecnologica. Pertanto un laureato in Informatica è orientato prevalentemente all’approfondimento dei fondamenti logico-matematici dell’informatica e alle loro applicazioni nello sviluppo di strumenti informatici, mentre il laureato in Ingegneria informatica è orientato alla progettazione, al dimensionamento e alla conduzione di impianti di elaborazione. Naturalmente queste considerazioni hanno carattere del tutto generale e richiedono valutazioni più dettagliate nel momento in cui si faccia riferimento a specifici corsi di laurea, anche tenendo conto dell’ampia autonomia con cui le varie sedi universitarie definiscono la loro offerta formativa nel nuovo ordinamento.

Forse da noi dovrebbero leggere le FAQ delle altre università. Si comincerebbe a capire che differenza ci DOVREBBE essere tra ingegneria informatica e informatica (e non ha niente a che vedere con la fisica tecnica evidentemente).
Certo non possono vedere cosa studiano lì.
Servizio Gestione Didattica - Politecnico di Torino

Sarebbero evidentemente incapaci di replicare l'offerta formativa.
Ad un ingegnere informatico lì è richiesto di scegliere tra:

STORIA DELLA MUSICA

CULTURA EUROPEA

STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA.
etc...

studingegn-votailprof
FrancescoAEGEE;104273:
E' questo il problema quando la medicina era agli albori c'era un medico factotum che doveva sapere tutto e saper fare tutto. Man mano che è aumentato il baglio di conoscenze mediche sono state necessarie le specializzazioni, sempre più spinte.
Oggi i "centri d'eccellenza", come quello ortopedico che potrebbero aprire al San Marco, contano professionisti diversi per un unica specialità, a loro volta SUPERSPECIALIZZATI. Un ortopedico che fa solo un tipo di operazione, un altro che ne fa un'altra.
Un tempo un buon primario di ortopedia sapeva "fare tutto" e bene. Sistemava braccia, spalle, gambe vertebre...
Oggi i professionisti più ricercati sono quelli che fanno qualcosa che gli altri non sanno fare, e fanno solo quello! Mettendo sempre le stesse protesi negli stessi arti, diventano i massimi esperti a riguardo e hanno una manualità e una conoscenza specifica, che gli ottimi primari di trent'anni fa non avevano (ne esisteva la varietà di protesi che esiste adesso).

Questo maggiore bagaglio di conoscenze ha delle conseguenze che non possono essere ignorate.


Ne si preoccupano se il loro psichiatra si intende di ortopedia.
Ne si preoccupano se il loro ortopedico specializzato nella colonnna vertebrale si intende bene delle rotture di ossa nelle gambe.
Ignorare questi cambiamenti, che continueranno inesorabilmente ad avvenire, non potrà che aumentare i tempi di studio.




E un medico psichiatra NON è un medico generico, e non deve saperne più di te di ortopedia. Non è tenuto a fare una diagnosi ortopedica, deve sapere quel minimo, che credo di sapere anch'io che medico non sarò mai, per distinguere un malato di cuore da un zoppo con un osso rotto. (che se poi non è rotto ma è lussato etc.. fa niente, io da psichiatra chiamo l'ortopedico e se la sbriga lui).

Come vedi per me non è affatto ovvio neanche in medicina.

Ho capito benissimo il tuo discorso (sui risultati!!) ma non sono convinto che tutti i migliori Atenei d'Italia abbiano fatto questo taglio di materie quasi alla base!
Vedrò!!
Sull'importanza o no di alcune materie facciamo però un attento e critico esame senza esser troppo generalisti.(es:fisica tecnica per gli ing.inform.?va bè forse si potrebbe metter nel piano di studi con "minor peso" o al limite togliere ma sarebbe l'unica!!!)

francescoaegee-votailprof
Alizarina;104247:
La vera selezione va fatta nel mondo del lavoro,esiste una grossa differenza in Italia più che in altre parti del mondo tra ciò che si studia e quello che in pratica si andrà a fare.Esistono svariati esempi e te ne potrei citare tantissimi ma mi limito solo a riportare la mia esperienza:conosco un ragazzo che frequenta ingengeria meccanica ma che non si può dire essere un asso di matematica ciononostante i motori sono la sua passione e credimi che esistono poche persone che hanno la sua cultura a riguardo,se un domani lavorerà per qualche indusrtia sarà un validissimo ingegnere perchè conosce bene i motori ed ha l'elasticità di pensiero per capire cosa è meglio in questo ambito.Un preesame non ci dà informazioni sulla persona ma solo sulla sua cultura generale!!!


Effettivamente la situazione per gli ingegneri meccanici non è tanto drammatica da giustificare il numero chiuso. Chi vale vale, chi non vale non va avanti, chi vale di più farà una carriera con più facilità. Credo poi che a meccanica la mortalità i primi anni sia più bassa.

Ma prendete i corsi di lettere e lingue, una laurea per la disoccupazione :)
Sono tantissimi gli aspiranti giornalisti? Un buon motivo per La Sicilia, (come tutti gli altri) per riempire le pagine dei giornali senza assumerne nessuno. O sottostai al ricatto o non lavori.

I medici laureatisi 20 o 30 anni fa che soffrivano la disoccupazione sono TANTI, i medici laureati adesso sono proporzionali alle richieste. E dunque è una delle poche lauree, ove se vali hai ottime possibilità di fare una brillante carriera, con o senza raccomandazione.

Se avessero attivato il numero chiuso PRIMA, oggi potrebbe iscriversi qualcuno in più.

francescoaegee-votailprof
studingegn;104244:
Tutto giusto quel che dici SOLO che stai parlando di specializzazioni (per esempio ortopedia e psichiatria sono specializzazioni post-laurea in medicina e chir. giusto?) mentre io mi soffermavo su materie di base per ingegneria come lo sono per esempio Anatomia e Biochimica per medicina.

E' questo il problema quando la medicina era agli albori c'era un medico factotum che doveva sapere tutto e saper fare tutto. Man mano che è aumentato il baglio di conoscenze mediche sono state necessarie le specializzazioni, sempre più spinte.
Oggi i "centri d'eccellenza", come quello ortopedico che potrebbero aprire al San Marco, contano professionisti diversi per un unica specialità, a loro volta SUPERSPECIALIZZATI. Un ortopedico che fa solo un tipo di operazione, un altro che ne fa un'altra.
Un tempo un buon primario di ortopedia sapeva "fare tutto" e bene. Sistemava braccia, spalle, gambe vertebre...
Oggi i professionisti più ricercati sono quelli che fanno qualcosa che gli altri non sanno fare, e fanno solo quello! Mettendo sempre le stesse protesi negli stessi arti, diventano i massimi esperti a riguardo e hanno una manualità e una conoscenza specifica, che gli ottimi primari di trent'anni fa non avevano (ne esisteva la varietà di protesi che esiste adesso).

Questo maggiore bagaglio di conoscenze ha delle conseguenze che non possono essere ignorate.
500 anni fa andare all'università voleva dire studiare tutto lo scibile umano, un medico che non conosceva platone e seneca era un medico ignorante e impossiblitato ad esercitare la sua professione.
Oggi i medici che non ricordano niente delle lezioni liceali su Platone sono innumerevoli, e i pazienti non sono preoccupati.
Ne si preoccupano se il loro psichiatra si intende di ortopedia.
Ne si preoccupano se il loro ortopedico specializzato nella colonnna vertebrale si intende bene delle rotture di ossa nelle gambe.
Ignorare questi cambiamenti, che continueranno inesorabilmente ad avvenire, non potrà che aumentare i tempi di studio.
Ed è quello che sta accadendo. Oggi per insegnare a scuola dopo 5 anni di ingegneria (che non sono mai 5) bisogna farne altri due di SISSIS.
Finisce così che per un lavoro mal pagato bisogna studiare fino ai 30 anni, per ottenere una buona % di conoscenze che non è affatto richiesta per svolgere il proprio lavoro.
All'estero a 21-25 anni cominciano già splendide carriere. Noi di questo passo cominceremo a lavorare a 40 anni.

PS siccome a me Platone interessa, non ho dubbi che vorrò approfondirlo anche dopo la laurea, anche se la mia professione è quella medica, o d'ingegnere.
Ma deve essere una mia scelta, non ha senso pretendere da me Platone, o conoscenze d'elettronica e di termodinamica se devo fare l'informatico.
Gli elettronici progettano l'hardware, gli informatici ne usufruiscono e ne hanno una visione su un livello totalemente diverso.

Un medico generico deve sapere più di me se si parla di ortopedia o cardiologia anche se non specializzato.
un medico generico per poter svolgere tale lavoro devono svolgere un corso supplementare.
E un medico psichiatra NON è un medico generico, e non deve saperne più di te di ortopedia. Non è tenuto a fare una diagnosi ortopedica, deve sapere quel minimo, che credo di sapere anch'io che medico non sarò mai, per distinguere un malato di cuore da un zoppo con un osso rotto. (che se poi non è rotto ma è lussato etc.. fa niente, io da psichiatra chiamo l'ortopedico e se la sbriga lui).


Tutto ovvio in medicina e perchè non ingegneria?
Come vedi per me non è affatto ovvio neanche in medicina.

alizarina-votailprof
La vera selezione va fatta nel mondo del lavoro,esiste una grossa differenza in Italia più che in altre parti del mondo tra ciò che si studia e quello che in pratica si andrà a fare.Esistono svariati esempi e te ne potrei citare tantissimi ma mi limito solo a riportare la mia esperienza:conosco un ragazzo che frequenta ingengeria meccanica ma che non si può dire essere un asso di matematica ciononostante i motori sono la sua passione e credimi che esistono poche persone che hanno la sua cultura a riguardo,se un domani lavorerà per qualche indusrtia sarà un validissimo ingegnere perchè conosce bene i motori ed ha l'elasticità di pensiero per capire cosa è meglio in questo ambito.Un preesame non ci dà informazioni sulla persona ma solo sulla sua cultura generale!!!

studingegn-votailprof
FrancescoAEGEE;104139:


Qui si scontrano due ideologie opposte.
Una che vorrebbe tutto onniscenti un medico psichiatra con conoscenze di ortopedia, e un ortopedico con conoscenze di psichiatria.
Un ingegnere ambientale che ne sa di idraulica come di fisica come di elettronica.
L'altra che vuole che un medico ortopedico sappia fare solo l'ortopedico, ma benissimo. L'ingegnere idraulico sappia tutto di idraulica ma nulla di elettronica.
Nella teoria la prima soluzione appare più bella e completa, nella pratica la seconda risulta essere pressocchè sempre vincente.
Perchè nella realtà che un ingegnere informatico finisca in un'azienda a carattere "ingegneristico" è tutt'altro che scontato, perchè io che ho due genitori medici, uno ortopedico e l'altro psichiatra, e che credo facciano entrambi bene il loro lavoro mi rendo conto che non ne capiscono nulla del mestiere dell'altro. Letteralmente non ne hanno idea. Ne giova a qualcosa l'aver studiato 30 anni fa materie che mia madre dava con 30 e lode.

Tutto giusto quel che dici SOLO che stai parlando di specializzazioni (per esempio ortopedia e psichiatria sono specializzazioni post-laurea in medicina e chir. giusto?) mentre io mi soffermavo su materie di base per ingegneria come lo sono per esempio Anatomia e Biochimica per medicina.
Se pensiamo solo a Analisi,Fisica,Chimica ecc quelle sono di base per tanti altri corsi di laurea oltre che per ingegneria.
L'elettrotecnica,l'idraulica e la meccanica sono i primissimi approcci ingengeristici e non specializzanti anzi per niente!

Certo non è bello avere a che fare con un ignorante che sa solo quello che serve per lavorare, ma vedi, magari io da grande voglio fare lo psichiatra, e non me ne frega niente di come funziona lo scheletro osseo, piuttosto preferisco studiare storia e antropologia per meglio comprendere la mente del passato.

Non saprai come funziona ma capirai qualcosa , quel poco che differenzia un medico da un altro professionista.
Un medico generico deve sapere più di me se si parla di ortopedia o cardiologia anche se non specializzato.
Tutto ovvio in medicina e perchè non ingegneria?

alizarina-votailprof
il numero chiuso è SBAGLIATISSIMO perchè ad entare non è mai il più meritevole ma chi è più fortunato!!!Un bravo medico non è colui che riesce a rispondere ad un quesito sulla divina commedia come si fa in un quiz televisivo, ma colui che dimosrta capacità nel suo lavoro e soprattutto tanta umanità che nessun preeasame può rivelare!

francescoaegee-votailprof
studingegn;104115:

Rimango stupito da questa mancanza di collegamenti che descrivi, da parte mia continuo a ripetere che ho sempre studiato mattone dopo mattone richiamando le nozioni precedentemente studiate e per fare elettrotecnica ho rispolverato fisica 2 , qualcosa di analisi 2 addirittura analogie con l'idraulica.
Abbiamo idee diverse ho capito.....;sicuramente in una azienda che sviluppa lavoro ingengeristico qualunque ingegnere che ci lavori non dovrebbe trovarsi "spaesato"(e parliamo di nozioni base non di specilizzanti come per es:impianti di condizionamento o tecnica del controllo ambientale) su quel che si produce.
Il prodotto alimentare quindi non è l'esempio calzante dato che "agglomera" varie e "lontane" figure professionali.
In medicina esiste la specializzazione ma gli specialisti avranno in comune le tantissime materie fatte durante il corso di laurea.
La fisica tecnica, l'elettrotecnica, l'idraulica e la meccanica applicata alle macchine sono materie che ti danno l'idea di quelle che saranno le future applicazioni, sono formative e da completamento e non specializzano: sarebbe molto riduttivo svuotare il bagagliaio ingegneristico e soprattutto illogico.
Vedo i corsi di ingegneria come una struttura a strati :il primo scientifico di base, il secondo ingegneristico di base e il terzo di settore.
E poi le conoscenze hardware su cosa "poggeranno"?


Bene bene! Cominciamo ad aver centrato il punto!!!
Non è che altrove si laureano prima xchè studiano male scienze delle costruzioni e i loro palazzi crollano.
Semplicemente i nostri laureati quando vanno all'estero prendono per ignoranti i loro colleghi stranieri perchè escono con un bagaglio culturale più snello. Il minimo indispensabile per fare il loro lavoro, che nel tempo se vogliono approfondiranno come meglio credono.
Qui si scontrano due ideologie opposte.
Una che vorrebbe tutto onniscenti un medico psichiatra con conoscenze di ortopedia, e un ortopedico con conoscenze di psichiatria.
Un ingegnere ambientale che ne sa di idraulica come di fisica come di elettronica.

L'altra che vuole che un medico ortopedico sappia fare solo l'ortopedico, ma benissimo. L'ingegnere idraulico sappia tutto di idraulica ma nulla di elettronica.

Nella teoria la prima soluzione appare più bella e completa, nella pratica la seconda risulta essere pressocchè sempre vincente.
Perchè nella realtà che un ingegnere informatico finisca in un'azienda a carattere "ingegneristico" è tutt'altro che scontato, perchè io che ho due genitori medici, uno ortopedico e l'altro psichiatra, e che credo facciano entrambi bene il loro lavoro mi rendo conto che non ne capiscono nulla del mestiere dell'altro. Letteralmente non ne hanno idea. Ne giova a qualcosa l'aver studiato 30 anni fa materie che mia madre dava con 30 e lode.

Certo non è bello avere a che fare con un ignorante che sa solo quello che serve per lavorare, ma vedi, magari io da grande voglio fare lo psichiatra, e non me ne frega niente di come funziona lo scheletro osseo, piuttosto preferisco studiare storia e antropologia per meglio comprendere la mente del passato.
Se mi lasci del tempo libero magari io posso essere uno psichiatra eccellente con una buona e variegata cultura. Se invece supponi che all'aumentare delle conoscenze di un settore non debbano aumentare le specializzazioni e quindi la diminuzione delle conoscenze di base, costringi me, futuro psichiatra a studiare non solo psichiatria e neurologia, ma anche cardiologia, malattie infettive, e bla bla. Perdendo fondamentalmente tempo.

100 anni fa le conoscenze mediche erano riassumibili in un libro.
Oggi non basta un libro per una sola branca. Come si può supporre che tutti debbano essere onniscenti?!?!?! A che pro poi?
Per quale motivo un ingegnere informatico dovrebbe andare a lavorare in un'azienda di tipo ingegneristico e non in un'azienda alimentare o sanitaria? Hanno forse meno bisogno loro di software e di gestione aziendale? Forse il contrario!!!

studingegn-votailprof
FrancescoAEGEE;104039:
Ripeto.. e allora? Problemi dei tuoi colleghi non tuoi!!!
Anzi se tu hai più coscienza di loro e scegli materie diverse per essere più competitivo... è giusto che il tuo lavoro venga compensato!

Ok!Basta però che non si ecceda con questa autonomia a tal punto da far somigliare diversi corsi di laurea(come è già accaduto).

Elettrotecnica al primo anno non c'è, analisi 2 non ha alcuna utilità pratica, e fisica2 (che una volta stava cmq al secondo anno) affronta i fenomieni elettromagnetici da un punto di vista talmente "fisico" da essere quasi inservibile qualunque conoscenza.

Rimango stupito da questa mancanza di collegamenti che descrivi, da parte mia continuo a ripetere che ho sempre studiato mattone dopo mattone richiamando le nozioni precedentemente studiate e per fare elettrotecnica ho rispolverato fisica 2 , qualcosa di analisi 2 addirittura analogie con l'idraulica.



Fisica Tecnica?!
Ma che idea hai del lavoro dell'ingegnere?!??!
Quale ingegnere informatico che viene nominato responsabile di una rete di calcolatori è interessato a ciò che produce l'azienda?
Quante aziende che producono energia rinnovabile esistono in Italia?
Quale ingegnere informatico che deve sviluppare un software, o dato che molti fanno i "gestionali" trovandosi davanti ad una catena di lavoro deve sapere se si producono formaggi biscotti energia elettrica prestazioni sanitarie o cause di tribunali?

Abbiamo idee diverse ho capito.....;sicuramente in una azienda che sviluppa lavoro ingengeristico qualunque ingegnere che ci lavori non dovrebbe trovarsi "spaesato"(e parliamo di nozioni base non di specilizzanti come per es:impianti di condizionamento o tecnica del controllo ambientale) su quel che si produce.
Il prodotto alimentare quindi non è l'esempio calzante dato che "agglomera" varie e "lontane" figure professionali.
In medicina esiste la specializzazione ma gli specialisti avranno in comune le tantissime materie fatte durante il corso di laurea.
L'ingegnere informatico che progetta (sia esso un software o una metodologia di lavoro/sfruttamento delle risorse) deve saper ascoltare le esigenze del cliente, QUALUNQUE ESSE SIANO. Dovrà capire cos'ha bisogno un medico e non necessita di corsi appositi che gli offrano un 30 in ortopedia, dovrà capire cosa necessita beltipo per la gestione di unimagazine senza avere il tesserino dell'ordine dei giornalisti.
E se finisce in un'azienda che produce motori, non ha bisogno di essere specializzato in meccanica. Perchè dovrebbe essere diverso, nella remotissima impotesi venisse assunto da un'azienda che produce energie rinovabili?

La fisica tecnica, l'elettrotecnica, l'idraulica e la meccanica applicata alle macchine sono materie che ti danno l'idea di quelle che saranno le future applicazioni, sono formative e da completamento e non specializzano: sarebbe molto riduttivo svuotare il bagagliaio ingegneristico e soprattutto illogico.
Vedo i corsi di ingegneria come una struttura a strati :il primo scientifico di base, il secondo ingegneristico di base e il terzo di settore.
Cambia come vuoi il terzo ma se tocchi gli altri cambia la denominazione del corso di laurea anzi della facoltà.



In Italia c'è questa anomalia del doppio corso in informatica. Uno dentro la facoltà di Ingegneria uno fuori.
Potrebbe essere un vantaggio se ci fosse una certa flessibilità.
Ma estremizzando i due campi per non correre il rischio che un informatico subisca la concorrenza di un ingegnere informatico, si è creato un corso, quest'ultimo, privo di personalità, in balia di eredità antiche e compromessi assurdi.
Finisce che un ingegnere informatico il giorno della laurea scopre di non essere un informatico, eppure quando si era iscritto pensava di essere un informatico con la formamentis da ingegnere, invece è solo un ingegnere privo di una qualunque specializzazione.

E vuoi togliere elettronica che contribuisce a caratterizzare e differenziare gli ing.inf. dagli informatici!!!!!
Un Ingegnere Civile, edile etc. ha uno scoglio concreto in Scienze delle Costruzioni in ogni Nazione del mondo!!!!
Non pretendo mica di ridurre i programmi di materie di base e essenziali e connaturate al programma di studio. Se una materia è difficile, pesante, da digerire con calma, nonchè essenziale all'indirizzo scelto, ben vengano anche i corsi annuali!!!
Ma sono realtà isolate, che dovrebbero essere trattate come tali.
Non si può paragonare scienze delle costruzioni di ing. civile a Fisica tecnica in elettronica/informatica.

Non propongo di sostituire sc. delle costruzioni (per i civili) con lezioni di arabo.
Ma elettronica (per gli informatici) con lezioni di yoga si!!!! :D

E poi le conoscenze hardware su cosa "poggeranno"?

francescoaegee-votailprof
studingegn;104034:

Ti posso elencare tante materie necessarie per essere competitivi ma che moltissimi miei colleghi non hanno scelto per le difficoltà:risultato ,stanno adesso studiando queste per lavoro o ricerca

Ripeto.. e allora? Problemi dei tuoi colleghi non tuoi!!!
Anzi se tu hai più coscienza di loro e scegli materie diverse per essere più competitivo... è giusto che il tuo lavoro venga compensato!

Ideale ma non realistico.

Non è realistico solo perchè qua non si è mai sentito dire niente del genere.
Se ti dicessi che in Spagna alcuni ingegneri informatici inseriscono nel loro curriciculum JUDO E NUOTO, o che in Francia alcuni laureandi in economia devono VERAMENTE studiare RUSSO, non starei facendo altro che riportare fatti di cui sono assolutamente certo.

Quanto possa essere utile il nuoto ad una futura ingegneressa non sta a me giudicare, è una sua scelta, avrebbe potuto studiare marketing o psicologia o filosofia.



Gli strumenti di analisi sono ovunque......forse ha fatto male elettrotecnica,fisica2,analisi2,1.........
Elettrotecnica al primo anno non c'è, analisi 2 non ha alcuna utilità pratica, e fisica2 (che una volta stava cmq al secondo anno) affronta i fenomieni elettromagnetici da un punto di vista talmente "fisico" da essere quasi inservibile qualunque conoscenza.

PS Elettrotecnica nei corsi di informatica non si studia più da dieci anni nel mondo, analisi 2 invece si fa ovunque anche se in modo sempre diverso. E' formativa è una sua conoscenza cmq è importante. (ma c'è modo e modo e i matematici che la insegnano a Catania hanno perso qualunque collegamento con la realtà dell'ingegnere).


E' una materia ingegneristica di baseeeeeeeeee che può entrare benissimo tra le conoscenze di un ingengere che va a lavorare in una multinazionale per le energie rinnovabili (anche informatico parente di elettronico).
Ma che idea hai dei piani di studio di ingegneria?

Fisica Tecnica?!
Ma che idea hai del lavoro dell'ingegnere?!??!
Quale ingegnere informatico che viene nominato responsabile di una rete di calcolatori è interessato a ciò che produce l'azienda?
Quante aziende che producono energia rinnovabile esistono in Italia?
Quale ingegnere informatico che deve sviluppare un software, o dato che molti fanno i "gestionali" trovandosi davanti ad una catena di lavoro deve sapere se si producono formaggi biscotti energia elettrica prestazioni sanitarie o cause di tribunali?
L'ingegnere informatico che progetta (sia esso un software o una metodologia di lavoro/sfruttamento delle risorse) deve saper ascoltare le esigenze del cliente, QUALUNQUE ESSE SIANO. Dovrà capire cos'ha bisogno un medico e non necessita di corsi appositi che gli offrano un 30 in ortopedia, dovrà capire cosa necessita beltipo per la gestione di unimagazine senza avere il tesserino dell'ordine dei giornalisti.
E se finisce in un'azienda che produce motori, non ha bisogno di essere specializzato in meccanica. Perchè dovrebbe essere diverso, nella remotissima impotesi venisse assunto da un'azienda che produce energie rinovabili?



E quelli del corso di laurea in informatica (no ing.inform.) andranno a studiare botanica............

In Italia c'è questa anomalia del doppio corso in informatica. Uno dentro la facoltà di Ingegneria uno fuori.
Potrebbe essere un vantaggio se ci fosse una certa flessibilità.
Ma estremizzando i due campi per non correre il rischio che un informatico subisca la concorrenza di un ingegnere informatico, si è creato un corso, quest'ultimo, privo di personalità, in balia di eredità antiche e compromessi assurdi.
Finisce che un ingegnere informatico il giorno della laurea scopre di non essere un informatico, eppure quando si era iscritto pensava di essere un informatico con la formamentis da ingegnere, invece è solo un ingegnere privo di una qualunque specializzazione.

Il nuovo ordinamento migliora sulla carta le cose, ha costretto l'università al rinnovamento. Ma si sa tutto ciò che viene fatto contro voglia....
Sulla carta i corsi della specialistica del nuovo ordinamento sono pieni di attrattive.

I corsi di informatica si chiamano: Sistemi Cognitivi e Interazione Uomo Macchina, Sicurezza nei Sistemi Informativi, Ingegneria del Software II,
Tecniche di Programmazione Avanzata, Sistemi real time, Intelligenza Artificiale, Progetto di Compilatori ed Interpreti, Sistemi Embedded per il Mobile Multimedia, Informatica Industriale.

Poi vai per caso ad una di queste lezioni, (oggi puoi anche scegliere di iscriverti ad un singolo corso fra questi anche se sei già laureato, magari per fare un aggiornamento), e scopri che per quel che ti insegnano e per le metodologie adottate, staresti solo buttando tempo e denaro.
Basta solo dire che non esistendo laboratori adeguati le lezioni pratiche (senza le quali molto perde di senso e diviene più semplice autoistruirsi con google piuttosto che seguire le lezioni di chi dovrebbe essere particolarmente ferrato sull'argomento).
Ma certo è difficile inventarsi una preparazione, è evidente che chi insegna molte di queste materie si è laureato 20 anni fa e non ha ne tempo nella voglia di aggiornarsi, così compra un libro fa anche lui/lei qualche ricerca su google e poi dice agli studenti... vorrei che faceste questo e vediamo che ne esce... CAPPERO e dovrei pagare per andare a tentativi?


E' facile pensare sempre che se una materia (attenzione però
vista per esempio da un libro di testo) richiede un tot di tempo allora non la si può fare dimezzando la realtà( e già ti avevo fatto un esempio concreto per Sc.delle Costruzioni).

Un Ingegnere Civile, edile etc. ha uno scoglio concreto in Scienze delle Costruzioni in ogni Nazione del mondo!!!!
Non pretendo mica di ridurre i programmi di materie di base e essenziali e connaturate al programma di studio. Se una materia è difficile, pesante, da digerire con calma, nonchè essenziale all'indirizzo scelto, ben vengano anche i corsi annuali!!!
Ma sono realtà isolate, che dovrebbero essere trattate come tali.
Non si può paragonare scienze delle costruzioni di ing. civile a Fisica tecnica in elettronica/informatica.

Non propongo di sostituire sc. delle costruzioni (per i civili) con lezioni di arabo.
Ma elettronica (per gli informatici) con lezioni di yoga si!!!! :D

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