Professore universitario (non trovo per lui un aggettivo)

smaug1
Salve. Sto seguendo il corso di Fisica 2 con un professore che spiega davvero male. Non voglio discutere se è competente o meno perché in fondo non posso davvero stabilirlo e neanche mi permetterei di farlo. A parte la didattica, In ogni lezione mentre scrive alla lavagna, se qualcuno fiata, si gira, minaccia di andarsene, si arrabbia, e interrompe la lezione offeso per qualche minuto. Oggi è successo che è entrato, ha letto un esercizio che voleva spiegarci, si gira verso di noi dicendo che si è stancato di sentici, ha ripreso la sua borsa e se ne è andato dopo 5 minuti! Dicendo ci vediamo la settimana prossima!

Vi pare normale? Cosa dovrei fare?

Risposte
retrocomputer
"giuliofis":

Bah, non è che la Matematica/Fisica/Ingegneria cambino da professore a professore, o cambi drasticamente il programma (come potrebbe succedere a Lettere e Filosofia), o sia completamente diverso l'approccio alla materia...
Ti dirò, io non sono andato a lezione di Chimica e ho studiato con le videolezioni di Uninettuno perché il mio professore non mi piaceva per niente. Ho preso 30*.

Sì sì, giusto, non bisogna generalizzare... So anch'io che certi studenti non seguono le lezioni e prendono 30, altri fanno casino a lezione e prendono 30, altri ancora studiano su libri diversi da quelli proposti dal prof e prendono 30... E io ho sempre seguito i corsi di cui ho poi sostenuto l'esame e non ho mai preso un 30 :-D
Ma se avessi fatto di testa mia, sono certo che non avrei dato nemmeno un esame ](*,)

retrocomputer
"JoJo_90":
Non credo che le due cosse (infantilismo e buona educazione) possano coesistere. Un ragazzo educato non si comporta in modo infantile.

Forse però non ho capito io cosa intendi per infantile.

Intanto sarai d'accordo che non sono la stessa cosa... E per cercare una differenza abbastanza evidente e non troppo fuori tema, parlerei di come affrontare una lezione noiosa:
un bambino che durante una lezione si annoia può ammazzare il tempo disturbando i compagni o facendo baccano, oppure può addormentarsi o ammirare il paesaggio dalla finestra, o fare un disegno, o un mucchio di altre cose infantili ma che danneggiano eventualmente solo lui.
Bene, il non seguire la lezione noiosa è un chiaro indice di scarsa maturità, ovvero di infantilismo, ma il bambino (infantile e) educato si addormenta o guarda sognante la finestra, mentre il bambino (infantile e) maleducato fa casino.

E per il giovanotto adulto e infantile ma non maleducato esiste anche la possibilità di non andare a lezione :-D

peppe.carbone.90
"giuliofis":
Bah, non è che la Matematica/Fisica/Ingegneria cambino da professore a professore, o cambi drasticamente il programma (come potrebbe succedere a Lettere e Filosofia), o sia completamente diverso l'approccio alla materia...


Verissimo (anche se c'è da dire che ci può essere un prof che spiega meglio e uno che spiega peggio).

"giuliofis":
Ti dirò, io non sono andato a lezione di Chimica e ho studiato con le videolezioni di Uninettuno perché il mio professore non mi piaceva per niente. Ho preso 30*.


Idem per me, tranne una cosa.....il voto: 21 :oops:

Sk_Anonymous
"smaug":
O seguire colui con cui si fa l'esame è sempre la cosa migliore?

Bah, non è che la Matematica/Fisica/Ingegneria cambino da professore a professore, o cambi drasticamente il programma (come potrebbe succedere a Lettere e Filosofia), o sia completamente diverso l'approccio alla materia...
Ti dirò, io non sono andato a lezione di Chimica e ho studiato con le videolezioni di Uninettuno perché il mio professore non mi piaceva per niente. Ho preso 30*.
__________________________________________________________
* Vabbè, è anche vero che l'esame è stato fin troppo facile... Mi ha chiesto un argomento a piacere (e da lì ha fatto qualche domanda lui su argomenti connessi), poi mi ha fatto fare una reazione redox a piacere (più una scelta da lui, ma comunque parente di quella scelta da me), poi mi ha fatto scegliere una proprietà colligativa di cui parlare. Fine dell'esame... Comunque, ho usato Uninettuno. :-D

peppe.carbone.90
Non credo che le due cosse (infantilismo e buona educazione) possano coesistere. Un ragazzo educato non si comporta in modo infantile.

Forse però non ho capito io cosa intendi per infantile.

@smaug. Anche io la penso come retrocomputer; conviene continuare a seguire le sue lezioni (per vari motivi) e se proprio non capisci come spiega, rivolgiti ad altre fonti (videolezioni se ne trovi, o altri libri).

retrocomputer
"smaug":

Per cui la questione potrebbe vertere più su: se ho un professore che quando ha voglia di spiegare spiega anche male, cosa è giusto fare? Gli studenti "più interessati" gli dovrebbero parlare, dovremmo seguire un altro professore? O seguire colui con cui si fa l'esame è sempre la cosa migliore?

Io opterei per l'ultima, tanto alla fine devo passare sotto le sue grinfie e mi conviene abbozzare :wink: Inoltre farei il possibile per eliminare ogni sua possibile scusa, quindi proverei sia a portargli i pennarelli sia a fare assoluto silenzio durante la lezione, che neanche in chiesa :-D

retrocomputer
"retrocomputer":
Infine non credo che il chiasso durante le lezioni sia figlio dell'infantilismo cronico incoraggiato dai genitori

"JoJo_90":

Secondo me si invece.

OK, ma dovresti almeno spiegare l'esistenza di bambini, infantili per definizione, ma educati :wink:

smaug1
Ragazzi sono state dette delle cose molto interessanti ed utili però vorrei dire, ma nessuno ovviamente mi crederà, che in aula, specie quando se ne è andato il professore, non c'era confusione! Lui è arrivato ha letto un problema e se ne è andato, e siccome lo stava leggendo, tutti stavano scrivendo i dati , per cui non c'era baccano (in decima fila lo sentivo perfettamente senza microfono)

Per cui la questione potrebbe vertere più su: se ho un professore che quando ha voglia di spiegare spiega anche male, cosa è giusto fare? Gli studenti "più interessati" gli dovrebbero parlare, dovremmo seguire un altro professore? O seguire colui con cui si fa l'esame è sempre la cosa migliore?

retrocomputer
"JoJo_90":
Dei genitori. Gli stessi genitori che difendono a spada tratta i propri figli quando un docente a scuola li riprende, o li manda dal preside, o prende provvedimenti in generale.

Risposta esatta :smt023
Quindi qual è lo scopo della tua domanda?

peppe.carbone.90
Dei genitori. Gli stessi genitori che difendono a spada tratta i propri figli quando un docente a scuola li riprende, o li manda dal preside, o prende provvedimenti in generale.
E' ovvio che un bambino (o ragazzo), vedendosi appoggiato dai propri genitori, continuerà a comportarsi come gli pare, facendosi beffe del docente, dell'istituzione scolastica e del rispetto delle regole della società civile.
Non mi soprende quindi che non avendo imparato tutte queste cose nell'adolescenza, si ritrovino all'università comportandosi da ragazzoni immaturi, facendo baccano durante le lezioni.

Ergo:
"retrocomputer":
Infine non credo che il chiasso durante le lezioni sia figlio dell'infantilismo cronico incoraggiato dai genitori


Secondo me si invece.

retrocomputer
"JoJo_90":

E se i bambini sono maleducati di chi è la colpa?

Mah, secondo te? :-D

peppe.carbone.90
"retrocomputer":

Infine non credo che il chiasso durante le lezioni sia figlio dell'infantilismo cronico incoraggiato dai genitori (e, a leggere l'articolo, dalla scuola), ma della maleducazione: ci sono bambini, anche molto piccoli, educati, e ci sono adulti, anche molto grandi, maleducati.


E se i bambini sono maleducati di chi è la colpa?


P.S. Mi sa che si sta andando un pò off topic...

retrocomputer
"enomis":

Cosa si può fare? Dipende da noi e da quello che vogliamo.

Rispetto alle tue osservazioni dico solo che gli studenti non sono i clienti di una scuola, ma i fruitori di un servizio pubblico. E i genitori non sono i finanziatori di un servizio che governano a loro uso e consumo, ma bensì dei cittadini le cui tasse devono essere utilizzate per ottenere dei servizi efficaci ed efficienti. La cosa è ben diversa! E' quindi interesse della società intera che dei diciottenni non facciano chiasso durante una lezione universitaria.

Non capisco cosa c'entrino le considerazioni sul finanziamento con il baccano degli studenti a lezione :shock: Va beh, forse mi sono spiegato male e ho prestato il fianco a scontate risposte sull'indipendenza della scuola :-D

Non è questo il punto, io sono ben lieto che la scuola sia indipendente e libera, o meglio, sarei ben lieto se lo fosse, ma temo che tale indipendenza sia solo teorica, visto che basta poco, una gelmini qualunque, per modificare in maniera pesante l'istituzione scolastica, e in quale senso? Ovviamente nel senso voluto dai cittadini che hanno vinto le elezioni. Vedi? La scuola viene cambiata dalle scelte (magari sbagliate) dei cittadini.
Ma appunto, non era questo il punto che volevo sottolineare: volevo porre l'accento sulla difficoltà che incontrerebbe la scuola andando contro le idee dei genitori. Sarebbe controproducente, non necessariamente sbagliato.

Infine non credo che il chiasso durante le lezioni sia figlio dell'infantilismo cronico incoraggiato dai genitori (e, a leggere l'articolo, dalla scuola), ma della maleducazione: ci sono bambini, anche molto piccoli, educati, e ci sono adulti, anche molto grandi, maleducati.

simfanc
"retrocomputer":
[quote="enomis"]
Fattori familiari.
15-20 anni fa i genitori tolleravano meno certe forme di infantilismo da parte dei loro figli di 15-15-17-18 anni.

Mmmm... Quindi dici che i genitori di oggi sono più tolleranti in tal senso... E la scuola dovrebbe mettersi in contrapposizione con loro?
Non so né se questo è possibile né se è auspicabile... Cioè, scuola e famiglia devono concorrere all'educazione dei minorenni e non credo che le divergenze servano, anzi, credo che danneggino. Inoltre non vedo come possa la scuola riorganizzarsi in modo contrario alle idee di chi le finanzia e di chi ne sceglie (seppur indirettamente) amministratori e legislatori.[/quote]

Il fenomeno in realtà non è recente, perché se è vero che i diciottenni di oggi sono mediamente meno maturi dei diciottenni degli anni novanta, è anche vero che i diciottenni degli anni novanta erano meno maturi dei loro coetanei degli anni settanta.
Il mondo cambia, un tempo si iniziava a lavorare in età precoce e anche chi studiava, a contatto con coetanei lavoratori, in qualche modo contribuiva a forgiare una diversa impostazione mentale. L'importante però è governare gli effetti di questo cambiamento.

Cosa si può fare? Dipende da noi e da quello che vogliamo.

Rispetto alle tue osservazioni dico solo che gli studenti non sono i clienti di una scuola, ma i fruitori di un servizio pubblico. E i genitori non sono i finanziatori di un servizio che governano a loro uso e consumo, ma bensì dei cittadini le cui tasse devono essere utilizzate per ottenere dei servizi efficaci ed efficienti. La cosa è ben diversa! E' quindi interesse della società intera che dei diciottenni non facciano chiasso durante una lezione universitaria. Se poi ci va bene lo status quo, non lamentiamoci almeno quando le cose vanno male.

retrocomputer
"enomis":

Fattori familiari.
15-20 anni fa i genitori tolleravano meno certe forme di infantilismo da parte dei loro figli di 15-15-17-18 anni.

Mmmm... Quindi dici che i genitori di oggi sono più tolleranti in tal senso... E la scuola dovrebbe mettersi in contrapposizione con loro?
Non so né se questo è possibile né se è auspicabile... Cioè, scuola e famiglia devono concorrere all'educazione dei minorenni e non credo che le divergenze servano, anzi, credo che danneggino. Inoltre non vedo come possa la scuola riorganizzarsi in modo contrario alle idee di chi le finanzia e di chi ne sceglie (seppur indirettamente) amministratori e legislatori.

giuscri
"seven":
[quote="giuscri"]
/OT
Con tutta questa malinconia mi sono appena rovinato la serata... :roll:
OT/


Dai su! :-D non volevo rovinarti la serata! :-)[/quote]

:-D

fab_mar9093
"giuscri":

/OT
Con tutta questa malinconia mi sono appena rovinato la serata... :roll:
OT/


Dai su! :-D non volevo rovinarti la serata! :-)

giuscri
"seven":
quelli delle superiori sono gli ultimi anni che si possono vivere con una certa spensieratezza, non so quanto sia positivo negarla, togliere anni che non torneranno più..


/OT
Con tutta questa malinconia mi sono appena rovinato la serata... :roll:
OT/

simfanc
"retrocomputer":
[quote="enomis"]
Vi ho trovato molte osservazioni interessanti, che a mio parere spiegano il fenomeno che si sta vivendo. Il fatto che la giornata scolastica di un diciottenne che frequenta la quinta superiore sia organizzata allo stesso modo di quella di un ragazzino di prima media, può avere come effetto la deresponsabilizzazione di molti giovani, che arrivati all'università non si sono ancora resi conto di essere diventati degli uomini.
Si obietterà che anche prima era così, eppure durante le lezioni universitarie non volava una mosca. Questo è sicuramente vero, però la società era anche diversa e c'erano comunque altri fattori che portavano alla maturazione del ragazzo.

A quali fattori ti riferisci? Intendo i fattori che aiutavano a maturare non 50 anni fa, ma da 15 a 30 anni fa. Mi riferisco ai ragazzi che sono diventati maggiorenni negli anni 80-90.[/quote]

Fattori familiari.
15-20 anni fa i genitori tolleravano meno certe forme di infantilismo da parte dei loro figli di 15-15-17-18 anni.

retrocomputer
"enomis":

Vi ho trovato molte osservazioni interessanti, che a mio parere spiegano il fenomeno che si sta vivendo. Il fatto che la giornata scolastica di un diciottenne che frequenta la quinta superiore sia organizzata allo stesso modo di quella di un ragazzino di prima media, può avere come effetto la deresponsabilizzazione di molti giovani, che arrivati all'università non si sono ancora resi conto di essere diventati degli uomini.
Si obietterà che anche prima era così, eppure durante le lezioni universitarie non volava una mosca. Questo è sicuramente vero, però la società era anche diversa e c'erano comunque altri fattori che portavano alla maturazione del ragazzo.

A quali fattori ti riferisci? Intendo i fattori che aiutavano a maturare non 50 anni fa, ma da 15 a 30 anni fa. Mi riferisco ai ragazzi che sono diventati maggiorenni negli anni 80-90.

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