Scienza e religione
Ciao a tutti, l'uscita del nuovo libro di Odifreddi, dal titolo eloquente Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici, mi dà lo spunto per questa riflessione.
Premesso che ammiro Odifreddi e lo trovo brillante e competente, non condivido la sua posizione sulla religione.
Credo che avesse visto giusto Galileo Galilei: la scienza e la religione hanno scopi diversi e metodi diversi (la fisica indaga "come vadia il cielo" e procede attraverso "sensate esperienze e necessarie dimostrazioni", la religione indaga "come si vadia al cielo" e si basa sui testi "sacri"). Scienza e religione sono dunque "incommensurabili": autonome e indipendenti l'una dall'altra. Quando ci cono conflitti, vuol dire che c'è stata una (ingiustificata) "invasione di campo" (dell'una o dell'altra parte). L'ho detto in modo molto semplice, ma forse è perché effettivamente la cosa è semplice!
Voi che ne pensate?
Ciao,
L.
Premesso che ammiro Odifreddi e lo trovo brillante e competente, non condivido la sua posizione sulla religione.
Credo che avesse visto giusto Galileo Galilei: la scienza e la religione hanno scopi diversi e metodi diversi (la fisica indaga "come vadia il cielo" e procede attraverso "sensate esperienze e necessarie dimostrazioni", la religione indaga "come si vadia al cielo" e si basa sui testi "sacri"). Scienza e religione sono dunque "incommensurabili": autonome e indipendenti l'una dall'altra. Quando ci cono conflitti, vuol dire che c'è stata una (ingiustificata) "invasione di campo" (dell'una o dell'altra parte). L'ho detto in modo molto semplice, ma forse è perché effettivamente la cosa è semplice!
Voi che ne pensate?
Ciao,
L.
Risposte
Semplificando un po' si può dire che la Scienza ha il compito di cercare di spiegarsi come funziona il mondo e sfruttare queste conoscenza (medicina, tecnologia ...);
Religioni, filosofie et similia invece nascono nel momento in cui l'uomo si chiede il perché il mondo funziona in un certo modo.
Il Cristianesimo è un caso a parte, almeno per quello che dice di essere, ovvero non è un tentativo di risposta che l'uomo si dà da sé, ma da un uomo che ha affermato di essere quella risposta. Ma questo è un altro paio di maniche che qui ci porterebbe OT.
Quanto ad Odifreddi mi piace molto come scrive, ho trovato molto bello il suo "Il computer di Dio"; l'ho anche conosciuto ad una conferenza; però, strumentalizzare la matematica al servizio del suo ateismo, mi sembra un far violenza alla matematica stessa. Ma è una questione che devo ancora approfondire.
Religioni, filosofie et similia invece nascono nel momento in cui l'uomo si chiede il perché il mondo funziona in un certo modo.
Il Cristianesimo è un caso a parte, almeno per quello che dice di essere, ovvero non è un tentativo di risposta che l'uomo si dà da sé, ma da un uomo che ha affermato di essere quella risposta. Ma questo è un altro paio di maniche che qui ci porterebbe OT.
Quanto ad Odifreddi mi piace molto come scrive, ho trovato molto bello il suo "Il computer di Dio"; l'ho anche conosciuto ad una conferenza; però, strumentalizzare la matematica al servizio del suo ateismo, mi sembra un far violenza alla matematica stessa. Ma è una questione che devo ancora approfondire.
Bertrand Russell scrisse "Perchè non sono cristiano", bel libro, tagliente e pacato, che consiglio a tutti
con un titolo come "Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici" Odifreddi, che non è Russell, alza il tiro.
i miei commenti dopo la lettura del libro comunque.
con un titolo come "Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici" Odifreddi, che non è Russell, alza il tiro.
i miei commenti dopo la lettura del libro comunque.
"jpe535887":
le alternative sono due: possiamo riempirci la bocca di citazioni e pensieri altrui, sprecando l'ennesima occasione di pensare autonomamente, oppure possiamo dimenticare tutto ciò che si è detto sull'argomento, sbarazzarci di galileo, faraday e maxwell per iniziare un discorso fruttuoso.
a voi la scelta. nel secondo caso sarò ben felice di partecipare alle vostre discussioni.
Francamente, questa mi sembra una posizione un po' drastica. La scienza è fatta dagli scienziati. Vedere come la pensano gli scienziati e confrontarsi criticamente con le loro posizioni e idee in materia non è detto che sia solo un "infruttuoso riempirsi la bocca di citazioni altrui, cessando di pensare autonomamente". Almeno, non è così necessariamente.
Anzi, il fatto che esistano scienziati credenti e scienziati atei e agnostici, secondo me è una "prova" del fatto che non c'è "relazione" tra scienza e religione.
Ciao,
Lorenzo
"V per Vendetta":
La storia che la scienza e la religione sono diverse, non possono coesistere, è un falso storico. Galilei, Newton, Cartesio, Pascal, Maxwell, Einstein (a suo modo), Severi, Fantappiè e chi ne ha più ne metta erano tutti cristiani. Dove sarebbe questo conflitto??
Einstein non era assolutamente cristiano. Einstein da quanto si evince nei suoi scritti pare essere agnostico, ma comunque sicuramente non è cristiano (afferma di non credere ad un dio-persona, ed il riferimento non può che essere a quello cristiano).
"V per Vendetta":
Con l'esperienza altrui confronti la tua esperienza
non abbiamo bisogno del tutore. se segui la via altrui allora hai smesso di essere il protagonista, sei solo un burattino o un avido ladro di esperienze.
Con l'esperienza altrui confronti la tua esperienza
"V per Vendetta":le alternative sono due: possiamo riempirci la bocca di citazioni e pensieri altrui, sprecando l'ennesima occasione di pensare autonomamente, oppure possiamo dimenticare tutto ciò che si è detto sull'argomento, sbarazzarci di galileo, faraday e maxwell per iniziare un discorso fruttuoso.
Certo jpe535887 lasciamo stare Maxwell, Faraday, Galileo, chi vuoi, certo che togliamo molto alla discussione.
cosa? delle opinioni morte? cosa conta l'esperienza altrui? nulla! conta la TUA esperienza. abbi il coraggio di sbarazzarti dei pensieri altrui!
le alternative sono due: possiamo riempirci la bocca di citazioni e pensieri altrui, sprecando l'ennesima occasione di pensare autonomamente, oppure possiamo dimenticare tutto ciò che si è detto sull'argomento, sbarazzarci di galileo, faraday e maxwell per iniziare un discorso fruttuoso.
Certo jpe535887 lasciamo stare Maxwell, Faraday, Galileo, chi vuoi, certo che togliamo molto alla discussione.
La situazione mi pare questa: la scienza cerca di spiegare,
Il problema è cosa?
"Lorenzo Pantieri":
Ciao a tutti, l'uscita del nuovo libro di Odifreddi, dal titolo eloquente Perché non possiamo essere cristiani e meno che mai cattolici, mi dà lo spunto per questa riflessione.
Dio solo sa quanto adoro quell'uomo. (Quindi non lo sa nessuno)
"Lorenzo Pantieri":
Premesso che ammiro Odifreddi e lo trovo brillante e competente, non condivido la sua posizione sulla religione.
Credo che avesse visto giusto Galileo Galilei: la scienza e la religione hanno scopi diversi e metodi diversi (la fisica indaga "come vadia il cielo" e procede attraverso "sensate esperienze e necessarie dimostrazioni", la religione indaga "come si vadia al cielo" e si basa sui testi "sacri"). Scienza e religione sono dunque "incommensurabili": autonome e indipendenti l'una dall'altra. Quando ci cono conflitti, vuol dire che c'è stata una (ingiustificata) "invasione di campo" (dell'una o dell'altra parte). L'ho detto in modo molto semplice, ma forse è perché effettivamente la cosa è semplice!
Voi che ne pensate?
Ciao,
L.
Mah, io penso semplicemente che la religione (e mi rifaccio in qualche modo anche a Comte) sia l'espressione attuale dell'irrazionalità. La situazione mi pare questa: la scienza cerca di spiegare, la chiesa tampona quello che la scienza non ha ancora spiegato.
Il puno è che la religione è praticamente, poieticamente e conoscitivamente irrilevante, non avendo nessi con il mondo. Non producendo cioè, rifacciamoci un po' anche a Kant, giudizi sintetici a priori; che, siamo ben d'accordo, sono gli unici estensivi della conoscenza.
La religione e la ragione sono strutturalmente diverse e, in genere, antitetiche ("Il solco tra chi crede e chi pensa si sta allargando" direbbe Odiffreddi). Con questo non si nega che uno scienziato possa trovare conforto nella religione. Io personalmente no, ma è questione di gusti.
le alternative sono due: possiamo riempirci la bocca di citazioni e pensieri altrui, sprecando l'ennesima occasione di pensare autonomamente, oppure possiamo dimenticare tutto ciò che si è detto sull'argomento, sbarazzarci di galileo, faraday e maxwell per iniziare un discorso fruttuoso.
a voi la scelta. nel secondo caso sarò ben felice di partecipare alle vostre discussioni.
a voi la scelta. nel secondo caso sarò ben felice di partecipare alle vostre discussioni.
Un caso particolare che conosco lo riveste $Michael Faraday$ lui credeva che dietro alla realtà vi fosse Dio, e comprendendo la realtà avrebbe compreso il perchè di tutte le cose.
Caro Lorenzo hai appena dato vita ad un'altra epica battaglia fra credenti e non. Premetto che Odifreddi è un esperto di Logica, un ottimo divulgatore matematico. Il problema è che lui ha iniziato uno scontro di ragione che non può sostenere e continua ahimè a farlo con libri che vogliono dire poco.
La storia che la scienza e la religione sono diverse, non possono coesistere, è un falso storico. Galilei, Newton, Cartesio, Pascal, Maxwell, Einstein (a suo modo), Severi, Fantappiè e chi ne ha più ne metta erano tutti cristiani. Dove sarebbe questo conflitto??
Certo hai ragione Lorenzo nel dire che la differenza sta nel metodo e nello scopo. Apparentemente quindi si possono interpretare come realtà distinte e separate. In realtà le vedo come due rette parallele: si incontrano solo in un punto, Dio.
La storia che la scienza e la religione sono diverse, non possono coesistere, è un falso storico. Galilei, Newton, Cartesio, Pascal, Maxwell, Einstein (a suo modo), Severi, Fantappiè e chi ne ha più ne metta erano tutti cristiani. Dove sarebbe questo conflitto??
Certo hai ragione Lorenzo nel dire che la differenza sta nel metodo e nello scopo. Apparentemente quindi si possono interpretare come realtà distinte e separate. In realtà le vedo come due rette parallele: si incontrano solo in un punto, Dio.