L'emergenza rifiuti non c'è più

mircoFN1
Mi è capitato di vedere il tg2 ieri sera e ho dedotto che l'emergenza rifiuti a Napoli non c'è più.

Come si spiegherebbe diversamente il fatto che oltre 5 minuti del programma di informazione siano stati dedicati, con tanto di servizio da Londra, allo scottante problema degli UFO in Gran Bretagna?

Sono contento, però, perché con il caldo che avanza il problema rifiuti sarebbe stato ancora più grave di quanto lo era in campagna elettorale. Che sollievo, il problema degli UFO a Londra effettivamente mi preoccupa molto meno, per non parlare dei problemi di coppia di Carlo e Camilla.


ciao

Risposte
gugo82
@Sergio: Hai detto meglio di me, che ci sono dentro e mi sarei lasciato prendere la mano.

In particolare la chiusura:
"Sergio":
In realtà ce l'ho con la politica, in particolare con la politica della sinistra. La sinistra ha avuto per lungo tempo come primo riferimento una "questione meridionale" impostata da Gramsci in termini che non mi convincono per niente. Più recentemente si è sostanzialmente dimenticata del problema perché ..... sarebbe un lungo discorso.
Voglio dire che solo la politica, una politica seria che fosse anche politica economica, potrebbe tentare risposte concrete, ma ora mancano sia la volontà che gli strumenti culturali.

E tu non sei reduce di 16 anni di bassolinismo... Che dovrei dire io?
Ma soprattutto, come mi devo sentire, visto che da una parte ho il nulla (ormai...) e dall'altra parte vedo i meglio camorristi atteggiarsi a politici?
[Però negli ultimi giorni mi sono fatto due risate: sapete chi è l'unico personaggio politico che, sotto sotto, sta provando a scardinare il "sistema"?... La Carfagna. :lol: Ma come cacchio si fa, dico io?]

Il suggerimento di Steven è, in soldoni: perchè non creare un'alternativa?
La risposta è: perchè nessuno ha più la forza (ammesso che mai l'abbia avuta) per fare nulla "in the large". E chi crea alternativa in piccolo viene subito segato (qui e qui, casi emblematici che credo conosciate... Se no, che parliamo a fare? Tanto vale chiudere il thread qui).

Leonardo891
@Gugo: grazie della segnalazione. ;)

Steven11
Vedi Sergio, io ricambio la simpatia e ti ringrazio per l'intervento, trovo interessantissimo tutto ciò che hai scritto.
E sono pienamente interessato all'argomento.

Tuttavia, un minimo di chiarezza e di coerenza.
Tu citi questi fatti storici, su cui io non posso discutere per mancanza di cultura, ma noto che il periodo più recente di cui fai menzione risale a mezzo secolo fa.
Con questo non voglio dire che questi fatti non abbiano un collegamento e un rapporto di causa con quanto vediamo noi oggi, voglio dire che ad un certo punto bisogna scegliere se lasciarsi il passato indietro o no, e osservare un presente che è anche doloroso.
Sostanzialmente, ritengo che i possibili atteggiamenti siano due.

Uno è quello di fare un discorso funzionale alla realtà attuale, e dire: è vero, in svariate circostanze i fatti non sono stati benigni, abbiamo subito tot torti, si può discutere di questa e quell'altra cosa, ma alla situazione attuale bisogna riconoscere che una pesante responsabilità è della collettività. Non è accettabile continuare con la manfrina
appellarsi alla "sensibilizzazione dei cittadini" mi pare maledettamente ingenuo.
E maledettamente ingiusto.

o peggio
La questione meridionale esiste da un pezzo, ma le colpe non sono dei cittadini.

La domanda allora è scontata: come uscirne, se i cittadini sono innocenti? Dove andare a prendere i crediti?
E' troppo facile e da codardi ogni volta cavarsela col dare la colpa a fumosi concetti su cui è difficile rispondere (vista l'immensità del concetto in questione): "è colpa dello stato", "della politica", "del sistema", "del nord", "di Roma che amministra".
Ovvio che su ognuna di queste risposte, che nel 90% delle volte sono buttate così perché non si sa che dire, si potrebbe aprire un dibattito infinito e giustificato.
Ma non è tollerabile una risposta simile che è volta a liquidare la faccenda senza scavare nella realtà sociale. Del presente però.

Le mie domande del passato post sono rivolte proprio a questo.
In quelle cifre vediamo come in Campania ci sia uno spregio ben superiore che nel resto d'Italia per quanto riguarda ad esempio alcune questioni fiscali (falsi invalidi, case abusive, canone disertato all'80%).
Io sono un cittadino italiano, queste questioni riguardano me, ho il pieno diritto di segnalarle e alzare la voce.
E mi spiace, io non sento alcuna voglia di giustificare, e se in una zona c'è una tendenza, si dice.
Il giustificazionismo, l'assistenzialismo e l'eco al piagnisteo continuano a convincermi ben poco.

L'invito alla riflessione del mio post scorso resta valido ad oltranza.

"Steven":
Sugli imprenditori del nord che hanno fatto avvelenare la tua regione e gli abitanti, te lo dico senza falsi moderatismi e di istinto, mi piacerebbe sapere che finiscano i loro giorni in galera senza mai più la speranza di tornare a vivere.
Tuttavia, questo potrebbe e dovrebbe essere uno spunto per chiedersi: perché hanno portato i rifiuti qua e non in Svizzera o in Emilia?
Perché siamo antipatici o perché la cortina da penetrare, a suon di corruzione e collusioni è più debole che altrove?
E questo non è in alcun modo collegato al discorso globale di prima?


"Steven":
E vero che in Lombardia le pensioni di invalidità sono in percentuale quasi la metà di quelle erogate in Campania?
E' vero che nella stima della presenza di case abusive tra le prime 5 province più colpevoli 3 sono campane e bisogna aspettare il 10 posto per trovarne una del nord?
E' vero che ad esempiol'evasione (familiare) del canone in Campania è superiore all'80% a fronte di un 41% nazionale?

gugo82
@Leonardo89: C'è chi ci ha pensato prima di Sergio... :-D
Potresti cominciare a leggere questo libricino.

Leonardo891
@Sergio
E per fortuna che non eri un esperto! =D>
Se in futuro ti venisse in mente di scrivere un libro di storia, mi prenoto fin da subito. :prayer:

Rggb1
@Sergio =D>
Ci sarebbe altro da dire su questa storia, ma è una buona sintesi, che raccoglie alcuni dei più significativi passaggi della famosa quaestio meridionale.

Visto un passaggio di prima
"wedge":
mi viene in mente una cosa. lessi che Saviano quando fece il monologo su ndrangheta e nord ha avuto uno share molto alto in Lombardia, Piemonte e Veneto, mentre in Campania è stato strabattuto dal Grande Fratello. questo gugo non ti fa pensare niente?

e una buona "imbeccata"
"Sergio":
C'è da stupirsi se la malavita riesce a reclutare adepti là dove la disoccupazione è a due cifre?

chioso: c'è da stupirsi che la dispersione scolastica del mezzogiorno sia altissima? E allora, cosa c'è da stupirsi se in una popolazione meno acculturata prevale l'interesse per trasmissioni (cretine) di intrattenimento rispetto a qelle (interessanti) che fanno cultura?

Steven11
"gugo82":
[quote="Steven"]La camorra che ha fagocitato una regione è un fungo nato dal nulla, o il prodotto di un tessuto sociale con una generica avversione alla legalità?

Non lo pretenderai, ma è quello che stai facendo. Mi dai del camorrista.
Ed io ti rispondo: grazie, è il più bel complimento che ricevo da un po'. Non me l'aspettavo! [/quote]
Con poca modestia, sono sicuro che la quasi totalità dei lettori abbia compreso il mio post e sappia trarne un senso in cui io non do del camorrista ad alcuno.

Al di là di ciò, devo constatare che quando si cerca di fotografare una realtà meridionale senza tanti fronzoli, la reazione è pressoché questa costante. Un misto di "anche altrove succede questo", "mi stai dando del mafioso", "non ti permetto di".
La cosa mi rattrista se lo sento dire da un garzone di bottega, immagina da chi ha una cultura nettamente superiore alla media.
Come te.

"gugo82":
E l'amministrazione statale (che poi sarebbe quella che deve controllare un po' tutto, altrimenti, per esempio, il Ministero per l'Ambiente che ci sta a fare?), anche quella la eleggiamo tutta noi campani mi pare... Non mi pare che i cittadini di altre regioni abbiano potere elettivo in questo ambito, no?

Ma infatti io non sto condannando i campani per assolvere gli altri.
Io in questo momento mi sto focalizzando su una realtà regionale, perché regionale è il problema in oggetto.
Mi piacerebbe sentirmi dire che i campani, basta anche limitarsi alle ultime elezioni, hanno mostrato che liberarsi dalla camorra, che è il primo cancro da estirpare da cui segue il resto, non è una priorità.
Sinceramente mi astengo dal dare la mia fotografia politica-sociale del casertano perché sarebbe una valle di lacrime da affogarci.
Con questo, e lo sottolineo, non sto dicendo che fuori dalla Campania c'è un Saviano ad ogni angolo.

"gugo82":
E allora, anche il tessuto sociale del laborioso nord ha una generica avversione per la legalità: altrimenti non si spiega come mai tonnellate di rifiuti speciali sono arrivate qui.
Incredibili imprenditori che non si sono mai accorti di nulla, preferendo credere alla favola dei costi di smaltimento miracolosamente fuori mercato... Già, dimenticavo: questa non è "avversione alla legalità"; in questi casi si chiama "eccesso di fiducia", "credulità".

Quando io parlo di tessuto sociale più sano, non mi sogno di assolvere il mondo finanziario e industriale.
Io parlo della condotta comune del cittadino medio, dei mattoni della società, di una visione più globale insomma, come devo spiegarlo?
Qualche ragguaglio può essere utile per mostrare quello che penso.

E vero che in Lombardia le pensioni di invalidità sono in percentuale quasi la metà di quelle erogate in Campania?
E' vero che nella stima della presenza di case abusive tra le prime 5 province più colpevoli 3 sono campane e bisogna aspettare il 10 posto per trovarne una del nord?
E' vero che ad esempiol'evasione (familiare) del canone in Campania è superiore all'80% a fronte di un 41% nazionale?

Ora, non costringermi a dover trovare altri esempi di questo tipo. Penso di aver reso l'idea di ciò che voglio dire.
Voglio dire, e credimi se lo dico io che considero il Lazio e Roma molto più sud che nord, che ad un certo punto bisogna ammettere senza se e senza ma di avere un problema, una situazione pesante che affonda in un clima che è peggiore rispetto ad altre parti, che comunque anche non brillano.
Senza questo primo riconoscimento, che deve essere spietato e senza dolcificanti, non si va lontano.
Dire "ma anche altrove votano sbagliato", è vero, ma non è un gran passo avanti.

Sugli imprenditori del nord che hanno fatto avvelenare la tua regione e gli abitanti, te lo dico senza falsi moderatismi e di istinto, mi piacerebbe sapere che finiscano i loro giorni in galera senza mai più la speranza di tornare a vivere.
Tuttavia, questo potrebbe e dovrebbe essere uno spunto per chiedersi: perché hanno portato i rifiuti qua e non in Svizzera o in Emilia?
Perché siamo antipatici o perché la cortina da penetrare, a suon di corruzione e collusioni è più debole che altrove?
E questo non è in alcun modo collegato al discorso globale di prima?

A me non interessa far arrabbiare o accusare. Io vorrei solo che si inizi con una pesante autocritica, altrimenti non vedo come spuntarla.

wedge
io non metto in dubbio che l'ndrangheta faccia affari al Nord, che l'expo sia una montagna di merda da quel punto di vista, eccetera. come altro esempio, chi ha letto Gomorra credo ricordi bene anche un capitolo che parla delle infiltrazioni della camorra ad Aberdeen, Scozia.

la mafia al nord è un fatto di investimenti finanziari, industrie, eccetera. ovviamente, anche al nord è pieno di furbi o sprovveduti, che se possono spendere 100 E anzichè 200 lo fanno, ignorando o facendo finta di ignorare che l'azienda che offre il servizio a tariffa vantaggiosa non è totalmente pulita.
quello che però voglio far notare è che quest'infiltrazione non ha a che fare con la vita quotidiana della gente, i bar non pagano il pizzo, e se qualcuno se lo sente chiedere molto probabilmente non ha paura di denunciare come invece accade in Campania dove l'infiltrazione camorristica è molto più grande, e sono anche io sono preoccupato come Steven che si caschi nel "ah, la mafia è dappertutto, che possiamo farci".

in ogni caso ritengo che essere nordisti non sia una vergogna, e che si possa essere nordisti senza aver nulla a che spartire con la lega.
come mi sembra di vedere che nei Paesi Bassi le cose funzionino vagamente meglio che in Lombardia da questo punto di vista e da molti altri (non mi metto a fare l'elenco), non ho alcun imbarazzo a ritenere che la Lombardia funzioni vagamente meglio della Campania. e credo che se i campani lo ammettessero un po' di più, forse qualcosa potrebbe cambiare.

mi viene in mente una cosa. lessi che Saviano quando fece il monologo su ndrangheta e nord ha avuto uno share molto alto in Lombardia, Piemonte e Veneto, mentre in Campania è stato strabattuto dal Grande Fratello. questo gugo non ti fa pensare niente?

gugo82
"Steven":
La camorra che ha fagocitato una regione è un fungo nato dal nulla, o il prodotto di un tessuto sociale con una generica avversione alla legalità? [...]

Con questo, nessuno pretende di dire che i campani sono camorristi, ma che c'è una mentalità distorta, che finisce per appoggiare questa gente.

Non lo pretenderai, ma è quello che stai facendo. Mi dai del camorrista.
Ed io ti rispondo: grazie, è il più bel complimento che ricevo da un po'. Non me l'aspettavo!
Peccato che te ne sei andato dalla Sicilia, così non posso ricambiare...

E allora, anche il tessuto sociale del laborioso nord ha una generica avversione per la legalità: altrimenti non si spiega come mai tonnellate di rifiuti speciali sono arrivate qui.
Incredibili imprenditori che non si sono mai accorti di nulla, preferendo credere alla favola dei costi di smaltimento miracolosamente fuori mercato... Già, dimenticavo: questa non è "avversione alla legalità"; in questi casi si chiama "eccesso di fiducia", "credulità".
Il che porterebbe a chiedersi come diavolo hanno fatto questi creduloni nordisti a fare imprese che fatturano miliardi...
Ma forse anche questa è una favola, no? In realtà tutti gli imprenditori nordisti sono astuti napoletani in incognito, che tra le mura domestiche suonano il mandolino e mangiano gli spaghetti con le mani, come in Miseria e Nobiltà.

"steven":
Quello che mi domando è: le famosa "amministrazioni" che avrebbero avuto il dovere di prevenire la situazione, chi ce le ha messe?

Ah, bella argomentazione...

E l'amministrazione statale (che poi sarebbe quella che deve controllare un po' tutto, altrimenti, per esempio, il Ministero per l'Ambiente che ci sta a fare?), anche quella la eleggiamo tutta noi campani mi pare... Non mi pare che i cittadini di altre regioni abbiano potere elettivo in questo ambito, no?
Sì, sì, dev'essere così. C'è un'unica circoscrizione elettorale per tutto il parlamento, tutta concentrata tra Napoli e Caserta. Pensiamo a tutto noi qui... Voi altri non fate mai nulla per l'Italia, nemmeno eleggere dei rappresentanti! Puah!

E sì, bella argomentazione... A parte l'amara ironia, questo problema, casomai, dimostra che anche gli eletti a più alte e meno locali cariche se ne sono fregati altamente del mio bene.
Magra consolazione, se vuoi saperlo.


P.S.: Potrai obiettare che non ho letto con attenzione... Ma capirai: se uno scrive una bestialità nella prima riga è difficile arrivare alla fine senza incazzarsi prima.

Steven11
"gugo82":

Purtroppo non è la gente che deve essere sensibilizzata; è l'intero sistema politico/imprenditoriale/malavitoso che casomai deve essere "sensibilizzato", perchè se non c'è una sovrastruttura (normativa, industriale, sociale, o quel che è...) che permetta di far funzionare le cose come si pretende che tutto si risolva?

Ogni volta si finisce a parlare della sovrastruttura, sia essa un'istituzione, un governo o una norma.
Quello che mi domando è: le famosa "amministrazioni" che avrebbero avuto il dovere di prevenire la situazione, chi ce le ha messe?
Sono scese dal cielo imposte dagli dei, oppure sono state elette?
La camorra che ha fagocitato una regione è un fungo nato dal nulla, o il prodotto di un tessuto sociale con una generica avversione alla legalità?

Inoltre per favore, chiamiamo le cose con il loro nome: il nucleo di questa faccenda si chiama camorra.
La stessa camorra che, come ha detto Saviano ieri sera, permette ad un industriale veneto di disfarsi dei suoi rifiuti a prezzi 8 volte inferiori rispetto ad uno smaltimento legale.
Con questo, nessuno pretende di dire che i campani sono camorristi, ma che c'è una mentalità distorta, che finisce per appoggiare questa gente.

Ora, non perché io sono contrario a questo governo, ma chiedo: è vero o no che è stato eletto un presidente di regione della corrente politica di un tizio su cui pende un mandato d'arresto per camorra? Se fosse stato lui, come si diceva inizialmente, ad essere candidato, io dico che ugualmente la regione andava al c.destra.

Parlando della situazione italiana, siamo sempre abbastanza d'accordo nel dire che l'amministrazione è lo specchio dei cittadini, o per lo meno del tessuto sociale dominante. Io la penso così anche al livello regionale.

Mi spiace davvero dirlo, e spero di vedere male, ma nella Campania di oggi io vedo più la Campania di Cosentino, non di Saviano.

gugo82
"Camillo":
[quote="Steven"]Assunta la veridicità di quanto detto da Saviano (se non altro perché si basa su lavori e sentenze della magistratura), il mio timore è che battere sul chiodo "quelli del nord" possa creare nella popolazione, soprattutto la fascia più ignorante, una giustificazione verso se stessi e una mancata presa delle proprie responsabilità.

Che piaccia o no, ritardare la presa di coscienza e la responsabilizzazione del tessuto sociale del Mezzogiorno è uno dei peggiori danni che si possa fargli. E contemporaneamente un regalo senza pari alla mafia.

Sottoscrivo parola per parola e con ancora più forza le ultime due righe .

Aggiungo che la mafia non può che essere sconfitta dalla gente che la subisce, nei luoghi ove è presente e non certo da interventi esterni che siano dal nord , da Roma o da quant'altro.[/quote]
Ed io non sono affatto d'accordo.

Scaricare tutta la responsabilità sulla sensibilizzazione dei cittadini è sbagliato e chi lo propone ha dei forti pregiudizi: insomma, crede che i napoletani non siano così già sensibili da volere una città pulita... Ma scherza?!?
Però, se la gente sa che, anche facendo la raccolta differenziata e tutti gli sforzi di questo mondo, nulla impedisce che la monnezza vada "tutta ed indistintamente, tale e quale" in discarica, la differenziata non la fa.
È il principio di minima azione, una legge della Natura, mica ce lo siamo inventati noi napoletani...
Se si introducessero norme che imponessero la raccolta differenziata, se nascessero sul territorio industrie capaci di riciclare, se si vendessero i prodotti fatti con queste tecniche, allora la gente sarebbe ben disposta a fare tutto ciò che la legge prescrive.

Purtroppo non è la gente che deve essere sensibilizzata; è l'intero sistema politico/imprenditoriale/malavitoso che casomai deve essere "sensibilizzato", perchè se non c'è una sovrastruttura (normativa, industriale, sociale, o quel che è...) che permetta di far funzionare le cose come si pretende che tutto si risolva?
Ad esempio: si è provato per anni a sensibilizzare la gente sull'uso delle cinture di sicurezza dappertutto, non solo in autostrada. Risultato: (pressoché) nessuno.
Però appena si è introdotta una normativa seria sulla questione, si sono messi i vigili a controllare, etc... tutti si sono adeguati ed ora l'allacciano anche in città.

Camillo
"Steven":
Assunta la veridicità di quanto detto da Saviano (se non altro perché si basa su lavori e sentenze della magistratura), il mio timore è che battere sul chiodo "quelli del nord" possa creare nella popolazione, soprattutto la fascia più ignorante, una giustificazione verso se stessi e una mancata presa delle proprie responsabilità.

Che piaccia o no, ritardare la presa di coscienza e la responsabilizzazione del tessuto sociale del Mezzogiorno è uno dei peggiori danni che si possa fargli. E contemporaneamente un regalo senza pari alla mafia.


Sottoscrivo parola per parola e con ancora più forza le ultime due righe .

Aggiungo che la mafia non può che essere sconfitta dalla gente che la subisce, nei luoghi ove è presente e non certo da interventi esterni che siano dal nord , da Roma o da quant'altro.

Steven11
Assunta la veridicità di quanto detto da Saviano (se non altro perché si basa su lavori e sentenze della magistratura), il mio timore è che battere sul chiodo "quelli del nord" possa creare nella popolazione, soprattutto la fascia più ignorante, una giustificazione verso se stessi e una mancata presa delle proprie responsabilità.

Che piaccia o no, ritardare la presa di coscienza e la responsabilizzazione del tessuto sociale del Mezzogiorno è uno dei peggiori danni che si possa fargli. E contemporaneamente un regalo senza pari alla mafia.

Giant_Rick
Su questo argomento ho scritto un piccolo pensiero che ho riportato nel mio blog.

Napoli, 2 anni, 3 giorni, e la spazzatura rimane



A metà Settembre risorgeva il problema dei rifiuti a Napoli, con i successivi disordini a Terzigno e tutto quel che ne è seguito. Berlusconi, in veste di uomo della provvidenza, aveva promesso il 28 Ottobre che entro 3 giorni la situazione sarebbe migliorata; a casa mia 3 giorni dal 28 Ottobre siamo al 31 Ottobre. Siamo al 22 del mese successivo e la situazione non è cambiata, anzi, non fa che peggiorare tra monnezza a Napoli e manifestanti investiti da compattatori.

ANSA ne parla con un breve riassunto, Reuters.com oltre a dare la notizia avverte che l’ UE potrebbe congelare i fondi destinati all’ emergenza, msnbc.com propone un photoblog. ”Il Fatto” propone (finora) il reportage migliore che ho visto.

A questo punto è normale chiedersi perchè a Napoli, e più in generale in Italia, il problema rifiuti rimane un problema, e non un’ opportunità come a Vedelago, un piccolo paese del trevigiano? Perchè qualcuno ci lucra spudoratamente, chiamali ‘mafia’, chiamali ‘politici’, chiamali ‘lobby’. Il punto è che c’è la possibilità di cambiare, ma non c’è la volontà delle istituzioni di cambiare. Sicuramente in Italia ci sono molti volenterosi che si fanno in 4 per produrre meno rifiuti possibili, per fare la raccolta differenziata e per riusare il riusabile, ma sono lasciati soli. È vero, i grandi cambiamenti partono dal più piccolo, cioè l’ individuo, ma che fare nel caso in cui si è in un mare in cui prima di tutto bisogna pensare a non annaspare?

Le risposte che il singolo può dare sono sostanzialmente due: riciclo e soprattutto riuso. Un prossimo post su questi due termini è in lavoro, speriamo di fare un buon lavoro.

gugo82
Come un fesso prima avevo dimenticato il link al primo monologo di Saviano.
Rimedio ora: click.


@Rggb: Figurati se non do atto...

Rggb1
"gugo82":
Tutto quello che avreste dovuto sapere e nessuno vi ha mai raccontato

Il problema maggiore è sempre stato il "mai raccontato", almeno ad un ampia platea. Certo, sembra quasi assurdo e quindi la situazione, una volta spiegata, appare ugualmente difficile da credere: come dicevo qualche post fa, in discarica (o altrove) non mi stupirei ci trovassero il plutonio. Saviano cita analisi in cui risultano metalli pesanti fra i quali l'uranio...

Aggiungo che lui stesso identifica l'89 come "l'inizio" del business dei rifiuti della malavita organizzata, evidentemente ha studiato le inchieste. Ma io so - e molti altri sanno - che il giochetto si faceva anche prima; quindi la data identifica un inizio in "grande stile", un cambio di rotta. Insomma, non è da mò che la tua terra è la discarica di mezza Italia; sei dell'82 come suggerisce il nickname? Probabilmente hanno iniziato prima che tu nascessi.

"gugo82":
(anche se ci ho provato qualche tempo fa, attirandomi le antipatie dei "nordisti" wedge, david_e ed alfabeto)

"Perdona loro, perché non sanno quello di cui stanno parlando". :-D Spero la trasmissione serva ad ampliare la conoscenza del fenomeno, anche se sarà sicuramente strumentalizzata da qualcuno ("esagera", "prima era così ora no", "parla di pochissimi casi, isolati", mi sembra di sentirle fin d'ora).

Diamo comunque atto ai (molti) industriali, o anche pubbliche amministrazioni, del centro e nord Italia che, affidati i rifiuti dei cicli produttivi ad aggressivi contractor di finte aziende di smaltimento che promettevano loro mari e monti e trattamento dei rifiuti speciali a tre palle e una lira, hanno poi ampiamente collaborato con la magistratura nell'identificazione di questi soggetti, cosa che spesso ha portato a sventare crimini clamorosi; e che poi in seguito siano stati ben più attenti a come fare, e sopratutto a chi rivolgersi.

Ma temo la maggior parte sia ancora ignorante, o peggio in malafede.

gugo82
Quasi commovente la puntata del duo Fazio/Saviano di stasera.

Per chi non l'avesse vista, segnalo il primo monologo dello scrittore di Gomorra che potrebbe intitolarsi: Tutto quello che avreste dovuto sapere e nessuno vi ha mai raccontato (anche se ci ho provato qualche tempo fa, attirandomi le antipatie dei "nordisti" wedge, david_e ed alfabeto) sulla annosa crisi dei rifiuti a Napoli ed in Campania... In mezz'ora!

Peccato non sia online il segmento di programma in cui si parlava di donne, o quello in cui si parlava d'immigrazione...

Rggb1
C'era stato anche Mondani per Report più di due anni fa, nel frattempo la situazione non può essere migliorata
http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... 216a9.html

e ci sono stati altri giornalisti prima (se ritrovo qualcosa sul web te lo segnalo); ovviamente la gente del posto sapeva già tutto.

Steven11
"Rggb":
Chiedi ai romani se sanno cos'è Malagrotta...

I romani rispondono.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... 4e62d046,0

Rggb1
"gugo82":
Una considerazione a parte per la differenziata, anzi una domanda: diciamo che, di botto, tutta la provincia di Napoli comincia a differenziare massivamente la plastica, il vetro, la carta e l'alluminio.
Che fine fa questa roba?

Allora c'è ancora speranza: la stessa tua domanda se la stanno ponendo sempre più persone, anche dalle tue parti - ma ovviamente sarebbe auspicabile che tutti più o meno se la facessero, per pretendere delle risposte, e si rendessero conto che

differenziare i rifiuti non è "la" soluzione, ma solo una (piccolissima) parte della soluzione.

"gugo82":
A quanto posso immaginare, questo differenziato andrebbe rivenduto a qualche azienda in grado di riutilizzare il prodotto (tipo, le bottiglie di plastica a chi produce felpe di "pile").
Ma qui in Campania, ci sono aziende del genere?
Se sì, quanto prodotto possono lavorare?
E se non ci sono, conviene di più vendere il differenziato fuori regione o seppellirlo in discarica?

"La seconda che hai detto". Spiacente, adesso è così. Fate qualcosa, sennò vi seppelliscono sotto tonnellate di m* (e NON è solo roba vostra). E a seguire tocca a noi, "su su verso il profondo nord". Chiedi ai romani se sanno cos'è Malagrotta...

[ Episodio-simbolo: un mio familiare (frato-cuggino di mia moglie, praticamente mio cugino) si era organizzato bene bene per la sua raccolta, era partito alla grande; siamo in zona vesuviana, ma lontano dai riflettori mediatici e con cumuli di monnezza a giro regolarmente ignorati, pur se non con eclatanti emergenze o problemi. In breve, il comune si fa virtuoso, evviva e quindi lui fa le sue raccoltine, sacchetto 1-2-3 plastica di lì vetro di là umido secco e titì e tità (tanto per citare Albanese ;)). Poi un giorno incrocia i raccoglitori, e li becca mentre caricano tutto assieme sull'aperello. Dovete immaginare la scena con i protagonisti che parlano in dialetto, io traduco:
"Ma che fate? Tutto assieme, e poi come fate..?"
"Non abbiamo mica chi prende l'umido-plastica-vetro, per ora ci hanno detto di mettere tutto assieme che si butta via, poi si vedrà quando faranno gli impianti."
"Come sarebbe quando faranno? E quando li fanno? E ora dove li buttate?"
"Boh. Che ne sappiamo noi? Ci hanno detto così. Ora vanno in discarica."
"(espressione intraducibile di chiara origine volgare)"
Come si può immaginare, mio cugino (sic) si è inc* come un muflone e non ha fatto più la differenziata. Come dargli torto? Ma anche lui si sta impegnando, e sta facendo domande scomode. ]

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