Dubbio sui campi

giuseppe87x


Si supponga che:
un pianeta di massa $m$ si stia muovendo di moto rettilineo uniforme a velocità $v$; un ossorvatore A si sta muovendo alla stessa velocità $v$ lungo la stessa direzione del pianeta; un osservatore B in stato di quiete relativa rispetto al pianeta e all'altro osservatore effettua delle misure. Entrambi gli osservatori A e B misurano il campo gravitazionale del pianeta.
Domanda:
i due valori misurati sono uguali?

Risposte
mircoFN1
Ma, si tratta di un dubbio relativistico?

TomSawyer1
Secondo me intende quello.

giuseppe87x
"mirco59":
Ma, si tratta di un dubbio relativistico?


Si anche, comunque che succede al campo gravitazionale all'aumentare della velocità?

GIOVANNI IL CHIMICO
Ci sono tre casi: a)caso classico: non cambia nulla, F=m*a è un invariante rispetto alle trasformazioni galileiane. Quindi l'intensità di F dipende solo dalla distanza tra i corpi.
b) Caso della Relatività ristretta. Si può scrivere un quadrivettore forza, che come tutti i quadrivettori relativistici si trasforma secondo le trasformazioni di Lorentz, ma questa cosa non ha senso, perchè la presenza di masse incurva lo spazio tempo, e quindi si esce dal caso della relatività ristretta.
c) Relatività generale. Le masse incurvano lo spazio tempo ( o meglio lo spazio degli eventi (t,x,y,z) non è una varietà euclidea) la grandezza invariante è il ds^2, che si costruisce con il tensore metrico della varietà.
Le masse seguono quei cammini su questa varietà che minimizzano almeno localmente la lunghezza del cammino, quindi si muovono lungo le geodetiche.
Quindi la espressione del moto costruita in funzione dell'elemento invariante ds^2 dovrebbe essere sempre la stessa qualunque sia la velocità del sistema di riferimento, ma qui ammetto che bisognerebbe chiedere ad un esperto.

giuseppe87x
Quindi esiste una probabilità, seppure infinitesimale, che i due valori misurati siano diversi?

GIOVANNI IL CHIMICO
non penso...però bisogna chiedere ad un esperto di R.G.

wedge
il problema è: la gravità si propaga istantaneamente o a velocità finita? mi sembra che questo problema non sia ancora stato risolto sperimentalmente, anche se per quanto ne so le equazioni di Einstein prevedono che le onde gravitazionali (che ancora non sono state "avvistate") abbiano una velocità finita, ossia c. qualche anno fa due scienziati (del Missouri mi sembra) dissero di aver verificato (con un esperimento sofisticatissimo, tipo occultazione gioviana di una pulsar lontana) che la velocità della gravità è pari a quella della luce, ma i loro dati furono contestati dal resto della comunità scientifica. il problema è aperto :D
comunque la risposta a Giuseppe è che se assumiamo vera la RG i due osservatori misurano due campi differenti. in che misura, non lo so :D non credo si possa considerare un "effetto Doppler" sulle onde gravitazionali :-D

Camillo
Premetto che non ho conoscenze serie sulle teorie della relatività ristretta e men che meno su quella generale elaborate da Einstein.
Prendo spunto dalla frase di wedge sulle onde gravitazionali che dice non essere ancora state " avvistate " .
Mi chiedo e vi chiedo :
Si possono ormai considerare acquisite le teorie della relatività ristretta e generale formulate da Einstein oppure esistono ancora dei dubbi sulla loro correttezza ?
I riscontri sperimentali sulla validità delle teorie sono, mi sembra, pochi e frutto di misure così sofisticate e affette da errori di entità paragonabile a quello che si vuole misurare, che resto perplesso, nella mia ignoranza della materia.
Chi vuol far luce ?

GIOVANNI IL CHIMICO
I satelliti GPS devono continuamente apportare correzioni ai dati che trasmettono per tenere conto degli effetti relativistici, la R.R. è una teoria consolidata, la R.G. è in buona parte verificabile ( correzioni relativistiche alle effemeridi di alcuni pianeti, gravitational Lensing) la parte ancor "dubbia" è la eventuale esistenza e propagazione delle Onde gravitazionali.
Ricordo che lessi che einstein era convinto di aver trovato una dimostrazione della non esistenza delle onde gravitazionali, poi la prova si rivelò essere falsa.

son Goku1
"giuseppe87x":
Si supponga che:
un pianeta di massa $m$ si stia muovendo di moto rettilineo uniforme a velocità $v$; un ossorvatore A si sta muovendo alla stessa velocità $v$ lungo la stessa direzione del pianeta; un osservatore B in stato di quiete relativa rispetto al pianeta e all'altro osservatore effettua delle misure. Entrambi gli osservatori A e B misurano il campo gravitazionale del pianeta.
Domanda:
i due valori misurati sono uguali?


se nn sbaglio secondo la relatività generale il campo gravitazionale è funzione solo di (x,y,z,t) e non di v come diceva Giovanni, quindi il campo gravitazionale misurata è la stessa, è il campo gravitazionale che incurva lo spazio-tempo, l'osservatore in moto però incrementerà la sua massa perchè possiede en. cinetica e $E=mc^2$, quindi poichè ha più massa risente di più attrazione gravitazionale. :D

giuseppe87x
Bene, allora adesso sostituiamo il pianeta con una carica $q$. Che succede ora?

son Goku1
si crea un campo elettromagnetico

giuseppe87x
Certo. Ma il valore del campo elettrico misurato dai due osservatori è uguale?

GIOVANNI IL CHIMICO
De l'hopital, forse non ci siamo capiti, ma anche io dicevo che il campo gravitazionale è funzione della posizione (x,y,z) e non di v.

wedge
"camillo":

Si possono ormai considerare acquisite le teorie della relatività ristretta e generale formulate da Einstein oppure esistono ancora dei dubbi sulla loro correttezza ?


la RG ha avuto molte prove "storiche", dalla precessione di Mercurio alla famosa eclissi del 1919 quando si vide la luce di una stella in una posizione alterata in accordo con la deformazione dello S-T indotta dalla massa solare.
problemi enormi rimangono comunque, penso alla materia oscura che non abbiamo idea di cosa sia ma diciamo che esiste per spiegare la velocità di rotazione delle galassie a spirale. in quache modo si è preferito "salvare Einstein" andando alla ricerca di questa materia esotica piuttosto che immaginare una diversa azione della gravità su larghissima scala. ma ovviamente non tutti sono d'accordo, ogni tanto su Le Scienze, Nature, et similia si leggono teorie secondo cui la gravità agisce in maniera inversamente proporzionale al quadrato del raggio solo su scala "locale" e non su scala cosmica. chi vivrà vedrà!


I riscontri sperimentali sulla validità delle teorie sono, mi sembra, pochi e frutto di misure così sofisticate e affette da errori di entità paragonabile a quello che si vuole misurare, che resto perplesso, nella mia ignoranza della materia.


questo è un enorme problema della Fisica moderna, specie di quella particellare! i tempi in cui Fermi scopriva i neutroni lenti nella fontana di fronte al suo istituto sembrano lontanissimi. c'è moltissima "ricerca" che potremmo definire "settore indotto" al pari dell'indotto industriale, e consiste nella diminuzione dei fattori di disturbo agli esperimenti. si pensi che per la costruzione LHC si sono valutate le variazioni di temperatura del Lago Lemano!
per quel poco che ne so tutti gli esperimenti di estrema precisione vengono effettuati in situazione di criogenia.

giuseppe87x
E il campo elettrico? E' funzione di v?

giuseppe87x
Nessuno sa rispondere? :(

son Goku1
"GIOVANNI IL CHIMICO":
De l'hopital, forse non ci siamo capiti, ma anche io dicevo che il campo gravitazionale è funzione della posizione (x,y,z) e non di v.


si, infatti ho detto "come diceva Giovanni", forse ho espresso male.

xgiuseppe87x: sappi che l'onda elettromagnetica si propaga nel vuoto in tutte le direzioni allo stesso modo con la velocità della luce sempre a velocità di circa 300000km/s in tutti i sistemi di riferimento quindi anche qui il discorso è analogo al precedente.

giuseppe87x
Perfetto e io qui volevo arrivare.
E allora come si spiega che ho trovato un'equazione che lega il campo elettrico generato da una carica al valore della velocità e dell'accelerazione della carica stessa???

son Goku1
e che relazione è? scrivila!

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