Qual è...
...la ricetta per essere felici?
Risposte
@elgiovo
Caspita, cosí su due piedi il titolo non mi viene, però il monologo non mi suona nuovo...qualche altro indizio?...
Caspita, cosí su due piedi il titolo non mi viene, però il monologo non mi suona nuovo...qualche altro indizio?...

@ Sergio
In quello che hai postato c'e' una condanna dei rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, io parlavo di quelli all'interno del matrimonio.
@ Cheguevilla
Non e' vero che la dottrina cristiana sia contro il sesso, se mai e' contro il sesso al di fuori del matrimonio. Certamente poi sono d'accordo che esso sia una cosa umana e non una prerogativa di "vacche e maiali", quello che semmai condanno e' il ridurre l'uomo al solo sesso. Questo si e' animalesco. C'e' anche il sesso, ma non basta per la Felicita'.
Per il resto, come accade spesso su questioni Matematiche e non, mi trovo in accordo totale con Elgiovo, che riesce sempre ad anticiparmi e/o a spiegare i concetti molto meglio di me!
In quello che hai postato c'e' una condanna dei rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, io parlavo di quelli all'interno del matrimonio.
@ Cheguevilla
Non e' vero che la dottrina cristiana sia contro il sesso, se mai e' contro il sesso al di fuori del matrimonio. Certamente poi sono d'accordo che esso sia una cosa umana e non una prerogativa di "vacche e maiali", quello che semmai condanno e' il ridurre l'uomo al solo sesso. Questo si e' animalesco. C'e' anche il sesso, ma non basta per la Felicita'.
Per il resto, come accade spesso su questioni Matematiche e non, mi trovo in accordo totale con Elgiovo, che riesce sempre ad anticiparmi e/o a spiegare i concetti molto meglio di me!

[OT]
Che film è?
Il monologo mi suona familiare, ma non riesco a ricordarmi...
[/OT]
"elgiovo":
Eccoti qui. Decidi che la fase dell'eterna adolescen-
za è finita e che è ora di crescere. E crescerai. E
allora tutto cambia, e questa volta cambierà. Avrai
una casa più grande, la piscina, il garage col posto
auto, il prato sempre curato, il portico fiorito, le
porte smaltate, il cane che chiamerai Marx e la
barca che chiamerai come tua moglie.Avrai la salu-
te assicurata, la vita assicurata, il frigorifero sempre
pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per
continuare a sentirti giovane, le finestre da cui entra
sempre il sole. E allora avrai la tua famiglia felice,
i tuoi bambini in salute e lei, avrai lei che ti ricor-
derà tutte le cose belle che avrai avuto. Non è que-
sto quello che hai sempre sognato? […] E allora la
mia vita non mi sembra niente male. In fondo non
c'è nulla che mi manchi davvero, davvero nulla. È
allora questa la felicità? Io penso di sì.
Che film è?
Il monologo mi suona familiare, ma non riesco a ricordarmi...

[/OT]
i vostri discorsi non fanno una piega...io,come penso anche Cheguevilla,abbiamo "estremizzato" un pò il concetto...
il punto è che non bisogna darsi dei limiti solo perchè imposti,ciò non significa soddisfare solo i bisogni carnali,attenzione!quelli sono solo esempi...
il punto è che non bisogna darsi dei limiti solo perchè imposti,ciò non significa soddisfare solo i bisogni carnali,attenzione!quelli sono solo esempi...
Uno che non è certo un cristiano in un suo film dice:
Lo riconoscete? Allora vi ricorderete anche come va a finire il film... Beh, secondo me quel finale, in tutta la sua ironia, è molto indicativo di come vanno le cose se ci si limita a cercare la felicità nei piaceri della vita. Non pensate che non mi piacciano tali piaceri, anzi... Però dico che nella vita non possono essere tutto, perchè sono... fragili. E se un giorno una delle tre famose "pie donne" dicesse "Sono incinta"? E se un'altra delle tre dicesse "ho l'aids ma non te l'ho mai detto prima"? E se...
Questo è il mio pensiero. La cosa è talmente personale e intima che ciascuno può e deve vederla come vuole.
Ciao
Eccoti qui. Decidi che la fase dell'eterna adolescen-
za è finita e che è ora di crescere. E crescerai. E
allora tutto cambia, e questa volta cambierà. Avrai
una casa più grande, la piscina, il garage col posto
auto, il prato sempre curato, il portico fiorito, le
porte smaltate, il cane che chiamerai Marx e la
barca che chiamerai come tua moglie.Avrai la salu-
te assicurata, la vita assicurata, il frigorifero sempre
pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per
continuare a sentirti giovane, le finestre da cui entra
sempre il sole. E allora avrai la tua famiglia felice,
i tuoi bambini in salute e lei, avrai lei che ti ricor-
derà tutte le cose belle che avrai avuto. Non è que-
sto quello che hai sempre sognato? […] E allora la
mia vita non mi sembra niente male. In fondo non
c'è nulla che mi manchi davvero, davvero nulla. È
allora questa la felicità? Io penso di sì.
Lo riconoscete? Allora vi ricorderete anche come va a finire il film... Beh, secondo me quel finale, in tutta la sua ironia, è molto indicativo di come vanno le cose se ci si limita a cercare la felicità nei piaceri della vita. Non pensate che non mi piacciano tali piaceri, anzi... Però dico che nella vita non possono essere tutto, perchè sono... fragili. E se un giorno una delle tre famose "pie donne" dicesse "Sono incinta"? E se un'altra delle tre dicesse "ho l'aids ma non te l'ho mai detto prima"? E se...
Questo è il mio pensiero. La cosa è talmente personale e intima che ciascuno può e deve vederla come vuole.
Ciao
"Mr.X":
Caro Lucas, prima o poi ce ne accorgeremo.
Se pensiamo ai beni materiali possiamo essere felici per un pò, ma poi passa.
quoto!
"david_e":Forse è proprio qui il problema. I "veri cristiani" pretendono di misurare la felicità altrui con i propri criteri.
Un vero cristiano è fermamente convinto che S. Francesco (per dirne uno), nonostante tutto, fosse ben più felice (infinitamente di più), nell'aldiqua, di questa Lohan.
Questo è probabilmente un riflesso del modo di ragionare cristiano che vede nella dottrina cattolica la verità assoluta ed imprescindibile, ma questo è un altro discorso.
Personalmente, ripeto con maggiore forza la mia idea secondo cui fare sesso con 3 ragazze mi dà infinita felicità in più che seguire i folli dettami del catechismo come citato da Sergio.
@david_e: non siamo bestie, né vacche né maiali. Il sesso e l'appagamento fisico sono cosa assolutamente e pienamente umana. È, al contrario, la dottrina cristiana che per anni ci ha insegnato il contrario, ma questo non ci deve condizionare nell'analisi oggettiva.
Chiaramente, io non dirò mai ad un cristiano che sbaglia nel non fare sesso con più persone.
Probabilmente, un medico dirà che è sbagliato astenersi dal sesso (almeno per l'uomo) perché questo può avere conseguenze negative, ma questo è ancora un altro discorso.
"david_e":
Poi chiaramente uno è liberissimo di credere che la Lohan sia molto più felice di quanto non lo fosse il povero S.Francesco...
la Lohan sarà sicuramente una delle persone più infelici al Mondo.
perchè dopo anni e anni di dottrine,dogmi,morali,falsi miti e falsi ideali,si è resa conto che in realtà la felicità assoluta non esiste!è inattuabile!
alla gioia di uno,corrisponde il patimento di un altro,e questo,ad una persona intelligente, basta per precludere ogni strada verso la felicità!
i Cristiani credenti dovrebbero saperlo bene:la propria felicità è data dalla felicità del prossimo.
questa è una di quelle classiche massime che mi piacciono del Cristianesimo,davvero.
per Davide
scusa ma la rednezione terrena cos'è?
l'uomo è felice quando raggiunge degli obiettivi o soddisfa dei bisogni(che essi siano fisici o spirituali)
ora se una dottrina ti impartisce delle regole o ti da degli standard di felicità,e tu te ne convinci ciecamente,quand'è che raggiungerai i tuoi obiettivi e soddisferai i tuoi bisogni?
san francesco era "felice"(e poi si deve verificare questa cosa dato che i documenti originali sul santo sono andati persi a causa della chiesa)appunto perchè aveva raggiunto Dio,seguendo quei canoni imposti dalla bibbia.Tale gioa era dovuta dal fatto che un giorno,dopo la sua morte,avrebbe raggiunto la redenzione,la vita eterna.Queste parole sue...anche sul letto di morte...
ecco che si torna al punto iniziale:felici per la felicità eterna...
Ho fatto parte della GI.FRA,e qualcosa so del santo,del catechismo e di come ragiona una persona vicina alla fede...realmente vicina alla fede...
poi un'altra cosa...
spararsi su un piede fa oggettivamente male...ma conosco masochisti che se li prendi a frustate per 24 ore piangono...ma per la felicità!
vedi come è relativa la cosa...non si possono creare schemi,equazioni,teoremi e quant'altro sulla felicità!
scusa ma la rednezione terrena cos'è?
l'uomo è felice quando raggiunge degli obiettivi o soddisfa dei bisogni(che essi siano fisici o spirituali)
ora se una dottrina ti impartisce delle regole o ti da degli standard di felicità,e tu te ne convinci ciecamente,quand'è che raggiungerai i tuoi obiettivi e soddisferai i tuoi bisogni?
san francesco era "felice"(e poi si deve verificare questa cosa dato che i documenti originali sul santo sono andati persi a causa della chiesa)appunto perchè aveva raggiunto Dio,seguendo quei canoni imposti dalla bibbia.Tale gioa era dovuta dal fatto che un giorno,dopo la sua morte,avrebbe raggiunto la redenzione,la vita eterna.Queste parole sue...anche sul letto di morte...
ecco che si torna al punto iniziale:felici per la felicità eterna...
Ho fatto parte della GI.FRA,e qualcosa so del santo,del catechismo e di come ragiona una persona vicina alla fede...realmente vicina alla fede...
poi un'altra cosa...
spararsi su un piede fa oggettivamente male...ma conosco masochisti che se li prendi a frustate per 24 ore piangono...ma per la felicità!
vedi come è relativa la cosa...non si possono creare schemi,equazioni,teoremi e quant'altro sulla felicità!
Beh se qualcuno ti dice che per ottenere la felicità non è una buona idea spararsi a un piede, di certo non lo accusi di cercare di importi dei limiti, anzi è proprio lo spararsi in un piede, al massimo, poi a crearti dei limiti... il cristiano analogamente ti dice "non fare la tal cosa che non è una buona idea"...
Non sono un esperto di teologia cristiana, ma ti posso assicurare che la felicità (quella terrena) di cui parla il cristianesimo, non consiste nella semplice attesa di una felicità più grande, ma è un qualche cosa che si realizza concretamente qui, su questa Terra. Un vero cristiano è fermamente convinto che S. Francesco (per dirne uno), nonostante tutto, fosse ben più felice (infinitamente di più), nell'aldiqua, di questa Lohan.
Secondo me hai una visione un po' distorta di quello che sono le religioni (per lo meno quella cristiana, le altre non lo sò...). Non è vero che l'idea è quella di creare dei limiti, ma per chi crede, la morale deve essere, al contrario, una liberazione da tutto ciò che distoglie dalla felicità. Purtroppo c'è questa idea che la religione sia solo un set di regole volte al raggiungimento della gioia dopo la morte che è molto molto diffusa (persino fra gli stessi religiosi), ma che non corrisponde a verità, per nulla.
Alla fine molti criticano nella dottrina cattolica cose che, irrealtà, non fanno affatto parte di tale dottrina. Un esempio su tutti è l'idea che la Chiesa sia contraria ai rapporti sessuali (anche fra persone sposate), se essi non hanno per fine la procreazione, beh basta dare una letturina al Catechismo per rendersi conto che questo è piuttosto falso, anzi... un altro è proprio questo della felicità che può essere solo ultraterrena: non è affatto vero, qui si sta criticando una religione che irrealtà non esiste o meglio, che esiste, ma non è quella cristiana.
Poi chiaramente uno è liberissimo di credere che la Lohan sia molto più felice di quanto non lo fosse il povero S.Francesco...
Non sono un esperto di teologia cristiana, ma ti posso assicurare che la felicità (quella terrena) di cui parla il cristianesimo, non consiste nella semplice attesa di una felicità più grande, ma è un qualche cosa che si realizza concretamente qui, su questa Terra. Un vero cristiano è fermamente convinto che S. Francesco (per dirne uno), nonostante tutto, fosse ben più felice (infinitamente di più), nell'aldiqua, di questa Lohan.
Secondo me hai una visione un po' distorta di quello che sono le religioni (per lo meno quella cristiana, le altre non lo sò...). Non è vero che l'idea è quella di creare dei limiti, ma per chi crede, la morale deve essere, al contrario, una liberazione da tutto ciò che distoglie dalla felicità. Purtroppo c'è questa idea che la religione sia solo un set di regole volte al raggiungimento della gioia dopo la morte che è molto molto diffusa (persino fra gli stessi religiosi), ma che non corrisponde a verità, per nulla.
Alla fine molti criticano nella dottrina cattolica cose che, irrealtà, non fanno affatto parte di tale dottrina. Un esempio su tutti è l'idea che la Chiesa sia contraria ai rapporti sessuali (anche fra persone sposate), se essi non hanno per fine la procreazione, beh basta dare una letturina al Catechismo per rendersi conto che questo è piuttosto falso, anzi... un altro è proprio questo della felicità che può essere solo ultraterrena: non è affatto vero, qui si sta criticando una religione che irrealtà non esiste o meglio, che esiste, ma non è quella cristiana.
Poi chiaramente uno è liberissimo di credere che la Lohan sia molto più felice di quanto non lo fosse il povero S.Francesco...
il primo passo verso l'infelicità,è dare alla propria persona dei limiti.
una cosa va fatta se si ritiene che la medesima possa darti giovamento,al contrario non va fatta se la si ritiene superflua.
è qui che le religioni peccano,esse danno dei limiti,con la promessa che,se rispettati,si troverà la felicità nell'altro Mondo!
la felicità terrena a cui tu alludi,altro non è che la felicità per la presunta felicità ultraterrena!
(permettete il gioco di parole)
un pò come il sollievo che si prova quando,alle prese con un'emicrania,si assume un farmaco a base di mesulide!per carità,piacevole!ma non di certo il benessere assoluto...
ovviamente i miei discorsi(come anche la mia frase di prima)sono estremizzati,ma questo è il succo!
una cosa va fatta se si ritiene che la medesima possa darti giovamento,al contrario non va fatta se la si ritiene superflua.
è qui che le religioni peccano,esse danno dei limiti,con la promessa che,se rispettati,si troverà la felicità nell'altro Mondo!
la felicità terrena a cui tu alludi,altro non è che la felicità per la presunta felicità ultraterrena!

un pò come il sollievo che si prova quando,alle prese con un'emicrania,si assume un farmaco a base di mesulide!per carità,piacevole!ma non di certo il benessere assoluto...
ovviamente i miei discorsi(come anche la mia frase di prima)sono estremizzati,ma questo è il succo!

Per me il vero senso di una religione è proprio quello di ottenere la felicita nell'aldiqua, come anticipazione di quella nell'aldilà e non è affatto vero che nella religione cristiana ci sia una rinuncia alla gioia terrena, in vista di quella celeste. Semplicemente il cristiano reputa immorali quegli atteggiamenti che, apparentemente portano alla felicità, ma che alla fine rendono l'uomo infelice (nella sua opinione chiaramente).
Al di la dei discorsi religiosi io credo che la felicità dipenda principalmente da due fattori. Per prima cosa dipende molto da noi stessi, da come viviamo gli eventi che ci accadono, dalla nostra capacità di dare il giusto peso alle cose... In secondo luogo credo che la felicità per una persona non possa essere che la piena realizzazione delle proprie potenzialità. Per cui potrebbe essere l'essere genitori o l'essere dei Matematici o... Probabilmente da qui ad ottenere la Felicità ce ne vuole ancora, anzi penso che, se la Felicità ultraterrena non è affatto certa, il fatto che la Felicità totale terrena non esista, è, invece, abbastanza sicuro. Comunque è già un inizio...
Infine, a parte il fatto che non sono un cattolico "integralista", devo però dire che l'idea che la Felicità sia fare sesso con $n$ persone contemporaneamente mi lascia un po' allibito: l'ideale della felicità dell'Uomo è comportarsi come i maiali o le vacche? E allora tutta la bellezza della Matematica, della Fisica, della Musica etc... che ci stanno a fare?!? Tanto valeva continuare a strisciare nel fango come le bestie e investire più tempo nell'accoppiamento che nell'inutile progredire della Scienza e delle Arti... (a meno che tutto questo non avesse come unico e più elevato fine l'invenzione del viagra!
).
Al di la dei discorsi religiosi io credo che la felicità dipenda principalmente da due fattori. Per prima cosa dipende molto da noi stessi, da come viviamo gli eventi che ci accadono, dalla nostra capacità di dare il giusto peso alle cose... In secondo luogo credo che la felicità per una persona non possa essere che la piena realizzazione delle proprie potenzialità. Per cui potrebbe essere l'essere genitori o l'essere dei Matematici o... Probabilmente da qui ad ottenere la Felicità ce ne vuole ancora, anzi penso che, se la Felicità ultraterrena non è affatto certa, il fatto che la Felicità totale terrena non esista, è, invece, abbastanza sicuro. Comunque è già un inizio...
Infine, a parte il fatto che non sono un cattolico "integralista", devo però dire che l'idea che la Felicità sia fare sesso con $n$ persone contemporaneamente mi lascia un po' allibito: l'ideale della felicità dell'Uomo è comportarsi come i maiali o le vacche? E allora tutta la bellezza della Matematica, della Fisica, della Musica etc... che ci stanno a fare?!? Tanto valeva continuare a strisciare nel fango come le bestie e investire più tempo nell'accoppiamento che nell'inutile progredire della Scienza e delle Arti... (a meno che tutto questo non avesse come unico e più elevato fine l'invenzione del viagra!

non c'entra niente con quello sopra...
"La felicità è quel piccolo intervallo di tempo che separa lunghi periodi di noia"
vuoi che questo intervallo sia più lungo possibile?fai quello che ti va di fare!sempre e comunque!
"La felicità è quel piccolo intervallo di tempo che separa lunghi periodi di noia"
vuoi che questo intervallo sia più lungo possibile?fai quello che ti va di fare!sempre e comunque!
Tra i vari post credo di essere giunto ad una conclusione, forse un po' fuori tema.
La ricetta della felicità sta nel credere in se stessi, avere fiducia nelle proprie capacità.
Fare "sesso" con 3 donne (o con 3 uomini a seconda delle parti) è comunque una felicità apparente. Se hai un problema questa situazione comunque non aiuterà a risolverlo.
La ricetta della felicità sta nel credere in se stessi, avere fiducia nelle proprie capacità.
Fare "sesso" con 3 donne (o con 3 uomini a seconda delle parti) è comunque una felicità apparente. Se hai un problema questa situazione comunque non aiuterà a risolverlo.
Certamente, il mio "assioma" (che bello, magari un giorno diventerò famoso) era assolutamente soggettivo, tuttavia assimilabile a buona parte delle persone.
La funzione di utilità avrebbe indubbiamente una derivata seconda negativa, come detto da SnakePlinsky.
Per quanto riguarda la Lohan, al posto suo farei molto di peggio. Beata lei che può permetterselo; se mai passasse da queste parti...
A quanto pare, la mia tesi è accolta anche e soprattutto da coloro che hanno molta fede in Dio.
Leggendo questo articolo, ho capito interamente le parole di Mr.X.
A tutti gli effetti, senza la fede in Dio, non avrebbero mai trovato la felicità.
La funzione di utilità avrebbe indubbiamente una derivata seconda negativa, come detto da SnakePlinsky.
Per quanto riguarda la Lohan, al posto suo farei molto di peggio. Beata lei che può permetterselo; se mai passasse da queste parti...
A quanto pare, la mia tesi è accolta anche e soprattutto da coloro che hanno molta fede in Dio.
Leggendo questo articolo, ho capito interamente le parole di Mr.X.
"Mr.X":
La vera felicità è avere fede in Dio.
Altrimenti la felicità non la vedrete mai.
A tutti gli effetti, senza la fede in Dio, non avrebbero mai trovato la felicità.
"Fioravante Patrone":
Lohan e le "frizzanti" vacanze a Capri
Tre amori in 24 ore (tra cui il figlio di Peppino di Capri) e champagne alla boccia Burchia
da: http://www.corriere.it/
Mi sembra giusto... Voglio dire, l'assioma del Cheguevilla mi pareva un po' maschilista, anche noi donne abbiamo diritto a questo tipo di felicità!

Paola
Lohan e le "frizzanti" vacanze a Capri
Tre amori in 24 ore (tra cui il figlio di Peppino di Capri) e champagne alla boccia Burchia
da: http://www.corriere.it/
Tre amori in 24 ore (tra cui il figlio di Peppino di Capri) e champagne alla boccia Burchia
da: http://www.corriere.it/
TEOREMA DELL'UTILITARISMO O "DELLA SOMMA":
ASSIOMA DEL CHEGUEVILLA:
PROPOSIZIONE:
In base al Teorema della Somma, e all'Assioma del Cheguevilla, la felicità è un limite.
DIMOSTRAZIONE:
Difatto se $n=3$ ragazze rendono felici, è noto che $n=6$ ragazze rendono ancora più felici, si dimostra quindi per induzione che il $lim n -> +oo$ è la felicità.
NOTE: La funzione di felicità è strettamente crescente (a condizione che la n-esima ragazza marginale $ n in BF$ ,con $BF = {$ insieme delle belle gnocche$}$ ), tuttavia non lineare: a questo proposito assumerei una funzione tipo logaritmo, che cresce in modo meno che lineare, come si fà in economia riguardo all'utilità marginale del denaro.
P.S. Questo esempio è stato fatto per mostrare come si opera in ambito dei modelli economici: ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale; le considerazioni tecniche mostrate nel "teorema della felicità" sono praticate da proffessionisti allenati e preparati, per cui non improvviste a casa vostra senza l'adeguata preparazione. DON'T TRY THIS AT HOME!"
P.S.S. Questo esempio è stato fatto per dire che una misurazione oggettiva della felicità è più uno scherzo che una cosa seria (bisognerebbe partire dalla definizione di felicità), tuttavia serve a far capire come le condizioni materiali e ambientali influiscano molto sul sentimento in questione, questo penso sia innegabile. (partendo dalla considerazione che chi muore di fame non ha tempo per pensare se è felice)
l'utilità è una misura cardinale della felicità; essa è perciò aggregabile mediante l'operazione di somma.
ASSIOMA DEL CHEGUEVILLA:
Per altri, fare sesso con tre ragazze è vera felicità
PROPOSIZIONE:
In base al Teorema della Somma, e all'Assioma del Cheguevilla, la felicità è un limite.
DIMOSTRAZIONE:
Difatto se $n=3$ ragazze rendono felici, è noto che $n=6$ ragazze rendono ancora più felici, si dimostra quindi per induzione che il $lim n -> +oo$ è la felicità.
NOTE: La funzione di felicità è strettamente crescente (a condizione che la n-esima ragazza marginale $ n in BF$ ,con $BF = {$ insieme delle belle gnocche$}$ ), tuttavia non lineare: a questo proposito assumerei una funzione tipo logaritmo, che cresce in modo meno che lineare, come si fà in economia riguardo all'utilità marginale del denaro.
P.S. Questo esempio è stato fatto per mostrare come si opera in ambito dei modelli economici: ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale; le considerazioni tecniche mostrate nel "teorema della felicità" sono praticate da proffessionisti allenati e preparati, per cui non improvviste a casa vostra senza l'adeguata preparazione. DON'T TRY THIS AT HOME!"
P.S.S. Questo esempio è stato fatto per dire che una misurazione oggettiva della felicità è più uno scherzo che una cosa seria (bisognerebbe partire dalla definizione di felicità), tuttavia serve a far capire come le condizioni materiali e ambientali influiscano molto sul sentimento in questione, questo penso sia innegabile. (partendo dalla considerazione che chi muore di fame non ha tempo per pensare se è felice)
Secondo me è una via di mezzo tra le due: è vero che è la felicità a trovarci ed è altrettanto vero che imparare ad accettare la vita e a non vivere di desideri irrealizzabili e rimpianti aiuta. D'altro canto però possiamo anche essere "attori" e lanciarle un razzo segnaletico per farci trovare più facilmente! 
Paola

Paola
"amelia":
Non posso darti la ricetta della felicità, posso dirti come fare per non raggiungerla mai: basta essere spettatore e non attore della propria vita.
Io la penso in maniera opposta: per essere felici "basta" (forse sarebbe meglio dire, "aiuta") essere spettatori della propria vita (prendendo quello che viene: la vita è ricca di sorprese), e rinunciando a voler incanalare le cose come si vorrebbe.
La felicità non la si trova: e lei a trovare noi, quando più Le piace.
Ciao a tutti e buon anno.
P.S. Scusate, ma un'analisi "matematica" della felicità mi fa un pochino sorridere... Mi sembra come cercare di capire perché un quadro di Klimt sia bello cercando di determinare scrupolosamente i pesi percentuali delle varie tempere utilizzate...
