Elezioni politiche italiane del 2013 - Presondaggio

hamming_burst
Vorrei sapere come vi posizionate nel maremagnum della situazione partitica italiana attuale, perciò cosa votereste ad una possibile elezione.
Ho considerato la separazione delle coalizioni presenti sui giornali e qualcosa da wikipedia, con il possibile Premier.

IMPORTANTE
il sondaggio per un mio errore è stato resettato. Se volete potete rivotare. Chiedo scusa a chi lo aveva già fatto.

Risposte
Vanzan
Incomincia a venirmi un terribile sospetto sul perché ai candidati del M5S era assolutamente vietato concedere interviste..

poncelet
Che poi sarebbe bastata un'occhiata su Wikipedia...

vict85
Iniziamo bene... http://video.repubblica.it/dossier/movi ... 809/119294

P.S.: Fortunatamente non saranno tutti così.

Sk_Anonymous

giuscri
"vict85":
A me basterebbe che capisse che lo stato è una sorta associazione che usa i soldi che i cittadini gli danno per fornire servizi. Mi basterebbe che capisse che pagare meno tasse e al contempo volere più servizi sia illogico.

Forse questo è già noto a tutti.
Si parla spesso di meno tasse per... e non di ridurre le entrate dello Stato, piuttosto. Il primo è un discorso che ci può stare: come credo sia concetto abbastanza diffuso, la fiscalità non ha senso di pesare allo stesso modo su cittadini con reddito diverso.

Zilpha
"vict85":
[quote="giuscri"] la storia del paese?, conoscere il costo dei pomodorini?, sapere chi è il direttore di Libero?


Direi nessuno di questi. Sostanzialmente l'unica cosa che serve è che comprenda ciò che lo stato è e ciò che lo stato non è. A me basterebbe che capisse che lo stato è una sorta associazione che usa i soldi che i cittadini gli danno per fornire servizi. Mi basterebbe che capisse che pagare meno tasse e al contempo volere più servizi sia illogico.[/quote]
Assolutamente d'accordo. Segnalo questo breve video tratto da un'intervista fatta a Padoa Schioppa https://www.youtube.com/watch?v=PVG4Ai3KRs8 come si evince dai commenti sotto, molti pur istruiti fanno fatica a capire questo concetto...

5mrkv
Ho votato M5S. I compagni di liceo che ancora sento PD.

vict85
"giuscri":
la storia del paese?, conoscere il costo dei pomodorini?, sapere chi è il direttore di Libero?


Direi nessuno di questi. Sostanzialmente l'unica cosa che serve è che comprenda ciò che lo stato è e ciò che lo stato non è. A me basterebbe che capisse che lo stato è una sorta associazione che usa i soldi che i cittadini gli danno per fornire servizi. Mi basterebbe che capisse che pagare meno tasse e al contempo volere più servizi sia illogico. In ogni caso il limite più grande della democrazia è e rimarrà nell'egoismo umano. Per certi versi i teorici della democrazia partono dal presupposto irrealistico che le persone votino altruisticamente e pensando ad interessi collettivi di medio-lungo periodo. Purtroppo non è così quasi mai. Oppure sia concordi con il principio della mano invisibile anche se la teoria dei giochi ne mostra i grossi limiti.

L'istruzione comunque da sola non basta. Molti non hanno la più pallida idea di cosa stanno votando, anche avendo i mezzi per saperla analizzare.

giuscri
"giuliofis":
[quote="vict85"]Stesso discorso per qualsiasi concorso pubblico, maturità o prova INVALSI.
[/quote]

...finirebbe che prima dell'esame una bella secchiata a memoria e via. Non è questo che può cambiare la maturità degli elettori.

I titoli di studio sono degli attestati, delle presentazioni; la differenza poi la fai tu. Questo non succede per un patentito che ti abilita al voto. Sarebbe solo una pagliacciata: un simbolo, nient'altro. La maturità la si costruisce con il tempo, credo.

Anche io qualche hanno fa ero così gonfio del mio pensiero politico da essere sicuro che un patentino per il voto ci avrebbe evitato Berlusconi e salvato da ogni cattivo politico, ma ci sono difficoltà sia nel decidere quali sono le tematiche che sensibilizzano un cittadino (la storia del paese?, conoscere il costo dei pomodorini?, sapere chi è il direttore di Libero?), sia nell'andare contro ad un principio della democrazia che sembra tanto bello sulla carta (e infatti va difeso) ma che poi avvilisce il cittadino portandolo a sentirsi senza strumenti contro la cecità degli altri: cioé che ognuno, anche chi non ha studiato e non vuole farlo, deve essere determinante per la politica del suo paese.

Inoltre questo esamino potrebbe allontanare dalla politica buona parte delle persone che oggi votano -il che non è mai una buona cosa.

hamming_burst
I risultati delle regionali sono interessanti

LAZIO
Scrutini Candidati presidente (sez. 4.376 su 5.267)
ZINGARETTI NICOLA 1.084.180 40,8
STORACE FRANCESCO 775.019 29,18
BARILLARI DAVIDE 541.039 20,37

LOMBARDIA (sez. 8.954 su 9.233)
MARONI ROBERTO ERNESTO 2.379.914 42,84
AMBROSOLI UMBERTO RICCARDO RINALDO MARIA 2.123.949 38,24
CARCANO SILVANA 755.744 13,60

MOLISE (sez. 325 su 393)
DI LAURA FRATTURA PAOLO 64.312 44,00
IORIO ANGELO MICHELE 39.471 27,00
FEDERICO ANTONIO 23.381 15,99

il centro sinistra in Molise e nel Lazio è in netto vantaggio e sono contento per loro (i candidati hanno facce pulite e simpatiche).

Invece in Lombardia sembra prepondere la formazione di Maroni, bah...

Sk_Anonymous
"vict85":
Il problema dell'esame è chi controlla coloro che fanno l'esame e poi permetterebbe a chiunque di controllare il voto semplicemente selezionando i votanti.

Stesso discorso per qualsiasi concorso pubblico, maturità o prova INVALSI.
Un test a crocette, per quanto rozzo, potrebbe andare, come con la patente. Non c'è possibile di bianco o nero: o la crocetta è giusta o non lo è, o il numero di risposte corrette è sufficiente o non lo è. Non ci sarebbero possibilità di interpretazioni.

vict85
Io mi baso semplicemente sul fatto che a 16 anni la legge italiana ti considera minorenne. Se la legge italiana non ti ritiene maturo per moltissime cose allora perché dovrebbe considerarti maturo per votare. Si può discutere se un 18enne sia o meno da considerare maggiorenne ma finché si ritiene si diventi maggiorenne a quell'età non ha senso far votare prima o dopo.

Il problema dell'esame è chi controlla coloro che fanno l'esame e poi permetterebbe a chiunque di controllare il voto semplicemente selezionando i votanti.

Rigel1
"giuliofis":
Figuratevi, io sarei favorevole ad una patente da elettore, ottenibile dopo un esame di elementi di Diritto, Economia e scienze di base.


Basterebbe un esame di Buon Senso.

Sk_Anonymous
"vict85":
[quote="giuliofis"][quote="vict85"]Non penso comunque che gli anziani votino meglio dei giovani.

Votare, forse, no. Anche perché non ha senso parlare di "votare in modo migliore", non c'è un modo migliore di un altro.
Semmai, un 18enne difficilmente ha la maturità per salire su una poltrona del Senato o della Camera.[/quote]

Non so, votare uno solo perché pensi che ti ridia l'IMU quando è lapalissiano che non ha la copertura finanziaria per farlo sinceramente non mi sembra un voto molto oculato. Diciamo che non è possibile definire cosa è meglio ma penso ci siano cose che sono peggio.[/quote]
È chiaro. È anche vero, però, che si pensa che con l'età e l'andare a vivere da soli, confrontarsi faccia a faccia con questioni economiche e di gestione domestica (delegate per un bel po' a mamma e papà) faccia maturare almeno un poco. Insomma, con l'età si matura. Se non si pensa questo, cosa differenzia un 15enne liceale da un 18enne con la terza media? Secondo me, proprio niente, e dunque perché non far votare, davvero, a 16 anni?
Figuratevi, io sarei favorevole ad una patente da elettore, ottenibile dopo un esame di elementi di Diritto, Economia e scienze di base.

vict85
"giuliofis":
[quote="vict85"]Non penso comunque che gli anziani votino meglio dei giovani.

Votare, forse, no. Anche perché non ha senso parlare di "votare in modo migliore", non c'è un modo migliore di un altro.
Semmai, un 18enne difficilmente ha la maturità per salire su una poltrona del Senato o della Camera.[/quote]

Non so, votare uno solo perché pensi che ti ridia l'IMU quando è lapalissiano che non ha la copertura finanziaria per farlo sinceramente non mi sembra un voto molto oculato. Diciamo che non è possibile definire cosa è meglio ma penso ci siano cose che sono peggio.

Sk_Anonymous
"vict85":
Non penso comunque che gli anziani votino meglio dei giovani.

Votare, forse, no. Anche perché non ha senso parlare di "votare in modo migliore", non c'è un modo migliore di un altro.
Semmai, un 18enne difficilmente ha la maturità per salire su una poltrona del Senato o della Camera.

vict85
"giuliofis":
Dal blog di Grillo: "Bisognerà mettere il voto a 16 anni, entrare in Senato a 18, come nei Paesi normali"


Finché un 16enne sarà considerato minorenne non vedo perché debba votare. D'altra parte penso che sia ora di definire cos'è il senato e in cosa si differenzi dalla camera. Ora è una sorte di assemblea degli anziani (ma non si dice) con una parvenza di territorialità (che però è quasi solo presente a livello di elezioni e con risultati discutibili). Inoltre gli si dà una sorta di superiorità sulla camera (più di immagine che reale) data dalla sua componente di anzianità.

Sinceramente trovo che prima di permettere a 18 di entrarci bisognerebbe permettere ai 18enni di votarla. E se davvero si vuole renderla un senato di natura territoriale come negli USA si dovrebbe potenziare la componente territoriale (senza alcun premio di maggioranza), eventualmente far votare tutti i residenti e non solo i cittadini, e rompere la simmetria perfetta tra le camere (in termini di poteri). Non penso comunque che gli anziani votino meglio dei giovani.

vict85
"Injuria":
4- Vedo che oggi non si prende nemmeno in considerazione il partito che ha preso più voti, cioè chi ha votato M5S e come se avesse votato scheda bianca perché gli unici che sono legittimati a governare sono PD e PDL.


I giornalisti non sono particolarmente acuti su questo aspetto. M5S non è il partito che ha preso più voti.

Anche se alla camera ha preso 8.688.545 voti contro 8.642.700 del PD (40000 voti sono proprio tanti), la coalizione del centro sinistra ne ha presi 10.047.507. In un sistema elettorale senza coalizioni e con sbarramento PD e Sel sarebbero stati un unico partito e avrebbero quindi perso molti più voti di M5S (lasciando che la selezione dei candidati determinasse il rapporto di potere tra di loro). Questo sistema elettorale fa si che chi è scontento del partito principale può comunque votare un partito minore pur continuando a votare il partito maggiore. E forse anche meno del centrodestra anche se non so se la Lega avrebbe perso la sua identità.
In ogni caso il PD ha preso molti più voti di M5S nel senato. Anche se devo ammettere che il numero di seggi è nettamente a sfavore di M5S nel senato (beh, alla camera c'è il premio di maggioranza).

È evidente che M5S sarà l'interlocutore maggiore del PD, ma non è corretto dire che è stato il più votato. Il più votato è stata la coalizione di centrosinistra, anche se questo ormai si può considerare un sistema tripolare.

D'altra parte può governare ma per numero di seggi è dietro sia alla sinistra che alla destra e quindi il suo turno per provare a fare un governo è dietro sia a Bersani che a Berlusconi. Con la sinistra poi preponderante nella camera è evidente che nessuno possa governare senza Bersani e Bersani non può governare senza M5S o Berlusconi (e per ovvie ragioni M5S è preferito).

theras
Ma vogliamo smetterla di fare ipotesi su dove spostare addendi,
e guardiamo in faccia la realtà dei numeri
(che prima lo si fà più aumentano le possibilità,invero marginali anche nella migliore delle ipotesi,
di restituire questa patria allo stremo ad una Democrazia che in qualche modo ha conosciuto..)?
Queste elezioni sanciscono che la seconda Repubblica è morta ma,allo stato attuale,
non è sostituibile da nessuna forza sociale programmatica che vada al di là del no,
necessario ma nient'affatto sufficiente,alle degenerazioni legate alla sua agonia ed all'enorme carico che,
in una situazione di legittimo attacco di panico collettivo,
ha l'ulteriore peso di quello stravolgimento eurocentrista che ha avuto tempi quanto meno inopportuni:
ciò è accaduto perché la "sinistra" italiana non ha avuto,
dopo la fine della stagione delle tensioni che sfociavano in eventi tragici fino alla seconda metà degli anni '80,
la forza di rimodellarsi,ideologicamente e nella capillare attività politica quotidiana,verso la sua storica base
(quella che un tempo veniva chiamata proletariato,
con un termine che oggi molti hanno addirittura vergogna a pronunciare per quanto è fuori moda..),
ed ha preferito restare in una torre d'avorio che,ponendo le sue fondamenta su un terreno bisognoso di continua irrigazione,
è andata lentamente a sgretolarsi in assenza d'acqua
(a chi pensate possa aver fatto effetto la proposta dell'IMU,se non ai numerosi piccoli borghesi d'un tempo che,
costruita con sacrificio l'abitazione della Vita,si trovano oggi nel migliore dei casi con stipendi di fine carriera o pensioni erosi dal carovita e senza un sostegno ideologico tangibilmente forte e reale cui aggrapparsi??)..
Ciò anche perché il centrismo è passato in tre lustri da Moro a Re Silvio,
attraverso lo step intermedio del "socialista" del quale quest'ultimo è stato delfino ben mascherato e con l'avvallo del grande vecio protagonista trasversale di tutte le "Repubbliche"
(ed anche di questa,vedrete,se la salute glielo permetterà,che questo è il Paese dei corsi e ricorsi,
e non scordo certo la Legislatura tenuta per un pò in piedi dai senatori a Vita..),
ed ha dunque portato dentro se le contraddizioni di chi è unito solo dal grido
"no al comunismo bolscevico di quei mangiatori di bambini,
ma solo per questo e non perchè il loro blaterare d'uguaglianza sociale lede potenzialmente i nostri interessi ";
ciò perchè,insomma,s'è persa da un lato all'altro del Parlamento la centralità assoluta della cosidetta "questione morale",
nella già enormemente contraddittoria anima politica di noi italiani,
disperdendo l'attenzione pubblica con mille questioni,inessenziali in una Democrazia d'un paese civile e progressista,
che hanno aperto la strada alla sterilità di quell'antipolitica che,gradualmente,l'ha inevitabilmente soppiantata,
in assenza d'una acquisizione di consapevolezza sull'indispensabilità di quella Questione in ogni programma Democratico che meriti davvero quel meraviglioso appellativo:
un popolo non deve solo saperla conquistare,la Democrazia,ma pure difenderla e meritarsela con l'assenza di disimpegno
(e non lo dico a caso,visto che quel 5% d'ulteriori disimpegnati è una manifestazione di pubblica atarassia enorme,
preoccupante e che ha potenzialmente impedito alla nostra Italia di prendere in mano la sua Storia in questo momento nel quale era così importante dimostrare che la propria identità era diventata finalmente Adulta,
e non opportunista come sempre nè unicamente ribellista come da qualche tempo accade..)!
Saluti dal web.

Zilpha
"giuliofis":

Secondo te ho bisogno della mediazione dei giornali per chiamare fascista uno che caccia da una pubblica piazza dei giornalisti per il solo fatto di essere giornalisti?

Più che fascista io direi antidemocratico.

Va bene antidemocratico così non urtiamo la sensibilità di nessuno. Però non cambia molto.

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