Tesina maturità ?

shintek201
Salve a tutti,sono un ragazzo di 18 anni frequentante il 5 liceo scientifico.Come tema per la tesina di maturità avevo pensato:
''La Morte'',sebbene sia ancora indeciso se cambiare il titolo solo in ''Morte''.Comunque,vorrei un vostro parere nel fare qualche collegamento con la matematica...

Risposte
shintek201
"Fioravante Patrone":
[quote="vict85"][quote="shintek20"]Ma insegni all'università o alle elementari? Se ogni volta hai bisogno di fare tutte quelle, per me inutili, specificazioni, allora o tu o i tuoi studenti siete conciati veramente male...


La matematica è “pignola” e penso ci siano suoi studenti anche più pignoli.[/quote]Vacca boia, sì. Ci stanno studenti pignioli proprio tanto. Ma a quelli li aggiusto, di solito. :-D
O qualcuno aggiusta me, perché diventa bravo davvero e non solo pignolo. Questi sono studenti davvero preziosi. Avercene!
Poi ci sono quelli impermeabili. Lì aspetto che vanno a sbattere. Magari non subito, non domani, ma prima o poi. Senza capacità di retroazione succede. Infatti ormai, da pensionato, passo gran parte del mio tempo seduto (sulla panchina) in riva del fiume ad aspettare :P[/quote]
Concordo con quello che ha detto sopra l'utente: davvero una bell'immagine, e anch'io, sebbene sia ancora ''giovane'', spero di poter passare il resto della mia vita alla meditazione e alla riflessione. :)
Comunque, non mi va di procedere ancora con la nostra diatriba. Anzi spero che possiamo concluderla qui amichevolmente. Ti auguro una buona serata =)

dzcosimo
che bella immagine :D

Fioravante Patrone1
"vict85":
[quote="shintek20"]Ma insegni all'università o alle elementari? Se ogni volta hai bisogno di fare tutte quelle, per me inutili, specificazioni, allora o tu o i tuoi studenti siete conciati veramente male...


La matematica è “pignola” e penso ci siano suoi studenti anche più pignoli.[/quote]Vacca boia, sì. Ci stanno studenti pignioli proprio tanto. Ma a quelli li aggiusto, di solito. :-D
O qualcuno aggiusta me, perché diventa bravo davvero e non solo pignolo. Questi sono studenti davvero preziosi. Avercene!
Poi ci sono quelli impermeabili. Lì aspetto che vanno a sbattere. Magari non subito, non domani, ma prima o poi. Senza capacità di retroazione succede. Infatti ormai, da pensionato, passo gran parte del mio tempo seduto (sulla panchina) in riva del fiume ad aspettare :P

vict85
"shintek20":
Ma insegni all'università o alle elementari? Se ogni volta hai bisogno di fare tutte quelle, per me inutili, specificazioni, allora o tu o i tuoi studenti siete conciati veramente male...


La matematica è “pignola” e penso ci siano suoi studenti anche più pignoli.

shintek201
"garnak.olegovitc":
Salve shintek20,

[quote="shintek20"]Salve a tutti,sono un ragazzo di 18 anni frequentante il 5 liceo scientifico.Come tema per la tesina di maturità avevo pensato:
''La Morte'',sebbene sono ancora indeciso se cambiarlo solo in ''Morte''.Comunque,vorrei un vostro parere nel fare qualche collegamento con la matematica?


potresti portare la "Tavola della mortalità", oppure parlare di Abraham de Moivre il quale con un calcolo matematico riuscì a prevedere il giorno della sua morte.

Cordiali saluti

P.S.= http://archive.org/details/doctrinechances00moivgoog[/quote]

Grazie mille, ottimi consigli! =)

shintek201
"Fioravante Patrone":
[quote="shintek20"]
Ma tu pensi che io penso che uno non è da 100 solo perché usa male gli spazi?

PS: Dopo i verbi pensare, credere etc. si usa il congiuntivo!
Seeeh, saputello.

Infine, alcuni verbi possono avere l’indicativo o il congiuntivo, con sfumature diverse di significato (su cui cfr. SERIANNI 1989: XIV 51).
ammettere, ind. ‘riconoscere’: ammisi davanti al professore che non avevo studiato bene; cong. ‘supporre, permettere’: ammettendo che tu abbia ragione, cosa dovrei fare?;
badare, ind. ‘osservare’: cercò di non badare all’effetto che gli faceva quella strana voce; cong. ‘aver cura’: mi consigliava di badare che non cadessi;
capire, comprendere, ind. ‘rendersi conto’: non vuole capire che io non sono un suo dipendente; cong. ‘trovare naturale’: capisco che tu voglia andartene;
considerare, ind. ‘tener conto’: non considerava che nessuno voleva seguirlo; cong. ‘supporre’: arrivò a considerare che non ci fossero altre possibilità;
pensare, ind. ‘essere convinto’: penso anch’io che tu sei stanco; cong. ‘supporre’: penso che tu sia stanco.


Prova un po' a indovinare da quale antro di ignoranti ho preso questa citazione.
Poi, certo, c'è una deformazione professionale, perché sono abituato a lavorare con le problematiche del "common knowledge", in cui hanno un ruolo centrale le frasi del tipo "io so", "io so che tu sai", "io so che tu sai che io so", e così via... Per cui, l'abitudine alla "episteme" più che alla "doxa", mi porta a privilegiare l'uso del modo indicativo, rispetto al fraseggio "corretto" medio. Fa parte della variabilità personale dei modi di espressione linguistica, che aggiungono un tocco personale alle regolette grammaticali che si studiano a scuola solo per prendere 10 (ai miei tempi, 8).


Ah, non sai neanche interpretare il senso(*) delle faccine.
(*) "senso" inteso come "significato", mica come verso(**).
(**)da non intendersi come "riga"(***) di una poesia.
(***) etc.

More to follow, maybe[/quote]

Anche se in alcuni libri di testo è considerato comunque un errore l'utilizzo dell'indicativo.
Comunque, infatti io sono più abituato a parlare in un linguaggio più elevato ed aulico rispetto a quello medio-basso che utilizzi tu... e questo me la dice lunga sul fatto che tu possa essere veramente un '' bravo '' professore... mah...

Ma insegni all'università o alle elementari? Se ogni volta hai bisogno di fare tutte quelle, per me inutili, specificazioni, allora o tu o i tuoi studenti siete conciati veramente male...
Quando ''spieghi'' statistica, nel frattempo fai riferimenti anche a quanto fa 1+1 ai tuoi studenti?
Ne conosco professori universitari bravi, suppongo anche molto più di te, ma hanno la straordinaria capacità di non '' gonfiarsi'' troppo e di rimanere persone umili e semplici, senza pretese di giudicare dall'alto.

Nota bene:
* Ironia: attribuzione di un significato opposto o diverso a quello che si sta dicendo, dal quale discende la conseguente figura retorica.
** Quel '' gonfiarsi'' è una metafora, ovvero una figura retorica che implica un trasferimento di significato.

garnak.olegovitc1
Salve shintek20,

"shintek20":
Salve a tutti,sono un ragazzo di 18 anni frequentante il 5 liceo scientifico.Come tema per la tesina di maturità avevo pensato:
''La Morte'',sebbene sono ancora indeciso se cambiarlo solo in ''Morte''.Comunque,vorrei un vostro parere nel fare qualche collegamento con la matematica?


potresti portare la "Tavola della mortalità", oppure parlare di Abraham de Moivre il quale con un calcolo matematico riuscì a prevedere il giorno della sua morte.

Cordiali saluti

P.S.= http://archive.org/details/doctrinechances00moivgoog

dzcosimo
ma non è neanche difficile
roba che se uno si studia due mesi d'estate e si è fatto un liceo scientifico decentemente la passa tranquillo

Obidream
Però l'ammissione per ingegneria non sembra per niente facile, tranne alcuni quesiti..

vict85
"vict85":
“Il prossimo futuro con raddoppiata popolazione del globo: fattori di sopravvivenza e di progresso.”


Per la cronaca questo è il problema che si è posto Malthus e di cui parlavo prima.

vict85
Ok, esempio di temi di biologia per l'ammissione :shock: :
“Il prossimo futuro con raddoppiata popolazione del globo: fattori di sopravvivenza e di progresso.”
“Ogni anno i virus influenzali ricircolano nel mondo innescando a livello sanitario un terrore sopito: la pandemia. Quali a tuo parere i presupposti genetici e le condizioni ambientali che favoriscono la trasmissione delle nuove malattie infettive.”
“Delinea gli argomenti pro e contro l’eutanasia volontaria.”
In pratica un miscuglio tra l'impossibile e l'esprimere un'opinione (trovarsi l'eutanasia ad un esame di ammissione è da infarto).
Non va meglio nelle prove di fisica e chimica...
Chimica:
“In un racconto di fantascienza viene descritto un essere alieno duro come la roccia, che produce ed abbandona nell’ambiente blocchi di silice (SiO2) Commentate questa idea. Secondo voi, perché la vita presente sulla terra si basa sul carbonio piuttosto che sul silicio?”
“La chimica mostra come differenze qualitative siano in generale riconducibili a differenze quantitative. Commentate con opportuni esempi questa affermazione.”
“ Illustrate le proprietá dell’ossigeno ed il concetto di ossidazione. commentate quindi la celebre frase di Lavoisier: “La respirazione non è altro che una lenta combustione di carbonio e di idrogeno, del tutto simile a quella che avviene in una lampada o in una candela e, quindi, da questo punto di vista gli animali che respirano sono veri corpi combustibili che bruciano e consumano se stessi” ”
Fisica (anche se le domande dimostrano, a mio avviso, la loro minore conoscenza nel campo):
“Le leggi dei liquidi sono di notevole importanza nella comprensione di numerosi processi biologici. Il candidato illustri le sue conoscenze della meccanica dei fluidi facendo anche degli esempi di interesse biologico.”
“La fisica ha grandemente contribuito allo sviluppo della medicina. Il candidato giustifichi questa affermazione con uno o più esempi.”
“Le radiazioni ionizzanti hanno applicazioni di grande importanza in campo biomedico. Il candidato descriva le applicazioni di cui è a conoscenza.”

Quelli del secondo e terzo anno mi sembrano lievemente più sensate... :?

Al di là dei tanti errori tipografici nel testo... http://www.sssup.it/UploadDocs/7430_Esempi_MED_09.pdf

dzcosimo
Il sant'anna non è una versione facile della normale. E' una scuola nata se non mi sbaglio all'inizio del '900 per coprire le materie applicate che non erano, e non lo sono tutt'ora, coprite dalla normale

dato per buono questo, con le dovute molle si possono fare dei paragoni sulla difficoltà delle due scuole, indipendentemente dai corsi di laurea. Ebbene, mi sento di dire che il sant'anna è più semplice della normale (il test di ingresso è più semplice, e i requisiti di matenimento sono più blandi)

vict85
"dzcosimo":
Io stavo parlando dell'università di pisa, indipendentemente da normale e sant'anna
comunque mi pare che quello che dici sia vero, non solo in Normale, ma anche al sant'anna (anche se il test lì è oggettivamente molto più semplice)


Non so quanto sia più facile. Immagino dipenda da dove vuoi entrare. Medicina dovrebbe essere alla Sant'Anna.

[edit] eccolo http://www.sssup.it/context.jsp?ID_LINK=7902&area=46 beh... trovo abbia molto più senso di quello comunemente usato. Anche se ho qualche dubbio sulla conoscenza della fisica da parte della maggior parte dei medici... :-D

dzcosimo
"vict85":

Alla Normale non contano proprio nulla; l'unica cosa che conta è il loro super-test.


Io stavo parlando dell'università di pisa, indipendentemente da normale e sant'anna
comunque mi pare che quello che dici sia vero, non solo in Normale, ma anche al sant'anna (anche se il test lì è oggettivamente molto più semplice)

vict85
"dzcosimo":
[quote="Delirium"][quote="dzcosimo"]se hai una situazione economica non buone i soldi te le da l'università
[...]

Sì, come no. L'anno scorso mio padre, lavoratore dipendente (operaio specializzato) nonché unico sostegno della famiglia con quindi tre persone a carico, ha subito sei e sottolineo sei mesi di cassa integrazione ordinaria - in una ditta che naviga in acque pericolosissime.

Per l'amor d'Iddio, non sono con l'acqua alla gola. Ma dall'università non ho beccato un quattrino (e mi ha salvato il voto della maturità).[/quote]

beh, a pisa avresti sia appartamento che borsa di studio (ovviamente a patto che tu faccia qualcosa, ma se non sbaglio i requisiti di merito sono davvero molto bassi)[/quote]

Alla Normale non contano proprio nulla; l'unica cosa che conta è il loro super-test.

dzcosimo
"Delirium":
[quote="dzcosimo"]se hai una situazione economica non buone i soldi te le da l'università
[...]

Sì, come no. L'anno scorso mio padre, lavoratore dipendente (operaio specializzato) nonché unico sostegno della famiglia con quindi tre persone a carico, ha subito sei e sottolineo sei mesi di cassa integrazione ordinaria - in una ditta che naviga in acque pericolosissime.

Per l'amor d'Iddio, non sono con l'acqua alla gola. Ma dall'università non ho beccato un quattrino (e mi ha salvato il voto della maturità).[/quote]

beh, a pisa avresti sia appartamento che borsa di studio (ovviamente a patto che tu faccia qualcosa, ma se non sbaglio i requisiti di merito sono davvero molto bassi)

Fioravante Patrone1
"shintek20":
Ma tu pensi che io penso che uno non è da 100 solo perché usa male gli spazi?

PS: Dopo i verbi pensare, credere etc. si usa il congiuntivo!
Seeeh, saputello.

Infine, alcuni verbi possono avere l’indicativo o il congiuntivo, con sfumature diverse di significato (su cui cfr. SERIANNI 1989: XIV 51).
ammettere, ind. ‘riconoscere’: ammisi davanti al professore che non avevo studiato bene; cong. ‘supporre, permettere’: ammettendo che tu abbia ragione, cosa dovrei fare?;
badare, ind. ‘osservare’: cercò di non badare all’effetto che gli faceva quella strana voce; cong. ‘aver cura’: mi consigliava di badare che non cadessi;
capire, comprendere, ind. ‘rendersi conto’: non vuole capire che io non sono un suo dipendente; cong. ‘trovare naturale’: capisco che tu voglia andartene;
considerare, ind. ‘tener conto’: non considerava che nessuno voleva seguirlo; cong. ‘supporre’: arrivò a considerare che non ci fossero altre possibilità;
pensare, ind. ‘essere convinto’: penso anch’io che tu sei stanco; cong. ‘supporre’: penso che tu sia stanco.


Prova un po' a indovinare da quale antro di ignoranti ho preso questa citazione.
Poi, certo, c'è una deformazione professionale, perché sono abituato a lavorare con le problematiche del "common knowledge", in cui hanno un ruolo centrale le frasi del tipo "io so", "io so che tu sai", "io so che tu sai che io so", e così via... Per cui, l'abitudine alla "episteme" più che alla "doxa", mi porta a privilegiare l'uso del modo indicativo, rispetto al fraseggio "corretto" medio. Fa parte della variabilità personale dei modi di espressione linguistica, che aggiungono un tocco personale alle regolette grammaticali che si studiano a scuola solo per prendere 10 (ai miei tempi, 8).


Ah, non sai neanche interpretare il senso(*) delle faccine.
(*) "senso" inteso come "significato", mica come verso(**).
(**)da non intendersi come "riga"(***) di una poesia.
(***) etc.

More to follow, maybe

vict85
"shintek20":
Il discorso è un altro: non credo di essere in grado di poter fare le equazioni differenziali autonomamente :(


Dipende molto dalla tua propensione allo studio autonomo e alla matematica; io studio molto autonomamente. Comunque io parlavo in generale, non è che ti devi studiare per forza quello ma un po' di studio autonomo (o lettura) è necessaria per qualsiasi argomento e qualsiasi materia che porterai nella tesina; matematica e fisica comprese. Ovviamente vengono fatte tesine da mezza giornata di lavoro ma, se vuoi fare bella figura, te le sconsiglio vivamente. Se ti interessa più chimica e biologia puoi sempre cercare di collegare molto il tuo argomento fisico-matematico con loro. Se facessi la vita, invece della morte, potresti persino considerare il modello matematico dell'evoluzione (dovrebbe essere di Hardy); non usa matematica molto avanzata.


http://it.wikipedia.org/wiki/Genetica_delle_popolazioni

Sk_Anonymous
"dzcosimo":
se hai una situazione economica non buone i soldi te le da l'università
[...]

Sì, come no. L'anno scorso mio padre, lavoratore dipendente (operaio specializzato) nonché unico sostegno della famiglia con quindi tre persone a carico, ha subito sei e sottolineo sei mesi di cassa integrazione ordinaria - in una ditta che naviga in acque pericolosissime.

Per l'amor d'Iddio, non sono con l'acqua alla gola. Ma dall'università non ho beccato un quattrino (e mi ha salvato il voto della maturità).

dzcosimo
se hai una situazione economica non buone i soldi te le da l'università

Per quanto riguarda il resto del discorso non ho voglia di continuare la discussione, non mi interessa avere ragione, come non interessa, penso, a Patrone.
Spero solo per te e per la società che questo tuo modo di porti si corregga un po' con la maturità intellettuale :-)

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