La repubblica delle banane...

Faussone
Un decreto che va contro una sentenza di un tribunale.....
Una legge in cui tra le altre cose assurde si prescrive ai medici di "segnalare" se il loro assistito è un irregolare....

Tutto in poco più di 24 ore.

Che tristezza. :-(

Capisco Cheguevilla e il suo "proud to be danish".

Risposte
vict85
"Leonardo89":
[quote="vict85"]Ma io non parlo di adesso, mi riferisco a ciò che succederà a partire da circa il 2030 e in particolare dopo il 2050. Il problema è che ci saranno più pensionati che persone che pagano contributi. Quindi per allora sarà necessario sia avere un sistema pensionistico non già in rosso che un aumento considerevole della popolazione sotto i 35 anni. E tutto questo senza tenere conto dell'aumento evidente che ci sarà nella spesa sanitaria (anche senza tenere conto dell'inquinamento). Se pensi che la situazione attuale sia nera ti assicuro che tra 20-30 anni la disoccupazione sarà l'ultimo del problemi dell'Italia.

Forse non ci capiamo.
Supponiamo, per assurdo, di portare qui in Italia 5 milioni di africani nullatenenti sotto i 35 anni e di dare loro immediatamente la cittadinanza ma non un lavoro. Avremmo un aumento dei disoccupati, non di coloro che pagano i contributi. A cosa gioverebbe?
Forse, bisogna creare dei posti di lavoro prima di incentivare l'immigrazione.[/quote]

Guarda che sei tu che non mi capisci. Non c'è un prima e un dopo. L'obiettivo è avere sufficiente popolazione tra 15-20 anni e ovviamente farla lavorare. Ma non puoi passare 10 anni a preoccuparti di aumentare l'occupazione e poi fare arrivare flotte di gente per i seguenti 5. La cosa migliore è creare un flusso costante e regolamentato in modo da evitare che confluisca nella criminalità. Ovviamente dato che ora siamo in stagnazione e che l'aumento dei pensionati risolverà parzialmente il problema della disoccupazione nel tempo è auspicabile che il flusso inizi più esile e poi diventi man mano più possente. Tanto per incominciare si potrebbero comunque gestire meglio le persone attualmente in Italia ma illegalmente (perché hanno il visto scaduto o sono arrivate illegalmente). Comunque penso che un concetto come il residente permanente canadese sia più appropriato della cittadinanza (la cittadinanza la dai ai figli nati in Italia).

Leonardo891
"vict85":
Ma io non parlo di adesso, mi riferisco a ciò che succederà a partire da circa il 2030 e in particolare dopo il 2050. Il problema è che ci saranno più pensionati che persone che pagano contributi. Quindi per allora sarà necessario sia avere un sistema pensionistico non già in rosso che un aumento considerevole della popolazione sotto i 35 anni. E tutto questo senza tenere conto dell'aumento evidente che ci sarà nella spesa sanitaria (anche senza tenere conto dell'inquinamento). Se pensi che la situazione attuale sia nera ti assicuro che tra 20-30 anni la disoccupazione sarà l'ultimo del problemi dell'Italia.

Forse non ci capiamo.
Supponiamo, per assurdo, di portare qui in Italia 5 milioni di africani nullatenenti sotto i 35 anni e di dare loro immediatamente la cittadinanza ma non un lavoro. Avremmo un aumento dei disoccupati, non di coloro che pagano i contributi. A cosa gioverebbe?
Forse, bisogna creare dei posti di lavoro prima di incentivare l'immigrazione.

vict85
"Leonardo89":
@vict85
La disoccupazione è superiore al 10% (12 se ricordo bene): forse bisognerebbe far lavorare queste persone prima di ricorrere all'immigrazione massiccia.

Riguardo al sistema pensionistico, non sto dicendo di adottare un sistema puramente retributivo, per carità. Sto solo dicendo che bisogna garantire delle soglie minime di pensione sociale anche ai nullatenenti.


Ma io non parlo di adesso, mi riferisco a ciò che succederà a partire da circa il 2030 e in particolare dopo il 2050. Il problema è che ci saranno più pensionati che persone che pagano contributi. Quindi per allora sarà necessario sia avere un sistema pensionistico non già in rosso che un aumento considerevole della popolazione sotto i 35 anni. E tutto questo senza tenere conto dell'aumento evidente che ci sarà nella spesa sanitaria (anche senza tenere conto dell'inquinamento). Se pensi che la situazione attuale sia nera ti assicuro che tra 20-30 anni la disoccupazione sarà l'ultimo del problemi dell'Italia.

Leonardo891
"Sergio":
[quote="Leonardo89"]@Sergio
Hai ignorato metà del mio messaggio.
Deduco che la situazione in Grecia ed in Spagna ti stia bene.
Deduco che la crescita delle disuguaglianze sociali in tutta Europa ti stia bene.
Deduco che la disoccupazione e, soprattutto, la disoccupazione mascherata da precariato ti stiano bene.

Deduci male, molto male.[/quote]
Ne sono lieto, ma continui a non offrire soluzioni alternative all'attuale politica di austerità e di taglio dei salari.
"Sergio":
A te piace? Tientelo pure.

Me lo tengo, insieme a Brancacccio, perché non trovo di meglio a sinistra. Le soluzioni che offri tu (Sinn) sono di destra (liberista) e puntano alla riduzione degli stipendi e alla precarizzazione del lavoro. Forse mi leggerò qualcosa di Sinn, appena avrò tempo, ma temo che ciò che leggerò non sarà in contrasto con le mie attuali idee.
"Sergio":
Se perfino Bonifacio, Di Bella e Vannoni hanno avuto e hanno i seguaci delle loro cure miracolose, può ben averne Bagnai per la sua.

Porre Bagnai insieme a quei tre nella stessa frase è un puro insulto gratuito.
"Sergio":
Ma i proclami contro la "destra finanziaria" da parte di uno che trova sempre più ascolto nelle destre nazionaliste (pardon, patriottiche) li trovo semplicemente e oggettivamente ridicoli.

Non è un problema di Bagnai se le destre per opportunismo gli stanno dando ascolto mentre le sinistre, che dovrebbero essere le prime ad ascoltarlo, lo stanno ignorando per ignoranza, opportunismo, incompetenza ecc. ecc.

Leonardo891
@vict85
La disoccupazione è superiore al 10% (12 se ricordo bene): forse bisognerebbe far lavorare queste persone prima di ricorrere all'immigrazione massiccia.

Riguardo al sistema pensionistico, non sto dicendo di adottare un sistema puramente retributivo, per carità. Sto solo dicendo che bisogna garantire delle soglie minime di pensione sociale anche ai nullatenenti.

vict85
"Leonardo89":
@vict85
Un sistema totalmente contributivo è iniquo: mi sembra ovvio che debbano esserci dei meccanismi compensativi.
Riguardo Fornero, ti ricordo il problema degli esodati sbattuti in mezzo ad una strada e di tutte quelle altre persone che lavoravano per un'azienda in crisi e, ormai prossime alla pensione, si sono ritrovate, invece, disoccupate.


:roll: Forse potresti leggere fino in fondo. Nell'ultima parte ho detto che il problema della Fornero è che ha applicato quei principi senza assicurarsi che il sistema produttivo italiano fosse in grado di assorbire il surplus di lavoratori che la sua riforma ha generato. Di per sé comunque non è che il sistema retributivo nella sua forma più semplice sia molto più equo. Inoltre ha forti problemi di equità intergenerazionale: si basa sul principio che i debiti dei nonni li pagheranno i nipoti.

Comunque, in parte, il sistema contributivo potrebbe essere reso più equo anche attraverso gli stessi dati attuariali. Infatti la speranza di vita è crescente rispetto al reddito. D'altra parte un sistema come questo toglierebbe soldi alla classe media per darli a quella bassa quindi non è proprio ottimale. Immagino che per quello sarebbe sufficiente, una volta calcolate le pensioni, dare meno ai ricchi e più ai poveri ridistribuendo i soldi totali che lo stato deve versare ogni mese.

In ogni caso io non stavo difendendo la riforma della Fornero, stavo solo dicendo che c'erano ragioni oggettive che hanno portato a riformare le pensioni. E, ad essere oggettivi, neanche la riforma della Fornero è realmente sostenibile perché i pensionati stanno aumentando troppo velocemente. Vi è una e una sola soluzione al problema delle pensioni ed è l’immigrazione massiccia (cioè un aumento della popolazione in età lavorativa e delle nascite).

"Leonardo89":
Riguardo il precariato (chiamalo con i nomi che vuoi): perché il passaggio tra un lavoro ed un altro dovrebbe essere poco stressante e rapido? Se sei stressato e disoccupato da un bel po' di tempo sei disposto ad accettare uno stipendio più basso e questo a qualcuno fa comodo (non a te, ovviamente).


Un sistema lavorativo in cui i tempi per trovare un nuovo lavoro sono molto brevi e una richiesta esplicita dell’UE all’Italia. Il lavoro precario italiano e il sistema lavorativo dinamico europeo non sono la stessa cosa anche se a molti conviene far credere che lo siano. Dai un'occhiata a Danimarca, Svezia o Olanda se non ci credi.

Leonardo891
@vict85
Un sistema totalmente contributivo è iniquo: mi sembra ovvio che debbano esserci dei meccanismi compensativi.
Riguardo Fornero, ti ricordo il problema degli esodati sbattuti in mezzo ad una strada e di tutte quelle altre persone che lavoravano per un'azienda in crisi e, ormai prossime alla pensione, si sono ritrovate, invece, disoccupate.

Riguardo il precariato (chiamalo con i nomi che vuoi): perché il passaggio tra un lavoro ed un altro dovrebbe essere poco stressante e rapido? Se sei stressato e disoccupato da un bel po' di tempo sei disposto ad accettare uno stipendio più basso e questo a qualcuno fa comodo (non a te, ovviamente).

Non dico che non ci siano sprechi nella sanità. Sto dicendo che gli ultimi governi hanno usato gli sprechi come scusa per tagliare la spesa sanitaria in blocco: utile e non utile.

@Sergio
Hai ignorato metà del mio messaggio.
Deduco che la situazione in Grecia ed in Spagna ti stia bene.
Deduco che la crescita delle disuguaglianze sociali in tutta Europa ti stia bene.
Deduco che la disoccupazione e, soprattutto, la disoccupazione mascherata da precariato ti stiano bene.

Per quanto riguarda Sinn, mi sono letto queste recensioni di questo suo libro.
Sostanzialmente confermano l'idea che mi ero fatto, anche se sarebbe più corretto leggere dei sui scritti diretti.
Sinn vuole aumentare le disuguaglianze sociali e diminuire i salari.
Esistono articoli in inglese (gratuiti) su Internet che potrebbero farmi cambiare idea? Ne dubito: temo di aver capito, almeno in parte, le idee di Sinn.

vict85
"Leonardo89":
Si può continuare a tagliare gli stipendi, a rendere ancor più precario il lavoro, a mandare la gente in pensione più tardi, a tagliare le spese per l'assistenza sanitaria (se campi di meno perché non hai i soldi per curarti lo stato spende meno soldi per pagarti la pensione e i conti tornano in ordine).


Questi concetti non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro. In particolare le pensioni sono un aspetto che possiede una componente demografica-attuariale ben più importante di quella economica finanziaria. Finanziariamente parlando il modello contributivo si basa sul principio che ciò che dai allo Stato (o un qualsiasi ente previdenziale) è mediamente ciò che ricevi. È un principio assolutamente logico anche se modelli più complessi potrebbero tenere conto di azioni compensative per ridurre il divario ‘retributivo’ pur cercando di mantenere un equilibrio finanziario tra ciò che viene complessivamente versato e ciò che viene dato dallo Stato. Il punto è che, semplicemente, l'Italia invecchia e il sistema retributivo funziona solo se i pensionati sono pochi e muoiono in fretta. E capiamoci, un sistema pensionistico sostenibile è indispensabile se vuoi assicurarti che lo Stato possa spendere dei soldi in ospedali e trasporti.

La componente demografica-attuariale utilizza i dati statistici per creare un modello entro il quale è possibile calcolare il valore della pensione che probabilisticamente è adeguato allo scopo di pareggiare il bilancio dello Stato. Questa è quindi la parte più critica del sistema ed è anche la base che ha spinto la Fornero ad alzare l'età pensionistica. Il punto è che se probabilisticamente tu vivi \(\displaystyle 20 \) anni da pensionato e hai versato un ammontare \(\displaystyle C \) di contributi (interessi vari inclusi) tu hai diritto, secondo il metodo contributivo, a ricevere una pensione \(\displaystyle p_{20} \) mentre, se ne vivi probabilmente \(\displaystyle 30 \) allora né hai diritto a \(\displaystyle p_{30} \ll p_{20} \). Perciò, siccome si vuole che \(p_{n}\) non sia troppo basso, allora è evidente che se la vita media aumenta allora deve anche crescere l'età in cui si va in pensione. Il problema della riforma Fornero è che non puoi alzare l'età pensionistica senza al contempo tenere conto della situazione nel mondo del lavoro perché aumentare l'età pensionistica aumenta il numero di lavoratori e quindi il numero di persone che la tua economia deve essere capace di assorbire.

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Per quanto riguarda il lavoro precario devo dire che la mia impressione è che quello a cui siamo abituati sia una sorta di eccentricità italiana, molto lontano dal concetto contenuto nel termine inglese Flexicurity che viene sponsorizzato dall'Unione Europea e che in qualche modo si fonda sul modello lavorativo Danese. Il punto è che uno può anche cambiare lavoro spesso ma questo cambiamento deve essere poco stressante e rapido. Io, come penso tanti altri giovani, sono disposto ad avere un contratto a breve termine e a cambiare mansione o azienda al suo scadere ma desidero avere i mezzi per poter gestire la transizione nel migliore dei modi. Per certi versi un precario dovrebbe avere uno stipendio maggiore e non minore di un lavoratore a tempo indeterminato che fa la stessa mansione. E in effetti è anche logico: l'azienda, assumendo un precario rispetto ad un lavoratore a tempo indeterminato, ha il vantaggio di poter adattare il suo processo produttivo alle necessità di breve periodo. Questo è un vantaggio e in Italia non solo avviene ad un costo zero, ma viene anche incentivato dal fatto che il precario ti costa meno. In qualche caso, il cambio di mansione all'interno della stessa azienda può permettere ad una persona di aumentare il proprio stipendio in modo più dinamico e meno legato all'anzianità.

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Sull'assistenza sanitaria non mi esprimo più di tanto. Ci sono senz'altro moltissimi sprechi e troppe differenze tra le varie Regioni. Bisogna comunque dire che la Sanità è un buco nero in cui non c'è limite a quanto può arrivare a costarti. Penso abbia ampi margini di miglioramento sia nella riduzione del costo di gestione sia nel miglioramento del servizio medio. Ma dubito che si possa fare senza scontentare qualcuno (per esempio usando un solo ospedale invece di due sottoutilizzati oppure al contrario riducendo il lavoro in un ospedale che è saturo).

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Sul ridurre lo stipendio non mi esprimo.

Leonardo891
"Sergio":
Ancora Bagnai... Non ho alcuna intenzione di riprendere discussioni già fatte, ma Bagnai ha un piccolo problema: non dice assolutamente nulla su cosa si dovrebbe fare mentre si rimane nell'euro, cioè tenendo i piedi per terra (visto che nell'euro ci siamo).

Sì ancora Bagnai: più leggo ciò che scrivi tu, più leggo ciò che scrive lui e più mi convinco che lui abbia ragione.
Comunque, cosa fare a beneficio di chi e con quale scopo?
Si può continuare a tagliare gli stipendi, a rendere ancor più precario il lavoro, a mandare la gente in pensione più tardi, a tagliare le spese per l'assistenza sanitaria (se campi di meno perché non hai i soldi per curarti lo stato spende meno soldi per pagarti la pensione e i conti tornano in ordine).
Si può continuare ad avere un'inflazione bassissima che ci possa rendere competitivi con la Germania nonostante l'euro sia attualmente sopravvalutato rispetto alla nostra economia e sottovalutato rispetto all'economia tedesca.
Si può continuare a dire agli operai che devono rinunciare alla loro salute perché altrimenti la loro azienda non è competitiva.
Che importa se qualche commerciante si suicida perché non riesce a reggere il confronto con la grande distribuzione (spesso nemmeno italiana).
Che importa se la generazione dei miei genitori avrà una pensione da fame e se la mia non la avrà.
Che importa se in Spagna c'è una disoccupazione del 25%: più sale l'offerta di lavoro più scendono gli stipendi, no?
Che importa se la Grecia è al collasso.
Che importa se nella perfetta Germania ci sono milioni di persone che sopravvivono con 400 euro al mese per colpa di Sinn.
"Sergio":
Vaneggia di un'uscita futura e ipotetica e in questo trova consensi soprattutto nelle destre nazionaliste. Non male per uno che accusa gli altri di essere di destra.

Il patriottismo è diverso dal nazionalismo. Serve qualcuno che faccia gli interessi dell'Italia, se la cosiddetta sinistra (Rifondazione) è sorda mentre la destra ascolta non è colpa di Bagnai.
"Sergio":
Brancaccio è più serio, almeno nel senso che ritiene probabile una disgregazione dell'euro e quindi si chiede come gestire una tale eventualità (e rimprovera Bagnai perché non fa altrettanto). Ma anche lui è un po' troppo orientato su un ipotetico futuro.

Il problema è che Brancaccio (di cui seguo con interesse il blog, comunque) non ha mai detto espressamente alcune cose, a differenza di Bagnai.

"Sergio":
Se invece vorrai dare un'occhiata all'odiato (da Bagnai) Hans-Werner Sinn, vedrai che quanto sta succedendo è in linea col suo pensiero.
Piccola nota a margine: Bagnai una volta, su Sbilanciamoci, si autodefinì "economista di secondo ordine", e su questo concordo pienamente con lui. Hans-Werner Sinn è nel top 5% della classifica mondiale degli economisti.

Sto leggendo la pagine di Wikipedia a lui dedicata e non mi sembra totalmente in contraddizione con quanto dice Bagnai.
Semplicemente, Sinn è favorevole ad una teoria economica favorevole all'alta borghesia e sfavorevole alle classi sociali medie e basse mentre Bagnai è favorevole ad una teoria economica sfavorevole all'alta borghesia e favorevole alle classi sociali medie e basse, almeno per quello che sto capendo.

Per giunta, anche questi sono economisti di secondo ordine? Oppure vale il principio che siccome siamo entrati in questa schifezza siamo obbligati, non si capisce da chi, a rimanerci?

Piuttosto, Sergio, mi togli una curiosità? Perché hai cancellato i tuoi commenti dal blog di Bagnai?

@Intermat
Le risposte che ti darei sono contenute nel blog di Bagnai. Personalmente, ho poca voglia di scrivere pagine e pagine su argomenti che Bagnai ha spiegato mille volte meglio di come potrei far io.
Comunque, alle ultime elezioni ho votato per Rivoluzione Civile, alle prossime europee non lo so.

Intermat
"Leonardo89":

Al contrario di te, secondo me, invece, bisognerebbe uscire dall'euro, ripristinare la scala mobile, stampare un po' di moneta in tempi di recessione, garantire l'assistenza sanitaria e tante altre cose.
[quote="Intermat"]L'euro dovrebbe essere solo il primo passo di una europa veramente unita, non solo economicamente.

Dovrebbe? Perché? Chi l'ha deciso? Tu? I popoli europei lo vogliono, secondo te? I tedeschi accetterebbero che una parte del loro PIL serva a finanziare i cosiddetti "pigri improduttivi" del sud cosicché questi possano comprare tanti prodotti tedeschi? [/quote]
Non l'ho deciso io. Lo dicono, e soprattutto lo hanno detto, persone molto più sagge di me e di te (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi). Inoltre come per il resto è una opinione personale. L'Italia senza Europa non è niente! Non abbiamo materie prime, non abbiamo potenza economica, non abbiamo nulla. Solo opere d'arte da restaurare senza avere i soldi. Bello. Stampi moneta...non vale nulla. Le materie prime le compri dall'estero, i prodotti che tu usi li compri dall'estero. Finiresti col non poter comprare nulla esattamente come i cittadini del Bangladesh. Contento te, contenti tutti.

"Leonardo89":

[quote="Intermat"]Il problema è che la politica difficilmente cederà parte dei suoi poteri ad un ente sovranazionale.

La politica ha già ceduto una buona parte dei suoi poteri ad enti sovranazionali (BCE, commissione europea) al di fuori di ogni controllo democratico, non te ne eri accorto? [/quote]
Lo so. Ma l'aspetto economico è solo un aspetto dell'unità, che continuo a sostenere, deve essere politica. Io non mi sento cittadino italiano, ma in generale europeo. A me dei confini inventati dell'Italia come nazione, non interessa. Secondo la tua logica anche il nord dovrebbe essere slegato dal sud. Non c'è nulla in comune. Ne dialetto, ne tradizioni (se non quelle religiose). Allora ritorniamo ai comuni rinascimentali e medioevali. Peccato che a quei tempi si voleva riunificare e non dividere, come tu ora desideri!
"Leonardo89":

[quote="Intermat"]Ultima cosa, io parlo bene del PD come struttura che ha provato a darsi. Assenza di un padrone (come Casaleggio, Berlusconi, Di Pietro, Vendola ecc...), libertà di discussione interna e altri punti. Però su moltissime cose non condivido la sua linea. Non la condivido sul piano economico, su alcuni temi etici e anche su altri punti.

E quali altri punti ci sono rimasti? Tu voti il PD senza condividerne la sua linea neoliberista di destra e succube del Vaticano. Complimenti.
[/quote]
Preoccupati di come tu voti Grillo...se lo fai. Te ne freghi della democrazia, te ne freghi del diritto alla libertà di stampa, te ne freghi di tenere quantomeno unita l'Italia (ultima sparata di ieri!) e te ne freghi della gente che tutti i giorni non lavora pur di rimanere sulle barricate a rivendicare il nulla. Contento te.
Se voti la Meloni, che hai citato, beh hai una ideologia completamente diversa dalla mia. Ma almeno è una idea. Io la Meloni e Crosetto li apprezzo sotto alcuni punti di vista. Sono chiari, esprimono le loro idee e si battono onestamente per conquistarle. Cosa che non fanno quelli del M5S. FdI vuole l'uscita dall'euro. Bene, che si batta per ottenerlo. Quando andrà al governo, se mai ci riuscirà, faccia in modo che si esca dall'euro.

Tempiese: Immagino tu ti riferisca a De Benedetti. Come tutti sanno è iscritto al PD (forse) e esercita una attività di lobbying come fanno molti altri. Esattamente come fa Casaleggio. Quale è la differenza? Se nel PD uno non è d'accordo con De Benedetti (Barca e Civati) lo puo' dire e non viene cacciato. Se nel M5S si va contro al caro-leader invece si è fuori. Io sarò prolisso e dunque confuso. Tu sei sintetico ma qualunquista.

Leonardo891
Ecco cosa penso di Grillo dal punto di vista puramente politico.
Cosa penso di Grillo dal punto di vista economico, invece, è contenuto nel blog di Bagnai.
"Intermat":
Si vabbè "il PD è di estrema destra finanziaria" è ridicolo. Io non condivido le linea semi-liberista del PD. Ma al momento non c'è altra linea politica che si discosti in modo credibile.

Leggiti il blog di Bagnai e capirai perché considero il PD di estrema destra finanziaria.
"Intermat":
Leonardo, forse non mi sono spiegato bene. Io credo che l'assistenza sanitaria debba essere gratuita, almeno per chi ne ha bisogno, le pensioni devono essere garantite e soprattutto devono essere ad un livello sufficiente per consentire una vita in linea con quella vissuta durante il periodo lavorativo. Insomma io credo fermamente su un sistema di welfare funzionante. Sulla scuola invece avrei degli appunti. Nel senso, sono d'accordo che la scuola dell'obbligo debba essere gratuita. Non sono d'accordo su un discorso simile per quanto riguarda l'università. Non so perché tu abbia inteso questo dal mio discorso.

L'ho inteso perché le attuali politiche economiche del PD stanno distruggendo il welfare funzionante a cui tu dici di credere anzi, stanno finendo di distruggere quel poco che ne resta.
"Intermat":
Io intendevo dire che negli anni '70/'80 c'è stato un sistema politico che per farsi gli affari propri ha speso più del dovuto garantendo pensioni dopo 15/16 anni di lavoro e saturando gli enti pubblici di gente che non era necessaria. Io non credo proprio che l'euro sia un problema.

La corruzione è sempre esistita, non è una prerogativa italiana e la Germania (giusto per fare un esempio di una paese di cui solitamente noi italiani abbiamo una opinione sopravvalutata) non ne è affatto immune.
Al contrario di te, secondo me, invece, bisognerebbe uscire dall'euro, ripristinare la scala mobile, stampare un po' di moneta in tempi di recessione, garantire l'assistenza sanitaria e tante altre cose.
"Intermat":
L'euro dovrebbe essere solo il primo passo di una europa veramente unita, non solo economicamente.

Dovrebbe? Perché? Chi l'ha deciso? Tu? I popoli europei lo vogliono, secondo te? I tedeschi accetterebbero che una parte del loro PIL serva a finanziare i cosiddetti "pigri improduttivi" del sud cosicché questi possano comprare tanti prodotti tedeschi?
"Intermat":
Il problema è che la politica difficilmente cederà parte dei suoi poteri ad un ente sovranazionale.

La politica ha già ceduto una buona parte dei suoi poteri ad enti sovranazionali (BCE, commissione europea) al di fuori di ogni controllo democratico, non te ne eri accorto?
"Intermat":
Ultima cosa, io parlo bene del PD come struttura che ha provato a darsi. Assenza di un padrone (come Casaleggio, Berlusconi, Di Pietro, Vendola ecc...), libertà di discussione interna e altri punti. Però su moltissime cose non condivido la sua linea. Non la condivido sul piano economico, su alcuni temi etici e anche su altri punti.

E quali altri punti ci sono rimasti? Tu voti il PD senza condividerne la sua linea neoliberista di destra e succube del Vaticano. Complimenti.
"Intermat":
Detto questo io ho votato PD, non ho problemi a dirlo, ma non necessariamente lo rifarò. Il fatto è che non ci sono alternative credibili. Da una parte c'è una destra populista, una neoliberista, un centro cattolico, e dall'altra un movimento guidato da un caro-leader degno della Corea del Nord. Non essendo di destra non voterei mai partiti apertamente neoliberisiti e populisti, ovvero non voterei mai PDL, NCD e M5S

Guarda, al momento Giorgia Meloni mi sembra più a sinistra del PD anzi, forse pure di Rifondazione.

"Intermat":
A volte leggo qualcosa su "la Stampa" ma non spessissimo. Inoltre evito di credere a tutti i pseudo economisti del web (Leonardo non è riferito al tuo link, che ancora non ho aperto)...come fanno molti geni del M5S.

Credi forse che sui giornali stampati non ci siano pseudo economisti? Giornalisti che o non capiscono niente di economia o che devono scrivere sotto dettatura? Leggersi il curriculum degli autori degli articoli che leggi no?
Io considero economisti quelli con un dottorato di ricerca in economia, che insegnano economia all'università e che fanno ricerca in ambito economico con tanto di pubblicazioni.
Ti consiglio di nuovo il blog di Bagnai e anche quello di Brancaccio.

tempiese
Ma suddai...chiunque sostenga che il PD non ha padroni fa un'offesa all'intelligenza altrui. Non ti diro' chi e' il vostro padre padrone. Studia e rispondici...magari succintamente poiche' la prolissita' e' sintomo di poca chiarezza e di mancanza di idee veritiere.

Intermat
Si vabbè "il PD è di estrema destra finanziaria" è ridicolo. Io non condivido le linea semi-liberista del PD. Ma al momento non c'è altra linea politica che si discosti in modo credibile. Dato che il M5S non ne ha una poichè il suo unico scopo è contestare senza produrre. Quei 5stelle che provano a dire la loro e a proporre una discussione costruttiva vengono sbattuti fuori. Se per voi è democrazia allora sareste stati bene durante il fascismo, il comunismo russo o altri sistemi politici affini.

Leonardo, forse non mi sono spiegato bene. Io credo che l'assistenza sanitaria debba essere gratuita, almeno per chi ne ha bisogno, le pensioni devono essere garantite e soprattutto devono essere ad un livello sufficiente per consentire una vita in linea con quella vissuta durante il periodo lavorativo. Insomma io credo fermamente su un sistema di welfare funzionante. Sulla scuola invece avrei degli appunti. Nel senso, sono d'accordo che la scuola dell'obbligo debba essere gratuita. Non sono d'accordo su un discorso simile per quanto riguarda l'università. Non so perché tu abbia inteso questo dal mio discorso. Io intendevo dire che negli anni '70/'80 c'è stato un sistema politico che per farsi gli affari propri ha speso più del dovuto garantendo pensioni dopo 15/16 anni di lavoro e saturando gli enti pubblici di gente che non era necessaria. Io non credo proprio che l'euro sia un problema. L'euro dovrebbe essere solo il primo passo di una europa veramente unita, non solo economicamente. Il problema è che la politica difficilmente cederà parte dei suoi poteri ad un ente sovranazionale.
Ultima cosa, io parlo bene del PD come struttura che ha provato a darsi. Assenza di un padrone (come Casaleggio, Berlusconi, Di Pietro, Vendola ecc...), libertà di discussione interna e altri punti. Però su moltissime cose non condivido la sua linea. Non la condivido sul piano economico, su alcuni temi etici e anche su altri punti. Detto questo io ho votato PD, non ho problemi a dirlo, ma non necessariamente lo rifarò. Il fatto è che non ci sono alternative credibili. Da una parte c'è una destra populista, una neoliberista, un centro cattolico, e dall'altra un movimento guidato da un caro-leader degno della Corea del Nord. Non essendo di destra non voterei mai partiti apertamente neoliberisiti e populisti, ovvero non voterei mai PDL, NCD e M5S. Se esistesse una alternativa valida la studierei. Ma come si è visto con altri tentativi politici come la lista di Ingroia o, attualmente, la lista Tsipras per le europee le alternative a sinistra non ci sono. Detto questo il "meno peggio" è il PD. Con tutti i suoi difetti.

Tempiese, io leggo fondamentalmente le notizie sull'Ansa (la reputi abbastanza libera come fonte?), poi alcuni articoli da Repubblica, l'Unità e pensa tu...anche dal Fatto! A volte leggo qualcosa su "la Stampa" ma non spessissimo. Inoltre evito di credere a tutti i pseudo economisti del web (Leonardo non è riferito al tuo link, che ancora non ho aperto)...come fanno molti geni del M5S.

Leonardo891
Intermat, premettendo che del M5S ho un'opinione di gran lunga peggiore della tua per vari motivi...
"Intermat":
Non sarà mica che la crisi si è generata da una avidità insita nell'uomo? Non è forse nata come crisi finanziaria dovuta ad un credito sfrenato (tanto poi il debito sarebbe stato rivenduto ad altri!)? In Italia non sarà mica dovuta da una politica di "panem et circenses" attuata per tutti gli anni '70/'80? Una generazione è cresciuta e vissuta ampiamente sopra le sua possibilità grazie ad una classe politica che, pur di essere lasciata in pace ad arricchirsi, era disposta a spendere più del possibile per tranquillizzare la folla. Inflazione a gogo e assunzioni facili negli enti pubblici. Quindi una parte non si opponeva perchè ne traeva giovamento e un altra parte non si opponeva perchè se ne fregava. Questa parte che se ne fregava, ora, colpita dalla crisi (dato che la politica della spesa pubblica non può più funzionare), si è svegliata. Ma dato che è una fetta di popolazione tendenzialmente menefreghista ed egoista ha scelto la strada più facile. Diamo la colpa all'euro,

Questo non si può leggere, veramente non si può leggere.
Forse per te l'assistenza sanitaria gratuita, le pensioni, l'istruzione gratuita e lo stato sociale in generale sono lussi inutili, spero di no.
La tua opinione sull'economia italiana di quegli anni, secondo me, è totalmente errata. Potrei passare ore a spiegarti perché è sbagliata ma, dato che ore non ne ho poiché ho da studiare (dato che l'istruzione gratuita ancora non è stata totalmente distrutta) ti rimando al blog di Alberto Bagnai, un economista italiano che ha già impiegato delle ore per spiegare il perché.

Comunque, su un punto devo dare totalmente ragione a tempiese.
"tempiese":
Caspita parli cosi' bene del PD che di certo leggerai Repubblica e di certo sarai un favorito di questo partito di estrema destra finanziaria. Non ho altre spiegazioni e me ne dispiaccio. Ma siamo in democrazia e ad ognuno la sua.

Il PD è estrema destra finanziaria, purtroppo, senza ombra di dubbio.

tempiese
Caspita parli cosi' bene del PD che di certo leggerai Repubblica e di certo sarai un favorito di questo partito di estrema destra finanziaria. Non ho altre spiegazioni e me ne dispiaccio. Ma siamo in democrazia e ad ognuno la sua.

Intermat
"tempiese":
Ah dimenticavo, Berlusconi non ha bisogno dei poteri occulti?ti ricordo che e' tesserato nella P2.Leggitinun po di storia.

Non ti preoccupare so benissimo che Berlusconi è (o forse era) membro della P2. Questo però non vuol dire molto. Nel senso che Berlusconi quando ha governato ha fatto leggi per i suoi interessi e per quelli di chi gli faceva comodo a lui. Forse erano anche essi membri della P2. Forse, probabile. Ma cosa cambia? La P2 era (o è) una "loggia massonica" ovvero c'erano (ci sono) delle persone che a vari livelli erano (sono) a conoscenza di informazioni più o meno riservate. Praticamente la stessa cosa delle lobbies. Quale è la differenza? Nessuna. Soprattutto in Italia dove entrambe sono vietate. Forse l'unica differenza era una vicinanza di alcuni piduisti ai servizi deviati durante gli anni di piombo. Tanto che furono avvicinati alle stragi di piazza Fontana e soprattutto di Piazza della Loggia. Questo però non vuol dire nulla. Non c'è una teoria complottista di fondo. Semplicemente un gruppo di persone ricche e potenti che cercano, attraverso la loro posizione, di ottenere degli scopi che secondo loro vanno raggiunti. I motivi per cui raggiungerli possono essere vari: una ideologia politica vera oppure un solo fine economico. Questo però non c'entra nulla con le tue scie nel cielo, il controllo del clima, il gruppo Bilderberg ecc...
La massoneria intesa come lobby esiste ma va trattata esattamente come una lobby. Per il resto è fantascienza. Se vuoi credere che ci siano persone che si riuniscono per tracciare strategie misteriose e dirette ad ostacolare "noi comuni mortali"...fallo pure. Ma è una barzelletta. E' come credere alla genesi biblica. E' semplicemente la via più facile per darsi una risposta. Perchè c'è la crisi? Eh perchè c'è la massoneria. Ricchi potenti che desiderano schiacciare i popoli. Bello, sarebbe un bestseller! Ma la realtà credo sia diversa. Non sarà mica che la crisi si è generata da una avidità insita nell'uomo? Non è forse nata come crisi finanziaria dovuta ad un credito sfrenato (tanto poi il debito sarebbe stato rivenduto ad altri!)? In Italia non sarà mica dovuta da una politica di "panem et circenses" attuata per tutti gli anni '70/'80? Una generazione è cresciuta e vissuta ampiamente sopra le sua possibilità grazie ad una classe politica che, pur di essere lasciata in pace ad arricchirsi, era disposta a spendere più del possibile per tranquillizzare la folla. Inflazione a gogo e assunzioni facili negli enti pubblici. Quindi una parte non si opponeva perchè ne traeva giovamento e un altra parte non si opponeva perchè se ne fregava. Questa parte che se ne fregava, ora, colpita dalla crisi (dato che la politica della spesa pubblica non può più funzionare), si è svegliata. Ma dato che è una fetta di popolazione tendenzialmente menefreghista ed egoista ha scelto la strada più facile. Diamo la colpa all'euro, alla politica tutta e crediamo in un guru! Si, lui ci dirà quale è la strada! Peccato che il guru è un esperto di marketing nonchè era proprietario (in parte) di uno dei più grandi gruppi editoriali italiani: Mauri Sagnol. Ora però tale guru si scaglia contro l'informazione di parte che colpisce il SUO movimento per pura cattiveria. Si comporta come un santone e punta a fare soldi esattamente come molti politici che lo hanno preceduto.
Se tu credi che io sia renziano ti sbagli proprio. A me Renzi non piace. Però, essendo una persona che si reputa capace di pensare, credo sia stupido credere bovinamente ad un santone che si circonda di un comico il quale parla sproloquiando e dicendo una sequela di banalità, nonchè molte falsità!
Ovviamente tu sei libero di credere e votare chi meglio credi. Fortunatamente siamo ancora in democrazia, nonostante il tuo caro-leader vorrebbe eliminare il diritto di un parlamentare di votare in dissenso al gruppo! Alcuni del 5stelle, sono anche persone intelligenti. Peccato che a volte decidano di inchinarsi a volontà arrivate dall'alto. Il M5S è il partito/movimento meno democratico. Se la gioca con il PDL. Ovviamente il PD è lontano dall'essere un partito perfetto e limpido. Molte decisioni che prende sono sbagliate e lo mettono in cattiva luce. Ma almeno conserva una caratteristica di democrazia: la libertà di pensiero e di voto. Nel M5S se hai una tua idea sei fuori, nel PD se hai una tua idea la porti avanti aspettando che la maggioranza la condivida. Una piccola differenza che per me è fondamentale in un partito che deve essere democratico.
Forse sei tu che dovresti leggerti un po' di storia sul tuo caro Casaleggio...vedrai che è tutt'altro che un messia venuto per portare la democrazia (digitale)!

tempiese
Ah dimenticavo, Berlusconi non ha bisogno dei poteri occulti?ti ricordo che e' tesserato nella P2.Leggitinun po di storia.

tempiese
Scusa intermat ho 38 anni e non sono uno sprovveduto. Se parlo non e' perche' ho letto il blog di Grillo ma per esperienza. Ma non devo convincerti. E' vero che la mancanza di lavoro e di pensioni e' drammatica...se sei cosi' illuminato a cosa ne attribuisci le cause? Sai ognuno ha le sue teorie complottistiche o meno; che noi ne discutiamo o meno chi tiene le fila a livello nazionale e mondiale programma ed esegue cio' che gli pare. Ma prego,continua a parlare delle strategie renziane :-)

Intermat
Tempiese...ma tutto questo complottismo a cosa porterebbe? Voi che vedete massoni ovunque dovreste poter rispondere. Combriccole di ricconi che si riuniscono per discutere di questioni per remare contro tutti gli altri. Clima modificato artificialmente e sopratutto volutamente! Manca solo che diciate che i massoni hanno eliminato le mezze stagioni e poi la colpa di tutto è la loro! Ma non vi accorgete di essere al limite della barzelletta. Secondo te Berlusconi e altri politici italiani hanno bisogno di chissà quale potere occulto per governare e farsi gli affari propri. Io tutto questo complottismo lo trovo ridicolo. Sinceramente credo che in Italia ci siano svariati problemi. Ma la massoneria la lascerei a Giacobbo e a Voyager. Continua a seguire Grillo (ex comico) e Casaleggio (esperto di Marketing!) e così risolverai tutti i problemi. Vedrai che il tanto temuto (da voi) gruppo Bildeberg o qualche altro gruppo simile comincerà ad essere terrorizzato da voi 5Stelle! Ma dai...fossero questi i problemi sarebbe tutto ok. Io credo che i problemi siano altri: lavoro assente, pensioni a 70 anni, sanità allo sfascio. Vabbè ovviamente prima perseguitate i massoni...poi per il resto troverete tempo.

PS: Più che dei massoni e altri pseudo-gruppi occulti di potere, non sarebbe il caso di controllare e regolamentare le lobbies?

tempiese
Non sento disaffezione per la Politica ma per la politichetta atlantista che in Italia ha cambiato sigla di partito ma sostanzialmente e' rimasta la medesima. Credo che a livello mondiale chi fa il bello ed il cattivo tempo in ogni settore (polotica inclusa) sia la massoneria. Pensate che sono resposabile in un gruppo buddista e persino in ambito religioso chi mi trovo a remare contro?massoni infiltrati. Se dal buddismo passo alle altre sfere (politica,economia,scienza,difesa) chi immaginate che ci comandi?stesso discorso. Per questo ho scritto che e' futile parlare delle nullita' del pd o pdl: sono dei camerieri e nulla piu'.

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