Nucleare si o no?
Non so se c'è già su questo forum un altro sondaggio sul nucleare, a me sembra di non averlo visto; comunque dato che la questione in questi giorni è più che mai accesa volevo sapere cosa ne pensate voi; se possibile sarebbe meglio, oltre al voto, indicare le ragioni per cui siete favorevoli o contrari. Spero che ci sia un dialogo costrutivo.
Risposte
"giacor86":
Tedeschi?
Pensa che la produzione di energia dal fotovoltaico in Germania e' 10 volte piu alta che non in Italia...
(confronto reso ancor piu imbarazzante dal fatto che la Germania e' meno insolata del Bel Paese)
Io sono contrario, anche se ha poco senso impedire all'Italia di aprire centrali, quando poi siamo circondati da quelle europee....quindi secondo me bisognerebbe, oltre che non aprirne più di nuove, anche attuare un piano a lungo termine per chiuderle tutte, investendo al massimo sulle fonti rinnovabili.
Adesso abbandonano l'idea del nucleare semplicemente per evitare il referendum. Tra un paio di anni vedrete che tutti i media saranno a favore del nucleare "grazie alle nuove tecnologie" e il governo ce lo riproporrà (vista la situazione di fukushima i media non possono far altro che illustrarci il disastro ma ormai nemmeno più la rai è una televisione libera, tanto vale guardare mediaset. I giornalisti che facevano il loro lavoro sono stati quasi tutti tolti e rimpiazzati da giornalisti fantoccio. E' stata una transizione graduale ma vi basta vedere le trasmissioni di 5 anni fa per avere un idea).
Quotatemi tra un paio d'anni e vedrete che in televisione non si parlerà d'altro delle innovazioni nel nucleare. E tutta la gente che guarda la TV avrà gia dimenticato la sua vecchia opinione. cmq è un argomento che va approfondito sono stato fin troppo superficiale.
Quotatemi tra un paio d'anni e vedrete che in televisione non si parlerà d'altro delle innovazioni nel nucleare. E tutta la gente che guarda la TV avrà gia dimenticato la sua vecchia opinione. cmq è un argomento che va approfondito sono stato fin troppo superficiale.
[OT]
Giusto per semplice curiosità che cosa intendi con principi primi su cui si basa il tessuto industriale americano? Non sono più o meno gli stessi dell'Europa?
[/OT]
"giacor86":
Beh dell'eccellenza inglese e americana io non parlerei, a meno che tu non sostenga il sistema universitario in cui per poter iscriverti all'università devi fare un mutuo, o i principi primi su cui si basa il tessuto industriale americano.. E sulla cina stendo un velo pietoso...
Giusto per semplice curiosità che cosa intendi con principi primi su cui si basa il tessuto industriale americano? Non sono più o meno gli stessi dell'Europa?
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no le domande le ho fatte io a te, di solito non di si risponde con altre domande domande.. Hai dei dati per affermare, come hai detto "l'Italia si è PRIVATA della ricerca su tutte le fonti energetiche in generale"?
Io di dati in mano non ne ho quindi non posso risponderti. Posso solo dire però, senza preconcetti, che l'Italia è uno dei principali collaboratori del progetto ITER per la ricerca sulla fusione (e già questo è in pieno contrasto con la tua frase) ed ho molti amici che attualmente svolgono la tesi o hanno iniziato il dottorato in ricerche sul fotovoltaico nel dipartimento di energia (piuttosto nuovo) della mia università, il quale è molto competitivo ed in costante crescita.
La frase "In Italia non si investe nella ricerca" secondo me è un po' diventata come "non esistono più le mezze stagioni". Un classico.. e direi che per la ricerca in generale è anche piuttosto vera. Ma se si parla di un settore in particolare, non si può fare riferimento alla ricerca in generale, perchè per quello che mi dicono i miei amici coinvolti e sopracitati, di finanziamenti alle attivià di ricerca sul fotovoltaico ce ne sono eccome.
Certo, non penso assolutamente che le cose che ho appena scritto possano voler dire che ho ragione io, questo è solo ciò che è relativo alla realtà con la quale sono in contatto personalmente che è decisamente molto limitata. E di certo non volglio assolutamente affermare che in Italia non si possa fare di più. Però le frasette catastrofiste e demagogiche non mi sono mai piaciute, soprattutto se prive di supporto di dati e sostenute da frasette che mi suonano molto alla Beppe Grillo. Di che tecnici specializzati ti riferisci? Ti stupisci così tanto che in Italia gli ingegneri nucleari scarseggino, dal momento che tutt'ora le prospettive lavorative nel campo del nucleare in Italia per un ingegnere nucleare, siano limitate a.. boh.. la radioprotezione nei reparti degli ospedali dove si fanno le lastre? (con tutto il rispetto per reparti e lastre).
Poi ti chiedo gentilmente di illuminarmi, visto che sembri molto esperto. Mi illustri i campi di ricerca di eccellenza francesi? Tedeschi? Beh dell'eccellenza inglese e americana io non parlerei, a meno che tu non sostenga il sistema universitario in cui per poter iscriverti all'università devi fare un mutuo, o i principi primi su cui si basa il tessuto industriale americano.. E sulla cina stendo un velo pietoso...
Io di dati in mano non ne ho quindi non posso risponderti. Posso solo dire però, senza preconcetti, che l'Italia è uno dei principali collaboratori del progetto ITER per la ricerca sulla fusione (e già questo è in pieno contrasto con la tua frase) ed ho molti amici che attualmente svolgono la tesi o hanno iniziato il dottorato in ricerche sul fotovoltaico nel dipartimento di energia (piuttosto nuovo) della mia università, il quale è molto competitivo ed in costante crescita.
La frase "In Italia non si investe nella ricerca" secondo me è un po' diventata come "non esistono più le mezze stagioni". Un classico.. e direi che per la ricerca in generale è anche piuttosto vera. Ma se si parla di un settore in particolare, non si può fare riferimento alla ricerca in generale, perchè per quello che mi dicono i miei amici coinvolti e sopracitati, di finanziamenti alle attivià di ricerca sul fotovoltaico ce ne sono eccome.
Certo, non penso assolutamente che le cose che ho appena scritto possano voler dire che ho ragione io, questo è solo ciò che è relativo alla realtà con la quale sono in contatto personalmente che è decisamente molto limitata. E di certo non volglio assolutamente affermare che in Italia non si possa fare di più. Però le frasette catastrofiste e demagogiche non mi sono mai piaciute, soprattutto se prive di supporto di dati e sostenute da frasette che mi suonano molto alla Beppe Grillo. Di che tecnici specializzati ti riferisci? Ti stupisci così tanto che in Italia gli ingegneri nucleari scarseggino, dal momento che tutt'ora le prospettive lavorative nel campo del nucleare in Italia per un ingegnere nucleare, siano limitate a.. boh.. la radioprotezione nei reparti degli ospedali dove si fanno le lastre? (con tutto il rispetto per reparti e lastre).
Poi ti chiedo gentilmente di illuminarmi, visto che sembri molto esperto. Mi illustri i campi di ricerca di eccellenza francesi? Tedeschi? Beh dell'eccellenza inglese e americana io non parlerei, a meno che tu non sostenga il sistema universitario in cui per poter iscriverti all'università devi fare un mutuo, o i principi primi su cui si basa il tessuto industriale americano.. E sulla cina stendo un velo pietoso...
"mimmo1988":
Esiste un campo della ricerca in cui l'Italia può competere con le eccellenze di francia, germania, inghilterra, gli stati uniti, cina?
Alcuni settori della matematica, forse?
"giacor86":
davvero? lo dici per dati che hai o per sensazione tua?
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2 ... ail&id=410
ti pare che in italia si investa adeguatamente in ricerca (in generale) ?
quella che mi citi tu è una collaborazione internazionale a cui se non erro (ma mi scoccio di andare a controllare) ha anche diminuito i fondi.
Sono punte di eccellenza che in italia ci sono sempre state...
Secondo te in italia c'è un tessuto industriale adeguato a supportare la ricerca italiana?
Ci sono i tecnici specializzati?
oppure i nostri ricordi vanno agli anni 70-80 quando l'italia era all'avanguardia per il settore nucleare (tanto per nominarne uno)?
Esiste un campo della ricerca in cui l'Italia può competere con le eccellenze di francia, germania, inghilterra, gli stati uniti, cina?
davvero? lo dici per dati che hai o per sensazione tua?
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2 ... ail&id=410
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2 ... ail&id=410
"giacor86":
[quote="mimmo1988"]L'unica cosa di cui non ci saremmo dovuti privare è la ricerca su tutte le fonti energetiche in generale...
lo dici come se fosse già accaduto...[/quote]
in Italia praticamente si!
"mimmo1988":
L'unica cosa di cui non ci saremmo dovuti privare è la ricerca su tutte le fonti energetiche in generale...
lo dici come se fosse già accaduto...
sono contrario al nucleare così come è concepito oggi, ma sono contrario anche ad una campagna di sensibilizzazione emotiva contro il nucleare della massa popolare, perchè oggi il nucleare non è conveniente né dal punto di vista ambientale né economico, ma non è detto che in un futuro non possa diventare conveniente. L'unica cosa di cui non ci saremmo dovuti privare è la ricerca su tutte le fonti energetiche in generale...perchè ogni fonte energetica attuale ha dei forti lati negativi (anche le rinnovabili tanto decantate)
"Giant_Rick":
Ridicola la strategia del governo.. nucleare osannato e poi appena mister b. sente puzza di bruciato il nucleare diventa un NO.. ridicoli.
chiaramente l'ideologico e immotivato nuclearismo del governo e' stato puntualmente accantonato per evitare che il referendum ottenesse il quorum... e chiaramente non e' un'eventuale sconfitta sul nucleare a spaventare, ma una sul legittimo impedimento.
per salvare il capo dai processi i suoi servi in parlamento sarebbero capaci anche di mettere la falce e il martello nel simbolo del PdL, con l'approvazione dei poveracci che li votano.
Ridicola la strategia del governo.. nucleare osannato e poi appena mister b. sente puzza di bruciato il nucleare diventa un NO.. ridicoli.
"Gi8":
E alla fine (forse) niente referendum sul nucleare il 12 e 13 giugno
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ia/105419/
chiedo scusa per l'autocitazione, ma cade a fagiuolo: https://www.matematicamente.it/forum/pos ... tml#508960 ...c.v.d.
Se qualcuno pensava che un governo Berlusconi fosse più immune di altri da certi difetti, beh...è servito.
Nel bunga bunga si impiega un po' di energia, ma non si pongono le basi per un piano energetico nazionale, per il quale occorrono interlocutori diversi. Forse meno avvenenti, è vero, ma comunque necessari.
E alla fine (forse) niente referendum sul nucleare il 12 e 13 giugno
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ia/105419/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ia/105419/
Io sono faverovole, ma non nel modo attuale. Secondo me non va abolito il nucleare, va solamente ridimensionato (va ridotto il numero di centrali e di reattori e vanno chiuse immediatamente le centrali più vecchie). Anche perchè le scorie vanno smaltite correttamente e il costo di smaltimento è altissimo senza contare che i siti adatti a ciò sono pochissimi.
Lodevole l'esempio della germania in questa situazione che ha fatto immediatamente marcia indietro.
ci starebbe un thread apposta sul forum... ^^
Lodevole l'esempio della germania in questa situazione che ha fatto immediatamente marcia indietro.
"ham_burst":
Cambiare mentalità su piccole cose è il primo passo, non la soluzione.
ci starebbe un thread apposta sul forum... ^^
"Gaussman":Sono d'accordo con te, anche perché sarebbe difficile per una persona che non sia sotto l'effetto di qualche droga pesantina affermare che non ci sia alcun rischio.
2)chiunque dica che il nucleare è sicuro, mente spudoratamente, e abbiamo già 2 esempi che lo dimostrano
Faccio tuttavia sommessamente notare che questa è un'argomentazione irrilevante. Ti invito a leggere gli interventi di kinder, a questo proposito. In due parole, il punto fondamentale è fare un confronto tra le diverse rischiosità di diversi metodi di "produzione" di energia utilizzabile.
io sono super contrario per 2 motivi:
1)vengono prodotte scorie pericolosissime e a nessuno è dato sapere come e dove vengano fatte sparire
2)chiunque dica che il nucleare è sicuro, mente spudoratamente, e abbiamo già 2 esempi che lo dimostrano
1)vengono prodotte scorie pericolosissime e a nessuno è dato sapere come e dove vengano fatte sparire
2)chiunque dica che il nucleare è sicuro, mente spudoratamente, e abbiamo già 2 esempi che lo dimostrano
Avevo scritto che avrei dato spiegazioni della mia scelta, ma leggendo un pò qua e là in questo threads ho aperto gli occhi su altre problematiche energetiche, e quindi; comunque non ho cambiato idea, sono in fase riflessiva.
Scrivo questo per ringraziare un pò tutti per avermi aperto la mente.
Scrivo questo per ringraziare un pò tutti per avermi aperto la mente.

"ham_burst":
[quote="Faussone"]Comunque siamo sempre dipendenti dal petrolio e dal gas, per cui torniamo da capo: con il prezzo dei combustibili fossili destinato a salire pagheremo l'energia sempre di più, riusciremo con le rinnovabili e il risparmio energetico a limitare questo effetto?
Penso che il consumo di petrolio sia maggiormente utilizzato come combustibile per la trazione dei motori (non ho guardato dati statistici, se qualcuno conferma...). Se prendiamo questo fatto, un punto da tenere in considerazione, oltre l'energia prodotta dal petrolio, è il mezzo motore che brucia, e il mezzo architetturale (con l'aerodinamica, ecc) che contiene il motore.
Secondo me sarebbe da ripogettare questi mezzi inefficenti, che bruciano petrolio per nulla.
Una cosa che non sopporto è che le case produttrici, costruiscono degli obrobri enormi, SUV, Hammer, per cosa? per l'estetica...
Cambiare mentalità su piccole cose è il primo passo, non la soluzione.[/quote] Ti do pienamente ragione infatti come ho già scritto in più di qualche post, anche se non riusciremo in pochi anni a sostituire tutte le fonti energetiche utilizzate oggi per i vari scopi con le rinnovabili sarebbe opportuno magari ridimensionarne i consumi. Se anche i paesi in via di sviluppo (Cina, Brasile ecc) cominciassero ad utilizzare spropositatamente le risorse come facciamo noi oggi si esaurirebbero tutte in pochissimo tempo. Sarebbe opportuno migliorare l'efficienza dei motori delle auto, dato che hanno un rendimento massimo del 35% (mi sembra di aver letto da qualche parte) e soprattutto puntare sulla ricerca che negli ultimi decenni ha dato buoni risultati in questi campi anche se spesso non ha ricevuto i meriti (o almeno i finanziamenti) per questo lavoro svolto.