Non sapere le tabelline ?!?
Non so chi ha visto stasera un pezzo dell'Eredità, il gioco a quiz trasmesso su RAI1.
Io l'ho visto mentre mi facevo qualcosa da mangiare.
All'inizio c'è un gioco, abbastanza noioso tra l'altro, in cui un concorrente deve rispondere a delle domande su un certo argomento. Ad ogni errore si ricomincia da capo.
Per un concorrente, un uomo sulla 40ina che si è descritto come "manager", l'argomento era "Le tabelline".
Io penso: "Boh, e che argomento è ? Come chiedere l'alfabeto ! Troppo facile. Le farà tutte bene".
Invece mi sbagliavo.
La prima domanda era 1x1 ! Fin qui ok. Dopo, un disastro,
4x7, sbagliata, 7x6 sbagliata, 6x5, sbagliata.
Io sono rimasto allibito. Ma è possibile che uno che si qualifica come manager, non come pecoraio, non sappia che 6x5 fa 30 ?
Non pretendo che tutti sappiano elevare un numero al cubo, ma dico, le tabelline ?
La gente sa le tabelline, se le ricorda, o almeno si ricorda un metodo per ricavarle ?
Altro che statistiche OCSE sull'analfabetismo scientifico, qui è un disastro con la matematica.
Io l'ho visto mentre mi facevo qualcosa da mangiare.
All'inizio c'è un gioco, abbastanza noioso tra l'altro, in cui un concorrente deve rispondere a delle domande su un certo argomento. Ad ogni errore si ricomincia da capo.
Per un concorrente, un uomo sulla 40ina che si è descritto come "manager", l'argomento era "Le tabelline".
Io penso: "Boh, e che argomento è ? Come chiedere l'alfabeto ! Troppo facile. Le farà tutte bene".
Invece mi sbagliavo.

La prima domanda era 1x1 ! Fin qui ok. Dopo, un disastro,
4x7, sbagliata, 7x6 sbagliata, 6x5, sbagliata.
Io sono rimasto allibito. Ma è possibile che uno che si qualifica come manager, non come pecoraio, non sappia che 6x5 fa 30 ?
Non pretendo che tutti sappiano elevare un numero al cubo, ma dico, le tabelline ?
La gente sa le tabelline, se le ricorda, o almeno si ricorda un metodo per ricavarle ?
Altro che statistiche OCSE sull'analfabetismo scientifico, qui è un disastro con la matematica.
Risposte
Wow, poco fa una studentessa di matematica ha indovinato tutte le tabelline! ahahah
Anche il Corriere della Sera nota che non sono le domande ad essere troppo difficili:
http://video.corriere.it/hitler-era-pot ... 26d8b40f20
http://video.corriere.it/hitler-era-pot ... 26d8b40f20
"Quinzio":
Ormai questo 3d lo sto usando per registrare un po' tutte le corbellerie che si sentono in giro.
Questa volta capita all'ANSA.
http://ansa.it/web/notizie/specializzat ... 40011.html
TITOLO: In Italia due dei più grandi giacimenti di terre rare.
"ROMA - In Italia sono presenti alcuni dei più grandi bacini al mondo di Antimonio e Titanio, due elementi rari e fondamentali per l'industria tecnologica come smartphone e pannelli solari, ma non vengono sfruttati..."
Neanche l'esamino di chimica fanno fare ai giornalisti.
Antimonio e titanio non sono terre rare (cfr. Wikipedia: terre rare), sono metalli di transizione (Ti) e metalloidi (Sb).
Il giornalista pensa che siano terre rare perchè sono rari, nel senso che sulla faccia della terra se ne trova poco.
Ma terre rare è un nome, come dire alogeni o alcalini, poi è anche vero che sono rari, ma non è che tutto ciò che è raro sia un metallo delle "terre rare".Poi il titanio non mi risulta che sia usato in elettronica.
Infine, i nomi degli elementi si scrivono in minuscolo.
Va beh che in Italia siamo un po' fessi, ma se non vengono sfruttati, forse un motivo c'è.
questa decisione è sul giornalista perché non c'è nessun partito molti che possono dare soluzione. Penso che si può scegliere una opzione che dovrebbe configurato facilmente.
Ancor più grave è il fatto che ci si dimentichi (non è rivolto a te, Quinzio) che in natura è difficilissimo trovare elementi (sì, gli elementi), tranne nei casi dei gas nobili e metalli come l'oro, che per essere ossidato richiede acidi molto forti (es. l'acquaregia, miscela di acido cloridrico e acido nitrico), ma anche in questi casi è quasi impossibile trovarli puri. Non mi sorprende quindi il fatto che dove studio io la maggior parte degli studenti di Chimica pura del primo anno è composta da coloro che non hanno superato il test di accesso di corsi a numero chiuso fra i quali Medicina, con il risultato che il numero chiuso rischia di essere introdotto anche per il corso di Chimica pura.
Per quanto riguarda l'uso del titanio in elettronica:
http://m.printedelectronicsworld.com/articles/big-future-for-titanium-compounds-in-the-new-electronics-and-electrics-00004744.asp
Per quanto riguarda l'uso del titanio in elettronica:
http://m.printedelectronicsworld.com/articles/big-future-for-titanium-compounds-in-the-new-electronics-and-electrics-00004744.asp
Ormai questo 3d lo sto usando per registrare un po' tutte le corbellerie che si sentono in giro.
Questa volta capita all'ANSA.
http://ansa.it/web/notizie/specializzat ... 40011.html
TITOLO: In Italia due dei più grandi giacimenti di terre rare.
"ROMA - In Italia sono presenti alcuni dei più grandi bacini al mondo di Antimonio e Titanio, due elementi rari e fondamentali per l'industria tecnologica come smartphone e pannelli solari, ma non vengono sfruttati..."
Neanche l'esamino di chimica fanno fare ai giornalisti.
Antimonio e titanio non sono terre rare (cfr. Wikipedia: terre rare), sono metalli di transizione (Ti) e metalloidi (Sb).
Il giornalista pensa che siano terre rare perchè sono rari, nel senso che sulla faccia della terra se ne trova poco.
Ma terre rare è un nome, come dire alogeni o alcalini, poi è anche vero che sono rari, ma non è che tutto ciò che è raro sia un metallo delle "terre rare".Poi il titanio non mi risulta che sia usato in elettronica.
Infine, i nomi degli elementi si scrivono in minuscolo.
Va beh che in Italia siamo un po' fessi, ma se non vengono sfruttati, forse un motivo c'è.
Questa volta capita all'ANSA.
http://ansa.it/web/notizie/specializzat ... 40011.html
TITOLO: In Italia due dei più grandi giacimenti di terre rare.
"ROMA - In Italia sono presenti alcuni dei più grandi bacini al mondo di Antimonio e Titanio, due elementi rari e fondamentali per l'industria tecnologica come smartphone e pannelli solari, ma non vengono sfruttati..."
Neanche l'esamino di chimica fanno fare ai giornalisti.
Antimonio e titanio non sono terre rare (cfr. Wikipedia: terre rare), sono metalli di transizione (Ti) e metalloidi (Sb).
Il giornalista pensa che siano terre rare perchè sono rari, nel senso che sulla faccia della terra se ne trova poco.
Ma terre rare è un nome, come dire alogeni o alcalini, poi è anche vero che sono rari, ma non è che tutto ciò che è raro sia un metallo delle "terre rare".Poi il titanio non mi risulta che sia usato in elettronica.
Infine, i nomi degli elementi si scrivono in minuscolo.
Va beh che in Italia siamo un po' fessi, ma se non vengono sfruttati, forse un motivo c'è.
È (a proposito, Alt+212 sul Numpad, se mai dovessero chiederlo ad uno di questi fantomatici "quiz"
) per questo motivo che io odio i quiz televisivi, tranne quelli sostenuti in un modo lontanamente paragonabile a quello del protagonista di "The Millionaire" di Danny Boyle.


La storia non è finita qui.
Questa sera, sempre allo stesso quiz televisivo (l'Eredità), una concorrente è stata sottoposta a una serie di domande (una ventina) su un argomento, e di nuovo è uscito un argomento di matematica.
Ora l'argomento era (udite udite...): dividere un numero per 2.
Avete capito bene: il presentatore diceva un numero e la concorrente doveva dividerlo per 2
.
Ovviamente si trattava di soli numeri pari, il più alto era 110.
A un certo punto è stato chiesto: 2.
E la concorrente ha risposto: 1.
Incredibile.
Qualcosa di più facile non c'era, evidentemente.
Poi devo dare ragione a Camillo, perchè un'altra concorrente ha dovuto rispondere a domande di geografia: data una città, dire la regione di appartenenza.
Oristano era in Piemonte, Molfetta in Lombardia, Frosinone in Sicilia, Chieti in Friuli, eccetera.
Anche il presentatore non è riuscito a trattenersi e ha scherzato sul fatto che nottetempo Frosinone è stata spostata.
Però poi su attori, cantanti e calciatori sono tutti preparatissimi.
Questa sera, sempre allo stesso quiz televisivo (l'Eredità), una concorrente è stata sottoposta a una serie di domande (una ventina) su un argomento, e di nuovo è uscito un argomento di matematica.
Ora l'argomento era (udite udite...): dividere un numero per 2.
Avete capito bene: il presentatore diceva un numero e la concorrente doveva dividerlo per 2

Ovviamente si trattava di soli numeri pari, il più alto era 110.
A un certo punto è stato chiesto: 2.
E la concorrente ha risposto: 1.
Incredibile.

Qualcosa di più facile non c'era, evidentemente.
Poi devo dare ragione a Camillo, perchè un'altra concorrente ha dovuto rispondere a domande di geografia: data una città, dire la regione di appartenenza.
Oristano era in Piemonte, Molfetta in Lombardia, Frosinone in Sicilia, Chieti in Friuli, eccetera.
Anche il presentatore non è riuscito a trattenersi e ha scherzato sul fatto che nottetempo Frosinone è stata spostata.
Però poi su attori, cantanti e calciatori sono tutti preparatissimi.
"Vikhr":
(escludendo la transizione a una professoressa che mi ricordava Nicole Kidman)
In quel caso eri ampiamente giustificato

"Leonardo89":
La parte tecnica della matematica, però, esiste! Non capisco perché vogliate ignorarla!
Non c'è nulla di strano nell'avere a che fare con assurde e lunghissime espressioni nello studio di argomenti universitari avanzati di Matematica: perché non bisognerebbe mostrarlo allo studente?
Non mi pare di avere ignorato la matematica tecnica, ho criticato l'attitudine cervellotica di certi autori di espressioni e ho esposto l'opinione che forse basterebbe fissare i concetti con espressioni decisamente meno incasinate ma ugualmente illuminanti. Per la mia esperienza, vedo che i ragazzi capiscono meglio i concetti con espressioni brevi e rafforzano la loro manualità meglio facendo tante piccole espressioni. Tante è bene, cervellotiche è male, insomma.
Poi, certo che non c'è nulla di male se in un problema reale saltano fuori espressioni lunghissime, ma non sono assurde, sono reali, mentre quelle fini a se stesse di certi libri di scuola secondaria sono assurde.
Il problema, secondo me, non è mostrare il lato "tecnico" della Matematica in anticipo. Il problema è costituirci un metodo di valutazione (ovvero: chi risolve tutte le equazioni, anche quelle "lunghe", prende 10, per esempio). Secondo me Retrocomputer intende questo contesto, che a lungo termine rischia di scoraggiare lo studente meno capace di stare al gioco.
Dico la verità quando dico che quando ho cominciato l'Analisi e i suoi studi di funzione ho preso voti in media più alti (escludendo la transizione a una professoressa che mi ricordava Nicole Kidman
)
Dico la verità quando dico che quando ho cominciato l'Analisi e i suoi studi di funzione ho preso voti in media più alti (escludendo la transizione a una professoressa che mi ricordava Nicole Kidman

"vict85":
[quote="Leonardo89"]EDIT:
Penso che sia abbastanza importante riuscire a calcolare una moltiplicazione con carta e penna ma, a mente?!?
Beh, sì. Non intendevo rispondere immediatamente, ma avere la concentrazione mentale necessaria per tenere a mente tutti i calcoli intermedi. Detto questo, nel momento in cui prendi carta e penna, se non ti ricordi una tabellina te la calcoli sul momento usando le altre.[/quote]
Ok, su questo posso concordare.
Continuo comunque a ritenere che sia difficile riuscire a non imparare le tabelline dopo averle usate per un po'.
"retrocomputer":
[quote="Leonardo89"]
Cosa c'è di male nell'esempio allegato? Mi sembra un buon esercizio per prendere pratica nel fare quel tipo di conti.
Non mi sorprende, anche chi scrive certe porcherie di esercizi sui libri la pensa così.
"Zero87":
Non c'è nulla di male: volevo solo far capire di quali espressioni parlavamo, cioè di quelle delle superiori (ho linkato quella perché è la prima non corta che ho trovato).
Hai detto bene, "non corta", ma in certi libri (anche di seconda media) se ne vedono con frazioni di frazioni di frazioni, che servono solo a gente perversa per spaventare/demoralizzare gli studenti, i quali poi, chissà perché, crescono pensando di odiare la matematica o di non capirla.
Quando la Matematica è un'altra cosa.[/quote]
@retrocomputer, posso chiederti cosa studi?
Sono pienamente d'accordo sull'importanza della parte teorica della matematica e del problem solving. Se lo studente ritiene che la matematica si limita a risolvere espressioni di quel tipo, allora l'insegnante ha fallito, ed il libro anche, non c'è dubbio.
La parte tecnica della matematica, però, esiste! Non capisco perché vogliate ignorarla!
Non c'è nulla di strano nell'avere a che fare con assurde e lunghissime espressioni nello studio di argomenti universitari avanzati di Matematica: perché non bisognerebbe mostrarlo allo studente?
Ammetto, in effetti, che anche io ci ho messo un po' a capire che la parte tecnica di conti sia comunque matematica importante.
Finora abbiamo parlato solo dell'analisi ma anche in algebra ci sono parti tecniche pesanti e lunghe, inoltre.
Trovo comunque strano che io, aspirante algebrista, debba difendere l'abilità nei conti in un forum popolato da analisti.
Oddio, ma davvero state a discutere di come si fanno le moltiplicazioni tra due numeri?

Comunque mi dimenticavo delle proprietà distributiva.
Per esempio \(12\times n = (10+2)\times n = 10\times n + 2\times n\) pertanto è la somma di due tabelline banali. Ma anche \(6\times n = (5 + 1)\times n = 5\times n + n\) e quindi a seconda dei casi può essere più comodo usare la tabellina del 2 e del 3 e altri usare quella del 5.
In sostanza una volta che prendi dimestichezza con le varie proprietà della moltiplicazione non c'è tabellina che non possa essere ricavata usando le tabelline più facili o ricordando particolari pattern di ripetizione.
Per esempio \(12\times n = (10+2)\times n = 10\times n + 2\times n\) pertanto è la somma di due tabelline banali. Ma anche \(6\times n = (5 + 1)\times n = 5\times n + n\) e quindi a seconda dei casi può essere più comodo usare la tabellina del 2 e del 3 e altri usare quella del 5.
In sostanza una volta che prendi dimestichezza con le varie proprietà della moltiplicazione non c'è tabellina che non possa essere ricavata usando le tabelline più facili o ricordando particolari pattern di ripetizione.
Figurati, era una battuta. E comunque la suddetta calcolatrice è anche più veloce, oltre a essere più stupida dell'essere umano più stupido

@retrocomputer,
ehehehehe scusa.. hai ragione.. volevo dire "a chi era più veloce"...
ehehehehe scusa.. hai ragione.. volevo dire "a chi era più veloce"...

"garnak.olegovitc":
ai tempi facevano delle vere e proprie gare con tanti di premi a chi era più bravo nel dire il risultato delle moltiplicazioni...
Bravo? Le moltiplicazioni le sanno fare benissimo anche le calcolatrici regalate nei fustini, ma sono oggetti stupidi

"Leonardo89":
Cosa c'è di male nell'esempio allegato? Mi sembra un buon esercizio per prendere pratica nel fare quel tipo di conti.
Non mi sorprende, anche chi scrive certe porcherie di esercizi sui libri la pensa così.
"Zero87":
Non c'è nulla di male: volevo solo far capire di quali espressioni parlavamo, cioè di quelle delle superiori (ho linkato quella perché è la prima non corta che ho trovato).
Hai detto bene, "non corta", ma in certi libri (anche di seconda media) se ne vedono con frazioni di frazioni di frazioni, che servono solo a gente perversa per spaventare/demoralizzare gli studenti, i quali poi, chissà perché, crescono pensando di odiare la matematica o di non capirla.
Quando la Matematica è un'altra cosa.
@Quinzio,
le tabelline è una delle prime cose che si impara alle scuole elementari... non saperle a mio parere è una vergogna, io le ricordo tutte, persino quella del 12, proprio dalle scuole elementari, ai tempi facevano delle vere e proprie gare con tanti di premi a chi era più bravo nel dire il risultato delle moltiplicazioni... e cmq, conosco ragazzi che vengono dalle scuole elementari di oggi e ti assicuro che il 70% di una classe 5 appena uscita dalle elementari non conosce le tabelline e lo trovo a dir poco vergognoso e terribilmente disastroso!
Saluti
"Quinzio":
Non so chi ha visto stasera un pezzo dell'Eredità, il gioco a quiz trasmesso su RAI1.
Io l'ho visto mentre mi facevo qualcosa da mangiare.
All'inizio c'è un gioco, abbastanza noioso tra l'altro, in cui un concorrente deve rispondere a delle domande su un certo argomento. Ad ogni errore si ricomincia da capo.
Per un concorrente, un uomo sulla 40ina che si è descritto come "manager", l'argomento era "Le tabelline".
Io penso: "Boh, e che argomento è ? Come chiedere l'alfabeto ! Troppo facile. Le farà tutte bene".
Invece mi sbagliavo.![]()
La prima domanda era 1x1 ! Fin qui ok. Dopo, un disastro,
4x7, sbagliata, 7x6 sbagliata, 6x5, sbagliata.
Io sono rimasto allibito. Ma è possibile che uno che si qualifica come manager, non come pecoraio, non sappia che 6x5 fa 30 ?
Non pretendo che tutti sappiano elevare un numero al cubo, ma dico, le tabelline ?
La gente sa le tabelline, se le ricorda, o almeno si ricorda un metodo per ricavarle ?
Altro che statistiche OCSE sull'analfabetismo scientifico, qui è un disastro con la matematica.
le tabelline è una delle prime cose che si impara alle scuole elementari... non saperle a mio parere è una vergogna, io le ricordo tutte, persino quella del 12, proprio dalle scuole elementari, ai tempi facevano delle vere e proprie gare con tanti di premi a chi era più bravo nel dire il risultato delle moltiplicazioni... e cmq, conosco ragazzi che vengono dalle scuole elementari di oggi e ti assicuro che il 70% di una classe 5 appena uscita dalle elementari non conosce le tabelline e lo trovo a dir poco vergognoso e terribilmente disastroso!
Saluti
"Leonardo89":
Un momento: non sto dicendo che la teoria non sia importante! Sono una delle ultime persone a cui puoi rivolgere questa critica! Spiegami, però, come fai ad imparare le moltiplicazioni, le divisioni e le congruenze senza imparare prima le tabelline! Le dovresti andare a rileggere in continuazione ed alla fine le impareresti comunque.
Di cosa stiamo parlando, poi? Tolte le banalità (1,2,5,10,11) e le quasi banalità (3,4) restano 6,7,8,9 cioè una quarantina scarsa di numeri facilmente ricostruibili.
In realtà dovresti tener conto anche della abelianità della moltiplicazione. \(\displaystyle 1 \), \(\displaystyle 2 \), \(\displaystyle 5 \), \(\displaystyle 10 \) sono banali e \(\displaystyle 4n = n\times 2\times 2 \) quindi anche senza saperlo lo puoi ricavare immeditamente.
Rimangono quindi \(\displaystyle 3, 6, 7, 8, 9 \). Imparato a memoria il \(\displaystyle 3 \) o trovando un metodo per ricavarlo velocemente si possono ricavare facilmente il \(\displaystyle 6 \) e il \(\displaystyle 9 \). Anche l'\(\displaystyle 8 \) si ricava dal \(\displaystyle 2 \) e dal \(\displaystyle 4 \).
In sostanza rimane soltanto il \(\displaystyle 7\times 7 \). In pratica per calcolare tutte le tabelline basta conoscere a memoria la tabellina del \(\displaystyle 3 \) (o meglio \(\displaystyle 3\times 3 \), \(\displaystyle 3\times 7 \) e \(\displaystyle 3\times 9 \)) e \(\displaystyle 7\times 7 \). Con 4 valori e le tabelline banali puoi calcolare ogni moltiplicazione.
Inoltre la tabellina del \(\displaystyle 9 \) presenta la forma \(\displaystyle 9n = (n-1)\times 10 + (10 - n) \) quindi andrebbe anche lei annoverata tra le banali. Anche quella dell'\(\displaystyle 8 \) ha una struttura molto prevedibile e quindi è facilmente ricavabile anche senza passare dalle tabelline del 2 e del 4.
"Leonardo89":
EDIT:
Penso che sia abbastanza importante riuscire a calcolare una moltiplicazione con carta e penna ma, a mente?!?
Beh, sì. Non intendevo rispondere immediatamente, ma avere la concentrazione mentale necessaria per tenere a mente tutti i calcoli intermedi. Detto questo, nel momento in cui prendi carta e penna, se non ti ricordi una tabellina te la calcoli sul momento usando le altre.
"Leonardo89":
Cosa c'è di male nell'esempio allegato? Mi sembra un buon esercizio per prendere pratica nel fare quel tipo di conti.
Non c'è nulla di male: volevo solo far capire di quali espressioni parlavamo, cioè di quelle delle superiori (ho linkato quella perché è la prima non corta che ho trovato).
