La repubblica delle banane...
Un decreto che va contro una sentenza di un tribunale.....
Una legge in cui tra le altre cose assurde si prescrive ai medici di "segnalare" se il loro assistito è un irregolare....
Tutto in poco più di 24 ore.
Che tristezza.
Capisco Cheguevilla e il suo "proud to be danish".
Una legge in cui tra le altre cose assurde si prescrive ai medici di "segnalare" se il loro assistito è un irregolare....
Tutto in poco più di 24 ore.
Che tristezza.

Capisco Cheguevilla e il suo "proud to be danish".
Risposte
"Faussone":
[quote="lisdap"]......
Il giorno in cui gli potrò offrire il mio "cordoglio" (come piace tanto dire a lui), sarà un gran giorno.
Il giorno in cui saprai esprimere le tue idee senza rutti, visto che la violenza e la volgarità gratuite che usi nell'esprimerle equivale a quello, sarà sì un gran giorno.[/quote]
Tale giorno è già in calendario!
Credo sia previsto che accada nello stesso giorno in cui Feuerbach si riconcili col cristianesimo e dica esplicitamente "Non è l'uomo che ha creato Dio ma Dio che ha creato l'uomo". In tale giorno oltre alla crisi mistica di Feuerbach e all'abbandono della violenza verbale di Lisdap voleranno gli elefanti e torneranno i comunisti (ma solo per fare un dispetto a Lisdap ora che ha giurato di non insultare più nessuno gratutitamente!)....

Io cerco sempre di parlare senza peli sulla lingua con chiunque. Basta nasconderci dietro maschere, non sopporto l ipocrisia e la convenienza di parola......è assurdo che si appoggi ancora gente come napolitano, il quale all epoca delle rivelazioni di schiavone era ministro dell interno....napolitano non è il mio presidente e spero che venga sostituito al piu presto
"lisdap":
......
Il giorno in cui gli potrò offrire il mio "cordoglio" (come piace tanto dire a lui), sarà un gran giorno.
Il giorno in cui saprai esprimere le tue idee senza rutti, visto che la violenza e la volgarità gratuite che usi nell'esprimerle equivale a quello, sarà sì un gran giorno.
Napolitano fa finta di ricordare i marò e dice che fanno onore all'Italia.......
Ma che grandissima presa per il culo, nei confronti dei marò e delle persone serie....
Napolitano è una delle tante vergogne di questo paese ed è meglio che stesse zitto e soprattutto che si schiodasse dalla poltrona una volta per tutte. Non se ne è mai sbattuto dei marò e solo perché oggi è festa fa finta di dispiacersi della loro situazione...mai vista una persona più falsa di lui nei comportamenti e nelle parole.
Mi vergogno di un presidente così, ipocrita, vecchio (hollande va sullo scoter mentre noi dobbiamo avere un nonnetto di 90 anni), che non sa offrire al pubblico nulla se non la sua solita minestra riscaldata fatta di parole d'occasione, ipocrisia......
Il giorno in cui gli potrò offrire il mio "cordoglio" (come piace tanto dire a lui), sarà un gran giorno.
Ma che grandissima presa per il culo, nei confronti dei marò e delle persone serie....
Napolitano è una delle tante vergogne di questo paese ed è meglio che stesse zitto e soprattutto che si schiodasse dalla poltrona una volta per tutte. Non se ne è mai sbattuto dei marò e solo perché oggi è festa fa finta di dispiacersi della loro situazione...mai vista una persona più falsa di lui nei comportamenti e nelle parole.
Mi vergogno di un presidente così, ipocrita, vecchio (hollande va sullo scoter mentre noi dobbiamo avere un nonnetto di 90 anni), che non sa offrire al pubblico nulla se non la sua solita minestra riscaldata fatta di parole d'occasione, ipocrisia......
Il giorno in cui gli potrò offrire il mio "cordoglio" (come piace tanto dire a lui), sarà un gran giorno.
A sergio: ho sentito parlare di 5 io...boh, mi sa che neanche LA7 è più tanto affidabile.....
Tu dici che i nostri soldi vanno alla spagna, grecia, portogallo ecc...Perché mai dovremmo spendere questi soldi per altri e non per noi? E a noi chi ci pensa? Questi atteggiamenti comunisti a me danno fastidio.
Il comunismo è una dottrina politica ideale che non si potrà mai applicare nella realtà perché va contro i principi fondamentali della natura animale, quali l'egoismo in primis. L'uomo è egoista per natura e non c'è niente di male, io sono egoista, tu sei egoista ecc...Non puoi negarlo. Il comunismo viola questo principio. Così come quello della diversità. In natura ci sono donne belle e donne brutte, e aimè una donna brutta e una bella non potranno mai essere eguagliate. Per quanto mi rigiuarda io dedicherò le mie attenzioni sempre a una bella donna perché quelle brutte non mi interessano. Neanche qui ci vedo nulla di male, l'uomo è innanzitutto un animale.
Quindi dovremmo smetterla di inneggiare una dottrina politica quale il comunismo che non troverà mai attuazione nella realtà. E' giusto che il popolo difenda i propri confini da un' immigrazione di massa, che difendia i propri valori e i propri ideali, non c'è nulla di male in tutto ciò. Prima l'Italia e gli italiani e poi, se ci sono risorse in avanzo, si pensa agli altri. La politica di napolitano, del PD e di tutti i comunisti italiani mi fa ridere.
A Injuria: salvini è l'unico politico che si mostra per quello che realmente è senza darsi l'aria da professorone come tutti fanno, è l'unico che parla come mangia e che si esprime in modo concreto senza inutili giri di parole. Non sarà un santo, non sarà un onesto al 100%, ma almeno è sincero nei suoi atteggiamenti. E A ME MI PIACE!!!!!!!!!!!!!!!!
Tu dici che i nostri soldi vanno alla spagna, grecia, portogallo ecc...Perché mai dovremmo spendere questi soldi per altri e non per noi? E a noi chi ci pensa? Questi atteggiamenti comunisti a me danno fastidio.
Il comunismo è una dottrina politica ideale che non si potrà mai applicare nella realtà perché va contro i principi fondamentali della natura animale, quali l'egoismo in primis. L'uomo è egoista per natura e non c'è niente di male, io sono egoista, tu sei egoista ecc...Non puoi negarlo. Il comunismo viola questo principio. Così come quello della diversità. In natura ci sono donne belle e donne brutte, e aimè una donna brutta e una bella non potranno mai essere eguagliate. Per quanto mi rigiuarda io dedicherò le mie attenzioni sempre a una bella donna perché quelle brutte non mi interessano. Neanche qui ci vedo nulla di male, l'uomo è innanzitutto un animale.
Quindi dovremmo smetterla di inneggiare una dottrina politica quale il comunismo che non troverà mai attuazione nella realtà. E' giusto che il popolo difenda i propri confini da un' immigrazione di massa, che difendia i propri valori e i propri ideali, non c'è nulla di male in tutto ciò. Prima l'Italia e gli italiani e poi, se ci sono risorse in avanzo, si pensa agli altri. La politica di napolitano, del PD e di tutti i comunisti italiani mi fa ridere.
A Injuria: salvini è l'unico politico che si mostra per quello che realmente è senza darsi l'aria da professorone come tutti fanno, è l'unico che parla come mangia e che si esprime in modo concreto senza inutili giri di parole. Non sarà un santo, non sarà un onesto al 100%, ma almeno è sincero nei suoi atteggiamenti. E A ME MI PIACE!!!!!!!!!!!!!!!!
"lisdap":
Fino a pochi minuti fa ero sintonizzato su LA7 sul programma omnibus, avevo letto su facebook che salvini sarebbe intervenuto e allora ho acceo la tv........che dire, mi sa che da oggi in poi visto il carattere che ho devo fare attenzione anche ad accendere la tv, vvisto che ogni secondo potrebbe essere quello buono per un infarto.....vabbé che ho 22 anni e quindi le vene sono ancora buone, però.....
Una trasmissione che come sempre si perde in chiacchiere inutili e ai più incomprensibili, lasciando la parola sempre ai soliti comunisti e facendo parlare salvini per un totale di 3 minuti più o meno.....
In poche parole c'era il giornalista della repubblica, federico fubini, che spiegava l'utilità del fondo salva stati al quale l'italia contribuisce con 5 miliardi di euro per la turchia.....Questo Fubini ha detto in poche parole che è importante che l'italia dia questi soldi perché è importante che la turchia sia un paese sviluppato e con buone infrastrutture.....pochii minuti dopo aver sentito questo ho spento la tv.
Questo fubini è uno dei tanti che, solo per quello che ha detto stamattina, dovrebbe essere esiliato all'istante dall'italia. Ma come diamine si possono dare 5 miliardi di euro a un paese straniero quanto noi siamo con le "pezze al culo"???????
E' ridicolo....5 miliardi di euro potrebbero essere spesi oggi per rifare le strade, per tappare le buche, per rimuovere l'AMIANTO, per bonificare tutti i terreni che i mafiosi hanno inquinato, e tanto altro ancora.....e invece si regalano alla turchia.......Io mi sono stancato di avere nel mio paese parassiti con queste manie di beneficenza.
RIDICOLI!!!!!
Capisco la tua frustrazione e la difficoltà a comprendere il senso di alcune proposte, capisco di meno il tuo interessamento per Salvini che conosco abbastanza bene visto che è delle mie parti.
Tenendo ferme le precisazioni di Sergio, non so chi sia Fubini e non so cosa abbia pronunciato in tv (per me è impossibile visto che non possiedo una tv), ma non credo che l'idea di effettuare investimenti infrastrutturali nell'area del mediterraneo sia una cosa così priva di senso e di certo non è interpretabile come atto di beneficenza.
L'Italia ha sempre avuto una forte vocazione mediterranea, purtroppo persa dal dopo il tentativo di Enrico Mattei a favore di una politica atlantica ed anticomunista (anche se io direi "anti orientalista" visto che è esistita sia prima che dopo il periodo sovietico). Inoltre la Turchia è un paese interessante, in crescita e favorirlo come leader dell'area orientale del mediterraneo non mi sembra un'idea così stupida. Non sono soldi in regalo, basti pensare ad i vantaggi che avrebbe il meridione di Italia in ambito commerciale e come punto di riferimento del mediterraneo occidentale.
Da questo punto di vista l'Italia ha adottato spesso una politica internazionale che andava contro i suoi interessi, basti vedere cosa è successo nei Balcani, pensate se avessimo una regione balcanica meno instabile, meno corrotta e spezzettata. Probabilmente in tutta l'area adriatica si sarebbe potuta sviluppare un'economia florida, pensiamo solamente al fatto che non esiste nemmeno una ferrovia che attraversa i Balcani da Trieste ad Atene e forse non è facile nemmeno l'attraversamento su strada.
Fino a pochi minuti fa ero sintonizzato su LA7 sul programma omnibus, avevo letto su facebook che salvini sarebbe intervenuto e allora ho acceo la tv........che dire, mi sa che da oggi in poi visto il carattere che ho devo fare attenzione anche ad accendere la tv, vvisto che ogni secondo potrebbe essere quello buono per un infarto.....vabbé che ho 22 anni e quindi le vene sono ancora buone, però.....
Una trasmissione che come sempre si perde in chiacchiere inutili e ai più incomprensibili, lasciando la parola sempre ai soliti comunisti e facendo parlare salvini per un totale di 3 minuti più o meno.....
In poche parole c'era il giornalista della repubblica, federico fubini, che spiegava l'utilità del fondo salva stati al quale l'italia contribuisce con 5 miliardi di euro per la turchia.....Questo Fubini ha detto in poche parole che è importante che l'italia dia questi soldi perché è importante che la turchia sia un paese sviluppato e con buone infrastrutture.....pochii minuti dopo aver sentito questo ho spento la tv.
Questo fubini è uno dei tanti che, solo per quello che ha detto stamattina, dovrebbe essere esiliato all'istante dall'italia. Ma come diamine si possono dare 5 miliardi di euro a un paese straniero quanto noi siamo con le "pezze al culo"???????
E' ridicolo....5 miliardi di euro potrebbero essere spesi oggi per rifare le strade, per tappare le buche, per rimuovere l'AMIANTO, per bonificare tutti i terreni che i mafiosi hanno inquinato, e tanto altro ancora.....e invece si regalano alla turchia.......Io mi sono stancato di avere nel mio paese parassiti con queste manie di beneficenza.
RIDICOLI!!!!!
Una trasmissione che come sempre si perde in chiacchiere inutili e ai più incomprensibili, lasciando la parola sempre ai soliti comunisti e facendo parlare salvini per un totale di 3 minuti più o meno.....
In poche parole c'era il giornalista della repubblica, federico fubini, che spiegava l'utilità del fondo salva stati al quale l'italia contribuisce con 5 miliardi di euro per la turchia.....Questo Fubini ha detto in poche parole che è importante che l'italia dia questi soldi perché è importante che la turchia sia un paese sviluppato e con buone infrastrutture.....pochii minuti dopo aver sentito questo ho spento la tv.
Questo fubini è uno dei tanti che, solo per quello che ha detto stamattina, dovrebbe essere esiliato all'istante dall'italia. Ma come diamine si possono dare 5 miliardi di euro a un paese straniero quanto noi siamo con le "pezze al culo"???????
E' ridicolo....5 miliardi di euro potrebbero essere spesi oggi per rifare le strade, per tappare le buche, per rimuovere l'AMIANTO, per bonificare tutti i terreni che i mafiosi hanno inquinato, e tanto altro ancora.....e invece si regalano alla turchia.......Io mi sono stancato di avere nel mio paese parassiti con queste manie di beneficenza.
RIDICOLI!!!!!
In sunto riprendere gli investimenti pubblici (investimenti non spesa corrente), perché solo i pali non hanno capito che non ci può essere alcuno stimolo alla domanda interna (intesa come consumi privati), non c'è lira che tenga, gli italiani sono stati sempre risparmiatori e non cambieranno passando alla lira. Poi c'è l'invecchiamento della popolazione, la ricchezza è concentrata nelle classi di età dai 50/60 anni in su, persone che hanno già tutto (case, auto, elettrodomestici etc) e che hanno scarsa vocazione a spendere.
Fra l'altro uno dei motivi che spesso non si dicono sulla delocalizzazione delle aziende è che vanno a produrre non solo dove costa meno, ma dove c'è anche un mercato in crescita.
Inoltre i sindacati ed il lavoro non sono quelle degli anni 60/70, quindi per chi sogna un aumento dei salari reali penso che dovrà digerire macigni.
Ci addentriamo in un terreno impervio in cui l'europa deve dare una risposta seria. In tanti hanno osservato la macroscopica inefficienza di una moneta e tanti ordinamenti tributari, io ci aggiungo che ci vuole non solo una tassazione europea unica, ma anche delle leggi regolatrici uniche in materia finanziaria. I maggiori fondi di investimento hanno sede in Lussemburgo o in Irlanda per vantaggi fiscali e legislativi, qualcuno dirà che se non andassero lì andrebbero comunque fuori dalla UE facendo più danni. Parliamoci chiaro, se si vogliono evitare crisi continue, bisogna limitare la circolazione del capitale non più con dazi ed imposte, ma legandolo agli investimenti reali.
Fra l'altro uno dei motivi che spesso non si dicono sulla delocalizzazione delle aziende è che vanno a produrre non solo dove costa meno, ma dove c'è anche un mercato in crescita.
Inoltre i sindacati ed il lavoro non sono quelle degli anni 60/70, quindi per chi sogna un aumento dei salari reali penso che dovrà digerire macigni.
l'aumento dal 20% al 26% delle tasse sul capital gain.
Ci addentriamo in un terreno impervio in cui l'europa deve dare una risposta seria. In tanti hanno osservato la macroscopica inefficienza di una moneta e tanti ordinamenti tributari, io ci aggiungo che ci vuole non solo una tassazione europea unica, ma anche delle leggi regolatrici uniche in materia finanziaria. I maggiori fondi di investimento hanno sede in Lussemburgo o in Irlanda per vantaggi fiscali e legislativi, qualcuno dirà che se non andassero lì andrebbero comunque fuori dalla UE facendo più danni. Parliamoci chiaro, se si vogliono evitare crisi continue, bisogna limitare la circolazione del capitale non più con dazi ed imposte, ma legandolo agli investimenti reali.
"Sergio":
Purtroppo non si vede niente di tutto questo. Al contrario, Renzi sembra orientato ad aumentare il reddito disponibile senza fare nulla sul fronte della produzione, disinteressandosi dei moniti che vengono da confindustria e sindacati. La stessa "campagna elettorale permanente" che ci ha già condotto a un passo dal disastro con Berlusconi.
Io però credo che con soli 10mld a disposizione fosse la cosa migliore che potesse fare. Se li avesse dati a pioggia alle PMI ci sarebbe stato, si e no, un aumento dell'occupazione di 250/300 persone. Ovvero un rietro dalla CIG di poche centinaia di persone senza quindi un effettivo impulso alla ripresa dell'occupazione. Con circa 80€ mensili in più nelle buste paga dei dipendenti con salari sotto i 1500€ si può dare un minimo di respiro agli acquisti. Minimo perchè secondo me la propensione alla spesa di una famiglia a reddito basso rimarrà comunque molto poca. Infatti sarà più probabile che gli 80€ vadano sotto il materasso piuttosto che in un nuovo paio di jeans o in una pizzeria. Comunque è un aumento di circa il 5% mensile per un salario di 1500€. Ovvero non è propriamente l'effetto pizza che era uscito fuori da un simile tentativo del governo Letta. Io credo che, in un momento dove gli acquisti sono al minimo, è la scelta "meno peggio". Gli investimenti di cui tu parli andrebbero fatti ma, per quelli, si possono usare i fondi europei che invece non possono essere spesi per problemi congiunturali. Le altre misure sono tutte da vedere, l'effettivo pagamento per 50/60 mld dei debiti della pubblica amministrazione avrebbe un effetto migliore del taglio per 10mld dell'IRAP (che tra l'altro dovrebbe essere tagliato di 3mld). Inoltre, come diceva Renzi, sarebbero soldi che le aziende poi spenderebbero e quindi ci sarebbe un rientro di circa il 20% attraverso l'IVA. Inoltre una misura incredibilmente forte (almeno per il segnale che vuole dare) è l'aumento dal 20% al 26% delle tasse sul capital gain. Non so quanto aumenti le entrate erariali (si dice 2.6mld), però è un bel segnale quello di aumentare le tasse sui guadagni in borsa.
"vict85":
Vorrei far notare che ti lamenti dell'abbassamento dei salari ma se hai la lira e la lira si svaluta del 10%, il tuo salario in euro è sceso del 10%. Certo tu, nel breve periodo, non te ne accorgi finché compri oggetti italiani (cibo e prodotti di prima necessità) ma presto ti accorgerai che se vuoi comprare un iphone te lo ritrovi al 20% più costoso. Certo, la nostra economia ripartirebbe sfruttando le esportazioni ma al contempo tutti coloro che non avranno portato capitali all'estero si troveranno più poveri. In sostanza indovina un po' chi ci perderebbe.
E' questa la cosa che gli appassionati della lira non capiscono. Se si tornasse alla lira si avrebbe, forse, una diminuzione di alcuni prezzi (forse perchè dipende anche se tali prodotti costruiti in Italia non dipendono da fornitori stranieri a monte) ma per i prodotti di largo consumo di tipo tecnologico o per prodotti industriali (macchinari, impianti, forniture di energia) i costi lieviterebbero notevolmente a causa della svalutazione della lira. Il tutto, come dici tu, colpirebbe quelli i cui risparmi sarebbero in lire. I ricchi invece sarebbero avvantaggiati. Avrebbero portato i risparmi in Francia/Germania sfruttando gli accordi europei e, non appena introdotta la lira, avrebbero investito sfruttando la forza dell'euro contro la debolezza della lira.
@ Leonardo: NON è assolutamente possibile recidere un trattato internazionale, e ancor più un trattato Europeo, attraverso un decreto legislativo.
Un decreto legislativo è, all’interno della costituzione, presentato come una modalità da usare con ‘parsimonia’. Infatti la costituzione dice le seguenti cose:
Si comprende quindi che il decreto legge debba essere considerato come una modalità non standard. D'altra parte, qualche articolo prima, la costituzione dice che:
Quindi si capisce che, in particolare, le camere non possano delegare al governo la ratifica di un trattato e perciò neanche la sua uscita. Quindi senza dubbio non si può uscire dall'Euro con un decreto legislativo.
Detto questo bisogna considerare il fatto che, in genere, le fonti europee sono considerate superiori a quelle nazionali. In particolare lo stato italiano non può decidere di lasciare l'Unione Europea autonomamente attraverso una legge ordinaria, ma dovrebbe, in teoria, seguire il procedimento descritto nel trattato di Lisbona del 2007 che dice che
e a rigore andrebbe anche tenuto conto che non si può recedere dall'UE senza cambiare la costituzone. Infatti l'UE è stata inserita all'interno della nostra costituzione durante le ultime modifiche costituzionali (non tante ma sufficienti a richiedere di modificare la costituzione). Si noti che al contempo modificare queste parti non rendono il diritto europeo meno valido, ma solo meno chiari i soggetti adibiti alla sua applicazione.
Mi sento comunque di osservare che in Italia è stato usato l'articolo 10 per motivare le riduzioni di sovranità imposte dai vari trattati internazionali sottoscritti dall'Italia. Pertanto si ritiene che non fosse necessario modificare la costituzione come ha dovuto fare, per esempio, la Francia con il suo titolo XV.
Per l'unione monetaria non ho trovato clausole specifiche per la recessione, da una ricerca veloce. Indicativamente però penso che sia necessario un procedimento simile a quello descritto per l'uscita dall'unione europea, con le dovute difficoltà del caso. Sempre ovviamente che sia previsto un qualche metodo. Sinceramente comunque penso che tra la PAC e varie altre cose che arrivano dall'Europa a noi non ci converrebbe lasciare l'Europa. Inoltre i nostri problemi economici sono legati molto anche al nostro processo produttivo spesso antiquato, ad una burocrazia davvero esagerata, ad una corruzione crescente e a molte altre cose che rimarrebbero anche senza l’Euro. Insomma potremmo spendere più soldi ma avremmo una moneta che vale nulla. Tutto sommato mi sembra una soluzione del tipo: dato che non siamo in grado di essere al pari con i paesi nordici è meglio se ritorniamo ad essere considerati al pari della Romania[nota]Vorrei far notare che ti lamenti dell'abbassamento dei salari ma se hai la lira e la lira si svaluta del 10%, il tuo salario in euro è sceso del 10%. Certo tu, nel breve periodo, non te ne accorgi finché compri oggetti italiani (cibo e prodotti di prima necessità) ma presto ti accorgerai che se vuoi comprare un iphone te lo ritrovi al 20% più costoso. Certo, la nostra economia ripartirebbe sfruttando le esportazioni ma al contempo tutti coloro che non avranno portato capitali all'estero si troveranno più poveri. In sostanza indovina un po' chi ci perderebbe.[/nota].
Un decreto legislativo è, all’interno della costituzione, presentato come una modalità da usare con ‘parsimonia’. Infatti la costituzione dice le seguenti cose:
Art. 76
L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.
Art. 77
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni .
I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
Si comprende quindi che il decreto legge debba essere considerato come una modalità non standard. D'altra parte, qualche articolo prima, la costituzione dice che:
Art. 72
[...]
La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.
Quindi si capisce che, in particolare, le camere non possano delegare al governo la ratifica di un trattato e perciò neanche la sua uscita. Quindi senza dubbio non si può uscire dall'Euro con un decreto legislativo.
Detto questo bisogna considerare il fatto che, in genere, le fonti europee sono considerate superiori a quelle nazionali. In particolare lo stato italiano non può decidere di lasciare l'Unione Europea autonomamente attraverso una legge ordinaria, ma dovrebbe, in teoria, seguire il procedimento descritto nel trattato di Lisbona del 2007 che dice che
1. Ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall'Unione.
2. Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio europeo. Alla luce degli orientamenti formulati dal Consiglio europeo, l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l'Unione. L'accordo è negoziato conformemente all'articolo 188 N, paragrafo 3 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Esso è concluso a nome dell'Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.
3. I trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica di cui al paragrafo 2, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimità di prorogare tale termine.
e a rigore andrebbe anche tenuto conto che non si può recedere dall'UE senza cambiare la costituzone. Infatti l'UE è stata inserita all'interno della nostra costituzione durante le ultime modifiche costituzionali (non tante ma sufficienti a richiedere di modificare la costituzione). Si noti che al contempo modificare queste parti non rendono il diritto europeo meno valido, ma solo meno chiari i soggetti adibiti alla sua applicazione.
Mi sento comunque di osservare che in Italia è stato usato l'articolo 10 per motivare le riduzioni di sovranità imposte dai vari trattati internazionali sottoscritti dall'Italia. Pertanto si ritiene che non fosse necessario modificare la costituzione come ha dovuto fare, per esempio, la Francia con il suo titolo XV.
Per l'unione monetaria non ho trovato clausole specifiche per la recessione, da una ricerca veloce. Indicativamente però penso che sia necessario un procedimento simile a quello descritto per l'uscita dall'unione europea, con le dovute difficoltà del caso. Sempre ovviamente che sia previsto un qualche metodo. Sinceramente comunque penso che tra la PAC e varie altre cose che arrivano dall'Europa a noi non ci converrebbe lasciare l'Europa. Inoltre i nostri problemi economici sono legati molto anche al nostro processo produttivo spesso antiquato, ad una burocrazia davvero esagerata, ad una corruzione crescente e a molte altre cose che rimarrebbero anche senza l’Euro. Insomma potremmo spendere più soldi ma avremmo una moneta che vale nulla. Tutto sommato mi sembra una soluzione del tipo: dato che non siamo in grado di essere al pari con i paesi nordici è meglio se ritorniamo ad essere considerati al pari della Romania[nota]Vorrei far notare che ti lamenti dell'abbassamento dei salari ma se hai la lira e la lira si svaluta del 10%, il tuo salario in euro è sceso del 10%. Certo tu, nel breve periodo, non te ne accorgi finché compri oggetti italiani (cibo e prodotti di prima necessità) ma presto ti accorgerai che se vuoi comprare un iphone te lo ritrovi al 20% più costoso. Certo, la nostra economia ripartirebbe sfruttando le esportazioni ma al contempo tutti coloro che non avranno portato capitali all'estero si troveranno più poveri. In sostanza indovina un po' chi ci perderebbe.[/nota].
Sergio non dico che sia una bella cosa ma solo che teoricamente dovrebbe essere possibile.
Una volta usciti dall'euro per decreto, il parlamento sarà più o meno obbligato a ratificare il decreto entro 60 giorni.
Inoltre, una volta usciti per decreto, anche se questo dovesse perdere di efficacia, a quel punto come si fa a tornare indietro? Cioè se uscissimo noi l'euro non rimarrebbe mai in piedi, uscirebbero anche gli altri e prima dei 60 giorni l'euro non esisterebbe praticamente più anche se il decreto dovesse decadere.
Certo, sarebbe un bel casino legislativo, ma di schifezze legislative in questi anni ne sono state fatte parecchie ed i nostri politici strenui difensori dell'euro non avrebbero difficoltà a inventarsi qualche stratagemma per risolvere la situazione.
Non sarà un bel modo di uscire, sarà un bel casino, ma almeno ne saremo usciti.
EDIT:
È una schifezza che avviene da anni, ormai, purtroppo.
Una volta in più o in meno, ormai.
Anche se la corte costituzionale dovesse pronunciarsi in senso contrario sarà comunque tardi.
Sei sicuro che siano farneticazioni?
Una volta che il tutto sarà accaduto, sarà irrilevante quanto e se era legale e consentito.
Una volta usciti dall'euro per decreto, il parlamento sarà più o meno obbligato a ratificare il decreto entro 60 giorni.
Inoltre, una volta usciti per decreto, anche se questo dovesse perdere di efficacia, a quel punto come si fa a tornare indietro? Cioè se uscissimo noi l'euro non rimarrebbe mai in piedi, uscirebbero anche gli altri e prima dei 60 giorni l'euro non esisterebbe praticamente più anche se il decreto dovesse decadere.
Certo, sarebbe un bel casino legislativo, ma di schifezze legislative in questi anni ne sono state fatte parecchie ed i nostri politici strenui difensori dell'euro non avrebbero difficoltà a inventarsi qualche stratagemma per risolvere la situazione.
Non sarà un bel modo di uscire, sarà un bel casino, ma almeno ne saremo usciti.
EDIT:
"Sergio":[/quote]
[quote="Costituzione, art. 77"]Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
È una schifezza che avviene da anni, ormai, purtroppo.
Una volta in più o in meno, ormai.
Anche se la corte costituzionale dovesse pronunciarsi in senso contrario sarà comunque tardi.
Sei sicuro che siano farneticazioni?
Una volta che il tutto sarà accaduto, sarà irrilevante quanto e se era legale e consentito.
"Injuria":
Visto che avete citato Spinelli vorrei intervenire osservando che lo si è fatto a sproposito. Spinelli fa parte di quella corrente che si definisce federalista, ovvero antepone l'integrazione politica ed istituzionale a quella puramente funzionalista del Mercato Comune e conseguentemente della moneta unica, pensiero che, come vedete, ha prevalso. A Spinelli non sarebbe piaciuta questa europa e ricordiamoci, questo spesso si dimentica, che quella generazione di sinistra ha vissuto le due guerre mondiali cercando di opporsi invano agli interventismi ed all'idea di stato etnico cara alle ideologie di destra, un moderno ma desueto "Cuius regio, eius religio".
Injuria, mi sa che non hai letto bene! Io ho citato Spinelli per sostenere le mie idee di europa. Non per giustificare l'europa attuale. Ho più volte sottolineato come a questa europa manca una politica comunitaria e come sia, ad oggi, in pratica una sola unione monetaria/economica. Quindi, credo, tu abbia saltato qualche post. Spinelli voleva un europa federalista in line con il concetto di Stati Uniti d'Europa. Però, entrando in parlamento a Bruxelles, lui stesso riconobbe nell'unità monetaria l'inizio di un processo unitario che avrebbe dovuto portare agli Stati Uniti d'Europa. Condivido comunque che a Spinelli l'Europa attuale non sarebbe piaciuta. Però lui avrebbe lottato per migliorarla, non per sfasciarla!
Sinceramente quando hai detto che fosse stato citato a sproposito pensavo avresti tirato fuori il fatto che lo avessi fatto passare per comunista...mentre lui ne era uscito (fu espulso) nel '37. Invece credo hai frainteso (o non letto) i miei post.
Per il resto mi trovo in linea con le tue considerazioni. I fanatici delle lira dicono che sarebbe stata una manna dal cielo. Si sarebbe stampato denaro (dal potere d'acquisto sempre più basso) e si sarebbe potuto risolvere tutto. Tale visione mi sembra molto poco convincente dato che una politica di inflazione a due cifre non mi pare abbia portato ad altro se non a tangentopoli e ad un sistema produttivo/industriale fragile e poco attrattivo per i grandi capitali.
@Leonardo: Beh, passare da Berlusconi a Di Pietro è strano. Che poi uno apra gli occhi e veda che Berlusconi non è "il buon padre di famiglia", che lui vorrebbe far credere di essere, è un fatto positivo. Ti ho detto che tu sei antieuropeista perchè tu stesso hai detto che l'Europa è assurda . Ora stai facendo una leggera marcia indietro spiegando meglio la tua idea (visto tempiese che a volte la prolissità giova alla comprensione!).
Comunque non necessariamente serve una unità linguistica. Inoltre un opera di integrazione così difficile fu fatta solo dall'Impero Romano e, dati i tempi storici diversi, in modo completamente diverso. Detto questo, a parte alcune sacche ribelli, anche a quel tempo le popolazioni "barbare" piano piano si convinsero dei fattori positivi "dell'unione" sotto la protezione di Roma. I tempi erano diversi, ma ci fu anche li prima una "integrazione" monetaria ed economica e solo successivamente una integrazione politica (con la cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell'Impero). Ovviamente non dico che l'Europa debba emulare Roma, ma voglio dire che nella storia una "unità" già ci fu e durò pure alcuni secoli [nota]Il paragone non Europa-Impero Romano non me lo sto inventando io, ne hanno parlato varie volte alcuni storici tra cui un piccolo accenno è stato fatto da Barbero in una puntata di qualche settimana fa de "Il Tempo e la Storia"[/nota].
Visto che avete citato Spinelli vorrei intervenire osservando che lo si è fatto a sproposito. Spinelli fa parte di quella corrente che si definisce federalista, ovvero antepone l'integrazione politica ed istituzionale a quella puramente funzionalista del Mercato Comune e conseguentemente della moneta unica, pensiero che, come vedete, ha prevalso. A Spinelli non sarebbe piaciuta questa europa e ricordiamoci, questo spesso si dimentica, che quella generazione di sinistra ha vissuto le due guerre mondiali cercando di opporsi invano agli interventismi ed all'idea di stato etnico cara alle ideologie di destra, un moderno ma desueto "Cuius regio, eius religio". La generazione che ha vissuto l'autodistruzione europea ed il suo declino con le autarchie, le guerra commerciali e gli isolazionismi economici che accomunarono sia gli stati liberali che quelli già totalitari.
Non solo, quella generazione ha visto, dopo la fine della guerra, le tendendenze autoritarie e reazionarie, specialmente nel mediterraneo e ricordiamoci che l'Italia fu l'unico paese del mediteraneo con una struttura democratica o quasi anche grazie all'apporto delle forze di sinistra e comuniste, anche se l'attuale tendenza infame e revisionista vorrebbe Togliatti ed il PCI causa di tutti i mali italiani e servi dell'URSS, impegnati unicamente a stabilire un regime stalinista anche in Italia (risate).
Tornando a monte credo sia un'illusione pensare che le cause del declino itliano ed europeo siano esclusivamente monetarie. Che cosa è stata la storia economica europea se non una storia di una ricchezza accumulata attraverso la sua vocazione di paese trasformatore? Questa vocazione è stata persa, specialmente dall'Italia e ci tengo a dirlo, non a causa dell'euro e della Germania.
Poi non sopporto l'atteggiamento italiano nei confronti dei tedeschi: fu proprio la Bundesbank a produrre uno studio contrario all'euro sostenendo che l'euro non avrebbe avuto una giustificazione economica, ma politica. Furono i politici italiani a lamentarsi contro i tedeschi quando manifestarono le loro perplessità sui conti italiani ed a voler escludere l'Italia dalla moneta unica.
INfine, chi ci dice che rimanendo con la lira sarebbe stato meglio?
Non solo, quella generazione ha visto, dopo la fine della guerra, le tendendenze autoritarie e reazionarie, specialmente nel mediterraneo e ricordiamoci che l'Italia fu l'unico paese del mediteraneo con una struttura democratica o quasi anche grazie all'apporto delle forze di sinistra e comuniste, anche se l'attuale tendenza infame e revisionista vorrebbe Togliatti ed il PCI causa di tutti i mali italiani e servi dell'URSS, impegnati unicamente a stabilire un regime stalinista anche in Italia (risate).
Tornando a monte credo sia un'illusione pensare che le cause del declino itliano ed europeo siano esclusivamente monetarie. Che cosa è stata la storia economica europea se non una storia di una ricchezza accumulata attraverso la sua vocazione di paese trasformatore? Questa vocazione è stata persa, specialmente dall'Italia e ci tengo a dirlo, non a causa dell'euro e della Germania.
Poi non sopporto l'atteggiamento italiano nei confronti dei tedeschi: fu proprio la Bundesbank a produrre uno studio contrario all'euro sostenendo che l'euro non avrebbe avuto una giustificazione economica, ma politica. Furono i politici italiani a lamentarsi contro i tedeschi quando manifestarono le loro perplessità sui conti italiani ed a voler escludere l'Italia dalla moneta unica.
INfine, chi ci dice che rimanendo con la lira sarebbe stato meglio?
"Intermat":
Non ho letto tutte le discussioni di Leonardo...certo che passare da Berlusconi ad Ingroia è un bel salto! Dall'accusato all'accusatore...senza considerare le "ideologie" che ci siano dietro.
"Faussone":
Non credo che Leonardo sia di sinistra, visto che in precedenza è stato un elettore di Berlusca (nonostante l'era post-ideologica possiamo dire che Berlusconi non sia di sinistra), come dice lui stesso qui.
Passare da Berlusca a Ingroia alle idee sull'economia che ha oggi è originale e dimostra che Leonardo è una persona che può rivedere le proprie convinzioni.
A me sembra abbastanza logico passare dall'accusato all'accusatore: aperti gli occhi su Berlusconi e sui suoi processi, la persona più degna di fiducia ai miei occhi è sembrata Di Pietro, colui che sempre ha combattuto Berlusconi senza se e senza ma (al contrario del PD). Dove è la stranezza?
Mi sono reso conto, però, che anche la politica economica di Berlusconi era sbagliata e sono rimasto schifato quando ho constatato che il PD la stava continuando assieme a lui durante il governo Monti. Per esempio il PD si era opposto quando Berlusconi voleva abolire l'articolo 18 ma è bastato che ci fosse una persona "presentabile" perché appoggiasse una simile schifezza.
A questo punto mi sono reso conto che Rifondazione portava avanti e difendeva le idee che il PD aveva tradito.
Di conseguenza, chi avrei dovuto votare se non Rivoluzione civile che univa IDV e Rifondazione?
SEL? Un partito che si era opposto a Monti e che poi si allea con il PD per portare avanti le stesse schifezze?
Quindi sì, Faussone, oggi puoi ritenermi di sinistra: da quelle discussioni sono passati anni e le persone cambiano.
"Faussone":
La cosa che mi lascia perplesso è l'assenza di dubbio nelle posizioni che esprime oggi: dovrebbe aver imparato che si può cambiare idea, e che quindi, a maggior ragione, occorre essere aperti verso opinioni diverse dalle proprie.
Perchè secondo te la situazione in Grecia o in Spagna è accettabile? È accettabile che ai lavoratori dell'Ilva venga detto che devono scegliere se morire di cancro o di fame? Dovrei avere dubbi su ciò?
I dubbi posso averli sulle soluzioni ma non vedo soluzioni a parte quella proposta da Bagnai.
L'assetto attuale della zone euro è inaccettabile e insostenibile: pochi penso che sarebbero disposti a sostenere il contrario.
Sbagliate nel ritenermi antieuropeista: io vorrei un'Europa unita e coesa ma l'euro la sta dividendo e spaccando, non lo vedete? Questo è uno dei motivi per cui dobbiamo tornare alle monete nazionali.
Non c'è modo di far funzionare l'euro. L'unico modo sarebbe una totale unione politica, economica e linguistica (non ditemi che ritenete possibile uno stato senza una lingua comune) dell'Europa con un unico sistema previdenziale, pensionistico, scolastico e universitario. Ma non penso che ciò sia possibile.
Secondo voi la Germania sarebbe disposta a pagare la sanità e l'istruzione ai greci?
Io sono più che disposto ad accettare una lingua europea unica, cioè un bilinguismo forzato in ogni nazione (per esempio da noi un bilinguismo forzato italiano-inglese) ma tutti lo sarebbero? I francesi accetterebbero di scrivere tutti gli atti pubblici in inglese? Voi che pensate?
Nella mia università ci sono studenti italiani della magistrale che si lamentano perché i corsi sono tenuti in inglese a causa della presenza di studenti erasmus e voi accusate me di essere antieuropeo?
Io non sono contrario ad un ideale astratto di Stati Uniti d'Europa (e nemmeno Bagnai, penso) ma sono schifato da questa UE senza controllo democratico che ha ridotto la Grecia in miseria (a titolo esemplificativo ma non esaustivo).
@Sergio
Il blog doveva essere moderato per ragioni legali. Bagnai non poteva rischiare una denuncia per diffamazione perché qualche cretino aveva insultato qualcuno nei commenti
Per quanto riguarda l'uscita, sei sicuro che non basti un decreto legge del governo firmato dal presidente della repubblica?
"Faussone":
Non credo che Leonardo sia di sinistra, visto che in precedenza è stato un elettore di Berlusca (nonostante l'era post-ideologica possiamo dire che Berlusconi non sia di sinistra), come dice lui stesso qui.
Passare da Berlusca a Ingroia alle idee sull'economia che ha oggi è originale e dimostra che Leonardo è una persona che può rivedere le proprie convinzioni.
La cosa che mi lascia perplesso è l'assenza di dubbio nelle posizioni che esprime oggi: dovrebbe aver imparato che si può cambiare idea, e che quindi, a maggior ragione, occorre essere aperti verso opinioni diverse dalle proprie.
Non ho letto tutte le discussioni di Leonardo...certo che passare da Berlusconi ad Ingroia è un bel salto! Dall'accusato all'accusatore...senza considerare le "ideologie" che ci siano dietro.
Condivido con te che si dovrebbe essere più disposti ad ascoltare gli altri senza partire con preconcetti. Ovviamente ognuno parte con le proprie idee di base e su molte di esse non sarà disposto a transigere. Però, dal mio punto di vista, ascoltare è una cosa, condividere è un altra.
Vict85 condivido il fatto che "destra e sinistra " possa essere una divisione vaga. Però esiste un minimo di differenza. Che poi nella attuale politica tale differenza viene spesso schiacciata da altre similudini è un altro conto. Però esiste un elettorato "tipo" di entrambe le due anime politiche. La differenza puo' non esserci tra gli eletti, ma c'è sicuramente tra gli elettori. Condivido quando tu dici che "molti di quelli che votano a sinistra sono Europeisti o cosmopoliti" mentre non condivido come "valido" l'associare sinistra a comunismo. Sarebbe come associare destra a fascismo. Non mi sembra che ci siano partiti importanti (sopra lo 0.1%) che si rifacciano veramente al comunismo. Rifondazione di comunista ha solo il nome. Sel lo ha addirittura abbandonato.
"Intermat":
Comunque Leonardo è triste che gente che si definisce di sinistra (come mi pare tu faccia dicendo che hai votato Ingroia) sia contraria all'unione europea. Se pure con un sistema economico sbagliato lo stesso comunismo si poneva come ideale un fine internazionale. E' triste che le sinistre attuali (tranne Syriza) abbiano deciso di avere un atteggiamento nazionalistico che non le dovrebbe appartenere. Curioso soprattutto dato che molti dei primi teorici teorici dell'UE erano comunisti e socialisti (tra gli italiani: Spineli, Colorni). Veramente triste.
Non credo che Leonardo sia di sinistra, visto che in precedenza è stato un elettore di Berlusca (nonostante l'era post-ideologica possiamo dire che Berlusconi non sia di sinistra), come dice lui stesso qui.
Passare da Berlusca a Ingroia alle idee sull'economia che ha oggi è originale e dimostra che Leonardo è una persona che può rivedere le proprie convinzioni.
La cosa che mi lascia perplesso è l'assenza di dubbio nelle posizioni che esprime oggi: dovrebbe aver imparato che si può cambiare idea, e che quindi, a maggior ragione, occorre essere aperti verso opinioni diverse dalle proprie.
"Intermat":
Comunque Leonardo è triste che gente che si definisce di sinistra (come mi pare tu faccia dicendo che hai votato Ingroia) sia contraria all'unione europea. Se pure con un sistema economico sbagliato lo stesso comunismo si poneva come ideale un fine internazionale. E' triste che le sinistre attuali (tranne Syriza) abbiano deciso di avere un atteggiamento nazionalistico che non le dovrebbe appartenere. Curioso soprattutto dato che molti dei primi teorici teorici dell'UE erano comunisti e socialisti (tra gli italiani: Spineli, Colorni). Veramente triste.
Ho già avuto modo di dire come il concetto di destra e sinistra sia termini un po' “vaghi”. Nel caso di Leonardo si considera di sinistra perché si interessa ai diritti dei lavoratori. Tutto sommato è un punto di vista valido come quello di associare la sinistra al comunismo. Senza dubbio comunque molti di quelli che votano a sinistra sono Europeisti o addirittura cosmopoliti e quindi non disposti a rigettare l'Euro e perciò a seguire Bagnai, indipendentemente dal fatto che lui si consideri o meno di sinistra.
Comunque Leonardo è triste che gente che si definisce di sinistra (come mi pare tu faccia dicendo che hai votato Ingroia) sia contraria all'unione europea. Se pure con un sistema economico sbagliato lo stesso comunismo si poneva come ideale un fine internazionale. E' triste che le sinistre attuali (tranne Syriza) abbiano deciso di avere un atteggiamento nazionalistico che non le dovrebbe appartenere. Curioso soprattutto dato che molti dei primi teorici teorici dell'UE erano comunisti e socialisti (tra gli italiani: Spineli, Colorni). Veramente triste.
Sergio, se Bagnai non è riuscito a smontare le tue granitiche certezze non penso proprio di poterci riuscire io. Ciao