Religione
Che ne pensate dell'argomento "religione"?
Risposte
La sostanza è che:
1) l'Italia è l'unico stato (almeno tra quelli che citavo) in cui l'insegnamento della religione è garantita dallo stato (ciò significa che con le tasse pagano gli insegnanti di religione anche i testimoni di geova, gli atei, i mussulmani, i valdesi, ecc..)
2) i docenti non sono abilitati da un concorso pubblico o comunque da una procedura di assunzione equivalente, ma sono nominati a completa discrezione dell'autorità religiosa. Nonostante questo, gli insegnanti di religione hanno un inquadramento e un contratto di lavoro come gli altri
3) l'insegnamento è riservato alla religione cristiana cattolica romana (senza possibilità di scelta)
4) la frequenza dell'ora di religione non si sceglie, se mai si deve scegliere di non usufruirne ...
a me sembra abbastanza come sostanza.
Non credo inoltre che in Germania (o in UK) vi sia l'obbligo per un protestante di seguire religione cattolica o viceversa. Se così fosse, allora è scontato che i contenuti sarebbero non dottrinali, a differenza di quelli che vengono proposti da noi, anche in considerazione del livello di preparazione richiesto per gli insegnanti.
ciao
1) l'Italia è l'unico stato (almeno tra quelli che citavo) in cui l'insegnamento della religione è garantita dallo stato (ciò significa che con le tasse pagano gli insegnanti di religione anche i testimoni di geova, gli atei, i mussulmani, i valdesi, ecc..)
2) i docenti non sono abilitati da un concorso pubblico o comunque da una procedura di assunzione equivalente, ma sono nominati a completa discrezione dell'autorità religiosa. Nonostante questo, gli insegnanti di religione hanno un inquadramento e un contratto di lavoro come gli altri
3) l'insegnamento è riservato alla religione cristiana cattolica romana (senza possibilità di scelta)
4) la frequenza dell'ora di religione non si sceglie, se mai si deve scegliere di non usufruirne ...
a me sembra abbastanza come sostanza.
Non credo inoltre che in Germania (o in UK) vi sia l'obbligo per un protestante di seguire religione cattolica o viceversa. Se così fosse, allora è scontato che i contenuti sarebbero non dottrinali, a differenza di quelli che vengono proposti da noi, anche in considerazione del livello di preparazione richiesto per gli insegnanti.
ciao
"pippo93":
[quote="david_e"]Con la razionalità pura non si arriva molto oltre il cogito ergo sum da un punto di vista ontologico. Un minimo di fede ci vuole anche per disquisire delle proprietà dell'atomo... Non nel senso che bisogna essere religiosi, semplicemente bisogna credere nell'esistenza o nella validità di certi assiomi.
Quindi se già ho bisogno di credere nell'assioma della potenza per parlare di funzioni, figuriamoci che senso può avere parlare di religione solo con la ragione più pura. Ma serve anche la fede e le due sono inscindibili, ne si contraddicono in alcun modo fra di loro, esattamente come la fede negli assiomi non contraddice il fatto che poi, da li in poi, la ragione si possa applicare in maniera rigorosa per costruire la Matematica.
E' vero che anche nella scienza bisogna credere a certi "dogmi", meglio chiamati assiomi, ma nella scienza non si contraddicono, mentre le regole della religione sono in continua contraddizione. Basti pensare alle crociate, alla caccia alle streghe, se dio fosse così immensamente buono, come mai c'è il male?[/quote]
verissimo. Purtroppo la "fede" (in molti casi è meglio chiamarla superstizione o semplicemente ignoranza) è sempre stata usata dalla chiesa e dai potenti per giustificare le proprie manovre anticristiane.
"mircoFN":
http://www.olir.it/areetematiche/69/documents/pisci_tavolasinotticairc.pdf
Guardate se, nella sostanza, non siamo una eccezione!
Ho visto la tua tabella, e principalmente noto che la differenza sta nell'abilitazione da parte della Chiesa, di cui già abbiamo parlato prima.
Questa è quella che chiami "la sostanza", credo.
D'altra parte, questa tabella che tu stesso hai linkato mostra come è assolutamente falso che
"MircoFN":
La religione corrente è insegnata invece nelle scuole confessionali e in quelle pubbliche solo in certi paesi integralisti
a anche che
"MircoFN":
nelle scuole pubbliche almeno di USA, UK, Francia e Germania le cose stanno come dico io
dal momento che
"wikipedia":
L'insegnamento della religione è presente nella quasi totalità degli altri paesi europei
Hai azzeccato giusto la Francia, ma non la GB e la Germania.
Per entrambe vale
"wikipedia":
obbligatoria con facoltà di esonero
e confermo la Germania, dato che accanto alla tua esperienza personale ora metto la mia: sono tornato da Amburgo ieri e ho domandato a proposito.
@nnsoxke
Quello che dici di certo mi spinge a iniziare a leggere la Bibbia autonomamente.
Tu la hai letta tutta?
Trovi particolari differenze tra Antico e Nuovo Testamento?
Ciao.
@steven
La lettura della Bibbia non è stata un'esperienza spiacevole solo per me ma sono convinto che lo sia per una qualsiasi persona, a meno che questa non sia particolarmente attratta dal macabro, dalla violenza... Prova a leggerla , già dai primi libri si capisce di che testo si tratta, l'esempio che hai riportato non è niente in confronto.
Non tiriamo fuori la scusa dell'interpretazione, delle frasi che vanno viste nel loro contesto... questi sono solo luoghi comuni e la violenza espressa nella Bibbia è esplicita.
Per facilitarti la ricerca ti riposto il link che è stato dato in precedenza http://www.utopia.it/
La lettura della Bibbia non è stata un'esperienza spiacevole solo per me ma sono convinto che lo sia per una qualsiasi persona, a meno che questa non sia particolarmente attratta dal macabro, dalla violenza... Prova a leggerla , già dai primi libri si capisce di che testo si tratta, l'esempio che hai riportato non è niente in confronto.
Non tiriamo fuori la scusa dell'interpretazione, delle frasi che vanno viste nel loro contesto... questi sono solo luoghi comuni e la violenza espressa nella Bibbia è esplicita.
Per facilitarti la ricerca ti riposto il link che è stato dato in precedenza http://www.utopia.it/
http://www.olir.it/areetematiche/69/doc ... icairc.pdf
Guardate se, nella sostanza, non siamo una eccezione!
Tenendo anche conto che in molti stati essendoci più forme (per esempio cattolica e protestante), necessariamente l'insegnamento non è confessionale!
Interessante anche la modalità di reclutamento dei docenti ....
Guardate se, nella sostanza, non siamo una eccezione!
Tenendo anche conto che in molti stati essendoci più forme (per esempio cattolica e protestante), necessariamente l'insegnamento non è confessionale!
Interessante anche la modalità di reclutamento dei docenti ....
"MircoFN":
permettimi di dubitare delle tue fonti
Per carità, dubita pure. Potresti magari portarne un' altra che conferma la tua esperienza personale.
Fino a prova contraria, non ti dispiacerà se continuo a credere alla fonte presso la quale mi sono documentato, per poi ricredermi se fossi certo che questa contiene menzogne.
"MircoFN":
o di come le interpreti
E dai, non diciamo sciocchezze inutili.
Cosa vuoi che ci sia da interpretare in una tabella che illustra le modalità di insegnamento della religione nelle scuole europee? Basta saper leggere, e penso modestamente di esserne in grado.
"MircoFN":
l'atteggiamento a spada tratta tipico di chi difende la religione come un crociato,
In effetii questa mancava.
Oltre a ripetere cose già dette a cui ho a più riprese risposto, ora si crea l'immagine di un crociato che difende il suo credo a spada tratta.
Piuttosto singolare, dal momento che non ho mai citato Dei, Cristi o Santi. Dialogo puramente laico, in cui si evidenzia l'utilità che uno studente può trarre da una lezione simile.
Quando si arriva a questo punto, in cui si denuncia un fanatismo inesistente, da parte mia termina il confronto civile e pacato.
Passo e chiudo anche io, carissimo.
@nnsoxke:
mi dispiace che la lettura della Bibbia non è stata un'esperienza piacevole per te.
Riguardo all'inquinamento della Bibbia da parte dell'uomo, se ne parla già molto e a questo proposito ammetto che mi mancano le competenze per poter assumere una posizione, ad oggi.
Che insopportabile difensore crociato...
Riguardo invece al linguaggio forte, ritengo che sia alquanto fuorviante proporre la singola frase estratta dal contesto, per quanto chiara possa essere.
Un'ipotetica immagine del mare che si chiude bloccando l'esercito Egiziano sta a significare
"Lo vedi, Faraone? Tu che pretendi di essere pari a un Dio, che pretendi che tutti abbassino gli occhi alla tua vista, che sfrutti i tuoi simili indisciminatamente, cosa sei? Cosa sei davanti a un fenomeno simile? Cosa puoi fare, tu che ti innalzi come Dio?"
Anche qui non posso contribuire granchè, comunque, date le mie conoscenze in maniera teologica.
Ciao.
"nnsoxke":Peggio, molto peggio...
Io ho cominciato a non essere cristiano proprio leggendo la Bibbia.
Ciò che viene presentato in questo libro (violenza, frasi che vengono pronunciate con tono da grandi verità ma che in realtà sono volte solo ad impressionare...) mi fa pensare pù ad un testo mirato al lavaggio del cervello e al controllo delle menti, quindi frutto dell'uomo, più che ad un testo ispirato da Dio così come sta scritto nel libro stesso.
Con questo non voglio dire che ritengo assurda qualsiasi cosa sia scritta sulla Bibbia: insegnamenti tipo "non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te" sono da ammirare , come anche i comandamenti... Sono utili alla convivenza civile.
Ma sono ben pochi in confronto a tutte le altre amenità.
L'argomento religioso andrebbe affrontato con razionalità o con fede?
Risposta quasi scontata: con razionalità e con fede dai credenti; con razionalità e basta dai non credenti.
Risposta quasi scontata: con razionalità e con fede dai credenti; con razionalità e basta dai non credenti.
Io ho cominciato a non essere cristiano proprio leggendo la Bibbia.
Ciò che viene presentato in questo libro (violenza, frasi che vengono pronunciate con tono da grandi verità ma che in realtà sono volte solo ad impressionare...) mi fa pensare pù ad un testo mirato al lavaggio del cervello e al controllo delle menti, quindi frutto dell'uomo, più che ad un testo ispirato da Dio così come sta scritto nel libro stesso.
Con questo non voglio dire che ritengo assurda qualsiasi cosa sia scritta sulla Bibbia: insegnamenti tipo "non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te" sono da ammirare , come anche i comandamenti... Sono utili alla convivenza civile.
Ma sono ben pochi in confronto a tutte le altre amenità.
Ciò che viene presentato in questo libro (violenza, frasi che vengono pronunciate con tono da grandi verità ma che in realtà sono volte solo ad impressionare...) mi fa pensare pù ad un testo mirato al lavaggio del cervello e al controllo delle menti, quindi frutto dell'uomo, più che ad un testo ispirato da Dio così come sta scritto nel libro stesso.
Con questo non voglio dire che ritengo assurda qualsiasi cosa sia scritta sulla Bibbia: insegnamenti tipo "non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te" sono da ammirare , come anche i comandamenti... Sono utili alla convivenza civile.
Ma sono ben pochi in confronto a tutte le altre amenità.
A malincuore riconosco che l'amore per la ricerca della verità e dell'oggettività è spesso immolato all'altare dell'obbedienza e della consuetudine quando non della convenienza.
Parole sante.
Ma il vero problema è che l'italia non è uno stato laico: un concordato non si può ignorare, così come la tassa che tutti noi paghiamo alla Chiesa Cattolica (l'otto per mille, senza includere tutti i benefici fiscali di cui godono le istituzioni religiose)
Nel medioevo si pagavano 2 tasse: 1 al signore feudale, e un 'altra al clero cristiano.
Le cose da noi non sono cambiate più di tanto.
L'insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica è un altro atto di sudditanza del nostro stato nei confronti della chiesa. Fà sorridere inoltre che non si legga direttamente la Bibbia, o il Corano, o altro, magari con qualche spiegazione a lato come la divina commedia di Dante, ma no, si studiano libri dove la Chiesa dà la sua interpretazione della Bibbia.
Fà veramente sorridere che nell'era di internet i papisti abbiano ancora paura che qualcuno legga direttamente il Libro.
@ Steven
permettimi di dubitare delle tue fonti, o di come le interpreti. Per esperienza personale posso assicurarti che nelle scuole pubbliche almeno di USA, UK, Francia e Germania le cose stanno come dico io (non so in Polonia!) e questi esempi di paesi occidentali credo che bastino.
Non voglio fare una polemica che non serve a nulla, perché riconosco l'atteggiamento a spada tratta tipico di chi difende la religione come un crociato, e le guerre di religione non mi sono mai piaciute (comprese quelle contro le religioni).
La mia posizione laica mi impedisce di tollerare che certe menzogne storiche e certe interpretazioni dogmatiche possano far parte dell'insegnamento pubblico, anche se di per se apparentemente innocue o elargite in perfetta buona fede. Da questo punto di vista non c'è molta differenza tra certi racconti spacciati per fatti veri e favole di maghi e fattucchiere. Questo era il senso del mio riferimento alla cartomanzia e all'astrologia.
A malincuore riconosco che l'amore per la ricerca della verità e dell'oggettività è spesso immolato all'altare dell'obbedienza e della consuetudine quando non della convenienza.
Passo e chiudo.
PS
Beata ingenuità!
permettimi di dubitare delle tue fonti, o di come le interpreti. Per esperienza personale posso assicurarti che nelle scuole pubbliche almeno di USA, UK, Francia e Germania le cose stanno come dico io (non so in Polonia!) e questi esempi di paesi occidentali credo che bastino.
Non voglio fare una polemica che non serve a nulla, perché riconosco l'atteggiamento a spada tratta tipico di chi difende la religione come un crociato, e le guerre di religione non mi sono mai piaciute (comprese quelle contro le religioni).
La mia posizione laica mi impedisce di tollerare che certe menzogne storiche e certe interpretazioni dogmatiche possano far parte dell'insegnamento pubblico, anche se di per se apparentemente innocue o elargite in perfetta buona fede. Da questo punto di vista non c'è molta differenza tra certi racconti spacciati per fatti veri e favole di maghi e fattucchiere. Questo era il senso del mio riferimento alla cartomanzia e all'astrologia.
A malincuore riconosco che l'amore per la ricerca della verità e dell'oggettività è spesso immolato all'altare dell'obbedienza e della consuetudine quando non della convenienza.
Passo e chiudo.
PS
"Steven":
Dal momento in cui lo Stato è laico e non dipendente dalla Chiesa, non vedo perché non possa nominare i professori di religione come fa con quelli di matematica.
Io penso che sia una questione puramente di comodità: la Chiesa come organo di riferimento in materia religiosa, è incaricata di scegliere gli insegnanti, in virtù dei buoni rapporti Stato-Chiesa.
Tuttavia comprendo anche il tuo (e di molti altri) discorso, e non penso che se la nomina passasse allo stato si avrebbe un grande danno.
Beata ingenuità!
"Cheguevilla":
Quindi, vale la mia idea, per cui il credere in una religione piuttosto che in un'altra non è un fatto "trascendente" ma un fatto culturale, che quindi la religione è puramente un fenomeno sociale che non ha praticamente nulla a che vedere con la trascendenza divina.
No, non vale questo; tu parli ora di "credere" (prima riga della citazione), mentre il mio discorso precedente che hai riportato si riferiva all'insegnamento, non al rapporto intimo con la religione.
Quindi dico: la religione a scuola deve essere insegnata sotto l'aspetto culturale (l'aspetto del fenomeno sociale, come lo chiami tu), a mio avviso. Così avviene infatti, e l'esistenza di programmi stabiliti e libri di testo cui rifarsi ne è la prova.
L'aspetto fideistico e spirituale poi può riguardare personalmente qualche elemento.
Per questo ribadisco: quando prima parlavo di
"Steven":
scelta della religione cattolica
mi riferivo all'insegnamento, e non alla scelta personale di credere o meno.
Insomma.
Parla ad un bambino delle medie di Sant'Agostino. Avrebbe la stessa valenza che parlare con lui di Newton, Einstein o Lobatchevskij.
Io ritengo che un ragazzo delle medie che studia la storia e l'arte, possa essere in grado di comprendere alcuni concetti base.
Ricordiamo che alle medie, fino a non so quanti anni fa (una cinquantina?), si studiava il latino dalla prima, e si traduceva anche qualcosa.
Non credo che i ragazzi di 50 anni fa fossero più svegli di quelli attuali.
Dal momento in cui lo Stato è laico e non dipendente dalla Chiesa, non vedo perché non possa nominare i professori di religione come fa con quelli di matematica.
Io penso che sia una questione puramente di comodità: la Chiesa come organo di riferimento in materia religiosa, è incaricata di scegliere gli insegnanti, in virtù dei buoni rapporti Stato-Chiesa.
Tuttavia comprendo anche il tuo (e di molti altri) discorso, e non penso che se la nomina passasse allo stato si avrebbe un grande danno.
"MircoFN":
E' semplice, il calcio prima non esisteva, basta che aspettiamo un po'! Considera quanta letteratura sportiva è stata prodotta negli ultimi decenni (pagine di giornali, trasmissioni, libri, film, opere d'arte, celebrazioni, musiche .........). Si trattava chiaramente di una piccola provocazione, ma che rende l'idea del fatto che non sempre 'vox populi ....
Bene, che dire: se tra $n$ anni (direi secoli..) la comprensione di aspetti basilari e fondamentali della realtà storico-artistica di un determinato popolo, dovessero richiedere la conoscenza dello sport "calcio" come condizione necessaria, ebbene è giusto che lo studente diligente sappia qualcosa a proposito.
A me non sembra tanto strano. Per gusti personali (non amo il calcio) spero che tale situazione non si verifichi, ma se dovesse accadere..
"MircoFN":
Intendevo chiaramente subire l'influsso in termini generali, tra i quali anche quello scolastico. Credo che siamo gli unici in Europa. La religione corrente è insegnata invece nelle scuole confessionali e in quelle pubbliche solo in certi paesi integralisti
A fare cosa siamo gli unici, ad avere ore(a) di religione?
"Wikipedia":
L'insegnamento della religione è presente nella quasi totalità degli altri paesi europei
http://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamen ... _cattolica
"MircoFN":
Tuttavia, questo influsso deve essere studiato, e quindi presentato nelle scuole, con atteggiamento scientifico. Non considero corretto che si trasformi in indottrinamento e dogmatismo
Come puoi leggere da wikipedia, la lezione di religione presenta la trattazione di programmi prestabiliti (argomenti perciò da studiare, come per altre materie), con approcci
"wikipedia":
storico, etico, para-catechistico.
"MircoFN":
Altrimenti, perché non fare anche un'ora di astrologia e cartomanzia..?
Semplice:
Non sono argomenti che possono essere riconducibili a altre discipline per motivi validi.
Ciao.
La scelta della religione cattolica è motivata dalla sua implicazione culturale italiana, e perciò che più analogia con i programmi delle altre materie. Molto più rispetto al buddismo.Quindi, vale la mia idea, per cui il credere in una religione piuttosto che in un'altra non è un fatto "trascendente" ma un fatto culturale, che quindi la religione è puramente un fenomeno sociale che non ha praticamente nulla a che vedere con la trascendenza divina. Insomma, si crede per convenienza: ognuno sceglie di credere al Dio che rappresenta meglio il proprio ideale. Se non lo trova, lo inventa.
Sinceramente non credo servano grandi conoscenze filosofiche per apprendere le caratteristiche base di un credo religioso.Insomma.
Intendo il suo evolversi nel tempo, i personaggi di spicco, i testi, ecc.
Parla ad un bambino delle medie di Sant'Agostino. Avrebbe la stessa valenza che parlare con lui di Newton, Einstein o Lobatchevskij.
Tuttavia, c'è da notare che i professori di religione, se tu avessi ragione, sarebbero una manica di incompetenti.Non parlo di competenza. Parlo di obiettivi.
Oggi giorno non sono molti i ragazzi che vanno a Messa, e non credo che la Chiesa pensa di risolvere la situazione mettendo un cristiano davanti una classe un'ora la settimana.
Gli obiettivi della Chiesa non sono gli stessi dello Stato.
Dal momento in cui lo Stato è laico e non dipendente dalla Chiesa, non vedo perché non possa nominare i professori di religione come fa con quelli di matematica.
"Steven":
1) Non mi risulta che la cultura calcistica abbia avuto un ruolo significativo nello sviluppo e nei caratteri della letteratura, dell'arte, della storia e della filosofia negli ultimi 20 secoli.
2) Per uno studente volenteroso, l'ora di religione dovrebbe essere un momento grazie al quale può ricevere nozioni che lo aiutano a comprendere meglio significativi aspetti delle discipline che ho scritto sopra.
Nessun subire, anzi.
Se poi ti riferisci a un ambito esterno alla questione "religione nelle scuole", quello è un altro discorso e se ne può parlar separatamente.
3) [quote="mircoFN"]Le tradizioni cattoliche nessuno le può e nemmeno le vuole nagare, ma a chi è attribuita la frase: 'dare a Cesare quel che è di Cesare ecc...
Devo essere sincero: non ho capito cosa centra questa citazione.
[/quote]
1) E' semplice, il calcio prima non esisteva, basta che aspettiamo un po'! Considera quanta letteratura sportiva è stata prodotta negli ultimi decenni (pagine di giornali, trasmissioni, libri, film, opere d'arte, celebrazioni, musiche .........). Si trattava chiaramente di una piccola provocazione, ma che rende l'idea del fatto che non sempre 'vox populi ....'
2) Intendevo chiaramente subire l'influsso in termini generali, tra i quali anche quello scolastico. Credo che siamo gli unici in Europa. La religione corrente è insegnata invece nelle scuole confessionali e in quelle pubbliche solo in certi paesi integralisti.
3) Volevo dire che l'atteggiamento laico delle origini è stato dimenticato dalla chiesa quando è diventata potere.
Il fatto che la religione cristiana abbia avuto un influsso fondamentale nella storia europea, non solo culturale e non solo nel bene, è palese. Tuttavia, questo influsso deve essere studiato, e quindi presentato nelle scuole, con atteggiamento scientifico. Non considero corretto che si trasformi in indottrinamento e dogmatismo. Ripeto, per atteggiamenti del genere ci sono le chiese non le scuole. Altrimenti, perché non fare anche un'ora di astrologia e cartomanzia oltre a quella di astronomia e probabilità? E non cercate di cavarvela dicendo che è evidente che si tratta di balle, perché di balle ne raccontano molte anche quelli che ci convincono di avere la Verità in tasca.
ciao
Per quanto il linguaggio possa ingannare fede in religione non ha lo stesso significato di "credere".Ciò che contraddistingue la fede
religiosa è fondamentalmente diverso: fede significa credere in concetti, dogmi o assunti in base
alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti,
al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni(Wikipedia).
La fede contine la massima sicurezza possibile, e il suo nucleo è sempre qualcosa mistica, inaccessibile.
Cosa ben diversa è l'accetazione di leggi nella fisica. Le leggi in fisica sono verosimili e falsificabili.
Insegnare la religione non ha alcun senso. Per capire il ruolo della religione nella nostra cultura e
le sue implicazioni esistono già materie come storia e filosofia.
Ho dovuto seguire(purtroppo) un anno di religione, dal momento che avevo dato la mia domanda di astensione troppo tardi.Tutto ciò
che mi è stato insegnato è l'interpretazione dei testi "sacri", e non potevo fare altro che rispondere con un sorriso compassionevole
di fronte a tutte quella serie di castronerie...Questa non è cultura.
Dipende dallo scopo che si prefiggono...In genere sono persone molto competenti.
religiosa è fondamentalmente diverso: fede significa credere in concetti, dogmi o assunti in base
alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti,
al di là dell'esistenza o meno di prove pro o contro tali idee e affermazioni(Wikipedia).
La fede contine la massima sicurezza possibile, e il suo nucleo è sempre qualcosa mistica, inaccessibile.
Cosa ben diversa è l'accetazione di leggi nella fisica. Le leggi in fisica sono verosimili e falsificabili.
Insegnare la religione non ha alcun senso. Per capire il ruolo della religione nella nostra cultura e
le sue implicazioni esistono già materie come storia e filosofia.
Ho dovuto seguire(purtroppo) un anno di religione, dal momento che avevo dato la mia domanda di astensione troppo tardi.Tutto ciò
che mi è stato insegnato è l'interpretazione dei testi "sacri", e non potevo fare altro che rispondere con un sorriso compassionevole
di fronte a tutte quella serie di castronerie...Questa non è cultura.
"Steven":
Tuttavia, c'è da notare che i professori di religione, se tu avessi ragione, sarebbero una manica di incompetenti.
Dipende dallo scopo che si prefiggono...In genere sono persone molto competenti.
La religione cristiana è una religione come tante altre.
Non vedo perchè il suo insegnamento dovrebbe essere "privilegiato
La scelta della religione cattolica è motivata dalla sua implicazione culturale italiana, e perciò che più analogia con i programmi delle altre materie. Molto più rispetto al buddismo.
Tuttavia, se dovesse sorgere un corso sperimentale nel licei "cultura araba", non avrei alcun problema a fornire un'infarinatura (perchè di quello si tratta, con un'ora a settimana) riguardo l'Islam.
Se in un certo tipo di scuola non si ritiene importante l'insegnamento della filosofia, non vedo come lo possa essere quello della religione
Non tutte le scuole prevedono l'insegnamento della filosofia: ma tutte prevedono ore di letteratura e storia.
Quindi, per quanto ho detto sopra..
Studiare una religione senza sapere nulla di filosofia è deleterio
Sinceramente non credo servano grandi conoscenze filosofiche per apprendere le caratteristiche base di un credo religioso.
Intendo il suo evolversi nel tempo, i personaggi di spicco, i testi, ecc.
Soprattutto, nelle scuole elementari e medie, non capisco come si possano affrontare certi tipi di discorsi in maniera sensata.
Effettivamente, considerando il modo blando con cui viene affrontata la storia alle elementari, potrebbe venir meno la sua funzione.
Alle medie già credo che uno studente possa ricavarne maggiore utilità.
Infatti, l'ora di religione nelle scuole dell'obbligo ha ben altri scopi. Non a caso, è fortemente sostenuta da un preciso ente politico che nomina gli insegnanti.
Non posso dire se tu abbia ragione o meno.
Tuttavia, c'è da notare che i professori di religione, se tu avessi ragione, sarebbero una manica di incompetenti.
Oggi giorno non sono molti i ragazzi che vanno a Messa, e non credo che la Chiesa pensa di risolvere la situazione mettendo un cristiano davanti una classe un'ora la settimana.
Guarda, io in terzo studiai i caratteri generali della filosofia cristiana (sant'Agostino, san Paolo, Tertulliano) e ci siamo stati ben poco sopra.La religione cristiana è una religione come tante altre.
Inoltre, le scuole che prevedono lo studio della filosofia sono ben poche nel complesso (solo Licei, credo).
Non vedo perchè il suo insegnamento dovrebbe essere "privilegiato". Se in un certo tipo di scuola non si ritiene importante l'insegnamento della filosofia, non vedo come lo possa essere quello della religione.
Studiare una religione senza sapere nulla di filosofia è deleterio.
Soprattutto, nelle scuole elementari e medie, non capisco come si possano affrontare certi tipi di discorsi in maniera sensata.
Infatti, l'ora di religione nelle scuole dell'obbligo ha ben altri scopi. Non a caso, è fortemente sostenuta da un preciso ente politico che nomina gli insegnanti.
"SnakePlinsky":
Il solito fariseo: l'importante è la sostanza non la forma. Intendevo ovviamente il nuovo testamento.
Ricorda che i farisei non faranno una bella fine, il giorno del giudizio.![]()
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e a chi è senza fede io dico: guardate "prison break"
Io fariseo?

Volevo sottolineare come il tuo esempio mostri che da un lato il cattolicesimo permea la nostra cultura, dall'altro che troppo spesso la superficialità della conoscenza delle Scritture fa sì che abbiamo un'immagine distorta del cattolicesimo. Per cui forse un po' di insegnamento della religione non guasta.
P.S.: Io ne so meno di te, volevo solo scherzare...

"mircoFN":
OK secondo il tuo ragionamento si dovrebbe anche insegnare 'cultura calcistica' (o 'religione calcistica') in Italia.
Ovvio che no.
Non mi risulta che la cultura calcistica abbia avuto un ruolo significativo nello sviluppo e nei caratteri della letteratura, dell'arte, della storia e della filosofia negli ultimi 20 secoli.
"mircoFN":
Ti faccio notare che il fatto che siamo in un paese con tradizioni cattoliche, se dio vuole, lo subiamo già abbastanza
Per uno studente volenteroso, l'ora di religione dovrebbe essere un momento grazie al quale può ricevere nozioni che lo aiutano a comprendere meglio significativi aspetti delle discipline che ho scritto sopra.
Nessun subire, anzi.
Se poi ti riferisci a un ambito esterno alla questione "religione nelle scuole", quello è un altro discorso e se ne può parlar separatamente.
"mircoFN":
Le tradizioni cattoliche nessuno le può e nemmeno le vuole nagare, ma a chi è attribuita la frase: 'dare a Cesare quel che è di Cesare ecc...
Devo essere sincero: non ho capito cosa centra questa citazione.
Scusami.
Anche io penso che si potrebbe migliorare quest'ora di religione.
Magari dando un nome che allontana malintesi, come "storia della religione".
"Cheguevilla":
Questo argomento è affrontato in maniera discreta nel programma di filosofia
Guarda, io in terzo studiai i caratteri generali della filosofia cristiana (sant'Agostino, san Paolo, Tertulliano) e ci siamo stati ben poco sopra.
Inoltre, le scuole che prevedono lo studio della filosofia sono ben poche nel complesso (solo Licei, credo).