Perché siamo indietro?

SaO1
Concorderete con me che l'Italia ha una patrimonio storico-culturale unico, dalla Valle D'aosta, fino a Siracusa.
Non possiamo dire che siamo gli unici ad avere storia e arte, ma possiamo affermare che abbiamo molte cose uniche e esclusive.

Per quanto riguarda l'industria, siamo messi abbastanza bene, anche se il settore manifatturiero è un po' calato, funziona sempre, e i prodotti italiani all'estero, come la pasta Barilla o De Cecco, sono sempre visti di grande qualità.
Negli ultimi anni è caduta la Fiat e la Lancia, ma abbiamo la Ferrari.

Primeggiano anche nel settore della moda, per la precisione alta moda, anche nell'industria tessile.

Siamo forti anche nel settore della ristorazione, saremo secondo al massimo ai francesi, ma abbiamo pietanze uniche come la pizza.

Dove voglio arrivare?

Mi domando perché nonostante abbiamo un paese così bello, con un patrimonio artistico immenso, e un settore industriale consolidato, ci siano così tanti problemi sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, perché ci sono così tanti laureati che fuggono.
Il motivo è chiaro, le poche opportunità trovate, ma la mia domanda è, perché sono poche queste opportunità?
Perché ogni giorno si parla del fatto che l'età pensionabile si alza?
Perché nell'ultimo periodo aumentano gli assegni di disoccupazione?

Mi chiedo perché non si riesce in Italia a risolvere questo problema relativo al mondo del lavoro e perché dobbiamo soffrire a livello collettivo così tanto.
Perché non abbiamo università nella top 100?
Persino i nostri salari, a partire da quello dell'operaio fino ai laureati che lavorano in grosse aziende, sono più bassi rispetto all'Europa del Nord ( Germania, Belgio, Danimarca, Svezia, Olanda, UK, etc...) ?
Insomma perché una persona per fare carriera sente di dover lasciare l'Italia?
Mi vengono in mente gli anni in cui da noi venivano tanti immigrati a cercare lavoro.

Risposte
axpgn
"jack22":
... ho capito ma io voglio comprarmi la ferrari, mica pagare l'università a lui

Va beh, te ne farai una ragione, anch'io vorrei comprare tante cose ... :D

"jack22":
Hai qualcosa contro gli indiani?

Magari qualche statistica più rappresentativa e meno mirata ? :wink:
Tipo PISA 2015 ... in quella, per esempio, gli USA in matematica stanno dietro a una quarantina di nazioni ... dovrei dedurne che il loro sistema scolastico fa schifo? Chissà ...

Cordialmente, Alex

jack221
"axpgn":
[quote="jack22"]... perchè ti dovrei pagare l'università? :-D

Perché tu c'hai i soldi ... :-D
[/quote]
ho capito ma io voglio comprarmi la ferrari, mica pagare l'università a lui

Ma non hai niente di meglio di Kenia e India come esempi? :D

Hai qualcosa contro gli indiani?

axpgn
"jack22":
... perchè ti dovrei pagare l'università? :-D

Perché tu c'hai i soldi ... :-D

Ma non hai niente di meglio di Kenia e India come esempi? :D

jack221
perchè ti dovrei pagare l'università?


giusto per curiosità :)

P.S. freschi freschi di stampa
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1 ... 17.1327118
https://lup.lub.lu.se/student-papers/se ... on/8911612

SaO1
1. Germania non è vero. La Danimarca è una dei paesi più tassati del mondo (assieme agli altri dell'Europa del nord).

Si, ma guarda anche il salario medio e confrontalo con quello dell'Italia, un docente alle superiori arriva anche ai 2500 euro.

jack221
"SaO":

Ha senso fare il confronto tra università pubblica e privata.
La pubblica dovrebbe ricevere i soldi per pagare gli insegnanti dalle tasse degli studenti o dalle tasse dei contribuenti, e in paese come Germania e Danimarca sembra che le tasse dei contribuenti siano sufficienti a ricoprire tale spesa.


1. Germania non è vero. La Danimarca è una dei paesi più tassati del mondo (assieme agli altri dell'Europa del nord).
2. Ora sentiamo, perchè ti dovrei pagare l'università? :-D

axpgn
"jack22":
E detto tra noi, cosa ti fa pensare che gli altri lavorino meno duramente dei tuoi genitori? :D

Perché li vede, anzi li conosce pure ... :-D

SaO1
Il problema è che i genitori lavorano molto duramente ma portano a casa, in media, solo il 60% di quanto guadagnato.
Con quella parte che riescono a portare a casa fanno degli acquistsi pagando, in media, il 22% in più sul prezzo di acquisto.
E' così via per tutte le altre imposte (casa, bollo, spazzatura, ecc..)

Appunto.....la vita è troppo cara in Italia.

Voi continuate a fare confronti università gratis vs università a pagamento. Il problema di questo confronto è che l'università gratis non esiste, quindi il quesito non si pone nemmeno


Ha senso fare il confronto tra università pubblica e privata.
La pubblica dovrebbe ricevere i soldi per pagare gli insegnanti dalle tasse degli studenti o dalle tasse dei contribuenti, e in paese come Germania e Danimarca sembra che le tasse dei contribuenti siano sufficienti a ricoprire tale spesa.

jack221
"Indrjo Dedej":
La mia non è retorica da politico. Ho mio padre all'estero che lavora, mia madre lavora duramente in Italia. Tre figli di età molto diverse da crescere e laureare. So di cosa parlo. So che alla fine quel che si mette da parte è "poco", ma alla fine è bel gruzzolo.


E detto tra noi, cosa ti fa pensare che gli altri lavorino meno duramente dei tuoi genitori? :D

A me dispiace insistere

jack221
"Indrjo Dedej":
La mia non è retorica da politico. Ho mio padre all'estero che lavora, mia madre lavora duramente in Italia. Tre figli di età molto diverse da crescere e laureare. So di cosa parlo. So che alla fine quel che si mette da parte è "poco", ma alla fine è bel gruzzolo.

Certo che l'università gratis non esiste...


Sempre se mi permetti, non lo sai, perchè continui a paragonare costi superiori a parità di salario netto

Indrjo Dedej
La mia non è retorica da politico. Ho mio padre all'estero che lavora, mia madre lavora duramente in Italia. Tre figli di età molto diverse da crescere e laureare. So di cosa parlo. So che alla fine quel che si mette da parte è "poco", ma alla fine è bel gruzzolo.

Certo che l'università gratis non esiste...

jack221
"Indrjo Dedej":
[quote="SaO"]...la nostra università costa poco, a mio parere dovrebbe costare di più...

Mah... prima di sparare in genere si pensa. Sai cosa vuol dire questo se lo leggesse un genitore che ha lavorato molto duramente per assicurare i fondi necessari ai figli per l'università? Che la qualità delle università italiane sia ottima non lo metto in dubbio, ma neanche quelle americane...[/quote]

Se mi permetti questa è la retorica dei politici

Il problema è che i genitori lavorano molto duramente ma portano a casa, in media, solo il 60% di quanto guadagnato.
Con quella parte che riescono a portare a casa fanno degli acquistsi pagando, in media, il 22% in più sul prezzo di acquisto.
E' così via per tutte le altre imposte (casa, bollo, spazzatura, ecc..)

Voi continuate a fare confronti università gratis vs università a pagamento. Il problema di questo confronto è che l'università gratis non esiste, quindi il quesito non si pone nemmeno

Indrjo Dedej
"SaO":
...la nostra università costa poco, a mio parere dovrebbe costare di più...

Mah... prima di sparare in genere si pensa. Sai cosa vuol dire questo se lo leggesse un genitore che ha lavorato molto duramente per assicurare i fondi necessari ai figli per l'università? Che la qualità delle università italiane sia ottima non lo metto in dubbio, ma neanche quelle americane...

SaO1
Il mio intento del post era quello di parlare della situazione italiana, anche non universitaria.
Mi sembra che siamo un popolo a volte disunito, ogni regione è quasi uno stato a sé, nel senso che le persone hanno pregiudizi anche su persone che vengono da un'altra provincia, figuriamo da un'altra regione.

Dalle mie parti c'è gente che non mangia la mozzarella napoletana ( molto buona) solo perché è di Napoli, anche se a loro piace...tanto per farvi capire.

Allo stesso tempo abbiamo dei vantaggi e una flessibilità mentale, a mio parere unica, che molti turisti apprezzano quando vengono in visita da noi, non per dire che noi siamo "meglio" degli altri, ma che abbiamo alcuni vantaggi.

SaO1
Io ti ringrazio comunque per l'aiuto.
[ot]Ho scoperto una cosa nuova, i collegi universitari, voi sapete cosa sono?
http://www.collegiodimilano.it/rette-e-borse-di-studio/[/ot]

Zero87
"SaO":
Penso che questo post me lo potevi inviare per MP dato che non fa parte del thread.

Se te la sei presa, mi spiace, volevo solo cercare di darti una mano o, meglio, volevo spronarti: non vale davvero la pensa di deprimersi così tanto.
Poi non so se faccia o meno parte del thread poiché metà di questo thread parla di quanto costano le università... :roll:

Poi, certo, puoi anche dirmi che era meglio qui
viewtopic.php?f=23&t=180967
e a pensarci dopo avresti ragione.

SaO1
Ragazzi vi ringrazio per questi suggerimenti, però temo che siano off topic e qualcuno chiusa il thread, che era relativo al confronto tra Italia e altre nazioni.

[ot]https://www.campluscollege.it/files/documenti/ammissione-bandi-17-18/camplus-milano-bando-di-concorso-2017-2018.pdf

Qui comunque la residenza costa un occhio della testa, in pratica tutto quello che guadagnano i miei.[/ot]

Raptorista1
Nota: attenzione a distinguere tra ISEE e ISEEU.

SaO: ci sono università/enti che agli studenti di prima fascia economica danno alloggio e mensa universitaria gratis. Il CiDis aveva vari bandi per questa cosa, non so quale sia la situazione adesso.

SaO1
Io non l'ho capita, come l'altra sul libero mercato sull'altra discussione.

Comunque SaO, non è molto complicato (si fa per dire).

Prima domanda: cosa vuoi fare davvero nella vita (universitaria)?
Prima risposta: devi cercarla dentro di te, senza pensare a lavoro, pressioni, soldi e/o altro.

Seconda domanda: una volta che ho deciso cosa fare nella vita (universitaria), cosa posso permettermi di fare realmente?
Seconda risposta: valuti ateneo per ateneo, programma per programma, chiedi anche consiglio qui magari.

Affermazione. Molte università, in caso di basso reddito, danno borse di studio adeguate. A tal proposito, ricordo che quando sono andato a Camerino non ho tirato fuori un euro (che non avevo nemmeno, volendo), tanto per dare l'idea. Poi se mi dicono "va beh, l'ateneo di Camerino non lo conosce nessuno al di fuori delle Marche" [ora con il terremoto lo conoscono tutti perché i politici fanno a gara a venire a farsi i selfie qui1], posso anche dire "ok", ma non credo che gli altri atenei non abbiano programmi di diritto allo studio o di agevolazioni.
Parlo di università statali, ovviamente mi resta difficile che vai all'accademia delle belle arti aggratisse.

Altra affermazione. Se faccio ciò che voglio davvero fare, non importa quanto sarà difficile, ma ne verrò a capo perché ho liberamente scelto di farlo e sono contento di farlo. Poi magari mi deprimo e scrivo qui di non capire un accidente chiedendo consigli (l'ho fatto... grazie in particolare a dissonance e Gugo82!2), ma un mattoncino alla volta le cose si risolvono.
Quando le nostre nonne dicono "solo alla morte non c'è rimedio", non è una frase fatta, hanno ragione.

Consiglio. Non pensare minimamente al lavoro mentre vai all'università. Tra cinque/dieci anni la situazione italiana potrebbe variare tra il mondo di Futurama e gli uomini delle caverne, quindi inutile fasciarsi la testa. Te lo dice anche un laureato in matematica che sbatte la testa quotidianamente con l'SQL pensando a quando è stato che la vita ha iniziato ad andare nel verso sbagliato...

Osservazione. Avere le idee confuse sul proprio futuro penso faccia parte della condizione umana.
Voler ragionare delle ingiustizie del mondo o di meccaniche complesse dello stesso faccia parte della razionalità umana.
Però, venire in un forum e aprire un miliardo di discussioni filosofiche confuse non risolve i problemi. Ovvio che se ne può discutere e se ne discute volentieri, ma trascinare all'inverosimile discussioni vaghe e aperte con presupposti ancora più vaghi diventa frustrante più che interessante.
Liberi di non essere d'accordo con il sottoscritto, ci mancherebbe. Tutto questo è IMHO3.

EDIT. Facendo 8000 anteprime come il mio solito ho notato questo


Penso che questo post me lo potevi inviare per MP dato che non fa parte del thread.
Il mio thread era indirizzato a una discussione generale, poi sono andato nel particolare perché la professoressa melia non sapeva che io ho un ISSE minore di 13.000 euro, che sono netti, non lordi.

Zero87
"Raptorista":
[quote="SaO"]La Germania è riuscita a rialzarsi in 2 anni, dopo il disastro della guerra e il muro di Berlino.

Non riesco a commentare adeguatamente questa frase...[/quote]
Io non l'ho capita, come l'altra sul libero mercato sull'altra discussione.

Comunque SaO, non è molto complicato (si fa per dire).

Prima domanda: cosa vuoi fare davvero nella vita (universitaria)?
Prima risposta: devi cercarla dentro di te, senza pensare a lavoro, pressioni, soldi e/o altro.

Seconda domanda: una volta che ho deciso cosa fare nella vita (universitaria), cosa posso permettermi di fare realmente?
Seconda risposta: valuti ateneo per ateneo, programma per programma, chiedi anche consiglio qui magari.

Affermazione. Molte università, in caso di basso reddito, danno borse di studio adeguate. A tal proposito, ricordo che quando sono andato a Camerino non ho tirato fuori un euro (che non avevo nemmeno, volendo), tanto per dare l'idea. Poi se mi dicono "va beh, l'ateneo di Camerino non lo conosce nessuno al di fuori delle Marche" [ora con il terremoto lo conoscono tutti perché i politici fanno a gara a venire a farsi i selfie qui[nota]Ho il sospetto che ci sia una nota di polemica in tutto questo. :roll:[/nota]], posso anche dire "ok", ma non credo che gli altri atenei non abbiano programmi di diritto allo studio o di agevolazioni.
Parlo di università statali, ovviamente mi resta difficile che vai all'accademia delle belle arti aggratisse.

Altra affermazione. Se faccio ciò che voglio davvero fare, non importa quanto sarà difficile, ma ne verrò a capo perché ho liberamente scelto di farlo e sono contento di farlo. Poi magari mi deprimo e scrivo qui di non capire un accidente chiedendo consigli (l'ho fatto... grazie in particolare a dissonance e Gugo82![nota]Ovviamente non solo loro, a loro ho mandato vari mp. :D :heart:[/nota]), ma un mattoncino alla volta le cose si risolvono.
Quando le nostre nonne dicono "solo alla morte non c'è rimedio", non è una frase fatta, hanno ragione.

Consiglio. Non pensare minimamente al lavoro mentre vai all'università. Tra cinque/dieci anni la situazione italiana potrebbe variare tra il mondo di Futurama e gli uomini delle caverne, quindi inutile fasciarsi la testa. Te lo dice anche un laureato in matematica che sbatte la testa quotidianamente con l'SQL pensando a quando è stato che la vita ha iniziato ad andare nel verso sbagliato...

Osservazione. Avere le idee confuse sul proprio futuro penso faccia parte della condizione umana.
Voler ragionare delle ingiustizie del mondo o di meccaniche complesse dello stesso faccia parte della razionalità umana.
Però, venire in un forum e aprire un miliardo di discussioni filosofiche confuse non risolve i problemi. Ovvio che se ne può discutere e se ne discute volentieri, ma trascinare all'inverosimile discussioni vaghe e aperte con presupposti ancora più vaghi diventa frustrante più che interessante.
Liberi di non essere d'accordo con il sottoscritto, ci mancherebbe. Tutto questo è IMHO[nota]Proprio qui sul forum qualcuno mi ha spiegato cosa volesse dire questa sigla. Ora la uso anch'io. 8-)[/nota].

EDIT. Facendo 8000 anteprime come il mio solito ho notato questo
"@melia":
Significa che il lordo mensile è intorno ai 1000 €, mentre il netto è assolutamente inferiore, che la famiglia non ha casa di proprietà, nè depositi bancari di alcun genere.
Generalmente un'isee inferiore ai 13000 euro ce l'hanno solo i disoccupati o gli anziani con pensione minima che vivono da soli.

Ho qualche dubbio su queste condizioni perché ricordo che c'era un coefficiente di divisione che variava a seconda dei componenti a carico. Ricordo un calcolo molto complesso che teneva conto del nucleo familiare e di spese come affitto qualora si trattasse di prima casa. Però sono passati dieci anni, posso ricordare una cosa per un'altra.

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