Ottimista o pessimista?
Ciao gente allora una delle domande forse più comuni ma mi interessa sapere come vedete voi il bicchiere...mezzo pieno o mezzo vuoto?
cmq per quanto mi riguarda mi definisco una pessimista realista....più pessimista....sono convinta che quando ti sembra di aver toccato il fondo ti accorgi che accanto a te c'è una pala che ti permette di scavare e andare sempre più giù...e una pala c'è sempre.....
che ne pensate?
cmq per quanto mi riguarda mi definisco una pessimista realista....più pessimista....sono convinta che quando ti sembra di aver toccato il fondo ti accorgi che accanto a te c'è una pala che ti permette di scavare e andare sempre più giù...e una pala c'è sempre.....
che ne pensate?
Risposte
quindi esistono 2 tipi di pessimisiti:
- quelli come te, matths87
- quelli "puri"
Mmmm.... cosa ne pensate??
- quelli come te, matths87
- quelli "puri"
Mmmm.... cosa ne pensate??
Sei ancora in tempo...

Forse avrei dovuto iscrivermi a filosofia, non a matematica

"matths87":
Ossimorico? Non credo che l'essere pessimista escluda la possibilità che le cose vadano bene.
mmm.... mi hai dato da pensare..

"Luc@s":
[quote="matths87"]Decisamente pessimista. Io dico: mi aspetto il peggio; se arriva, sono preparato. Se invece le cose vanno bene, tanto meglio.
Un'ottimista, invece, non può fare questo ragionamento.
un pessimista positivo.... ossimorico


Ossimorico? Non credo che l'essere pessimista escluda la possibilità che le cose vadano bene.
"Megan00b":
Se invece X è cliente di un noto gruppo assicurativo, inizialmente comincerà a disperarsi, ma poi parte in sottofondo "Here comes the sun", arriva un tipo in giacca e cravatta con le braccia allungabili e in mano il sole e non si sa perchè X sarà contento....
canzone bellissima ma usata tristemente




Un pessimista è semplicemente un ottimista con esperienza.
"Martino":
La differenza in questo caso è che il pessimista fa il confronto tra il prima (il vaso è intatto sul davanzale = stato d'animo normale) e il poi (il vaso è rotto sul marciapiede = grande fastidio), mentre l'ottimista registra che l'evento è accaduto e parte da lì.
Insomma essere ottimisti aiuta a comprendere che ogni cosa che succede fa parte del gioco.
ottima analisi.... concordo con te

"matths87":
Decisamente pessimista. Io dico: mi aspetto il peggio; se arriva, sono preparato. Se invece le cose vanno bene, tanto meglio.
Un'ottimista, invece, non può fare questo ragionamento.
un pessimista positivo.... ossimorico


"Martino":
Per esempio se ad una persona $X$ cade un vaso dalla finestra e si schianta sul marciapiede,
se $X$ è pessimista pensa qualcosa tipo "che sfiga, ora mi toccherà scendere pulire e giustificarmi, che fastidio";
se $X$ è ottimista pensa qualcosa tipo "gaudio e tripudio! nessun passante è stato colpito. Questa giornata promette bene".
Se invece X è cliente di un noto gruppo assicurativo, inizialmente comincerà a disperarsi, ma poi parte in sottofondo "Here comes the sun", arriva un tipo in giacca e cravatta con le braccia allungabili e in mano il sole e non si sa perchè X sarà contento....
"matths87":
Decisamente pessimista. Io dico: mi aspetto il peggio; se arriva, sono preparato. Se invece le cose vanno bene, tanto meglio.
Un'ottimista, invece, non può fare questo ragionamento.
Alla base, questo ragionamento è esso stesso pessimista

Io sono dell'idea che il fatto di essere pessimisti non agisce sull'accettare che un particolare evento è infausto, ma agisce invece sul giudicare infausto un particolare evento.
L'ottimista invece trovandosi di fronte all'evento ne estrae il più possibile il lato positivo.
Per esempio se ad una persona $X$ cade un vaso dalla finestra e si schianta sul marciapiede,
se $X$ è pessimista pensa qualcosa tipo "che sfiga, ora mi toccherà scendere pulire e giustificarmi, che fastidio";
se $X$ è ottimista pensa qualcosa tipo "gaudio e tripudio! nessun passante è stato colpito. Questa giornata promette bene".
La differenza in questo caso è che il pessimista fa il confronto tra il prima (il vaso è intatto sul davanzale = stato d'animo normale) e il poi (il vaso è rotto sul marciapiede = grande fastidio), mentre l'ottimista registra che l'evento è accaduto e parte da lì.
Insomma essere ottimisti aiuta a comprendere che ogni cosa che succede fa parte del gioco.
"fenice":
[quote="Megan00b"]Questa mi piace troppo:
"Un pessimista è un ottimista che è diventato realista."
O anche:
"Un pessimista è un ottimista 20 anni dopo".
e un pessimista 20 anni dopo che diventa?[/quote]
morto, schiacciato dal peso delle sue "aspettative":-D
Decisamente pessimista. Io dico: mi aspetto il peggio; se arriva, sono preparato. Se invece le cose vanno bene, tanto meglio.
Un'ottimista, invece, non può fare questo ragionamento.
Un'ottimista, invece, non può fare questo ragionamento.
"Megan00b":
Questa mi piace troppo:
"Un pessimista è un ottimista che è diventato realista."
O anche:
"Un pessimista è un ottimista 20 anni dopo".
e un pessimista 20 anni dopo che diventa?
..realista..
Questa mi piace troppo:
"Un pessimista è un ottimista che è diventato realista."
O anche:
"Un pessimista è un ottimista 20 anni dopo".
"Un pessimista è un ottimista che è diventato realista."
O anche:
"Un pessimista è un ottimista 20 anni dopo".
Di solito tendo ad essere pessimista...è una specie di precauzione, così se le cose vanno male mi trovano preparata
Finché non si lede il rispetto della mia persona (vita e personalità)... possono dirmi/farmi di tutto ma io resisto e resto ottimista.
Solo quando riescono a "piegare" e mettere in dubbio i capisaldi della mia esistenza... allora e solo allora divento pessimista e a basta una piuma per buttarmi a terra. Per fortuna ho la morosa che mi tira su in quei momenti. E devo dire anche la matematica non è male come aiuto: nei momenti peggiori è cosa buona e utile ricordarsi di saper "giocare con la matematica" quando si vuole, anche solo con carta e penna. E ci si risolleva il morale e si ricomincia.
P.S.: Non che sia una persona "preziosa" (come potrebbe sembrare), ma nel lavoro che faccio girano tante di quelle cose e frasi (pure pesanti) che possono far male se si è nei momenti "no" della giornata. Bisogna sempre avere un appoggio, una consolazione, un'ancora di scorta, una passione segreta tua e solo tua. Questo è il trucco che ho trovato. Il bello è ricordarsene quando serve...
Solo quando riescono a "piegare" e mettere in dubbio i capisaldi della mia esistenza... allora e solo allora divento pessimista e a basta una piuma per buttarmi a terra. Per fortuna ho la morosa che mi tira su in quei momenti. E devo dire anche la matematica non è male come aiuto: nei momenti peggiori è cosa buona e utile ricordarsi di saper "giocare con la matematica" quando si vuole, anche solo con carta e penna. E ci si risolleva il morale e si ricomincia.
P.S.: Non che sia una persona "preziosa" (come potrebbe sembrare), ma nel lavoro che faccio girano tante di quelle cose e frasi (pure pesanti) che possono far male se si è nei momenti "no" della giornata. Bisogna sempre avere un appoggio, una consolazione, un'ancora di scorta, una passione segreta tua e solo tua. Questo è il trucco che ho trovato. Il bello è ricordarsene quando serve...

Io sono una persona molto ottimista. Credo sia perché non mi concentro troppo sui particolari.
Non voglio dire che gli investigatori sono pessimisti eh
(però quasi quasi sì)
Non voglio dire che gli investigatori sono pessimisti eh

Il mio autore preferito è leopardi mi associo ma la mia opera preferita è il canto notturno di un pastore errante dell'asia....pessimismo cosmico....
"e in fin ch'arriva colà dove la via e dove il tanto faticar fu volto abisso orrido immenso ov'ei precipitando il tutto oblia"
"e in fin ch'arriva colà dove la via e dove il tanto faticar fu volto abisso orrido immenso ov'ei precipitando il tutto oblia"