La nuova maturità funziona?
Diffusi i primi dati sugli esami. Commissioni più severe del 2006
Il vice ministro Bastico: "Valutazioni basse? No, in passato erano state eccessive"
Maturità, in calo i super bravi
e raddoppia il numero dei bocciati
http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... -calo.html
Stando a questi primi numeri, sembra proprio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, sia riuscito a centrare uno dei suoi primi obiettivi: quello rendere "più serio e selettivo" l'esame di Stato.
Il vice ministro Bastico: "Valutazioni basse? No, in passato erano state eccessive"
Maturità, in calo i super bravi
e raddoppia il numero dei bocciati
http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... -calo.html
Stando a questi primi numeri, sembra proprio che il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, sia riuscito a centrare uno dei suoi primi obiettivi: quello rendere "più serio e selettivo" l'esame di Stato.
Risposte
ah...sul fatto delle palle sono d'accordo...ho un fratello che è un pò così!(cazziate tutti i giorni)!ma sono più propensoad aiutare a risolvere il problema che traumatizzare!
"Cheguevilla":tu fai le tue stime in casa da solo o a limite in ufficio!non davanti una "corte marziale" pronta a giudicarti...tu puoi prenderti i tuoi tempi(nei limiti)e non è poco!Che bello che è il mondo del lavoro quando si è studenti...
Purtroppo, è tutto un po' diverso.
Preferirei di gran lunga fare una maturità al mese...
lo credo!


"remo":
ma d'accordo!forse non hai capito...io non discuto sulle materie trattate!ma su come le si trattano!e su come avviene la valutazione!
le basi non sono solo a livello di conoscenza...sono un insieme di fattori che ti portano ad affrontare meglio l'università o qualsiasi altra esperienza...
penso sia meglio e più costruttivo, dividere il percorso formativo in cicli,dove lo studente segue 2,3 o5 materie in base alla durata,per poi dare l'esame.così puoi prepararti meglio ed avere quindi basi più forti!inoltre ti inserisci sicuramente meglio all'università!
penso sia meglio di fare il solito accozzame di materie portate avanti tutte insieme,con il "compitino" ogni mese!
tutto qua!le materie trattate DEVONO rimanere le stesse!e non ho nulla da ridire nemmeno sui vari indirizzi.anche se qui preferirei un unico liceo(appunto per avere basi in tutti i campi),diviso in ambiti scientifici,tecnici,letterari ed economici.a questa struttura poi affiancare i vari istituti professionali!il tutto non come è fatto qui da noi,ma come viene fatto in germania!più pratica,più laboratorio e soprattutto innovazione!sei mai entrato nei laboratori "medi" delle nostre scuole?![]()
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ecco come vedrei ben strutturata la scuola in italia...quello che ho detto riguardo alle scuole americane,è da intedere come riferimento riguardo la struttura della "valutazione"...per il resto sono d'accordo con te!chiaro è che cmq in italia le cose non sono rosee...
ovviamente mi sono basato su quello che ho letto e sentito,poi l'esperienza diretta è un'altra cosa!
Remo, non sono assolutamente daccordo su svariati punti:
1) Situazione Stati Uniti: parli per esperienza o per sentito dire? Io negli US ci vivo e tutti i miei amici per le scuole US ci sono passati. Il livello di formazione non è assolutamente superiore a quello italiano. Perlopiù dato che la gente puo scegliere sostanzialmente di studiare solo quello che gli piace, ci si ritrova all'inizio dell'università con persone con gravi lacune grammaticali (mi è stato sottoposto un questionario scritto da studenti del primo anno in cui una delle domande era: do you think that you speak english good enough to be understood by all? Lascio a te il trovare la bestialità da 3° elementare...). Inoltre, la situazione sul fronte matematico è ancora più grave che in italia. Molta gente odia la matematica e dopo aver preso le due o tre classi obbligatorie l'abbandona, per poi ritrovarsi all'università con l'obbligo di fare calculus 1 (che di per se è una cazzata...) e dover prendere precalculus (dove ti spiegano come fare la fattorizzazione dei polinomi!) perchè se no cadono dalle nuvole.
2) Negli stati uniti il voto di maturità non esiste; il voto finale è semplicemente la media dei voti ottenuti negli anni. Perchè è così? Perchè il voto finale non ha alcun valore. Per l'ingresso al college si deve sostenere il test SAT (fatto un anno prima di cominciare l'università(!), quando gli studenti hanno 17 anni) che dura un giorno ed è valutato dalla giuria più imparziale possibile (un computer). Data la struttura del test, si capisce che è ancora meno mediato che la nostra maturità.
3) Il mondo non è quello ideale in cui tutti, a prescindere dal loro carattere, riusciranno a massimizzare il proprio potenziale. Conosco studenti tecnicamente molto preparati, che però non riescono a tirar fuori le palle quando serve. E' bene che questa situazione sia messa in luce quanto prima possibile, non per "bollare" tali persone, ma per dargli una svegliata. Nel mondo si deve anche saper mantenere la freddezza in momenti importanti e saper sgomitare per ottenere quello che si vuole.
1) Situazione Stati Uniti: parli per esperienza o per sentito dire? Io negli US ci vivo e tutti i miei amici per le scuole US ci sono passati. Il livello di formazione non è assolutamente superiore a quello italiano. Perlopiù dato che la gente puo scegliere sostanzialmente di studiare solo quello che gli piace, ci si ritrova all'inizio dell'università con persone con gravi lacune grammaticali (mi è stato sottoposto un questionario scritto da studenti del primo anno in cui una delle domande era: do you think that you speak english good enough to be understood by all? Lascio a te il trovare la bestialità da 3° elementare...). Inoltre, la situazione sul fronte matematico è ancora più grave che in italia. Molta gente odia la matematica e dopo aver preso le due o tre classi obbligatorie l'abbandona, per poi ritrovarsi all'università con l'obbligo di fare calculus 1 (che di per se è una cazzata...) e dover prendere precalculus (dove ti spiegano come fare la fattorizzazione dei polinomi!) perchè se no cadono dalle nuvole.
2) Negli stati uniti il voto di maturità non esiste; il voto finale è semplicemente la media dei voti ottenuti negli anni. Perchè è così? Perchè il voto finale non ha alcun valore. Per l'ingresso al college si deve sostenere il test SAT (fatto un anno prima di cominciare l'università(!), quando gli studenti hanno 17 anni) che dura un giorno ed è valutato dalla giuria più imparziale possibile (un computer). Data la struttura del test, si capisce che è ancora meno mediato che la nostra maturità.
3) Il mondo non è quello ideale in cui tutti, a prescindere dal loro carattere, riusciranno a massimizzare il proprio potenziale. Conosco studenti tecnicamente molto preparati, che però non riescono a tirar fuori le palle quando serve. E' bene che questa situazione sia messa in luce quanto prima possibile, non per "bollare" tali persone, ma per dargli una svegliata. Nel mondo si deve anche saper mantenere la freddezza in momenti importanti e saper sgomitare per ottenere quello che si vuole.
tu fai le tue stime in casa da solo o a limite in ufficio!non davanti una "corte marziale" pronta a giudicarti...tu puoi prenderti i tuoi tempi(nei limiti)e non è poco!Che bello che è il mondo del lavoro quando si è studenti...
Purtroppo, è tutto un po' diverso.
Preferirei di gran lunga fare una maturità al mese...
su questo hai ragione...ma la maturità non si vede da un singolo esame,ma da una serie di esami...poi il lavoro è diverso.tu fai le tue stime in casa da solo o a limite in ufficio!non davanti una "corte marziale" pronta a giudicarti...tu puoi prenderti i tuoi tempi(nei limiti)e non è poco!
Sono d'accordo che la maturità è una tappa fondamentale nella formazione di una persona, ma può benissimo accadere che uno studente preparato sia "sopraffatto" dalla tensione e dall'ansia, pregiudicando il risultato finale.Ha ragione Maxos.
In molti casi, purtroppo, non possiamo modificare la nostra personalità (a volte, l'ansia da prestazione può causare vuoti di memoria e difficoltà nell'esprimersi, con risultati disastrosi).
Sul lavoro, capiterà spessissimo di doversi assumere responsabilità, anche importanti, su cui non si può sbagliare.
Se io sbagliassi a fare le stime di costo per l'anno successivo, cosa dico al mio capo? Che sono emotivo?
Le valutazioni servono per misurare la capacità di una persona di affrontare un problema e l'abilità nel risolverlo. L'eccessiva emotività è un fattore negativo e di esso bisogna tenere conto nella valutazione.
Mi ricordo una frase di Simonetta Avalle (nota allenatrice di pallavolo) ad un corso di aggiornamento: "Il nostro è uno sport difficile, ci serve gente coraggiosa: chi la schiaccia la palla sul 24 pari? Chiunque sia in campo, DEVE saperlo fare!"
certo che no...io dico che l'intero sistema è sbagliato!pieno di contraddizioni e soluzioni inutile...ora non mi va di spiegare il mio punto di vista,ma se leggi i miei post in questo topic dall'inizio,ti farai un'idea su come penso si possa risolvere REALMENTE il problema!
ciao!

ciao!
@remo
ti sbagli, io sono un iper-ansioso e so benissimo cosa significa
ma vogliamo fare un esame selettivo che non sia selettivo?
ti sbagli, io sono un iper-ansioso e so benissimo cosa significa
ma vogliamo fare un esame selettivo che non sia selettivo?
"remo":
[quote="Maxos"]Se uno è particolarmente emotivo ha un handicapp e questo deve venire fuori nella valutazione.
L'emotività fa parte della formazione di una paersona e la scuola superiore ha questo compito, di formare le persone.
(Ciò detto, io mi son beccoto la commissione interna, un bel pro-forma)
dai non esageriamo...è vero che è bene formare il proprio carattere,ma in fondo ognuno ha il suo e non è semplice modificarlo!forse parli così perchè non hai di questi problemi...mettiti di fronte alla tua più grande fobia e cerca di superarla...è semplice?
la scuola ti valuta per ciò che hai imparato ,e sinceramente non mi sembra giustissimo che un tipo più spigliato prenda voti più alti di uno più chiuso,anche se quest'ultimo ne sapeva di più in merito...[/quote]
Sono pienamente d'accordo!
"Maxos":
Se uno è particolarmente emotivo ha un handicapp e questo deve venire fuori nella valutazione.
L'emotività fa parte della formazione di una paersona e la scuola superiore ha questo compito, di formare le persone.
(Ciò detto, io mi son beccoto la commissione interna, un bel pro-forma)
dai non esageriamo...è vero che è bene formare il proprio carattere,ma in fondo ognuno ha il suo e non è semplice modificarlo!forse parli così perchè non hai di questi problemi...mettiti di fronte alla tua più grande fobia e cerca di superarla...è semplice?
la scuola ti valuta per ciò che hai imparato ,e sinceramente non mi sembra giustissimo che un tipo più spigliato prenda voti più alti di uno più chiuso,anche se quest'ultimo ne sapeva di più in merito...
Sono d'accordo che la maturità è una tappa fondamentale nella formazione di una persona, ma può benissimo accadere che uno studente preparato sia "sopraffatto" dalla tensione e dall'ansia, pregiudicando il risultato finale.
In molti casi, purtroppo, non possiamo modificare la nostra personalità (a volte, l'ansia da prestazione può causare vuoti di memoria e difficoltà nell'esprimersi, con risultati disastrosi).
In molti casi, purtroppo, non possiamo modificare la nostra personalità (a volte, l'ansia da prestazione può causare vuoti di memoria e difficoltà nell'esprimersi, con risultati disastrosi).
se uno questi esami li facesse ciclicamente il risultato sarebbe:
1)più occasioni per dimostrare la "maturità"
2)più imparzialità
3)risultati e voti "reali",basati sul percorso fatto e allo stesso tempo imparziali(o quasi ovviamente!)
1)più occasioni per dimostrare la "maturità"
2)più imparzialità
3)risultati e voti "reali",basati sul percorso fatto e allo stesso tempo imparziali(o quasi ovviamente!)
Se uno è particolarmente emotivo ha un handicapp e questo deve venire fuori nella valutazione.
L'emotività fa parte della formazione di una paersona e la scuola superiore ha questo compito, di formare le persone.
(Ciò detto, io mi son beccoto la commissione interna, un bel pro-forma)
L'emotività fa parte della formazione di una paersona e la scuola superiore ha questo compito, di formare le persone.
(Ciò detto, io mi son beccoto la commissione interna, un bel pro-forma)
"matths87":
Una commissione interna, invece, "conosce" i propri studenti ed è in grado di valutare in maniera più obiettiva il lavoro svolto dai maturandi, anche in relazione al rendimento globale di ciascuno.
Questo è vero....ma può anche benissimo accadere che uno studente sempre bravo arrivi alla maturità "impreparato" e il suo giudizio sia globalmente positivo, da una parte è un bene, ma quello che vorrei dire è che l'esame di maturità (lo dice la parola stessa) dovrebbe essere uno dei passi fondamentali nelle vita di ogni persona...e proprio per questo uno che questo passo lo sente tale dovrebbe "sbattersi" al massimo per riuscire a compierlo nella maniera migliore possibile, e ancora migliore se lo si riesce a fare di fronte a occhi diversi con cui non ci si è mai confrontato
Io non sono troppo d'accordo sulla faccenda delle commissioni miste...
Da un lato garantiscono imparzialità, ma dall'altro possono penalizzare uno studente particolarmente emotivo, il quale non è in grado di esprimere al massimo le sue potenzialità se messo sotto pressione. Una commissione interna, invece, "conosce" i propri studenti ed è in grado di valutare in maniera più obiettiva il lavoro svolto dai maturandi, anche in relazione al rendimento globale di ciascuno.
Conosco più di qualcuno che è uscito con il 60 da un liceo scientifico portandosi dietro il 4 in matematica dalla prima...
Quello che intendo dire è che il voto finale dovrebbe tenere conto in buona misura anche dei risultati scolastici degli anni precedenti...
Da un lato garantiscono imparzialità, ma dall'altro possono penalizzare uno studente particolarmente emotivo, il quale non è in grado di esprimere al massimo le sue potenzialità se messo sotto pressione. Una commissione interna, invece, "conosce" i propri studenti ed è in grado di valutare in maniera più obiettiva il lavoro svolto dai maturandi, anche in relazione al rendimento globale di ciascuno.
Conosco più di qualcuno che è uscito con il 60 da un liceo scientifico portandosi dietro il 4 in matematica dalla prima...
Quello che intendo dire è che il voto finale dovrebbe tenere conto in buona misura anche dei risultati scolastici degli anni precedenti...
eh...la politica!brutta bestia!

allora ti do ragione in questo caso... e appoggio l'idea se mai ti darai alla politica

ma d'accordo!forse non hai capito...io non discuto sulle materie trattate!ma su come le si trattano!e su come avviene la valutazione!
le basi non sono solo a livello di conoscenza...sono un insieme di fattori che ti portano ad affrontare meglio l'università o qualsiasi altra esperienza...
penso sia meglio e più costruttivo, dividere il percorso formativo in cicli,dove lo studente segue 2,3 o5 materie in base alla durata,per poi dare l'esame.così puoi prepararti meglio ed avere quindi basi più forti!inoltre ti inserisci sicuramente meglio all'università!
penso sia meglio di fare il solito accozzame di materie portate avanti tutte insieme,con il "compitino" ogni mese!
tutto qua!le materie trattate DEVONO rimanere le stesse!e non ho nulla da ridire nemmeno sui vari indirizzi.anche se qui preferirei un unico liceo(appunto per avere basi in tutti i campi),diviso in ambiti scientifici,tecnici,letterari ed economici.a questa struttura poi affiancare i vari istituti professionali!il tutto non come è fatto qui da noi,ma come viene fatto in germania!più pratica,più laboratorio e soprattutto innovazione!sei mai entrato nei laboratori "medi" delle nostre scuole?
le basi non sono solo a livello di conoscenza...sono un insieme di fattori che ti portano ad affrontare meglio l'università o qualsiasi altra esperienza...
penso sia meglio e più costruttivo, dividere il percorso formativo in cicli,dove lo studente segue 2,3 o5 materie in base alla durata,per poi dare l'esame.così puoi prepararti meglio ed avere quindi basi più forti!inoltre ti inserisci sicuramente meglio all'università!
penso sia meglio di fare il solito accozzame di materie portate avanti tutte insieme,con il "compitino" ogni mese!
tutto qua!le materie trattate DEVONO rimanere le stesse!e non ho nulla da ridire nemmeno sui vari indirizzi.anche se qui preferirei un unico liceo(appunto per avere basi in tutti i campi),diviso in ambiti scientifici,tecnici,letterari ed economici.a questa struttura poi affiancare i vari istituti professionali!il tutto non come è fatto qui da noi,ma come viene fatto in germania!più pratica,più laboratorio e soprattutto innovazione!sei mai entrato nei laboratori "medi" delle nostre scuole?



"remo":
si ma sono d'accordo...il punto è che queste basi non le vedo...le fondamenta non sono poi così solide!per il resto il tuo discorso è giustissimo!
io ho fatto il classico e mi sento di avere una buona conoscenza di base. mio cugino che ha fatto lo scientifico mi pare le abbia anche lui... amici al tecnologico, magari - ma le hanno...
Alcuni miei compagni invece andavano per il voto e dubito che si ricordino alcun pensiero di filosofo, autore italiano e fatto storico oltre l'interrogazione


Alla fine intendo per base un minimo di uso proprio della lingua natia, la conoscienza della storia per non ripetere errori, qualche filosofo che ti aiuta a pensare
