Cani e cuccioli
"Sulla carta di un ristorante cinese che si rispetti non può mancare
il filetto di San Bernardo, tra tutti il più prelibato secondo la
ricerca del circolo francese Cyclope. Ad allarmare gli animalisti
e gli amanti dei cani sono i numerosi allevamenti moltiplicatisi
in Cina negli ultimi anni ed indirizzati alla produzione di carne canina.
I San Bernardo verrebbero uccisi con scariche elettriche trasmesse attraverso
un'asta metallica infilata in gola.
Questo metodo comporta un'ora di sofferenza per l'animale, che
viene poi scuoiato vivo come vuole la tradizione."
Il virgolettato non e' mio ma fa il paio con la storia penosissima
dei cuccioli di foca canadesi ( o delle oche francesi ingozzate fino alla morte).
Con una differenza pero':
quella dei piccoli di foca la conoscono tutti,quella dei cani
San Bernardo non la sa nessuno o la si ignora (volutamente?).
Vuoi vedere che anche qui c'entra ( attenti all'apostrofo!) la
politica ?
Il sempre vostro karl
il filetto di San Bernardo, tra tutti il più prelibato secondo la
ricerca del circolo francese Cyclope. Ad allarmare gli animalisti
e gli amanti dei cani sono i numerosi allevamenti moltiplicatisi
in Cina negli ultimi anni ed indirizzati alla produzione di carne canina.
I San Bernardo verrebbero uccisi con scariche elettriche trasmesse attraverso
un'asta metallica infilata in gola.
Questo metodo comporta un'ora di sofferenza per l'animale, che
viene poi scuoiato vivo come vuole la tradizione."
Il virgolettato non e' mio ma fa il paio con la storia penosissima
dei cuccioli di foca canadesi ( o delle oche francesi ingozzate fino alla morte).
Con una differenza pero':
quella dei piccoli di foca la conoscono tutti,quella dei cani
San Bernardo non la sa nessuno o la si ignora (volutamente?).
Vuoi vedere che anche qui c'entra ( attenti all'apostrofo!) la
politica ?
Il sempre vostro karl
Risposte
ti ringrazio adesso so che vale la pena leggerlo(nonostante le 400 pagine!!) , non ho letto tutto il tuo post, quando lo farò scrivo qualche commento
Di nulla e a presto!

P.S.
Secondo me puoi farlo fuori in meno di una settimana...il libro...





ti ringrazio adesso so che vale la pena leggerlo(nonostante le 400 pagine!!)
, non ho letto tutto il tuo post, quando lo farò scrivo qualche commento

Ciao !Certo...allora Jeremy Rifkin come penso tu sappia è un economista: il suo campo di studio è l'impatto dell'innovazione scientifica e tecnologica sull'economia, sulla società, sull'ambiente e sul lavoro.
Il libro di per sè è di facile lettura e scorrevole ma quanto a contenuto...è un libro da prendere con le pinze...ha infatti una visione troppo catastrofista e pessimista.
L'idea di base è che tutto è soggetto alla legge dell'entropia compresa l'economia...il libro si apre con una storia di due paginette che dipinge lo scenario della nostra terra nel 2035 e come già potrai intuire non è dei migliori...da qui poi introduce il problema del cambiamento climatico, delle alluvioni e delle siccità, dell'effetto serra e degli effetti sulla natura, il problema dell' industrializzazione che ha portato benefici a breve termine a discapito della terra e della natura e della loro sopravvivenza a lungo termine...propone quindi una nuova visione del mondo:la visione entropica del mondo che dovrebbe promuovere una scienza empatica cioè una scienza più legata alla natura piuttosto che al suo sfruttamento.
A parere di Rifkin la seconda legge della termodinamica si applica al solo mondo fisico,dunque qualunque cosa tu faccia è di fatto soggetta al degrado...ma il mondo spirituale, non è soggetto a questa regola in quanto non è materia...dunque più tu sei materialista più sei causa di degrado, più sei legato allo spirito (cioè dovresti rinunciare a quasi tutto ciò di tecnologico che esiste...compreso un semplice condizionatore d'aria per intenderci) più la terra avrà possibilità di vivere a lungo (ricordati che la sua fine è segnata sempre dall'entropia). Secondo Rifkin le persone credono in una sorta di legge del progresso continuo, cioè in un sistema che va sempre più verso l'ordine ma non c'è stata sempre questa visione a suo dire in quanto i Greci credevano che l'uomo avesse già dentro di se i germi della decadenza, quindi per i Greci valeva l'equazione PROGRESSO=DEGRADO (per esempio il migliore sistema politico secondo Platone era quello che non subiva alcun cambiamento...)Anche nel medioevo non c'era una concezione materialista, si tendeva piuttosto a ricercare la salvezza.
Il cambio di pensiero è avvenuto nell'illuminismo quando Jacques Turgot guarda la storia sotto un'ottica diversa: CAMBIAMENTO=PROGRESSO.
Questa è l'equazione base del pensiero moderno....Rifkin passa quindi a discutere della visione meccanicista del mondo:questa è dovuta al modo di pensare di Bacone, Cartesio, Isaac Newton:il primo è un pragmatista dunque i fatti secondo lui pemettono di capire il mondo così com'è non come vorresti che fosse; il secondo è in grado di leggere tutto con la matematica che è ordine,precisione e non caos; il terzo applicò le leggi matematiche alla natura:nelle cose esiste un ordine.
Puoi da qui capire che il mondo dei Greci viene rifiutato perchè non matematico e tendente a pensare ad un mondo caotico piuttosto che perfetto e ordinato:la società per raggiungere la perfezione deve seguire le leggi naturali meccaniciste.Fu così che a questo modo di pensare si avvicinarono J.Locke, A.Smith(il lassaiz faire proclamava il non intervento dello stato e che si lasciasse libertà all'individuo nell'agire per raggiungere il proprio interesse personale):l'uomo deve consumare e produrre:più è grande il benessere materiale che consumi, più il mondo ha una struttura ordinata.
A questi pensieri c'è da aggiungere quello di Darwin: la sua teoria presentata ne "L'origine delle specie" fu mal interpretata e diede una mano forte al modello meccanicista: la selezione naturale permette l'avanzamento alla generazione succesiva chi difende meglio il proprio interesse personale...l'evoluzione è un avanzamento verso una struttura ordinata. Questa è l'era meccanicista:è quella che ha la nozione di progresso.
Secondo Rifkin questa visione del mondo (propria dei matematici, della scienza, della tecnologia, del mondo legato alla materia e al progresso ) sta per concludersi (oltre al fatto che per lui è errata e hanno ragione i Greci).
Quindi Rifkin spiega più dettagliatamente cosa sia la legge dell'entropia:la prima legge della termodinamica afferma che nulla si crea,nulla si distrugge ma tutto si trasforma; la seconda legge, non è altro che un limite della prima:ad ogni trasformazione si ha una perdita dell'energia dunque produzione di entropia e perciò disordine.
L'aumento dell'entropia non è altro che aumento del disordine e quindi una diminuzione dell'energia disponibile. Per capire l'entropia:l'acqua che cade dalla diga ha una certa energia potenziale, quando cade perde questa energia e si trasforma in energia cinetica,quindi arriva al terreno raggiungendo l'equilibrio che aveva inizialmente.Questo è lo stato di equilibrio:si ha un'energia vincolata che per essere sfruttata dovrà impiegare una nuova fonte di energia libera disponibile.Altro esempio:il riciclaggio può avvenire solo a spese di altre fonti...insomma qualsiasi tuo miglioramento nel reimpiegare un materiale avverrà sempre a spese di altre fonti e quindi anche se diminusce l'entropia localizzata aumenta l'entropia nell'ambiente circostante.
Presentata così la legge, nei succesivi capitoli la applica ai vari campi umani facendo capire in tal modo che è inutile che la tecnologia si perfezioni,tanto c'è l'entropia dell'ambiente circostante che non fa altro che aumentare e questo a spese della Terra...l'idea conclusiva è dunque quella di seguire il ritmo lento della Natura affinchè i figli e i figli dei nostri figli possano ancora ammirarla o addirittura avere la possibilità di vivere sulla Terra...se ho tempo e se vuoi ti posto i titoli dei capitoli e magari mi chiedi quelli che più ti interessano:potrei postarti un riassunto di qualche riga...francamente però preferirei che lo comprassi; sia che sei d'accordo o contro il suo pensiero è meglio che tu lo legga e ti faccia una tua idea :può essere che involontariamente ne abbia snaturato(snaturare il pensiero di Rifkin vorrebbe dire incorrrere in un paradosso grave
) il suo pensiero(cosa che però non credo: quando l'ho letto non l'ho accettato e un paio di mesi dopo Enrico Bellone nell'editoriale del giornale Le Scienze lo nominava non certamente felice, queste le sue parole:..."In anni più vicini a noi,un opinionista popolare e ascoltato come J.R. ha dato alle stampe un saggio intitolato "Entropia" in cui si condanna l'operato di una banda di "intossicatori"dell'umanità tra i quali spiccano Bacone, Cartesio, Newton, Darwin e Einstein."...forse ti chiederai dov'è l'infelicità...ma forse lo saprai già che Enrico Bellone si è sempre battuto per una ricerca libera e per una diffusione maggiore della cultura e divulgazione scientifica per evitare che poi nella popolazione nascano timori infondati. Purtroppo dal libro di Rifkin traspare questo timore e non capisco se crede veramente sulle sue affermazioni o siano delle forzature fatte da lui per tirare acqua al suo mulino:per intenderci sul capitolo che tratta della salute non fa altro che affermare come le tecnologie ospedaliere abbiano portato le malattie iatrogene o di come le cure chemioterapeutiche sembra che non portino poi così tanti benefici (queste le sue parole: "Le pratiche mediche (sia chemioterapeutiche sia profilattiche) sembra che abbiano contribuito di poco al declino complessivo di mortalità verificatosi negli Stati Uniti a partire dal 1900, perchè si tratta di pratiche introdotte,in molti casi, dieci anni dopo che una netta diminuzione aveva già preso piede, e che comunque nella maggior parte dei casi non hanno effetti rilevabili").
Se avessimo ragionato sempre così,non avremmo dovuto muovere un dito e di conseguenza saremmo dovuti rimanere all'età della pietra...almeno questo è il mio modesto parere...non so il vostro...
P.S.
Spero di essere stato chiaro.
Chiedo scusa a tutti per questo post lunghissimo ma concentrare le idee di un libro di più di 400 pagine non è semplice...in ogni caso se l'avete letto tutto siate felici lo stesso...vi ho allungato la vita di qualche minuto...alla faccia dell'entropia !!!
Il libro di per sè è di facile lettura e scorrevole ma quanto a contenuto...è un libro da prendere con le pinze...ha infatti una visione troppo catastrofista e pessimista.
L'idea di base è che tutto è soggetto alla legge dell'entropia compresa l'economia...il libro si apre con una storia di due paginette che dipinge lo scenario della nostra terra nel 2035 e come già potrai intuire non è dei migliori...da qui poi introduce il problema del cambiamento climatico, delle alluvioni e delle siccità, dell'effetto serra e degli effetti sulla natura, il problema dell' industrializzazione che ha portato benefici a breve termine a discapito della terra e della natura e della loro sopravvivenza a lungo termine...propone quindi una nuova visione del mondo:la visione entropica del mondo che dovrebbe promuovere una scienza empatica cioè una scienza più legata alla natura piuttosto che al suo sfruttamento.
A parere di Rifkin la seconda legge della termodinamica si applica al solo mondo fisico,dunque qualunque cosa tu faccia è di fatto soggetta al degrado...ma il mondo spirituale, non è soggetto a questa regola in quanto non è materia...dunque più tu sei materialista più sei causa di degrado, più sei legato allo spirito (cioè dovresti rinunciare a quasi tutto ciò di tecnologico che esiste...compreso un semplice condizionatore d'aria per intenderci) più la terra avrà possibilità di vivere a lungo (ricordati che la sua fine è segnata sempre dall'entropia). Secondo Rifkin le persone credono in una sorta di legge del progresso continuo, cioè in un sistema che va sempre più verso l'ordine ma non c'è stata sempre questa visione a suo dire in quanto i Greci credevano che l'uomo avesse già dentro di se i germi della decadenza, quindi per i Greci valeva l'equazione PROGRESSO=DEGRADO (per esempio il migliore sistema politico secondo Platone era quello che non subiva alcun cambiamento...)Anche nel medioevo non c'era una concezione materialista, si tendeva piuttosto a ricercare la salvezza.
Il cambio di pensiero è avvenuto nell'illuminismo quando Jacques Turgot guarda la storia sotto un'ottica diversa: CAMBIAMENTO=PROGRESSO.
Questa è l'equazione base del pensiero moderno....Rifkin passa quindi a discutere della visione meccanicista del mondo:questa è dovuta al modo di pensare di Bacone, Cartesio, Isaac Newton:il primo è un pragmatista dunque i fatti secondo lui pemettono di capire il mondo così com'è non come vorresti che fosse; il secondo è in grado di leggere tutto con la matematica che è ordine,precisione e non caos; il terzo applicò le leggi matematiche alla natura:nelle cose esiste un ordine.
Puoi da qui capire che il mondo dei Greci viene rifiutato perchè non matematico e tendente a pensare ad un mondo caotico piuttosto che perfetto e ordinato:la società per raggiungere la perfezione deve seguire le leggi naturali meccaniciste.Fu così che a questo modo di pensare si avvicinarono J.Locke, A.Smith(il lassaiz faire proclamava il non intervento dello stato e che si lasciasse libertà all'individuo nell'agire per raggiungere il proprio interesse personale):l'uomo deve consumare e produrre:più è grande il benessere materiale che consumi, più il mondo ha una struttura ordinata.
A questi pensieri c'è da aggiungere quello di Darwin: la sua teoria presentata ne "L'origine delle specie" fu mal interpretata e diede una mano forte al modello meccanicista: la selezione naturale permette l'avanzamento alla generazione succesiva chi difende meglio il proprio interesse personale...l'evoluzione è un avanzamento verso una struttura ordinata. Questa è l'era meccanicista:è quella che ha la nozione di progresso.
Secondo Rifkin questa visione del mondo (propria dei matematici, della scienza, della tecnologia, del mondo legato alla materia e al progresso ) sta per concludersi (oltre al fatto che per lui è errata e hanno ragione i Greci).
Quindi Rifkin spiega più dettagliatamente cosa sia la legge dell'entropia:la prima legge della termodinamica afferma che nulla si crea,nulla si distrugge ma tutto si trasforma; la seconda legge, non è altro che un limite della prima:ad ogni trasformazione si ha una perdita dell'energia dunque produzione di entropia e perciò disordine.
L'aumento dell'entropia non è altro che aumento del disordine e quindi una diminuzione dell'energia disponibile. Per capire l'entropia:l'acqua che cade dalla diga ha una certa energia potenziale, quando cade perde questa energia e si trasforma in energia cinetica,quindi arriva al terreno raggiungendo l'equilibrio che aveva inizialmente.Questo è lo stato di equilibrio:si ha un'energia vincolata che per essere sfruttata dovrà impiegare una nuova fonte di energia libera disponibile.Altro esempio:il riciclaggio può avvenire solo a spese di altre fonti...insomma qualsiasi tuo miglioramento nel reimpiegare un materiale avverrà sempre a spese di altre fonti e quindi anche se diminusce l'entropia localizzata aumenta l'entropia nell'ambiente circostante.
Presentata così la legge, nei succesivi capitoli la applica ai vari campi umani facendo capire in tal modo che è inutile che la tecnologia si perfezioni,tanto c'è l'entropia dell'ambiente circostante che non fa altro che aumentare e questo a spese della Terra...l'idea conclusiva è dunque quella di seguire il ritmo lento della Natura affinchè i figli e i figli dei nostri figli possano ancora ammirarla o addirittura avere la possibilità di vivere sulla Terra...se ho tempo e se vuoi ti posto i titoli dei capitoli e magari mi chiedi quelli che più ti interessano:potrei postarti un riassunto di qualche riga...francamente però preferirei che lo comprassi; sia che sei d'accordo o contro il suo pensiero è meglio che tu lo legga e ti faccia una tua idea :può essere che involontariamente ne abbia snaturato(snaturare il pensiero di Rifkin vorrebbe dire incorrrere in un paradosso grave

Se avessimo ragionato sempre così,non avremmo dovuto muovere un dito e di conseguenza saremmo dovuti rimanere all'età della pietra...almeno questo è il mio modesto parere...non so il vostro...
P.S.
Spero di essere stato chiaro.
Chiedo scusa a tutti per questo post lunghissimo ma concentrare le idee di un libro di più di 400 pagine non è semplice...in ogni caso se l'avete letto tutto siate felici lo stesso...vi ho allungato la vita di qualche minuto...alla faccia dell'entropia !!!

"Alien":
mi chiedo se alcuni di voi hanno mai letto il libro "Entropia" di Jeremy Rifkin...ALLUCINANTE![]()
è tanto che voglio leggerlo, non è che puoi parlarne un pò?
La carne di cavallo è davvero buona! Però forse preferisco il maiale, poi al terzo posto il bovino e cosi via...
Eh eh


Comunque concordo con cheguevilla: se l'uomo dovesse rinunciare a tutto ciò che non fosse prettamente necessario saremmo all'età della pietra!Concordo pienamente...mi chiedo se alcuni di voi hanno mai letto il libro "Entropia" di Jeremy Rifkin...ALLUCINANTE


La carne di cavallo è davvero buona! Però forse preferisco il maiale, poi al terzo posto il bovino e cosi via... Sapete che in Australia la carne di canguro è un piatto prelibato?
Comunque concordo con cheguevilla: se l'uomo dovesse rinunciare a tutto ciò che non fosse prettamente necessario saremmo all'età della pietra!
Comunque concordo con cheguevilla: se l'uomo dovesse rinunciare a tutto ciò che non fosse prettamente necessario saremmo all'età della pietra!
Ciao!
Scusate se intervengo ma la discussione è interessante...personalmente sono d'accordo con quanto affermato da Cheguevilla...non è possibile fare a meno delle proteine animali che derivano dalla carne,alcune di esse sono essenziali e non si trovano altrove nè possono essere facilmente sostituite(prova a comprare una scatola di amminoacidi...mammamia che prezzi
!
).
Inoltre c'è da considerare il fatto che l'uomo è da millenni che si nutre di essa...privarlo di botto di un qualcosa cui il corpo si è abituato da così tanto tempo potrebbe essere rischioso...mio cugino era vegano e gli ho consigliato di mangiare la carne perchè era sempre stanco, spossato,privo di forze e oltre tutto anemico nel colorito corporeo(sembrava Michael Jackson
)...il perchè?mancava un buon equilibrio tra quelli che sono i carboidrati(che forniscono energia) e proteine (che sono i mattoni dei muscoli)...nel giro di una settimana si è ripreso dal torpore in cui stava e ha riacquistato un colorito salutare,soprattutto nel volto...ora si è ripreso alla grande...quanto al fatto che mangiare esclusivamente i cibi naturali faccia bene bhè...bisogna fare attenzione all'affermazione "cibi naturali":non esiste nulla di naturale nella terra,qualsiasi cosa è contaminata e la cosa più spaventosa(per chi è contro ogni multinazionale
) è che i cibi trattati nell'industria alla fine risultano più curati e meno dannosi per l'uomo...la statistiche che ho letto frettolosamente dovrebbero essere analizzate per bene...per esempio occorre fare attenzione che il campione della popolazione esaminato sia molto grande (altrimenti la statistica perde il suo valore ed è inutile...bisogna vedere se questo numero di vegani è così ampio da poter essere preso in considerazione)e la longevità potrebbe essere viziata da altri fattori che magari non conosciamo(genetici per esempio;qui in Sardegna è pieno di vecchietti ultracentenari che grazie alla dentiera mangiano ancora carne
o se non altro consumano proteine animali in altro modo )..inoltre dalla diffidenza sulla carne,si passa alla diffidenza verso gli ogm che è di fatto ingiustificata(per i vegani ciò che è toccato dall'uomo tecnologico appare impuro,ma non capisco perchè).E' molto meglio saper controllare la natura che lasciarla in balia del caso...la scienza è nata per questo...penso che si debba trovare un giusto equilibrio e non penso che i vegani lo possano insegnare,in quanto si pongono agli estremi loro stessi...detto questo non voglio offendere nessuno e rispetto comunque il loro pensiero(ho due amici che lo sono
)...per me l'importante è che ogni tanto sul piatto mi ritrovi una buona bistecca di cavallo anche se a qualcuno può fare quest'effetto: 
P.S.
Il vegetarianismo ammette l'uso dei prodotti di origine animale come uova,latte e derivati:una dieta del genere non pone problemi nutrizionali in quanto è completa.
Il vegetarianismo puro invece priva non solo di proteine ma anche di vitamina B e di calcio(il minerale non quello dello stadio
):gli eccessi sono pericolosi sia che si propenda per una dieta ricca esclusivamente di carne,sia che si propenda per una dieta rigida come quella vegana.
Avrei qualcosa da ridire anche sul fatto che con una dieta vegana sarebbe possibile sfamare più persone,ma sicuramente vi ho già tediato abbastanza e ve la risparmio... tanto i miei sono solo umili pareri...




Inoltre c'è da considerare il fatto che l'uomo è da millenni che si nutre di essa...privarlo di botto di un qualcosa cui il corpo si è abituato da così tanto tempo potrebbe essere rischioso...mio cugino era vegano e gli ho consigliato di mangiare la carne perchè era sempre stanco, spossato,privo di forze e oltre tutto anemico nel colorito corporeo(sembrava Michael Jackson





P.S.
Il vegetarianismo ammette l'uso dei prodotti di origine animale come uova,latte e derivati:una dieta del genere non pone problemi nutrizionali in quanto è completa.
Il vegetarianismo puro invece priva non solo di proteine ma anche di vitamina B e di calcio(il minerale non quello dello stadio

Avrei qualcosa da ridire anche sul fatto che con una dieta vegana sarebbe possibile sfamare più persone,ma sicuramente vi ho già tediato abbastanza e ve la risparmio... tanto i miei sono solo umili pareri...

non ho letto gli articoli (mi scuserai...), ma non ho difficolta' a credere che il consumo eccessivo di carne possa far male... ma non mi viene in mente niente che in eccesso faccia bene...
"cheguevilla":
Sul fatto che la carne sia dannosa alla salute, ho dei seri dubbi su ciò che dici.
Ho praticato diversi sport a lungo e ora faccio l'allenatore da ormai sei anni e ti assicuro che non ho mai sentito un medico dire che la carne faccia male.
Anzi, prova a chiedere da cosa è composta una dieta equilibrata...
Questo è quello che ho sentito sempre dire anch'io, ma ti invito a leggeri questi articoli in cui sembra che il consumo eccessivo di carne e latticini aumenti l'incidenza dei tumori e malattie cardiovascolari.
http://www.vegan3000.info/DettInfoNutrizionali.asp?Cod=139
http://www.vegan3000.info/DettInfoNutrizionali.asp?Cod=308
http://www.vegan3000.info/DettInfoNutrizionali.asp?Cod=217
http://www.vegan3000.info/DettInfoNutrizionali.asp?Cod=96
In questo articolo,
http://www.vegan3000.info/DettInfoNutri ... sp?Cod=184
si legge che gli uomini non hanno le caratteristiche anatomico-fisiologiche proprie dei carnivori, ma bensì ha le caratteristiche simili a quelle dei primati i quali sono frugivori, si nutrono cioè di frutti.
Gli esseri umani sono frugivori, ovvero una specie “mangiatrice di frutta”.
Infatti, finora, la specie umana è sopravvissuta solo ed esclusivamente nutrendosi di frutta...
Senza offesa per chi ha scritto l'articolo, ma mi sembra più un tema da scuole medie che un articolo scientifico.
Dire che gli uomini sono fruttariani (termine non presente in nessun dizionario) solo perchè non hanno zanne, corna e artigli è come dire che non avendo le ruote l'uomo non può spostarsi.
Senza pretese di scientificità, ma tutte le enciclopedie e i testi di biologia definiscono l'uomo un mammifero onnivoro. Perchè si nutre sia di sostanze vegetali che di sostanze animali.
Non se la prenda il signor Franco Libero Manco se giudico poco attendibile il suo articolo, è solo per un mio vizio culturale.
Tanto più che lo stesso, in una breve autobiografia, sostiene di essere nato nel 1948 e di essere vegetariano dal 1975.
E prima? Vuole forse sostenere che la specie umana si sia evoluta nel 1975 e sia solo allora divenuta fruttariana quando prima era onnivora?
La mia opinione è un po' più materiale...
è veramente necessario? Il documentario che ho postato e molti altri siti che ho visitato sostengono appunto che tutto ciò non è necessario, anzi, è dannoso alla nostra salute
La risposta è semplice. No, non lo è.
Così come non lo è internet, i computers, il telefono, l'automobile, l'energia elettrica, la cultura, la medicina...
Tutte le cose che ho elencato non sono assolutamente necessarie e la dimostrazione è semplice: l'uomo, come tutte le altre specie animali, è sempre vissuto senza.
Non solo, le cose che ho elencato, oltre a molte altre, sono anche dannose alla nostra salute, come pure a quella di tutte le altre specie animali. In termini di inquinamento, sofferenza, etc.
Sul fatto che la carne sia dannosa alla salute, ho dei seri dubbi su ciò che dici.
Ho praticato diversi sport a lungo e ora faccio l'allenatore da ormai sei anni e ti assicuro che non ho mai sentito un medico dire che la carne faccia male.
Anzi, prova a chiedere da cosa è composta una dieta equilibrata...
"blackdie":
[quote="ficus2002"]La vera ipocrisia, è lasciare i lavori sporchi ai macellai. Uccideresti tu gli animali che mangi?
Si. Sai, qui in veneto c'è la tradizione di "copare el mascio "uccidere il maiale" in famiglia in cui si prende e si fanno insaccati,carne,ragu, e non si butta via niente.E questa carne è prorpio buona.

Io invece, no; però questo è un fatto soggettivo.
"giacor86":
l'allevamento intensivo non è causato dalla pura cattiveria umana ma da necessità.
Il punto è proprio questo: è veramente necessario? Il documentario che ho postato e molti altri siti che ho visitato sostengono appunto che tutto ciò non è necessario, anzi, è dannoso alla nostra salute.
E' questo ciò che mi induce a riflettere. Io, come voi, la carne, il latte, le uova, le ho sempre mangiate. Questi fatti, però, mi hanno inducono a rilflettere e a cambiare le mie abitudini. Io do per scontato che le cose che leggo e sento dire nei vari siti e documentari siano veri.
beh intanto come l'uomo ha selezionato le mucche ha purte selezionato le piante da frutto...Senno sai quanto grano ci sarebbe x pannochia?:-D
La vera ipocrisia, è lasciare i lavori sporchi ai macellai. Uccideresti tu gli animali che mangi?[/quote]
Si. Sai, qui in veneto c'è la tradizione di "copare el mascio "uccidere il maiale" in famiglia in cui si prende e si fanno insaccati,carne,ragu, e non si butta via niente.E questa carne è prorpio buona.
"ficus2002":
[quote="cheguevilla"]Il discorso sulla sofferenza è un po' ipocrita, non credi?
La vera ipocrisia, è lasciare i lavori sporchi ai macellai. Uccideresti tu gli animali che mangi?[/quote]
Si. Sai, qui in veneto c'è la tradizione di "copare el mascio "uccidere il maiale" in famiglia in cui si prende e si fanno insaccati,carne,ragu, e non si butta via niente.E questa carne è prorpio buona.

il problema però è naturale... si pone... o ci creiamo tutti un orticello e un allevamentino oppure come facciamo a mangiare? mi spiego meglio. nel mondo siamo tanti. l'allevamento intensivo non è causato dalla pura cattiveria umana ma da necessità. se il latte fosse il latte purissimo proveniente dalla mucca felice abbarbicata lassù in montagna con heidi, una bottiglia di latte da un litro costerebbe 100 €. da qui a dire che sia giusto maltrattare gli animali c'è un abisso, intendiamoci... diciamo però che qualche motivo per cui lo fanno c'è.
"ficus2002":
In realtà io sono contrario agli allevamenti intensivi, non al consumo di carne.
su questo sono d'accordo, le crudelta' vanno evitate...
"desko":
Quindi il criterio è la sofferenza?
Ma allora, uccidere un animale in modo indolore non dovrebbe andar bene?
Io vedo una grande differenza tra cogliere un frutto o una verdura e tenere un'animale chiuso in un allevamento intensivo tutta la vita e sgozzarlo vivo;
In realtà io sono contrario agli allevamenti intensivi, non al consumo di carne.
In ogni caso, io cerco di fare informazione riportando il materiale che trovo in internet; io non scrivo per dirvi quello che potete o dovete mangiare o no. Dato che è stato aperto questo topic su tale argomento, mi sembra giusto riportare le informazioni che ho trovato e che, personalmente, mi hanno fatto molto riflettere.
"cheguevilla":
Se riesci a convincere i lupi a cibarsi di insalata, risolvi i problemi di sofferenze di milioni di pecore e galline.
Almeno i lupi non rinchiudono le loro prede negli allevamenti intensivi.
"cheguevilla":
Il discorso sulla sofferenza è un po' ipocrita, non credi?
La vera ipocrisia, è lasciare i lavori sporchi ai macellai. Uccideresti tu gli animali che mangi?
"cheguevilla":
Nemmeno se mungi il latte a una mucca...
Le mucche da latte
Come conseguenza della manipolazione genetica e della selezione, alcune mucche da latte possono produrre fino a 45 litri di latte al giorno, dieci volte la loro normale capacità. Il peso eccessivo deforma le mammelle e peggiora le lesioni delle gambe e delle anche. Almeno un 20% di questi animali soffre di mastite, un'infiammazione delle mammelle.
Dopo aver passato tre o quattro anni della loro vita, continuamente ingravidate, una volta diventate improduttive, vengono vendute come carne di seconda scelta.
Queste mucche costituiscono spesso la maggior parte dei "downer" (stesi, depressi), parola usata dagli addetti al mestiere per definire quegli animali che spesso così malati o gravemente feriti dalle condizioni estenuanti del trasporto, non riescono a stare in piedi o a camminare. Questi animali, che disturbano le operazioni di raccolta e di macellazione, vengono trascinati via dalla zona operativa. Possono giacere a terra per molte ore, a seconda dell'attività lavorativa dei mattatoi, senza ricevere né acqua né cibo, né tanto meno cure veterinarie. Vivi o morti, alla fine vengono trascinati nel mattatoio con delle catene o trasportati con un carrello elevatore
"cheguevilla":
...o mangi un uovo
Le galline Ovaiole
Le galline ovaiole, quelle cioè geneticamente selezionate per la produzione di uova, vivono in spazi terribilmente ristretti, in file di gabbie di metallo disposte su più piani. Le sbarre di metallo delle gabbie causano lesioni alle zampe e agli artigli, poiché la natura (e nemmeno l'intervento di selezione umano) ha predisposto questi animali a rimanere in piedi per anni su pavimenti di fil di ferro.
Questi animali non possono far altro che deporre uova e cibarsi di mangime in polvere da trasformare in altre uova. Per tutta la vita non vedono mai la luce del sole, non camminano mai e non possono nemmeno mai distendere le ali.
I pulcini maschi delle galline ovaiole (non producendo uova e non essendo adatti alla produzione di carne, se non di seconda scelta e in genere utilizzata per i cibi di animali domestici) sono considerati degli scarti di produzione e, come tali, vengono eliminati gettandoli nei bidoni dell'immondizia, dove muoiono soffocati, o vengono tritati vivi per la produzione di farine animali.
Poiché il 50% circa delle nascite è costituito da maschi, si può ben immaginare la quantità di pulcini maschi che incontrano un'atroce morte il giorno stesso della loro nascita.
Fonte: http://www.divietodaccesso.org/ali8.asp