Radio padania esulta quando segnano gli avversari...

Mathcrazy
Secondo me la Padania sta accarezzando il ridicolo, ultimamente.
Su Radio Padania i telecronisti esultano quando segnano gli avversari e sperano nella sconfitta dell'Italia.
Sentite qui : http://www.youtube.com/watch?v=nTCEmleCEVo

E non basta....sul canale di Facebook si leggono commenti a dir poco vergognosi.
Da qualche parte ho letto:

le 2024 persone di questo gruppo che gufano x l'ITALIA dovranno impegnarsi sul serio per contrastare i 50 MIIONI DI ITALIANI che sperano di vedere vincere quei giocatori-terroni (DI NATALE & CO..). SIETE RIDICOLI A TIFARE X L'ITALIA!!!!!


Ma ci rendiamo conto??
Non riesco a capire come una società così avanzata possa esprimere opinioni così retrograde e ripugnanti.

Esprimo tutta la mia commiserazione per questa gente che,probabilmente subisce un lavaggio di cervello e non se ne rende conto.
Speriamo se ne accorgano presto.
Voi cosa ne pensate?

Risposte
G.D.5
"Benny":
[quote="WiZaRd"]Berlusconi è il presidente del Milan, che viene gestito in funzione degli obiettivi politici di Berlusconi (occorreva la propaganda nei primi anni '90 e via con i grandi acquisti, oggi occorre mostrare che Berlusconi non è spendaccione e via con la grande austerity)


Non solo, ti mostra anche implicitamente che in Italia i giovani non hanno futuro e che le pensioni vanno posticipate.[/quote]

Perdonami ma non ti ho capito: cosa centra?

Steven11
"Leonardo89":

Neanche io vedo alcuna differenza ma non capisco che male ci sia se una ragazzina (solo ragazzine, sicuro? non anche ragazze e donne?) esulta come una matta perché la sua preferita ha vinto il grande fratello....

C'è di male che almeno dai 18 anni sarebbe ora di iniziare a muovere qualche rotella.
Nel senso giusto, se non chiedo troppo.

"Faussone":
o neanche e non ci trovo niente di male nell'entusiasmo per qualcosa di frivolo ogni tanto.

Il punto è che ciò che tu consideri ancora "frivolo", per me è diventato demenziale già da un bel pezzo.

Faussone, tutto è iniziato per il termine "pagliacciata" da me usato.

Pagliacciata, sf:
"azione o comportamento poco serio"

Come poco serio è appunto scendere in strada e farsi prendere dalle convulsioni perché mezz'ora prima Pippo ha infilato la palla in rete.

"Faussone":
Poi ripeto il concetto: l'uomo è una bestiaccia immonda. La faziosità, lo spirito di appartenenza a un gruppo e l'odio per ciò che ne sta fuori, fanno parte di lui.

Mi tiro ovviamente fuori (così, come nel primo post, potrai usare la parola "snob").
Se qualcuno arriva a provare odio per chi sta fuori (sarebbe il tifoso avverso?), io gli consiglio serenamente di farsi una vita.

E non sottovaluto, anzi è il punto centrale, il discorso di Rggb sul ruolo del calcio nel sociale.
E' un po' come Vespa e il plastico di Cogne, con trasmissione annessa: il messaggio è che il problema maggiore italiano è Cogne.
Ugualmente, la cosa peggiore che in questo momento può capitare è non accedere agli ottavi.
Purtroppo questo è vero per un sacco di gente, gli stessi che la telecamera inquadra mentre piangono disperati perché la squadra è uscita.
Anche a questi ultimi mando lo stesso suggerimento di prima. :wink:

Faussone
"Rggb":
Però converrai con me che - particolarmente nel Belpaese - la "valvola" del pallone sia astutamente controllata dal potere (costituito e non), a fini diciamo così di "educazione del popolo". Ovvero come già accennato, bastano "panem et circenses". Ahimè #2...


Sì ma questo è tutto un altro discorso rispetto a quello che mi premeva dire.

Rggb1
"Faussone":
Poi ripeto il concetto: l'uomo è una bestiaccia immonda. La faziosità, lo spirito di appartenenza a un gruppo e l'odio per ciò che ne sta fuori, fanno parte di lui.

Ahimè, quanto è vero...

"Faussone":
Certo è giusto controllare questi istinti, ma se ogni tanto si concede loro qualche piccola valvola di sfogo alla fine non ci trovo niente di male.

No, certo; anzi, guai a non sfogarsi ogni tanto. Però converrai con me che - particolarmente nel Belpaese - la "valvola" del pallone sia astutamente controllata dal potere (costituito e non), a fini diciamo così di "educazione del popolo". Ovvero come già accennato, bastano "panem et circenses". Ahimè #2...

Faussone
"Steven":

Scusa Rggb, ma vuoi mettere Eco con il grande Zoro?


Vedo qui la stessa ironia del brano di Eco...
Premesso che ho letto e apprezzato molto qualche libro di Eco, io all'ironia di quel passo di Eco preferisco di gran lunga quella di Zoro (che tra l'altro se vedi qualcuno dei suoi servizi "normali", non quello che ho riportato che è un caso abbastanza particolare, è lontano dal banale e spesso più acuto di quel che possa sembrare da chi non lo conosce).

"Steven":

Ma l'entusiasmo per una vittoria svuotato dal senso sportivo, lo trovo del tutto equivalente all'entusiasmo di una ragazzina che esulta da matti perché a vincere il grande fratello è stata la sua preferita o il tronista ha scelto la tizia che le stava più simpatica.
Tu come situazione per vivere l'eccesso (svuotato da ogni spirito sportivo) hai scelto la vittoria di 11 tizi, le ragazzina invece il grande fratello.
Non vedo alcuna differenza.


Io neanche e non ci trovo niente di male nell'entusiasmo per qualcosa di frivolo ogni tanto.
L'importante è prendere sul serio ciò che lo è veramente.

Poi ripeto il concetto: l'uomo è una bestiaccia immonda. La faziosità, lo spirito di appartenenza a un gruppo e l'odio per ciò che ne sta fuori, fanno parte di lui. Certo è giusto controllare questi istinti, ma se ogni tanto si concede loro qualche piccola valvola di sfogo alla fine non ci trovo niente di male.
E, per inciso, questa non è una prerogativa solo italiana.. Sono stato in Germania la scorsa settimana e ti assicuro che i produttivi tedeschi sono al nostro livello, se non peggio in alcuni aspetti.....

Leonardo891
"Steven":
[quote="Faussone"]Un conto e condannare i troppi eccessi (ma non tutti, cosa è la vita a senza qualche eccesso ogni tanto?)

Ci può anche stare benissimo, per carità.
Ma l'entusiasmo per una vittoria svuotato dal senso sportivo, lo trovo del tutto equivalente all'entusiasmo di una ragazzina che esulta da matti perché a vincere il grande fratello è stata la sua preferita o il tronista ha scelto la tizia che le stava più simpatica.
Tu come situazione per vivere l'eccesso (svuotato da ogni spirito sportivo) hai scelto la vittoria di 11 tizi, le ragazzina invece il grande fratello.
Non vedo alcuna differenza.[/quote]
Neanche io vedo alcuna differenza ma non capisco che male ci sia se una ragazzina (solo ragazzine, sicuro? non anche ragazze e donne?) esulta come una matta perché la sua preferita ha vinto il grande fratello....
Steven sei sicuro di non prendere la vita troppo sul serio? ;)

Steven11
"Rggb":

Se leggi meglio fra le righe, c'è molta ironia, alla Eco: da non prendere mai alla lettera ;)

Scusa Rggb, ma vuoi mettere Eco con il grande Zoro?

"Faussone":
Un conto e condannare i troppi eccessi (ma non tutti, cosa è la vita a senza qualche eccesso ogni tanto?)

Ci può anche stare benissimo, per carità.
Ma l'entusiasmo per una vittoria svuotato dal senso sportivo, lo trovo del tutto equivalente all'entusiasmo di una ragazzina che esulta da matti perché a vincere il grande fratello è stata la sua preferita o il tronista ha scelto la tizia che le stava più simpatica.
Tu come situazione per vivere l'eccesso (svuotato da ogni spirito sportivo) hai scelto la vittoria di 11 tizi, le ragazzina invece il grande fratello.
Non vedo alcuna differenza.

Rggb1
Trovo tutto questo articolo di dubbio gusto.
Un conto e condannare i troppi eccessi (ma non tutti, cosa è la vita a senza qualche eccesso ogni tanto?) un conto è sostenere cose ...eccessive come queste.

Se leggi meglio fra le righe, c'è molta ironia, alla Eco: da non prendere mai alla lettera ;)

Faussone
.. non è che io sia contrario alla passione calcistica. Anzi l'approvo e la ritengo provvidenziale. Quelle folle di appassionati stroncati dall'infarto sugli spalti, quegli arbitri che pagano una domenica di celebrità esponendosi a gravi ingiurie alla loro persona, quei gitanti che discendono sanguinanti dai pullman, feriti dai vetri fracassati a colpi di pietra, quei giovinotti festanti che ebbri la sera scorrazzano per le strade facendo spuntare la loro bandiera dal finestrino della Cinquecento sovraccarica e si schiantano contro un Tir, quegli atleti rovinati psichicamente da lancinanti astinenze sessuali, quelle famiglie distrutte economicamente dal cedimento ad insani bagarinaggi, quegli entusiasti a cui scoppia il petardo celebrativo accecandoli, mi riempiono il cuore di gioia. [...] Le corse migliorano le razze, e tutti questi giochi portano fortunatamente alla morte dei migliori, consentendo all'umanità di continuare tranquillamente la sua vicenda con protagonisti normali e mediamente sviluppati. [...]
Sia chiaro che parlo di spettacoli sportivi, e non di sport. Lo sport, inteso come occasione in cui una persona, senza fini di lucro, e impegnando direttamente il proprio corpo, compie esercizi fisici in cui fa lavorare i muscoli, circolare il sangue e funzionare i polmoni a pieno regime, lo sport dicevo è una cosa bellissima. [...]
Ma il gioco del calcio non ha nulla a che vedere con lo sport così inteso. Non per i giocatori, che sono professionisti sottoposti a tensioni non dissimili da quelle di un operaio alla catena di montaggio (tranne trascurabili differenze salariali), non per i guardanti - e cioè la maggioranza - che appunto si comportano come schiere di sessuomani che vadano regolarmente a vedere (non una volta nella vita ad Amsterdam, ma tutte le domeniche, ed invece di) coppie che fanno all'amore o che fan finta di farlo (o come i bambini poverissimi della mia infanzia, a cui si prometteva di portarli a vedere i ricchi che mangiano il gelato).



Trovo tutto questo articolo di dubbio gusto.
Un conto e condannare i troppi eccessi (ma non tutti, cosa è la vita a senza qualche eccesso ogni tanto?) un conto è sostenere cose ...eccessive come queste.


...vabbé che di essere sessuomane avevo qualche sospetto in effetti. :smt040

Benny24
"WiZaRd":
Berlusconi è il presidente del Milan, che viene gestito in funzione degli obiettivi politici di Berlusconi (occorreva la propaganda nei primi anni '90 e via con i grandi acquisti, oggi occorre mostrare che Berlusconi non è spendaccione e via con la grande austerity)


Non solo, ti mostra anche implicitamente che in Italia i giovani non hanno futuro e che le pensioni vanno posticipate.

Steven11
"Faussone":


"...sei più che consapevole che ce so' un sacco de problemi in questo monno infame più importanti de 'na partita de calcio. Possibile sta appresso a undici milionari in mutande che corono appresso a 'na palla? E' possibile? No che non è possibile! Te pare? No che non te pare. Lo sai che è sbajato. E' sbajato! E' sbajato sì, ma oggi nun me rompete il c..... vabbè?"

E' il grande Zoro su un altro evento "sportivo" purtroppo finito male, almeno per quelli come me e Zoro.


Beh, come replicare al "grande Zoro" in effetti.
Salutamelo, penso che al Circo Massimo, quando lo Roma vincerà lo scudetto, non mi incontrerà.

Rggb1
Premesso che seguo i mondiali perché lo spettacolo mi piace, e che non seguo assolutamente nessuna squadra del campionato, proseguo l'OT.
.. non è che io sia contrario alla passione calcistica. Anzi l'approvo e la ritengo provvidenziale. Quelle folle di appassionati stroncati dall'infarto sugli spalti, quegli arbitri che pagano una domenica di celebrità esponendosi a gravi ingiurie alla loro persona, quei gitanti che discendono sanguinanti dai pullman, feriti dai vetri fracassati a colpi di pietra, quei giovinotti festanti che ebbri la sera scorrazzano per le strade facendo spuntare la loro bandiera dal finestrino della Cinquecento sovraccarica e si schiantano contro un Tir, quegli atleti rovinati psichicamente da lancinanti astinenze sessuali, quelle famiglie distrutte economicamente dal cedimento ad insani bagarinaggi, quegli entusiasti a cui scoppia il petardo celebrativo accecandoli, mi riempiono il cuore di gioia. [...] Le corse migliorano le razze, e tutti questi giochi portano fortunatamente alla morte dei migliori, consentendo all'umanità di continuare tranquillamente la sua vicenda con protagonisti normali e mediamente sviluppati. [...]
Sia chiaro che parlo di spettacoli sportivi, e non di sport. Lo sport, inteso come occasione in cui una persona, senza fini di lucro, e impegnando direttamente il proprio corpo, compie esercizi fisici in cui fa lavorare i muscoli, circolare il sangue e funzionare i polmoni a pieno regime, lo sport dicevo è una cosa bellissima. [...]
Ma il gioco del calcio non ha nulla a che vedere con lo sport così inteso. Non per i giocatori, che sono professionisti sottoposti a tensioni non dissimili da quelle di un operaio alla catena di montaggio (tranne trascurabili differenze salariali), non per i guardanti - e cioè la maggioranza - che appunto si comportano come schiere di sessuomani che vadano regolarmente a vedere (non una volta nella vita ad Amsterdam, ma tutte le domeniche, ed invece di) coppie che fanno all'amore o che fan finta di farlo (o come i bambini poverissimi della mia infanzia, a cui si prometteva di portarli a vedere i ricchi che mangiano il gelato).

Umberto Eco, su "L'Espresso", 1978.

Va da sè che è anche il mio pensiero.

G.D.5
Apro e chiudo l'OT: una posizione che non condivido.

Faussone
Infatti gli uomini sono (anche) barbari e bestiali. Il tifo esprime ciò. Meglio il tifo che altro.

G.D.5
Il tifo senza spirito sportivo è espressione di barbaria e di bestialità.

Faussone
Tutto OT questo ma non posso non rispondere ai soliti concetti, certo giusti e razionali (ma anche un po' snob), che ricorrono sempre in queste occasioni...

"WiZaRd":

[...] il calcio è uno sport e lo sport trasmette emozioni, quindi si tifa o si simpatizza per chi trasmette emozioni positive e non si tifa cecamente per chi ha la carta d'identità rilasciata dal tuo stesso Paese, questo non è patriottismo, nello sport non si scontrano le culture profonde e le usanze dei popoli, questa è idiozia; a me, ad esempio, non piace come gioca la selezione azzurra, non piace il modo di fare di Lippi, non piace il modo di fare della FIGC e ritengo che i giornalisti italiani (sopratutto i telecronisti) siano poco obiettivi quando commentano la Nazionale, quindi non tifo per gli azzurri. Lo sport è un momento di incontro, di divertimento e di rispetto reciproco. E il motto è "Che vinca il migliore".


Lo sport e lo spirito sportivo sono una cosa il tifo è un'altra.
E, se devo dire la verità, non mi spiace del tutto qualche volta mettere da parte la correttezza, l'obiettività, il fair play, la razionalità e via dicendo, per dar sfogo agli istinti più beceri.. :-) Certo senza gli eccessi che purtroppo troppo spesso non mancano e magari anche essendo pronto a riconoscere i propri demeriti e i meriti dell'avversario più forte, ma solo dopo.... forse :-D

"Steven":

Non voglio metterla sul piano quasi banale - e banale non è - col discorso tipo "se tutti questi tifosi si preoccupassero con uguale intensità dei problemi veri allora...".
La pagliacciata è la perdita di senno e di lucidità che vedo intorno a me per questo evento, che porta un tifoso a perdere il controllo per questa gioia irrefrenabile [...]


Rispondo con parole non mie.

"...sei più che consapevole che ce so' un sacco de problemi in questo monno infame più importanti de 'na partita de calcio. Possibile sta appresso a undici milionari in mutande che corono appresso a 'na palla? E' possibile? No che non è possibile! Te pare? No che non te pare. Lo sai che è sbajato. E' sbajato! E' sbajato sì, ma oggi nun me rompete il c..... vabbè?"

E' il grande Zoro su un altro evento "sportivo" purtroppo finito male, almeno per quelli come me e Zoro.


Insomma semel in anno licet insanire, magari anche più di una volta non fa male.

G.D.5
Purtroppo il calcio è mischiato con la politica da molto tempo: Berlusconi è il presidente del Milan, che viene gestito in funzione degli obiettivi politici di Berlusconi (occorreva la propaganda nei primi anni '90 e via con i grandi acquisti, oggi occorre mostrare che Berlusconi non è spendaccione e via con la grande austerity), durante l'estate di Calciopoli è stato fatto commissario straordinario un membro del cda di Telecom Italia, il fallimento della Fiorentina nel 2001 è stato pilotato dal sindaco di Firenze mentre quelli di Parma e Roma hanno fatto in modo che non fallissero il Parma e la Lazio. Non è una novità. E non è una novità che i leghisti siano propensi alla formazione del loro Stato nello Stato.

Mathcrazy
Wizard ovviamente a nessuno da' fastidio che un italiano non tifi l'italia o tifi contro, come ho detto prima: ognuno è libero di fare e pensare quello che vuole..

L'assurdità ,che volevo si evincesse, ma forse non sono riuscito ad essere chiaro; risiede nel fatto che si è arrivati a mischiare il calcio con la politica..

Sentire leghisti parlare dell'Italia come un paese a parte è assurdo.

G.D.5
Io non ho capito una cosa: vi da fastidio che un italiano tifi contro la Nazionale Italiana di calcio, oppure vi da fastidio che Radio Padania lo faccia a scopo politico?

Lo domando perché nel primo caso questa è una discussione che non ha motivo di sussistere, priva di ogni scopo e destituita di ogni fondamento: il calcio è uno sport e lo sport trasmette emozioni, quindi si tifa o si simpatizza per chi trasmette emozioni positive e non si tifa cecamente per chi ha la carta d'identità rilasciata dal tuo stesso Paese, questo non è patriottismo, nello sport non si scontrano le culture profonde e le usanze dei popoli, questa è idiozia; a me, ad esempio, non piace come gioca la selezione azzurra, non piace il modo di fare di Lippi, non piace il modo di fare della FIGC e ritengo che i giornalisti italiani (sopratutto i telecronisti) siano poco obiettivi quando commentano la Nazionale, quindi non tifo per gli azzurri. Lo sport è un momento di incontro, di divertimento e di rispetto reciproco. E il motto è "Che vinca il migliore".

Se, invece, vi da fastidio che Radio Padania lo faccia a scopo politico, io mi meraviglio di chi si meraviglia che ciò sia fatto da genete che vuole fare il federalismo "impugnando i fucili", che quando fa le riunioni pubbliche canta la canzoncina sui "napoletani terroni che non si sono mai lavati", che quando si parla dell'Italia parlano del "Muro di Reggio-Emilia" e chi più ne ha più ne metta.

Benny24
Quanto a Radio Padania, la risposta migliore l'ha già data De Rossi.

Quanto dell'interesse dei cittadini per il calcio piuttosto che per la politica, direi che ormai da 2000 anni siamo un popolo controllabile con panem et circenses. Ma il problema è la passività sulla seconda, non l'interesse (per quanto spesso smoderato) per il primo.

Infine, non preoccuparti Steven, per festeggiare di nuovo dovremo aspettare molte lune. Se devi andare a prendere la ragazza sotto casa probabilmente non ti toccherà darle buca. :wink:

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