Informatica da autodidatta
è stato lanciato un argomento sulla possibilità o meno di studiare matematica da autodidatta....ora vi pongo la stessa domanda sull'informatica....da dove attingere il materiale?è indispensabile seguire dei corsi secondo voi?
Risposte
Per restare in topic, io penso che studiare da autodidatta abbia moltissimi vantaggi, tra cui l'originalita'.
(ovviamente ci sono anche i contro, che sono gia' stati detti negli altri post)
Non so come la pensiate, ma secondo me all'Universita' si tende molto di piu' a studiare "l'esame" piuttosto
che la materia. E questo non per poco interesse ma perche' ci sono molti corsi da dover passare in poco tempo.
E in ogni caso finita l'Universita' diventiamo tutti piu' o meno autodidatti
meglio imparare prima
(ovviamente ci sono anche i contro, che sono gia' stati detti negli altri post)
Non so come la pensiate, ma secondo me all'Universita' si tende molto di piu' a studiare "l'esame" piuttosto
che la materia. E questo non per poco interesse ma perche' ci sono molti corsi da dover passare in poco tempo.
E in ogni caso finita l'Universita' diventiamo tutti piu' o meno autodidatti


Io, pur iscritto formalmente all'università, ho sempre studiato da autodidatta e non ho mai avuto nessun problema. Ora se voglio studiare un qualunque cosa Y, vado sul sito di varie università (le migliori), leggo i vari programmi d'esame del corso Y, faccio l'intersezione (elastica) dei programmi, mi procuro un paio di buoni libri, e studio felicemente per conto mio. Poi mi procuro i testi degli esami e risolvo i problemi, verificando di aver fatto un buon lavoro. Funziona... Anche perché, se si cerca abbastanza, si possono trovare per ogni materia dei libri veramente eccellenti, che spiegano meglio probabilmente del professore medio che uno avrebbe all'università. L'unico limite, come ha detto a Cheguevilla, è il tempo. Odio il tempo!

come non darti ragione... quando esistono cose del genere...
http://ocw.mit.edu/OcwWeb/Mathematics/index.htm
http://ocw.mit.edu/OcwWeb/Electrical-En ... /index.htm
http://ocw.mit.edu/OcwWeb/Mathematics/index.htm
http://ocw.mit.edu/OcwWeb/Electrical-En ... /index.htm
@fields:Beato te che ci riesci.... 
Cmq grazie degli ultimi 2 link.. Sembrano veramente interessanti(d'altronde il MIT è il MIT:D ). Ho sbirciato un po' ma non ho capito a chi sono diretti quegli argomenti, cioè a quale livello di studenti sono rivolti.. GRazie

Cmq grazie degli ultimi 2 link.. Sembrano veramente interessanti(d'altronde il MIT è il MIT:D ). Ho sbirciato un po' ma non ho capito a chi sono diretti quegli argomenti, cioè a quale livello di studenti sono rivolti.. GRazie
Eh già, conoscevo anch'io i corsi on-line del MIT, ottimo link. Certo che se non esistesse internet, essere autodidatti sarebbe più complicato... Ora invece le informazioni sono disponibili a tutti.

dust,
undergraduate e' la nostra laurea triennale, graduate e' la magistrale. In realta' non ho mai capito se anche per loro funziona con il 3+2
o se un corso graduate dura di piu'... in ogni caso dovrebbero essere simili alla nostra organizzazione (dopo la riforma)
undergraduate e' la nostra laurea triennale, graduate e' la magistrale. In realta' non ho mai capito se anche per loro funziona con il 3+2
o se un corso graduate dura di piu'... in ogni caso dovrebbero essere simili alla nostra organizzazione (dopo la riforma)
Potreste cercare qualcosa anche qui, se mettono materiale in rete...
http://www.polytechnique.edu/page.php?MID=44
http://www.polytechnique.edu/page.php?MID=44
"vl4d":
dust,
undergraduate e' la nostra laurea triennale, graduate e' la magistrale. In realta' non ho mai capito se anche per loro funziona con il 3+2
o se un corso graduate dura di piu'... in ogni caso dovrebbero essere simili alla nostra organizzazione (dopo la riforma)
ok, grazie della spiegazione!
E' possibile, e lo consiglio anche a chi studia all'uni, seguire un pò la propria passione da autodidatti; ma con il seguire un corso, per me non c'è confronti. La roba che ho imparato finora all'università, non so quanto ci avrei messo a farla da autodidatta... e poi un corso ti fornisce metodi di studio, organizzazione, professori e compagni con cui confrontarti, e ti può aprire a branchie della tua disciplina delle quali sapevi poco o nulla... e ti può far appassionare a materie complementari: è il mio caso con l'analisi matematica.
Tutto dipende da quello che si è portati a fare e da quanto lo si è, in fin dei conti...
Tutto dipende da quello che si è portati a fare e da quanto lo si è, in fin dei conti...
Se hai davvero pazienza, testardaggine e ti interessa soprattutto la programmazione (perchè, come visto sopra, l'informatico non è solo un programmatore) puoi provare a cimentarti con "The Art of Computer Programming", del grande Donald Knuth. Ti avviso, sono (per ora) 5 volumi da circa 600 pagine l'uno, e con una spiccata tendenza alla matematica.
Una cosa molto importante per imparare da autodidatta, secondo me, è fare molti più esercizi su quell'argomento che si auto-impara che se ce lo stessero insegnando. Infatti, nei libri di Knuth l'interesse per gli esercizi è notevole: all'inizio trovi un algoritmo su come leggere e fare pratica sull'opera!!!
Una cosa molto importante per imparare da autodidatta, secondo me, è fare molti più esercizi su quell'argomento che si auto-impara che se ce lo stessero insegnando. Infatti, nei libri di Knuth l'interesse per gli esercizi è notevole: all'inizio trovi un algoritmo su come leggere e fare pratica sull'opera!!!
"elgiovo":
Se hai davvero pazienza, testardaggine e ti interessa soprattutto la programmazione (perchè, come visto sopra, l'informatico non è solo un programmatore) puoi provare a cimentarti con "The Art of Computer Programming", del grande Donald Knuth. Ti avviso, sono (per ora) 5 volumi da circa 600 pagine l'uno, e con una spiccata tendenza alla matematica.
Una cosa molto importante per imparare da autodidatta, secondo me, è fare molti più esercizi su quell'argomento che si auto-impara che se ce lo stessero insegnando. Infatti, nei libri di Knuth l'interesse per gli esercizi è notevole: all'inizio trovi un algoritmo su come leggere e fare pratica sull'opera!!!
è in inglese?sai....imparare una materia nuova,da autodidattta,in inglese...non è il massimo!
Si, è in inglese. Io personalmente leggo in inglese come leggo in italiano, anche perchè con tutti i libri di matematica che ho scorpacciato il gergo l'ho imparato alla grande.
Anzi, direi che in pratica tutti i libri interessanti di matematica - fisica - informatica sono in inglese
Io studio Informatica (alla facoltà di MM FF NN) e non ho mai fraquentato... Sono fuori corso di 2 anni e mi mancano 3 esami. Diciamo che poteva andare meglio però penso che studiare da soli ha i suoi vantaggi:
- una volta che impari da solo una cosa ti rimane in testa.
Almeno per me è così: se ci arrivo solo e/o con qualche consiglio (ad esempio un FORUM, un collega dell'università...)
difficilmente dimentico la materia col passare del tempo
- ti abitui nell'arte dell'arrangiarsi... Quando lavori non sempre puoi chiedere al "prof di turno"
- più soddisfazione quando capisci un concetto
- più comodità perché stai a casa (per me si, visto che sono a 60 km dalla facoltà...)
Quindi consiglio di frequentare se si ha la possibilità e, al contrario, di non arrendersi quando si decide di far da soli.
Per "soli" intendo: un buon libro + internet + forum.
Tornando al discorso "dell'informatico smanettatore"... Si, quando si programma, bisogna provare e riprovare... Però c'é anche da tenere presente che nel mio piano di studi più di un terzo degli esami sono di matematica. Poi molti prof universitari che oggi insegnano materie informatiche sono laureati in fisica o matematica o ingegneria elettronica...
- una volta che impari da solo una cosa ti rimane in testa.
Almeno per me è così: se ci arrivo solo e/o con qualche consiglio (ad esempio un FORUM, un collega dell'università...)
difficilmente dimentico la materia col passare del tempo
- ti abitui nell'arte dell'arrangiarsi... Quando lavori non sempre puoi chiedere al "prof di turno"
- più soddisfazione quando capisci un concetto
- più comodità perché stai a casa (per me si, visto che sono a 60 km dalla facoltà...)
Quindi consiglio di frequentare se si ha la possibilità e, al contrario, di non arrendersi quando si decide di far da soli.
Per "soli" intendo: un buon libro + internet + forum.
Tornando al discorso "dell'informatico smanettatore"... Si, quando si programma, bisogna provare e riprovare... Però c'é anche da tenere presente che nel mio piano di studi più di un terzo degli esami sono di matematica. Poi molti prof universitari che oggi insegnano materie informatiche sono laureati in fisica o matematica o ingegneria elettronica...
Ciao Giova,
io faccio la stessa cosa che fai tu, e vorrei dire invece che uno dovrebbe cercare ad ogni costo di frequentare. Non sono d'accordo sui punti che hai esposto.
Una volta che l'hai capita bene ti rimane in testa, e con un professore al 90% dei casi capisci più velocemente. Non vedo la differenza tra i consigli di un prof e quelli di un forum, salvo il fatto che i primi sono più precisi mentre i secondi a volte possono non essere chiari o pertinenti.
Quando lavori devi per forza imparare da qualcuno che già sa, come in tutte le cose. Sennò i professori a che servono?
?
Questo lo posso anche capire, le altre ragioni no.
E poi l'hai detto tu di essere due anni fuori corso, non avendo seguito. Penso, e l'ho sperimentato sulla mia pelle, che tra il seguire e lo stare a casa ci sia un abisso, difficilmente colmabile se non, appunto, finendo fuori corso come è capitato a noi. Se tornassi indietro non mi perderei una lezione.
io faccio la stessa cosa che fai tu, e vorrei dire invece che uno dovrebbe cercare ad ogni costo di frequentare. Non sono d'accordo sui punti che hai esposto.
- una volta che impari da solo una cosa ti rimane in testa.
Una volta che l'hai capita bene ti rimane in testa, e con un professore al 90% dei casi capisci più velocemente. Non vedo la differenza tra i consigli di un prof e quelli di un forum, salvo il fatto che i primi sono più precisi mentre i secondi a volte possono non essere chiari o pertinenti.
- ti abitui nell'arte dell'arrangiarsi... Quando lavori non sempre puoi chiedere al "prof di turno"
Quando lavori devi per forza imparare da qualcuno che già sa, come in tutte le cose. Sennò i professori a che servono?
- più soddisfazione quando capisci un concetto
?
- più comodità perché stai a casa (per me si, visto che sono a 60 km dalla facoltà...)
Questo lo posso anche capire, le altre ragioni no.
E poi l'hai detto tu di essere due anni fuori corso, non avendo seguito. Penso, e l'ho sperimentato sulla mia pelle, che tra il seguire e lo stare a casa ci sia un abisso, difficilmente colmabile se non, appunto, finendo fuori corso come è capitato a noi. Se tornassi indietro non mi perderei una lezione.
Effettivamente, la frequenza per certe materie è davvero importante.
Mi sono laureato in economia frequentando meno di un terzo delle materie.
Nelle materie che non ho frequentato ho ottenuto comunque voti elevati, ma solo perchè erano materie in cui il valore aggiunto dato dall'insegnante era scarso.
Non serve un luminare per spiegare il diritto della navigazione o il diritto tributario.
In altre, la frequenza è stata decisamente importante: economia politica, economia dei trasporti, matematiche varie.
In buona parte, l'importanza di seguire una materia è data dalla capacità dell'insegnante.
Quando sono approdato a informatica, tutto bene fintanto che ho potuto seguire i corsi.
Da quando ho cominciato a lavorare, metti per le 10 ore in meno nella giornata, metti perchè le cose le dovevo studiare interamente da solo, sono stato costretto ad abbandonare, nonostante mi piacesse molto quello che studiavo.
Inoltre, e la cosa non va sottovalutata, un insegnante a lezione è in grado di focalizzare l'attenzione sugli aspetti più importanti; non sempre, studiando da soli, si ha la capacità di comprendere immediatamente quali siano le cose principali da assorbire in n pagine di libro.
Mi sono laureato in economia frequentando meno di un terzo delle materie.
Nelle materie che non ho frequentato ho ottenuto comunque voti elevati, ma solo perchè erano materie in cui il valore aggiunto dato dall'insegnante era scarso.
Non serve un luminare per spiegare il diritto della navigazione o il diritto tributario.
In altre, la frequenza è stata decisamente importante: economia politica, economia dei trasporti, matematiche varie.
In buona parte, l'importanza di seguire una materia è data dalla capacità dell'insegnante.
Quando sono approdato a informatica, tutto bene fintanto che ho potuto seguire i corsi.
Da quando ho cominciato a lavorare, metti per le 10 ore in meno nella giornata, metti perchè le cose le dovevo studiare interamente da solo, sono stato costretto ad abbandonare, nonostante mi piacesse molto quello che studiavo.
Inoltre, e la cosa non va sottovalutata, un insegnante a lezione è in grado di focalizzare l'attenzione sugli aspetti più importanti; non sempre, studiando da soli, si ha la capacità di comprendere immediatamente quali siano le cose principali da assorbire in n pagine di libro.
Io consiglio di frequentare ma cerco di trovare anche gli aspetti positivi nello studio da autodidatta.
Il problema è che non tutti possono frequentare...
Per me quelli sono i, seppur pochi, vantaggi che si possono avere...
Dico di non arrendersi perché ce la si può fare.
I due anni fuori corso non li vedo così negativi perché comunque rimane una laurea difficile e, una volta laureati, si trova subito lavoro a differenza di molte altre lauree dove sei costretto a fare anni di praticantato...
La mia domanda a ENEA84 è questa: cosa intendi per studiare informatica? Ti sei iscritto alla facoltà e non puoi frequentare o vuoi imparare a programmare? C'é una grossa differenza...
Il problema è che non tutti possono frequentare...
Per me quelli sono i, seppur pochi, vantaggi che si possono avere...
Dico di non arrendersi perché ce la si può fare.
I due anni fuori corso non li vedo così negativi perché comunque rimane una laurea difficile e, una volta laureati, si trova subito lavoro a differenza di molte altre lauree dove sei costretto a fare anni di praticantato...
La mia domanda a ENEA84 è questa: cosa intendi per studiare informatica? Ti sei iscritto alla facoltà e non puoi frequentare o vuoi imparare a programmare? C'é una grossa differenza...
"Giova411":
Io consiglio di frequentare ma cerco di trovare anche gli aspetti positivi nello studio da autodidatta.
Il problema è che non tutti possono frequentare...
Per me quelli sono i, seppur pochi, vantaggi che si possono avere...
Dico di non arrendersi perché ce la si può fare.
I due anni fuori corso non li vedo così negativi perché comunque rimane una laurea difficile e, una volta laureati, si trova subito lavoro a differenza di molte altre lauree dove sei costretto a fare anni di praticantato...
La mia domanda a ENEA84 è questa: cosa intendi per studiare informatica? Ti sei iscritto alla facoltà e non puoi frequentare o vuoi imparare a programmare? C'é una grossa differenza...
Non posso frequentare la stragrande maggioranza delle volte
Scusa ENEA, ma sei iscritto a qualche università?
"tecnos":
Scusa ENEA, ma sei iscritto a qualche università?
Si.
Ingegneria telematica