La nuova maturità funziona?
Diffusi i primi dati sugli esami. Commissioni più severe del 2006
Il vice ministro Bastico: "Valutazioni basse? No, in passato erano state eccessive"
Maturità, in calo i super bravi
e raddoppia il numero dei bocciati
http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... -calo.html
Stando a questi primi numeri, sembra proprio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, sia riuscito a centrare uno dei suoi primi obiettivi: quello rendere "più serio e selettivo" l'esame di Stato.
Il vice ministro Bastico: "Valutazioni basse? No, in passato erano state eccessive"
Maturità, in calo i super bravi
e raddoppia il numero dei bocciati
http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... -calo.html
Stando a questi primi numeri, sembra proprio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, sia riuscito a centrare uno dei suoi primi obiettivi: quello rendere "più serio e selettivo" l'esame di Stato.
Risposte
"Cozza Taddeo":
La questione è che, nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo da un po' di anni, chi riesce a sopravvivere meglio è chi ha la possibilità di fissare un prezzo. L'artigiano, per quanto si lamenti, questa possibilità ce l'ha perché i prezzi sono quelli e a nessuno conviene giocare al ribasso perché ci rimetterebbe lui per primo. Se c'è crisi l'aumento se lo fanno da sé e non devono elemosinarlo ad un datore di lavoro come la maggior parte dei laureati...
Quello che mi fa ridere è che quando i media si occupano del perché le facoltà scientifiche in Italia si svuotano, vengono tirati fuori i soliti argomenti sulla mancanza di amore degli studenti per la matematica e sugli scarsi incentivi statali alla ricerca mentre nessuno va mai a vedere quanto prende mediamente un laureato in materie scientifiche accupato in un'azienda o in uno studio di progettazione...
Litterae non dant panem si diceva un tempo ne scientiae quidem vien da aggiungere...
Eh, parole sante, purtroppo...



Ciao,
L.
"Cozza Taddeo":
[quote="Lorenzo Pantieri"]Credo che attualmente nessun lavoratore dipendente sia ben pagato. Prova però a portare la tua macchina a fare un tagliando, o a chiamare un idraulico per riparare un rubinetto: di sola manodopera, sono capacissimi di chiederti 50 euro all'ora, o anche di più. Se non pretendi la ricevuta, il pagamento viene fatto in nero.
Quoto, riquoto e straquoto!
La questione è che, nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo da un po' di anni, chi riesce a sopravvivere meglio è chi ha la possibilità di fissare un prezzo. L'artigiano, per quanto si lamenti, questa possibilità ce l'ha perché i prezzi sono quelli e a nessuno conviene giocare al ribasso perché ci rimetterebbe lui per primo. Se c'è crisi l'aumento se lo fanno da sé e non devono elemosinarlo ad un datore di lavoro come la maggior parte dei laureati...
Quello che mi fa ridere è che quando i media si occupano del perché le facoltà scientifiche in Italia si svuotano, vengono tirati fuori i soliti argomenti sulla mancanza di amore degli studenti per la matematica e sugli scarsi incentivi statali alla ricerca mentre nessuno va mai a vedere quanto prende mediamente un laureato in materie scientifiche accupato in un'azienda o in uno studio di progettazione...
Litterae non dant panem si diceva un tempo ne scientiae quidem vien da aggiungere...

d'accordo ma fino un certo punto...te lo dico perchè vivo dall'interno la cosa
è vero che puoi fissare i prezzi,ma è altrettanto vero che se la maggior parte della gente non può spendere,tu non lavori!un dipendente,e ancor più uno statale,il suo gruzzoletto afine mese(se pur relativamente misero)ce l'ha assicurato!credo chealla fine si sta alla pari...il vantaggio può starci nella detrazione di tasse e iva...un dipendente non ha questo privilegio!
gli unici che ci guadagnano davvero?
gli industriali(di un certo livello!) BANCHE(mutui, che voglioni farti credere di poter fare il milionario anche se in realtà hai pochi spicci in tasca!),assicurazioni,e politici(per le scontate connessioni politico-economiche con le altre categorie)
dammi retta,tutti gli altri si arrangiano come possono!
"Lorenzo Pantieri":
Credo che attualmente nessun lavoratore dipendente sia ben pagato. Prova però a portare la tua macchina a fare un tagliando, o a chiamare un idraulico per riparare un rubinetto: di sola manodopera, sono capacissimi di chiederti 50 euro all'ora, o anche di più. Se non pretendi la ricevuta, il pagamento viene fatto in nero.
Quoto, riquoto e straquoto!
La questione è che, nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo da un po' di anni, chi riesce a sopravvivere meglio è chi ha la possibilità di fissare un prezzo. L'artigiano, per quanto si lamenti, questa possibilità ce l'ha perché i prezzi sono quelli e a nessuno conviene giocare al ribasso perché ci rimetterebbe lui per primo. Se c'è crisi l'aumento se lo fanno da sé e non devono elemosinarlo ad un datore di lavoro come la maggior parte dei laureati...
Quello che mi fa ridere è che quando i media si occupano del perché le facoltà scientifiche in Italia si svuotano, vengono tirati fuori i soliti argomenti sulla mancanza di amore degli studenti per la matematica e sugli scarsi incentivi statali alla ricerca mentre nessuno va mai a vedere quanto prende mediamente un laureato in materie scientifiche accupato in un'azienda o in uno studio di progettazione...
Litterae non dant panem si diceva un tempo ne scientiae quidem vien da aggiungere...

"Lorenzo Pantieri":
[quote="remo"]
per non contare che un prof non deve render conto a nessuno del proprio operato,
Non è così, fidati...
"remo":
il punto è che i prof si ritengono una classe d'elite...
Anche qui non sono d'accordo...
"remo":
insomma metteteci passione per prima cosa!
Eh, certo! Però vedi, i prof. sono messi indiscussione come pochi altre categorie professionali. Gli studenti:
1. vogliono docenti preparati e appassionati (e hanno ragione!);
2. vogliono voti buoni (per sé), e hanno spesso la pretesa di cavarsela anche quando si impegnano poco (o pochissimo...);
3. vogliono anche voti equi: se il compagno di banco prende un mezzo punto in più che a loro giudizio è ingiusto, si lamentano.
I genitori fanno lo stesso. Di più: alcuni si lamentano che si lavora troppo, che bisognerebbe innanzitutto "potenziare le competenze di base". Altri, contemporaneamente, si lamentano che si lavora poco, che si rischia di "restare indietro sul programma".
Il preside? Beh, principalmente è preoccupato che si bocci il meno possibile, i "numeri" della scuola vanno tenuti alti (tanto la qualità non la guarda nessuno). Purtroppo, promuovere tutti (o quasi) significa abbassare il livello delle classi, e di conseguenza scende, inevitabilmente, la qualità dell'insegnamento.
L'insegnante è lasciato sostanzialmente da solo.
"remo":
e per quanto riguarda la retribuzione,non dico che siete ben pagati,ma,attualmente,nessuno lo è!
Sono d'accordo solo in parte. Credo che attualmente nessun lavoratore dipendente sia ben pagato. Prova però a portare la tua macchina a fare un tagliando, o a chiamare un idraulico per riparare un rubinetto: di sola manodopera, sono capacissimi di chiederti 50 euro all'ora, o anche di più. Se non pretendi la ricevuta, il pagamento viene fatto in nero. Hai presente i servizi delle "Iene"?
Comunque siamo decisamente OT!
L.[/quote]
che il vostro è un lavoro che ,per quanto riguarda i rapporti sociali, è duro,sono d'accordissimo...ma come si dice,ognuno il suo!chi i calli sulle mani,chi il mal di testa!
per quanto riguarda il livello,mi trovi in pieno accordo!ma alla base di tutto cosa c'è?il denaro!
e siccome ha la capacità di rovinare anche la più nobile e bella delle cose,quando lo sento nominare,mi vengono i brividi!l'educazione scolastica dovrebbe esser tutto tranne che businness(la critica non è ovviamente per iprof!)
i lavoratori indipendenti,è vero,tendono a fare ifurbi,specialmente nelle città ,dove non si tende ad andare dal meccanico di "fiducia",e dove, quasi tutti, ignorano completamente come possa funzionare un rubinetto!

"remo":
per non contare che un prof non deve render conto a nessuno del proprio operato,
Non è così, fidati...
"remo":
il punto è che i prof si ritengono una classe d'elite...
Anche qui non sono d'accordo...
"remo":
insomma metteteci passione per prima cosa!
Eh, certo! Però vedi, i prof. sono messi indiscussione come pochi altre categorie professionali. Gli studenti:
1. vogliono docenti preparati e appassionati (e hanno ragione!);
2. vogliono voti buoni (per sé), e hanno spesso la pretesa di cavarsela anche quando si impegnano poco (o pochissimo...);
3. vogliono anche voti equi: se il compagno di banco prende un mezzo punto in più che a loro giudizio è ingiusto, si lamentano.
I genitori fanno lo stesso. Di più: alcuni si lamentano che si lavora troppo, che bisognerebbe innanzitutto "potenziare le competenze di base". Altri, contemporaneamente, si lamentano che si lavora poco, che si rischia di "restare indietro sul programma".
Il preside? Beh, principalmente è preoccupato che si bocci il meno possibile, i "numeri" della scuola vanno tenuti alti (tanto la qualità non la guarda nessuno). Purtroppo, promuovere tutti (o quasi) significa abbassare il livello delle classi, e di conseguenza scende, inevitabilmente, la qualità dell'insegnamento.
L'insegnante è lasciato sostanzialmente da solo.
"remo":
e per quanto riguarda la retribuzione,non dico che siete ben pagati,ma,attualmente,nessuno lo è!
Sono d'accordo solo in parte. Credo che attualmente nessun lavoratore dipendente sia ben pagato. Prova però a portare la tua macchina a fare un tagliando, o a chiamare un idraulico per riparare un rubinetto: di sola manodopera, sono capacissimi di chiederti 50 euro all'ora, o anche di più. Se non pretendi la ricevuta, il pagamento viene fatto in nero. Hai presente i servizi delle "Iene"?
Comunque siamo decisamente OT!
L.
"Lorenzo Pantieri":
[quote="remo"]io penso che un professore debba fare il suo dovere,a prescindere dal fatto che sia ben o mal pagato!se si pensa al fatto di far scuola solo come un fattore renumerativo,e non come una passione atta a destare interesse e conoscenza per la propria materia,il risultato formativo finale non può che essere deludente!oltre questo,potrei dire di essere d'accordo con te stavolta!in linea di massima!
vorrei inoltre specificare che bisogna agire per migliorare e rafforzare,la conoscenza e la posizione dell'alunno!(non del prof)
magari tu sarai uno di quelli che si aprono il c*** per gli studenti,ma ce ne sono molti che sono li per far cassa(la propria)!
Guarda, che ciascuno debba fare il suo dovere indipendetemente dallo stipendio è una frase un po' ipocrita. Vallo a dire a un politico: "Ehi, tu dovresti essere fiero di rappresentare il popolo italiano, che te ne fai di 20.000 euro al mese?". Un discorso analogo lo puoi fare a un avvocato, un notaio, un meccanico, un idraulico, ...
Io vedo che ci sono prof. che si sbattono molto per la scuola, che passano molti pomeriggi a programmare, a risolvere problemi, spinti principalmente dalla loro passione educativa. Un professore di liceo di ruolo è un laureato, specializzato e vincitore di concorso: 1.200 euro al mese sono il minimo indispensabile per sopravvivere, altro che "fattore remunerativo" e "fare cassa". Un idraulico, un meccanico, ormai, guadagnano molto più di un professore di liceo, e questo non è "bellissimo". Conosco studenti di 17/18 anni che, finita la scuola, fanno un lavoretto estivo pagato 1.300/1.500 euro al mese. Uno studente non ancora diplomato che guadagna più di un suo docente non dà una bella immagine della scuola.
Non parliamo neanche del fatto che un "autonomo" può rilasciarti una fattura oppure no. In Italia c'è una fortissima evasione fiscale, lo sanno tutti. Ora, ad evadere non sono certo i dipendenti pubblici, che (giustamente) pagano fino all'ultimo centesimo di tasse...
"Rafforzare e migliorare la condizione dell'alunno", come chiedi tu, senza rafforzare e migliorare la condizione dei professori, che ora sono pagati quanto baby sitter (che fanno un lavoro degnissimo) mi sembra un po' un'utopia.
La domanda è: chi è un professore di liceo? Un profesisonista che svolge un ruolo importante per la società, perché plasma le "giovani menti" che saranno i professionisti del domani"? O un baby sitter che fa un lavoro tutto sommato accessorio? Per ora, mi pare che ci si sia orientati decisamente sulla seconda opzione...
L.[/quote]
ovvio che non mi riferisco alla totalità dei professori...io vengo da un ITI,e come puoi ben capire,la maggior parte dei professori erano ingegneri,con lavoro(ovviamente!)all'esterno!ora pensi che quei prof facciano quel mestiere per passione?credi che,quando tornano a casa,si mettono a programmare le lezioni dei giorni dopo...?


per quanto riguarda i pagamenti,non scordiamoci che i 1.200 euro,molti lavoratori,operai(che,lasciatelo dire fanno un lavoro un attimino più pesante!)se li sognano!


il punto è che i prof si ritengono una classe d'elite...per l'amore di dio,il lavoro che dovrebbero svolgere è importantissimo!ma ciò non significa che debbano essere strapagati!anche perchè non siamo negli anni 50 dove chi poteva studiare per diventare prof,si contava sulle dita della mano! sorvolerei sui paragoni con meccanici e roba varia... sono due cose opposte!
insomma metteteci passione per prima cosa!e per quanto riguarda la retribuzione,non dico che siete ben pagati,ma,attualmente,nessuno lo è!

[Ancora OT]
ok, grazie.
[/Ancora OT]
ok, grazie.
[/Ancora OT]
"Cmax":
[OT]
"Lavoretti" estivi da 1300/1500 € al mese? Puoi indicarmi di che tipo di lavoretti si tratta? Gli studenti, anche universitari, che conosco riescono nel migliore dei casi ad arrivare ad 800/900 €/mese netti per lavori agricoli stagionali (tutt'altro che leggeri) e sono molto interessati a possibili miglioramenti.
[/OT]
Riviera Romagnola. Durante la stagione estiva sono molto richieste (e molto ben pagate) certe mansioni connesse col turismo: assistente di sala (una volta si sarebbe detto "cameriere"), assistente chef (quello che una volta si chiamava "aiuto cuoco"), receptionist, ... I grandi alberghi cercano personale (relativamente) qualificato (gli studenti di un Istituto Professionale hanno tipicamente delle competenze superiori a quelli dei loro colleghi di Liceo o universitari), le ore sono molte, ma la paga è ottima (gli straorodinari sono "a volte" pagati "fuori busta"...)

L.
[OT]
"Lavoretti" estivi da 1300/1500 € al mese? Puoi indicarmi di che tipo di lavoretti si tratta? Gli studenti, anche universitari, che conosco riescono nel migliore dei casi ad arrivare ad 800/900 €/mese netti per lavori agricoli stagionali (tutt'altro che leggeri) e sono molto interessati a possibili miglioramenti.
[/OT]
"Lavoretti" estivi da 1300/1500 € al mese? Puoi indicarmi di che tipo di lavoretti si tratta? Gli studenti, anche universitari, che conosco riescono nel migliore dei casi ad arrivare ad 800/900 €/mese netti per lavori agricoli stagionali (tutt'altro che leggeri) e sono molto interessati a possibili miglioramenti.
[/OT]
"remo":
io penso che un professore debba fare il suo dovere,a prescindere dal fatto che sia ben o mal pagato!se si pensa al fatto di far scuola solo come un fattore renumerativo,e non come una passione atta a destare interesse e conoscenza per la propria materia,il risultato formativo finale non può che essere deludente!oltre questo,potrei dire di essere d'accordo con te stavolta!in linea di massima!
vorrei inoltre specificare che bisogna agire per migliorare e rafforzare,la conoscenza e la posizione dell'alunno!(non del prof)
magari tu sarai uno di quelli che si aprono il c*** per gli studenti,ma ce ne sono molti che sono li per far cassa(la propria)!
Guarda, che ciascuno debba fare il suo dovere indipendetemente dallo stipendio è una frase un po' ipocrita. Vallo a dire a un politico: "Ehi, tu dovresti essere fiero di rappresentare il popolo italiano, che te ne fai di 20.000 euro al mese?". Un discorso analogo lo puoi fare a un avvocato, un notaio, un meccanico, un idraulico, ...
Io vedo che ci sono prof. che si sbattono molto per la scuola, che passano molti pomeriggi a programmare, a risolvere problemi, spinti principalmente dalla loro passione educativa. Un professore di liceo di ruolo è un laureato, specializzato e vincitore di concorso: 1.200 euro al mese sono il minimo indispensabile per sopravvivere, altro che "fattore remunerativo" e "fare cassa". Un idraulico, un meccanico, ormai, guadagnano molto più di un professore di liceo, e questo non è "bellissimo". Conosco studenti di 17/18 anni che, finita la scuola, fanno un lavoretto estivo pagato 1.300/1.500 euro al mese. Uno studente non ancora diplomato che guadagna più di un suo docente non dà una bella immagine della scuola.
Non parliamo neanche del fatto che un "autonomo" può rilasciarti una fattura oppure no. In Italia c'è una fortissima evasione fiscale, lo sanno tutti. Ora, ad evadere non sono certo i dipendenti pubblici, che (giustamente) pagano fino all'ultimo centesimo di tasse...
"Rafforzare e migliorare la condizione dell'alunno", come chiedi tu, senza rafforzare e migliorare la condizione dei professori, che ora sono pagati quanto baby sitter (che fanno un lavoro degnissimo) mi sembra un po' un'utopia.
La domanda è: chi è un professore di liceo? Un profesisonista che svolge un ruolo importante per la società, perché plasma le "giovani menti" che saranno i professionisti del domani"? O un baby sitter che fa un lavoro tutto sommato accessorio? Per ora, mi pare che ci si sia orientati decisamente sulla seconda opzione...
L.
io penso che un professore debba fare il suo dovere,a prescindere dal fatto che sia ben o mal pagato!se si pensa al fatto di far scuola solo come un fattore renumerativo,e non come una passione atta a destare interesse e conoscenza per la propria materia,il risultato formativo finale non può che essere deludente!oltre questo,potrei dire di essere d'accordo con te stavolta!in linea di massima!
vorrei inoltre specificare che bisogna agire per migliorare e rafforzare,la conoscenza e la posizione dell'alunno!(non del prof)
magari tu sarai uno di quelli che si aprono il c*** per gli studenti,ma ce ne sono molti che sono li per far cassa(la propria)!
vorrei inoltre specificare che bisogna agire per migliorare e rafforzare,la conoscenza e la posizione dell'alunno!(non del prof)
magari tu sarai uno di quelli che si aprono il c*** per gli studenti,ma ce ne sono molti che sono li per far cassa(la propria)!
Se le commissioni interne sarebbero servite "per far cassa" , quelle attuali sono state
composte con i classici " fichi secchi" .Un buon 65-70% di esse sono state infatti riempite
rispettando in maniera quasi maniacale, la regola dell'ambito territoriale piu' ristretto.
Vale a dire quello contenuto nella mezza ora di distanza (o qualcosa del genere) tra la scuola di
provenienza e quella di destinazione,fascia per la quale i prof.vengono pagati al minimo.
Io stesso sono stato sbalzato ( si fa per dire...) a ben ...500 metri di distanza dalla mia scuola.
Praticamente da fare a piedi.E se questo puo' essere comodo da un lato ,puo' divenire
frustante per chi deve lavorare, seriamente ed in condizioni climatiche non facili,6/7 ore
al giorno per 5 euro all'ora ( o giu' di lì) !!!
Ed anche chi e' stato mandato piu' lontano non ha avuto da scialare ,visto che lo star
lontano di casa costa comunque.
Dice: ma quello e' un servizio al quale ogni prof. e' tenuto.Affermazione che puo' andar bene
forse per un commissario interno ma non per chi ,tra lo scegliere un lavoro nella propria scuola
(anche se non pagato o malpagato) e quello fuori sede pagato poco piu' di un caffe' con cornetto per ogni ora di
stressante fatica,propenderebbe assai piu' volentieri per il primo.
Voglio anche aggiungere che il "computo metrico " per il calcolo della distanza ...pagatoria
non viene fatto dalla sede di residenza del prof malcapitato ma dalla scuola di provenienza .Immaginate
la soddisfazione di chi ,residente per esempio a Genzano e con incarico d'insegnamento a Roma ,viene poi pagato
in base al fatto che la scuola di destinazione dista meno di mezz'ora dalla sua !!!
Forse al Ministero immaginano i prof. imbalsamati nelle loro scuole per uscirne solo la mattina
e andare a fare gli esami...
Tutto cio' ha avuto le solite,pesanti conseguenze sull'andamento degli attuali esami di maturita' che
alcuni per ragioni politiche vogliono piu' seri (senza nemmeno aspettare i numeri finali) ma che altri,
meno "proni" e che le cose le vedono dall'interno,considerano invece una sorta di "mezza botta".
La conseguenza piu' vistosa e' stata ,ancora una volta,l'abnorme percentuale di rinunce
(oltre il 25%, e come dargli torto).
Il ministro ha promesso fuoco e fiamme ma e' solo per far scena.Magari qualche caprio espiatorio
(uno o due) lo trovera' pure ma la maggior parte dei rinunciatari la sfangheranno.Come sempre.
Ma la reazione a catena non si ferma qui in quanto l'effetto collaterale delle rinunce e' l'affannosa
ricerca dei sostituti da parte degli uffici scolastici regionali.Naturalmente la fretta impone scelte rapide e
dunque si pesca o tra vecchi prof. in pensione ( da non piu' di 5 anni) ,carichi di esperienza ma anche con
le cateratte e l'apparecchio acustico o tra tra giovani , di belle speranze certo,ma talvolta ( non voglio
generalizzare) non sempre adatti a compiti così delicati.
Insomma,dal punto di vista organizzativo ,nulla di nuovo sotto il sole .
Tutto come nella regola degli anni precedenti ma proprio tutto .Compresi gli errori
nelle tracce (leggi l'incolpevole Dante.... tradito ) e la fuga di notizie sulle prove di esame.
E sul piano puramente didattico? Sul piano didattico avremo,a numeri chiusi,qualche 100/100 in meno e
qualche bocciato in piu'.Ma non tanto per effetto di prove piu' complesse ,quanto
per una sorta di pressione psicologica ( ed anche qualcosina di piu') esercitata ,piu' o meno
esplicitamente,sulle Commissioni.Bisognerebbe aver letto le note informative che solitamente
accompagnano le nomine dei Presidenti di Commissione ,per poter rendersi conto di come
questa pressione si sia materializzata.
Insomma la severita' come atto finale e non quella instillata,goccia a goccia,in ognuno dei giorni
che compongono il ciclo di studi.
Riconosco che negli anni precedenti (tutti gli anni ,beninteso !) non si e' fatto di meglio
ma ora pare che conti piu' l' "ammuina" che la sostanza.Maturita' piu' seria per qualche bocciato in piu'
e per qualche 100 in meno ? Solo folklore...
Dice :ma allora a te che va bene?
A me non vanno bene nè le Commissioni tutte interne nè quelle miste ,entrambe fonte di storture
nelle valutazioni finali. A me va bene :
L'eliminazione del valore legale del titolo di studio,da sostituire con un attestato finale,rilasciato senza esami, che riporti
vita ,miracoli e ...marachelle dell'interessato durante tutto il ciclo di studi.Tutto,tutto:
meriti e demeriti,crediti e ...discrediti!!! E che indichi, per ciascuna materia studiata, la media dei voti
riportata nel quinquennio.Fantascienza,vero ?
karl
composte con i classici " fichi secchi" .Un buon 65-70% di esse sono state infatti riempite
rispettando in maniera quasi maniacale, la regola dell'ambito territoriale piu' ristretto.
Vale a dire quello contenuto nella mezza ora di distanza (o qualcosa del genere) tra la scuola di
provenienza e quella di destinazione,fascia per la quale i prof.vengono pagati al minimo.
Io stesso sono stato sbalzato ( si fa per dire...) a ben ...500 metri di distanza dalla mia scuola.
Praticamente da fare a piedi.E se questo puo' essere comodo da un lato ,puo' divenire
frustante per chi deve lavorare, seriamente ed in condizioni climatiche non facili,6/7 ore
al giorno per 5 euro all'ora ( o giu' di lì) !!!
Ed anche chi e' stato mandato piu' lontano non ha avuto da scialare ,visto che lo star
lontano di casa costa comunque.
Dice: ma quello e' un servizio al quale ogni prof. e' tenuto.Affermazione che puo' andar bene
forse per un commissario interno ma non per chi ,tra lo scegliere un lavoro nella propria scuola
(anche se non pagato o malpagato) e quello fuori sede pagato poco piu' di un caffe' con cornetto per ogni ora di
stressante fatica,propenderebbe assai piu' volentieri per il primo.
Voglio anche aggiungere che il "computo metrico " per il calcolo della distanza ...pagatoria
non viene fatto dalla sede di residenza del prof malcapitato ma dalla scuola di provenienza .Immaginate
la soddisfazione di chi ,residente per esempio a Genzano e con incarico d'insegnamento a Roma ,viene poi pagato
in base al fatto che la scuola di destinazione dista meno di mezz'ora dalla sua !!!
Forse al Ministero immaginano i prof. imbalsamati nelle loro scuole per uscirne solo la mattina
e andare a fare gli esami...
Tutto cio' ha avuto le solite,pesanti conseguenze sull'andamento degli attuali esami di maturita' che
alcuni per ragioni politiche vogliono piu' seri (senza nemmeno aspettare i numeri finali) ma che altri,
meno "proni" e che le cose le vedono dall'interno,considerano invece una sorta di "mezza botta".
La conseguenza piu' vistosa e' stata ,ancora una volta,l'abnorme percentuale di rinunce
(oltre il 25%, e come dargli torto).
Il ministro ha promesso fuoco e fiamme ma e' solo per far scena.Magari qualche caprio espiatorio
(uno o due) lo trovera' pure ma la maggior parte dei rinunciatari la sfangheranno.Come sempre.
Ma la reazione a catena non si ferma qui in quanto l'effetto collaterale delle rinunce e' l'affannosa
ricerca dei sostituti da parte degli uffici scolastici regionali.Naturalmente la fretta impone scelte rapide e
dunque si pesca o tra vecchi prof. in pensione ( da non piu' di 5 anni) ,carichi di esperienza ma anche con
le cateratte e l'apparecchio acustico o tra tra giovani , di belle speranze certo,ma talvolta ( non voglio
generalizzare) non sempre adatti a compiti così delicati.
Insomma,dal punto di vista organizzativo ,nulla di nuovo sotto il sole .
Tutto come nella regola degli anni precedenti ma proprio tutto .Compresi gli errori
nelle tracce (leggi l'incolpevole Dante.... tradito ) e la fuga di notizie sulle prove di esame.
E sul piano puramente didattico? Sul piano didattico avremo,a numeri chiusi,qualche 100/100 in meno e
qualche bocciato in piu'.Ma non tanto per effetto di prove piu' complesse ,quanto
per una sorta di pressione psicologica ( ed anche qualcosina di piu') esercitata ,piu' o meno
esplicitamente,sulle Commissioni.Bisognerebbe aver letto le note informative che solitamente
accompagnano le nomine dei Presidenti di Commissione ,per poter rendersi conto di come
questa pressione si sia materializzata.
Insomma la severita' come atto finale e non quella instillata,goccia a goccia,in ognuno dei giorni
che compongono il ciclo di studi.
Riconosco che negli anni precedenti (tutti gli anni ,beninteso !) non si e' fatto di meglio
ma ora pare che conti piu' l' "ammuina" che la sostanza.Maturita' piu' seria per qualche bocciato in piu'
e per qualche 100 in meno ? Solo folklore...
Dice :ma allora a te che va bene?
A me non vanno bene nè le Commissioni tutte interne nè quelle miste ,entrambe fonte di storture
nelle valutazioni finali. A me va bene :
L'eliminazione del valore legale del titolo di studio,da sostituire con un attestato finale,rilasciato senza esami, che riporti
vita ,miracoli e ...marachelle dell'interessato durante tutto il ciclo di studi.Tutto,tutto:
meriti e demeriti,crediti e ...discrediti!!! E che indichi, per ciascuna materia studiata, la media dei voti
riportata nel quinquennio.Fantascienza,vero ?
karl
"Gaal Dornick":
Ho vissuto il V anno di scuola superiore (anche se io ero con la commissione interna) tutto concentrato sull'esame: alla fine dell'anno dovevo dare il meglio all'esame.
Ecco perché gli esami servono, meglio ancora se la commissione è (almeno in parte) compostra da esterni: è uno stimolo a impegnarsi al meglio.
"Gaal Dornick":
Fuor dall'esempio: la preparazione è importante (se non sai fare il pezzo, non sarai posseduto dallo Spirito Santo in sede d'esame), ma è anche importante l'emotività: se si è emotivi si finisce per rovinare tutto lo studio, e quindi, come si è lavorato sulle legature scomode del pezzo di musica dell''800, così si deve lavorare sul batticuore.. questo penso
Concordo. D'altra parte, chi ha studiato durante l'anno ha "più da perdere" di uno che ha vivacchiato, e quindi è possibile che possa sentire di più l'emozione. Per contro, chi ha studiato di più dovrebbe avere maggiori strumenti per affrontare la prova, e quindi dovrebbe essere più sicuro. Le cose si bilanciano.
"Gaal Dornick":
mia sorella ha fatto l'esame quest'anno: ha avuto come voto complessivo lo stesso voto di una sua compagna che è andata avanti tutti gli anni copiando.. quando mia sorella studiava lei si divertiva.. e poi tanto arriva la versione.
e a bocce ferme, la scuola ha giudicato la sua tattica vincente: ha sudato sulle carte molto meno, ottenendo gli stessi risultati.. sconsolante?
Mah. Se è come dici, la colpa è stata prima di tutto dei suoi insegnanti durante l'anno. Anche i commissari esterni non sono stati bravi, però.
Il voto finale degli studenti che ho esaminato quest'anno ha sostanzialmente rispecchiato quanto emerso durante l'anno. Gli insegnanti "curricolari" hanno fatto un ottimo lavoro, un esterno se ne rende subito conto.
Ciao,
L.
"Gaal Dornick":
mia sorella ha fatto l'esame quest'anno: ha avuto come voto complessivo lo stesso voto di una sua compagna che è andata avanti tutti gli anni copiando.. quando mia sorella studiava lei si divertiva.. e poi tanto arriva la versione.
e a bocce ferme, la scuola ha giudicato la sua tattica vincente: ha sudato sulle carte molto meno, ottenendo gli stessi risultati.. sconsolante?
Io ho fatto l'esame quando c'erano ancora tutti i commissari esterni: i voti finali risultarono quasi completamente scombinati rispetto alla normale graduatoria della classe. Gente che si è impegnata per tutti gli anni si è trovata ad avere voti nettamente piú bassi di tante persone che invece avevano sempre vivacchiato. Questo era abbastanza normale con quel tipo di esame, accadeva tutti gli anni.
Sono d'accordo che con la commissione interna l'esame diventa una proforma inutile, con la commissione esterna almeno la prova ha di certo piú valore.
Il fatto poi che all'impegno profuso non corrisponda un risultato adeguato non è scoperta recente e capita di continuo nella scuola, all'Università, al lavoro e nella vita in generale (anche sentimentale: ricordarsi la canzone di Ferradini "Teorema"!). L'elaborazione e il superamento delle ingiustizie e delle frustrazioni delle proprie aspettative fa parte della crescita della persona ed è parte ineliminabile della sua formazione.
In generale non credo che "prima o poi l'impegno viene premiato", il successo nella maggior parte dei casi arride ai "furbi" e non ai meritevoli, ma questo è irrilevante. Di certo chi si impegna è una persona migliore di chi cerca le scorciatoie, ma questo lo sa solo lei e le persone che le stanno vicino. Che piaccia o no è questo conta, e conta davvero tanto.
A questo proposito consiglio a tutti di vedersi il bel film con Kevin Kline "Il club degli imperatori" dove il protagonista è un insegnante di storia che utilizza l'insegnamento della sua materia per trasmettere ai suoi allievi innanzitutto un forte senso morale, ma non sempre le cose procedono come sperato...
Ciao

P.S.: dopo questo bel pistolotto edificante, se ci ripenso sto ancora male a pensare allo schifo di tema di italiano che ho fatto alla maturità


P.P.S.: col tempo conto di superare anche questi traumi...

D'accordo con Maxos..
Ho vissuto il V anno di scuola superiore (anche se io ero con la commissione interna) tutto concentrato sull'esame: alla fine dell'anno dovevo dare il meglio all'esame. Quindi dovevo prepararmi al meglio non per conoscere tutto, ma per dire quello che so al meglio.
Faccio un esempio: io studio chitarra al conservatorio: qualche mese fa ho fatto un esame grosso lì: a quell'esame non tanto contava la effettiva preparazione, quanto la resa sul momento: l'esame dovevi avercelo pronto almeno una settimana prima, per poi fare pratica a suonare in situazioni di stress, quindi davanti ai genitori, o amici, o meglio ancora sconosciuti (se capita l'occasione), perchè di solito si suona soli nel chiuso della stanzetta, è tutta un'altra cosa davanti a persone che ti giudicano.. ma non puoi permetterti di avere le mani ghiacciate e il fiato corto mentre suoni un adagio, o mentre suoni un pezzo dove devi essere sciolto, e di sicuro non riesci a "immergerti" nella musica se hai le mani sudate..
Fuor dall'esempio: la preparazione è importante (se non sai fare il pezzo, non sarai posseduto dallo Spirito Santo in sede d'esame), ma è anche importante l'emotività: se si è emotivi si finisce per rovinare tutto lo studio, e quindi, come si è lavorato sulle legature scomode del pezzo di musica dell''800, così si deve lavorare sul batticuore.. questo penso
Spessissimo sento dire: eh, mi hanno bocciato l'esame, ho avuto un attacco di panico, e un vuoto di memoria..
evidentemente non ti eri preparato a sufficienza (dove per preparazione intendo quanto detto su)
Non so quale commissione sia migliore..
mia sorella ha fatto l'esame quest'anno: ha avuto come voto complessivo lo stesso voto di una sua compagna che è andata avanti tutti gli anni copiando.. quando mia sorella studiava lei si divertiva.. e poi tanto arriva la versione.
e a bocce ferme, la scuola ha giudicato la sua tattica vincente: ha sudato sulle carte molto meno, ottenendo gli stessi risultati.. sconsolante?
Ho vissuto il V anno di scuola superiore (anche se io ero con la commissione interna) tutto concentrato sull'esame: alla fine dell'anno dovevo dare il meglio all'esame. Quindi dovevo prepararmi al meglio non per conoscere tutto, ma per dire quello che so al meglio.
Faccio un esempio: io studio chitarra al conservatorio: qualche mese fa ho fatto un esame grosso lì: a quell'esame non tanto contava la effettiva preparazione, quanto la resa sul momento: l'esame dovevi avercelo pronto almeno una settimana prima, per poi fare pratica a suonare in situazioni di stress, quindi davanti ai genitori, o amici, o meglio ancora sconosciuti (se capita l'occasione), perchè di solito si suona soli nel chiuso della stanzetta, è tutta un'altra cosa davanti a persone che ti giudicano.. ma non puoi permetterti di avere le mani ghiacciate e il fiato corto mentre suoni un adagio, o mentre suoni un pezzo dove devi essere sciolto, e di sicuro non riesci a "immergerti" nella musica se hai le mani sudate..
Fuor dall'esempio: la preparazione è importante (se non sai fare il pezzo, non sarai posseduto dallo Spirito Santo in sede d'esame), ma è anche importante l'emotività: se si è emotivi si finisce per rovinare tutto lo studio, e quindi, come si è lavorato sulle legature scomode del pezzo di musica dell''800, così si deve lavorare sul batticuore.. questo penso
Spessissimo sento dire: eh, mi hanno bocciato l'esame, ho avuto un attacco di panico, e un vuoto di memoria..
evidentemente non ti eri preparato a sufficienza (dove per preparazione intendo quanto detto su)
Non so quale commissione sia migliore..
mia sorella ha fatto l'esame quest'anno: ha avuto come voto complessivo lo stesso voto di una sua compagna che è andata avanti tutti gli anni copiando.. quando mia sorella studiava lei si divertiva.. e poi tanto arriva la versione.
e a bocce ferme, la scuola ha giudicato la sua tattica vincente: ha sudato sulle carte molto meno, ottenendo gli stessi risultati.. sconsolante?
"Cozza Taddeo":
[quote="Cheguevilla"]Intendi dire il lavoro dei sogni, quello che si immagina quando si è studenti...
Veramente il mio sogno di studente era non lavorare e fare lo studente (senza dover rendere conto a nessuno del mio studio s'intende) ad vitam...

Eh, davvero niente male!


Ciao,
L.
"Cheguevilla":
Intendi dire il lavoro dei sogni, quello che si immagina quando si è studenti...
Veramente il mio sogno di studente era non lavorare e fare lo studente (senza dover rendere conto a nessuno del mio studio s'intende) ad vitam...

Io no! .Intendi dire il lavoro dei sogni, quello che si immagina quando si è studenti...
A livello di stress emotivo il lavoro è mooooooooolto meno stressante della vita da studenti. La contropartita è che è anche mediamente mooooooolto meno interessante e stimolante...pazienza, non sempre si riesce ad ottenere tutto...
"wedge":
Diffusi i primi dati sugli esami. Commissioni più severe del 2006
Il vice ministro Bastico: "Valutazioni basse? No, in passato erano state eccessive"
Maturità, in calo i super bravi
e raddoppia il numero dei bocciati
http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... -calo.html
Stando a questi primi numeri, sembra proprio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, sia riuscito a centrare uno dei suoi primi obiettivi: quello rendere "più serio e selettivo" l'esame di Stato.
Ho partecipato all'esame di Stato come commissario esterno: ho riportato impressioni molto positive, i membri esterni garantiscono "imparzialità", quelli interni "continuità". Un ottimo esame, IMHO.
Ciao,
L.
"remo":
[quote="Cheguevilla"]tu fai le tue stime in casa da solo o a limite in ufficio!non davanti una "corte marziale" pronta a giudicarti...tu puoi prenderti i tuoi tempi(nei limiti)e non è poco!Che bello che è il mondo del lavoro quando si è studenti...
Purtroppo, è tutto un po' diverso.
Preferirei di gran lunga fare una maturità al mese...
lo credo!


Io no!

A livello di stress emotivo il lavoro è mooooooooolto meno stressante della vita da studenti. La contropartita è che è anche mediamente mooooooolto meno interessante e stimolante...pazienza, non sempre si riesce ad ottenere tutto...
