Laurea a 11 anni

austalopitechio
Stavo leggendo un articoletto su varie testate: https://www.orizzontescuola.it/laurent- ... a-11-anni/

a parte le capacità individuali e soggettive che rendono possibile apprendere nozioni complesse di fisica a 11 anni, non comprendo come sia temporalmente possibile aver gettato solide basi in molti ambiti; nel senso che alla fine questi prodigi hanno sempre 6 anni di apprendimento alle spalle e temporalmente anche studiando 12 ore al giorno mi pare difficile aver già studiato programmi di medie e superiori con varie discipline.

Come è quindi possibile laurearsi già a 11 anni mantenendo un bagaglio culturale completo?
Mi sento abbastanza inutile :|

Risposte
xXStephXx
"axpgn":

Sì, ma anche quella conta; e te lo dice uno che pur facendo tutto giusto, nessun errore di nessun tipo, si prendeva un 7 nel compito in classe di Elettrotecnica perché per il professore non era "abbastanza ordinato" :?


In scienze prendevo 7 e a livello di contenuti le richieste erano banali. Molto più povera della fisica. La differenza era che per qualche motivo mai chiarito scienze veniva fatta a domande aperte e discorsive. A mio avviso il modo peggiore per valutare le abilità scientifiche. Chi valuta così penso dovrebbe avere l'accortezza di precisare che è il suo punto di vista e che cambiando docente o andando all'università troverà altro...

axpgn
"vict85":
Sinceramente penso che potrebbe arrivare allo stesso voto anche se si limitasse a prendere qualche annotazione durante l'anno.

Naaah, non funziona così.
È certamente vero che il voto serve come indicatore verso l'esterno ed è altrettanto vero, a mio parere, che un insegnante (o quantomeno un bravo insegnante) dopo due o tre mesi si è fatto un'idea dello studente ma non è sufficiente per una valutazione "globale".
E per diversi motivi ... per esempio, un docente non ha tre o quattro studenti ma come minimo un paio di classi e quindi col rischio di indistinguibilità degli allievi oppure senza i voti l'andamento durante l'anno (in rialzo o in ribasso) diventa più difficile da cogliere se non è clamoroso; i voti, più o meno correttamente, sono dei "milestones", dei punti fermi con il quale confrontarsi e ri-valutare.

"vict85":
Per esempio, preferisci ricevere un 7 oppure piccole frasi del tipo "Bene il ragionamento, ma devi stare più attento ai calcoli", "C'è stato un miglioramento dall'ultimo compito, continua così" oppure "Padroneggi bene l'argomento A, ma devi ripassarti i concetti dell'argomento B"?

Ma questo un insegnante (o quantomeno un bravo insegnante) già lo fa (non è neppure raro vedere prof che aggiungono commenti al voto) ma non sostituisce il voto, perché non classifica, non standardizza la prestazione ma, al massimo, un aspetto. Inoltre allo studente è molto più comprensibile un voto che un consiglio, il quale se è chiaro nella mente del docente non è detto che lo sia altrettanto in quella dello studente ["C'è stato un miglioramento dall'ultimo compito, continua così" cosa vuol dire (si chiede lo studente)? L'ultima volta ho preso 5, adesso son migliorato a sufficienza oppure non abbastanza?]

Comunque, riguardo ai metodi di valutazione, son state scritte biblioteche intere quindi passo la mano ... :D


Cordialmente, Alex

vict85
"axpgn":
[quote="vict85"]Alla fin fine, la scuola serve a far studiare e imparare le persone, non perché gli insegnanti etichettino con i loro giudizi gli studenti.

Sì, ma il voto, con tutti i limiti che ha (possiamo discuterne per una vita) è primariamente uno strumento utile agli insegnanti (e non solo a loro). Altri metodi di valutazione alla fine non si sono rivelati migliori.
E qualsiasi riforma si possa fare, non si risolverà mai il problema della disomogeneità di valutazione.
È altrettanto ovvio che "un numero" non può riassumere tutta una vita (scolastica), è questo che va evitato, la focalizzazione sul voto.

Cordialmente, Alex[/quote]

Personalmente non sono d'accordo. A mio avviso il voto serve a due scopi: fornire un indicatore dell'attuale stato di preparazione dello studente (per esempio ai genitori) e dare un feedback allo studente. Il professore ha visto i compiti in classe, ha visto le interrogazioni e conosce lo studente. Sinceramente penso che potrebbe arrivare allo stesso voto anche se si limitasse a prendere qualche annotazione durante l'anno. Al più, dà al professore un modo per motivare i voti finali ed evita piagnistei dei genitori che si aspettavano di più.

Per quanto riguarda il feedback agli studenti, secondo me c'è di meglio che voti numerici da 1 a 10 e per quello dei genitori bastano immagino i colloqui con loro. Per esempio, preferisci ricevere un 7 oppure piccole frasi del tipo "Bene il ragionamento, ma devi stare più attento ai calcoli", "C'è stato un miglioramento dall'ultimo compito, continua così" oppure "Padroneggi bene l'argomento A, ma devi ripassarti i concetti dell'argomento B"?

12provaCiao
Nella mia scuola no, lo 0 non era ammesso dal PTOF.
Per me i voti erano, grossomodo, questi: 1 se in bianco, 2 se fregnacce, 3 se c'era un flebile e indistinto barlume di correttezza, 4 se era ben impostato ma gravemente incompleto, eccetera.

gabriella127
"axpgn":

P.S.: Agli insegnanti del Forum chiedo: il range dei voti va da $1$ a $10$ (lo zero non esiste più? :-D )


Esiste esiste. Conosco una ragazza che al compito di matematica ha avuto $0+$. Si vede che qualcosa di buono il professore ce lo aveva trovato... :-D

axpgn
"@melia":
Ragazzi, abbiamo studiato in anni diversi.

Eh, sì, era un'altra epoca ...

Per la grande maggioranza degli insegnanti il range andava dal 4 all'8, estremi inclusi ma dati con parsimonia, fuori da questa gamma solo casi rari :-D

"xXStephXx":
Se lo fanno vuol dire che si appellano ad aspetti soggettivi come l'esposizione.

Sì, ma anche quella conta; e te lo dice uno che pur facendo tutto giusto, nessun errore di nessun tipo, si prendeva un 7 nel compito in classe di Elettrotecnica perché per il professore non era "abbastanza ordinato" :?

"vict85":
Alla fin fine, la scuola serve a far studiare e imparare le persone, non perché gli insegnanti etichettino con i loro giudizi gli studenti.

Sì, ma il voto, con tutti i limiti che ha (possiamo discuterne per una vita) è primariamente uno strumento utile agli insegnanti (e non solo a loro). Altri metodi di valutazione alla fine non si sono rivelati migliori.
E qualsiasi riforma si possa fare, non si risolverà mai il problema della disomogeneità di valutazione.
È altrettanto ovvio che "un numero" non può riassumere tutta una vita (scolastica), è questo che va evitato, la focalizzazione sul voto.

Cordialmente, Alex

P.S.: Agli insegnanti del Forum chiedo: il range dei voti va da $1$ a $10$ (lo zero non esiste più? :-D ) e se mi è chiara la differenza tra un sei, un sette, un otto, un dieci (il nove mi lascia sempre un po' perplesso :D ), non ho mai capito il senso di diversificare tra $1$, $2$ e $3$ (le poche volte che li ho visti dare ... )

EDIT: Ah, dimenticavo: voi fate la media dei voti? Altro grande dilemma :-D

j18eos
IT: la scuola non fornisce solo cultura (quando ci riesce), ma anche relazioni umane. Bisognerebbe creare più BES per valorizzare queste\i ragazze\i; e non solo BES,PDP,PDD per coloro che sono in difficoltà.

OT: se tornassi a scuola, metterò massimo "cinque punto molti nove"! :lol: :lol: :lol:

otta96
Io ho avuto una prof di matematica nel primo biennio delle superiori con regole sui voti tutte strane: nel trimestre dava massimo 7 alle interrogazioni e 8 ai compiti, nel pentamestre alzava di 1 il massimo in entrambi i casi.

12provaCiao
Anche io ho avuto un'insegnante di storia che non dava più di 7 e mezzo perché "storia è facile, basta studiare".

Luca.Lussardi
Sì, sono d'accordo, però tieni conto che ai miei tempi anche la maturità e il relativo voto erano coerenti con l'anarchia dei voti in pagella, non c'erano crediti, bonus, niente... ti correggevano le prove scritte dandoti una specie di voto anche in quel caso molto variabile, e poi avevi l'orale, e tutto andava a formare un punteggio in sessantesimi in un modo non ben precisato. E' sicuramente più giusto come dici riallineare tutto.

vict85
Da me, e a me, i 10 li davano ed è anche giusto darli secondo me. Se la scala di valutazione è da 1 a 10 e qualche studente il 100 alla maturità se lo merita, non vedo perché stare stretti di maniche per 5 anni. Il 10 non vuol dire che uno è un genio ma che ha fatto un compito in classe o addirittura un anno nel migliore dei modi.
Alla fin fine, la scuola serve a far studiare e imparare le persone, non perché gli insegnanti etichettino con i loro giudizi gli studenti. Se uno si impegna, studia e fa un compito quasi perfetto, che senso ha dargli 7? Tra l'altro, se in una classe che si impegna nessuno riesce a fare il compito in classe che hai assegnato o era troppo difficile o non gli hai preparati abbastanza tu. Insomma, non si può dar colpa agli studenti di non essere dei geni. Sui temi in classe è anche peggio secondo me, in pratica si sta dando un voto ad una competenza che si affina facendo pratica e sulla quale i professori stessi danno pochi consigli. In pratica, sembra quasi che tu debba nascere genio della letteratura.

Luca.Lussardi
Verissimo, infatti una volta era l'anarchia più totale, ognuno faceva quel che voleva, quella di italiano arrivava al 7 per esempio sui temi, matematica arrivava al 9, poi per lo più i voti erano dal 3 all'8.

@melia
"axpgn":
[quote="Luca.Lussardi"]... mi è capitato di avere una sola professoressa che arrivava fino al 10, ...

Una anch'io, quella di tedesco in prima, addirittura ho avuto dieci sulla pagella del primo quadrimestre (9 alla fine) :-D
Ma gli altri ... quella di Matematica non dava più di otto (ed era tra quelli larghi), il sette / sette e mezzo dominava :?[/quote]

Ragazzi, abbiamo studiato in anni diversi.
Avevo una collega, nel mio primo anno di insegnamento, che dava voti da 5 al 6 e 1/2, con una infinità di possibilità intermedie. Poi, alla fine degli anni 90, c'è stata una direttiva ministeriale che sottolineava l'obbligo di usare tutta la scala di valutazione da 1 a 10, obbligatorietà sfociata nell'uso dei crediti, legati alle medie di fine anno, per l'assegnazione del voto di maturità.

xXStephXx
Da me in matematica e fisica arrivavano a 10 e mi sembra giusto così. Sarebbe un'arrampicata sugli specchi giustificare come mai non si dà 10 a chi fa i compiti corretti. Se lo fanno vuol dire che si appellano ad aspetti soggettivi come l'esposizione.

axpgn
"Luca.Lussardi":
... mi è capitato di avere una sola professoressa che arrivava fino al 10, ...

Una anch'io, quella di tedesco in prima, addirittura ho avuto dieci sulla pagella del primo quadrimestre (9 alla fine) :-D
Ma gli altri ... quella di Matematica non dava più di otto (ed era tra quelli larghi), il sette / sette e mezzo dominava :?

12provaCiao
È vero, ma per esempio io ho iniziato questo lavoro convinto che mai avrei dato 10, e invece mi sono ritrovato a darne quattro in pagella, di cui sono sincero due gonfiati per premiare l'impegno distinto in questo anno straordinario.

Luca.Lussardi
"giuliofis":
Io quest'anno ho avuto in terza liceo scientifico ordinario un ragazzo con tutti 10 in pagella.

Fortunato anche lui che ha professori che li danno, quando io ho studiato mi è capitato di avere una sola professoressa che arrivava fino al 10, quella di chimica di quarta e quinta. Mai preso comunque per la cronaca.

12provaCiao
"gio73":
[quote="giuliofis"]Io quest'anno ho avuto in terza liceo scientifico ordinario un ragazzo con tutti 10 in pagella.

Li meritava tutti?
C era per caso un po di effetto alone?[/quote]
Tutti non saprei. Il mio 10 in fisica sì, i compiti scritti che faceva erano quasi perfetti da ogni punto di vista, compreso quello dell'argomentazione. Una volta lo interrogai subito dopo aver spiegato un argomento nuovo e gli chiesi di fare l'ultimo esercizio del libro sull'argomento (quindi, il più difficile): ci riuscì senza grosse difficoltà.

gio73
"giuliofis":
Io quest'anno ho avuto in terza liceo scientifico ordinario un ragazzo con tutti 10 in pagella.

Li meritava tutti?
C era per caso un po di effetto alone?

12provaCiao
L'Algoritmo me l'ha suggerito, ma ancora non l'ho visto.

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