Così, tanto per cambiare un po'...

Malcolm1
... parliamo di informatica aldilà delle richieste di aiuto e facciamo un simpatico sondaggino.
Allora, desko, vieni qua. Parliamo di MacOS X e Windows Vista: argomenta&delucida.

Risposte
desko
"david_e":

questi due difetti non sono presenti in linux-BSD: gestione avanzata dei permessi a livello di filesystem dell'hd e aggiornamento automatico del software. OS-X è molto sicuro di per se (viene dal BSD un po' reimpastato), non sò lo stato di aggiornamento dei programmi su un computer medio...

In Mac OS X il sistema di aggiornamento funziona come lo hai descritto per Windows: funziona in automatico (disattivabile) solo per i programmi Apple (quindi sistema operativo, con annessi e connessi, iLife, iWork, QuickTime); Per tutti gli altri programmi dipende dai programmi stessi: Office ha un suo programma di gestione dei download, molti altri possono controllare la presenza di aggiornamenti ogni volta che vengono lanciati. Ma, ripeto, dipende dalle scelte fatte dai vari sviluppatori.
Io personalmente credo di avere tutti i software abbastanza aggiornati, sicuramente quelli più importanti, sempre che ne abbia la licenza (per certi software non tutti gli aggiornamenti sono gratuiti).

Malcolm1
"Cheguevilla":
E questa?

[Me ne torno dopo una bella influenza] Ne avevo sentito parlare. Ma la cosa che mi fa riflettere non è il fatto in sé, quanto l'attenzione che gli viene dedicata. La domanda è: per quanto tempo microsoft riuscirà a detenere un monopolio così schiacciante e senza paragoni?
Pregasi evitare risposte idiote quali "il meno a lungo possibile" o "quale monopolio?".

david_e1
"Malcolm":
[quote="Cheguevilla"]E questa?

[Me ne torno dopo una bella influenza] Ne avevo sentito parlare. Ma la cosa che mi fa riflettere non è il fatto in sé, quanto l'attenzione che gli viene dedicata. La domanda è: per quanto tempo microsoft riuscirà a detenere un monopolio così schiacciante e senza paragoni?
Pregasi evitare risposte idiote quali "il meno a lungo possibile" o "quale monopolio?".[/quote]
Per me è questione di pochi anni: il ruolo del computer stà cambiando. Basta un giro ad un centro commerciale per rendersi conto che ormai si và verso una separazione fra il computer inteso come "media center" (film-videogiochi) che si stà via via trasformando in una console e il computer inteso come strumento di lavoro. Chi produce videogiochi o film ha tutto l'interesse che siano utilizzati su piattaforme "sigillate" tipo PlayStation (che tra l'altro ha un OS basato sul kernel di linux) o Xbox, mentre non è pensabile che i "power-users" accettino grandi restrizioni sulle piattaforme da lavoro (tra l'altro restrizioni che risultano assolutamente inutili: alla peggio si potrebbe sempre virtualizzare un Vista e leggere direttamente dalla memoria della macchina virtuale le chiavi dei vari DRM per poi "crackare" film e giochi.) Questo dovrebbe cambiare parecchio il mercato, aprire nuovi scenari etc... non sò dove ho letto che "Vista" sarà l'ultimo OS all-in-one di Microsoft, a detta della stessa Microsoft. E comunque già il Vista rispetto all'XP pone molto l'accento sulla differenza fra la versione "home" e quella "industriale"...

Malcolm1
"david_e":
Questo dovrebbe cambiare parecchio il mercato, aprire nuovi scenari etc... non sò dove ho letto che "Vista" sarà l'ultimo OS all-in-one di Microsoft, a detta della stessa Microsoft. E comunque già il Vista rispetto all'XP pone molto l'accento sulla differenza fra la versione "home" e quella "industriale"...


Anche per motivi commerciali, ovviamente (le licenze "industriali" hanno costi spropositati). Però, gettando l'occhio indietro, è incredibile rendersi conto di come una sola ditta sia riuscita a farla da padrone in maniera così totalizzante. Anche per questo mi infastidisco quando la gente sputtana Windows gratuitamente; con un prodotto veramente scadente non ti conquisti oltre il 90% del mercato.
Però le cose stanno cambiando, il computer sta diventando un centro di intrattenimento integrato (a me, col portatile, hanno venduto pure un telecomando grande come quello del DVD, un sintonizzatore TV e Windows MCE), e i "power users" avranno un loro mercato a parte in cui, probabilmente, le bellezze di Aero o Beryl avranno poca rilevanza.
Sebbene il 13% di questo newsgroup abbia dichiarato di usare Linux, mi chiedo se sia un'alternativa vera a Windows. Finora certamente non lo è stata per i tecnicismi a cui l'utente medio rinuncia volentieri (o che rifugge volontariamente), ma forse potrebbe diventarlo con la scissione di cui prima.
Non ostante ciò, io personalmente credo che i sistemi basati su kernel Linux non siano un'alternativa; forse solo per il fatto che io mi trovo molto più a mio agio in Windows, forse perchè è l'ambiente in cui sono stato svezzato, forse perché sono imbecille, forse perchè mi baso su una sensazione "a pelle", forse perchè trovo brutte sia KDE che GNOME, forse perché l'abitudine è vincente sulla ragione o forse centomila-altre-cose, ma credo che se il mercato cambierà veramente orientamento sarà per l'introduzione di qualcosa di veramente nuovo.
Insomma, Windows ha governato indisturbato l'era delle GUI. Quale sarà il prossimo passo?

superpunk733
Tutto dipende da come giochi nel mercato. Internet Explorer era inferiore a Netscape ma venne incluso in Windows 98... Anche il primo Windows venne distribuito gratuitamente con molte riviste informatiche... eccetera. Comunque, volente o nolente, i sistemi Linux *sono* un'alternativa. Basta voglia di applicarsi. E piano piano la situazione migliorerà... ;-)

david_e1
"Malcolm":
Però, gettando l'occhio indietro, è incredibile rendersi conto di come una sola ditta sia riuscita a farla da padrone in maniera così totalizzante. Anche per questo mi infastidisco quando la gente sputtana Windows gratuitamente; con un prodotto veramente scadente non ti conquisti oltre il 90% del mercato.

Certamente quando la Microsoft lancio il suo Windows 95 (che poi è probabilmente quello che ha segnato l'inizio della windowsizzazione del mercato) esso era una buona alternativa economica a OS-2 e Apple. Certo che 10 anni di monopolio hanno fatto si che la Microsoft perdesse molto del suo interesse nello sviluppo di vere novità. Basta guardare all'IE: escono nuove versioni solo quando c'è un vero concorrente (Netscape o Firefox), altrimenti...

"Malcolm":
Però le cose stanno cambiando, il computer sta diventando un centro di intrattenimento integrato (a me, col portatile, hanno venduto pure un telecomando grande come quello del DVD, un sintonizzatore TV e Windows MCE), e i "power users" avranno un loro mercato a parte in cui, probabilmente, le bellezze di Aero o Beryl avranno poca rilevanza.

Vero il computer stà cambiando, ma Aero-Beryl etc. avranno una certa importanza anche per quelli, come me, che non si sognano neanche minimamente di usare il portatile per vedere un DVD, a giudicare da quanto Microsoft-Apple-Red-Hat e Novel hanno investito su queste tecnologie anche per prodotti "pro" (Red-Hat produce solo prodotti "pro"...)

"Malcolm":
Sebbene il 13% di questo newsgroup abbia dichiarato di usare Linux, mi chiedo se sia un'alternativa vera a Windows. Finora certamente non lo è stata per i tecnicismi a cui l'utente medio rinuncia volentieri (o che rifugge volontariamente), ma forse potrebbe diventarlo con la scissione di cui prima.
Non ostante ciò, io personalmente credo che i sistemi basati su kernel Linux non siano un'alternativa; forse solo per il fatto che io mi trovo molto più a mio agio in Windows, forse perchè è l'ambiente in cui sono stato svezzato, forse perché sono imbecille, forse perchè mi baso su una sensazione "a pelle", forse perchè trovo brutte sia KDE che GNOME, forse perché l'abitudine è vincente sulla ragione o forse centomila-altre-cose, ma credo che se il mercato cambierà veramente orientamento sarà per l'introduzione di qualcosa di veramente nuovo.
Insomma, Windows ha governato indisturbato l'era delle GUI. Quale sarà il prossimo passo?

Probabilmente Windows/Mac-OS sono i sistemi più indicati per l'utente medio, ma non penso sia una questione di kernel: metà dei cellulari in commercio e anche la PS2/3 girano con kernel linux e sono semplicissimi da usare e OS-X usa un kernel derivato da BSD che è un UNIX duro e crudo, e nemmeno di interfaccia (per me KDE+Beryl se messo bene è anche più bello del Vista, ma sono gusti personali) (in Vista mi mancano le finestre wobbly! :-D). Per me semplicemente gli utenti sono abituati a win e, quando provano a cambiare, sentono la mancanza anche dei difetti di win: per esempio il fatto che per installare i programmi non sia necessario cercare su internet il sito del produttore ma bastino un paio di click in synaptic, viene visto come una cosa sconvolgente... poi c'è tutto il discorso sul fatto che il computer arriva con windows e dentro la scatola della stampante ci sono solo i driver per quello, ma queste non sono ragioni tecniche, ma solo commerciali. (per inciso per fare funzionare l'ultima stampante che ho comprato sono stato costretto a usare un server di stampa *nix perché i driver windows non consentivano la condivisione e mi installavano 800Mb di porcherie...)

Malcolm1
"david_e":
Probabilmente Windows/Mac-OS sono i sistemi più indicati per l'utente medio, ma non penso sia una questione di kernel: metà dei cellulari in commercio e anche la PS2/3 girano con kernel linux e sono semplicissimi da usare e OS-X usa un kernel derivato da BSD che è un UNIX duro e crudo, e nemmeno di interfaccia (per me KDE+Beryl se messo bene è anche più bello del Vista, ma sono gusti personali) (in Vista mi mancano le finestre wobbly! :-D). Per me semplicemente gli utenti sono abituati a win e, quando provano a cambiare, sentono la mancanza anche dei difetti di win: per esempio il fatto che per installare i programmi non sia necessario cercare su internet il sito del produttore ma bastino un paio di click in synaptic, viene visto come una cosa sconvolgente... poi c'è tutto il discorso sul fatto che il computer arriva con windows e dentro la scatola della stampante ci sono solo i driver per quello, ma queste non sono ragioni tecniche, ma solo commerciali. (per inciso per fare funzionare l'ultima stampante che ho comprato sono stato costretto a usare un server di stampa *nix perché i driver windows non consentivano la condivisione e mi installavano 800Mb di porcherie...)


Neanche io penso sia una questione di kernel, mi sono solo riferito a tutta la famiglia linux prendendone il comun denominatore. (Tra parentesi, ho notato con disappunto la mancanza di finestre wobbly in Vista. Mah. E ho notato, usando Vlite, pure la quantità spropositata di stronzate che vengono installate.)
Beh, ci sono molti aspetti di linux che risultano ostici al normale utilizzatore di windows; ad esempio il fatto che il "doppio clic" su uno script non lo esegue. O il doversi rapportare ad un livello di astrazione più basso, che generalmente sia Windows, sia pure MacOS X tengono a buona distanza dall'utente.
Comunque, vedendola in prospettiva, ho come l'impressione che non ci sia ancora un'idea veramente concorrenziale. Parafrasando la mia domanda precedente, e sviando un po' dallo status quo, secondo voi come si evolverà il concetto di PC, di workstation, di sistema operativo nei prossimi anni?
Microsoft dice che il tanto chiacchierato "Vienna" sarà destinato a "sconvolgere il rapporto tra utente e computer".
Eper una volta, cerchiamo di non cadere nel Palladium. :-P

david_e1
Beh anche un doppio click su uno script bat di windows di solito non produce il risultato atteso... :-D

Comunque io penso che ormai la distanza fra Linux e Windows, a livello di difficoltà di utilizzo sia inesistente: personalmente mi trovo molto più a mio agio su Linux che su win. Certe cavolate come il fatto di avere più desktop, di poter riordinare le finestre con Beryl o anche di mettere una finestra sopra tutte le altre (cosa che si può fare anche in flux) mi mancano tantissimo sotto windows. Poi, dopo un po', il "windows-way" di fare le cose mi confonde soltanto: tutte quelle switch nascoste in chissà quale pannello da attivare per fare una cosa... l'utente normale non usa mai tutte quelle opzioni, meglio nasconderle come si fa in Gnome e lasciarle tutte in unico posto, facili da trovare colla funzione search per il "power-user"... mi sembra che windows da questo punto di vista abbia un livello di astrazione più basso di linux: l'utente finale certe opzioni (cito le impostazioni ACPI della macchina ad esempio) non le vedrà mai perché sono a un livello molto più basso e vengono usate da utenti che certo non hanno difficoltà nel scriversi i file di configurazione e che quindi non beneficiano poi tanto delle GUI per questo... io penso che tutte quelle chicche che si trovano nel "Pannello di Controllo" win al 99% siano inutili all'utente finale (soprattutto quelle avanzate di gestione hw), confondono le idee all'utente esperto (esperto in generale non certo all'esperto di win) che sa cosa vuole, ma deve faticare per trovarlo (esempio le impostazioni TCP/IP perché così nascoste?!? Sarebbero da mettere in primo piano nella sezione "reti"!).

La principale difficoltà stà nell'abitudine: gli utenti windows sono abituati a un sistema che funziona in un certo modo e si trovano male con linux e vice versa. Non è assolutamente questione di quale sistema sia più "user-friendly".

Anzi ho letto di studi psicologici (purtroppo non ho il link) condotti su tribù primitive per vedere come apprendevano l'uso del computer. Sorpresa la CLI risulta molto più semplice da imparare della GUI! A riprova del fatto che l'essere "user-friendly" sia solo una questione di punti di vista.

Per quanto riguarda il futuro. Secondo me nel futuro "home" c'è molta più connettività: in casa avremo sempre più dispositivi che dovranno comunicare sempre di più, ho visto una dimostrazione, poco prima che uscisse Vista, con Gates che faceva vedere un file server "win-home" con cui condividere .mp3 con tutti i dispositivi della casa etc... devo dire però che, nonostante la Microsoft lo abbia capito molto bene (vedi la dimostrazione di cui ho parlato prima), Windows su questo è molto molto indietro rispetto a Unix e cloni (OS-X e Linux in testa): su linux queste cose "futuristiche" esistono già da 10 anni, dal buon vecchio ssh con cui raggiungere i propri documenti da ovunque ad icecast player mp3 a distanza, poi i sistemi "home", ma anche "professional" non server, sono tremendi per far girare sopra questi servizi: per i soliti motivi perché non hanno un sistema vero di permessi, non sono veramente multiutente e perché se cominci ad aprire una connessione ssh, una su reti microsoft, fai broadcast di uno stream mp3, metti il computer in ginocchio. Dovrei vedere Win Vista in tal senso, però, per ora, KDE mi sembra il più adatto a questo futuro: ha un trattamento "trasparente" dei dati su rete, praticamente è come se fossero sul computer, mi sembra molto comodo...

Per finire linux è un'alternativa. Ormai è un anno che non ho più windows sul mio computer, ma non ne ho mai sentito la mancanza. Anzi ti dirò di più, per me non c'è paragone per quello che devo fare io: ho un sacco di programmi stupendi completamente free (nel vero senso del termine non freeware), senza chiavi da inserire o pop-up pubblicitari o altro poi a livello tecnico l'OS è ottimo. Magari per altri che non trovano il programma XYZ che è disponibile solo sotto win (per ora) è diverso...

giacor86
oddio osno l'unico che ha ancora win98!!!!! rigaz quando vinco al lotto mi aggiorno.

...148
Salve a tutti,
Il mio pc è di plastica nera gommata e il sistema operativo è Windows XP: lo trovo fantastico.
Detto questo vorrei fare alcune riflessioni sul tema mercato ed economia del software (non sono un esperto, ma possiedo qualche nozione a destra e a manca):
Natura della conoscenza
Mentre se si produce un bene fisico quando lo si vende non lo si possiede più, un'idea rimane in possesso del venditore e la può vendere all'infinito. Un software è un'idea e come tutti sappiamo si compra una licenza d'uso. Sembrerà una banalità, ma questa semplice osseravazione ci farà capire la struttura del mercato dei software.
Monopolio naturale
Si dice monopolio naturale quella situazione in cui si hanno rendimenti crescenti di scala, ovvero all'aumentare della produzione diminuisce il costo medio per unità di prodotto (in pratica produrre una cosa in più mi costa meno dell'ultima cosa che ho prodotto).
Questa situazione porta ad avere una sola impresa che domina su un certo mercato.
Barriere all'entrata
Ma è mai possibile che solo due o tre imprese in tutto il mondo riescano a produrre dei sistemi operativi di successo?
Bill e Steve sono gli unici due geni al mondo capaci di concepire un sistema operativo decente?
Io penso di no.
Quello che ci dovremmo chiedere è: a chi conviene fare concorrenza a Steve e Bill?
Il problema sono le barriere all'entrata, ovvero quei fattori che scoraggiano le potenziali "matricole" ad entrare in un mercato.
Una barriera è già stata evidenziata: produrre software ha costi decrescenti perciò sarà difficile per il nuovo entrato competere a livello di costo col monopolista.
La seconda barriera sono gli alti costi fissi: sviluppare un nuovo sistema operativo e renderlo commerciabile (marketing; aggiornamenti; contratti distribuzione ecc ecc) oltre a richiedere molto tempo (per cui si rischia di "essere bruciati" producendo un prodotto già obsoleto) richiede moltissime risorse finanziarie. Insomma sfidare Bill (e Steve) è un giochino piuttosto rischioso, ma sopratutto: ma chi te lo fa fare?
Imposizione di uno standard ed effetto rete
Questo lo avete già scritto voi nei vari post.
Windows ha imposto a tutto il mondo un modo di usare il pc i cui elementi sono: 'ste benedette finestre che si aprono e si chiudono (che poi danno pure il nome all'azienda); una freccia e un mouse; delle icone. Standard ripreso poi dai sistemi operativi "alternativi".
Inoltre più persone usano windows, più vale la pena di usare windows...se la gran parte dei posti di lavoro da me accessibili mi richiede di usare windows mi converrà imparare ad usare windows...se la gran parte dei software che mi interessano girano su windows...ecc ecc....
Tutto questo si chiama effetto rete, ed è un' esternalità, ovvero una situazione che rende difficile la concorrenza.
Mio padre
Infine: perchè mio padre, che ha sudato sette camice per capire come si accende un computer, e che da poco ha imparato a rilassarsi davanti ad un pc con i solitari di windows dovrebbe avere quella balzana idea di interessarsi a Linux? La simpatia del pinguino ed il fascino di avere una mela di plastica sul pc saranno motivazioni sufficienti per lui?
Due robe su Linux
1) Credo che l'effetto snob sia un motivo di successo di Linux (quello che Malcom chiama "perchè cellà mio cuggggino").
L'effetto snob è un'altra esternalità: un bene vale più del dovuto perchè lo possiedono in pochi, è figo, chi lo possiede si sente un mago del computer. Inoltre credo sia indispensabile a designer, pubblicitari, grafici e compagnia bella: avere un portatile trasparente con una mela appiccicata dietro lo schermo è fondamentale per il successo professionale di queste categorie.
2)Sui virus: non sono un programmatore, ma mi sembra chiaro che Linux prende meno virus per il semplice fatto che i creatori di virus vogliono colpire il maggior numero di computer e quindi si sbattono per fregare windows e non perchè Linux sia di per se meno vulnerabile (sempre effetto rete). Se il più diffuso fosse Linux scommetto che le parti sarebero invertite. In più se è vero che esistono miriadi di virus per windows e pochi per linux è vero anche che esistono una miriade di antivirus per windows e pochi per linux.

david_e1
"Davide11":
Salve a tutti,
Il mio pc è di plastica nera gommata e il sistema operativo è Windows XP: lo trovo fantastico.

Ehi ma mi vuoi far prendere un infarto! :-D

No scherzi a parte, giustamente hai enfatizzato il ruolo della parte "commerciale" nel successo di Windows, tuttavia vorrei controbattere ad alcune tue affermazioni.

"Davide11":
Barriere all'entrata
Ma è mai possibile che solo due o tre imprese in tutto il mondo riescano a produrre dei sistemi operativi di successo?
Bill e Steve sono gli unici due geni al mondo capaci di concepire un sistema operativo decente?
Io penso di no.
Quello che ci dovremmo chiedere è: a chi conviene fare concorrenza a Steve e Bill?
Il problema sono le barriere all'entrata, ovvero quei fattori che scoraggiano le potenziali "matricole" ad entrare in un mercato.
Una barriera è già stata evidenziata: produrre software ha costi decrescenti perciò sarà difficile per il nuovo entrato competere a livello di costo col monopolista.
La seconda barriera sono gli alti costi fissi: sviluppare un nuovo sistema operativo e renderlo commerciabile (marketing; aggiornamenti; contratti distribuzione ecc ecc) oltre a richiedere molto tempo (per cui si rischia di "essere bruciati" producendo un prodotto già obsoleto) richiede moltissime risorse finanziarie. Insomma sfidare Bill (e Steve) è un giochino piuttosto rischioso, ma sopratutto: ma chi te lo fa fare?

Questo è strano: sia MAC OS-X che Linux di fatto costano molto meno di Win, sia per soluzioni "home/desktop" che "enterprise". Entrambi hanno anche dei tempi di sviluppo molto più rapidi di quelli di Win...

"Davide11":
Imposizione di uno standard ed effetto rete
Questo lo avete già scritto voi nei vari post.
Windows ha imposto a tutto il mondo un modo di usare il pc i cui elementi sono: 'ste benedette finestre che si aprono e si chiudono (che poi danno pure il nome all'azienda); una freccia e un mouse; delle icone. Standard ripreso poi dai sistemi operativi "alternativi".

Questo è vero, ma molti degli "standard" Windows, non sono sempre "made in Microsoft", anzi nel caso specifico direi che le finestre esistevano già prima che arrivasse Windows...

"Davide11":
Inoltre più persone usano windows, più vale la pena di usare windows...se la gran parte dei posti di lavoro da me accessibili mi richiede di usare windows mi converrà imparare ad usare windows...se la gran parte dei software che mi interessano girano su windows...ecc ecc....
Tutto questo si chiama effetto rete, ed è un' esternalità, ovvero una situazione che rende difficile la concorrenza.

Questo dipende dal tipo di uso che devi fare del computer: in certi campi la penetrazione di Linux è molto superiore a quella di Windows e, qui, Linux rappresenta lo standard. Un caso è quello dell'uso per supercomputing e clustering: non è un caso che tutti i supercomputer più potenti del mondo girino sotto *nix... Uguale per MAC OS-X: gira un po' di studi fotografici e guarda che OS usano...

Per l'home-computing o l'uso diciamo "da ufficio" (word+excell) chiaramente windows è di gran lunga il più usato. (OS-X qui però è in recupero credo...)

"Davide11":
Infine: perchè mio padre, che ha sudato sette camice per capire come si accende un computer, e che da poco ha imparato a rilassarsi davanti ad un pc con i solitari di windows dovrebbe avere quella balzana idea di interessarsi a Linux? La simpatia del pinguino ed il fascino di avere una mela di plastica sul pc saranno motivazioni sufficienti per lui?

Quello con la mela di plastica è OS-X! :-D
Beh una motivazione possono essere i 200 e rotti solitari inclusi in GNOME... :-D

"Davide11":

Due robe su Linux
1) Credo che l'effetto snob sia un motivo di successo di Linux (quello che Malcom chiama "perchè cellà mio cuggggino").
L'effetto snob è un'altra esternalità: un bene vale più del dovuto perchè lo possiedono in pochi, è figo, chi lo possiede si sente un mago del computer. Inoltre credo sia indispensabile a designer, pubblicitari, grafici e compagnia bella: avere un portatile trasparente con una mela appiccicata dietro lo schermo è fondamentale per il successo professionale di queste categorie.

Il successo di Linux è dovuto al fatto che tutti i grandi della vecchia scuola UNIX hanno visto in Linux uno dei migliori POSIX mai creati e hanno migrato server e quant'altro a Linux: non credo proprio che Google mantenga i suoi migliaia di server sotto Linux solo per poter dire che è più "figo". Idem per i cluster di calcolo della NASA o del Polimi... Poi ricordo che anche la difesa USA (e più di recente la Cina) ha investito molto su questo OS (la difesa USA ha finanziato il gcc), come lo fanno molte altre grandi aziende (HP,IBM e altre): perché avere tutto sotto controllo quando ci sono tanti \$ (o la sicurezza nazionale) in ballo è molto importante.

"Davide11":

2)Sui virus: non sono un programmatore, ma mi sembra chiaro che Linux prende meno virus per il semplice fatto che i creatori di virus vogliono colpire il maggior numero di computer e quindi si sbattono per fregare windows e non perchè Linux sia di per se meno vulnerabile (sempre effetto rete). Se il più diffuso fosse Linux scommetto che le parti sarebero invertite. In più se è vero che esistono miriadi di virus per windows e pochi per linux è vero anche che esistono una miriade di antivirus per windows e pochi per linux.

Qui ho già risposto: i server Linux-UNIX sono il "big-target" per i cracker, non i computer domestici win... quindi questo discorso non tiene, secondo me.

superpunk733
davide11: anche tu stai facendo il corso di microeconomia?? :-D

Comunque, per risponderti brevemente, sul "chi me lo fa fare", c'è un tale, un certo Mark Shuttleworth, che sta creando una distribuzione Linux che sta pian piano macinando consensi...

Non è un caso di esternalità... più che altro di mancata informazione. Infatti la teoria ci dice che il consumatore può confrontare tutti i panieri di prodotti... qui può? Lo chiamerei effetto-disinformazione.. comunque ad ognuno il suo OS...

A titolo di esempio: recentemente ho installato il pinguino (Fedora Core 6) ad una persona, gliel'ho configurato io, con tutti i sw che servono per il multimedia eccetera. Non mi ha ancora lamentato un problema. La sua stampante è funzionata immediatamente (certo, non è un modello bleeding edge, ormai avrà un annetto), come pure l'hardware; compiz funziona, e le sue gommosità sono piuttosto cool. Sempre questa persona, in risposta ad un conoscente che le diceva che linux fosse difficile, ha risposto: "linux difficile? se riesco a usarlo io!" e per inciso non ne sa molto di pc e affini, si limita solo ad usarli. E windows non lo sta toccando più

Quindi penso sia ora di iniziare a pesare le proprie informazioni sulle difficoltà di GNU/Linux ragazzi... :-D

david_e1
"superpunk733":
Quindi penso sia ora di iniziare a pesare le proprie informazioni sulle difficoltà di GNU/Linux ragazzi... :-D

Hai pienamente ragione, in effetti quelli che hanno le maggiori difficoltà con Linux sono gli utenti "esperti" di Windows, più che quelli "normali", perché hanno bisogno di faticare molto per arrivare agli stessi livelli di conoscenza dell'OS con Linux...

Malcolm1
"david_e":
[Hai pienamente ragione, in effetti quelli che hanno le maggiori difficoltà con Linux sono gli utenti "esperti" di Windows, più che quelli "normali", perché hanno bisogno di faticare molto per arrivare agli stessi livelli di conoscenza dell'OS con Linux...


Mi permetto, con una certa arroganza, di essere assolutamente d'accordo.
Quanto alle molto intelligenti osservazioni che ho avuto modo di leggere sopra, ho molto poco da aggiungere (giacor, anche io ho il 98 su un vecchio 133. Siamo in due. :-D); mi preme dire questo: Linux non è più difficile da utilizzare di MacOS X, quanto ad interfaccia grafica. E' solo questione di prenderci un po' la mano.
Il fatto è che quando si incasina qualcosa, ho sempre l'impressione che in windows le cose siano ordinate e personalmente ho sempre almeno un'idea di dove andare a cercarle; in linux invece, non appena ci sono problemi, so che sono cazzi. Questa, ovviamente, è pura abitudine mia, ma sta solo a sottolineare quello che diceva david_e.
Aggiungo: la potenza dei sistemi *nix è oggettivamente straordinaria, per la facilità con cui si possono arrivare a controllare aspetti di livello molto basso del SO; tutto ciò è molto comodo (e, diciamolo, anche divertente), talvolta però rende "difficile" l'OS: per collegarmi alla rete di casa, su cui ho la cifratura WPA, con linux devo partorire (cosa peraltro non molto piacevole), mentre con windows devo solo stare a guardare.
Windows ha il vantaggio di sapersi, almeno un po', arrangiare. Ci attacchi qualcosa? Funziona. Ditemi che è perchè i driver sono sviluppati apposta, ditemi quello che volete, ma è un dato di fatto. Per installare uno Zip (sì, ho lo zip. Anzi, ne ho due) non devo inventare un intero campionario di bestemmie, per dirne una.
Quanto alla gestione avanzata del sistema, consiglio a coloro che snobbano il task manager di Windows perchè top è molto più figo, di farsi un giro su gugòl e cercare "sysinternals", per esempio. O (per chi ha XP o Vista) digitare wmic dal prompt. O magari provare la PowerShell, che è uno strumento di una potenza enorme, una volta compresa l'implementazione ad oggetti .NET su cui si basa.

...148
Una cosa sembra sia sfuggita nel mio ultimo intervento: le barriere all' entrata si riferiscono ai potenziali concorrenti, Linux è già una realtà affermata e sopratutto è già dentro il mercato con una buona quota, anche se irrisoria rispetto a win.
Forse il mio intervento è stato frainteso come una esaltazione di windows rispetto a linux, in realtà tentavo solo di spiegare perchè proprio windows avesse il quasi-monopolio. A livello di prodotto non me ne intendo, ma sono consapevole che stiamo confrontando una Ferrari con una Maserati ovvero due prodotti di altissimo livello...poi ognuno ha le sue preferenze e i suoi motivi di scegliere un prodotto piuttosto che un altro.
Anche io uso diversi software open source e li apprezzo moltissimo.
Ultima osservazione ad appoggio del mio ultimo intervento: la distribuzione gratuita degli GNU/Linux non è forse un modo di tentare un possibile effetto rete? Sono ancora convinto che un software (in generale un'idea) vale di più quando lo usano in tanti.

superpunk733
Piu studio la microeconomia più mi rendo conto di quanto non possa coprire tutti gli aspetti, e di quante cose sfuggono alle teorie economiche. La distribuzione linux è gratuita *non* per farla diffondere maggiormente, semmai le distribuzioni a pagamento devono offrire magari qualcosa in più dei concorrenti per affermarsi. Ma la distro in sé non ha un costo elevato (quando compri ad esempio RHEL), piu che altro si paga l'assistenza. Ritornando al discorso principale, la gratuità deriva dalla filosofia GNU. Non è specificato che debba essere per forza gratuito, ma questa cosa viene favorita dal fatto che viene sviluppato in collaborazione, su base volontaria, eccetera...

...148
Piu studio la microeconomia più mi rendo conto di quanto non possa coprire tutti gli aspetti, e di quante cose sfuggono alle teorie economiche.

Ok, specie se si parla di "economia imponderabile", quindi di software che non sono un bene materiale "sfugge" alla condizione di scarsità come scrivevo nel primo post....cioè un'idea non si consuma usandola.
Non so se si possa paragonare la storia dell'industria manifatturiera a quella dei software, ma io la vedo così: windows è come la ford e GNU/linux come la toyota: la prima ha massificato il consumo di un bene standardizzando il bene stesso, la seconda ha risposto alle esigenze di un mondo più evoluto nei consumi e che ha esigenze più diversificate.
Forse sarà questo il futuro (o è già il presente): ad ognuno un OS diverso in base alle proprie esigenze, ma solamente 15 anni fa, un discorso simile non avrebbe avuto senso.

david_e1
"Malcolm":
O magari provare la PowerShell, che è uno strumento di una potenza enorme, una volta compresa l'implementazione ad oggetti .NET su cui si basa.

Ecco la PowerShell meriterebbe un thread a parte... mi interessa molto e credo che prenderò in prestito un windows da qualche mio familiare per provarla. L'idea che le "pipe" siano oggetti e non stringhe di testo è da una parte interessante perché consente una maggiore astrazione nel linguaggio, dall'altra mi preoccupa l'idea di dover leggere la documentazione di "ls" solo per poter filtrarne l'output con "grep" visto che ls restituisce un oggetto e non una stringa.

Così a occhio e croce la powershell mi sembra un incrocio fra la Korn Shell e l'interprete Phyton... qualcuno che l'ha provata mi dice che impressioni ne ha avuto? (tenendo conto che è ancora in via di sviluppo)

"Davide11":
Forse il mio intervento è stato frainteso come una esaltazione di windows rispetto a linux, in realtà tentavo solo di spiegare perchè proprio windows avesse il quasi-monopolio.

No da parte mia non credo di aver frainteso: semplicemente ho commentato solo la parte tecnica perché da una parte mi trovavo d'accordo con la tua spiegazione econimica, dall'altra io e l'economia siamo nemici dichiarati per cui... :-D

"Davide11":
Non so se si possa paragonare la storia dell'industria manifatturiera a quella dei software, ma io la vedo così: windows è come la ford e GNU/linux come la toyota: la prima ha massificato il consumo di un bene standardizzando il bene stesso, la seconda ha risposto alle esigenze di un mondo più evoluto nei consumi e che ha esigenze più diversificate.

Ecco questa è l'unica cosa su cui non sono d'accordo: gli standard esistevano prima che arrivasse Microsoft, loro li hanno solo "adottati-->ampliati-->distrutti" facendo di windows il sistema operativo più incompatibile che esista... la Microsoft ha sempre sfruttato, con successo, l'"effetto rete" di cui tu giustamente parli anche in senso inverso: ovvero deliberatamente ignorando gli standard internazionali ufficiali (vedi il visual c++ pre .NET, oppure OpenGL vs Direct3D o gli standard di memorizzazione dei documenti...) in modo da mettere fuori gioco la concorrenza. Con questo non voglio dire che la M\$ sia il Grande Satana... semplicemente voglio dire che la Ms non ha "standardizzato" il bene, ma al contrario ha furbescamente imposto degli "standard" cui altri non possono aderire, perché standard non sono.

"Davide11":
Forse sarà questo il futuro (o è già il presente): ad ognuno un OS diverso in base alle proprie esigenze, ma solamente 15 anni fa, un discorso simile non avrebbe avuto senso.

Prima dell'arrivo di Win95 c'erano moltissimi OS e non era incomune trovare piattaforme non x86 in case o uffici... Il discorso è un po' rimasto in sospeso dopo il '95/'96 a parte che per usi "speciali"... la ricomparsa di OS alternativi anche per uso "Desktop" e "Office" è più recente certamente (anche se Apple è sempre rimasta li per tutto questo tempo e Slackware esisteva già nel '93).

Malcolm1
"david_e":
Ecco la PowerShell meriterebbe un thread a parte... mi interessa molto e credo che prenderò in prestito un windows da qualche mio familiare per provarla. L'idea che le "pipe" siano oggetti e non stringhe di testo è da una parte interessante perché consente una maggiore astrazione nel linguaggio, dall'altra mi preoccupa l'idea di dover leggere la documentazione di "ls" solo per poter filtrarne l'output con "grep" visto che ls restituisce un oggetto e non una stringa.

Ehehe, non e' cosi' tragica. :-) Io ho iniziato ad usarla da un po', ma non e' certo una cosa immediata.
Comunque il 3ad a parte lo avra', prima o poi.

Così a occhio e croce la powershell mi sembra un incrocio fra la Korn Shell e l'interprete Phyton... qualcuno che l'ha provata mi dice che impressioni ne ha avuto? (tenendo conto che è ancora in via di sviluppo)

Beccato in pieno. Aggiungici quel pizzico di .NET che serve, e ce l'hai servita. Io la sto usando in questo periodo, ma e' ancora presto per darti delle impressioni serie. Di certo si intuisce la grande potenza dell'implementazioni a oggetti, nonche' una certa coerenza con l'insieme del sistema, anche se, al contrario della KSH e del phyton non e' un linguaggio di scripting vero e proprio (o almeno io non l'ho ancora sperimentato).

Con questo non voglio dire che la M\$ sia il Grande Satana... semplicemente voglio dire che la Ms non ha "standardizzato" il bene, ma al contrario ha furbescamente imposto degli "standard" cui altri non possono aderire, perché standard non sono.

Questa e' logica di mercato ben fatta. Microsoft si e' garantita il 95% del mercato mondiale; ovviamente ha cercato (e cerca) di mantenerlo. Mi stupirei del contrario.

Prima dell'arrivo di Win95 c'erano moltissimi OS e non era incomune trovare piattaforme non x86 in case o uffici...
Il discorso è un po' rimasto in sospeso dopo il '95/'96 a parte che per usi "speciali"...

Fino a Win2K, NT 4.0 supportava processori non x86, tipo MIPS, Alpha e PowerPC. Con tanto di Service Pack.

david_e1
"Malcolm":
Prima dell'arrivo di Win95 c'erano moltissimi OS e non era incomune trovare piattaforme non x86 in case o uffici...
Il discorso è un po' rimasto in sospeso dopo il '95/'96 a parte che per usi "speciali"...

Fino a Win2K, NT 4.0 supportava processori non x86, tipo MIPS, Alpha e PowerPC. Con tanto di Service Pack.

Questo non lo sapevo.

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