Credete in Dio?
Ciao a tutti,
ho letto un pò i topic sulla religione e mi è venuto il sospetto (intuito, non verificato perchè lì si parla di altro) che la percentuale di credenti su questo forum sia diversa da quella che io mi aspetterei in media; se così fosse, o io ho una percezione in tal campo errata della media italiana o sono i matematici che la presentano diversa.
Ovviamente nella domanda non ci si riferisce ad alcuna religione.
ho letto un pò i topic sulla religione e mi è venuto il sospetto (intuito, non verificato perchè lì si parla di altro) che la percentuale di credenti su questo forum sia diversa da quella che io mi aspetterei in media; se così fosse, o io ho una percezione in tal campo errata della media italiana o sono i matematici che la presentano diversa.
Ovviamente nella domanda non ci si riferisce ad alcuna religione.
Risposte
"SnakePlinsky":
Voglio infine dire a Davide che da parte mia non c'è intenzione di inspirare odio verso chicchessia: i cattolici più ortodossi dovrebbero però riflettere sul fatto del perchè in un paese in cui la popolazione si dichiara quasi tutta cattolica, solo il 35% dei contribuenti dà il suo 8 per mille alla chiesa. Queto significa che in caso di vera rappresentanza democratica probabilmente l'8 per mille potrebbe addirittura scomparire.
Parlavo di alcune campagne mediatiche a sfondo ideologico (secondo me). Non di utenti del forum.
Per il resto la democrazia non deve essere la dittatura della maggioranza. Quindi non ritengo giusto che venga tolto. Si lasci la possibilità al 35% di continuare a dare l'8x1000 alla Chiesa.
"spiritcrusher":
Per quanto riguardal'eutanasia ritengo veramente meschino avere negato i funerali a quell'uomo morto circa un anno fa che scrisse quella lettera aperta che tutti probabilmente conosciamo. Il fatto di avere infatti negato i funerali mi ha dato l'impressione di un comportamento del tipo "punirne uno per educarne cento". In questo modo infatti, la chiesa ha praticamente detto a tutte le persone credenti che hanno un congiunto in quella situazione, che se accetteranno che succeda una cosa del genere manderanno il loro caro dritto all'inferno; considerato che il poveretto nella maggior parte dei casi nemmeno muove un dito, il risultato che si ottiene è secondo me una vera e propria violenza che la chiesa perpetra nei confronti di queste persone attraverso i loro cari che credono.
L'eutanasia meriterebbe un thread a parte e quindi non mi pronuncio su questo tema. Soltanto volevo puntualizzare una cosa. Se uno è ateo e/o non crede agli insegnamenti della Chiesa cosa lo fa a fare il funerale? E' curioso che non esista il funerale "civile"... Che cosa ci si lamenta a fare sul perché la Chiesa non fa un funerale, se poi non si crede che il funerale sia una cosa sensata?
"spiritcrusher":
Per quanto riguarda divorzio e le coppie di fatto invece, sorrido amaramente quando vedo persone ( anche molto influenti) che sono cattoliche fino al momento in cui non sono loro ad avere il desiderio di convivere o divorziare.
Già verissimo. Sinceramente posso comprenderli, perché è difficile essere dei buoni cristiani, ma questi non sono certamente esempi di buoni cristiani.
"spiritcrusher":
Ritengo molto più corretto il comportamento dei ministri di quelle religioni che danno la precedenza all'aspetto spirituale, lasciando in secondo piano o addirittura non interessandosi delle questioni temporali.
Non sono d'accordo. Una religione è un qualche cosa che condiziona la vita dei credenti in ogni aspetto, compreso quello politico. Essere cristiani e poi emanare o votare leggi non conformi alle regole cristiane è essere ipocriti. La coerenza viene prima di tutto. Il cristiano deve sforzarsi con ogni mezzo moralmente corretto di impedire che leggi fortemente immorali vengano emanate.
il prete del mio paese vive nel lusso!
senza dar retta a voci di paese che potrebbero essere fasulle,riporto un pò di cose:
villa con campo da tennis e piscina
cambia auto ogni due anni
ha comprato un edificio antico sfrattando lavoratori(parrucchiere e abbigliamento intimo)perchè non volevano pagare il doppio dell'affitto o comprare l'immobole ad una quotazione elevatissima per il paese in cui abito
non dico che tutti sono così,ma l'esempio che ho io,non è di certo di povertà e devozione al prossimo...
senza dar retta a voci di paese che potrebbero essere fasulle,riporto un pò di cose:
villa con campo da tennis e piscina
cambia auto ogni due anni
ha comprato un edificio antico sfrattando lavoratori(parrucchiere e abbigliamento intimo)perchè non volevano pagare il doppio dell'affitto o comprare l'immobole ad una quotazione elevatissima per il paese in cui abito
non dico che tutti sono così,ma l'esempio che ho io,non è di certo di povertà e devozione al prossimo...
In questo forum di matematica i numeri sono importanti. Poi, ognuno è libnero di decidere come meglio crede, tuttavia i numeri contano.
Non sapevo che solo meno di un quarto dell'otto per mille andasse in opere di carità, e che il resto venisse impiegato in stipendi e investimenti immobiliari. Rolling Eyes
Quando si guarda il mondo con occhio oggettivo, ci si disillude su molte cose, e parimenti ci si rende conto che guardando i numeri si spiegano molte cose attribuite dal pensiero comune agli "ideali". E si può andare molto indietro nella storia, ma anche molto di recente: le guerre mostreranno allora il loro vero volto. L'Iran per esempio sta rischiando grosso: sapete perchè? La terza riserva mondiale di petrolio ( che è già un motivo per non dormire tranquilli) ha deciso di quotare il suo petrolio in euro ( un motivo per non dormire nemmeno).
Ma la cosa che sinceramente mi fà più raggelare il sangue è vedere i telegiornali: io non sò come sia successo, ma una generazione di giornalisti pappagallo come questi mi fà davvero terrore.
Ma tornando all'otto per mille ci sono 2 punti che dovrebbero far riflettere:
1) è un'imposta che grava sui cittadini italiani il cui ricavato va ad uno stato straniero (ricordiamoci sempre chi furono i 2 simpatici personaggi a fare e modernizzare il concordato: l'amico Benito e l'amico Bobo);
2) la maggioranza degli italiani non vuole darlo alla chiesa cattolica;
3) il meccanismo di indicizzazione doppia, all'andamento del pil e del gettito fiscale, che porta ad un aumento percentuale anno medio negli ultimi 15 anni superiore al 20%. (per chi sà qualcosa di finanza, si renderà conto dell'enormità del tasso di rivalutazione annuo di questa rendita vitalizia: diciamo eufemisticamente che l'effetto dell'inflazione i preti non la sentono).
Voglio infine dire a Davide che da parte mia non c'è intenzione di inspirare odio verso chicchessia: i cattolici più ortodossi dovrebbero però riflettere sul fatto del perchè in un paese in cui la popolazione si dichiara quasi tutta cattolica, solo il 35% dei contribuenti dà il suo 8 per mille alla chiesa. Queto significa che in caso di vera rappresentanza democratica probabilmente l'8 per mille potrebbe addirittura scomparire.
Io sono ateo e purtroppo mi tocca oggettivamente constatare che la mia vita e quella di molti altri che la pensano come me è influenzata negativamente dalla chiesa come istituzione.
Sto parlando in particolare di tematiche che dovrebbero interessare la collettività e su cui il nostro paese si trova in ritardo rispetto ad altri a causa delle insistenti pressioni subite dell'autorità ecclesiastica.
In particolare noto come la chiesa ritenga opportuno obbligare ( attraverso l'influenza che ha sulla politica) a sottostare ad alcuni pricipi anche chi non vi aderisce.
Cito un paio di esempi soltanto, come per esempio l'eutanasia, il divorzio o le coppie di fatto.
Per quanto riguardal'eutanasia ritengo veramente meschino avere negato i funerali a quell'uomo morto circa un anno fa che scrisse quella lettera aperta che tutti probabilmente conosciamo. Il fatto di avere infatti negato i funerali mi ha dato l'impressione di un comportamento del tipo "punirne uno per educarne cento". In questo modo infatti, la chiesa ha praticamente detto a tutte le persone credenti che hanno un congiunto in quella situazione, che se accetteranno che succeda una cosa del genere manderanno il loro caro dritto all'inferno; considerato che il poveretto nella maggior parte dei casi nemmeno muove un dito, il risultato che si ottiene è secondo me una vera e propria violenza che la chiesa perpetra nei confronti di queste persone attraverso i loro cari che credono.
Per quanto riguarda divorzio e le coppie di fatto invece, sorrido amaramente quando vedo persone ( anche molto influenti) che sono cattoliche fino al momento in cui non sono loro ad avere il desiderio di convivere o divorziare.
Mi sembra quindi molto evidente il fatto che sia prerogativa della chiesa pretendere autonomia completa, ma nello stesso tempo lavorare nel sottobosco e non, affinchè lo stato ne sia in qualche modo succube. Fino ad ora direi che sta perfettamento riuscendo nel suo intendimento.
Ritengo molto più corretto il comportamento dei ministri di quelle religioni che danno la precedenza all'aspetto spirituale, lasciando in secondo piano o addirittura non interessandosi delle questioni temporali.
Sto parlando in particolare di tematiche che dovrebbero interessare la collettività e su cui il nostro paese si trova in ritardo rispetto ad altri a causa delle insistenti pressioni subite dell'autorità ecclesiastica.
In particolare noto come la chiesa ritenga opportuno obbligare ( attraverso l'influenza che ha sulla politica) a sottostare ad alcuni pricipi anche chi non vi aderisce.
Cito un paio di esempi soltanto, come per esempio l'eutanasia, il divorzio o le coppie di fatto.
Per quanto riguardal'eutanasia ritengo veramente meschino avere negato i funerali a quell'uomo morto circa un anno fa che scrisse quella lettera aperta che tutti probabilmente conosciamo. Il fatto di avere infatti negato i funerali mi ha dato l'impressione di un comportamento del tipo "punirne uno per educarne cento". In questo modo infatti, la chiesa ha praticamente detto a tutte le persone credenti che hanno un congiunto in quella situazione, che se accetteranno che succeda una cosa del genere manderanno il loro caro dritto all'inferno; considerato che il poveretto nella maggior parte dei casi nemmeno muove un dito, il risultato che si ottiene è secondo me una vera e propria violenza che la chiesa perpetra nei confronti di queste persone attraverso i loro cari che credono.
Per quanto riguarda divorzio e le coppie di fatto invece, sorrido amaramente quando vedo persone ( anche molto influenti) che sono cattoliche fino al momento in cui non sono loro ad avere il desiderio di convivere o divorziare.
Mi sembra quindi molto evidente il fatto che sia prerogativa della chiesa pretendere autonomia completa, ma nello stesso tempo lavorare nel sottobosco e non, affinchè lo stato ne sia in qualche modo succube. Fino ad ora direi che sta perfettamento riuscendo nel suo intendimento.
Ritengo molto più corretto il comportamento dei ministri di quelle religioni che danno la precedenza all'aspetto spirituale, lasciando in secondo piano o addirittura non interessandosi delle questioni temporali.
Uhm, vedo che il tedesco arriva pure a manipolare le menti di insigni matematici...
Io sono ateo. Ho accettato il fatto di non avere un'anima, un qualcosa che si conserverà. Ho accettato il fatto di non esserci più, dopo il mio decadimento. Ho accettato il fatto di non avere un'esistenza autonoma, ma di essere "Io" solo in questo preciso momento: Un istante prima ero un altro "Io", un'istante dopo sarò un altro "Io".
La realizzazione di queste cose (Che io neanche riesco a sfiorare) porta ad una gioia inimmaginabile.
Saluti.
La realizzazione di queste cose (Che io neanche riesco a sfiorare) porta ad una gioia inimmaginabile.
Saluti.
Non rispondo a tutto il post altrimenti finirei per ripetermi.
Infatti non vivono nel lusso.
Il governo Inglese investe milioni di euro per mantenere un gruppo di "inutili" persone che vivono nel lusso più sfrenato... quella si che è una spesa inutile. La Chiesa è mantenuta dai cittadini Italiani che destinino l'8x1000 ad essa, non è vero che tutti indistintamente sono costretti a mantenerla. Sui presunti benefici fiscali alla Chiesa mi viene solo da ridere pensando a tutti i benefici di cui godono le COOP rosse (che tutto fanno tranne che beneficenza).
Non sono affatto d'accordo su questo: troppo comodo tirare su 4 soldi e darli tutti in beneficenza quando si guadagnano migliaia di euro con altre fonti che si spendono bellamente per fare la "bella vita"(*). Bisogna vedere quanto uno da in beneficenza di quello che ha.
Rimango del parere che la Chiesa e i prelati diano una percentuale molto rilevante delle loro sostanze in beneficenza. Questo non è affatto in disaccordo con l'affermazione secondo cui lo scopo primario della Chiesa non sia la beneficenza.
Più che una inchiesta è una campagna di odio.
Di fronte alle grandi ingiustizie economiche e sociali che ci sono nel nostro paese prendersela con la Chiesa... sostenendo che la curia viva in chissà quale lusso... ma per favore! Per essere un capo di stato il Papa conduce una vita piuttosto umile. Rispetto anche ai politici Italiani o ai giornalisti della RAI. Questa campagna irrealtà non ha nulla a che vedere con l'8x1000 o i soldi che la soldi che ha la Chiesa, che sono solo scuse per poter tirare fuori l'odio verso chi si rifiuta di conformarsi alle imbecillità della società di oggi, chi la pensa in maniera diversa, chi non vuole i matrimoni gay e va ai family day. Sono solo un pretesto per fare discriminazione. Tanto accanimento altrimenti non si spiega, essendo totalmente spropositato rispetto ai numeri in gioco.
---------------------------------------
(*) non mi sto riferendo a nessuno in particolare.
"Cheguevilla":
Non mi venite a dire che il papa e gli alti prelati non vivono nel lusso...
Infatti non vivono nel lusso.
"Cheguevilla":
Ancora di più, in un paese serio, la Chiesa non deve essere finanziata dallo stato. A meno che non si provi l'esistenza di Dio...
"Cheguevilla":
Sono necessari tutti quei soldi?
Li devono pagare gli italiani?
Anche gli atei?
Il governo Inglese investe milioni di euro per mantenere un gruppo di "inutili" persone che vivono nel lusso più sfrenato... quella si che è una spesa inutile. La Chiesa è mantenuta dai cittadini Italiani che destinino l'8x1000 ad essa, non è vero che tutti indistintamente sono costretti a mantenerla. Sui presunti benefici fiscali alla Chiesa mi viene solo da ridere pensando a tutti i benefici di cui godono le COOP rosse (che tutto fanno tranne che beneficenza).
"Cheguevilla":
Mi piacerebbe però avere un confronto con i bilanci di qualche ONG tipo emergency: Gino Strada dovrà pur campare di qualche cosa... Però bisognerebbe fare il conto includendo in toto le fonti di reddito di chi partecipa, altrimenti non è un confronto "fair".Come ho detto in precedenza, le altre fonti di reddito hanno come presupposto un lavoro, quindi una creazione di valore. Queste altre fonti di reddito NON devono essere incluse perchè il confronto sia "fair".
Non sono affatto d'accordo su questo: troppo comodo tirare su 4 soldi e darli tutti in beneficenza quando si guadagnano migliaia di euro con altre fonti che si spendono bellamente per fare la "bella vita"(*). Bisogna vedere quanto uno da in beneficenza di quello che ha.
"Cheguevilla":
Ad ogni modo, dovresti metterti d'accordo con te stesso.
Rimango del parere che la Chiesa e i prelati diano una percentuale molto rilevante delle loro sostanze in beneficenza. Questo non è affatto in disaccordo con l'affermazione secondo cui lo scopo primario della Chiesa non sia la beneficenza.
"Cheguevilla":
Suggerisco a tutti di leggere l'interessante inchiesta di Curzio Maltese su Repubblica.
Più che una inchiesta è una campagna di odio.
Di fronte alle grandi ingiustizie economiche e sociali che ci sono nel nostro paese prendersela con la Chiesa... sostenendo che la curia viva in chissà quale lusso... ma per favore! Per essere un capo di stato il Papa conduce una vita piuttosto umile. Rispetto anche ai politici Italiani o ai giornalisti della RAI. Questa campagna irrealtà non ha nulla a che vedere con l'8x1000 o i soldi che la soldi che ha la Chiesa, che sono solo scuse per poter tirare fuori l'odio verso chi si rifiuta di conformarsi alle imbecillità della società di oggi, chi la pensa in maniera diversa, chi non vuole i matrimoni gay e va ai family day. Sono solo un pretesto per fare discriminazione. Tanto accanimento altrimenti non si spiega, essendo totalmente spropositato rispetto ai numeri in gioco.
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(*) non mi sto riferendo a nessuno in particolare.
"david_e":Bene.
Sarei perfettamente d'accordo se la Chiesa fosse una organizzazione umanitaria, cosa che non è. Il primo compito della Chiesa è quello religioso per cui è giusto che il sacerdote medio si occupi principalmente di quello.
In secondo luogo inserirei le spese direttamente connesse al mantenimento (compresi gli investimenti finanziari a scopo speculativo usati per incrementare il gettito) e alla logistica (strutture, trasporti, pubblicità etc...) delle operazioni umanitarie, compreso il sostentamento di chi tali operazioni le compie a tempo pieno o quasi, fra le spese "umanitarie". Penso che in questo modo per la Chiesa si arrivi al 25% abbondante e per una ONG tipo Emergency si arrivi al 100% e a questo punto mi pare che il paragone sia più corretto.
Si arriva al 100% della spesa fra scopi "religiosi" e scopi "umanitari" e, quindi, con questa logica, mi pare sia ben comprensibile la ripartizione dell'8x1000. Chiaramente chi ritiene che la religione sia "l'oppio dei popoli"non deve donare soldi alla Chiesa pensando che vadano in beneficenza, ma, se quello che vuole è semplicemente fare beneficenza a scopi umanitari, è meglio che doni a qualcun altro.
Allora perchè devono finire alla Chiesa anche le quote di 8x1000 non destinate?
Inoltre, per quale motivo lo Stato deve dare soldi alla Chiesa?
Pensa un po' se la ricerca scientifica deve essere finanziata traendo fondi che vanno in beneficienza... in un paese serio la ricerca deve essere finanziata dallo stato, magari tagliando sulle molte altre spese inutili.Vero.
Ancora di più, in un paese serio, la Chiesa non deve essere finanziata dallo stato. A meno che non si provi l'esistenza di Dio...
che senso ha parlare dell'incasso senza guardare a come e dove vengono spesi questi soldi...
* 31% 315 milioni di euro stipendi dei sacerdotiAccontentato.
* 15% 150 milioni di euro culto e pastorale nelle diocesi
* 13% 130 milioni di euro costruzione nuove chiese
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nel terzo mondo
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nelle diocesi
* 7% 30 milioni di euro opere di carità a gestione nazionale
* 7% 70 milioni di euro immobili antichi
* 6% 60 milioni di euro catechesi nazionale
* 5% 49 milioni di euro pastorale nazionale
* 1% 7 milioni di euro tribunali ecclesiastici
non mi venite a dire che il papa gira in ferrariNo, in Mercedes.
Non mi venite a dire che il papa e gli alti prelati non vivono nel lusso...
lo scopo della Chiesa non e' fare beneficienza, ma rendere lode a Dio, mettendo a frutto i talenti e le arti che Lui dona.Sono necessari tutti quei soldi?
Li devono pagare gli italiani?
Anche gli atei?
Non sai nulla dei vari contributi che lo Stato dà alla Chiesa tutti gli anni, al di fuori dell'8x1000, pagati con i contributi di tutti?
Ad ogni modo, dovresti metterti d'accordo con te stesso.
Riporto da un tuo passato intervento:
La Chiesa da ai poveri molto piu' di tutte le altre associazioni profit e no-profit, anche in percentuale a quanto "guadagna".
quanto alla pubblicita' dell'8 per mille non capisco perche' nessuno abbia mai avuto da ridire contro la pubblicita' della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: invece di spendere tanti soldi in pubblicita' potrebbero fare ricerca.... O meglio lo capisco perche' penso che la suddetta Lega faccia benissimo a pubblicizzarsi per poter incassare piu' donazioni, come fa benissimo la Chiesa a pubblicizzarsi.Se mi fai vedere un rapporto tra soldi spesi in ricerca e soldi spesi in pubblicità, ne possiamo discutere.
Se io faccio una campagna che costa 9 e rende 3, vuol dire che il target di questa campagna non è "ottenere 3", ma un side-effect, ad esempio il branding.
L'effetto branding è dimostrato: ci sono persone (david_e ad esempio) che difendono a spada tratta l'operato della Chiesa anche senza conoscerne la sostanza.
Laicita' dello stato non deve voler dire ateismo coatto. Vuol dire liberta' al cittadino di destinare quei soldi come meglio crede (non e' obbligatorio destinarli alla Chiesa!).Vero.
Ma non vuol dire neppure questo:
Con più prudenza e realismo si può stabilire che la Chiesa cattolica costa in ogni caso ai contribuenti italiani almeno quanto il ceto politico. Oltre quattro miliardi di euro all'anno, tra finanziamenti diretti dello Stato e degli enti locali e mancato gettito fiscale. La prima voce comprende il miliardo di euro dell'otto per mille, i 650 milioni per gli stipendi dei 22 mila insegnanti dell'ora di religione ("Un vecchio relitto concordatario che sarebbe da abolire", nell'opinione dello scrittore cattolico Vittorio Messori), altri 700 milioni versati da Stato ed enti locali per le convenzioni su scuola e sanità. Poi c'è la voce variabile dei finanziamenti ai Grandi Eventi, dal Giubileo (3500 miliardi di lire) all'ultimo raduno di Loreto (2,5 milioni di euro), per una media annua, nell'ultimo decennio, di 250 milioni. A questi due miliardi 600 milioni di contributi diretti alla Chiesa occorre aggiungere il cumulo di vantaggi fiscali concessi al Vaticano, oggi al centro di un'inchiesta dell'Unione Europea per "aiuti di Stato". L'elenco è immenso, nazionale e locale. Sempre con prudenza si può valutare in una forbice fra 400 ai 700 milioni il mancato incasso per l'Ici (stime "non di mercato" dell'associazione dei Comuni), in 500 milioni le esenzioni da Irap, Ires e altre imposte, in altri 600 milioni l'elusione fiscale legalizzata del mondo del turismo cattolico, che gestisce ogni anno da e per l'Italia un flusso di quaranta milioni di visitatori e pellegrini. Il totale supera i quattro miliardi all'anno, dunque una mezza finanziaria, un Ponte sullo Stretto o un Mose all'anno, più qualche decina di milioni.
Tolto il miliardo dell'8xmille, di cui una parte versata anche da chi non l'ha destinato direttamente, restano 3 miliardi pagati da tutti i contribuenti con IRES, IRAP, IVA e via dicendo.
Ti sembra uno stato laico?
nel tfr(che sarebbe quello che in gerco viene chiamato licenziamento)una parte va destinata allo stato o a associazioni a a tua scelta.se non dai preferenze,questa percentuale va alla chiesa!a me l'ha detto il commercialista,ora o dice cacchiate o non so...!No, quello non è il TFR, è l'IRPEF, ovvero l'imposta sul reddito delle persone fisiche (è sempre l'8x1000).
Ovviamente, quando un lavoratore percepisce il TFR, dovrà pagare le tasse poichè anche questo è reddito che si materializza solo nel momento della liquidazione.
Facendo parte del reddito, genera imposta, quindi anche su questo esiste la destinazione dell'8x1000.
Per l'8x1000 a me sinceramente sembrano soldi ben spesi e che rispecchiano quelle che sono le finalita' della Chiesa: che non e' un'associazione a scopo umanitario, anche se investe parecchio anche sull'umanitario.Ognuno spende i propri soldi come vuole.
Il problema è che parte di quei soldi glieli ho dati io.
Alla faccia dello Stato laico.
Io penso che quasi nessuna persona dia il 23% di quello che guadagna in beneficienza.Il guadagno delle persone è generalmente conseguenza di un lavoro (produzione in senso economico).
Non riesco a vedere una produzione in senso economico che faccia da presupposto per il miliardo di 8x1000.
Lasciare al cittadino la possibilita' di scegliere a chi destinare quei soldi mi pare il massimo della laicita' possibile.È vero.
Peccato che non sia così.
Ad ogni modo, la pubblicità ingannevole dovrebbe essere sanzionata. Non si parla di 1000 euro...
Mi piacerebbe però avere un confronto con i bilanci di qualche ONG tipo emergency: Gino Strada dovrà pur campare di qualche cosa... Però bisognerebbe fare il conto includendo in toto le fonti di reddito di chi partecipa, altrimenti non è un confronto "fair".Come ho detto in precedenza, le altre fonti di reddito hanno come presupposto un lavoro, quindi una creazione di valore. Queste altre fonti di reddito NON devono essere incluse perchè il confronto sia "fair".
Chiaramente chi ritiene che la religione sia "l'oppio dei popoli" non deve donare soldi alla Chiesa pensando che vadano in beneficenza, ma, se quello che vuole è semplicemente fare beneficenza a scopi umanitari, è meglio che doni a qualcun altro.Non solo gli atei.
Chiunque intenda fare beneficenza dovrebbe versare ad altri.
Se io verso 100 euro ad A, e di questi 90 vanno in beneficenza, è una cosa ben diversa che versarne 100 alla Chiesa e vederne 25 in beneficenza.
Spero sia chiaro che chiunque versi alla Chiesa lo fa per 3/4 dare soldi alla Chiesa e per 1/4 per beneficenza.
Se non è chiaro questo è solo perchè c'è una cattiva informazione, guarda caso a vantaggio di chi percepisce i soldi.
Suggerisco a tutti di leggere l'interessante inchiesta di Curzio Maltese su Repubblica.
Non credente, agnostico.
Sarei perfettamente d'accordo se la Chiesa fosse una organizzazione umanitaria, cosa che non è. Il primo compito della Chiesa è quello religioso per cui è giusto che il sacerdote medio si occupi principalmente di quello.
In secondo luogo inserirei le spese direttamente connesse al mantenimento (compresi gli investimenti finanziari a scopo speculativo usati per incrementare il gettito) e alla logistica (strutture, trasporti, pubblicità etc...) delle operazioni umanitarie, compreso il sostentamento di chi tali operazioni le compie a tempo pieno o quasi, fra le spese "umanitarie". Penso che in questo modo per la Chiesa si arrivi al 25% abbondante e per una ONG tipo Emergency si arrivi al 100% e a questo punto mi pare che il paragone sia più corretto.
Si arriva al 100% della spesa fra scopi "religiosi" e scopi "umanitari" e, quindi, con questa logica, mi pare sia ben comprensibile la ripartizione dell'8x1000. Chiaramente chi ritiene che la religione sia "l'oppio dei popoli"
non deve donare soldi alla Chiesa pensando che vadano in beneficenza, ma, se quello che vuole è semplicemente fare beneficenza a scopi umanitari, è meglio che doni a qualcun altro.
In secondo luogo inserirei le spese direttamente connesse al mantenimento (compresi gli investimenti finanziari a scopo speculativo usati per incrementare il gettito) e alla logistica (strutture, trasporti, pubblicità etc...) delle operazioni umanitarie, compreso il sostentamento di chi tali operazioni le compie a tempo pieno o quasi, fra le spese "umanitarie". Penso che in questo modo per la Chiesa si arrivi al 25% abbondante e per una ONG tipo Emergency si arrivi al 100% e a questo punto mi pare che il paragone sia più corretto.
Si arriva al 100% della spesa fra scopi "religiosi" e scopi "umanitari" e, quindi, con questa logica, mi pare sia ben comprensibile la ripartizione dell'8x1000. Chiaramente chi ritiene che la religione sia "l'oppio dei popoli"

"david_e":
No io dubito fortemente che parte del suddetto 31% vada di nuovo in opere di carità. O meglio ci va nel senso che serve a mantenere anche quei sacerdoti che compiono opere di carità...
Mi piacerebbe però avere un confronto con i bilanci di qualche ONG tipo emergency: Gino Strada dovrà pur campare di qualche cosa... Però bisognerebbe fare il conto includendo in toto le fonti di reddito di chi partecipa, altrimenti non è un confronto "fair".
in blu: sono d'accordo, anche se quanto è grossa la parte la sua importanza ce l'ha (10% o 90% non sono la stessa cosa)
in rosso: non sono d'accordo. Anche Madonna, Britney Spears e forse anche l'ereditiera "scema" fanno opere di carità... Sì, lo so, è un po' provocatorio il paragone, ma io mi riferisco all'argomentazione usata.
Quanto a Gino Strada et similia, certo.
C'è però un punto discriminante:
- una ONG all'uopo costituita si spera faccia "solo" opere di carità, per cui anche le sue spese (giustificate) mi stanno bene
- i preti fanno anche dell'altro! Allora quanto meno vorrei una allocazione "fair". Dico una cosa molto grossolana, ma per provare a spiegarmi: se il prete passa il 90% ad adempiere alle sue funzioni prettamente religiose e il 10% lo dedica ad opere di carità, è giustificato imputare solo il 10% del suo stipendio sul fondo 8per mille. Ovvio che sto andando a spanne, ma questo è il tipo di ragionamento coretto da fare, IMHO.
No io dubito fortemente che parte del suddetto 31% vada di nuovo in opere di carità. O meglio ci va nel senso che serve a mantenere anche quei sacerdoti che compiono opere di carità...
Mi piacerebbe però avere un confronto con i bilanci di qualche ONG tipo emergency: Gino Strada dovrà pur campare di qualche cosa... Però bisognerebbe fare il conto includendo in toto le fonti di reddito di chi partecipa, altrimenti non è un confronto "fair".
Mi piacerebbe però avere un confronto con i bilanci di qualche ONG tipo emergency: Gino Strada dovrà pur campare di qualche cosa... Però bisognerebbe fare il conto includendo in toto le fonti di reddito di chi partecipa, altrimenti non è un confronto "fair".
"david_e":
Beh conducono una vita "normale". Non li vedo certo andare alle Maldive o comprare una auto di lusso....
Giusto. O, meglio, è quello che penso anch'io.
Io rispondevo a codino75, che mi pareva volesse (far?) intendere che il loro stipendio va in opere di carità!
Beh conducono una vita "normale". Non li vedo certo andare alle Maldive o comprare una auto di lusso....
"codino75":
[quote="Lorenzo Pantieri"][quote="SnakePlinsky"]
La somma ricevuta dalla Chiesa cattolica deve essere impiegata "per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo", così come previsto dall'art. 48 della L. 222/1985. Essa è per la maggior parte impiegata per gli stipendi e le pensioni dei sacerdoti; nel 2005 solo l'8% è stato destinato al terzo mondo. Il totale è stato di 1.021 milioni .
* 31% 315 milioni di euro stipendi dei sacerdoti
* 15% 150 milioni di euro culto e pastorale nelle diocesi
* 13% 130 milioni di euro costruzione nuove chiese
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nel terzo mondo
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nelle diocesi
* 7% 30 milioni di euro opere di carità a gestione nazionale
* 7% 70 milioni di euro immobili antichi
* 6% 60 milioni di euro catechesi nazionale
* 5% 49 milioni di euro pastorale nazionale
* 1% 7 milioni di euro tribunali ecclesiastici
In questo forum di matematica i numeri sono importanti. Poi, ognuno è libnero di decidere come meglio crede, tuttavia i numeri contano.
Non sapevo che solo meno di un quarto dell'otto per mille andasse in opere di carità, e che il resto venisse impiegato in stipendi e investimenti immobiliari.

Grazie per il tuo intervento.
Ciao,
L.[/quote]
scusate, ma secondo voi i sacerdoti , nel 90 % dei casi, cosa ci fanno con lo stipendio?[/quote]
Vorresti dire che non mangiano, non bevono, non si vestono, non usano mezzi di trasporto, non guadano la TV, etc, ma fanno solo opere di carità? Alcuni sacerdoti grassottelli e rubizzi mi fanno presumere che non sia vero.
"Lorenzo Pantieri":
[quote="SnakePlinsky"]
La somma ricevuta dalla Chiesa cattolica deve essere impiegata "per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo", così come previsto dall'art. 48 della L. 222/1985. Essa è per la maggior parte impiegata per gli stipendi e le pensioni dei sacerdoti; nel 2005 solo l'8% è stato destinato al terzo mondo. Il totale è stato di 1.021 milioni .
* 31% 315 milioni di euro stipendi dei sacerdoti
* 15% 150 milioni di euro culto e pastorale nelle diocesi
* 13% 130 milioni di euro costruzione nuove chiese
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nel terzo mondo
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nelle diocesi
* 7% 30 milioni di euro opere di carità a gestione nazionale
* 7% 70 milioni di euro immobili antichi
* 6% 60 milioni di euro catechesi nazionale
* 5% 49 milioni di euro pastorale nazionale
* 1% 7 milioni di euro tribunali ecclesiastici
In questo forum di matematica i numeri sono importanti. Poi, ognuno è libnero di decidere come meglio crede, tuttavia i numeri contano.
Non sapevo che solo meno di un quarto dell'otto per mille andasse in opere di carità, e che il resto venisse impiegato in stipendi e investimenti immobiliari.

Grazie per il tuo intervento.
Ciao,
L.[/quote]
idem
"Lorenzo Pantieri":
[quote="SnakePlinsky"]
La somma ricevuta dalla Chiesa cattolica deve essere impiegata "per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo", così come previsto dall'art. 48 della L. 222/1985. Essa è per la maggior parte impiegata per gli stipendi e le pensioni dei sacerdoti; nel 2005 solo l'8% è stato destinato al terzo mondo. Il totale è stato di 1.021 milioni .
* 31% 315 milioni di euro stipendi dei sacerdoti
* 15% 150 milioni di euro culto e pastorale nelle diocesi
* 13% 130 milioni di euro costruzione nuove chiese
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nel terzo mondo
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nelle diocesi
* 7% 30 milioni di euro opere di carità a gestione nazionale
* 7% 70 milioni di euro immobili antichi
* 6% 60 milioni di euro catechesi nazionale
* 5% 49 milioni di euro pastorale nazionale
* 1% 7 milioni di euro tribunali ecclesiastici
In questo forum di matematica i numeri sono importanti. Poi, ognuno è libnero di decidere come meglio crede, tuttavia i numeri contano.
Non sapevo che solo meno di un quarto dell'otto per mille andasse in opere di carità, e che il resto venisse impiegato in stipendi e investimenti immobiliari.

Grazie per il tuo intervento.
Ciao,
L.[/quote]
scusate, ma secondo voi i sacerdoti , nel 90 % dei casi, cosa ci fanno con lo stipendio?
"SnakePlinsky":
La somma ricevuta dalla Chiesa cattolica deve essere impiegata "per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo", così come previsto dall'art. 48 della L. 222/1985. Essa è per la maggior parte impiegata per gli stipendi e le pensioni dei sacerdoti; nel 2005 solo l'8% è stato destinato al terzo mondo. Il totale è stato di 1.021 milioni .
* 31% 315 milioni di euro stipendi dei sacerdoti
* 15% 150 milioni di euro culto e pastorale nelle diocesi
* 13% 130 milioni di euro costruzione nuove chiese
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nel terzo mondo
* 8% 85 milioni di euro opere di carità nelle diocesi
* 7% 30 milioni di euro opere di carità a gestione nazionale
* 7% 70 milioni di euro immobili antichi
* 6% 60 milioni di euro catechesi nazionale
* 5% 49 milioni di euro pastorale nazionale
* 1% 7 milioni di euro tribunali ecclesiastici
In questo forum di matematica i numeri sono importanti. Poi, ognuno è libnero di decidere come meglio crede, tuttavia i numeri contano.
Non sapevo che solo meno di un quarto dell'otto per mille andasse in opere di carità, e che il resto venisse impiegato in stipendi e investimenti immobiliari.

Grazie per il tuo intervento.
Ciao,
L.
"remo":
purtroppo un SPA lo so cos'è per motivi di studio tra l'altro...dai,magari sarà un srl!
Ma no e' una SAS!!!!

"remo":
allora:
nel tfr(che sarebbe quello che in gerco viene chiamato licenziamento)una parte va destinata allo stato o a associazioni a a tua scelta.se non dai preferenze,questa percentuale va alla chiesa!a me l'ha detto il commercialista,ora o dice cacchiate o non so...!
cmq io l'ho dato a emergency!
Beh puo' essere allora, sinceramente non lo sapevo... Che tutto vada alla Chiesa mi sembrava un po' strano...
Per il resto: non vedo la voce "armi di distruzioni di massa"? Eppure...

Per l'8x1000 a me sinceramente sembrano soldi ben spesi e che rispecchiano quelle che sono le finalita' della Chiesa: che non e' un'associazione a scopo umanitario, anche se investe parecchio anche sull'umanitario. Voglio dire il 31% di stipendio ai sacerdoti... non si puo' certo pretendere che non mangino anche loro! Per conoscenza abbastanza diretta posso garantirvi che non fanno certo una gran vita, da un punto di vista finanziario, i preti... non so' come funzioni emergency, ma penso che un minimo dovranno mangiare pure loro...
Il totale delle opere di carita' e' il 23% che e' davvero tanto considerando che con quei fondi i sacerdoti devono vivere e mantenere il decoro dei luoghi di culto. Io penso che quasi nessuna persona dia il 23% di quello che guadagna in beneficienza.... piuttosto si compra il tv al plasma a rate... 1/4 dello stipendio ai poveri e' davvero tanto.
Io trovo stupendo che lo stato Italiano dia l'8x1000 ad associazioni di beneficienza scelte dal contribuente, l'8x1000 e' una piccola porzione (molto minore del 23%) degli incassi dello stato, ma e' giusto che siano impiegati per scopi umanitari e/o religiosi. Sono soldi sicuramente meglio spesi che in ricerca: per quanto la ricerca sia ultra-sotto finanziata, ben oltre il limite del ridicolo, credo che il dare a chi a meno sia piu' importante ancora della ricerca. Lasciare al cittadino la possibilita' di scegliere a chi destinare quei soldi mi pare il massimo della laicita' possibile.
allora:
nel tfr(che sarebbe quello che in gerco viene chiamato licenziamento)una parte va destinata allo stato o a associazioni a a tua scelta.se non dai preferenze,questa percentuale va alla chiesa!a me l'ha detto il commercialista,ora o dice cacchiate o non so...!
cmq io l'ho dato a emergency!
nel tfr(che sarebbe quello che in gerco viene chiamato licenziamento)una parte va destinata allo stato o a associazioni a a tua scelta.se non dai preferenze,questa percentuale va alla chiesa!a me l'ha detto il commercialista,ora o dice cacchiate o non so...!
cmq io l'ho dato a emergency!