Le posizioni della chiesa
(A.S. L'argomento è fortemente soggetto al flame, quindi si pregano di evitare toni troppo alti da ambo le parti e di portare solo interventi costruttivi...)
Quello che mi chiedo leggendo certe cose è: i cristiani si sentono davvero rappresentati da un'istituzione del genere?
http://www.newnotizie.it/2010/04/11/vescovo-di-grosseto-hitler-non-era-pazzo-e-gli-omosessuali-sono-peggio-degli-animali/
http://www.newnotizie.it/2010/04/04/la-pedofilia-si-perdona-laborto-no-parola-della-chiesa/
Io, fossi credente, mi allontanerei fortemente dalla chiesa cattolica del giorno d'oggi... perchè credente è ben diverso da stupido.
Quello che mi chiedo leggendo certe cose è: i cristiani si sentono davvero rappresentati da un'istituzione del genere?
http://www.newnotizie.it/2010/04/11/vescovo-di-grosseto-hitler-non-era-pazzo-e-gli-omosessuali-sono-peggio-degli-animali/
http://www.newnotizie.it/2010/04/04/la-pedofilia-si-perdona-laborto-no-parola-della-chiesa/
Io, fossi credente, mi allontanerei fortemente dalla chiesa cattolica del giorno d'oggi... perchè credente è ben diverso da stupido.
Risposte
"Alina8":
Prendere la Bibbia alla lettera è la cosa più sbagliata che si può fare.
Ok, va bene. Ciò significa che va interpretata. Il problema, ora, è chi la interpreta e come la interpreta.
Con un po' di fantasia e dicendo che si tratta di metafore si può far discendere di tutto dalla Bibbia.
Da quel che ho capito (correggetemi se sbaglio) la chiesa cristiana cattolica (al contrario di molte chiese cristiane protestanti) proibisce al fedele di interpretare la Bibbia da solo e lo obbliga ad adeguarsi all'interpretazione ufficiale di qualche organo ecclesiastico (non saprei di preciso quale), giusto?
In tal modo qualsiasi incoerenza e violenza descritta nella Bibbia può essere giustificata ed anche ricondotta ad un insegnamento moralmente accettabile.
Tutto ciò è un po' contorto, non vi sembra? Per la mia modesta opinione, una teoria scientifica contorta a tal punto non sarebbe stata nemmeno presa in considerazione.
Vorrei che molti cattolici praticanti si chiedessero: se non aveste saputo nulla di alcuna religione fino 18 anni e solo allora vi avessero parlato delle varie religioni, veramente avreste creduto a tutto ciò? Non so voi, ma la risposta che io personalmente mi sono dato è no.
"Alina8":
Non hai afferrato ciò che volevo dire.
Ricapitoliamo, così magari finalmente "afferro"...
La versione originale (Giudici): Iefte trucida la (unica) figlia per ringraziare Dio di averlo fatto vincere in battaglia.
Iefte fece voto al Signore e disse:«Se tu mi dài nelle mani gli Ammoniti, la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l'offrirò in olocausto». Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore glieli diede nelle mani. Egli li sconfisse da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti. Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie. Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».....Ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto.
Il commento CEI: tutti i libri della Bibbia, con tutte le loro loro parti, contengono verità divinamente rivelate, sono ispirati dallo Spirito Santo e hanno Dio per autore.
Le verità divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute ed espresse, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo. La Santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perchè scritti per ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa. Per la composizione dei Libri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo Egli in essi e per loro mezzo, scrivessero, come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva fossero scritte.
Eppure, ciononostante:
Prendere la Bibbia alla lettera è la cosa più sbagliata che si può fare.
Quindi la Bibbia, che "ha come autore lo Spirito Santo", dice cose "vere e sincere", però, allo stesso tempo, può dire altro da quello che c'è scritto.
Per esempio, se nella Bibbia c'è scritto (come effettivamente è) che "Iefte ha assassinato la figlia", l'episodio potrebbe essere interpretato nel senso che, che so, "Iefte e la figlia si sono fatti una lunga passeggiata al mare".

Allo stesso modo, se nella Bibbia c'è scritto (come effettivamente è) che "Dio ha ucciso tutti i primogeniti egiziani", il tutto può significare che, che so, "l'Egitto è il posto ideale per fare immersioni subacquee".


Ora, visto che la Bibbia da sola non basta, ma che si tratta di stabilire caso per caso le corrette interpretazioni (che possono anche essere molto diverse se non addirittura contrarie alla lettera), restano da risolvere alcuni problemini:
1. Chi decide le interpretazioni "corrette" da dare?
2. Che differenza c'è tra la Bibbia e, putacaso, il Libro delle risposte?
http://rcslibri.corriere.it/sonzogno/_m ... sposte.htm
3. Che differenza c'è tra la Bibbia e l'alfabeto?
SIMPLICIO - La Bibbia non si è acquistata sí grande autorità se non per la forza delle sue dimostrazioni e della profondità de i suoi discorsi: ma bisogna intenderla, e non solamente intenderla, ma aver tanta gran pratica ne' suoi libri, che se ne sia formata un'idea perfettissima, in modo che ogni suo detto vi sia sempre innanzi alla mente; perché e' non ha scritto per il volgo, né si è obligato a infilzare i suoi silogismi col metodo triviale ordinato, anzi, servendosi del perturbato, ha messo talvolta la prova di una proposizione fra testi che par che trattino di ogni altra cosa: e però bisogna aver tutta quella grande idea, e saper combinar questo passo con quello, accozzar questo testo con un altro remotissimo; ch'e' non è dubbio che chi averà questa pratica, saprà cavar da' suoi libri le dimostrazioni di ogni scibile, perché in essi è ogni cosa.
SAGREDO - Io ho un libretto assai piú breve della Bibbia, nel quale si contengono tutte le scienze, e con pochissimo studio altri se ne può formare una perfettissima idea: e questo è l'alfabeto; e non è dubbio che quello che saprà ben accoppiare e ordinare questa e quella vocale con quelle consonanti o con quell'altre, ne caverà le risposte verissime a tutti i dubbi e ne trarrà gli insegnamenti di tutte le scienze e di tutte le arti, in quella maniera appunto che il pittore da i semplici colori diversi, separatamente posti sopra la tavolozza, va, con l'accozzare un poco di questo con un poco di quello e di quell'altro, figurando uomini, piante, fabbriche, uccelli, pesci, ed in somma imitando tutti gli oggetti visibili, senza che su la tavolozza sieno né occhi né penne né squamme né foglie né sassi.
Non me ne voglia Galileo!

Ciao,
L.
Non hai afferrato ciò che volevo dire. Come è stato sempre detto la Bibbia è stata ispirata da Dio ma a scriverla sono stati uomini che, probabilmente hanno interpretato segni come l'uccisione dei primogeniti egiziani, "punizioni" di Dio, quanto lo stesso cristianesimo dice che le disgrazie dell'uomo (malattie, lutti ecc...) non sono assolutamente punizioni divine. Prendere la Bibbia alla lettera è la cosa più sbagliata che si può fare. Esempio quel sole che si fermò in una delle pagine della Bibbia sappiamo (oltre i danni...) che fu presa alla lettera e sappiamo quanto quell'interpretazione era sbagliata...
Tentativi di risposta:
Il dramma di Iefte: non vuole edificare, ma commuovere; il lettore non è chiamato a giudicare, né ad approvare o a condannare, il racconto invita piuttosto a partecipare all’esperienza crocifiggente dell’amore di un padre verso sua figlia. Occorre che il lettore si estranei momentaneamente dal suo orizzonte etico che soppesa le vicende per entrare nel mondo della narrazione. In questo modo si arricchirà in contatto con il testo.
Sento un gran rumore di unghie su specchi...

Io "l'invito a partecipare all’esperienza crocifiggente dell’amore di un padre verso sua figlia" lo rispedisco senz'altro al mittente: un padre che accoppa sua figlia "per ringraziare dio" è un criminale, uno psicopatico, un fanatico. Oggi chiunque facesse una cosa come quella di Iefte verrebbe condannato all'ergastolo. E giustamente. Prova a pensare se la Franzoni dicesse di aver assassinato il povero Gioele "per ringraziare dio".

Però l'indicazione "occorre che il lettore si estranei momentaneamente dal suo orizzonte etico" è significativa: chi crede in una religione è in grado di "estraniarsi dal proprio orizzonte etico". In altre parole, di sospendere il giudizio. Non c'è altro modo, per un credente, di accettare cose come miracoli, resurrezioni, transustanziazioni (tutte cose che, al lume della ragione, sono mostruose) se non "grazie" a questa sospensione di razionalità. (E si sa: il sonno della ragione genera mostri...)
Ancora una volta, i credenti sono immuni da critiche condotte sul piano razionale: il "fanatismo" (da "fanum", "tempio") è un rischio insito in ogni religione.
Soprattutto, ecco perché ritengo che un'etica fondata sulla religione non sia auspicabile: non solo per il motivo (ovvio) che non è per nulla chiaro quale religione scegliere, ma soprattutto perché chi ritiene la propria morale fondata su Dio rischia di mettersi "al di là del bene e del male": "Dio me l'ha ordinato". Gli inquisitori, quando bruciavo vivi eretici e streghe, erano in pace con la propria coscienza, ne sono convinto: era "Dio" che lo voleva, loro "si limitavano a eseguire gli ordini".
Invece chi fonda la sua morale non su Dio, ma sull'uomo, tende a essere molto più circospetto, e soprattutto, a non voler elevare le proprie convinzioni personali (necessariamente provvisorie, e sempre soggette al dubbio) al rango di verità universali.
E ancora: visto che succede a ritenere "vero" e "divinamente ispirato" un testo scritto millenni fa da uomini primitivi (nel caso della bibbia, da pastori mediorientali)? Poi tocca arrampicarsi sugli specchi per tentare (pateticamente) di giustificare quelle che ai nostri occhi appaiono delle manifeste mostruosità. Ecco una delle ragioni per cui penso che fare a meno di un testo "sacro" sia decisamente più economico...
Ciao,
L.
"Sergio":
Epoche e culture diverse hanno avuto etiche diversissime, al punto che anche un principio apparentemente scontato e universale come "non uccidere" non è mai stato tale. [...] Un esempio che considero classico: è stato molto spesso lecito uccidere l'"altro" (l'appartenente ad un'altra comunità, o a un'altra religione, oppure il dissidente, la "strega" ecc.) [...].
Aggiungo che molte religioni prevedevano sacrifici umani: chi compiva un sacrificio umano "in nome di dio" era, dunque, considerato un uomo pio e rispettoso degli dei.
Non sto parlando solo dei Maya. Ma anche nella Bibbia si descrivono e si ammettono sacrifici umani.
Nei Giudici, per esempio, Iefte assassina la figlia per ringraziare Dio di averlo fatto vincere in battaglia.
Iefte fece voto al Signore e disse:«Se tu mi dài nelle mani gli Ammoniti, la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l'offrirò in olocausto». Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore glieli diede nelle mani. Egli li sconfisse da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti. Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie. Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».....Ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto.
Di esempi così ce ne sono parecchi. Basti pensare al genocidio della Pasqua (ebraica), in cui ogni primogenito egiziano (bestie comprese!) viene ucciso dall'angelo (!) sterminatore.
Ecco, ne approfitto per dire una delle tante ragioni per cui io non sono cristiano. Pretendere che un testo come quello che ho riportato sia "parola di Dio" (e non invece un testo violento, primitivo e superato, come penso io) mi ripugna.
La versione ufficiale CEI della Bibbia commenta imperterrita:
Le verità divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute ed espresse, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo. La Santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perchè scritti per ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa. Per la composizione dei Libri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo Egli in essi e per loro mezzo, scrivessero, come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva fossero scritte.
Ciao,
L.
A mio parere se una persona è convinta di un ideale, concetto, o qualsivoglia altra cosa, è logico che la ritenga assoluta.
Cosa ben diverso è il rispetto per le opinioni altrui. Per me l'aborto è omicidio punto. Per un tu ipotetico non lo è, anzi...ma non per questo non devo rispettare l'opinione diversa.
Cosa ben diverso è il rispetto per le opinioni altrui. Per me l'aborto è omicidio punto. Per un tu ipotetico non lo è, anzi...ma non per questo non devo rispettare l'opinione diversa.
"Alina8":
Se ci fosse un referendum "Legalizziamo l'omicidio" voteresti sì perché ci deve essere libera scelta? È questo il principio su cui mi baso...
Per la precisione, in Italia, oggi, non potrebbe esserci alcun referendum né alcuna legge di quel tipo. Primo, perché il referendum è solo abrogativo. Secondo (e più importante), perché esiste la Costituzione, che limita la sovranità popolare: ogni legge (su cui si vota) deve essere compatibile con la Costituzione (su cui non si vota più). Una legge che legalizzasse l'omicidio verrebbe bocciata all'istante dalla Corte Costituzionale, e sarebbe perciò nulla.
Questo per dirti che la democrazia (che, come tutte le cose umane, non è perfetta) è una cosa seria: esistono "contrappesi" a garanzia di tutti.
In ogni caso, è chiaro quello che dici. Tu dici che per te l'aborto è un omicidio, e se si votasse in proposito, tu voteresti contro. Questa posizione, che non condivido, è perfettamente legittima. È normale avere idee diverse: ciascuno la pensa come vuole. Non ti seguirei più, però, se tu dicessi che l'aborto è in assoluto un omicidio, e che quindi va impedito sempre e comunque, indipendentemente da quello che pensano gli altri.
Non è una differenza da poco: il primo punto di vista (relativista, che ammette opinioni diverse, tutte legittime) è compatibile con la democrazia. Il secondo (che si basa sulla presunta conoscenza della verità assoluta) no.
La democrazia, dice Zagrebelsky, è per sua natura relativista.
E chi è che, oggi, tuona contro il relativismo, e lo definisce "male del secolo"?
Ciao,
L.
"Alina8":
Ritornando però alle tre posizioni sull'aborto, è vero hai ragione. Però per me si tratta di una questione di coscienza. Se si ritornasse al voto per quanto riguarda l'aborto non riuscirei a votare Sì, perché per me è legalizzare un omicidio.
In una democrazia il voto è libero: se si dovesse tornare al voto, tu voteresti per impedire l'aborto a tutte le donne, sempre e comunque. Io voterei diversamente: non per imporlo a qualche donna in certe condizioni, ma per lasciare a ciascuna donna libertà di scelta. Ci conteremmo, e la minoranza dovrebbe rispettare quanto stabilito dalla maggioranza. Sono le leggi della democrazia, queste.
"Alina8":
Se poi San Tommaso era favorevole all'aborto fatti suoi...per me questa sua opinione è sbagliata, come sbagliate sono state le crociate, l'Inquisizione eccetera eccetera.
Io la vedo così. Ammesso che la "verità" (sulla vita; sull'origine dell'universo e dell'uomo; sull'esistenza di qualcosa dopo la morte; ...) sia conoscibile dall'uomo, nessun uomo la conosce con sicurezza assoluta. Nessuno, nemmeno il papa. Tutti abbiamo le nostre idee e i nostri punti di vista. La convivenza umana ci pone di fronte a problemi difficili, e la democrazia, con tutti i suoi limiti, permette di affrontarli con soluzioni di compromesso. Parafrasando Einstein, chi si erge a unico depositario della verità, viene travolto dalle risate degli dei...

E' qui l'errore di concetto, si tratta solo di legalizzare la libera scelta... perchè la tua coscienza deve diventare, con l'imposizione, la coscienza di tutti?
Se ci fosse un referendum "Legalizziamo l'omicidio" voteresti sì perché ci deve essere libera scelta? È questo il principio su cui mi baso...
"Alina8":
Ritornando però alle tre posizioni sull'aborto, è vero hai ragione. Però per me si tratta di una questione di coscienza. Se si ritornasse al voto per quanto riguarda l'aborto non riuscirei a votare Sì, perché per me è legalizzare un omicidio.
E' qui l'errore di concetto, si tratta solo di legalizzare la libera scelta... perchè la tua coscienza deve diventare, con l'imposizione, la coscienza di tutti?
@Sergio
Innanzitutto grazie
.
Ritornando però alle tre posizioni sull'aborto, è vero hai ragione. Però per me si tratta di una questione di coscienza. Se si ritornasse al voto per quanto riguarda l'aborto non riuscirei a votare Sì, perché per me è legalizzare un omicidio.
Se poi San Tommaso era favorevole all'aborto fatti suoi...per me questa sua opinione è sbagliata, come sbagliate sono state le crociate, l'Inquisizione eccetera eccetera.
Innanzitutto grazie


Ritornando però alle tre posizioni sull'aborto, è vero hai ragione. Però per me si tratta di una questione di coscienza. Se si ritornasse al voto per quanto riguarda l'aborto non riuscirei a votare Sì, perché per me è legalizzare un omicidio.
Se poi San Tommaso era favorevole all'aborto fatti suoi...per me questa sua opinione è sbagliata, come sbagliate sono state le crociate, l'Inquisizione eccetera eccetera.
Considerare l'embrione una persona umana determina problemi come quelli che hai posto tu, e sui quali non mi risulta che ci sia una posizione ufficiale della CC.
Ma permettimi di dire che, per me, non è questo il punto: se un prete cattolico ritiene giusto o meno dire una messa per gli embrioni non nati, sono fatti suoi.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/24160
Ti riporto questo frammento, che condivido (meno il riferimento alla "legge naturale", che non è ben chiaro che cosa sia, né dove stia scritta):
La democrazia è, diceva Churchill, "il peggiore dei regimi, eccettuati tutti gli altri".
Ciao,
L.
Ma permettimi di dire che, per me, non è questo il punto: se un prete cattolico ritiene giusto o meno dire una messa per gli embrioni non nati, sono fatti suoi.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/24160
Ti riporto questo frammento, che condivido (meno il riferimento alla "legge naturale", che non è ben chiaro che cosa sia, né dove stia scritta):
Sulla vita dell’embrione non vedo alternative ad applicare il metodo democratico. Affermare che l’embrione è una persona e non può essere soppresso significa battersi perché questa posizione venga condivisa da un numero sempre maggiore di persone: ma in una società divisa ci si conta e si decide. Chi perde continuerà la sua battaglia per diventare la maggioranza di domani. E nel frattempo, se ritiene che una legge violi la legge naturale, farà ricorso all’obiezione di coscienza assumendosi la responsabilità personale di questa scelta
La democrazia è, diceva Churchill, "il peggiore dei regimi, eccettuati tutti gli altri".

Ciao,
L.
OT (ma non troppo)
@Lorenzo Pantieri:
Cosa la chiesa dica sull'aborto, ufficialmente e/o per mezzo dei suoi rappresentanti, mi era noto. Intendevo lanciare una piccola provocazione, ma contemporaneamente sapere se veramente c'è una posizione ufficiale della chiesa (o in merito, un consenso fra i suoi massimi esponenti) relativamente a:
. "se l'essere umano è tale fin dal concepimento (unione ovulo-spermatozoo), il feto abortito, spontaneamente o meno, viene sepolto, si fa una messa, o cosa?"
E qui si può vedere l'interessante discussione citata da Sergio. Ma la mia provocazione intendeva andare oltre quello che viene detto nella discussione sopraccitata, infatti:
- "visto che accade molto spesso che un ovulo fecondato non si posizioni, e la donna ha le mestruazioni comunque, ne consegue che un incredibile numero di esseri umani sono finiti nei tampax e quindi nella spazzatura, o nel gabinetto, oppure altrove... cosa deve fare la chiesa, una messa e via? O meglio, ha mai pensato al fatto che questa è una conseguenza della sua definizione di essere umano?"
Scusate la brutalità, non voglio offendere nessuno, ma semmai offrire spunto di riflessione ai cattolici. E qui la pianto davvero.
EOT
@Lorenzo Pantieri:
Cosa la chiesa dica sull'aborto, ufficialmente e/o per mezzo dei suoi rappresentanti, mi era noto. Intendevo lanciare una piccola provocazione, ma contemporaneamente sapere se veramente c'è una posizione ufficiale della chiesa (o in merito, un consenso fra i suoi massimi esponenti) relativamente a:
. "se l'essere umano è tale fin dal concepimento (unione ovulo-spermatozoo), il feto abortito, spontaneamente o meno, viene sepolto, si fa una messa, o cosa?"
E qui si può vedere l'interessante discussione citata da Sergio. Ma la mia provocazione intendeva andare oltre quello che viene detto nella discussione sopraccitata, infatti:
- "visto che accade molto spesso che un ovulo fecondato non si posizioni, e la donna ha le mestruazioni comunque, ne consegue che un incredibile numero di esseri umani sono finiti nei tampax e quindi nella spazzatura, o nel gabinetto, oppure altrove... cosa deve fare la chiesa, una messa e via? O meglio, ha mai pensato al fatto che questa è una conseguenza della sua definizione di essere umano?"
Scusate la brutalità, non voglio offendere nessuno, ma semmai offrire spunto di riflessione ai cattolici. E qui la pianto davvero.
EOT
"Rggb":
non ne so assolutamente nulla di cosa dica la CC in questi casi, qualcuno ne sa di più?
Per sapere la posizione ufficiale che oggi la CC ha sull'aborto basta aprire il Catechismo.
2270 La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita.
2271 Fin dal primo secolo la Chiesa ha dichiarato la malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non è mutato. Rimane invariabile. L'aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale.
2273 Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano innocente rappresenta un elemento costitutivo della società civile e della sua legislazione.
I diritti inalienabili della persona dovranno essere riconosciuti e rispettati da parte della società civile e dell'autorità politica; tali diritti dell'uomo non dipendono né dai singoli individui, né dai genitori e neppure rappresentano una concessione della società e dello Stato: appartengono alla natura umana e sono inerenti alla persona in forza dell'atto creativo da cui ha preso origine. [...] Come conseguenza del rispetto e della protezione che vanno accordati al nascituro, a partire dal momento del suo concepimento, la legge dovrà prevedere appropriate sanzioni penali per ogni deliberata violazione dei suoi diritti.
http://www.vatican.va/archive/catechism ... 2a5_it.htm
La posizione che oggi la CC sull'aborto è, come si vede, chiarissima. Però osservo quanto segue.
1. Non è vero che la chiesa ha sempre avuto un atteggiamento "costante" e "immutabile" circa l'aborto. Come ho già detto, San Tommaso (dottore della chiesa) era di idee diverse: l'anima razionale verrebbe infusa (per Tommaso) solo dopo che il feto è stato formato. La posizione attuale della CC in materia di aborto è dunque (cito Umberto Eco, che dell'Aquinate è un fine conoscitore), un ribaltamento della tradizione (cattolica).
http://www.cdbcassano.it/dottrina_tommaso.htm
2. La trattazione dell'aborto è collocata nel catechismo nella sezione dedicata al (quinto, per i cattolici) comandamento "Non uccidere". Ora, aggiungere la parola "innocente" (come fa la CC oggi) muta la sostanza del comandamento. Un conto è infatti comandare (come fa testualmente la bibbia) di "non uccidere". Un conto è invece dire che non si deve "uccidere l'innocente". La differenza è evidente. Per esempio, la pena di morte (che il vaticano ha abolito solo nel 2001!) è compatibile con la versione modificata, ma non con quella originale. E infatti:
2267 L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.
La CC modifica i comandamenti biblici a suo uso e consumo. (Del resto, il secondo comandamento originale lo ha semplicemente cancellato). La CC fa quello che le pare: del resto, come depositaria della Verità, nessuno dovrebbe eccepire alcunché.
3. Ecco il fondamentalismo: "l'autorità politica dovrà riconoscere e rispettare i diritti inalienabili alla vita", ovvero, in altre parole, "l'autorità politica dovrà fare tutto quello che la CC ritiene giusto in materia di aborto (e di tutto il resto, naturalmente)".

Si noti quell' "appartengono alla natura umana".
La CC, secondo il catechismo, non esprimerebbe una posizione parziale, un punto di vista sì legittimo, ma da confrontare con tutti gli altri, altrettanto legittimi. No: la CC parla "a nome della natura umana", di cui detiene (essa sola) la conoscenza veritiera, e quindi il suo non è un semplice punto di vista, ma una verità universale che tutti, come tale, devono seguire.
Ora, quel riferimento alla "natura umana" è una trappola che serve a giustificare l'imposizione del proprio punto di vista spacciandolo per "universale".
Storicamente, infatti, non c'è nessun accordo unanime su che cosa sia la natura umana.
I nazisti, per esempio, consideravano giusto uccidere gli handicappati perché è "naturale" che gli uomini più deboli soccombano e quelli più forti sopravvivano. Se questo ci sembra terribile e disumano non è per la natura violata, ma ancora una volta, per la nostra cultura.
Ciao,
L.
"Sergio":
Quanto a me, vorrei dire una parolina a Alina8....
prego

C'è altro che voglio aggiungere - e poi mi cheto sull'argomento del tema aborto si/no per non finire troppo fuori tema.
Secondo il concetto espresso da alcuni l'essere umano diventa tale, ovvero si forma, nel momento del concepimento, diciamo quando un ovulo è fecondato. La posizione della chiesa cattolica è questa?
Se la risposta è "sì", come si dovrebbe comportare la famiglia e/o la comunità cattolica nei casi di aborto spontaneo, sopratutto nelle prime settimane di gravidanza? Va fatto un funerale, le spoglie vanno seppellite? E quando l'ovulo fecondato non resiste o comunque non si ha gravidanza, e la donna ha le mestruazioni, che si fa?
Scusate la domanda, in parte provocatoria ma comunque seria: non ne so assolutamente nulla di cosa dica la CC in questi casi, qualcuno ne sa di più?
Secondo il concetto espresso da alcuni l'essere umano diventa tale, ovvero si forma, nel momento del concepimento, diciamo quando un ovulo è fecondato. La posizione della chiesa cattolica è questa?
Se la risposta è "sì", come si dovrebbe comportare la famiglia e/o la comunità cattolica nei casi di aborto spontaneo, sopratutto nelle prime settimane di gravidanza? Va fatto un funerale, le spoglie vanno seppellite? E quando l'ovulo fecondato non resiste o comunque non si ha gravidanza, e la donna ha le mestruazioni, che si fa?
Scusate la domanda, in parte provocatoria ma comunque seria: non ne so assolutamente nulla di cosa dica la CC in questi casi, qualcuno ne sa di più?
Me ne farò una ragione, sarà dura ma cercherò...
@ Luca e @melia
Proprio perché non voglio iniziare adesso a far polemica preferisco non rispondere e non aggiungere più nulla in proposito, se non che mi mi avete molto deluso.
Proprio perché non voglio iniziare adesso a far polemica preferisco non rispondere e non aggiungere più nulla in proposito, se non che mi mi avete molto deluso.
molto interessante quello che dici sergio, effettivamente non avevo mai individuato questa terza posizione, o comunque non la avevo riconosciuta come tale.
Voglio ribaride anche io questa mancanza di simmetria nelle due posizioni (principali), questo però non è sufficiente per dire che la posizione pro aborto sia lecita e l'altra no perchè la limita la libertà individuale. Bisogna vedere se la prima può causare instabilità sociale, per il solito buon principio secondo il quale "la mia libertà di agiutare i pugni è limitata dal naso del mio vicino".
Per rispondere ad Alina: perchè si è scelto 3 mesi, perchè non 4 o 2? Bella domanda. Io ricordo di aver letto da qualche parte questi criteri e personalmente mi avevano convinto, sarebbe molto interessante per la discussione se qualcuno li trovasse e li linkasse qui, io non sono riuscito. Sicuramente sarebbero una buona fonte per formarsi un'idea senza appoggiarsi esclusivamente a preconcetti.
Tu credi che già il concepimento sia la nascita della vita? E allora perchè non 5 minuti prima? o 10? Perchè non due persone fertili vicina una all'altra? Potenzialmente hanno la possibilità di avere una rapporto e generare un altro essere vivente. Il fatto che non lo facciano è un omicidio? Cosa c'è di tanto e sacro nel rapporto sessuale? Il mio prof di religione del liceo mi rispondeva che c'era "l'amore", e allora quelli nati per un palloncino bucato o per uno stupro non sono persone?
Voglio ribaride anche io questa mancanza di simmetria nelle due posizioni (principali), questo però non è sufficiente per dire che la posizione pro aborto sia lecita e l'altra no perchè la limita la libertà individuale. Bisogna vedere se la prima può causare instabilità sociale, per il solito buon principio secondo il quale "la mia libertà di agiutare i pugni è limitata dal naso del mio vicino".
Per rispondere ad Alina: perchè si è scelto 3 mesi, perchè non 4 o 2? Bella domanda. Io ricordo di aver letto da qualche parte questi criteri e personalmente mi avevano convinto, sarebbe molto interessante per la discussione se qualcuno li trovasse e li linkasse qui, io non sono riuscito. Sicuramente sarebbero una buona fonte per formarsi un'idea senza appoggiarsi esclusivamente a preconcetti.
Tu credi che già il concepimento sia la nascita della vita? E allora perchè non 5 minuti prima? o 10? Perchè non due persone fertili vicina una all'altra? Potenzialmente hanno la possibilità di avere una rapporto e generare un altro essere vivente. Il fatto che non lo facciano è un omicidio? Cosa c'è di tanto e sacro nel rapporto sessuale? Il mio prof di religione del liceo mi rispondeva che c'era "l'amore", e allora quelli nati per un palloncino bucato o per uno stupro non sono persone?