I cambiamenti climatici
I disastri causati dal clima sono sotto gli occhi di tutti, e non da oggi. L ‘ ONU ha lanciato l’ennesimo allarme.
Eppure ci sono alcuni scienziati che dicono di no, la colpa non è dell’uomo , si tratta di cambiamenti naturali; e tirano in ballo i cicli solari, i riscaldamenti e le glaciazioni delle ere passate…e altro.
Non sono un esperto della materia, ma credo nelle responsabilità umane in certe faccende, che ci riguardano da molto vicino.
Qual è il vostro parere?
Eppure ci sono alcuni scienziati che dicono di no, la colpa non è dell’uomo , si tratta di cambiamenti naturali; e tirano in ballo i cicli solari, i riscaldamenti e le glaciazioni delle ere passate…e altro.
Non sono un esperto della materia, ma credo nelle responsabilità umane in certe faccende, che ci riguardano da molto vicino.
Qual è il vostro parere?
Risposte
Grazie della risposta, sarei curiosa di sapere se ho oggetti con plastica riciclata e non lo so, boh?
Io ho una cosa sola a casa di sicuro di plastica riciclata, è una sedia di plastica, di design storico abbastanza nota, di cui ora l'azienda ha prodotto degli esemplari fatti con le bottiglie di Coca-Cola riciclate.
Però qui siamo sempre nell'ambito del prodotto chic...
Capisco la tua perplessità sulle bottiglie con l'olio del motore, speriamo che non ce lo beviamo in bottiglie riciclate.
Certo che sarebbe interessante sapere tutte queste cose da qualcuno che sia esperto di questa faccenda del riciclo.
Ad esempio, un'altra cosa che mi chiedo quale siano le caretteristiche chimiche e fisiche di un oggetto di plastica riciclata, rispetto a uno di plastica non riciclata (anche se sono consapevole che dire 'plastica' non significa niente, perché ci sono infiniti tipi da plastica).
Ad esempio, se nella costruzione di un automobile invece di pezzi di plastica nuova ci mettono plastica riciclata, il pezzo riciclato si scassa di più?
Scusate la mia rozzezza, ma sono le domande del'uomo della strada.
p.s. io adoro la plastica come materiale, si presta a infinite declinazioni, mi riferisco in particolare al design.
Ecco qui sotto la sedia che ho in bottiglie di CocaCola riciclata, è la versione in plastica di quella storica in alluminio (quella originale, quella del link è una scopiazzatura).
https://www.mobiliedesign.it/Sedie-da-D ... -alluminio
Io ho una cosa sola a casa di sicuro di plastica riciclata, è una sedia di plastica, di design storico abbastanza nota, di cui ora l'azienda ha prodotto degli esemplari fatti con le bottiglie di Coca-Cola riciclate.
Però qui siamo sempre nell'ambito del prodotto chic...
Capisco la tua perplessità sulle bottiglie con l'olio del motore, speriamo che non ce lo beviamo in bottiglie riciclate.
Certo che sarebbe interessante sapere tutte queste cose da qualcuno che sia esperto di questa faccenda del riciclo.
Ad esempio, un'altra cosa che mi chiedo quale siano le caretteristiche chimiche e fisiche di un oggetto di plastica riciclata, rispetto a uno di plastica non riciclata (anche se sono consapevole che dire 'plastica' non significa niente, perché ci sono infiniti tipi da plastica).
Ad esempio, se nella costruzione di un automobile invece di pezzi di plastica nuova ci mettono plastica riciclata, il pezzo riciclato si scassa di più?
Scusate la mia rozzezza, ma sono le domande del'uomo della strada.
p.s. io adoro la plastica come materiale, si presta a infinite declinazioni, mi riferisco in particolare al design.
Ecco qui sotto la sedia che ho in bottiglie di CocaCola riciclata, è la versione in plastica di quella storica in alluminio (quella originale, quella del link è una scopiazzatura).
https://www.mobiliedesign.it/Sedie-da-D ... -alluminio
Questo non lo so in realtà, potrebbe anche essere che non venga sponsorizzata come reciclata e nel tuo pc ci sia senza che tu lo sappia
.
Inoltre non è nemmeno detto non venga usato per altre cose a cui uno non pensa: occhiali? auto?
Credo solo il classico polietilene tereftalato sia riusato per gli alimenti (però anche qui, in tal caso lo guardo un po' storto: quanto è possibile separare la plastica dai materiali che la contaminano? Non lo so, non sono un chimico. Però da ignorante mi spaventa, perché penso agli agricoltori della mia zona che nelle bottiglie di plastica ci mettono l'olio motore e poi lo gettano dopo averlo svuotato -spero in discarica- nei cassonetti della raccolta. Sarebbe bello chiedere a qualcuno che davvero sa questa faccenda...)
In ogni caso finché non è alimentare il riciclo della plastica mi sembra molto furbo.

Inoltre non è nemmeno detto non venga usato per altre cose a cui uno non pensa: occhiali? auto?
Credo solo il classico polietilene tereftalato sia riusato per gli alimenti (però anche qui, in tal caso lo guardo un po' storto: quanto è possibile separare la plastica dai materiali che la contaminano? Non lo so, non sono un chimico. Però da ignorante mi spaventa, perché penso agli agricoltori della mia zona che nelle bottiglie di plastica ci mettono l'olio motore e poi lo gettano dopo averlo svuotato -spero in discarica- nei cassonetti della raccolta. Sarebbe bello chiedere a qualcuno che davvero sa questa faccenda...)
In ogni caso finché non è alimentare il riciclo della plastica mi sembra molto furbo.
Sì infatti, è una cosa che non sapevo, e mi lascia perplessa.
Resta il fatto che non capisco dove sta questa plastica e carta riciclata, io non ne vedo in giro, sì, qualche volta trovi qualcosa, tipo carta da lettere con carta riciclata, ma appunto è tipo una sciccheria che trovi nelle librerie Feltrinelli o simili.
Resta il fatto che non capisco dove sta questa plastica e carta riciclata, io non ne vedo in giro, sì, qualche volta trovi qualcosa, tipo carta da lettere con carta riciclata, ma appunto è tipo una sciccheria che trovi nelle librerie Feltrinelli o simili.
Sì, certo. Poi come dici tu c'è sempre il problema di rispettare le cose. Però a me fa arrabbiare che, oltre alla poca perizia di chi butta, ci siano anche leggi che remano controcorrente.'sta cosa dei soli imballaggi, ad esempio, non mi va giù come avrai inteso.
Io sono a Roma, dove come forse saprai, il problema dei rifiuti è un gran problema. Figuriamoci un micro-corso o qualche depliant informativo, figurati la differenziata nominale, fantascienza.
Però già se si legge sui cassonetti si hanno delle informazioni di massima.
Guarderò meglio cosa è specificato sui cassonetti, di sicuro per la plastica dice 'imballaggi', e poi fa un elenco di cose da non buttare, ad esempio giochi per bambini.
Idem per il metallo- vetro, ci sono figure di cose da non buttare, tipo le stampelle di metallo, o mi pare le lampadine, o per la carta, di non buttare carta sporca tipo cartoni per pizza.
Inutile dire che i cassonetti sono poi pieni di stampelle e cartoni per pizza, e ogni genere di roba, perché la gente non legge quello che c'è scritto e butta quello che capita.
Però già se si legge sui cassonetti si hanno delle informazioni di massima.
Guarderò meglio cosa è specificato sui cassonetti, di sicuro per la plastica dice 'imballaggi', e poi fa un elenco di cose da non buttare, ad esempio giochi per bambini.
Idem per il metallo- vetro, ci sono figure di cose da non buttare, tipo le stampelle di metallo, o mi pare le lampadine, o per la carta, di non buttare carta sporca tipo cartoni per pizza.
Inutile dire che i cassonetti sono poi pieni di stampelle e cartoni per pizza, e ogni genere di roba, perché la gente non legge quello che c'è scritto e butta quello che capita.
"gabriella127":
infatti, in base a questo, io cose tipo le bic o tipo le stampelle di plastica non le butto nella differenziata, ma mi limito ai contenitori.
Purtroppo sì, vanno nell'indifferenziata per quel motivo che non sono "imballaggi"
Mentre per il polistirolo, di nuovo, alimentare (gli imballi alimentari tipo vaschette per intenderci) vanno nel cassonetto della plastica. Per lo meno nel mio comune è specificato chiaramente

La selezione, per quanto mi han detto nel mio piccolo comune (ci hanno fatto un micro-corso

Se non ricordo male aveva parlato di aria che separa per pesi ecc, cercando online le parole chiave aria e selettore ottico mi è uscito questo: https://www.ecolfer.it/impianti/
(nota che parla sempre di imballaggi)
Io di queste problematiche relative al clima e simili so davvero poco o niente, quindi scusate se le domande che faccio sono sceme.
Ma spesso mi sono posta domande sul riciclo, ora australopitechio mi svela un arcano: mi sono sempre chiesta perché sui cassonetti c'è scritto 'contenitori di plastica' e non plastica in generale. infatti, in base a questo, io cose tipo le bic o tipo le stampelle di plastica non le butto nella differenziata, ma mi limito ai contenitori.
Però vedo che la gente ci butta di tutto, anche cose di cui sul cassonetto c'è scritto che non bisogna buttare lì, e persino buste di cellophan o polistirolo etc.
Per cui mi sono chiesta quale monnezza di plastica riciclata verrebbe poi da questa roba, ma australopitechio mi dice che si fa una selezione.
Seconda domanda: sapete quanta percentuale di questa plastica buttata nei cassonetti della differenziata viene poi effettivamente riciclata? Il resto che fine fa?
Perché io in giro, nei negozi, supermercati e simili, di plastica riciclata praticamente non ne vedo mai.
Per cui spesso quando butto la plastica nella differenziata mi sento un imbecille che fa una cosa inutile.
Ma spesso mi sono posta domande sul riciclo, ora australopitechio mi svela un arcano: mi sono sempre chiesta perché sui cassonetti c'è scritto 'contenitori di plastica' e non plastica in generale. infatti, in base a questo, io cose tipo le bic o tipo le stampelle di plastica non le butto nella differenziata, ma mi limito ai contenitori.
Però vedo che la gente ci butta di tutto, anche cose di cui sul cassonetto c'è scritto che non bisogna buttare lì, e persino buste di cellophan o polistirolo etc.
Per cui mi sono chiesta quale monnezza di plastica riciclata verrebbe poi da questa roba, ma australopitechio mi dice che si fa una selezione.
Seconda domanda: sapete quanta percentuale di questa plastica buttata nei cassonetti della differenziata viene poi effettivamente riciclata? Il resto che fine fa?
Perché io in giro, nei negozi, supermercati e simili, di plastica riciclata praticamente non ne vedo mai.
Per cui spesso quando butto la plastica nella differenziata mi sento un imbecille che fa una cosa inutile.
Ovviamente non potrà essere applicato in maniera del tutto rigorosa, ma sicuramente meglio di quanto si fa oggi.
Mi viene in mente ad esempio quanto ho scoperto di recente: hai presente le penne bic? Bene, ho sempre creduto non fossero riciclabili (parlo del corpo di esse) poiché di una plastica non riciclabile. La realtà è un'altra: non sono riciclabili perché gli oggetti usa e getta, al contrario degli imballaggi, non prevedono il pagamento della tassa di riciclo. Ebbene, quando gli oggetti plastici da riciclare arrivano ai centri di smistaggio in essi vengono separati gli "imballaggi" da altri oggetti "non imballaggi".
Cioè vai a sprecare risorse ed energie per separare quanto potrebbe essere riciclato allo stesso modo solo perché le aziende che producono usa e getta non sono contemplate nel pagare la tassa di riciclo, cosa che invece fanno le aziende che producono imballaggi.
(ma questo non solo per le bic, per tutti gli oggetti plastici non nomenclati come imballaggio)
A me sembra una assurdità, eppure ho indagato molto e da ogni parte ho scoperto che il motivo è meramente di "tassazione".
Mi stai dicendo che ciò realmente non è migliorabile?
Siccome abbiamo plastiche ovunque mi adopererei per cercare di ridurne attivamente l'uso e soprattutto dove riciclabile (per il principio di cui sopra) cercherei di riciclarla, non di fare favori ad aziende dell'usa e getta.
Poi certo, potresti obiettare che la plastica è un materiale molto inerte e probabilmente anche in quantità in un organismo rimane lì e non genera grandi problemi, va benissimo. Ma il solito principio di precauzione mi farebbe migliorare quantomeno il riciclo, al massimo ho prodotto meno plastica (tanto, anche il petrolio è finito, quindi dall'altra parte ho comunque fatto una scelta furba).
Mi viene in mente ad esempio quanto ho scoperto di recente: hai presente le penne bic? Bene, ho sempre creduto non fossero riciclabili (parlo del corpo di esse) poiché di una plastica non riciclabile. La realtà è un'altra: non sono riciclabili perché gli oggetti usa e getta, al contrario degli imballaggi, non prevedono il pagamento della tassa di riciclo. Ebbene, quando gli oggetti plastici da riciclare arrivano ai centri di smistaggio in essi vengono separati gli "imballaggi" da altri oggetti "non imballaggi".
Cioè vai a sprecare risorse ed energie per separare quanto potrebbe essere riciclato allo stesso modo solo perché le aziende che producono usa e getta non sono contemplate nel pagare la tassa di riciclo, cosa che invece fanno le aziende che producono imballaggi.
(ma questo non solo per le bic, per tutti gli oggetti plastici non nomenclati come imballaggio)
A me sembra una assurdità, eppure ho indagato molto e da ogni parte ho scoperto che il motivo è meramente di "tassazione".
Mi stai dicendo che ciò realmente non è migliorabile?

Siccome abbiamo plastiche ovunque mi adopererei per cercare di ridurne attivamente l'uso e soprattutto dove riciclabile (per il principio di cui sopra) cercherei di riciclarla, non di fare favori ad aziende dell'usa e getta.
Poi certo, potresti obiettare che la plastica è un materiale molto inerte e probabilmente anche in quantità in un organismo rimane lì e non genera grandi problemi, va benissimo. Ma il solito principio di precauzione mi farebbe migliorare quantomeno il riciclo, al massimo ho prodotto meno plastica (tanto, anche il petrolio è finito, quindi dall'altra parte ho comunque fatto una scelta furba).
"austalopitechio":
Ma poi, anche se fosse, data l'ignoranza dell'uomo in materia perché continuare imperterriti verso una via sconosciuta? Possibile la storia (anche nella scienza stessa) non abbia insegnato ad applicare una sorta di principio di precauzione?
Il problema è: come decidere quando è bene applicare questo principio e quando no?
@austalopitechio
quanto hai ragione... peccato che se tenti di applicare questo concetto anche ad altre tematiche vieni subito bollato come "complottista"!
quanto hai ragione... peccato che se tenti di applicare questo concetto anche ad altre tematiche vieni subito bollato come "complottista"!
Ma poi, anche se fosse, data l'ignoranza dell'uomo in materia perché continuare imperterriti verso una via sconosciuta? Possibile la storia (anche nella scienza stessa) non abbia insegnato ad applicare una sorta di principio di precauzione?
Va benissimo il progresso, ma certe cose superflue (quindi per definizioni evitabilissime e sprecosissime) non si potrebbero limitare? A mio avviso sì.
Propio perché l'unica cosa certa è che sicuramente si alterano degli equilibri, meglio limitare l'eccesso dato che non sappiamo dove porterà.
Va benissimo il progresso, ma certe cose superflue (quindi per definizioni evitabilissime e sprecosissime) non si potrebbero limitare? A mio avviso sì.
Propio perché l'unica cosa certa è che sicuramente si alterano degli equilibri, meglio limitare l'eccesso dato che non sappiamo dove porterà.
"axpgn":
A me pare che hai eluso le questioni![]()
Quali questioni? Ho solo chiesto degli esempi, sei tu che hai tirato in ballo il metodo scientifico...
"axpgn":
Comunque, ho riposto alla domanda, ti ho dato due nomi, forse ti sono sfuggiti; anch'essi lavorano da anni sull'argomento.
Ok li ho visti, speravo solo in delle indicazioni un pochino più precise.
"axpgn":
E inoltre per il secondo punto, anche il linguaggio non è così "universale", tant'è vero che questo caso ne è l'esempio; le contestazioni che si fanno al "bastone di hockey" riguardano proprio il trattamento dei dati, la loro raccolta, il loro uso e la relativa presentazione; è molto sottile la linea che divide le due parti e a seconda delle modalità usate il bastone appare o scompare.
Le discussioni relative al trattamento dei dati sono assolutamente interne al dibattito scientifico! Nessuno mette in dubbio gli strumenti, si mette in dubbio il modo di usarli. E questo è ampiamente al di dentro del metodo scientifico. Sono le affermazioni generiche del tipo "eh ma la terra storicamente ha sempre cambiato temperatura" che non lo sono. Non perché sia una cosa irragionevole da dire, ma perchè non compete con il livello di profondità usato da chi si occupa seriamente di scienza.
Noi del forum, che bene o male trattiamo a volte argomenti scientifici ( anche un semplice problema di trigonometria lo è), dovremmo sapere all’incirca come funziona il metodo scientifico.
C’è un problema. Ne conosciamo le cause? Si, forse, non del tutto, no.
Abbiamo una soluzione? Si, forse, non del tutto, no.
Possiamo studiare più a fondo il problema? Direi di sì, qui.
Possiamo estendere le nostre conoscenze e i nostri dubbi ad altri come noi, che magari hanno altre informazioni? Direi di sì, con grande umiltà.
Ecco il sunto del mio pensiero sul metodo scientifico. L’epoca dell’ Ipse dixit è tramontata da un pezzo.
Ho detto cose ovvie e banali? Forse, ma non ho niente di meglio.
C’è un problema. Ne conosciamo le cause? Si, forse, non del tutto, no.
Abbiamo una soluzione? Si, forse, non del tutto, no.
Possiamo studiare più a fondo il problema? Direi di sì, qui.
Possiamo estendere le nostre conoscenze e i nostri dubbi ad altri come noi, che magari hanno altre informazioni? Direi di sì, con grande umiltà.
Ecco il sunto del mio pensiero sul metodo scientifico. L’epoca dell’ Ipse dixit è tramontata da un pezzo.
Ho detto cose ovvie e banali? Forse, ma non ho niente di meglio.
A me pare che hai eluso le questioni
Comunque, ho riposto alla domanda, ti ho dato due nomi, forse ti sono sfuggiti; anch'essi lavorano da anni sull'argomento.
E inoltre per il secondo punto, anche il linguaggio non è così "universale", tant'è vero che questo caso ne è l'esempio; le contestazioni che si fanno al "bastone di hockey" riguardano proprio il trattamento dei dati, la loro raccolta, il loro uso e la relativa presentazione; è molto sottile la linea che divide le due parti e a seconda delle modalità usate il bastone appare o scompare.
Cordialmente, Alex

Comunque, ho riposto alla domanda, ti ho dato due nomi, forse ti sono sfuggiti; anch'essi lavorano da anni sull'argomento.
E inoltre per il secondo punto, anche il linguaggio non è così "universale", tant'è vero che questo caso ne è l'esempio; le contestazioni che si fanno al "bastone di hockey" riguardano proprio il trattamento dei dati, la loro raccolta, il loro uso e la relativa presentazione; è molto sottile la linea che divide le due parti e a seconda delle modalità usate il bastone appare o scompare.
Cordialmente, Alex
"axpgn":
[quote="hydro"]Ah e per "scientificamente attendibile" non intendo un articolo del NYT o di Repubblica dove un giornalista asino riporta quello che ha capito, generalmente poco e male, dando un'occhiata ad un paper su una rivista scientifica.
Quindi ne deduco che decidi tu chi è attendibile e chi no.
Presumo che McIntyre e McKitrick non lo siano, no? Invece i membri del CRU che hanno rifiutato di passar loro i dati, invece lo siano, ok?
Mi piacerebbe avere le tue certezze, io ne ho molte meno ...
[/quote]
E' una deduzione assurda perchè ti ho solo dato un'esempio di cosa non lo sia, non ho dato regole per decidere sul merito (e certamente non me ne voglio arrogare il diritto). Ma l'esperienza diretta mi dice che chi scrive di scienza sui grandi quotidiani generalmente di scienza non capisce nulla, oppure la semplifica fino al punto di svuotarla dal suo significato. E quindi no, le loro trascrizioni non contano nulla dal punto di vista scientifico. Il che ovviamente non implica che dicano il falso, perchè anche sparando affermazioni a caso c'è una probabilità non nulla di fare centro.
"axpgn":
[quote="hydro"]... che ci siano le persone che lavorano su queste cose da una vita che sostengono tutti all'incirca la stessa cosa, ...
Cioè, fammi capire, siccome ci la vorano da una vita e sono persone intelligenti, sicuramente quello che dicono è vero.
Pensavo che il metodo scientifico funzionasse diversamente ...[/quote]
Su, ovviamente nessuno pensa questa cosa, lo sai benissimo. E' sempre il solito discorso: ci sono delle persone che lavorano ad un problema scientifico X, e propongono, più o meno unanimemente, un modello Y per interpretarlo fornendo motivazioni e dati a supporto. Questo vuol dire che Y è la verità rivelata? No, ovviamente no. Mi sembra anche una domanda retorica. Il modo in cui funziona il metodo scientifico però è che se tu vuoi contestare Y in termini scientifici, lo devi fare usando lo stesso linguaggio. Questo si intende quando si dice che la scienza non è democratica: non sono i contenuti a non esserlo, anzi quelli vengono messi in discussione di continuo, ma è il linguaggio a non ammettere deroghe. La meccanica quantistica, tanto per dare un esempio famoso, ha sconvolto la concezione che la fisica aveva del mondo subatomico perchè lo ha fatto con lo stesso linguaggio della fisica stessa. Le teorie esoteriche sui chakra invece non sconvolgono nulla perchè sono esterne a questo linguaggio. Poi vuoi crederci? Liberissimo, ci mancherebbe. Basta riconoscere che non esiste un dibattito scientifico a riguardo, sono proprio due mondi differenti.
Comunque non hai risposto alla mia domanda: mi riporti un esempio? Non è una domanda provocatoria eh, è che proprio vorrei vederne uno.
"hydro":
... che ci siano le persone che lavorano su queste cose da una vita che sostengono tutti all'incirca la stessa cosa, ...
Cioè, fammi capire, siccome ci la vorano da una vita e sono persone intelligenti, sicuramente quello che dicono è vero.
Pensavo che il metodo scientifico funzionasse diversamente ...
"hydro":
Ah e per "scientificamente attendibile" non intendo un articolo del NYT o di Repubblica dove un giornalista asino riporta quello che ha capito, generalmente poco e male, dando un'occhiata ad un paper su una rivista scientifica.
Quindi ne deduco che decidi tu chi è attendibile e chi no.
Presumo che McIntyre e McKitrick non lo siano, no? Invece i membri del CRU che hanno rifiutato di passar loro i dati, invece lo siano, ok?
Mi piacerebbe avere le tue certezze, io ne ho molte meno ...
"hydro":
Sì ma l'interesse qui è di tutti eh, il pianeta dove viviamo è lo stesso. Quale sarebbe l'ipocrisia?
Banalmente, tanto per fare un esempio, sarò malfidente ma il G7 che "consiglia" la Cina a me non fa venire in mente il fratello maggiore che aiuta il "fratellino" ...
"axpgn":
... ho molti più dubbi sul quanto e sul perché ...
Anche io. Del resto, in climatologia, ancora una pseudoscienza fino a prova contraria, avere molti dubbi è il minimo sindacale.
@axpgn: potresti riportare una fonte scientificamente attendibile dove qualcuno "contesta il bastone da hockey" o in generale solleva dubbi sul fatto che l'attività umana sia di gran lunga il fattore più impattante sul rialzo delle temperature? Perchè a me sembra, non diversamente da tutti gli altri argomenti scientifici di interesse per l'opinione pubblica, che ci siano le persone che lavorano su queste cose da una vita che sostengono tutti all'incirca la stessa cosa, e poi gente random che solleva contestazioni random. Qui "il clima della terra è storicamente sempre cambiato" è una delle più gettonate. Magari mi sbaglio eh, attendo smentite.
Ah e per "scientificamente attendibile" non intendo un articolo del NYT o di Repubblica dove un giornalista asino riporta quello che ha capito, generalmente poco e male, dando un'occhiata ad un paper su una rivista scientifica.
Sì se il consiglio è interessato
[/quote]
Sì ma l'interesse qui è di tutti eh, il pianeta dove viviamo è lo stesso. Quale sarebbe l'ipocrisia?
Ah e per "scientificamente attendibile" non intendo un articolo del NYT o di Repubblica dove un giornalista asino riporta quello che ha capito, generalmente poco e male, dando un'occhiata ad un paper su una rivista scientifica.
"axpgn":
[quote="gugo82"]È ipocrita un fratello maggiore/cugino che ha fatto una ¢@%%@7@ e ti chiede di non ripeterla?
Sì se il consiglio è interessato

[/quote]
Sì ma l'interesse qui è di tutti eh, il pianeta dove viviamo è lo stesso. Quale sarebbe l'ipocrisia?