Matematica e Fisica

J.H.Poincarè
Il grande poincarè ha saputo analizzare in modo magistrale il nesso tra matematica e fisica...
Voi che ne pensate? La fisica è matematica? in parte o no?

Risposte
Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

Spero che tu pensi sinceramente che vi sia la possibilità di isolare qualcosa dal campo magnetico errestre, avresti scoperto l'antigravità, il raggio traente e paragonare il campo magnetico terrestre a quello di un'aspirapolvere mi sembra ingeneroso verso i numerosi appassionati di fisica che ci stanno leggendo.



Embe che cosa c'è di così strano?
Il campo magnetico terrestre esercita una forza calcolabile sì o no?
E se è calcolabile allora può essere bilanciata, non mi sembra tanto fantascientifico. Basta un cavo elettrico teso su una bussola per annullare localmente gli effetti del campo magnetico terrestre..

Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

quote:

I satelliti GPS sono geostazionari



Grazie del tuo tempo



...eh?

Sk_Anonymous
quote:

I satelliti GPS sono geostazionari



Grazie del tuo tempo

Sk_Anonymous
Spero che tu pensi sinceramente che vi sia la possibilità di isolare qualcosa dal campo magnetico errestre, avresti scoperto l'antigravità, il raggio traente e paragonare il campo magnetico terrestre a quello di un'aspirapolvere mi sembra ingeneroso verso i numerosi appassionati di fisica che ci stanno leggendo.

Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

quote:

Il segnale GPS, se non tenesse conto delle leggi della relatività Generale e non correggesse i calcoli di triangolazione in base alle sue previsioni, sbaglierebbe la posizione di un automobile di decine di km.


[...]
Passami la battuta, probabilmente la correzione a cui tu alludi e da imputarsi alla rotazione del satellite attorno alla terra
[...]



I satelliti GPS sono geostazionari

Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

quote:

...io volendo potrei misurare una sola oscillazione dell'atomo di cesio e dire...



Il cesio ionizzato negativamente avrà la stessa oscillazione del cesio elettricamente neutro?



1: Quand'anche fosse vero, dovresti formulare una teoria che spieghi correttamente gli shift temporali degli orologi al cesio e che nel contempo spieghi esattamente anche tutti gli altri fenomeni non contemplati dalle teorie classiche.

2: In ogni caso, puoi risparmiarti la fatica perchè gli orologi al cesio sono OVVIAMENTE costruiti per essere insensibili ai campi elettromagnetici esterni. Sarebbe piuttosto ridicolo costruire un orologio preciso al miliardesimo di secondo se poi basta passarci vicino con un'aspirapolvere per farlo sballare, non trovi?

Sk_Anonymous
Non sono poi così scemo come sembro, forse dovremmo cominciare ad accettare il fatto che lo scemo era Einstein.

Sk_Anonymous
quote:

Il segnale GPS, se non tenesse conto delle leggi della relatività Generale e non correggesse i calcoli di triangolazione in base alle sue previsioni, sbaglierebbe la posizione di un automobile di decine di km.


I GPS effettivamente sbalgiano ma non me la sento di dare la colpa ad Einstein anche di questo:-) Passami la battuta, probabilmente la correzione a cui tu alludi e da imputarsi alla rotazione del satellite attorno alla terra, vale lo stesso discorso di prima per il cesio o quarzo che sia.

Sk_Anonymous
quote:

Lo stesso vale per due orologi identici, montati uno sulla cima e l'altro alla base di una torre sufficientemente alta. (relatività generale)



Continui a parlare di teorie come fossero realtà rivelate.

Sk_Anonymous
quote:

...io volendo potrei misurare una sola oscillazione dell'atomo di cesio e dire...



Il cesio ionizzato negativamente avrà la stessa oscillazione del cesio elettricamente neutro?

Sk_Anonymous
Credo che tu sappia che in base ad una legge dell'elettromagnetismo se un conduttore traglia trasversalmente le linee di campo di un campo magnetico si elettrizza... secondo te un orologio elettrizzato e uno elettricamente neutro (o i circuiti dell'orologio come preferisci) possono essere considerati due orologi uguali?

Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

Secondo me no ndovrebbe neanche esserci dibattito, c'è o no una prova scientifica che dimostra la relatività del tempo? No, quindi bona, se poi a livello teorico ci piace parlarne va bene ma non facciamola passare per una realtà rivelata.



A dir la verità di prove scientifiche ce ne sono a secchiate, non credo neppure di essere il primo a dirtelo.

Un orologio a bordo di un aereo in viaggio scorre più lentamente rispetto ad un'altro orologio a terra. (relatività ristretta)

Lo stesso vale per due orologi identici, montati uno sulla cima e l'altro alla base di una torre sufficientemente alta. (relatività generale)

Il segnale GPS, se non tenesse conto delle leggi della relatività Generale e non correggesse i calcoli di triangolazione in base alle sue previsioni, sbaglierebbe la posizione di un automobile di decine di km.

Attualmente NON ESISTONO ALTRI MODELLI CHE SPIEGANO CORRETTAMENTE QUESTI FENOMENI, che però con buona pace tua e di tutti gli scettici del mondo, si verificano lo stesso.

Sk_Anonymous
Secondo me no ndovrebbe neanche esserci dibattito, c'è o no una prova scientifica che dimostra la relatività del tempo? No, quindi bona, se poi a livello teorico ci piace parlarne va bene ma non facciamola passare per una realtà rivelata.

Febret
quote:
Originally posted by cann¡go

quote:
Originally posted by Febret


...fino all'inzio del secolo scorso, l'uomo era convinto che il tempo fosse assoluto...



E lo è ancora, siete in pochi a credere nella fantascienza e non mi sembra democratico farla passare per la religione dominante.



Dibattito interessante ma preferirei non ricominciare daccapo la disputa anche in questo thread.

Febret
quote:
Originally posted by GIOVANNI IL CHIMICO

Ma tante volte capita che certe lunghe e laboriose dimostrazioni siano logicamente ineccepibili e al tempo stesso lascino un senso di incompletezza e artificiosità, mentre altre sembrano direttamente scritte nella lingua di Dio o come diceva Erdos "vengono dal Libro"...



Perdonami, ma quelle 'altre' dimostrazioni, allora, su cosa si reggono?

Sk_Anonymous
quote:
Originally posted by Febret


...fino all'inzio del secolo scorso, l'uomo era convinto che il tempo fosse assoluto...



E lo è ancora, siete in pochi a credere nella fantascienza e non mi sembra democratico farla passare per la religione dominante.

GIOVANNI IL CHIMICO
Ma tante volte capita che certe lunghe e laboriose dimostrazioni siano logicamente ineccepibili e al tempo stesso lascino un senso di incompletezza e artificiosità, mentre altre sembrano direttamente scritte nella lingua di Dio o come diceva Erdos "vengono dal Libro"...

Febret
quote:
Originally posted by GIOVANNI IL CHIMICO

La logica non è una gabbia per le sensazioni?




Ma le sensazioni senza logica non dimostrano nulla :)

Ricordati che fino all'inzio del secolo scorso, l'uomo era convinto che il tempo fosse assoluto, per il semplice fatto che aveva la sensazione che fosse così :)

GIOVANNI IL CHIMICO
La logica non è una gabbia per le sensazioni?

Febret
quote:
Originally posted by mariodic

quote:
Originally posted by cyberman

citazione:

Col senno del poi, l'immettersi in questa "autostrada" non fu un errore, ma la scelta più appropriata per poter fuggire velocemente dalle brume del medioevo senza la necessità di doversi porre, almeno per allora e per i quattro o cinque secoli successivi, veruna domanda su dove conducesse quell'autostrada e se finisse o meno, l'importante era che portasse il pensiero scientifico lontano da quelle brume, verso lo sviluppo della conoscenza, seguendo un percorso, galileanamente scientifico.



Il resoconto che fai della storia della scienza è nella sua semplicità poco veritiero. Non so se sai che Newton, grande scienziato, era assolutamente convinto dell'esistenza di Dio e vedeva nella perfezione del mondo una chiara dimostrazione della sua esistenza riassunta nella massima "l'orologio implica l'orologiaio". La storia della scienza è stata piena di scienziati che si sono posti
grandi domande esistenziali, metodologiche e metafisiche che vanno bel al di la dello stereotipo dello scienziato materialista, rigoroso e che si attiene solo ai fatti (agli esperimenti).

Secondo me la tendenza di separare la fisica da qualsiasi interpretazione filosofica o diciamo metafisica è stata un'aberrazione culminata nel neopositivismo e molto novecentesca.



Lo scienziato, da Galilei a P.S. de La Place, benchè affrancato dai vecchi timori reverenziali della vecchia tradizione, usava atteggirsi, anche nel suo lavoro, con profondo rispetto verso Dio e, normalmente, nei prologhi dei suoi lavori, destinava regolarmente parole omaggianti al "Grande Orologiaio". Se non mi confondo con Lagrange, fu appunto P.S. De La Place che rispose ad un tale che, dopo la lettura di un famoso lavoro di quello scienziato, ebbe a fargli notare che mai fu nominato Dio in quel trattato: "non ho avuto bisogno di quella ipotesi" fu appunto la risposta. Questo fu forse il primo segnale di quella deformazione professionale che,nella seconda metà dell'800, portò al positivismo, cioè, come tu dici, alla separazione drastica della fisica dalla filosofia e soprattutto dalle cose dello spirito.
Le radici del positivismo, che per altro verso fu necessario per il consolidamento del pensiero scientifico classico, si disseccarono con l'avvento della fisica quantistica, la quale richiese una reinterpretazione per via filosofica della nuova visione che si profilava del mondo della fisica.
Da qui si è partiti per una riconciliazione della scienza con la filosofia e con la religione.
Nei miei prolissi interventi in questo forum, spesso complicati e sicuramente minati nella chiarezza a motivo della quantità di concetti da esprimere dire in poco spazio, ho tentato di sostenere che siamo giunti ad un punto in cui lo sviluppo della scienza, che su basi positivistiche avrebbe gia detto tutto o quasi, stia per fare in salto kuhniano grazie alla incipiente apertura verso l'accettazione, tra i tradizionali principi scientifici, di qualche altro principio storicamente ritenuto "non scientifico". E' chiaro che cio richiederebbe un lavoro di "adattamento" alle esigenze scientifiche di tali tipi di nuovi principi, per esempio, scegliendo quello o quelli che sembrano essere più adattabili; il principio dell'unicità dell'IO potrebbe essere un esempio di un tale elemento "adattabile" in quanto è possibile associarlo all'essenza astratta dell'osservatore universale che, in una forma molto meno astratta e non ancora ben definito, è gia entrato nella fisica quantistica.

mario1
[/quote]

Ricordiamo che Newton a proposito del divino diceva
'Credere nell'esistenza di Dio è come una scommessa nella quale se vinci, vinci tutto e se perdi, non perdi nulla'.
Il che è vero anche se una persona genuinamente convinta della non esistenza di Dio sarebbe più che disposta a perdere :)

In ogni caso, io credo vada fatta anzi tutto un chiarimento fondamentale su cosa si intenda per Dio. Se con la parola Dio concettualizziamo il limite superiore e non oltrepassabile della nostra conoscenza della realtà (e questo limite esiste quasi certamente, se non di sicuro) allora credo che nessuno, ragionandoci, possa negare l'esistenza di una 'divinità' simile: se non altro sarebbe impossibile dimostrare il contrario.
'Dio' da questo punto di vista sarebbe la 'summa' di tutti i perchè che l'uomo (o qualsiasi altro essere), in quanto entità semplicemente fisica, per sua stessa natura non sarà mai in grado di comprendere. Forse ad oggi abbiamo già avuto occasione di 'intravedere' parte di quel confine, con il Principio di Indeterminazione.

Se per Dio invece, intendiamo il Dio delle religioni umane, quello che da sopra osserva e giudica le azioni umane, ponendo automaticamente l'uomo in una posizione 'speciale' nell'universo, il discorso si fa più delicato.
Da seguace non tanto della scienza, quanto della logica, questa immagine di Dio non mi appartiene non posso fare a meno di considerarla a tratti contraddittoria, ma questa naturalmente è solo la mia posizione non voglio indottrinare nessuno.

Saluti

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.