Discussione sulla bibbia e sulla religione

baldo891
Apro questo post per dar la possibiltà di continuare il discorso iniziato qui
veridicita-affermazione-su-zichichi-t98730-70.html
Personalmente ritengo che la più interessante discussione sulla religione può essere vista qui:
http://www.youtube.com/watch?v=9N900U_W0PU
http://www.youtube.com/watch?v=tIdWKjo0 ... ure=relmfu

Risposte
Erwin Rommel1
Non ho capito il riferimento ai testimoni di Geova


Tra le tante differenze; il vangelo dei TdG in Marco 16:15 non riporta letteralmente il testo :”Gesù disse loro : “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura,. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”

Non può riportarlo letteralmente perché se credi letteralmente e qualcuno beve del veleno (tipo 1 grammo di HCN o del TTX) ho seri sospetti che la fede possa salvarti.

Del resto non puoi essere una TdG perché al Salmo 26:4 si legge di Davide: “Non mi sono seduto con uomini di falsità; e non entro con quelli che nascondono ciò che sono”. Quindi, dal momento che su internet il nick nasconde il proprio volto e la propria natura, oltre che il proprio nome, un TDG non dovrebbe avere a che fare con siti come questo, con forum o chat. Inoltre non potresti frequentare l’università come un devoto TdG cit. Svegliatevi, 8-4-1985, p. 15.

Insolito poi che dal 1953 venne abbandonata l’idea che il trono di Geova Dio dimorasse nella costellazione delle Pleiadi considerato per loro il centro dell’universo.

La Torre di Guardia del 15/6/1915
The Golden Age, 10/9/1924 pag. 793 e 794

peppe.carbone.90
Scomodare altri passi della Bibbia è spesso fondamentale perchè per interpretare correttamente quanto dice bisogna avere un quadro generale, e porre nel giusto contesto i versetti. Così facendo si evitano fondamentalismi dannosi e la nascita di religioni basate solo su singoli versetti fuori contesto.

@Erwin Rommel. I cattolici di oggi possono sostenere quel che vogliono, solo che la Scrittura dice il contrario di quel che affermano.

Non ho capito il riferimento ai testimoni di Geova; la base su cito le Scritture sono le Scritture stesse. Hai ragione a dire che il ragionamento è circolare; si assume come assioma che la Bibbia sia la Parola di Dio, fine. Su quali basi tale assioma? Il credente si basa sulla fede, che non proviene da lui, perchè lasciato com'è sarebbe incredulo fino alla morte; il non credente ha bisogno di prove oggettive e razionali, che potrebbero esserci o non esserci, non sò.

Il discorso rimane per me comunque molto complicato.

La lettera già la conoscevo. E' certamente una provocazione leggitima per il non credente. Il credente impara invece che la lettura dell'intera Bibbia può dirimere questioni complicate.

retrocomputer
"Erwin Rommel":

Quando citi le scritture su cosa ti basi ? Sull’interpretazione letterale come queste confessioni o sull'interpretazione, di cui la chiesa cattolica, detiene la chiave di codifica ? Ricordo un intervento provocatorio ad una dotta in argomenti biblici che ti riporto :


Toh, l'ho linkato anch'io qualche giorno fa in uno di questi thread sulla religione :-D

Erwin Rommel1
Il credere che Dio è buono e caro e salva tutti è una credenza cattolica.


Ovviamente è una credenza cattolica attuale e come tale verrà sostenuta con forza da tutti i cattolici di oggi, ma non era il messaggio della chiesa fino al secolo scorso (dovresti documentarti di più…).

Dagli autori che citi ti sei forse redenta con una chiesa evangelica o con i testimoni di Geova ?

Quando citi le scritture su cosa ti basi ? Sull’interpretazione letterale come queste confessioni o sull'interpretazione, di cui la chiesa cattolica, detiene la chiave di codifica ? Ricordo un intervento provocatorio ad una dotta in argomenti biblici che ti riporto :

La dottoressa Laura Schlesinger è una famosa giornalista della radio americana; nella sua trasmissione dispensa consigli alle persone che telefonano. Qualche tempo fa, Laura ha affermato che l'Omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22) è un bominio, e non può essere tollerata in alcun caso.

La seguente è una lettera spedita alla dott.ssa Laura SCHLESINGER.

Cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.

Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione.

Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce (Esodo 21:7). Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?

Quando sull'altare sacrificale accendo un fuoco e vi ardo un toro, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini: loro, i blasfemi, sostengono che l'odore non è piacevole. Devo forse percuoterli?

So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15: 19-24.). Il problema è come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne s'offendono.

Il Levitico ai versi 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio ? Perché non posso possedere schiavi francesi?

Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?

Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è considerato un abominio (Levitico 11:10), lo sia meno dell'omosessualità. Non sono affatto d'accordo. Può illuminarci sulla questione?

Sempre il Levitico ai versi 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all'altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso gli occhiali per leggere... La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c'è qualche scappatoia alla questione?

Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?

Ancora nel Levitico (11:6-8) viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti ?

Mio zio possiede una fattoria. E' andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare.

E' proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei ?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondere a queste semplici domande. Nell'occasione, la ringrazio ancora per essere così solerte nel ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna ed immutabile. Sempre suo.

Un ammiratore devoto.


Oppure sul fatto che i testimoni di Geova adottano dei vangeli che citano in modo differente ? Confronta ad esempio il loro vangelo in Marco 16,15 con quello ufficiale della chiesa cattolica.

E’ ovvio che il tuo è un ragionamento circolare, tipico dell’argomentazione di questi Thread, la Bibbia è la verità perché è stata scritta da Dio. Chi lo dice ? Lo dice Dio nella Bibbia…

Se poi documentandoti un pò di più arriverai a sostenere che ci sono le prove, la "dimostrazione" di una verità suprema sostenuta da qualche "esperto", una di quelle come nel “codice genesi” di Michael Drosnin, in cui nella Bibbia ci sono messaggi criptati che descrivono delle profezie (molte avveratesi), sono certo che qui troverai dei matematici esperti in statistica che ti potranno anche dimostrare il come ciò sia possibile.

Il fedele vive bene con la sua fede e la fede è un atto che richiede fiducia, proprio perché è un atto di fede che non richiede alcuna spiegazione o “dimostrazione” razionale e voler dimostrare il contrario o asserire qualcosa che si riconduca ad una verità Aristotelica, estrapolando paragrafi da un contesto biblico che si presta a miliardi di interpretazioni ad un soggetto non credente, ti porterà sempre in argomentazioni molto scivolose.

retrocomputer
"JoJo_90":
Gesù voleva intendere proprio questo: per essere (non fare) suoi discepoli dobbiamo essere pronti a rinunciare a tutto, anche agli affetti, se questi sono di ostacolo.


Secondo me il senso della frase si capisce bene anche nel contesto in cui è scritta, senza bisogno di scomodare altri passi della bibbia. A me, almeno, sembra ovvio che quella frase fosse per dire che per i discepoli seguire Gesù doveva essere lo scopo della loro vita... Magari il metodo dialettico è discutibile, ma il senso è chiaro.

peppe.carbone.90
"giuliofis":
Ammetterai che per uno storico queste non sono prove.


Certamente non possono costituire prove inoppugnabili. Ma dobbiamo chiarire quale è lo scopo di questa discussione. Se vogliamo "dimostrare" l'affidabilità storica della Bibbia o l'affidabilità del suo messaggio. E' ovvio che se arrivasse una dimostrazione che provi, senza ombra di dubbio, che tutto quanto narrato nella Bibbia è stato inventato, verrebbe a crollare tutto il cristianesimo.

Io non sono uno storico, ma ho tutta l'intenzione di approfondire la questione "storicità" della Bibbia. Dalla mia ho comunque, come già detto, prove derivanti da esperienze personali che mi lasciano pochi dubbi sull'attendibilità del suo contenuto.

Ribadisco comunque che la fede è un qualcosa che si sperimenta nella propria vita in prima persona e che porta a credere in Dio e nella sua Parola.

retrocomputer
"giuliofis":

Storicamente, il primo Vangelo è quello di Marco, datato 40 e.V.** in cui il racconto della resurrezione, guarda caso, è inserito come ultimo capitolo, chiaro segno di un'aggiunta successiva. Se ritrovo la citazione, la Chiesa stessa accetta questo: il primo vangelo accettato dalla chiesa ad essere storicamente apparso non conteneva, in origine, il racconto della resurrezione.


Va beh, che sia alla fine magari è solo perché la resurrezione è l'ultima cosa che Gesù ha fatto sulla Terra :-D Del resto il vangelo di Marco mi pare piuttosto cronologico...

Comunque risulta anche a me che l'ultima parte possa essere stata aggiunta in seguito, molto in seguito. Esattamente la parte aggiunta dovrebbe essere da 16:9 a 16:20. Mancherebbe dunque tutta la parte delle apparizioni e della missione per gli apostoli, però l'annuncio della resurrezione è in 16:6...

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
Intendevo che i racconti di testimoni oculari sono stati utilizzati per la stesura dei Vangeli, non intendevo che i testimoni oculari li hanno scritti.

Ammetterai che per uno storico queste non sono prove. Infatti, fonti quale quella di Platone per Socrate (che sembrerebbe averlo più che conosciuto) vengono messe in discussione; della probabile non esistenza di Socrate se ne parla addirittura nei libri del liceo...

peppe.carbone.90
Si hai ragione non mi sono spiegato bene. Intendevo che i racconti di testimoni oculari sono stati utilizzati per la stesura dei Vangeli, non intendevo che i testimoni oculari li hanno scritti.

Sempre a questo proposito volevo aggiungere che:

- Secondo l'archeologo biblico William Albright, si può affermare con certezza che non esiste più una base solida per datare un libro qualsiasi del Nuovo Testamento dopo l'anno 80 d.C. (una possibile eccezione è quella del Vangelo di Giovanni e l'Apocalisse).

- Anche secondo Antonio Socci, si può affermare che i Vangeli sono stati scritti a pochi anni dai fatti narrati e comunque prima della distruzione di Gerusalemme del 70.

Ovviamente sono entrambi "religiosi", quindi per voi non affidabili, perchè di parte.

EDIT.
"baldo89":

Avete trovato per caso passi in cui si neghi la resurrezione di Cristo? E tutto questo a prescindere dal fatto che uno creda o meno, parlo di fatti oggettivi.

Io non sono un esperto, però il primo a parlare della resurrezione di Cristo è stato san Paolo che per sua stessa ammissione non incontrò mai Gesù. Guarda questo filmato, se non hai voglia di vederlo tutto ti basta guardarlo dal decimo minuto fino verso il tredicesimo http://www.youtube.com/watch?v=DVYQSVuA2q4


Ho visto il video (lo ammetto solo dal decimo minuto fino al tredicesimo, :-D ) e questo è quello che penso:

1. Ha perfettamente ragione Augias quando dice che la resurrezione è un atto di fede (l'ho scritto anche prima) non dimostrabile storicamente. Anche le profezie contenute nell'Antico Testamento, per chi non crede, non possono essere chiamate in causa per difendere questa dottrina.

2. Che Paolo non avesse visto mai Gesù è noto.

3. Sull'astrologia c'è molto poco da dire; è solo superstizione, condannata tra l'altro nella Bibbia. Non è poi proprio la stessa cosa credere in Dio e credere nell'astrologia. Perchè mi direte? Mah, per esempio perchè nell'astrologia non c'è nulla di spirituale, o di utilità per la vita di un uomo.

4. Ha ancora ragione Augias quando dice che "quei testi" (ma la Bibbia in generale) non può essere letta solo con la razionalità.

5. Ha ragione Odifreddi a sostenere che anche le critiche razionali sulla religione vanno accettate. Il problema è che la razionalità può spiegare le cose fino ad un certo limite; il cristiano può difendere la propria fede fino ad un certo limite, dopodichè entra in campo la fede ed essa non può convincere nessuno, se non chi la sperimenta.

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
i Vangeli, che si basano su racconti di testimoni oculari.

Ma lo leggi quello che ti scrivo?
I Vangeli sono statti scritti decenni dopo i presunti fatti che narrano! Per di più, gli evangelisti non erano discepoli! Tant'è che scrivono in greco, lingua che i discepoli non conoscevano (e non parlarli del miracolo delle lingue, ti prego...)!!!
Quindi no, i Vangeli non sono racconti di testimoni oculari per il semplice motivo che chi li ha scritti, ammettendo l'esistenza di testimoni oculari, non era loro né contemporaneo, né "concittadino"!!!

peppe.carbone.90
Il discorso fila liscio come l'olio, se non fosse che per qualche imprecisione, se mi posso permettere. Il crede che Dio è buono e caro e salva tutti è una credenza cattolica.
Le richieste che in preghiera si fanno a Dio non vengono sempre esaudite: quanti pregano per guarigioni che non avvengono?
Non c'è opera che l'uomo possa fare per ingraziarsi Dio. Anche questa è una falsità cattolica: le opere non hanno il compito di avvicinarci a Dio. La salvezza, che è punto cardine del Cristianesimo, non la si acquista perchè si è stati bravi, o si è fatto volontariato. Infatti:

Efesini 2:8-9: Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio.
Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;


Il cristiano convertito è consapevole che è perduto e nulla può fare per avvicinarsi da solo a Dio. Per natura l'uomo è ribelle e incredulo. La prima mossa la fa Dio; è lui che attira, non noi che ci avviciniamo a lui per nostra volontà. Se fossimo abbandonati a noi stessi, nessuno ricercherebbe Dio, perchè non ne sente il bisogno. Quanti vivono serenamente da atei?

Giovanni 6: 44-51: Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.

Tutto il discorso si basa su una dottrina fondamentale che cattolici e alcuni gruppi evangelici ignorano, anche se è presente in tutta la Bibbia, ovvero la dottrina dell'elezione e predestinazione. Ma qui si aprirebbe un ulteriore dibattito, che vorrei evitare, anche perchè sarebbe più adatto per credenti e qui, dato che l'unico credente sono io, sarebbe una perdita di tempo.

Erwin Rommel1
Gli essere umani hanno un bisogno assoluto dell’assoluto, del trascendente e del sovrannaturale. Nella mente umana esiste un “programma” sviluppatosi nel corso dell’evoluzione, che ha che fare con il credere in entità rassicuranti e onnipotenti. Come il bambino riposa sereno dopo averlo rassicurato che essendo stato buono, le richieste della sua letterina a babbo natale saranno soddisfatte così San’Agostino diceva :”il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Dio”, e per le medesime ragioni per cui i fanciulli credono a babbo natale, penso sia condivisibile l’affermazione del teologo K. Barth : “se togliete Dio dai cieli, questi si popolano di idoli”.

La condizione umana spinge alla ricerca e alla costruzione di punti fermi a cui fare riferimento nei momenti difficili della vita in cui gli imprevisti minacciano la sopravvivenza; si cercano risposte alle domande più profonde e il modo di consolare la sofferenza inestirpabili della nostra esistenza.

Secondo il costruttivismo le percezioni, le emozioni, i pensieri e i comportamenti non sono determinati dalla realtà del mondo in modo diretto, ma vengono filtrati dalla nostra arbitraria e singolare individualità. Per cui ciascuno di noi vede il mondo secondo la propria prospettiva, secondo i propri schemi di pensiero a sua volta condizionati dalla propria esperienza e capacità di elaborare le percezioni (ciò avviene credendo magari anche di essere oggettivi e razionali).

Le parole della Bibbia e la loro interpretazione, ad esempio, hanno il potere di modificare, modellare, nel credente, la percezione che ha del mondo, mentre è molto più difficile cambiare il mondo. Se la cosa serve a vivere meglio, come lo è la condizione per un innamorato dello stato dell’essere innamorati, ben venga per il fedele il suo stato di fede. In fine dei conti lo scopo dell’esistenza umana è del tutto arbitrario e quindi non me la sento di condividere le pesanti affermazioni di molti atei che “il Cristianesimo è una malattia della psiche”

Premesso che la Bibbia sia un ottimo libro da leggere e su cui riflettere (invito ad esempio alla lettura del Qoelet), indipendentemente lo si consideri scritto o meno su ispirazione Divina, le attuali scritture sono l’insieme filtrato di testi selezionati (ad esempio tra i numerosi vangeli agnostici e apocrifi in cui la figura del Cristo è ben diversa da quella dei vangeli canonici) e modificati (qualcuno sosterrà abilmente) nel corso di tutte le rielaborazioni avvenute nel corso dei secoli per motivi di “traduzione”.

Sul fatto che nei testi sacri venga recepito il messaggio del Dio è buono e perdona tutti i peccati (ad eccezione di uno) è però in evidente contrasto non solo con molte vicende dell’antico testamento e del nuovo (vd. ad esempio http://www.utopia.it/ ) ma anche con l’insegnamento della dottrina della chiesa dei secoli scorsi. Ma a questo il fedele argomenta con interventi riconducibili alla dissonanza cognitiva.

peppe.carbone.90
I passi cui mi riferivo riguardo le parole dure di Cristo sono proprio quelli che hai citato di Luca. Dobbiamo sempre meditare su quanto dice Cristo, perchè difficilmente parla chiaro; infatti spesso si esprime tramite parabole, quasi mai parla chiaro e in modo diretto. Gli insegnamenti venivano dati non sempre in modo esplicito.
Ecco quindi che spesso non si può interpretare letteralmente quanto leggiamo; certo potrete pensare che è una risposta di comodo, ma dal mio punto di vista non lo è. E la giusta interpretazione ci viene sempre dalla Bibbia stessa; non vi è forse un comandamento che dice:

Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà.

Vediamo però a che posizione è riportato da Esodo: è citato DOPO i comandamenti:

- Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.
- Non avere altri dèi oltre a me.
- Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
- Non ti prostrare davanti a loro...
- Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano;
- Ricordati del giorno del riposo per santificarlo.


Che voglio dire con quanto ho fin qui scritto? Voglio dire che il Signore desidera che sia lui al primo posto nella nostra vita e che dobbiamo essere disposti, se necessario, a rinunciare anche a quei legami che possono allontanarci da lui. Ma l'amore per i genitori, per i familiari è cosa sacra (esorta persino ad amare i propri nemici), perchè scritta nei comandamenti. Gesù voleva intendere proprio questo: per essere (non fare) suoi discepoli dobbiamo essere pronti a rinunciare a tutto, anche agli affetti, se questi sono di ostacolo. Non sono rari i casi in cui si viene "mal visti" dalla famiglia per la propria fede. Cristo stesso viene considerato pazzo dai suoi fratelli. E comuqnue egli stesso ha amato sua madre Maria, anche ci sono episodi in cui la rimprovera duramente.

Ci sono anche altri passi che evidenziano come sia importante la famiglia, ma adesso non li ricordo sinceramente.

Sull'albero del fico. Prendete ovviamente come volete quello che sto per dirvi.
Sembra che nei testi originali, la questione fosse diversa: ovvero era la stagione dei fichi, ma non c'erano fichi nell'albero. Ecco quindi che Gesù, non vedendo fichi (non perchè non era stagione, ma perchè non ce n'erano) lo maledice. A quanto pare si tratta di uno di quei famosi errori di traduzione. Su youtube vi è comunque una spiegazione a tal proposito di Danilo Valla se non ricordo male.

Comunque la storia del fico continua qualche versetto dopo; da quel che si legge sembra che Cristo abbia usato quanto successo col fico per parlare della fede e della preghiera; per cui non escludo che anche la maledizione del fico avesse avuto un senso ai fini dell'insegnamento di Gesù.

Sulla resurrezione si deve subito dire che non vi è alcuna prova storia o documentata che io sappia, che la prova. L'unica fonte sono i Vangeli, che si basano su racconti di testimoni oculari. Qui più che mai la fede ha un ruolo fondamentale: credere o non credere? La fede è anche (non solo questo): credere senza aver visto, credere ai racconti dei testimoni. Tutta la Bibbia si basa sulla fede, ma l'episodio della resurrezione è forse quello che sfida di più il credente.
Tutto questo per dire che non posso fornire prove.
Ci tenevo però a dire che, anche se il racconto è stato aggiunto dopo, ciò non implica necessariamente che lo si sia inventato e aggiunto appositamente per far quadrare la storia.

Concordo comunque quando dici che il fatto che i Vangeli dicono che è avvenuta non significa che lo sia davvero. Siamo sempre lì: si crede non per prove schiaccianti, ma per fede. Se la domanda è: come fai a credere a una cosa che non hai visto, ma che hai solo letto? Appunto, nessuno potrebbe; il fatto che uno ci crede è segno, secondo me, o di insanità mentale o di qualcosa che opera a livello spirituale e mentale (Spirito Santo), che porta a credere all'impossibile.

In conclusione volevo aggiungere che capisco che le spiegazioni che ho dato saranno viste come giri di parole per fare quadrare la mia versione dei fatti, è sempre così nell'ambito religioso: le spiegazioni servono non a chiarire ma a giustificare la propria fede; in altri ambiti le spiegazioni sono sempre ben accette.
Io più di così non sò e non posso fare.

Saluti e scusate se scrivo sempre così tanto.

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
trovami un solo insegnamento di Cristo che non può rientrare in una etica di buon senso.

"Luca 14:26":
Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

Bell'insegnamento, davvero... Per essere cristiano si deve odiare tutto questo.
"Marco 11:12-14":
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono.

Maledire un albero per qualcosa che non ha fatto (non era colpa sua se non era la stagione dei frutti): decisamente attuale, sì. Infatti tutti i giorni le persone vengono legalmente* accusate, processate e condannate per crimini che non hanno commesso!
"JoJo_90":

Avete trovato per caso passi in cui si neghi la resurrezione di Cristo?

Storicamente, il primo Vangelo è quello di Marco, datato 40 e.V.** in cui il racconto della resurrezione, guarda caso, è inserito come ultimo capitolo, chiaro segno di un'aggiunta successiva. Se ritrovo la citazione, la Chiesa stessa accetta questo: il primo vangelo accettato dalla chiesa ad essere storicamente apparso non conteneva, in origine, il racconto della resurrezione.
Voglio dire che più si va avanti nei decenni (Marco 40 e.V.; Giovanni 100 e.V.) e più compaiono fattori "magici" e soprannaturali. Evidentemente questi dettagli sono tutti nati dopo. Altrimenti (oltre ai vari motivi linguistico e co.) come spieghi che Marco ha inserito il punto cardine del cristianesimo solo alla fine del suo racconto e non durante? Dubito che abbia pensato: "Caspita, era anche risorto!". :lol: :-D
Ma a parte questo, il fatto che i Vangeli dicono che è avvenuta non significa che lo sia davvero. Il Libro dei Morti egiziano, per esempio, racconta che Horus ha fatto le stesse cose mille anni prima di Cristo. Che ci sia, forse, qualche scopiazzamento (ovviamente da parte del più nuovo, Gesù, ai "danni" del più antico, Horus)?

______________________________________________________________________________________
* Che poi questo avvenga lo stesso in barba all'etica moderna, è un altro discorso.
** e.V sta per "era Volgare", ovvero la nostra era. 0 e.V corrisponde allo 0 d.C. del calendario cristiano.

baldo891

Avete trovato per caso passi in cui si neghi la resurrezione di Cristo? E tutto questo a prescindere dal fatto che uno creda o meno, parlo di fatti oggettivi.

Io non sono un esperto, però il primo a parlare della resurrezione di Cristo è stato san Paolo che per sua stessa ammissione non incontrò mai Gesù. Guarda questo filmato, se non hai voglia di vederlo tutto ti basta guardarlo dal decimo minuto fino verso il tredicesimo http://www.youtube.com/watch?v=DVYQSVuA2q4

peppe.carbone.90
Innanzitutto volevo scusarmi per i toni non proprio felici del post precedente che sembrano voler chiudere ogni comunicazione. Non è così, è solo da alcuni post precedenti mi era proprio passata la voglia di discuterne.
Non pensiate che non comprendo le vostre ragioni, le comprendo benissimo.

Tornando in tema, volevo ripetere che non conosco benissimo la Bibbia, perchè mi sono da relativamente poco alla "religione".
Non conosco questi genocidi che riporti, ma so bene il Dio dell'Antico Testamento è un Dio spesso che presenta ira. Ma la Bibbia presenta altri caratteri di Dio; lo stesso di Dio che tu dici riguardo i genocidi, è il Dio amorevole e benevolo che dice

Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male;
17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso, fate giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova!
18 «Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.


Perchè cito questo passo? Perchè è dimostrazione che non abbiamo a che fare con un Dio iroso, a prescindere dal fatto che uno creda o meno; il passo nudo e crudo, preso così, cosa dimostra? Per me dimostra l'amore di Dio e la sua misericordia.

Le punizioni di Dio servono da esempio per far capire la gravità del peccato, concetto a cui non è facile credere; e si basa tutto su questo: pensiamo di essere bravi, buoni, gentili, ma non è così. La violenza che dilaga dimostra che nel cuore dell'uomo dimora sia il bene che il male. E spesso l'uomo decide il male (e non intendo azioni violente con questo termine). E se ognuno si esamina, troverà sicuramente una macchia, che per i cristiani deriva dal peccato. La legge di Mosè è stata data per far conoscere il peccato e ad essa nessun uomo può fedelmente attenersi: è umanamente impossibile. Ruolo di Cristo è stato obbedire per noi alla legge e morire, affinchè non fossimo più schiavi della legge che ci condanna, ma diventassimo puri, come la neve.
Il cristiano non vive con la paura: oddio se non faccio questo vado all'inferno, ma vive nella consapevolezza che in Cristo siamo perdonati e l'unica cosa che dobbiamo fare è riporre in lui la nostra fiducia.

Non pensare nemmeno che la barbarie del Vecchio Testamento non mi scandalizzi, ma ho imparato che si trova una spiegazione a quasi tutto.

L'etica contenuta nella Bibbia cui mi riferisco riguarda gli insegnamenti di Gesù: trovami un solo insegnamento di Cristo che non può rientrare in una etica di buon senso. Ci sono incitazioni alla violenza nei suoi insegnamenti? Non mi sembra. Anzi: amate il prossimo come voi stessi, perdonate il vostro fratello fino a settanta volte sette...
E' vero anche che spesso le parole di Gesù sono dure, ma lo sono per farci rendere conto e riprenderci. Un padre forse non rimprovera o punisce severamente il figlio per educarlo e per fargli capire che sbaglia?

Poi una risposta a baldo89: certamente la Bibbia contiene errori, che saranno dovuti ad errori di traduzione o altro non sò. Ma ripeto, sulle dottrine importanti (nascita, morte e resurrezione) tutta la Bibbia è concorde. Avete trovato per caso passi in cui si neghi la resurrezione di Cristo? E tutto questo a prescindere dal fatto che uno creda o meno, parlo di fatti oggettivi.
I testi originali, credo di poter affermare, che siano autentici. Io ho l'impressione che la Bibbia venga trattata con più rigore degli altri testi. Quando c'è di mezzo la Bibbia non può essere vero quel che c'è scritto (anche se non ci prove oggettive per confermarlo); ci devono essere state per forza manipolazioni. Su altri testi storici non si ha questo forte senso di diffidenza.

La questione comunque è che non si può arrivare ad un accordo perchè la fede è un qualcosa che non si può dimostrare come voi vorreste, quindi non saprei come uscirne.

baldo891


- la Bibbia è vera, anche se contiene discprepanze che si possono risolvere grazie ai testi originali. Anche su questo, se uno cerca trova. E comunque questi errori non modificano il messaggio biblico

Ma quindi secondo te gli errori che sono presenti nella bibbia sono dovuti al fatto che questa è stata malamente tradotta dai testi originali e che quindi i testi originali sono, consentimi la parola, immacolati?

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
Si infatti, sono una causa persa.

P.S. Bella analisi psicologica, mi calza proprio a pennello.

Sì, parlare con te è una causa persa, perché non arriveremo mai ad un accordo poiché abbiamo due idee di etica completamente opposte (la tua basata sulla Bibbia, libro di duemila anni fa e oltre; la mia senza basi dottrinali imposte dall'alto).
Nella furia di andare a cena, mi devi perdonare due imprecisioni:
1. Non sei tu ad essere una causa persa, ma è il cercare di discutere con te ad esserlo. Non capisco veramente come fai a non scandalizzarti davanti ai racconti di genocidi compiuti dal dio biblico e a rimanere fermo nella sua ispirazione divina. Poiché non ti scandalizzi, non c'è modo di raggiungere un accordo, dato che quello che per me è fondamentale, per te è irrilevante, e viceversa.
2. Per quanto riguarda l'analisi psicologica, non vi sono riferimenti a persone (a parte una, impersonale tra l'altro), dunque non vi sono nemmeno a te. E non potrebbero esserci, dato che non ti conosco. Se hai pensato il contrario, allora mi scuso.

peppe.carbone.90
Si infatti, sono una causa persa.

P.S. Bella analisi psicologica, mi calza proprio a pennello.

Sk_Anonymous
"JoJo_90":
Sinceramente non capisco quello che hai scritto. La Bibbia la leggo e la ritengo vera ed autentica Parola di Dio, non perchè mi spiega o non mi spiega se la terra gira attorno al sole o viceversa, ma perchè, come hai scritto, mi "illumina" (non nel senso buddistico, se si può dire) e mi guida nel mio comportamento etico e nella mia relazione con Dio.

Tra l'altro devo ringraziarvi, perchè le vostre osservazioni mi hanno dato modo di approndire le varie questioni sorte (autenticità storica di Cristo, similitudini con altri miti) e di concludere che c'è molto pregiudizio e poca informazione nelle cose che avete detto.

Saluti.

Ok, non c'è niente da fare sul serio...
"Erwin Rommel":
Non ho compreso cosa non hai capito.

1. Che ci siano evidenti contraddizioni nella lettura dell’antico e nuovo testamento è noto e documentato.

2. La contraddizione di una qualsiasi certezza, nella fattispecie di fede, porta ad una incoerenza di affermazioni esplicite nel soggetto che pone la sua mente in uno stato di tensione emotiva dovuta alla difficoltà discriminatoria nell’elaborare informazioni acquisite tra loro divergenti. Questo, in psicologia, si chiama dissonanza cognitiva in altri ambiti in modo diverso.

3. Ciò che contraddice una certezza può (a) o modificare la certezza o (b) rifiutare la contraddizione. Quanto più è radicata la certezza, tanto meno si attueranno schemi e prassi di pensiero atte a modificare o rimuovere la certezza. Nel secondo caso iniziano condotte della mente che tendono a minimizzare l’importanza dell’incoerenza, si argomenta con qualcosa di simile atta a rimuovere l’incoerenza (per il nostro modo di pensare) e lo si ritiene valido per analogia o secondo una proprietà transitiva, al fine di rifiutare la contraddizione iniziale; oppure qualora non si sia in grado di farlo ci si appella e rifugia nelle argomentazioni altrui (o del gruppo di riferimento) che riducono l’importanza dell’incoerenza.

4. Un’argomentazione per rimuovere l’incoerenza è quella di discutere sul significato letterale, di traduzione, metaforico o figurato, etimologico dell’affermazione. Tra i tanti, un altro, è ricondurre l’incoerenza non ad una prova evidente a sostegno della contraddizione, ma ad un “errore in buona fede”, ad un’esposizione non completa dovuta all’arbitrio, alla narrazione soggettiva di un medesimo accadimento descritto secondo la percezione e i limiti di diversi autori fallibili in quanto, seppur ispirati, esseri umani.

5. Un avvocato porta a sostegno che se il suo cliente avesse premeditato, avrebbe creato un “alibi migliore” di quello di cui dispone, ma proprio perché l’alibi non è perfetto ciò può far sostenere che non l’abbia preparato e quindi più realistico e pertanto ritenerlo non colpevole della premeditazione.


Hai proprio ragione.

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