Qui ci vuole il ban: SUBITO!

GIOVANNI IL CHIMICO
Credo che sarebbe il caso di bannare l'utente che ha chiesto aiuto per l'esame. Tra l'altro qualcuno gli ha anche fornito delle risposte....sarebbero da bannare anche loro.
In generale chi cerca contatti per avere aiuto durante gli esami DEVE essere bannato.
E nei casi sospetti è meglio il BAN che rendersi complici di un crimine odioso.
Per chi cerca di farsi risolvere gli esercizi agli esami grazie ad internet la bocciatura è la giusta lezione.

Risposte
Cheguevilla
Per FORTUNA ho trovato il sito di skuolanet che voi tanto avete attaccato, ma che almeno hanno aiutato MIGLIAIA di persone in difficoltà COMPLETAMENTE GRATIS e con il solo scopo di aiutare qualcuno in serie difficoltà...
Con il solo risultato di far promuovere persone che probabilmente meritavano di essere bocciate.
Ti auguro di vederti superare ai futuri concorsi da gente che copierà.
voglio chiedere chi si crede di essere questo giovanni il chimico per attaccare e chiedere di bannarmi...ma pensi agli affari suoi e alla sua carriera di chimico, invece di pensare agli altri
Ti auguro davvero, di tutto cuore, di non finire a lavorare sotto di me...

Lorenzo Pantieri
"Kaiohshin il Superiore":

credo proprio che appartenete a quella schiera di persone che pensano solo ai propri interessi e non hanno un pò di umiltà nell'aiutare un amico in difficoltà che il giorno prima ti ha chiesto di aiutarlo per cercare di essere promosso...PURTROPPO e io non avevo ancora le conoscenze per risolvere quei quesiti altrimenti avrei cercato di risolverli e avrei cercato di passarli subito per aiutarli ma ho dovuto ricorrere a questo forum che apprezzavo molto e credevo fosse disponibile a dare una mano a qualcuno in difficoltà...

:shock: :shock: :shock:

"Kaiohshin il Superiore":
Per FORTUNA ho trovato il sito di skuolanet che voi tanto avete attaccato, ma che almeno hanno aiutato MIGLIAIA di persone in difficoltà COMPLETAMENTE GRATIS e con il solo scopo di aiutare qualcuno in serie difficoltà...

Tipo Madre Teresa di Calcutta, dici? :shock:

"Kaiohshin il Superiore":
detto questo voglio chiedere chi si crede di essere questo giovanni il chimico per attaccare e chiedere di bannarmi...ma pensi agli affari suoi e alla sua carriera di chimico, invece di pensare agli altri ( voglio proprio sapere se costui, tanto moralista, mai, nemmeno una volta, ad un compito si è servito dei bigliettini)...

Ehi, sei giovane, ma te la cavi: sai che è praticamente la stessa cosa che ha detto Craxi in parlamento per difendersi?

Non so se :-D o :cry:

L.

_luca.barletta
"Kaiohshin il Superiore":

Per FORTUNA ho trovato il sito di skuolanet che voi tanto avete attaccato, ma che almeno hanno aiutato MIGLIAIA di persone in difficoltà COMPLETAMENTE GRATIS e con il solo scopo di aiutare qualcuno in serie difficoltà...


Che brave persone! :smt059 :-D

lunatica
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Credo che sarebbe il caso di bannare l'utente che ha chiesto aiuto per l'esame. Tra l'altro qualcuno gli ha anche fornito delle risposte....sarebbero da bannare anche loro.
In generale chi cerca contatti per avere aiuto durante gli esami DEVE essere bannato.
E nei casi sospetti è meglio il BAN che rendersi complici di un crimine odioso.
Per chi cerca di farsi risolvere gli esercizi agli esami grazie ad internet la bocciatura è la giusta lezione.


Ciao a tutti,
ho letto solo oggi questo post e quindi rispondo solo oggi(peccato che non l'ho scoperto prima altrimenti avrei commentato prima e meglio la vostra condanna). Giusto per iniziare sono stato IO a postare quel messaggio di aiuto per la risoluzione di quel quesito della prova di maturità e non me ne pento mica. Poi questa minaccia di mandare tutto alle autorità non ha fondamento primo perchè il messaggio è partito da questo computer di casa mia spedito da me che l'esame di maturità lo farò solo tra qualche anno e secondo perchè non sussistono prove che l'eventuale risposta sia mai arrivata in sede d'esame ( avrei potuto benissimo dire che l'avevo scritto perchè volevo esercitarmi per quando toccherà a me l'esame e non riuscivo a risolverlo oppure che l'avevo trovato su internet sempre per esercitarmi e avevo bisogno d'aiuto. Anche perchè io avevo chiesto aiuto per un quesito e non per un quesito D'ESAME...credo che la differenza sia evidente...
Aggiungo poi che non capisco tutto questo moralismo addirittura vorreste bannarmi SUBITO...ma siete fuori o cosa...possibile che pensate solo a voi stessi...credo proprio che appartenete a quella schiera di persone che pensano solo ai propri interessi e non hanno un pò di umiltà nell'aiutare un amico in difficoltà che il giorno prima ti ha chiesto di aiutarlo per cercare di essere promosso...PURTROPPO e io non avevo ancora le conoscenze per risolvere quei quesiti altrimenti avrei cercato di risolverli e avrei cercato di passarli subito per aiutarli ma ho dovuto ricorrere a questo forum che apprezzavo molto e credevo fosse disponibile a dare una mano a qualcuno in difficoltà...se vi piace pensare solo a voi stessi fate pure, io però gli amici cerco di aiutarli, tanto poi suddetta persona voleva solo superare l'anno e non certo andare all'università con un voto non suo...
Per FORTUNA ho trovato il sito di skuolanet che voi tanto avete attaccato, ma che almeno hanno aiutato MIGLIAIA di persone in difficoltà COMPLETAMENTE GRATIS e con il solo scopo di aiutare qualcuno in serie difficoltà...detto questo voglio chiedere chi si crede di essere questo giovanni il chimico per attaccare e chiedere di bannarmi...ma pensi agli affari suoi e alla sua carriera di chimico, invece di pensare agli altri ( voglio proprio sapere se costui, tanto moralista, mai, nemmeno una volta, ad un compito si è servito dei bigliettini)...

Sperando che dopo questo post non mi banniate ma mi diate la possibilità di replicare ad eventuali accuse,
vi porgo i mieni più cordiali saluti

PS: anche senza di voi il mio amico è riuscito a passare l'anno...baci baci a tutti e la forza sia con voi

Kaiohshin il Superiore...

Lorenzo Pantieri
"Lorenzo Pantieri":

A un pubblico concorso cui ho partecipato, alcune signore chiedevano di andare in bagno (dove sostavano a lungo...), naturalmente con la propria "borsetta". Beh, più che borsetta, borsona: non ho mai visto borse da donna così, erano enormi, sembravano piuttosto zaini da montanaro, tanto erano grandi e piene. Piene di che cosa? Che ci fossero dei libri dentro? Mmmmmm... Tu che ne pensi? Durante l'esame, qualcuno di noi maschietti borbottò qualcosa, ma nessuno dei commissari si azzardò a controllare quei borsoni. Chi è che ha sbagliato, secondo te? I commissari a non controllare? Le signore a copiare? O noi a sospettare? :-D

I casi della vita, gente! Stamattina mi trovo casualmente a fare due chiacchiere con una collega reduce dallo stesso concorso. Il discorso cade su quell'esame, e lei mi racconta un delizioso aneddoto. Le cedo la parola.
A un certo punto chiedo di andare in bagno, esco dall'aula ed entro nella toilette. Tutte le porte dei bagni erano chiuse, e all'interno si udiva un febbrile sfogliare di libri!! L'attesa si protrae. A un certo punto, visto che mi scappava e non ce la facevo più, sono stata costretta ad esclamare: "Ehi, voi, là dentro, almeno una esca, io ho bisogno della toilette davvero!!

Chissà che cosa ne pensa Lupo Grigio! Magari dirà che la mia collega mente, oppure che le signore esaminande dentro la toilette erano intente nella rilassante lettura di Vanity Fair, Vogue e Donna Moderna... :-D :-D :-D

Senza parole! :evil: :evil: :evil:

L.

Cheguevilla
Comunque penso che chi è preparato, perché ha studiato e ha messo a frutto le sue capacità, abbia tutto l'interesse che le prove siano "regolari", e non ha nulla da temere da eventuali controlli.
È proprio qui il punto.
Proprio perchè chi è preparato non ha nulla da temere e ha interesse che tutto si svolga "regolarmente", perchè c'è chi si ostina a difendere i "copiatori"?
Ma il discorso è molto più esteso. Poichè tutte le persone "oneste" hanno interesse a che tutto si svolga regolarmente, perchè il Parlamento, si badi bene, in maniera univoca, si sta muovendo velocemente per la promulgazione di una legge contro le intercettazioni (e non contro la loro diffusione)?
Rinnovo la mia domanda: di che ci stupiamo?
Come dimostra l'evidenza empirica in casi come questo, è un'abitudine tutta italiana.
Che piaccia o no, il Parlamento ci rappresenta, con le implicazioni positive e negative che ne conseguono; ma questa è un'altra storia...

Lorenzo Pantieri
"Cheguevilla":

Per quanto riguarda il "modello" a cui ci stiamo adeguando, mi sembra più il modello mafioso, in cui tutti sanno ma nessuno parla, e se parla fa come lupo grigio: cerca cavilli formali per discolpare i colpevoli.

Fatte le debite proporzioni, mi ricorda tutti i casi di corruzione di politici e/o imprenditori (da Mani Pulite in poi). A un certo punto, sembra che il problema non sia tanto la tangente in sé, quanto il fatto che -poniamo- la relativa contestazione e/o intercettazione fossero uscite sulla stampa. Come se il problema fossero la mancanza di riservatezza dei magistrati o l'invadenza dei giornalisti (cose peraltro da condannare) e non il reato in sé e per sé. :evil:

"Cheguevilla":
Come già detto, di che ci si stupisce? Non si è detto a più riprese che il nostro sistema è inefficiente? Aggiungiamo pure chi favorisce la copiatura, poi però non venitemi a parlare del sesso degli angeli, dicendo che gli insegnanti dovrebbero fare questo e quest'altro invece che quello e quell'altro.

L'atteggiamento di Lupo grigio è quello tipico del leguleio Azzecca-Garbugli. Comunque penso che chi è preparato, perché ha studiato e ha messo a frutto le sue capacità, abbia tutto l'interesse che le prove siano "regolari", e non ha nulla da temere da eventuali controlli. Per gli altri, beh, per loro c'è Azzecca-Garbugli con i suoi "consigli". :-D

L.

Maxos2
E' vero, siamo un paese di leguleii, e i giudici dovrebebro considerare meglio l'ammissibilità dei ricorsi alla giustizia.

Cheguevilla
Come ho già detto in precedenza, l'Italia è l'impero della burocrazia.
Si pretende che A faccia una certa cosa senza dargliene i mezzi.
Come essere rinchiusi nella gabbia del leone armati di sassi e bastoni.
La teoria vuole che l'insegnante, accortosi della possibile infrazione, denunci la cosa, l'autorità competente conceda la possibilità di procedere alla perquisizione, invii un ufficiale di PS (di sesso femminile, nel caso) e si proceda nei modi previsti per legge. Insomma, la ragazza sarebbe perquisita più o meno dopo la laurea...
Siamo concordi nel dire che forse i professori hanno calcato un po' la mano, ma non mi sento di farne un caso nazionale.
Per quanto riguarda il "modello" a cui ci stiamo adeguando, mi sembra più il modello mafioso, in cui tutti sanno ma nessuno parla, e se parla fa come lupo grigio: cerca cavilli formali per discolpare i colpevoli.
Come già detto, di che ci si stupisce? Non si è detto a più riprese che il nostro sistema è inefficiente? Aggiungiamo pure chi favorisce la copiatura, poi però non venitemi a parlare del sesso degli angeli, dicendo che gli insegnanti dovrebbero fare questo e quest'altro invece che quello e quell'altro.

OT
Sempre sul discorso dei modelli, vedo che lupo grigio fa la solita confusione: il Cile di Allende era uno stato democratico, poichè Allende è stato regolarmente eletto dal popolo con normali elezioni e non ci sono mai stati avvenimenti simili a quelli a cui fa riferimento. Forse si confonde con il Cile di Pinochet, messo li dagli Stati Uniti a seguito di un attacco militare supportato dalla CIA. Ironia della sorte, proprio l'11 settembre...
/OT

Lorenzo Pantieri
"lupo grigio":

Ma niente di tutto ciò si è rivelato vero: la ragazza - si è verificato - non aveva nulla da nascondere ed è stata fatta rientrare in classe per proseguire il suo compito.

Ma il padre della giovane non ci sta. E ha già provveduto a denunciare l'episodio all'associazione nazionale dei comitati di base degli insegnanti, Gilda. La stessa vicepreside dell'istituto Marie Curie ha sottolineato l'irregolarità dell'accaduto: ‘Non condivido il metodo, non spetta ai docenti fare le perquisizioni personali…’. Appunto… [Libero News]

Qualche cosiderazione a ruota libera.

1. Davvero "particolare" la condizione di questi benedetti insegnanti: devono garantire il rispetto della regolarità delle prove d'esame, su questo magari concorderai anche tu. Eppure se un presidente di commissione si azzarda a far perquisire una studentessa, beh quello "non spetta a lui". E a chi spetta allora, secondo te? :roll:

2. Come saprai, il testo delle prove d'esame era disponibile in Rete poco dopo le nove del mattino. Se ne deduce che qualche irregolarità da parte di qualche studente, che ha comunicato all'esterno i testi delle prove, c'è stata. Concordi anche tu, vero? Ora, di chi è la colpa? Di quegli studenti? O magari proprio dei loro insegnanti, che non hanno fatto rispettare il regolamento e non li hanno sorvergliati abbastanza? :evil:

3. A un pubblico concorso cui ho partecipato, alcune signore chiedevano di andare in bagno (dove sostavano a lungo...), naturalmente con la propria "borsetta". Beh, più che borsetta, borsona: non ho mai visto borse da donna così, erano enormi, sembravano piuttosto zaini da montanaro, tanto erano grandi e piene. Piene di che cosa? Che ci fossero dei libri dentro? Mmmmmm... Tu che ne pensi? Durante l'esame, qualcuno di noi maschietti borbottò qualcosa, ma nessuno dei commissari si azzardò a controllare quei borsoni. Chi è che ha sbagliato, secondo te? I commissari a non controllare? Le signore a copiare? O noi a sospettare? :-D

Saluti,
L.

P.S. Comunque, pur non disponendo di borsette/borsoni, alla fine il concorso l'ho vinto lo stesso. Una prova, forse, del fatto che copiare serve a poco e che è il caso di inverstire nella propria preparazione: non credo ci sia un investimento migliore, e più sicuro. :D

Sk_Anonymous
Ragazzi
il seguente articolo mi pare proprio ‘in tema’… A quanto pare il nostro ‘bel paese’ si stà ogni giorno sempre più ‘allineando’ con i ‘modelli’ tipo Urss, Cina, Corea, Cambogia [quella di Pol Pot…], Cile [quello di Allende…]… e chi più ne ha più ne metta… =D>

Da http://magazine.libero.it/speciali/ … buona lettura!…



Teramo, 27 giu – ‘L'hanno costretta a sollevarsi la maglietta e perfino il reggiseno’. È lo sfogo rabbioso del padre di una studentessa del liceo scientifico Marie Curie di Giulianova alle prese con la terza prova scritta dell'esame di maturità in corso in questi giorni.

La ragazza è stata perquisita e spogliata da due professoresse nei bagni, con una procedura senza precedenti che sta facendo molto discutere. All'origine della controversa vicenda, il sospetto del presidente della quarta commissione d'esame, convinto che la giovane stesse nascondendo un telefonino sotto la maglietta o addirittura sotto all'indumento intimo. In questo modo, sempre secondo il presidente, la ragazza avrebbe potuto, tramite un auricolare, comunicare con l'esterno e superare la prova.

Ma niente di tutto ciò si è rivelato vero: la ragazza - si è verificato - non aveva nulla da nascondere ed è stata fatta rientrare in classe per proseguire il suo compito. Cosa non facile psicologicamente, e infatti la giovane non voleva più continuarne lo svolgimento, sconvolta com'era da quanto accadutole. Ma grazie all'incoraggiamento dei compagni, alla fine ce l'ha fatta.

In bagno con la studentessa, a compiere quell'assurda perquisizione, sono state mandate due professoresse. ‘Non potevo certo provvedere io, o altri insegnanti uomini…’, si giustifica il presidente, che continua ‘… ho ritenuto opportuno che tutto si svolgesse in bagno per non turbare la classe…’.

Ma il padre della giovane non ci sta. E ha già provveduto a denunciare l'episodio all'associazione nazionale dei comitati di base degli insegnanti, Gilda. La stessa vicepreside dell'istituto Marie Curie ha sottolineato l'irregolarità dell'accaduto: ‘Non condivido il metodo, non spetta ai docenti fare le perquisizioni personali…’. Appunto…
[Libero News]

cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

Cheguevilla
Procediamo con calma.
Per prima cosa, bisogna dire che, a seguito di una richiesta dalle autorità giudiziarie, l'articolo a tutela della privacy non consente al titolare o ad un suo responsabile di opporsi alla diffusione per finalità, naturalmente, giuridiche.
Dal punto di vista formale (l'Italia è l'impero delle scartoffie e della burocrazia), l'amministratore non può altro che: avvisare l'autorità giudiziaria circa gli eventi svolti e fornire una descrizione. Sta quindi all'autorità giudiziaria svolgere le dovute indagini, nel corso delle quali, la stessa autorità può chiedere agli amministratori del sito di rivelare i dati a disposizione.
Sulla responsabilità legale degli amministratori mi sono già pronunciato in precedenza.
Aggiungo che qualora qualcuno causi gravi problemi penali ad altri denunciandolo di reati inesistenti è sempre disponibile per i volenterosi il reato di calunnia
No, questa affermazione è terribilmente falsa.
Il reato di calunnia si configura sotto una precisa ipotesi, cioè che il soggetto incolpi qualcuno sapendo che egli è innocente.
Se il reato di calunnia si configurasse veramente come detto da lupo grigio, nessuno denuncerebbe più nessuno, con buona pace della giustizia...

Resto comunque convinto che opporre il diritto alla privacy a difesa di atti illeciti sia una dimostrazione di colpevolezza.
Se, a sua insaputa e contro la tutela sulla privacy, uno stupratore viene filmato nell'atto dello stupro e tale film costituisse l'unica prova della sua colpevolezza, io troverei più che giusto il suo utilizzo.
Non consentirlo significa anteporre il diritto personale alla privacy al diritto di ordine pubblico della collettività. Lo Stato quindi si rende compartecipe del reato, colpevole, in un certo senso, di favoreggiamento.
Resta, a mio parere, il pieno diritto dello stupratore nel denunciare la violazione della sua privacy, ma ciò non deve in alcun modo costituire attenuante o discolpa nel processo per stupro.

Lorenzo Pantieri
"lupo grigio":

...nel nostro ordinamento è vietato fare inchieste su altri “fai da te”, magari approfittando di casuali disponibilità di informazioni : Pertanto intercettare uno spacciatore pedinare un pedofilo o perquisire un mafioso può essere fatto solo dalla polizia.

Carissimo, mai detto che intercettare/pedinare/perquisire sia compito di un privato. Che queste cose siano compito della polizia/magistratura è un concetto alla portata di un bambino delle scuole elementari. Volevo semplicemente dire che ci sono confini al nostro diritto della privacy, che non è illimitato.

"lupo grigio":
Altrettanto, nessuno può usare privatamente la conoscenza di codici – tipo l’IP - e dati personali per ragioni diverse dal contratto (civilistico, tra le parti) che regolamenta e limita il rapporto. Per cui nessun proprietario di sito è tenuto a spiare e riferire dei dati e dei comportamenti dei suoi iscritti…

Vedo che il linguaggio da azzecca-garbugli è una costante! Nessuno ha parlato di uso privato della conoscenza di dati personali. Semmai, dell'opportunità di avvertire le forze dell'ordine di un comportamento contro la legge. Ti faccio un esempio estremo. Supponiamo, per assurdo, che qualcuno apra una discussione sul forum di Matematicamente.it dal titolo "Cercasi bomba atomica" (o "Pedofilo cerca bimbo", o qualcosa del genere). Supponiamo che alla discussione partecipino più persone, e che in essa siano presenti delle informazioni di evidente rilevanza penale. Che fa l'amministratore del sito? Se ne lava le mani? Io credo che, giunto a conoscenza del (mis)fatto, l'amministratore (ma anche un semplice utente!) abbia il dovere di segnalarlo alle forze dell'ordine (che, a loro volta, potranno disporre tutte le misure necessarie all'accertamento dei fatti, compresa la richiesta dell'IP). Non sono un avvocato (peraltro mi pare di aver capito che neanche tu o tua moglie lo siate), tuttavia mi pare che sia plausibile che le cose stiano così: addirittura, ti è stato fatto notare come in certi paesi europei gli amministratori del forum sianono considerati corresponsabili nel caso in cui il forum/blog sia utilizzato a fini illeciti...

P.S. Quanto alle rinunce del 25% dei commissari (io però faccio parte dell'altro 75%...), pienamente d'accordo: è semplicemente vergognoso. Vergognoso come quei gioellieri che dichiarano 1.000 euro al mese e quegli imprenditori che dichiarano meno dei propri operai. :evil:

L'Italia è il paese dei "furbi": bleah.

Ciao,
L.

Sk_Anonymous
Ragazzi
ho nuovamente il piacere di cominicarvi il pensiero di mia moglie, talmente 'interessata' alla presente discussione da aver tralasciato alcune sue 'abitudini domenicali'... :roll:

Chiedo scusa per l'immancabile 'latinorum'...

Carissimo, essere chiamata “signora lupo grigio” mi diverte sempre.

Mi spiace però di non essere stata chiara.
La posizione del sito fa parte dell’etica, dell’azione regolamentata inter privatos. E dello stile.
La posizione del ministero e gli accertamenti sulla preparazione fanno parte del diritto amministrativo. Uno non studia e non viene promosso. Si sospetta abbia copiato e la commissione di diploma – sovrana in questo - non lo promuove lo stesso. Il malcapitato può ricorrere al TAR, se la famiglia è ricca ed hanno tempo da perdere.
La truffa è un reato ed è ben configurata dal codice penale. Ma copiando il compito non si truffa (con reclusione da uno a cinque anni) bensì si compie un’irregolarità di tipo amministrativo (con bocciatura sessione stante o revoca del diploma se l’Ente conosce la cosa a posterori).

Il Ministero della PI (come persona offesa che avrebbe potuto proporre querela) e/o lo stesso pubblico ministero (come soggetto dell’AG che può avviare – anche senza querela essendo possibile, soprattutto se il reato è contro lo Stato, l’avvio del procedimento d’ufficio) come tutti e più di tutti hanno visto i servizi TV sui siti “suggeritori”.
E credo che hanno pensato, ed a ragione, di non avviare il procedimento penale, non configurandosi tale comportamento come reato.

Aggiungo che qualora qualcuno causi gravi problemi penali ad altri denunciandolo di reati inesistenti è sempre disponibile per i volenterosi il reato di calunnia ( dai due ai dodici anni)…
Ed aggiungo che no, nel nostro ordinamento è vietato fare inchieste su altri “fai da te”, magari approfittando di casuali disponibilità di informazioni : Pertanto intercettare uno spacciatore pedinare un pedofilo o perquisire un mafioso può essere fatto solo dalla polizia.
Altrettanto, nessuno può usare privatamente la conoscenza di codici – tipo l’IP - e dati personali per ragioni diverse dal contratto (civilistico, tra le parti) che regolamenta e limita il rapporto. Per cui nessun proprietario di sito è tenuto a spiare e riferire dei dati e dei comportamenti dei suoi iscritti…

Citazione:

…a parte il linguaggio da azzecca-garbugli di questa frase, la violazione della privacy mi sembra francamente una ca**ata grande come una casa. È una violazione della privacy, secondo te, intercettare uno spacciatore? O pedinare un pedofilo? O perquisire un mafioso?...


Aggiungo, in cauda venenum: sarei più propensa – anche per l’analogia espicita con la truffa per evitare il servizio militare ( CP 640, secondo comma punto (2) ) a considerare truffaldino il comportamento delle migliaia di commissari di esame che grazie a medici compiacenti non si sono presentati a lavorare. Un quarto del totale dei commissari: e per un matematico l’improbabilità statistica di questa pretesa morìa improvvisa dovrebbe saltare, quella sì, agli occhi!!!

Attendo lumi sulla formula sottostante la probabilità di cui sopra… :D


cordiali saluti

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature

ELWOOD1
Mi accodo pure io a sostegno di questo sito che probabilmente non è uno dei più cliccati come ad esempio scuola.net(che schifo!!!!) solo perchè non mette la pappa nel piatto a tutti coloro che lo richiedono, ma sicuramente svolge un ruolo più fondamentale di qualsiasi altro sito...insegna alla formazione di un ragazzo sia dal punto di vista logico che morale.
Spronare al ragionamento e andare a sollevare le potenzialità di un individuo è cosa a mio avviso fondamentale nel percorso dei suoi studi....parlo per esperienza personale, quante volte pure io avrei voluto farmi tentare e superare un esame copiando da qualcuno? certo è vero poi hai la possibilità di passarlo ma con quale soddisfazione?
Io credo che ognuno di noi ha le proprie potenzialità ed è giusto che le sfrutti nella maniera che è più capace....preferisco un 7 frutto del mio impegno piuttosto che un 10 regalato...In questo senso sono felice e fiero di frequentare questo forum sapendo che si basa su questi valori e ancora di più nel vedere che non sono l'unico a pensarla in questa maniera.Certo non ho mai trovato le cose pronte, ma gli insegnamenti che mi ha offerto sono molto più preziosi.
Grazie ancora.

Giova411
LupoGRiiiiiI' con sto caldo sta "PAPPARDELLA" non la leggo :stica:

Mi autoritiro dalla discussione :supz: :smt020

Eh... lo so, lo so che mancherà a molti la mia presenza...
Alla prossima :smt039

GIOVANNI IL CHIMICO
Forse per completare questo idilliaco quadro dell'italianità bisognerebbe aggiungere che l'italiano medio, per soddisfare allo stereotipo, dovrebbe girare sempre con in tasca il suo fido serramanico, sempre pronto a prender parte a futili tenzoni?
ops scusate devo andare mi si sta bruciando la pizza e devo anche cambiare la corda del la al mio mandolino.
Ciao picciotti!

Sk_Anonymous
Ragazzi
mi par di capire chela ‘equiparazione’ della scuola a ‘ingnorantificio’ fatta da mia moglie non abbia trovato ‘unanime’ consenso da parte degli utenti del forum :-D … Mia moglie in realtà si è riferita specificatamente alle ‘discipline giuridiche’, sulle quali naturalmente il sottoscritto non intende minimamente pronunciarsi. Per quanto riguarda la Matematica, disciplina certamente più ‘presente’ in questo sito, occorre dire che da quello che io personalmente ho constatato in decenni di attività di selezione di ‘neoloaureati’ e ‘neodiplomati’ non posso che con dividere il pensiero della mia consorte. E’ evidente che il ‘merito’ di questo stato di cose non può essere ascritto agli studenti, i quali altro non possono fare che adeguarsi alla situazione scolastica esistente. Come qualcuno ha giustamante affermato è un dato di fatto che la preparazione ‘professionale’ di un laureato o diplomatico nella maggior parte dei casi ha inizio dopo il conseguimento di laurea e diploma e questa semplice considerazione basta a qualificare la ‘consistenza’ che hanno i 'giudizi' in sede di esame… nonchè gli esami stessi...

Mi rendo conto che affermazioni come queste, nella loro ‘crudità’, possono arrecare il genere di ‘disturbi’ segnalati da qualcuno. Persolamente sono del parere a tutt’oggi il miglior rimedio contro i ‘disturbi’ di varia natura sia quello indicato nel testo seguente, tratto da ‘Quando eravamo povera gente. L'Italia tribolata dei nostri nonni raccontata agli ignari e benestanti nipoti’ di Cesare Marchi, Edizione Rizzoli dicembre 1988…

A tuti cordiali saluti… e buona lettura!… :smt077

lupo grigio



An old wolf may lose his teeth, but never his nature



Mal di pancia, mal di testa?... Olio di ricino. Inappetenza, influenza?... Olio di ricino. Bruciori di stomaco, brufoli sulla pelle?... Olio di ricino. Quest'olio, dall'odore repellente, quintessenza di cloaca, era, nella farmacopea casalinga, il toccasana universale. Una sorta di ideologia penitenziale aveva diffuso la convinzione che una medicina, per essere efficace, doveva essere disgustosa. essendo il male, per definizione, una cosa cattiva, per scacciarlo occorreve un farmaco – Similia similibus curantur- egualmente cattivo. quanto più era cattivo, tanto più sicuro l'effetto e pronta la guarigione.Quando apparve sui giornali la réclame (non si chiamava ancora pubblicità) del Proton, del Fosfoiodarseno e di altri ricostituenti dal gradevole sapore marsalato, i vecchi considerarono la novità con teologica diffidnza; gli pareva impossibile, un fatto contrario alla nostra condizione di uomimi condannati al dolore (i postumi della caduta di Adamo...), che questo potesse essere vinto mediante il piacere. Se un ragazzo, per marinare la scuola, inventava un mal di gola, bastava che la mamma dicesse "corro in farmacia a prendere un'oncia di olio di ricino" perché l'altro balzasse dalle coperte, miracolato. Non soltanto i finti malati, ma anche i mezzo malati saltavano dal letto, memori dell'olio bevuto l'ultima volta.
Non per nulla gli spagnoli chiamano il frutto del ricino higuera infernal [fico infernale…] . Credo che nella storia della medicina sia l'unico farmaco che guariva con l'odore, anzi, col ricordo dell'odore.Se proprio non lo poteva evitare, il paziente, turatosi con una mano il naso, con l'altra portava il cucchiaio alla bocca, contraendola in una smorfia teatrale, poi addentava mezzo limone per sgrassare la lingua e il palto appestati da quell'untume che pareva radunasse tutti i fetori dell'universo. Oppure, altra ricetta, si preparava un vischioso cocktail mescolando nel bicchiere, mediante un bastoncino di legno, olio, caffè, olio e latte, olio e birra, a scelta, secondo il personale disgusto, sperando che nella mostruosa coabitazione di due elementi si amalgamassero e l'orrenda miscela corresse veloce verso l'esofago. Ma arrivati allo stomaco, i due cominciavano subito a litigare.Si dava l'olio di ricino anche alle partorienti e forse a questo alludevano le parole della GENESI, rivolte a Eva: "Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai i figli" (3,16). La fortuna terapeutica dell'olio di ricino scaturiva da un'analogia col mondo della meccanica. La vecchia Singer, la macchina da cucire della nonna, non la si ungeva per renderla più scorrevole? E quando una porta cigolava, non si metteva un po' d'olio nei cardini? Così l'olio diventava, nell'immaginazione popolare, il lubrificante interno del corpo umano che ungeva lo stomaco, ammorbidiva l'intestino e imprimeva alle scorie, ferme nelle anse del lungo tubo serpentino, una velocità come quella dei campioni di bob. Era un olio per quattro stagioni, come l'olio di fegato di merluzzo, suo compagno di schifezza, somministrato a cucchiai, prima del pranzo, ai ragazzi in età puberale oppure sospetti di esaurimento oppure impegnati negli esami. " E' tanta salute" sentenziava la mamma, propinando ai figli il turpe aperitivo dal soave nome latino, oleum iecoris aselli, contenente fosforo, iodio, vitamina A e D, senza contare che combatteva anche il rachitismo. Ma questo le mamme non volevano sentirselo dire, rachitismo era una parola boomerang che sottointendeva un difetto di fabbricazione. Preferivano sottolineare la presenza di fosforo che sviluppa luminosamente l'intelligenza, tanto che uno scolaro delle elememtari scrisse nel diario: "Io da grande farò lo scienziato, per questo mia mamma mi dà tanto olio di merluzzo".Pue essendo odiati dai destinatari, i due oli, di ricino e di fegato di merluzzo, partecipavano, nell'inconscio collettivo, del mitico prestigio proprio di tutto ciò che porta il nome di olio. .....omissis.....Un'atmosfera magico-religisa avvolge da sempre il benefico alimento-medicamento-sacramento. Un proverbio popolare assicura:"Olio di lucerna ogni male governa" Perché? Perché l'olio che nella lampada si trasforma in luce, sostanza immateriale, deve necessariamente possedere qualità prodigiose, ben superiori alle nostre percezioni umane. E non era da buttar via, terapeuticamente parlando, nemmeno il comune olio per condire l'insalata. Se sulla palpebra spuntava un orzaiolo, s'infilava lo sguardo dentro il collo della bottiglia (una volta solo a Trieste, tre volte dalla parte di Parma) e l'orzaiolo scompariva.Le farmacie lavoravano poco. Le mutue non avevano ancora iniziato gli italiani ai furbastri piaceri della malattia inventata, delle medicine gratuite, dell'assenteismo retribuito. Buona parte dei medicinali erano galenici, preparati dal farmacista che pesava polveri impalpabili sui bilancini da orefice e pestava unguenti nel mortaio, dietro le bianche tendine a vetro, traforate dal serpente di Esculapio.Il medico lavorava ancor meno del farmacista, lo si chiamava solo nei casi gravi, talvolta assieme al prete, poiché dopo bisognava pagarlo. Si preferiva chiedere consigli al farmacista, il quale non pretendeva onorario per le sue diagnosi "a distanza", inoltre era un tipo alla mano, democratico e ciacolòn.Il medico lo guardava come il cacciatore un bracconiere, avrebbe potuto denunciarlo per esercizio abusivo della professione medica, col rischio di perdere anche i pochi clienti in articulo mortis, perchè la gente non avrebbe capito, non badava a queste sottigliezze giuridiche. Era laureato in farmacia, non in medicina e chirurgia?... Sempre dottore era. La bronchite si curava con pappette di farina di lino avvolte in una garza e adagiate quasi bollenti sulla pelle.
Scioglievano il catarro e spegnevano i focolai d'infezione, così si diceva. Prima di applicare la pappetta, la mamma ne saggiava la temperatura posandovi, per una frazione di secondo, la guancia, poi soffiava due, tre volte, infine controllava il calore col dorso della mano per eviare che il ragazzo, prima ancora di guarire dalla bronchite, fosse ricoverato all'ospedale per ustioni.Contro le contusioni, le distorsioni, gli strappi muscolari, i dolori articolari, impacchi di acqua vegeto- minerale oppure un'ambrata pennellata di di tintura di iodio. Contro i calli, pediluvio con saltrati Rodell. Per regolare l'intestino, un infuso di erba sena, che scatenava tumultuosi regolamenti di conti nel Profondo Sud. Chi era raffredato scaldava una tazza con miele e una goccia di cognac, che nelle case della piccola borghesia entrava solo per uso medicinale. Bere un bicchierino di liquore o di distillato per puro piacere di berlo era giudicato uno scialo dal punto di vista economico, un cedimento da quello morale. Lo confermavano, nelle vetrine dei negozi di chincaglieria, i servizi dei bicchierini per liquore: piccolissimi, poco più grandi di un ditale. Per combattere il raffreddore si usava anche il vin brulé, una tazza di sanguigno merlot o cabernet, scaldato con zucchero, chiodi di garofano, una buccia di limone. E poi sotto le coperte a sudare, un berretto di lana in testa e il naso che gocciolava come un rubinetto chiuso male...

david_e1
Faccio notare che in certi paesi europei gli amministratori del forum sono addirittura considerati corresponsabili nel caso in cui il forum/blog sia utilizzato a fini illeciti:

http://yro.slashdot.org/article.pl?sid=07/06/22/1831212

GIOVANNI IL CHIMICO
Il succo del discorso della signora di Lupo Grigio è: Se anzichè studiare solo le discipline in cui vi siete laureati aveste studiato anche un po di materie giuridiche sapreste come è possibile comportarsi disonestamente facendola sempre franca. Un piccolo saggio sull'italianità, oserei dire.

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