Religione

pippo931
Che ne pensate dell'argomento "religione"?

Risposte
remo2
la madre di una mia amica che insegna religione in un liceo scientifico in provincia di teramo!

david_e1
Sono d'accordo che l'insegnamento della religione vada cambiato nella scuola pubblica, ma questo:
"remo":
ah...sapete che se sei un prof di religione,e ti separi,o magari tuo figlio "concepisce un bambino" prima del matrimonio,vieni radiato dall'ordine...? :shock: roba da pazzi!

sinceramente stento a crederlo... potresti fornire un riferimento?

remo2
ma,infatti,bisignerebbe eliminare l'insegnamento diretto di professori nominati dal Vaticano,ma non eliminare lo studio delle religioni intese come storia,filosofia e costumi di popoli...il tuo esempio con il calcio non è molto calzante.
scusa,se non si conoscesse minimamente un pò di storia religiosa,comesi potrebbero analizzare le crociate,gli attentati kamikaze islamici,la rivoluzione dei monaci in Birmania,Ghandi,come qualcuno ha detto il Comunismo,Andreotti e Casini al Family day :-D ....?
la conoscienza(attento,non l'assunzione dei dogmi)delle religioni,per me è fondamentale,ed è un bagaglio culturale,di cui nessuno può fare a meno.poi purtroppo in Italia tale insegnamento è stato strumentalizzato(vi ricordate di chi è la colpa...?)dando così frutti marci...

ah...sapete che se sei un prof di religione,e ti separi,o magari tuo figlio "concepisce un bambino" prima del matrimonio,vieni radiato dall'ordine...? :shock: roba da pazzi!

mircoFN1
"Steven":
[quote="mircoFN"]
basta con l'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche!

Non condivido.
Indipendentemente dalle opinioni e dal credo personale, nessuno con un poco di senno può negare che la religione è legata in modo intrinseco con la cultura di ogni popolo......[/quote]

OK secondo il tuo ragionamento si dovrebbe anche insegnare 'cultura calcistica' (o 'religione calcistica') in Italia. E, usando gli stessi criteri attuati per l'insegnamento della religione cattolica, i docenti dovrebbero essere nominati direttamente dai presidenti delle squadre di serie A e B.

Ti faccio notare che il fatto che siamo in un paese con tradizioni cattoliche, se dio vuole, lo subiamo già abbastanza! Le tradizioni cattoliche nessuno le può e nemmeno le vuole nagare, ma a chi è attribuita la frase: 'dare a Cesare quel che è di Cesare ecc...'?
Se il perdurare delle tradizioni fosse la regola a cui attenersi, allora facevano bene i romani a perseguitare i cristiani, e ancora i mussulmani a perseguitare gli infedeli, ecc.. ecc... o no?

Ripeto, la religione nelle chiese con la massima libertà e la cultura nelle scuole. La cultura è pluralismo e confronto e per questo è antidogmatica. Non fatemi ricordare la questione dell'evoluzionismo, per carità!

ciao

Gaal Dornick
Non mi ricordo in che pezzo degli atti degli apostoli c'è la risposta al problema: credo alle scritture, ma aborro la chiesa. Qui si diceva: è importante ciò che è accaduto, ma sarà ancora più importante cosa accadrà: lo Spirito guiderà le persone...

Quindi ciò che la Chiesa ha fatto da allora è stato sotto la guida dello Spirito, e per tanto è degno di autorevolezza. Fregati.

Che poi è da ridere che il Papa si dice che è lo Spirito a sceglierlo..
Senza arrivare a citare il notissimo Malleus Maleficarum..

SnakePlinsky
Se è nelle Lettere di San Paolo, sarà difficile che lo troveremo nel Vangelo! Laughing Laughing Laughing
Ok, basta. Confused


Il solito fariseo: l'importante è la sostanza non la forma. Intendevo ovviamente il nuovo testamento.

Ricorda che i farisei non faranno una bella fine, il giorno del giudizio. :-D :-D :-D :-D :-D

e a chi è senza fede io dico: guardate "prison break"

david_e1
"SnakePlinsky":
Concludo dicendo che la cultura ebraica cristiana (per certi versi anche islamica) ha caratterizzato tutto l'Occidente da 2000 anni: per questo anche un occidentale che si dice ateo spesso è impregnato di valori cristiani (consiglio di leggere nietzsche a chi volesse approfondire questo argomento) come l'uguaglianza degli uomini. L'amico Nietzsche vede per esempio il comunismo come una delle conseguenze del cristianesimo.

Questo è verissimo... sul resto la pensiamo in maniera diversa. Anche perché se la Chiesa sta seguendo i gusti della gente, non lo da molto a vedere... Non conoscevo il suddetto brano delle lettere di Paolo, magari andrò a prenderlo... non credo di rischiare molto grosso comunque. :-D

remo2
ma infatti la religione essendo una filosofia(per me),è intrinseca di "pensieri di vita",che possono essere "buoni o cattivi"...sta al singolo prendere il meglio da ogni parte!
ma vanno seguite come tali!non come dottrine da seguire ciecamente!

amel3
"SnakePlinsky":

A proposito di sette, mi ricordo un pezzo della bibbia, forse una lettera di Paolo, ma non ricordo precisamente cmq se vi leggete il Vangelo lo trovate

Se è nelle Lettere di San Paolo, sarà difficile che lo troveremo nel Vangelo! :lol: :lol: :lol:
Ok, basta. :?

SnakePlinsky
Duemilla anni dopo la setta da loro fondata conta circa 1miliardo di affiliati ed è, oggi, la più antica istituzione umana esistente, nonchè una "multinazionale" al cui confronto anche la GM non è che un negozietto di provincia...

Qualcosa deve essere successo... possibile che oggi molta, ma molta più gente legge e studia le lettere di S. Paolo vissuto 2mila anni fa che di Voltaire, vissuto meno di 400 anni fa?


Tanto per rimanere in tema, queste sono "parole sante" :-D , è la più antica multinazionale ancora esistente al mondo: diciamo poi più precisamente che come multinazionale conta 1 miliardo di "clienti" più che di affiliati.

gli assiomi sono le fondamenta di una struttura. assioma non è verità, è scelta. una scelta che mi permette di costruire una sovrastruttura che, messa alla prova nella pratica sperimentale, fornisce intrpretazioni plausibili e quindi funziona, è un buon modello.

questa è la sensibile differenza tra scienza e religione: la scienza parte da assiomi sui quali, per mezzo della ragione, si edifica una struttura che interpreta più o meno bene i fenomeni naturali


Forse sono un pò "old style", ma io pensavo che la scienza si fondasse su "fatti positivi", ovvero concreti, materiali, sull'osservazione dei fenomeni naturali dai quali in base alla precisione degli strumenti di misura si può formalizzare relazioni più o meno precise, non su assiomi (tranne la matematica).

Non penso di sbagliare dicendo che un approccio scientifico è intrinsecamente materialista ( definizione di materialismo: materia, solamente materia, non un grammo in più di altre cose :-D ), nel senso che considera solo fatti reali, e non si addentra in questioni "trascendenti" (trascendenti la materia).

La fede in quanto trascendente non può essere "misurata", per cui è fuori dalla portata della scienza, nel senso che il linguaggio delle 2 non è compatibile. Come è indimostrabile che l'essere supremo sia o meno un mostro di spaghetti volanti.

La religione può essere studiata con approccio scientifico, e dimostrarsi per quello che è: la ritualizzazione di una necessità umana (l'uomo ha bisogno di credere, così come di amare e di essere felice e di provare emozioni) in cui ben presto si inserirono agenti razionali che capirono che lì ci stava un bel business ( potere, soldi e donne: quello che hanno tutti i capi di una setta).

A proposito di sette, mi ricordo un pezzo della bibbia, forse una lettera di Paolo, ma non ricordo precisamente cmq se vi leggete il Vangelo lo trovate, dove si narra la vita delle prime comunità cristiane: era obbligatoria la gestione in comune dei beni personali (una forma di comunismo ante litteram :-D ), ma si narra appunto di quella coppia di sposi che cedette solo metà dei loro soldi, nascondendo l'altra metà. Ebbene la giustizia divina si abbattè sui 2 poveretti, che morirono. Lascio a voi l'interpretazione.

Io, ad esempio, non sono veramente molto credente (anzi...);

ragazzo, stai rischiando grosso, lo sai?
ma mi vedete sempre qui a difendere la Chiesa a spada tratta perché ritengo che sia portatrice di una visione dell'uomo e della morale molto più condivisibile di altre.

La chiesa è propone una visione dell'uomo che massimizza la sua capacità di business, e siccome il mercato è variabile cambia spesso nei secoli la sua visione.

Concludo dicendo che la cultura ebraica cristiana (per certi versi anche islamica) ha caratterizzato tutto l'Occidente da 2000 anni: per questo anche un occidentale che si dice ateo spesso è impregnato di valori cristiani (consiglio di leggere nietzsche a chi volesse approfondire questo argomento) come l'uguaglianza degli uomini. L'amico Nietzsche vede per esempio il comunismo come una delle conseguenze del cristianesimo.

Saluti.

P.S.sentiamo cosa ne pensa l'amico injava ;-)

remo2
siamo d'accordo tranne che sull'ultimo punto...io non credo che dio non esista,io non credo proprio in niente che non mi possa essere dimostrato in maniera convincente!e dato che nessuno mi ha dimostrato che qualcosa al di sopra ci sia,fino a smentita non credo in nulla!

david_e1
"remo":
davide,sinceramente non riesco a capire dove vuoi andare a parare...

Si lo so faccio dei giri contorti... :-D. Volevo solo rispondere a Cheguevilla che sostiene che fra credere nella trascendenza e credere nelle varie istituzioni religiose ci fosse un grande passo da compiere, sostenendo che il passo è breve e che, spesso si può anche partire dalla direzione opposta. Cioè non vedo differenza qualitativa fra credere nel divino e professare una religione delle 3 grandi religioni monoteiste. Ovvero un cristiano non è più "credulone" di uno che abbia fede in una divinità che non si sia rivelata.

"remo":
qui non si tratta di difendere la chiesa(anche perchè non vedo come la si possa difendere),nè nessuno ha detto che la FILOSOFIA cristiana sia una baggianata,sono il primo a dire che ha dei principi sacri per la convivenza sociale.
il punto è che NON VA AFFRONTATA SOLO CON LA FEDE,ESSENDO UNA FILOSOFIA DI VITA,VA ANALIZZATA!
non passa molta differenza tra il credere nella bibbia e in quello scritto nella divina commedia...

Semplicemente ho ricordato di essere un difensore della Chiesa da lunga data sul forum, anche se non sono veramente un fedele. Non parlavo di questo topic in particolare.

Poi ribadisco. Sono d'accordo con te che la religione non vada affrontata con la sola fede, ma ci vuole anche la ragione.

"remo":
guarda che l'ateismo non si basa su nessun assioma...anzi,è il rifiuto di questi!nessuna religione mi da prove tangibili,quindi non credo in niente!
è semplicemente una scelta più coraggiosa di chi si dichiara agnostico...

L'ateismo si fonda sull'assioma della non esistanza Dio... anche io lo considererei una religione.

rnsmirkr
il credente sostiene saldamente e senza alcun fondamento logico che dio esiste, l'ateo crede incondizionatamente che dio non esiste e anche lui non può vantare alcuna prova a sostegno della sua tesi. l'è i stess!

l'agnosticismo è il coraggio di dire "non lo so", cosa che andrebbe fatta quando le cose non si sanno del resto...

ora vi lascio, devo uscire.

saluti!

remo2
"rnsmirkr":
gli assiomi sono le fondamenta di una struttura. assioma non è verità, è scelta. una scelta che mi permette di costruire una sovrastruttura che, messa alla prova nella pratica sperimentale, fornisce intrpretazioni plausibili e quindi funziona, è un buon modello.

questa è la sensibile differenza tra scienza e religione: la scienza parte da assiomi sui quali, per mezzo della ragione, si edifica una struttura che interpreta più o meno bene i fenomeni naturali, la religione parte da assiomi e continua con assiomi (e questo discorso vale anche per l'ateismo, che altro non è che una religione all'incontrario).

esempio: meccanica quantistica... ci sono i postulati, si sviluppa la struttura matematica e si fanno dei conti. fino ad ora questa struttura funziona alla grande. probabilmente domani troveremo qualcosa di meglio. gli scienziati non si devono attaccare morbosamente ad alcuna teoria, sono solo modelli che si succedono e perfezionano.


guarda che l'ateismo non si basa su nessun assioma...anzi,è il rifiuto di questi!nessuna religione mi da prove tangibili,quindi non credo in niente!
è semplicemente una scelta più coraggiosa di chi si dichiara agnostico...

remo2
davide,sinceramente non riesco a capire dove vuoi andare a parare...
qui non si tratta di difendere la chiesa(anche perchè non vedo come la si possa difendere),nè nessuno ha detto che la FILOSOFIA cristiana sia una baggianata,sono il primo a dire che ha dei principi sacri per la convivenza sociale.
il punto è che NON VA AFFRONTATA SOLO CON LA FEDE,ESSENDO UNA FILOSOFIA DI VITA,VA ANALIZZATA!
non passa molta differenza tra il credere nella bibbia e in quello scritto nella divina commedia...

pippo931

rnsmirkr
gli assiomi sono le fondamenta di una struttura. assioma non è verità, è scelta. una scelta che mi permette di costruire una sovrastruttura che, messa alla prova nella pratica sperimentale, fornisce intrpretazioni plausibili e quindi funziona, è un buon modello.

questa è la sensibile differenza tra scienza e religione: la scienza parte da assiomi sui quali, per mezzo della ragione, si edifica una struttura che interpreta più o meno bene i fenomeni naturali, la religione parte da assiomi e continua con assiomi (e questo discorso vale anche per l'ateismo, che altro non è che una religione all'incontrario).

esempio: meccanica quantistica... ci sono i postulati, si sviluppa la struttura matematica e si fanno dei conti. fino ad ora questa struttura funziona alla grande. probabilmente domani troveremo qualcosa di meglio. gli scienziati non si devono attaccare morbosamente ad alcuna teoria, sono solo modelli che si succedono e perfezionano.

pippo931
"Gaal Dornick":
Facile, perchè c'è il libero arbitrio: non pensare di poter contraddire facilmente secoli e secoli di teologia.. ricorda che a volte può non valere il terzo escluso qui!

Cercare di affrontare la religione senza la fede è un po' come studiare fisica senza fare alcun esperimento.. mi è stato detto. qualcosa di simile.


Guarda che se esistesse un Dio immensamente buono, non avrebbe neanche dovuto creare il concetto di "male" o non avrebbe dovuto permettere all'uomo di crearlo, dato che sarebbe onnipotente. Se poi mi dici ancora che è per il libero arbitrio ti rispondo dicendo:"E' forse bello che per lasciarci la libertà dio abbia creato il male(e quindi per definizione qual cosa che intralcia le libertà degli altri)?"

E poi A TUTTI QUELLI CHE HANNO SCRITTO CHE LA SCIENZA SI BASA SU UNA FEDE che consiste nel dare per scontato verita non dimostrabili(o assiomi e postulati): gli assiomi della scienza non sono in continua contraddizione come quelli della religione (basti pensare al male e alla benevolenza di dio, alla sua onnipotenza e alla nostra libertà ecc?. E poi la religione e semplicemente un aglomerato di postulati e assiomi che non finiscono mai, la scienza ne ha principalmente uno: che ci sia un ordine nelle cose.

david_e1
"Cheguevilla":
Certamente discutere di cose di fede è deleterio, dato che, trattandosi appunto di cose irrazionali, non si può che non arrivare a nulla
No.
Il definire "cose irrazionali" quello che riguarda la religione, quindi la necessità di trattare certi discorsi solo con la fede è quello che distrugge il discorso.
In questo modo, si mette la marmellata al sicuro dal ladro, ma la si condannerà, inevitabilmente, a marcire.

Beh se uno dice "io ci credo" e l'altro dice "e io no", non vedo come si possa uscire da questo stallo con la logica, SnakePlinsky non ha tutti i torti, anzi...

"Cheguevilla":
Comunque, david_e, una cosa è credere al trascendente, ben altro è credere alle religioni ed ai "rappresentanti di Dio in terra", siano essi cristiani, islamici, ebrei o di chissà quale religione.
Tra la fede in un essere trascendente e la fede nella lettura più o meno integrale (fatta da persone terze, in diverse fasi storiche) di libri scritti migliaia di anni fa, il passo è assai lungo.

Certo che è diverso, anche se ridurre le tre grandi religioni monoteiste alla sola scrittura sacra è un po' riduttivo...

Quello che so è che circa 2'000 anni fa un gruppo sparuto di pescatori, ignoranti e analfabeti; si è messo a raccontare strane storie circa un tizio, un emerito figlio di falegname condannato a morto perché bestemmiatore, che sarebbe morto e poi tornato in vita. Non grandi guerrieri, ne sapienti, ne re, ne gente che mirava al potere, ma pescatori analfabeti. Con una storia piuttosto poco credibile. Duemilla anni dopo la setta da loro fondata conta circa 1miliardo di affiliati ed è, oggi, la più antica istituzione umana esistente, nonchè una "multinazionale" al cui confronto anche la GM non è che un negozietto di provincia... :-D

Qualcosa deve essere successo... possibile che oggi molta, ma molta più gente legge e studia le lettere di S. Paolo vissuto 2mila anni fa che di Voltaire, vissuto meno di 400 anni fa?

Io non trovo così impossibile fare il passo dal credere nella trascendenza al credere nei "rappresentanti di Dio in Terra". Anzi, se guardiamo alla vita dei santi vediamo che qualche cosa di grande c'è in questa dottrina, anche se non crediamo in tutto quello che predica, anche riducendola a sola filosofia di vita terrena e rinunciando a tutta la parte propriamente trascendente.

Anche perché, sinceramente, se la trascendenza fosse un "motore immobile" che se ne sta per i cavoli suoi, senza venire qui a presentarsi tramite qualche "rappresentante", tanto vale che non esista proprio... non sarebbe molto diverso credere in lui dal credere nell'esistenza del quasar XYZ89231A (un numero sparato a caso). In fin dei conti che me ne frega a me se esiste o meno? :-D

Io, ad esempio, non sono veramente molto credente (anzi...); ma mi vedete sempre qui a difendere la Chiesa a spada tratta perché ritengo che sia portatrice di una visione dell'uomo e della morale molto più condivisibile di altre. Ne mi sembra vero che si tratti di una dottrina fatta di imposizioni e castighi divini...

Per cui, Cheguevilla, sono, tanto per cambiare, in totale disaccordo con te! :-D

Penso che per parlare di religione, che di scienza, occorrano sia la fede che la ragione.
Trovo più sensato credere nelle manifestazioni "terrene" del trascendente, che siano esse la Chiesa, gli scritti di Maometto o le gesta di Abramo; che in un trascendente astratto...

Sull'insegnamento della religione nella scuola pubblica, andrebbe riformato. Sarebbe molto bello, ad esempio, se persone di diversa religione spiegassero la loro religione, di modo che ciascuno possa comprendere l'altro e vi sia una vera tolleranza fra le religioni. Ma comunque una cosa molto molto più ridotta di adesso, ne un insegnamento per anni ed anni di religione cattolica, ne una specie di "supermarket" delle religioni dove uno si prende quella più simpatica o se le remixa assieme prendendo un po' di qui un po di li.

@ Injava
Io non la cito perché non ho avuto la pazienza di leggerla tutta... :-D

SnakePlinsky
Il definire "cose irrazionali" quello che riguarda la religione, quindi la necessità di trattare certi discorsi solo con la fede è quello che distrugge il discorso.


Non penso. Solo che per discorrere servono definizioni comuni, un linguaggio comune. Se uno dice "dimostro" e l'altro "ma io credo" il discorso non può andare avanti.

Tra la fede in un essere trascendente e la fede nella lettura più o meno integrale (fatta da persone terze, in diverse fasi storiche) di libri scritti migliaia di anni fa, il passo è assai lungo.


è il passo che separe "fede" da "potere".

Per me vale il "sapere rende liberi": basta conoscere la storia, per rendersi conto che la parola della varie "chiese" contrastano con quanto detto dai profeti.

Io da ateo ho letto quasi interamente la bibbia, e conosco molto bene i vangeli. Spesso quando parlo con dei cattolici mi rendo conto che paradossalmente conosco meglio la bibbia io di loro, noto che spesso molti hanno delle concezioni della divinità non molto in linea con la dottrina cattolica o cristiana in generale. Come si dice "le vie del signore sono infinite" :-D.

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