Cos'è il lavoro?
Ciao a tutti,
mi trovo in una situazione grottesca: dai testi di Fisica si sa che il lavoro di una forza \( \mathbf{F} \) costante applicata in \( P \) è definito come
\[ L = \mathbf{F} \cdot \Delta \mathbf{r} \]
dove \( \Delta \mathbf{r} \) è il vettore spostamento di \( P \).
Ma cos'è il lavoro? Cosa rappresenta fisicamente?
Non si può dire che il lavoro è energia, perché l'energia è definita come una "misura della capacità di compiere lavoro".
Chi è che mi sa dare una definizione intuitiva di lavoro compiuto da una forza?
mi trovo in una situazione grottesca: dai testi di Fisica si sa che il lavoro di una forza \( \mathbf{F} \) costante applicata in \( P \) è definito come
\[ L = \mathbf{F} \cdot \Delta \mathbf{r} \]
dove \( \Delta \mathbf{r} \) è il vettore spostamento di \( P \).
Ma cos'è il lavoro? Cosa rappresenta fisicamente?
Non si può dire che il lavoro è energia, perché l'energia è definita come una "misura della capacità di compiere lavoro".
Chi è che mi sa dare una definizione intuitiva di lavoro compiuto da una forza?
Risposte
Sì, mi sono espresso male quando ho "definito" la massa.
Credo che possa essere utile, ai fini di questo thread, se venisse costruito un elenco con le definizioni di alcune grandezze fisiche (per gli scopi di questo elenco è più che sufficiente rimanere nella Meccanica classica).
Inizio io:
(1) Velocità
Sono perplesso.
(2) Massa
Grandezza fisica che indica quanta inerzia un corpo mostra nel reagire a cause che vanno a modificare la sua velocità (con inerzia intendo la tendenza di un corpo a mantenere il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme).
(3) Forza
Grandezza fisica che descrive le cause di variazione di velocità di un corpo.
(4) Momento di una forza
(a) Grandezza fisica che descrive la capacità di un corpo di ruotare.
(b) Grandezza fisica che descrive le cause di variazione di velocità angolare di un corpo.
(5) Lavoro
Qualcuno?
(6) Energia
Grandezza fisica che indica la capacità delle forze agenti su un corpo di compiere lavoro.
(7) Quantità di moto
Lascio a chi vuol contribuire.
(8) Momento angolare
Lascio a chi vuol contribuire.
Ovviamente sono ben accette definizioni alternative alle mie, che spesso sono solo delle bozze.
Credo che possa essere utile, ai fini di questo thread, se venisse costruito un elenco con le definizioni di alcune grandezze fisiche (per gli scopi di questo elenco è più che sufficiente rimanere nella Meccanica classica).
Inizio io:
(1) Velocità
Sono perplesso.
(2) Massa
Grandezza fisica che indica quanta inerzia un corpo mostra nel reagire a cause che vanno a modificare la sua velocità (con inerzia intendo la tendenza di un corpo a mantenere il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme).
(3) Forza
Grandezza fisica che descrive le cause di variazione di velocità di un corpo.
(4) Momento di una forza
(a) Grandezza fisica che descrive la capacità di un corpo di ruotare.
(b) Grandezza fisica che descrive le cause di variazione di velocità angolare di un corpo.
(5) Lavoro
Qualcuno?
(6) Energia
Grandezza fisica che indica la capacità delle forze agenti su un corpo di compiere lavoro.
(7) Quantità di moto
Lascio a chi vuol contribuire.
(8) Momento angolare
Lascio a chi vuol contribuire.
Ovviamente sono ben accette definizioni alternative alle mie, che spesso sono solo delle bozze.
"Riccardo Desimini":
(1) Velocità
Sono perplesso.
"the time rate of change of the position" (in italiano non mi viene bene, sorry ... "il tasso di cambiamento nel tempo della posizione di un corpo" ), cioè la rapidità di cambiamento di posizione in un dato sistema di riferimento.
Cordialmente, Alex
Quando voi dite che il momento di una forza è quella grandezza fisica che descrive la capacità di un corpo di ruotare (ammesso che ciò sia corretto), questa più che una definizione mi sembra una DESCRIZIONE INTUITIVA. Il momento della forza è definito come $vec OP xx vec f$, e quindi è un elemento di $RR^N$. Stessa cosa per le grandezze lavoro, energia, momento angolare, quantità di moto, impulso, potenza ecc...Anche la velocità è definita come $(d/dt) vec r(t)$, e quindi è una funzione. Nell'elenco che avete fatto tutte le grandezze tranne la 2 e la 3 sono definite in modo preciso dai libri di fisica per mezzo di formule matematiche. Quella è la loro definizione, nient'altro. Per quanto riguarda la massa bisognerebbe distinguere tra "massa inerziale" e "massa gravitazionale". La massa inerziale è un coefficiente di proporzionalità ed è quindi un NUMERO. La massa g. non è un numero ma una proprietà di un corpo e per mezzo della bilancia LE SI ASSEGNA UN NUMERO, CIOE' LA SI MISURA.
Ad esser pignoli, \( \overrightarrow{OP} \times \mathbf{F} \) è un elemento di \( \mathbb{R}^3 \).
@lisdap
Ma la velocità, la massa, ecc, esistono anche se NON le misuri e addirittura anche se NON le definisci.
La massa di un corpo, che tu sia capace di misurarla o no, è una caratteristica che esiste ed è quella cosa che si "oppone" allo spostamento di un corpo. E non ho parlato di numeri!
Il peso specifico è quella cosa che permette ad un corpo di galleggiare ed un altro no. E non ho parlato di numeri.
La velocità è quella cosa che permette a Bolt di vincere le Olimpiadi ... e sempre senza tirare in ballo i numeri. I numeri mi servono per dire che Bolt è il più veloce al mondo nei 100 metri, ma è un altro discorso, un altro aspetto.
Cordialmente, Alex
Ma la velocità, la massa, ecc, esistono anche se NON le misuri e addirittura anche se NON le definisci.
La massa di un corpo, che tu sia capace di misurarla o no, è una caratteristica che esiste ed è quella cosa che si "oppone" allo spostamento di un corpo. E non ho parlato di numeri!
Il peso specifico è quella cosa che permette ad un corpo di galleggiare ed un altro no. E non ho parlato di numeri.
La velocità è quella cosa che permette a Bolt di vincere le Olimpiadi ... e sempre senza tirare in ballo i numeri. I numeri mi servono per dire che Bolt è il più veloce al mondo nei 100 metri, ma è un altro discorso, un altro aspetto.
Cordialmente, Alex
Lisdap, sei sicuro di avere ben chiara la differenza tra "massa inerziale" e " massa gravitazionale" ?
E se un corpo è in un punto dello spazio dove il campo gravitazionale è così debole da poterlo considerare nullo?
Guardati questa discussione sui concetti di massa inerziale e massa gravitazionale :
viewtopic.php?f=19&t=95347&hilit=massa+inerziale+e+gravitazionale
E se un corpo è in un punto dello spazio dove il campo gravitazionale è così debole da poterlo considerare nullo?
Guardati questa discussione sui concetti di massa inerziale e massa gravitazionale :
viewtopic.php?f=19&t=95347&hilit=massa+inerziale+e+gravitazionale
Aspettate un attimo, andiamo con calma, direi che il mio intervento è stato alquanto frainteso o per lo meno generalizzato. Io non ho MAI voluto dire che esistono solo i modelli matematici per descrivere i fenomeni fisici e che i fenomeni stessi siano indefinibili senza la matematica. Io sostengo che mentre molti concetti fisici siano perfettamente intuibili (i.e. comprensibili immediatamente, che etimologicamente significa senza mediazione, senza un medium) e siano di immediato riscontro (lo sperimentare un fenomeno permette di intuirlo; es. "stiamo andando troppo velocemente", "non ce la faccio ad alzarlo, è troppo pesante"), il concetto di energia non può prescindere dalla sua definizione matematica per essere compreso, non lo si può definire per via puramente empirica né l'esperienza con fenomeni energetici permette di intuire cosa sia l'energia se non in modo estremamente nebuloso, non è di comprensione immediata, il medium per comprenderlo (quindi è la dimensione umana il "problema", non sto sollevando una questione ontologica, ma gnoseologica) è la matematica. Dell'ontologia mi rifiuto di parlarne.
Esistono modelli matematici per descrivere le grandezze fisiche, e sono l'unico modo per ottenere qualcosa di veramente predittivo, ma le grandezze fisiche sono quasi sempre descrivibili anche empiricamente, come dicevo prima; chiaramente così la predittività si perde.
Tornando al problema energia-natura, per me è più semplice vedere come naturale la conservazione dell'energia e vedere l'energia definita matematicamente come un concetto astratto che serve per descrivere quello che nel concreto si conserva, ma non è nient'altro che un punto di vista. Fatto sta che i fenomeni in cui si conserva l'energia si sperimentano, così come la velocità o il peso, solo che mentre queste ultime è relativamente facile capire cosa siano, l'energia è un concetto troppo sfuggente per essere compreso senza un modello (è questo ciò che intendo con "l'energia è un concetto puramente matematico", il suo avere intersezione nulla con l'intuito), ciò non toglie che la conservazione dell'energia a livello fenomenico avvenga eccome, e se avessimo un modello peggiore continuerebbe ad avvenire e noi saremmo totalmente nel pallone perché non lo capiremmo.
Mi permetto di dire qualcosa anche sulla questione che si è sollevata sulle grandezze. Per le grandezze fondamentali esistono definizioni operative (per riprodurre un'unità di misura) ed i numeri nelle misurazioni si utilizzano per esprimere il rapporto tra una grandezza da misurarsi e la grandezza campione. Unità diverse per la stessa quantità devono a loro volta essere confrontabili, per garantire l'omogeneità. La definizione astratta di grandezza è la classe di equivalenza delle unità di misura confrontabili, così $[L] = { (1 \cdot ) m, cm, yd, ...}$ ecc. (il punto più delicato è che l'omogeneità è una cosa empirica). Ma i numeri finché non è fissata un'unità sono completamente arbitrari (vi ricordo che c'è gente che misura le temperature in gradi Fahrenheit
), quindi non possono essere così significativi da identificarli con la stessa grandezza. La grandezza fisica si definisce empiricamente partendo dal concetto di "misurabile", ergo a maggior ragione non può essere la misura stessa.
"Riccardo Desimini":
Mi sono fatto l'idea (attraverso riflessioni nate dai vostri interventi) che in realtà le grandezze fisiche non sono altro che modelli matematici, che sono utilizzati proficuamente per predire i risultati degli esperimenti.
Esistono modelli matematici per descrivere le grandezze fisiche, e sono l'unico modo per ottenere qualcosa di veramente predittivo, ma le grandezze fisiche sono quasi sempre descrivibili anche empiricamente, come dicevo prima; chiaramente così la predittività si perde.
Tornando al problema energia-natura, per me è più semplice vedere come naturale la conservazione dell'energia e vedere l'energia definita matematicamente come un concetto astratto che serve per descrivere quello che nel concreto si conserva, ma non è nient'altro che un punto di vista. Fatto sta che i fenomeni in cui si conserva l'energia si sperimentano, così come la velocità o il peso, solo che mentre queste ultime è relativamente facile capire cosa siano, l'energia è un concetto troppo sfuggente per essere compreso senza un modello (è questo ciò che intendo con "l'energia è un concetto puramente matematico", il suo avere intersezione nulla con l'intuito), ciò non toglie che la conservazione dell'energia a livello fenomenico avvenga eccome, e se avessimo un modello peggiore continuerebbe ad avvenire e noi saremmo totalmente nel pallone perché non lo capiremmo.
Mi permetto di dire qualcosa anche sulla questione che si è sollevata sulle grandezze. Per le grandezze fondamentali esistono definizioni operative (per riprodurre un'unità di misura) ed i numeri nelle misurazioni si utilizzano per esprimere il rapporto tra una grandezza da misurarsi e la grandezza campione. Unità diverse per la stessa quantità devono a loro volta essere confrontabili, per garantire l'omogeneità. La definizione astratta di grandezza è la classe di equivalenza delle unità di misura confrontabili, così $[L] = { (1 \cdot ) m, cm, yd, ...}$ ecc. (il punto più delicato è che l'omogeneità è una cosa empirica). Ma i numeri finché non è fissata un'unità sono completamente arbitrari (vi ricordo che c'è gente che misura le temperature in gradi Fahrenheit

"Epimenide93":
... molti concetti fisici siano perfettamente intuibili ... e siano di immediato riscontro (lo sperimentare un fenomeno permette di intuirlo; es. "stiamo andando troppo velocemente", "non ce la faccio ad alzarlo, è troppo pesante"), il concetto di energia non può prescindere dalla sua definizione matematica per essere compreso, non lo si può definire per via puramente empirica né l'esperienza con fenomeni energetici permette di intuire cosa sia l'energia se non in modo estremamente nebuloso, non è di comprensione immediata,
IMHO, anche il concetto di energia è intuitivo allo stesso modo di quelle da te citati ("è da ieri sera che non mangio", "al primo distributore ci fermiamo, se no devi scendere a spingere"); tutti capiamo benissimo se siamo in grado o no di compiere un lavoro e affermiamo proprio "sono stanco, sono senza energia, ho finito la benzina, devo mangiare qualcosa altrimenti crollo, ecc.
Cordialmente, Alex
"Epimenide93":
………. Ma i numeri finché non è fissata un'unità sono completamente arbitrari (vi ricordo che c'è gente che misura le temperature in gradi Fahrenheit), quindi non possono essere così significativi da identificarli con la stessa grandezza. La grandezza fisica si definisce empiricamente partendo dal concetto di "misurabile", ergo a maggior ragione non può essere la misura stessa.
LE grandezze fisiche si definiscono (ma per me "empiricamente" è un po' fuor di luogo) perché dobbiamo fare della Fisica: certe grandezze fisiche son nate, e sono state definite, semplicemente dalla osservazione di fenomeni naturali.
La Matematica è, in Fisica, uno strumento operativo, non è fine a se stessa. Ciò non toglie che a volte sia la Fisica a dire qualcosa alla Matematica.
La misurabilità delle grandezze fisiche è un'altra questione, legata alla necessità di capirsi e di fare dei conti.
Chiaramente, una cosa è la grandezza in sè, un'altra è la sua misura.
E molti fanno pure confusione tra "grandezze fisiche adimensionali" e "numeri puri" .
Un numero di Reynolds ad esempio è una grandezza fisica adimensionale , un numero di Mach anche.
Ha senso matematico sommare $2000 + 1.2 = 2001.2 $ , numeri puri.
MA non ha alcun senso fisico sommare un numero di Reynolds con un numero di Mach .
"navigatore":
Chiaramente, una cosa è la grandezza in sè, un'altra è la sua misura.
Chiaramente, Lisdap non la pensa come te ...

Ancora più chiaramente, spero che lisdap si sia fidanzato!



Ad axpgn e navigatore,
potreste rispondere a questa domanda? $3 Kg$ sono una massa?
Grazie.
@ navigatore: si, con i libri di matematica e fisica!
Sia $Delta V$ una porzione di volume e sia $Delta m$ la massa contenuta in $Delta V$. Si chiama densità media, $(Delta m)/(Delta V)$. Ora supponiamo che qualcuno mi chieda che cos'è la densità media. Io gli rispondo che è $(Delta m)/(Delta V)$, quindi un numero. Questo non lo dico io ma lo dice la definizione. Perché voi non siete d'accordo?
potreste rispondere a questa domanda? $3 Kg$ sono una massa?
Grazie.
@ navigatore: si, con i libri di matematica e fisica!
Sia $Delta V$ una porzione di volume e sia $Delta m$ la massa contenuta in $Delta V$. Si chiama densità media, $(Delta m)/(Delta V)$. Ora supponiamo che qualcuno mi chieda che cos'è la densità media. Io gli rispondo che è $(Delta m)/(Delta V)$, quindi un numero. Questo non lo dico io ma lo dice la definizione. Perché voi non siete d'accordo?
"lisdap":
……..
@ navigatore: si, con i libri di matematica e fisica!
E per forza, non trovi una ragazza che voglia mettersi con te !
Se quando sei con una ragazza guardate la Luna, e tu le dici : "Sai cara, potremmo calcolare a che distanza dalla Terra le forze gravitazionali su un oggetto posto tra Terra e Luna sono uguali, sapendo che sulla Luna l'accelerazione di gravità è $1/6$ circa di quella terrestre…." , la poverina prima ti guarda trasecolata, poi scappa di corsa!
Tu le devi parlar d'amore, le devi dire : "Pensa a quanti innamorati ora si stanno baciando sotto la stessa Luna che vediamo noi…." ,…. così le rubi un bacio…
Lisdap, svegliati! Baciare i libri di Matematica e Fisica non è molto piacevole!!!

Ma guarda un po' se io devo dirti queste cose….E poi hanno ragione a dire che in questo forum ci sono persone poco serie...
Sia $Delta V$ una porzione di volume e sia $Delta m$ la massa contenuta in $Delta V$. Si chiama densità media, $(Delta m)/(Delta V)$. Ora supponiamo che qualcuno mi chieda che cos'è la densità media. Io gli rispondo che è $(Delta m)/(Delta V)$, quindi un numero. Questo non lo dico io ma lo dice la definizione. Perché voi non siete d'accordo?
Perché la densità media è la grandezza fisica che hai espresso con questa frase :
Sia $Delta V$ una porzione di volume e sia $Delta m$ la massa contenuta in $Delta V$. Si chiama densità media, $(Delta m)/(Delta V)$
non è il numero con attaccata l'unità di misura $(kg)/(m^3)$ !!!!
"lisdap":
Ad axpgn e navigatore,
potreste rispondere a questa domanda? $3 Kg$ sono una massa?
Grazie.
No, è la misura di una massa. Significa che la massa dell'oggetto che prendi in considerazione è tripla di quella del campione che si trova da qualche parte a Parigi
"lisdap":
Sia $Delta V$ una porzione di volume e sia $Delta m$ la massa contenuta in $Delta V$. Si chiama densità media, $(Delta m)/(Delta V)$. Ora supponiamo che qualcuno mi chieda che cos'è la densità media. Io gli rispondo che è $(Delta m)/(Delta V)$, quindi un numero. Questo non lo dico io ma lo dice la definizione. Perché voi non siete d'accordo?
Perché quello è il calcolo del valore della densità. La densità non è altro che la massa unitaria cioè la massa per unità di volume (cioè la massa che avrebbe un metro cubo di quel materiale a quelle condizioni.
Cordialmente, Alex
"axpgn":
IMHO, anche il concetto di energia è intuitivo allo stesso modo di quelle da te citati ("è da ieri sera che non mangio", "al primo distributore ci fermiamo, se no devi scendere a spingere"); tutti capiamo benissimo se siamo in grado o no di compiere un lavoro e affermiamo proprio "sono stanco, sono senza energia, ho finito la benzina, devo mangiare qualcosa altrimenti crollo, ecc.
Non ci avevo pensato. Sì, credo tu abbia ragione.
"navigatore":
LE grandezze fisiche si definiscono (ma per me "empiricamente" è un po' fuor di luogo)
Sono stato nuovamente frainteso. Inizio a credere di dover rivedere il mio modo di esprimermi per iscritto:
"Epimenide93":
La definizione astratta di grandezza è la classe di equivalenza delle unità di misura confrontabili (...)La grandezza fisica si definisce empiricamente partendo dal concetto di "misurabile"(...)
Stavo operando un confronto tra due estremi (e sostenendo che da entrambi i punti di vista una grandezza non è la sua misura). La definizione ottimale per me è una mediazione tra le due.
@lisdap mi ripeto, ma il tuo è prima di tutto un errore logico, una grandezza è tale in quanto misurabile, non può coincidere con la sua misura. Per quanto riguarda l'esempio pratico concordo con quanto già detto da axpgn e navigatore.
Vorrei tornare al quesito iniziale.
Il concetto di lavoro deriva dallo studio dei campi vettoriali. E' naturale in tale contesto definire l'integrale di un campo vettoriale lungo un cammino. In fisica, tale integrale viene chiamato lavoro se il campo vettoriale è un campo di forze.
Utilizzando i principi della dinamica si dimostra che l'integr. di un campo di forze lungo un cammino che va dal punto A al punto B coincide con la quantità $ (mv_B^2)/2 -(mv_A^2)/2 $ . Viene individuata pertanto la grandezza $ (mv^2)/2 $ che verrà chiamata Energia cinetica. Il lavoro a questo punto si può identificare con la quantità di energia cinetica trasferita, se la differenza è positiva, o tolta, se la differenza è negativa. Il valore dell'energia cinetica in un dato punto dipende in generale dal percorso fatto per arrivarci.
Il concetto di energia cinetica ha avuto un percorso storico alquanto tortuoso. All'inizio si pensava ad una sorta di forza contenuta nei corpi (forza viva), in contrasto con il concetto di forza vera e propria che nvece è applicata ai corpi dall'esterno.
Faccio notare che i concetti di lavoro, energ. cinetica, energ. potenziale, non sono contenuti nei tre principi e sono stati introdotti solo più tardi; per quanto ne so io, ma potrei sbagliare, Newton non li conosceva.
-----------------------
Massa (in fisica Newtoniana): rapporto tra la forza risultante e l'accelerazione del corpo. Tale rapporto non dipende da fattori esterni al corpo. E' un invariante per punti materiali e corpi rigidi e misura l'inerzia del corpo.
Massa (in fisica relativistica): rapporto tra l'energia propria di un corpo (energia nel riferimento solidale con il corpo) e la vel. della luce al quadrato. Caratterizza il corpo come la massa Newtoniana e come essa è un invariante (non dipende quindi dalla velocità). Non misura l'inerzia del corpo che è invece misurata dall'energia.
Massa relativistica: grandezza che dovrebbe essere gettata una volta per tutte nel cestino dell'immondizia. Coincide con l'energia (a meno di un fattore c^2) e quindi non si capisce a cosa serve. Ah si! serve a confondere le idee. Il Landau giustamente, non la nomina neanche in una nota a piè di pagina.
Il concetto di lavoro deriva dallo studio dei campi vettoriali. E' naturale in tale contesto definire l'integrale di un campo vettoriale lungo un cammino. In fisica, tale integrale viene chiamato lavoro se il campo vettoriale è un campo di forze.
Utilizzando i principi della dinamica si dimostra che l'integr. di un campo di forze lungo un cammino che va dal punto A al punto B coincide con la quantità $ (mv_B^2)/2 -(mv_A^2)/2 $ . Viene individuata pertanto la grandezza $ (mv^2)/2 $ che verrà chiamata Energia cinetica. Il lavoro a questo punto si può identificare con la quantità di energia cinetica trasferita, se la differenza è positiva, o tolta, se la differenza è negativa. Il valore dell'energia cinetica in un dato punto dipende in generale dal percorso fatto per arrivarci.
Il concetto di energia cinetica ha avuto un percorso storico alquanto tortuoso. All'inizio si pensava ad una sorta di forza contenuta nei corpi (forza viva), in contrasto con il concetto di forza vera e propria che nvece è applicata ai corpi dall'esterno.
Faccio notare che i concetti di lavoro, energ. cinetica, energ. potenziale, non sono contenuti nei tre principi e sono stati introdotti solo più tardi; per quanto ne so io, ma potrei sbagliare, Newton non li conosceva.
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Massa (in fisica Newtoniana): rapporto tra la forza risultante e l'accelerazione del corpo. Tale rapporto non dipende da fattori esterni al corpo. E' un invariante per punti materiali e corpi rigidi e misura l'inerzia del corpo.
Massa (in fisica relativistica): rapporto tra l'energia propria di un corpo (energia nel riferimento solidale con il corpo) e la vel. della luce al quadrato. Caratterizza il corpo come la massa Newtoniana e come essa è un invariante (non dipende quindi dalla velocità). Non misura l'inerzia del corpo che è invece misurata dall'energia.
Massa relativistica: grandezza che dovrebbe essere gettata una volta per tutte nel cestino dell'immondizia. Coincide con l'energia (a meno di un fattore c^2) e quindi non si capisce a cosa serve. Ah si! serve a confondere le idee. Il Landau giustamente, non la nomina neanche in una nota a piè di pagina.
Che cos'è la massa gravitazionale? Io sinceramente una definizione noin l'ho mai letta su nessun libro, spesso si usa il termine quantità di materia come sinonimo. L'importante, comunque, non è soffermarsi sulla definizione di m. g. quanto piuttosto sapere che cos'è. E credo che questo concetto in testa ce lo abbiamo più o meno tutti. A questo punto mi pongo l'obiettivo di misurare la m. g., cioé di associarle un numero. Questo numero SARA' UN ALTRO NOME ATTRIBUITO alla m. g. Procedo quindi prendendo un corpo arbitrario, ad esempio la tastiera da cui sto scrivendo e ne considero la sua m.g. Fatto ciò, assegno alla massa gravitazionale della mia tastiera il nome 1 Kg. Mi costruisco poi un oggetto detto bilancia costituito da due piatti posti agli estremi di un'asticella incernierata nel suo punto centrale. Metto in un piatto l'oggetto la cui m.g è 1 Kg, cioé la mia tastiera. Metto poi nell'altro piatto un altro oggetto, ad esempio un uovo. Se l'asta della bilancia è in piano, associo alla massa del mio uovo il nome 1 Kg. Svuootiamo ora i due piatti della bilancia e poniamo in uno di essi un nuovo oggetto, ad esempio un portatile. Supponiamo che l'asticella dell'a bilancia sarà perfettamente in piano mettendo nell'altro piatto tre oggetti ognino con massa di 1 Kg. Allora assegnerò alla massa del portatile il nome 3 Kg. Quindi, quando dico che 3 Kg sono una massa e non il valore della massa, sto dicendo bene. 3 Kg è un nome attribuito alla massa di un oggetto, e dunque E' UNA MASSA e non il VALORE DELLA MASSA. L'obiettivo del misurare è quello di asssociare un numero a un certo ente. Questo numero è un altro nome che l'ente possiede. E' tutta una questione di linguaggio. Se, mettendo un uovo sulla bilancia scopro che la sua massa è $100 g$, nessuno può vietarmi di chiamare da ora in poi la massa di quell'uovo, $100 g$. Queste sono considerazioni BANALI che derivano dai procedimenti di misura. 100 calorie non sono la misura di una quantità di calore, ma sono la quantità di calore. Questo perché un giorno uno si è svegliato e ha chiamato una certa quantità di calore 1 caloria.
No, lisdap, $3 Kg$ non sono "la massa", ma la misura della massa.
Secondo il tuo ragionamento, finché io non misuro la massa di un oggetto, quell'oggetto non ha massa? La massa ce l'ha lo stesso ...
Ma non solo ... se tu misuri la massa di un oggetto in $3 Kg$ ed io la misuro in $20$ $gniutwon$ quell'oggetto ha due masse diverse, a seconda di come lo misuro?
No, la massa è una cosa e la sua misura un'altra ...
Cordialmente, Alex
Secondo il tuo ragionamento, finché io non misuro la massa di un oggetto, quell'oggetto non ha massa? La massa ce l'ha lo stesso ...
Ma non solo ... se tu misuri la massa di un oggetto in $3 Kg$ ed io la misuro in $20$ $gniutwon$ quell'oggetto ha due masse diverse, a seconda di come lo misuro?
No, la massa è una cosa e la sua misura un'altra ...
Cordialmente, Alex
... che poi misurare non significa altro che confrontare due oggetti e dire quante volte uno è più grande o più piccolo dell'altro ... e quindi quando dici $3 Kg$, il numero $3$ non è altro che il numero di volte che la massa dell'oggetto campione (che è definito dalla sigla $Kg$) è contenuta in quello misurato, così come nella misura $20$ $m$, il numero $20$ indica quante volte la lunghezza campione (cioè i $m$) è contenuta in quella misurata.
Cosa c'entra il numero di "volte" con la grandezza in sé?
Cordialmente, Alex
Cosa c'entra il numero di "volte" con la grandezza in sé?
Cordialmente, Alex
Caro axpgn, a quanto pare tu hai la testa dura, un pò come la mia XD.
E' un bene che tu abbia la testa dura, e che non ti beva subito le cose che uno sconosciuto ti dice. Anch'io, ero e sono come te. Non ho mai accettato subito le risposte che mi davano su questo forum. Continuavo a rimanere della mia idea, per mesi, ma poi continuando a ragionare sulle questioni mi sono dovuto adeguare e accettare le risposte che mi avevano dato. Non ti chiedo di accettare la mia posizione, è giusto che tu cuoccia (si può dire?) nel tuo brodo per il tutto il tempo necessaario.
vVeniamo a noi, ora. Se hai ragione tu, mi spieghi perchè i libri di fisica chiedono sempre di calcolare la massa di un corpo, e non la misura della massa? Mi spieghi perché i libri chiedono sempre di calcolare la temperatura di un corpo, e non la misura della temperatura? Il mencuccini-silvestrini, in una pagina a caso, dice chiaramente: "in una miscela di acqua e ghiaccio la cui temperatura è $0 °C$.....ciao!!!
E' un bene che tu abbia la testa dura, e che non ti beva subito le cose che uno sconosciuto ti dice. Anch'io, ero e sono come te. Non ho mai accettato subito le risposte che mi davano su questo forum. Continuavo a rimanere della mia idea, per mesi, ma poi continuando a ragionare sulle questioni mi sono dovuto adeguare e accettare le risposte che mi avevano dato. Non ti chiedo di accettare la mia posizione, è giusto che tu cuoccia (si può dire?) nel tuo brodo per il tutto il tempo necessaario.
vVeniamo a noi, ora. Se hai ragione tu, mi spieghi perchè i libri di fisica chiedono sempre di calcolare la massa di un corpo, e non la misura della massa? Mi spieghi perché i libri chiedono sempre di calcolare la temperatura di un corpo, e non la misura della temperatura? Il mencuccini-silvestrini, in una pagina a caso, dice chiaramente: "in una miscela di acqua e ghiaccio la cui temperatura è $0 °C$.....ciao!!!