L'errore/orrore si propaga, cresce, si radica in rete

Fioravante Patrone1
Ogni tanto mi capita di incrociare pagine web che dicono cose più o meno abominevoli di TdG.

Mi pareva carino (ache se un po' rischioso...) segnalare le "sviste".
Anzi, meglio, volevo proporre di trasformare questo thread in un covo di delatori. Segnalate!

L'estate sarà calda. :evil:

Risposte
Fioravante Patrone1
Well,
"of course" wiki, in any language, is a good hunting area, looking for mistakes or even for a little bit of horror.

Here is a sample:
http://en.wikipedia.org/w/index.php?tit ... =288180375


Please notice:
- the author of the last modification, which is mentioned in the reddish/pink note at the top of the page that I linked, is not responsible for the page. It appears because I preferred to refer to a permanent link
- I have edited few times this page in the past, without paying attention to the mistake that was contained in it :oops:
- the a mistake to which I refer is there from more than 2 years...
- the page is, overall, awful

Fioravante Patrone1
This one is not directly related with game theory.

Anyway, following a loose Ariadne's thread which started from this section of the forum (https://www.matematicamente.it/forum/arg ... tml#214559), I had a look at the en:wiki page:
http://en.wikipedia.org/wiki/Arg_max

Where I find:
However, by the maximum principle, a continuous function on a closed interval has a maximum, and thus an arg max.

The words "maximum principle" are a wikilink that points to:
http://en.wikipedia.org/wiki/Maximum_principle

No comment

Fioravante Patrone1
La confusione cui mi riferisco è quella tra esiti di un gioco (game form) e payoff (gioco vero e proprio).

http://www.democraticidiretti.org/forum ... a13cca#857

Data la lunghezza del post, riporto il nucleo rilevante a questo proposito:

Anche il dilemma del prigioniero è sufficiente farlo diventare un "gioco a somma zero" (aka "gioco a premio perfetto", che è la definizione che conoscevo io e che mi sembra molto più azzeccata... vabè), cioè inserire una posta in palio fissa, e la convenienza della collaborazione sparisce. Tanto per chiarire "posta in palio fissa": nel dilemma del prigioniero 0 anni per chi confessa a patto che l'altro non confessi (il quale si becca 10 anni), e 5 anni per entrambi se entrambi confessano o se entrambi non confessano; questo è un gioco a premio perfetto, cioè con posta in palio fissa (in questo caso 10 anni da evitare!), dove evidentemente la collaborazione non porta alcunchè. Ovviamente in *quel contesto* il gioco porta sempre al pareggio: 5 anni a testa, ma questo perchè il dilemma del prigioniero è pensato espressamente per spiegare un gioco a somma non zero, e la mia variazione artificiosa lo evidenzia. Fuor di gioco, il punto che vorrei far rilevare è che la vita quotidiana di ognuno, compresa quella economica, è molto più piena di giochi a somma zero che non gli altri, e questo perchè abbiamo quasi sempre a che fare con "premi" di tipo materiale. Ed è per questo che pongo la seguente domanda: la vita economica delle persone è un "gioco a somma zero" (posta in palio fissa) o un "gioco a somma non zero" (posta in palio variabile)?

Noto che questo tipo di logica porterebbe a chiedersi come possano aversi scambi non forzosi. Un tipico scambio è quello in cui $I$ dà A a $II$ in cambio di B. Se davvero contasse la "posta in palio fissa" (sia prima che dopo lo cambio abbiamo A e B), non si capisce come $I$ e $II$ effettuerebbero questo scambio volontario.

Fioravante Patrone1
Questa volta tocca ad una importante rivista di divulgazione scientifica, o più precisamente alla sua versione italiana.

Mi riferisco all'articolo dal titolo “Sesso, politica... e proscimmie”, apparso sul numero di 491 de "Le Scienze".

Trovo in questo testo una presentazione del dilemma del prigioniero che è sbagliata, ab imis fundamentis. Si parla infatti di parti (i.e.: giocatori) che hanno “interessi contrapposti”. Peccato che il punctum dolens, la ragione dell'interesse quasi morboso che tanti e da tante parti hanno mostrato per il dilemma del prigioniero derivi proprio dal fatto che i giocatori non hanno interessi contrapposti(*). I giocatori possono ottenere almeno due risultati, uno dei quali è apprezzato da entrambi più dell’altro. Non è quindi vero che abbiano interessi contrapposti. Il problema è che il risultato “buono” sembra essere loro precluso dal contesto di interazione, che li porta (li porterebbe) ad ottenere invece il risultato che entrambi valutano inferiore.

Beh, "cannare" questo in Teoria dei Giochi è come se uno presentasse in modo scorretto la definizione di derivata, in analisi matematica.

C'è dell'altro: troviamo una descrizione macchiettistica di cosa sia la "TdG classica" (numero di parti in gioco: 2; tipo di parti in gioco: interessi contrapposti; meccanismi di gioco: competizione tra le due parti; scelta del partner: un partner alla volta se il gioco è reiterato). Trascurando la quarta caratteristica, molto specifica, per le prime tre non "fittano" la sua descrizione: Cournot, Edgeworth, von Neumann e Morgenstern, Nash, Arrow e Debreu, Shapley (chissà se gliel'ha detto qualcuno, a lui che si occupava di "oceanic games" che i suoi tantissimi giocatori erano in numero di due...). Ora, se non sono classici loro, chi lo è?

Aggiungo, uscendo dalla TdG in senso stretto, che mi ha dato fastidio anche una caricaturale descrizione di cosa sia il "potere", che è ridotto ad una dicotomia fra potere "fisico" o "economico": è sufficiente una sbirciatina a wikipedia (sic!) per realizzare come il concetto di “potere” ha ben altro spessore. Ma tant'è...


(*) Bastava leggere il post precedente :-D

Fioravante Patrone1
http://www.swissinfo.ch/ita/prima_pagin ... 8000&ty=st

Piccolo errore di traduzione, tutto sommato:
La "teoria dell'agente principale" – che studia il comportamento delle persone in una struttura gerarchica – si occupa da tempo di questi meccanismi.

La "teoria dell'agente principale" non esiste.

Un po' perché non si tratta di una teoria, ma di una tipologia di modelli, che rientrano nel contesto dei giochi a info incompleta e si intrecciano con la problematica del "mechanism design". Ma poco male, a questo livello si può anche accettare questo tipo di imprecisione.
Il fatto è che i modelli sono i modelli "principal-agent". Che descrivono, analizzano, situazioni in cui c'è un principale ed un agente. Si tratta di due soggetti diversi, e la difficoltà&interesse sta nel fatto che vi è divergenza di interessi, che si innesta su una situazione in cui, tipicamente, il "principale" è meno informato dell'agente (che dovrebbe agire per suo conto, ma...).

Quindi si tratta di un problemino di traduzione in italiano, dovuto al fatto che il traduttore presumibilmente non è un esperto in materia.
Anche qui, errore/orrore piccolo piccolo. Gliel'ho segnalato, per ora non è ancora apparso il mio commento, ma immagino che prima o poi spunterà.


Ma rileggendo la pagina ho notato che c'è un piccolo trafiletto incolonnato a destra dell'articolo principale. Qui si annida un ulteriore errore/orrore, di altro genere: la solita citazione da wikipedia, senza dire che da wikipedia si cita... E ciò in violazione del copyright che prevede di citare la fonte.

Ah, wiki non è più GFDL, ma è passata a questa licenza:
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.it


PS:
Uhm, visto che al momento (sono le 10 e 14 del giorno dopo) il mio commento non è ancora apparso, gliene ho inviato un secondo:
Ri-segnalo, affinché venga per lo meno corretto sulla pagina, che la "teoria dell'agente principale"non esiste.

Ci sono invece i modelli (o, se proprio vogliamo, la teoria) "principal-agent". Essi descrivono, analizzano, situazioni in cui c'è *un* principale ed *un* agente. Si tratta di *due soggetti diversi*, e la difficoltà&interesse sta nel fatto che vi è divergenza di interessi, che si innesta su una situazione in cui, tipicamente, il "principale" è meno informato dell'agente (che dovrebbe agire per suo conto, ma...).

Di nuovo, cordiali saluti



PPS: a proposito di scopiazzare da wiki, dalla frase di wiki:
La nascita della moderna teoria dei giochi può essere fatta coincidere con l'uscita del libro "Theory of Games and Economic Behavior" di John von Neumann e Oskar Morgenstern nel 1944 anche se altri autori (quali Ernst Zermelo, Armand Borel e von Neumann stesso) avevano scritto, ante litteram, di Teoria dei Giochi.
è rimasto "pasted" un "avevano" che rende sgrammaticato il trafiletto :lol:


PPPS: è arrivata una reazione (la mail sembra inviata quasi subito dopo il mio secondo commento):
Egregio professore,
grazie per la sua segnalazione e per la spiegazione. ...omissis...
modificato la traduzione in: “la teoria del principale – agente …”.
...omissis...
swissinfo.ch


Anche se non ho ancora visto la pagina corretta, un segnale positivo.


PPPPS: pagina corretta.

Fioravante Patrone1
Avviso: basta un'occhiata per valutare l'attendibilità di questo blog:
http://www.benessere360.info/vitamina-c-a-chi-fa-paura/

I nuovi ritrovamenti in medicina vengono ostacolati da un’inopportuna domanda di fornire “prove” scientifiche. Sarebbe piu’ opportune prendere le decisioni in campo medico in base all’analisi dei costi e dei benefici, come ci insegna la “teoria dei giochi”.

Mah, la teoria dei giochi per fortuna non insegna che le decisioni si debbano prendere utilizzando l'analisi costi-benefici. Volevo discutere di questo, e dei difetti dell'analisi "costi-benefici", ma non mi pare il caso di spendere troppe parole su questo blog.

Semmai segnalo questo bel libro:
D. Bouyssou, T. Marchant, M. Pirlot, P. Perny, A. Tsoukiàs, and Ph. Vincke. Evaluation and decision models: a critical perspective. Kluwer Academic, Dordrecht, 2000.
Una recensione:
http://www.lamsade.dauphine.fr/~bouyssou/ReviewFSS.pdf

Due "citazioni":
- aprendo il sito appare un banner il quale dice:
La Malattia è un Conflitto tra Mente e Anima; i Fiori di Bach sono il giusto rimedio Naturale per ritrovare Equilibrio
- sempre sulla vitamina c, viene detto:
Questa nuova valutazione delle evidenze porta ad un nuovo modello dinamico che mostra come la Vitamina C agisce a conferma delle idee del Dr. Robert Cathcart. Grazie a questo nuovo modello la controversia sulla vitamina C e’ risolta.
Risolta! Evviva! Miracoli dei modelli dinamici...

Fioravante Patrone1
http://rlangone4.blogspot.com/2009/09/l ... rismo.html

Tre brevi "excerpt":

Verso la fine degli anni venti all’Università di Princeton, una città a pochi chilometri da New York, insegnavano Albert Einstein, Kurt Godel, Robert Oppenheimer e il discepolo di Hilbert, John von Neumann, l'inventore, tra l'altro, delle tecniche matematiche per il funzionamento dei computer.
anni venti???
primo viaggio di Godel negli USA: 1933
von Neumann ci arriva nel 1930
Oppenheimer addirittura nel 1947

E, poi, qui si fa confusione tra l'Università di Princeton e lo Institute for Advanced Study di Princeton, che fu fondato (oh, che strana data!) nel 1930. Proprio appena dopo la fine degli anni 20...


Nash si distaccò completamente dal teorema di von Neuman e avanzò l'ipotesi che i giochi cooperativi fossero formati da un numero N di persone che si accordavano per trovare un punto di equilibrio.
no comment


Nash effettuò le sue scoperte agli inizi degli anni 50, più di mezzo secolo fa, a Princeton; ma per scelta di chi finanziava il progetto di ricerca i risultati da lui ottenuti non vennero diffusi se non tra uno stretto numero di addetti ai lavori.
infatti apparvero su delle riviste della carboneria:
Proceedings of the National Academy of Sciences, U.S.A.
Econometrica
Annals of Mathematics

Fioravante Patrone1
Non è stato difficile, grazie a Google, scoprire una "fonte" di quanto espresso nel blog citato nel post precedente.
A dire il vero parlare di "fonte" è un po' eccessivo. Perché qui siamo molto più vicini al "cut&paste".

http://www.mkt.it/libro/04-36.htm

Vi si trova la sciocchezza su Princeton "anni venti" (anche se in foma meno cruda) e sull'equilibrio di Nash.
Chissà se si riescono a trovare altre "radici culturali ( :shock: )" :lol:


NB: non ho fatto una analisi approfondita, ma questo post si riferisce a un articolo apparso (secondo quanto detto sul sito) nel 2004, mentre quanto riferito nel post precedente è apparso nel settmbre 2009 in un blog. Per questo parlo di "radici culturali". Se invece di radici fossero invece frutti, basterebbe "invertire l'ordine dei fattori".

PS: aggiungo da questo sito una chicca carina:
Von Neuman nel 1928 con il teorema del minimax (un teorema che esclude il terzo per garantire il conflitto tra due giocatori, come avviene nel gioco degli scacchi), fu il primo a fornire una descrizione matematica completa di un gioco
che è ripresa "almost verbatim" nella pagina che avevo indicato prima:
Con il teorema del minimax (un teorema che esclude il terzo per garantire il conflitto tra due giocatori, come avviene nel gioco degli scacchi), Von Neuman fu il primo nel 1928 a fornire una descrizione matematica completa di un gioco.
Bello il "Von Neuman" ricopiato (altrove, in entrambe le pagine,s critto correttamente).

GIBI1
OT,
perché di TdG non so proprio nulla e difficilmente me ne occuperò in futuro.


"...a me risultava che Ken Binmore fosse uno dei tanti matematici "convertiti" all'economia."

Perché non fai lo stesso, difficilmente faranno un film su di te, ma vista la credulità della gente e il livello degli economisti attuali, famoso e popolare lo dinventeresti certamente.

Fioravante Patrone1
In:
http://www.businessonline.it/news/4932/ ... -2007.html
si legge:
Nobel per l'economia 2007 ai creatori della teoria dei giochi: Hurwicz,Maskin e Myerson.

Nel sito si legge:
Business online, la rivista per i manager, i professionisti, le aziende
Che bassa opinione hanno dei loro "utenti", visto quello che gli rifilano.


Il titolo di questo post è "Già visto..." perché:
https://www.matematicamente.it/forum/l-e ... tml#238996
mi domando se vi sia e dove sia la sorgente di questo errore pacchiano. O se sono indipendenti.

Su "businessonline" forse un indizio:
Gli economisti americani Leonid Hurwicz, Eric Maskin e Roger Myerson hanno vinto il Nobel per l'economia 2007 per aver gettato le basi della teoria dei giochi (mechanism design). Lo ha riferito oggi il comitato che assegna il premio.
Confusione fra TdG e mechanism design (la parte per il tutto, una sorte di sineddoche, insomma?).

Fioravante Patrone1
Come poteva mancare un contributo a questo thread, ispirato da questa ultima furbata che è "Win for Life"?

Da:
http://www.corriereweb.net/speciali/330 ... -zero.html
NB: il titolo dell'articolo è: Win for Life, gioco a somma zero

Insomma, adottando la teoria dei giochi, potremmo dire che Win for Life è un gioco a somma zero, ovvero un gioco dove nella maggior parte dei casi la Sisal (leggi lo Stato) vince a spese del giocatore.

Non penso sia il caso di aggiungere nulla a: :shock:
Al più, il consiglio di leggersi la definizione di cosa sia un gioco a somma zero...


PS: curiosa l'idea di "adottare" la TdG. Magari un'adozione a (grande) distanza sarebbe meglio.

Alexp1
:lol: :lol: :lol: ... ma questi giornalisti, possibile che non si documentino prima di scrivere sciocchezze???

Fioravante Patrone1
la cosa migliore sembra essere promuovere un dipendente a caso o alternativamente il migliore e il peggiore. Questo dal punto di vista della teoria dei giochi, dove un piccolo guadagno è migliore di un grande rischio

Questa frase l'ho trovata in varie pagine web:
http://www.focus.it/Community/cs/forums ... hread.aspx
http://www.galileonet.it/primo-piano/11 ... ere-a-caso
Mi piacerebbe trovarne la fonte...

"Dal punto di vista della teoria dei giochi"??? Boh, caso mai si tratta di teoria delle decisioni, di teoria delle preferenze, delle funzioni di utilità (in condizione di incertezza). Ma questo è niente. Ormai la TdG è tirata spesso in ballo a capocchia, visto che è trendy. I guai del successo :lol:

"un piccolo guadagno è migliore di un grande rischio"
Questa frase è vergognosa. Si confrontano due cose che non ha senso confrontare.
Ha senso dire: "un piccolo guadagno è meglio di un grande guadagno molto rischioso" o simili.
Ma la frase riportata non ha nessun senso.

NB: nel lavoro scientifico scritto dai tre autori menzionati nelle pagine web, non c'è alcuna traccia di questa affermazione aberrante. Che però è virgolettata e attribuita a loro, nelle due pagine web.

Fioravante Patrone1
Ci ritorno su...
https://www.matematicamente.it/forum/l-e ... tml#233381

Ho visto che ora sovrappongono alla loro pagina una finestra di "invito" ad iscriversi.
Quindi al momento non sono completamente leggibili le frasi carine tipo "molti teorici del gioco certamente godono nell'esercitarsi sui giochi".

Ma resta aperta la lettura di:
ESEMPIO DI TEORIA DEI GIOCHI
Che dice:
L'esempio più conosciuto della teoria dei giochi è probabilmente il Dilemma del Prigioniero: (e fin qui ci siamo)
Un gioco di cooperazione a somma zero :evil: :shock:

Fioravante Patrone1
Quanto è vero il titolo di questo thread:
L'errore/orrore si propaga, cresce, si radica in rete

Un po' di tempo fa avevo segnalato questa "perla":
https://www.matematicamente.it/forum/l-e ... tml#258761

L'articolo con questa orripilante chiosa sulla TdG, che riporto:
La Teoria dei Giochi dimostra matematicamente che tutto ciò che esiste ha una logica in natura, e quanto sia funzionale rispetto ad altre possibilità.
[size=75](ai partecipanti all'incontro di matematicamente.it di Genova magari questa mia insistenza ricorda i Vacchero...)[/size]
l'ho trovato (per caso), citato pure qui:
http://lanostramatematica.splinder.com/ ... ematica++6

Proprio roba da carnevale.
Aggiungo che la responsabile del sito non si limita a linkare il "contributo", ma ne riporta anche proprio la frase sopra citata. :shock:

Fioravante Patrone1
Per la precisione, la versione disponibile adesso:
http://en.wikipedia.org/w/index.php?tit ... =326371703

Un po' come nel caso di Zichichi. Difficile accatastare tante corbellerie in così poco spazio.

Economics and game theory
Von Neumann's first significant contribution to economics was the minimax theorem of 1928. This theorem establishes that in certain zero sum games with perfect information (i.e., in which players know at each time all moves that have taken place so far), there exists a strategy for each player which allows both players to minimize their maximum losses (hence the name minimax). When examining every possible strategy, a player must consider all the possible responses of the player's adversary and the maximum loss. The player then plays out the strategy which will result in the minimization of this maximum loss. Such a strategy, which minimizes the maximum loss, is called optimal for both players just in case their minimaxes are equal (in absolute value) and contrary (in sign). If the common value is zero, the game becomes pointless.


Comment for English readers (if any...): a very high value for the error density function.

Fioravante Patrone1
Tutti hanno visto e si sono commossi con il film "A beautiful mind" ma ancora in pochi, io e altre tre persone, hanno compreso la teoria dei giochi di Nash.(bold mio)

Vale la pena di commentare?
http://www.soldionline.it/blog/cardinal ... l/leverage

Fioravante Patrone1
Non si tratta, stavolta, di errori o orrori relativi alla TdG.
Ma mi stupisce un seminario:
http://newpolitik.files.wordpress.com/2 ... 112_n1.jpg
Su TdG e regolementazione (bene!), il quale impegna 6 ore complessive (in tre giorni distinti) e permette di ottenere 3 CFU.

Ad Ingengeria qui a GE, dove lavoro e insegno, mediamente 1 CFU (1 credito) equivale a 10 ore di lezione.
Insomma, pur stando larghi perché si tratta di un seminario, nella mia Facoltà varrebbe al massimo 1 CFU.

Fioravante Patrone1
http://it.answers.yahoo.com/question/in ... l2eAsf2Haa

Mi piace la chiosa finale:
non capisco quello che dici, ma ti do 10 pt..

Sinceramente, in tutta la mia vita, mai mi sarei aspettato che qualcuno pensasse che fossi in bramosa attesa di 10 p.ti da Yahoo! Answers.

Fioravante Patrone1
http://cistopensando.splinder.com/post/21828229

Ricopio qui, pari pari, quanto scritto là, tanto è breve:

Il corteggiamento e la teoria dei giochi

Il corteggiamento è un gioco che può avere due diverse finalità: ottenere qualcosa da qualcuno oppure stabilire (rendere evidente) una relazione. Nel primo caso si tratta di un gioco a somma zero. Un gioco a somma zero descrive una situazione in cui il guadagno o la perdita di un partecipante sono bilanciati dalla perdita o dal guadagno di un altro partecipante. Se dalla somma totale dei guadagni dei partecipanti si sottrae la somma totale delle perdite, si ottiene zero. Nel secondo caso abbiamo un gioco non a somma zero nel quale, in caso di successo, vincono entrambi i partecipanti oppure, se le cose vanno male, nessuno dei due. Nella nostra cultura, che postula una netta distinzione tra avere ed essere, tra soggettività ed oggettività, i giochi a somma zero rappresentano la regola di comportamento dominante, una delle molteplici espressioni dell’ego e dell’attaccamento alle nostre illusioni.


Prima di parlare di "regola di comportamento dominante", forse dovrebbe farsi qualche domanda su cosa sia un mercato e quali siano le caratteristiche fondamentali di un atto di scambio.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.