Professore universitario (non trovo per lui un aggettivo)

smaug1
Salve. Sto seguendo il corso di Fisica 2 con un professore che spiega davvero male. Non voglio discutere se è competente o meno perché in fondo non posso davvero stabilirlo e neanche mi permetterei di farlo. A parte la didattica, In ogni lezione mentre scrive alla lavagna, se qualcuno fiata, si gira, minaccia di andarsene, si arrabbia, e interrompe la lezione offeso per qualche minuto. Oggi è successo che è entrato, ha letto un esercizio che voleva spiegarci, si gira verso di noi dicendo che si è stancato di sentici, ha ripreso la sua borsa e se ne è andato dopo 5 minuti! Dicendo ci vediamo la settimana prossima!

Vi pare normale? Cosa dovrei fare?

Risposte
simfanc
"smaug":
non so non so, vorrei rifletterci, quindi in sostanza perché è meglio non fare il militare? Oltre a perdere un anno di studi o perché si è contrari all'utilizzo delle armi? Mentre il servizio civile in pratica in cosa consiste?


E' una questione di libertà, che va oltre la semplice obiezione di coscienza nei confronti dell'uso delle armi.
Cosa voglio dire? Che uno può anche non avere alcuna remora ideologica ad utilizzare le armi pur respingendo completamente l'etica connessa al servizio militare.
Il nocciolo della questione valori e le opinioni non possono in alcun modo essere imposti!
Non si può imporre alle persone di essere patriottici, perché uno è libero anche di non credere all'esistenza di una nazione italiana o comunque deve essere libero di ritenere che l'amore di una presunta patria non sia un valore da seguire.
Che dire dell'elogio della bandiera? Per qualche motivo un cittadino non potrebbe essere libero di pensare che essa sia un semplice pezzo di stoffa e nient'altro?
Questa è la vera laicità! Lo stato deve limitarsi a fornire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini. Esso non deve propagandare valori, siano essi religiosi o civili, altrimenti si ricadrebbe nella follia dello stato etico.
L'etica militare poi si basa sul delirante valore dell'ubbidienza "cieca, pronta e assoluta". I più grandi crimini contro l'umanità sono stati commessi in nome di questo principio.

Invito tutti alla lettura del seguente link:
http://www.donlorenzomilani.it/don_mila ... ellani.php

Si tratta della lettera che don Lorenzo Milani scrisse nel 1965 ai cappellani militari toscani. Inutile dire che ne condivido in toto i principi e i contenuti in essa espressi.

Sk_Anonymous
"smaug":
quindi in sostanza perché è meglio non fare il militare?

Perché non a tutti interessa fare il militare, come non a tutti interessa laurearsi in medicina o prendere il sacerdozio.

smaug1
non so non so, vorrei rifletterci, quindi in sostanza perché è meglio non fare il militare? Oltre a perdere un anno di studi o perché si è contrari all'utilizzo delle armi? Mentre il servizio civile in pratica in cosa consiste?

simfanc
"seven":
Però probabilmente molte matricole con un anno di esercito alle spalle non avevano tanta voglia di fare i burloni a lezione: può questa essere una giustificazione delle differenze comportamentali tra ieri ed oggi?
Sono troppo giovane per rispondermi :-D


La risposta è NO.
Le matricole di una volta raramente avevano il servizio di leva alle spalle, visto che la legge consentiva loro di effettuare il rinvio per motivi di studio.

fab_mar9093
Però probabilmente molte matricole con un anno di esercito alle spalle non avevano tanta voglia di fare i burloni a lezione: può questa essere una giustificazione delle differenze comportamentali tra ieri ed oggi?
Sono troppo giovane per rispondermi :-D

simfanc
"gio73":
[quote="smaug"]Punti di vista, Umberto Galimberti, professore universitario, filosofo, psicanalista non la penso come te, se dovessi ritrovare l'intervista la pubblico qui. So che potresti dire "e quindi??" ma ne dava qualche giustificazione sensata.

... che tu non ricordi.
Questa discussione mi pare di averla già fatta tanti anni fa, quando la naia obbligatoria era stata appena eliminata.
La conclusione fu che un anno lontani dalla famiglia aiuta senz'altro a crescere, ma non c'è affatto bisogno di imparare a usare un mortaio, basterebbe servire la nazione (la collettività) con qualche attività utile: come intervenire nelle aree colpite da calamità naturali. La costituzione dice che il cittadino è tenuto a contribuire non solo con il pagamento delle imposte ma anche con la prestazione d'opera, se richiesta. Va da sè che le ragazze non sarebbero esentate.
Sono stata abbastanza provocatoria?[/quote]

Assolutamente contrario.
Il lavoro va retribuito in maniera adeguata e se uno vuole fare beneficienza o la scelta di prestare la propria opera gratuitamente deve essere libera e facoltativa.
Il tempo per lo schiavismo è finito, i servizi pubblici vanno finanziati con le tasse della collettività, che sono già il frutto del lavoro dei singoli cittadini. Lasciamo perdere quindi queste assurde idee di servizi militari o civili obbligatori, che altro non sono che modi becere per ottenere delle prestazioni lavorative gratuite (e quindi si stampo schiavista).

retrocomputer
"smaug":
Punti di vista, Umberto Galimberti, professore universitario, filosofo, psicanalista non la penso come te, se dovessi ritrovare l'intervista la pubblico qui.

Forse ti riferisci a questo?
Se sì, qui si limita a citare il servizio militare come rito iniziatico che è stato tolto, ma subito dopo propone l'introduzione di un servizio civile, non militare. Insomma, magari altrove ne tesse le lodi, ma non qui.

gio73
"smaug":
Punti di vista, Umberto Galimberti, professore universitario, filosofo, psicanalista non la penso come te, se dovessi ritrovare l'intervista la pubblico qui. So che potresti dire "e quindi??" ma ne dava qualche giustificazione sensata.

... che tu non ricordi.
Questa discussione mi pare di averla già fatta tanti anni fa, quando la naia obbligatoria era stata appena eliminata.
La conclusione fu che un anno lontani dalla famiglia aiuta senz'altro a crescere, ma non c'è affatto bisogno di imparare a usare un mortaio, basterebbe servire la nazione (la collettività) con qualche attività utile: come intervenire nelle aree colpite da calamità naturali. La costituzione dice che il cittadino è tenuto a contribuire non solo con il pagamento delle imposte ma anche con la prestazione d'opera, se richiesta. Va da sè che le ragazze non sarebbero esentate.
Sono stata abbastanza provocatoria?

smaug1
Punti di vista, Umberto Galimberti, professore universitario, filosofo, psicanalista non la penso come te, se dovessi ritrovare l'intervista la pubblico qui. So che potresti dire "e quindi??" ma ne dava qualche giustificazione sensata.

simfanc
"smaug":
il militare era un buon rito di iniziazione alla vita...


Perdona la franchezza, ma questa è una grande cazzata.
Il servizio militare, visto da un punto di vista obiettivo, era solo un anno di lavoro o di studio perso.
Chi di esso ha un ricordo positivo è solo perché ha trovato una bella compagnia per sbronzarsi e divertirsi. Insomma, poteva al più essere una buona occasione per passare un anno di puro "cazzeggio" senza troppi pensieri, non certo un modo per essere iniziati alla vita.

Sk_Anonymous
"smaug":
anche io, però è un'esperienza che matura le persone.

Vero: mio padre, a naia, ha imparato a cucinare la pasta.

smaug1
anche io, però è un'esperienza che matura le persone.

Sk_Anonymous
"smaug":
il militare era un buon rito di iniziazione alla vita...

Mica tanto. Un sacco di persone odiano le armi.

smaug1
il militare era un buon rito di iniziazione alla vita...

fab_mar9093
Stavo pensando, forse una volta il militare rendeva i ragazzi più maturi..
probabilmente questa è una differenza sostanziale.

smaug1
grazie mille ragazzi ;-)

gugo82
"smaug":
Ragazzi sono state dette delle cose molto interessanti ed utili però vorrei dire, ma nessuno ovviamente mi crederà, che in aula, specie quando se ne è andato il professore, non c'era confusione! Lui è arrivato ha letto un problema e se ne è andato, e siccome lo stava leggendo, tutti stavano scrivendo i dati , per cui non c'era baccano (in decima fila lo sentivo perfettamente senza microfono)

Per cui la questione potrebbe vertere più su: se ho un professore che quando ha voglia di spiegare spiega anche male, cosa è giusto fare?

Andare ad esporre la questione, in maniera civile e senza intenti inutilmente contrappositivi, al presidente del CCS.

"smaug":
Gli studenti "più interessati" gli dovrebbero parlare

Potrebbe servire farlo (prima di fissare un appuntamento col presidente del CCS).
Ma, se le cose non cambiano, esponete la questione a chi di dovere.

"smaug":
dovremmo seguire un altro professore?

Se non c'è alternativa, sì.

"smaug":
O seguire colui con cui si fa l'esame è sempre la cosa migliore?

Ovviamente no.
L'unica cosa a cui serve seguire è avere una persona competente che esponga in maniera comprensibile ciò che lo studente deve studiare autonomamente.
Se la qualità della didattica è scarsa, e se il presidente del CCS non prende provvedimenti, rivolgetevi ad un'altra parrocchia.

retrocomputer
"JoJo_90":

Uhm...il discorso filerebbe liscio come l'olio, se non fosse che per me il non seguire una lezione noiosa non è un chiaro indice di infantilismo.

Sì, hai ragione, in assoluto non lo è: per esempio uno che non va a lezione ma utilizza il tempo guadagnato per studiare a casa le stesse cose o per seguire una lezione equivalente, mostra la stessa maturità di chi segue la lezione noiosa... Diciamo che mostra scarsa maturità chi invece di seguire la lezione noiosa fa qualsiasi altra cosa che non lo aiuta a superare l'esame, va bene? :wink:

peppe.carbone.90
"retrocomputer":

Bene, il non seguire la lezione noiosa è un chiaro indice di scarsa maturità, ovvero di infantilismo, ma il bambino (infantile e) educato si addormenta o guarda sognante la finestra, mentre il bambino (infantile e) maleducato fa casino.

E per il giovanotto adulto e infantile ma non maleducato esiste anche la possibilità di non andare a lezione :-D


Uhm...il discorso filerebbe liscio come l'olio, se non fosse che per me il non seguire una lezione noiosa non è un chiaro indice di infantilismo.
In generale, comunque, ho capito cosa vuoi dire circa il rapporto infantilismo-educazione ed in effetti mi trovo d'accordo con te. Si può essere infantili ed educati.

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
[quote="giuliofis"]Bah, non è che la Matematica/Fisica/Ingegneria cambino da professore a professore, o cambi drasticamente il programma (come potrebbe succedere a Lettere e Filosofia), o sia completamente diverso l'approccio alla materia...


Verissimo (anche se c'è da dire che ci può essere un prof che spiega meglio e uno che spiega peggio).
[/quote]
Appunto! Dato che abbiamo la fortuna di seguire corsi tecnico-scientifici, se un professore spiega male andiamo (se possibile) a seguire le lezioni di un altro.
Io ho fatto così. Anzi, me ne sono stato a casa! Ho studiato con le videolezioni di Uninettuno e ho integrato con il libro consigliato, tanto andare alle lezioni del mio prof, per me, era perdere tempo perché davvero non lo seguivo e non lo capivo...

Ricapitolando.
"smaug":

se ho un professore che quando ha voglia di spiegare spiega anche male, cosa è giusto fare?

Andare alle lezioni di altri professori, seguire videocorsi integrati con libri, comprarsi tanti libri e confrontare le varie spiegazioni per far da soli...

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